Provincieditalia
Fondi sanificazioni e straordinari Polizia locale: via libera dalla Conferenza Stato città - Unione Province d'Italia
de Pascale "Chiesto il rifinanziamento del fondo per gli straordinari della polizia locale"
Via libera dalla Conferenza Stato Città alla ripartizione del fondo per la sanificazione degli edifici pubblici di Comuni, Province e Città metropolitane e di quello per l'assegnazione degli straordinari alla Polizia Locale, previsti dal cosiddetto Decreto Cura Italia .
Nei prossimi giorni il Ministero dell'Interno renderà note le tabelle con le risorse assegnate per Comune, Provincia e Città metropolitana, secondo una ripartizione che tiene conto sia del totale della popolazione residente, sia del totale dei casi di COVID 19 registrati.
"Per quanto riguarda il fondo per gli straordinari della Polizia locale - ha aggiunto il Presidente di UPI Michele de Pascale intervenendo alla videoconferenza con il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - occorre considerare la necessità di rifinanziarlo nel prossimo decreto, perchè con la disponibilità attuale non è possibile coprire il fabbisogno reale, considerato il massiccio impiego della Polizia provinciale e metropolitana nelle azioni di controllo e contrasto sulle restrizioni previste contro l'epidemia di COVID 19. Proprio per questo - ha aggiunto de Pascale - ho chiesto di aprire un focus apposito su tutte le questioni che riguardano la Polizia provinciale, dalla valorizzazione del ruolo di questo Corpo alla possibilità di rafforzarne la presenza su tutto il territorio con nuove assunzioni, nelle prossima riunione della Conferenza Stato città. Richiesta che è stata accolta dal Ministro Lamorgese".
Fase2, de Pascale "Tavoli provinciali sulla tutela nei luoghi di lavoro" - Unione Province d'Italia
Seguendo l'esempio della Città Metropolitana di Bologna, anche la Provincia di Ravenna ha istituito, e convocato per venerdì 17, il tavolo per la sicurezza nei luoghi di lavoro allo scopo di vigilare sulla corretta applicazione del DPCM del 22 marzo e del protocollo firmato da governo, imprese e sindacati, e che segue il lavoro già portato avanti in merito al protocollo sulla sicurezza in ambito portuale, siglato di recente.
"Al tavolo, coordinato dalla Provincia - dichiara il presidente della Provincia e dell'UPI Michele de Pascale - prenderanno parte i Sindaci dei diciotto Comuni, la Camera di commercio, l'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, le associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le associazioni economiche Confindustria, Confimi, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Lega coop, Agci, Cia, Coldiretti, Cofagricoltura, Copagri e gli ordini professionali.
Ho chiesto al Dipartimento di Salute pubblica dell'Ausl Romagna, alla Prefettura di Ravenna e alla Regione Emilia-Romagna il supporto tecnico al tavolo, sia direttamente che attraverso il coordinamento delle strutture decentrate dello Stato. Il tavolo definirà nella prima seduta i gruppi di lavoro specifici che, con una composizione di volta in volta differenziata, affronteranno le diverse tematiche.
Si tratta di un luogo - conclude de Pascale - in cui pianificare le modalità per tenere insieme sicurezza, salute, lavoro e crescita, per gestire sia la fase attuale che le prossime fasi di apertura, ed elaborare anche proposte da sottoporre sia a livello regionale che nazionale".
Agrigentonotizie
Coronavirus, il Libero consorzio distribuisce generi alimentari agli indigenti di Lampedusa
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie
Anche l'isola di Lampedusa, in piena emergenza coronavirus, avrà il sostegno del Libero Consorzio di Agrigento. Stamani infatti il personale dell'Ufficio di Protezione Civile ha caricato su un mezzo inviato dal Comune di Lampedusa una notevole quantità di beni di prima necessità, esaurendo di fatto le scorte di generi alimentari che si erano accumulate nei giorni scorsi per effetto delle donazioni della Fondazione "Agireinsieme", dell'Associazione dei Dipendenti "Paolo Palmisano" del Libero Consorzio e anche di alcuni donatori che si sono aggiunti grazie alle segnalazioni della stessa ex Provincia Regionale e che hanno voluto rimanere anonimi.
Altre richieste sono giunte dai Comuni della provincia per far arrivare beni di prima necessità ad altre famiglie piegate economicamente dall'emergenza Covid-19, ma al momento non sono disponibili ulteriori derrate. Per questo motivo, nel confermare l'impegno del Libero Consorzio, la Protezione Civile rilancia l'invito dei giorni scorsi del Commissario Straordinario dr. Di Pisa a non far mancare la solidarietà nei confronti dei cittadini in difficoltà, contattando per eventuali donazioni di derrate non deperibili e altri beni di prima necessità il numero telefonico per le emergenze: 3336141869 dello stesso Ufficio di Protezione Civile.
Magaze
75 milioni di euro per la riqualificazione Centri Storici, ecco quali - Magaze.it
Redazione
Per settanta piccoli e medi Comuni della Sicilia arrivano dalla Regione Siciliana 75 milioni di euro da spendere nel recupero dei centri storici. L'assessorato regionale alle Infrastrutture ha dato il via libera definitivo alle amministrazioni locali per le gare d'appalto connesse al bando "Centri storici", messo a punto dal governo Musumeci.
«Gli investimenti sulla riqualificazione del tessuto urbano siciliano - ha commentato il presidente della Regione Nello Musumeci - rappresentano uno dei pilastri del mio programma di governo. Siamo convinti che tutelando il patrimonio storico specie dei piccoli centri creiamo le condizioni per uno slancio alla riscoperta del nostro territorio e occasioni di lavoro e sviluppo».
«Dopo aver elaborato due linee di finanziamento e stilato le graduatorie dei settanta progetti - spiega l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - adesso acceleriamo decisamente sulle procedure. I Comuni possono già compiere le gare d'appalto, nelle more dei singoli decreti. In tal modo - sottolinea Falcone - puntiamo a far partire i primi interventi di questo vasto Piano di risanamento dei centri storici, messa in sicurezza e tutela di ambiente e beni culturali entro l'estate. Lavoriamo così al post-emergenza: gli investimenti infrastrutturali, abbattendo i tempi della burocrazia - conclude Falcone - devono essere la prima leva per risollevare la Sicilia dalla crisi economica scatenata dal coronavirus».
Graduatoria Comuni Linea A.
Aragona, Bivona, Cammarata, Montevago e Santa Elisabetta, nell'Agrigentino.
Mussomeli, Riesi e Sommatino, in provincia di Caltanissetta.
Castel di Judica, Grammichele, Maletto, Milo, Mineo, Pedara, Trecastagni e Vizzini, nel Catanese.
Assoro, Centuripe, Regalbuto e Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna.
Capri Leone, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Ficarra, Francavilla di Sicilia, Frazzanò, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Limina, Malfa, Mazzarrà Sant'Andrea, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Naso, Novara di Sicilia, Patti, Roccafiorita, Roccavaldina, Rodi Milici, Sant'Angelo di Brolo, Santa Lucia del Mela e Taormina, nel Messinese.
Collesano, Giuliana, Marineo, Prizzi e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo.
Vita, nel Trapanese
Graduatoria Comuni Linea B:
Ravanusa e San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento.
Raddusa e Valverde, nel Catanese.
Agira, Aidone e Troina, nell'Ennese.
Alcara Li Fusi, Cesarò, Longi, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Scaletta Zanclea e Sinagra, in provincia di Messina.
Caltavuturo, Castellana Sicula, Geraci Siculo, Lercara Friddi e Vicari, in provincia di Palermo.
Salemi, nel Trapanese
Scrivolibero
Consegnati anche al Comune di Lampedusa beni di prima necessità per le famiglie bisognose - ScrivoLibero.it
Anche l'isola di Lampedusa, in piena emergenza coronavirus, avrà il sostegno del Libero Consorzio di Agrigento. Stamani infatti il personale dell'Ufficio di Protezione Civile ha caricato su un mezzo inviato dal Comune di Lampedusa una notevole quantità di beni di prima necessità, esaurendo di fatto le scorte di generi alimentari che si erano accumulate nei giorni scorsi per effetto delle donazioni della Fondazione "Agireinsieme", dell'Associazione dei Dipendenti "Paolo Palmisano" del Libero Consorzio e anche di alcuni donatori che si sono aggiunti grazie alle segnalazioni della stessa ex Provincia Regionale e che hanno voluto rimanere anonimi.
Altre richieste sono giunte dai Comuni della provincia per far arrivare beni di prima necessità ad altre famiglie piegate economicamente dall'emergenza Covid-19, ma al momento non sono disponibili ulteriori derrate. Per questo motivo, nel confermare l'impegno del Libero Consorzio, la Protezione Civile rilancia l'invito dei giorni scorsi del Commissario Straordinario dr. Di Pisa a non far mancare la solidarietà nei confronti dei cittadini in difficoltà, contattando per eventuali donazioni di derrate non deperibili e altri beni di prima necessità il numero telefonico per le emergenze: 3336141869 dello stesso Ufficio di Protezione Civile.
Livesicilia
La Sicilia avvia i test sierologici contro il Covid-19 In 24 ore scoperti 34 casi, calano i ricoverati
Riaprono le prime attività in Sicilia, ma non tutte quelle autorizzate sono ancora pronte ad affrontare l'emergenza. Librerie e negozi per l'infanzia non sono totalmente attrezzati per rispettare le misure previste anti Covid-19 e tra i commercianti c'è chi preferisce aspettare prima di rialzare la saracinesca.
Le riaperture delle attività consentite ha comunque incoraggiato i siciliani a tornare in strada: sia a Palermo che a Catania è aumentato il numero delle persone per strada,
ma è una circolare della Protezione civile regionale a chiarire che "anche per gli spostamenti per l'acquisto dei beni consentiti vale la regola che gli stessi possano essere effettuati al massimo una sola volta al giorno da un singolo componente del nucleo familiare. Considerata l'attuale fase emergenziale - viene precisato - nel caso di acquisto di capi di abbigliamento per bambini, appare opportuno consigliare l'adozione di accorgimenti utili ad evitare cambi e resi". L'orario di apertura e di chiusura dei negozi in fase di riapertura può essere regolamentato dai sindaci.
Librerie e negozi per bimbi aperti, più gente in strada
Piccoli segnali di ripartenza, insomma, ma si comincia a guardare in modo più concreto alla 'fase 2' e al ritorno lento e graduale alla normalità. Il presidente della Regione Nello Musumeci e l'assessore alla Salute Ruggero Razza hanno chiesto al Comitato scientifico regionale il parere per allentare la morsa del restrizioni, che in Sicilia sono state anche più rigide di quanto deciso a livello nazionale. La curva del contagio nell'Isola è contenuta, come confermano i dati di giorno in giorno. Da qui l'esigenza di valutare un piano per ripartire. Come e quando è ancora presto per saperlo, ma per la prima volta si lavora in concreto ad una prospettiva di riapertura della Sicilia. "Ma dobbiamo farci trovare preparati - dicono il governatore e Razza - è necessaria una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario".
Fase 2 e riapertura della Sicilia. Musumeci: "Servono strategie per ripartire"
LIVE DIRETTA: 16.18 - Beni di prima necessità sono stati inviati a Lampedusa, dal Libero Consorzio di Agrigento. Stamani il personale dell'Ufficio di Protezione Civile ha caricato su un mezzo inviato dal Comune di Lampedusa una notevole quantità di scorte esaurendo i generi alimentari che si erano accumulati nei giorni scorsi per effetto delle donazioni della Fondazione "Agireinsieme", dell'Associazione dei Dipendenti "Paolo Palmisano" del Libero Consorzio e anche di alcuni donatori che si sono aggiunti grazie alle segnalazioni della stessa ex Provincia Regionale. Altre richieste sono giunte dai Comuni della provincia per far arrivare beni di prima necessità ad altre famiglie piegate economicamente dall'emergenza Covid-19, ma al momento non sono disponibili ulteriori derrate. Per questo motivo, nel confermare l'impegno del Libero Consorzio, la Protezione Civile rilancia l'invito dei giorni scorsi del Commissario Straordinario Di Pisa a non far mancare la solidarietà nei confronti dei cittadini in difficoltà, contattando per eventuali donazioni di derrate non deperibili e altri beni di prima necessità il numero telefonico per le emergenze: 3336141869
16.02 - Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil siciliane sollecitano alla Regione "un piano in due fasi per la ripartenza in sicurezza del settore delle costruzioni", da definire a attuare attraverso una "cabina di programmazione e monitoraggio partecipata da tutti i soggetti interessati: sindacati, associazioni datoriali, associazione dei comuni, stazioni appaltanti". La richiesta è stata avanzata con una lettera inviata al presidente della Regione e agli assessori al Lavoro e alle Infrastrutture. "Questo settore - scrivono Mario Ridulfo (Fillea), Paolo D'Anca (Filca) e Francesco Di Martino (Feneal) - resta strategico per qualunque ipotesi di crescita della Sicilia. Gli oltre 100 mila lavoratori interessati vanno intanto sostenuti attraverso il pagamento immediato degli ammortizzatori sociali. Le due fasi della ripresa devono poi assicurare, la prima la ripartenza, la seconda il rilancio". Nella fase del rilancio, per i sindacati, un ruolo importane è quello dei comuni "che possono diventare il soggetto - sostengono - a cui affidare la riqualificazione e rigenerazione urbana e sociale, a cominciare dalle infrastrutture scolastiche fino al recupero e al decoro urbano, alla messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici, alla manutenzione delle strade e delle reti idriche". Alla Regione i sindacati chiedono anche di "sostenere il lavoro regolare e il rispetto del contratto di settore", di procedere alla "semplificazione burocratica e al potenziamento di strumenti come il Durc per congruità". Chiesti anche protocolli con prefetture, Inail e Asp "per garantire presìdi e dispositivi di sicurezza nei luoghi di lavoro".
Giornale di Sicilia
Lo ha deciso la Regione. Vertice con Musumeci e Razza Test sierologici per mezzo milione di siciliani: via libera al piano
Priorità a personale sanitario, dipendenti degli uffici pubblici, forze dell'ordine
Salvatore Fazio
PALERMO
Test sierologici, strutture sanitarie per la riabilitazione dei pazienti, soprattutto per curare le complicazioni polmonari di chi guarisce dal Coronavirus ma anche uno speciale progetto formativo del personale sanitario. Scatta così il nuovo piano del governo regionale. Ieri si è tenuto un vertice con i direttori generali di asp e ospedali: il sistema sta reggendo - afferma il governo - e si sta lavorando ad una nuova fase sanitaria per contrastare i possibili colpi di coda del virus. Intanto entro la settimana dovrebbero partire i nuovi test sierologici che potrebbero coinvolgere in una prima fase circa mezzo milione di siciliani. Gli esami verranno condotti soprattutto sul personale sanitario, nelle residenze sanitarie assistite e nelle altre strutture per anziani. Poi anche a forze dell'ordine, in uffici pubblici e penitenziari. La ricognizione con tutti i manager del sistema sanitario regionale si è svolta a poco più di un mese dall'inizio dell'emergenza Coronavirus in Sicilia. L'ha organizzata, a Palazzo Orleans, il presidente della Regione Nello Musumeci che, insieme all'assessore alla Salute Ruggero Razza, ha incontrato i direttori generali delle diciotto aziende regionali. «Una disamina - evidenzia il governatore Nello Musumeci - serena e onesta della situazione sanitaria nelle nove province, senza tacere le criticità e impegnandoci a trovare i rimedi. Ma abbiamo anche preso atto, con soddisfazione, della tenuta del sistema regionale grazie a una sana programmazione e a una forte motivazione degli operatori, sanitari e non». Intanto ieri Razza ha respinto le dimissioni presentate dal direttore generale dell'Asp di Enna Francesco Iudica. «Apprezzo molto il gesto di grande signorilità del direttore Iudica - ha detto Razza -. Tuttavia, non ritengo sussistano le ragioni per le sue dimissioni e lo invito formalmente a ritirarle. Di questi tempi, accertare se nella manifestazione di cluster nosocomiali o nella separazione delle aree destinate a pazienti Covid vi sia stato qualche errore o meno assume particolare rilievo: consente, infatti, all'opinione pubblica di sentirsi adeguatamente assistita. Nessuno ha mai dovuto fare i conti con una pandemia e, oggi, la Sicilia sta mostrando di aver fatto scelte giuste, che hanno prodotto effetti positivi. C'è ancora molto da fare e abbiamo assoluto bisogno del lavoro di tutti». La Sicilia, quindi, pensa a una nuova fase sanitaria a lungo termine. Secondo quanto emerso da vari studi scientifici, infatti, nonostante la situazione del contagio in Sicilia, oggi, appaia contenuta, sarà necessario immaginare nuove strategie, percorsi e strutture dedicate per contrastare i possibili 'colpi di coda' del virus. A questo certamente servirà l'intera rete Covid-19 che, grazie al piano straordinario messo in atto dal governo Musumeci, può contare su circa 3.400 posti dedicati (seicento dei quali di terapia intensiva), ma si sta già pensando anche a veri presidi riservati alla riabilitazione polmonare. Sul modello dei vecchi sanatori adoperati nel '900 per il trattamento post-tubercolosi, infatti, il sistema sanitario si potrà dotare di strutture sanitarie specializzate nel recupero della piena funzionalità per quei pazienti che hanno vissuto una fase acuta della malattia. Si andrà avanti anche sul piano formativo riservato prevalentemente al personale sanitario. «In queste settimane - spiega l'assessore Razza - abbiamo riscontrato che tutti i cluster nosocomiali sono stati generati da singoli comportamenti errati, per negligenza o mancanza di lucidità. Per questo pensiamo a una formazione permanente affidata al Cefpas di Caltanissetta che possa garantire a tutti i professionisti della sanità siciliana un elevato e costante livello di preparazione». Nei prossimi giorni invece dovrebbe partire il nuovo screening epidemiologico attraverso i test sierologici sulla base del parere del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid-19 nell'Isola. «Il tampone rinofaringeo resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia -sottolinea Razza - ma ad un'azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia». I test sierologici verranno condotti su precise categorie: sul personale sanitario, per le persone che popolano le Rsa, le Cta e le case di riposo. Nello screening epidemiologico, che la Regione condurrà attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute, sono previsti test pure per le Forze dell'ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria. « L'avvio di operazioni di screening a partire dalle Rsa, dalle Cta, dalle Case di riposo e più in generale dalle comunità che ospitano pazienti fragili - commenta l'assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone - assieme a un elevato controllo sanitario va allargato anche al personale delle strutture, ma non può limitarsi ad esso. Infatti bisogna puntare anche ad altre categorie.(*SAFAZ*)
Effettuati 659 controlli nel weekend di Pasqua
Polizia provinciale, i presidi proseguiranno per altri 19 giorni
Sono stati 659 i controlli effettuati dalla Polizia provinciale del bero consorzio nell'ambito dell'attività di vigilanza e pattugliamento con i mezzi dell'Ente, finalizzati a prevenire le violazioni da parte di soggetti non legittimati ad uscire di casa, delle norme in materia di contenimento della pandemia da Covid- 19. Nella settimana fino al 5 rile scorso, i controlli erano stati oltre cinquecento ed erano state elevate diverse sanzioni dell'importo di 533 euro. Nel solo giorno di Pasqua il pattugliamento di vigilanza fissa ha riguardato le strade provinciali 1 Quadrivio Spinasanta (statale 118) e Villaseta (statale 115) e la provinciale 4 Strada Panoramica Valle dei Templi. Verificate le autocertificazioni di 74 conducenti ed elevato un solo verbale. In totale sono state quattro le pattuglie auto-montate, al giorno, utilizzate per l'attività di vigilanza della Polizia provinciale. Due in servizio dalle 8 alle 14 e due dalle 14 alle 20. I controlli hanno riguardato 13 dei 43 Comuni della provincia: Agrigento, Sant'Angelo Muxaro, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Montallegro, Bivona, Santo Stefano di Quisquina, Cianciana, Alessandra della Rocca, Sambuca di Sicilia, Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago. Queste attività rimarranno pienamente operative almeno fino al 3 maggio in attesa di ulteriori decisioni del Governo nazionale e del Presidente della Regione Siciliana, allo scopo di assicurare l'osservanza delle previste limitazioni. (* PAPI*)
LA SICILIA
REGIONE SICILIANA, ECCO LA FINANZIARIAD'EMERGENZA DEL GOVERNO MUSUMECIdi RedazioneUna manovra snella e di soli 26 articoli,per attivare le misure di contrasto agli effetti economici negativi delcoronavirus nell'IsolaPALERMO -Una Finanziaria d'emergenza snella e di soli 26 articoli, per attivare lemisure di contrasto agli effetti economici negativi del Coronavirus in Sicilia.In Sicilia il governo Musumeci ha riscritto la manovra per il 2020 e l'hainviata all'Assemblea regionale siciliana, per l'avvio dell'iter diapprovazione. Le risorse provengono da una rimodulazione dei Fondiextraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020. L'obiettivo di Palazzo Orleansè affrontare la cosiddetta "Fase 1" (quella dell'emergenza attuale) ela successiva "Fase 2" (Piano per la ricostruzione economica)incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: enti locali, famiglie povere,operatori economici, scuole e povertà educative. Comuni Viene istituito unFondo perequativo degli enti locali. Ai Comuni, per far fronte alle minorientrate, a causa della sospensione o per i mancati versamenti da parte deicontribuenti, andranno duecento milioni di euro.Sistema economico-produttivoPer quantoconcerne il sostegno alle imprese sono previsti due tipi di interventi:sovvenzioni e finanziamenti per il credito d'esercizio, che assicurinoliquidità alle aziende. Anche per questo settore verrà creato presso l'Irfis unFondo di centosettanta milioni di euro per far fronte alle esigenze finanziariedegli operatori economici. Verranno concessi prestiti, in parte a fondoperduto, fino a quindicimila euro, a interessi zero. Dieci milioni, inparticolare, sono destinati a sostenere l'editoria siciliana e le agenzie distampa, anche online. Altri cento milioni di euro serviranno a creare, pressola Crias, uno speciale "Fondo per la ripresa artigiani". Anche perloro prestiti fino a quindicimila euro senza interessi. Identica possibilitàper le cooperative: cinquanta milioni di euro a disposizione, attraversol'Ircac, per finanziamenti fino a cinquantamila euro. Interventi anche per ilsettore del turismo e il comparto della pesca. Scuola e povertà educativeAl mondodella scuola vengono destinate centoventi milioni di euro. Serviranno perevitare un ulteriore incremento della dispersione scolastica e per garantire ilivelli occupazionali dei lavoratori dei comparti dell'istruzione e dellaformazione professionale. Ma anche per favorire l'adozione di strategiefinalizzate al potenziamento della scuola digitale e al corretto e più ampioesercizio del diritto allo studio.Fasce deboli della popolazioneIl governoregionale ha previsto di incrementare il budget, da destinare ai Comuni, perl'assistenza alimentare delle famiglie più disagiate, portando le risorse aduecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri cento milioni di euroche serviranno a istituire, presso l'Irfis, uno speciale Fondo per ilfinanziamento al consumo per le famiglie. Verranno concessi prestiti, in partea fondo perduto, fino a cinquemila euro, a interessi zero.Sospensione versamentiVerrannosospese tutte le tasse di concessione governativa di competenza regionale, itributi per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, i canoni per leconcessioni demaniali marittime e i ruoli istituzionali e irrigui dei Consorzidi bonifica dell'ultimo triennio.
E ORA LA REGIONE STUDIA COME EVITAREL'ONDATA DI RITORNO NELLA FASE 2di MarioBarresiEsami rapidi anche per chi lavora acontatto con il pubblico e forti restrizioni sulle spiagge: il piano allostudio per la graduale riaperturaCATANIA -Prima di tutto i cantieri pubblici. «Se a Genova stanno continuando a lavoraresul ponte Morandi, non vedo perché in Sicilia debbano restare bloccati icantieri di strade e ferrovie». Nello Musumeci, ormai da giorni, continua aripetere la priorità della "fase 2" siciliana. Con in testa una scadenza chepotrebbe arrivare già la prossima settimana, ben prima della fine del lockdownche la Regione ha allineato al fatidico 3 maggio finora indicato da PalazzoChigi. E poi, «progressivamente», verrà il turno di «altre attività», maPalazzo d'Orléans tiene a precisare che «bisogna guardare con molta attenzionealle specificità e alle particolarità» del contesto siciliano. E ciò significatessuto economico, con un occhio ad alcuni comparti in particolare; nonsoltanto in materia di Pil regionale e di effetti della crisi, ma soprattutto -visto che si parla di riaperture e di potenziali nuovi rischi di contagi - alle«condizioni strutturali di lavoro».Con questipresupposti, finora accennati nei vertici più recenti, il governatore haassegnato un compito per casa al comitato tecnico-scientifico che lo affiancanella gestione dell'emergenza coronavirus. Tema: «Quali strategie adottare peril graduale ritorno ad una più normale vita quotidiana». Lo svolgimento,adesso, tocca ai "saggi" della Regione. Ai quali Musumeci ha ufficialmentechiesto «un parere in ordine agli scenari progressivi di fine lockdownnell'Isola». Nella lettera, come si apprende da una nota del portavoce, ilgovernatore richiama la "Cabina di regia" varata dal governo nazionale di cuilui stesso fa parte.Musumeciricorda al comitato quanto «sia indispensabile accompagnare scelte e propostecon una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico» proprio per avere«una interlocuzione consapevole con lo Stato». Il presidente della Regionericonosce che la scelta - «da dove ripartire e in quali tempi» - «non èfacile», per questo è «necessario, direi forse indispensabile, che essa siaaccompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individuiuna gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascuncittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario».Una sceltaconcordata con l'assessore alla Salute, Ruggero Razza, per il quale «ènecessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato daevidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metaforaautomobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. Siamo tuttidesiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come equando, ma soprattutto farci trovare preparati. Tuttavia, oggi più che mai,ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole».Una lista diattività. E l'annesso calendario con le date progressive dell'eventualeripresa. Si comincia a lavorare, con perplessità che emergono, anche dalcomitato scientifico, sul teorema "stessa spiaggia, stesso mare": si ipotizzaun inizio ritardato delle attività balneari, ma anche una serie di fortirestrizioni in estate.E poi i duetormentoni del Covid-19. I saggi dovranno pure indicare, nella strategiaregionale della "fase 2", il ruolo di tamponi e mascherine. Quasi scontatol'obbligo di quest'ultime nei luoghi pubblici anche all'aperto, Musumeci pensaa una «distribuzione gratuita per una fascia quanto più ampia di siciliani».Infine, itest. Confermata la progressiva somministrazione di esami sierologici"quantitativi" a tutto il personale sanitario (anche grazieall'acquisto di migliaia di kit e al reclutamento di decine di laboratoriprivati convenzionati), Musumeci e Razza chiedono al comitatotecnico-scientifico anche un parere sull'ipotesi di estendere le verifichesull'eventuale positività ad altre fasce: a i lavoratori a contatto con ilpubblico, innanzitutto. I test di massa per tutti i cittadini, per unaquestione di costi e di logistica, restano per ora solo un sogno nel cassettodel governo regionale. Ma un significativo esperimento sarà compiuto con iesami al sangue "qualitativi" sugli anticorpi da somministrare a «untarget della popolazione» nei quattro piccoli comuni (Agira, Salemi, Troina eVillafrati) dichiarati "zone rosse".
CORONAVIRUS, IN SICILIA VACANZE ESTIVESCONTATE CON I VOUCHER DELLA REGIONE
di Daniele Ditta
La Regione acquisterà una serie di servizigrazie ad uno stanziamento di 50 milioni di euro destinato a sostenere lafiliera del turismo in Sicilia, settore tra i più colpiti dall'emergenza inattoCoronavirus, in Sicilia vacanze estivescontate con i voucher della Regione.Palermo -Archiviate le vacanze di Pasqua e Pasquetta con la proiezione ravvicinata aiprossimi ponti casalinghi del 25 aprile e dell'1 maggio, si allunga già losguardo alla prossima stagione estiva. Come sarà l'estate 2020 del post (sispera) coronavirus? Saremo già tornati alla semi-normalità o sarà un'estate dilockdown? Ancora nulla di certo e di ufficiale ma l'attenzione di governi ecittadini, oltre che sulla importantissima ripresa di fabbriche e aziende, èanche incentrata sulla prossima stagione estiva che non è soltanto sinonimo divoglia di sole e di mare ma anche impiego di migliaia di lavoratori stagionali.E così si profilano già ipotesi e proposte come quelle del buono-vacanza o deidivisori in plexiglass da installare nelle spiagge, scenario quest'ultimo giàbocciato in Sicilia dal sindacato "Base Balneare" e da altri gestoridi strutture balneari.In Siciliala proposta messa invece già a punto dagli uffici dell'assessorato al Turismova dalla promozione delle notti in albergo alle visite guidate in siticulturali e naturalistici, passando per gli ingressi nei musei e i bigliettidei teatri. Sono alcuni dei servizi che la Regione acquisterà grazie ad unostanziamento di 50 milioni di euro destinato a sostenere la filiera del turismoin Sicilia, settore tra i più colpiti dall'emergenza Coronavirus. La proposta -"calata" con relativa provvista economica nella finanziaria già esitata dallaGiunta regionale - prevede di immettere nel mercato dei voucher a costivantaggiosi per i turisti. A venderli saranno esclusivamente le agenzie diviaggi. La formula è semplice: la Regione, in sostanza, paga una parte dellavacanza ai turisti e al contempo garantisce un'iniezione di liquidità alleimprese del comparto: dagli hotel alle strutture extralberghiere, fino allestesse agenzie di viaggi. «Faremo dei pacchetti turistici completi - spiegal'assessore regionale al Turismo Manlio Messina - che le agenzie proporranno aituristi. I quali potranno acquistare a 30-50 euro servizi che normalmente sulmercato valgono dieci volte di più. Su tre notti in hotel, ad esempio, una lapaga la Regione. In più nel voucher verranno inseriti altri servizi: siano essivisite guidate piuttosto che spettacoli teatrali o ingressi nei musei. Unosoltanto di questi servizi in condizioni normali avrebbe un costo superioreall'intero voucher».La Regioneprova così ad allargare l'offerta turistica interna, ma soprattutto a generareun effetto moltiplicatore. Con l'obiettivo di far ritornare le persone a visitarequanto meno le bellezze della Sicilia. «Le agenzie di viaggi - proseguel'assessore al Turismo - tratterranno una percentuale incassata tramite lavendita dei voucher; mentre la quota restante che tornerà alla Regione lareinvestiremo in altri servizi. Contiamo quindi di auto-alimentare il fondo». I50 milioni di partenza, reperiti da fondi europei (Fesr e Poc), verrannoutilizzati sino ad esaurimento. Una prima iniezione di liquidità,esclusivamente per il settore turistico, che si va ad aggiungere alle altreforme di sostegno stabilite all'interno della legge di stabilità per tutte leimprese in genere. «Una finanziaria snella, con meno di trenta articoli, chedovrebbe approdare in Parlamento questa o la prossima settimana. A maggio poine faremo un'altra» dice Messina, che ha chiesto il soccorso del governonazionale per far ripartire il turismo in Sicilia. «Proprio oggi (ieri, ndr) -riferisce l'esponente della Giunta Musumeci - ho avuto una riunione invideoconferenza con il ministro dei Beni culturali e del Turismo, DarioFranceschini, al quale ho sottoposto una serie di provvedimenti da attuare conil supporto dello Stato come la cassa integrazione per gli stagionali, ilcredito d'imposta per agli affitti degli immobili in cui ci sono attività turistiche,la deducibilità dei costi delle vacanze nella dichiarazione dei redditi, un po'come avviene già adesso con la detrazione delle spese sanitarie e deimedicinali acquistati in farmacia. Al ministro ho anche proposto che lo Statofinanzi con ulteriori risorse economiche i voucher che stiamo per lanciare alivello regionale».Intanto, laRegione sta studiando gli accorgimenti sanitari e di distanziamento socialenecessari per far riaprire il maggior numero possibile di attività turistiche.«L'auspicio - sottolinea Messina - è che tra giugno e luglio possa cominciare amuoversi un po' di turismo interno. Faremo una campagna di comunicazione per ilmercato siciliano, per poi allargarci a quello italiano. Non credo si possaandare oltre. Per i flussi provenienti dall'estero dovremmo aspettare il 2021.Ecco perché puntiamo a far scoprire l'Isola ai siciliani stessi. Ci sono tantiposti belli, eppure c'è gente nata e cresciuta in questa meravigliosa terra chenon li ha mai visti. Ecco, vogliamo iniziare da qui e da un turismo più "slow"per riscoprire le nostre radici e la nostra millenaria cultura».Da est aovest dell'Isola, dalla montagna al mare. Fermo restando il rispetto dellecondizioni di sicurezza. «Nell'attesa del vaccino - conclude l'assessore al Turismo- ripartiremo quando i contagi saranno a zero e in presenza di una giustaregolamentazione. Il balneare è uno dei settori in cui si potrà garantire ildistanziamento sociale, a patto che i lidi si attrezzino bene».
LIVESICILIA CORONAVIRUSCORONAVIRUS, 'FASE DUE'GLI ORARI E IL NODO TRASPORTICome sarà laFase due? Probabilmente con orari differenziati d'ingresso e d'uscita peruffici pubblici, industrie e aziende. Sarebbe questa una dell'ipotesi a cuistarebbe lavorando il governo in vista del 3 maggio, secondo quanto scrivel'ANSA. 'L'ipotesi - come riporta l'agenzia - sarebbe strettamente collegata adun altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task forceguidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedereingressi e uscite 'scaglionate' consentirebbe infatti di alleggerire lapressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.
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ORA IL DIBATTITO ALL'ARSLA GIUNTA MUSUMECI RISCRIVE LA MANOVRA2020: AIUTI A FAMIGLIE E IMPRESE, TUTTE LE MISURERiscritta lamanovra regionale per il 2020, una Finanziaria snella, con soli 26 articoli,approntata per l'emergenza e per attivare misure di contrasto agli effettieconomici negativi del coronavirus in Sicilia. Il governo Musumeci l'ha giàinviata all'Assemblea regionale siciliana, per l'avvio dell'iter diapprovazione. Le risorse provengono da una rimodulazione dei Fondiextraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020.L'obiettivodi Palazzo Orleans è affrontare la cosiddetta "Fase 1" (quelladell'emergenza attuale) e la successiva "Fase 2" (Piano per laricostruzione economica) incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: entilocali, famiglie povere, operatori economici, scuole e povertà educative.COMUNI.Viene istituito un Fondo perequativo degli enti locali. Ai Comuni, per farfronte alle minori entrate, a causa della sospensione o per i mancativersamenti da parte dei contribuenti, andranno duecento milioni di euro.SCUOLA. Almondo della scuola vengono destinate centoventi milioni di euro. Serviranno perevitare un ulteriore incremento della dispersione scolastica e per garantire ilivelli occupazionali dei lavoratori dei comparti dell'istruzione e dellaformazione professionale. Ma anche per favorire l'adozione di strategie finalizzateal potenziamento della scuola digitale e al corretto e più ampio esercizio deldiritto allo studio.FASCEDEBOLI. Il governo regionale ha previsto di incrementare il budget da destinareai Comuni, per l'assistenza alimentare delle famiglie più disagiate, portandole risorse a duecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri centomilioni di euro che serviranno a istituire, presso l'Irfis, uno speciale Fondoper il finanziamento al consumo per le famiglie. Verranno concessi prestiti, inparte a fondo perduto, fino a cinquemila euro, a interessi zero.SISTEMAPRODUTTIVO. Per quanto concerne il sostegno alle imprese sono previsti due tipidi interventi: sovvenzioni e finanziamenti per il credito d'esercizio, cheassicurino liquidità alle aziende. Anche per questo settore verrà creato pressol'Irfis un Fondo di centosettanta milioni di euro per far fronte alle esigenzefinanziarie degli operatori economici. Verranno concessi prestiti, in parte afondo perduto, fino a quindicimila euro, a interessi zero. Dieci milioni, inparticolare, sono destinati a sostenere l'editoria siciliana e le agenzie distampa, anche online. Altri cento milioni di euro serviranno a creare, pressola Crias, uno speciale "Fondo per la ripresa artigiani". Anche perloro prestiti fino a quindicimila euro senza interessi.Identicapossibilità per le cooperative: cinquanta milioni di euro a disposizione,attraverso l'Ircac, per finanziamenti fino a cinquantamila euro. Interventianche per il settore del turismo e il comparto della pesca.SOSPENSIONEVERSAMENTI. Verranno sospese tutte le tasse di concessione governativa dicompetenza regionale, i tributi per il deposito in discarica dei rifiutisolidi, i canoni per le concessioni demaniali marittime e i ruoli istituzionalie irrigui dei Consorzi di bonifica dell'ultimo triennio.
CENTRI STORICI, DALLA REGIONE 75 MILIONIPER LA RIQUALIFICAZIONE: LA GRADUATORIAPer settantapiccoli e medi Comuni della Sicilia arrivano dalla Regione Siciliana 75 milionidi euro da spendere nel recupero dei centri storici. L'assessorato regionalealle Infrastrutture ha dato il via libera definitivo alle amministrazionilocali per le gare d'appalto connesse al bando "Centri storici", messo a puntodal governo Musumeci.«Gliinvestimenti sulla riqualificazione del tessuto urbano siciliano - hacommentato il presidente della Regione Nello Musumeci - rappresentano uno deipilastri del mio programma di governo. Siamo convinti che tutelando ilpatrimonio storico specie dei piccoli centri creiamo le condizioni per unoslancio alla riscoperta del nostro territorio e occasioni di lavoro esviluppo».«Dopo averelaborato due linee di finanziamento e stilato le graduatorie dei settantaprogetti - spiega l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - adessoacceleriamo decisamente sulle procedure. I Comuni possono già compiere le gared'appalto, nelle more dei singoli decreti. In tal modo - sottolinea Falcone -puntiamo a far partire i primi interventi di questo vasto Piano di risanamentodei centri storici, messa in sicurezza e tutela di ambiente e beni culturalientro l'estate. Lavoriamo così al post-emergenza: gli investimentiinfrastrutturali, abbattendo i tempi della burocrazia - conclude Falcone -devono essere la prima leva per risollevare la Sicilia dalla crisi economicascatenata dal coronavirus».Graduatoria Comuni Linea A.Aragona,Bivona, Cammarata, Montevago e Santa Elisabetta, nell'Agrigentino.Mussomeli,Riesi e Sommatino, in provincia di Caltanissetta.Castel diJudica, Grammichele, Maletto, Milo, Mineo, Pedara, Trecastagni e Vizzini, nelCatanese.Assoro,Centuripe, Regalbuto e Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna.Capri Leone,Casalvecchio Siculo, Castelmola, Ficarra, Francavilla di Sicilia, Frazzanò,Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Limina, Malfa, Mazzarrà Sant'Andrea, Mirto,Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Naso, Novara di Sicilia,Patti, Roccafiorita, Roccavaldina, Rodi Milici, Sant'Angelo di Brolo, SantaLucia del Mela e Taormina, nel Messinese.Collesano,Giuliana, Marineo, Prizzi e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo.Vita, nelTrapaneseGraduatoria Comuni Linea B:Ravanusa eSan Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento.Raddusa eValverde, nel Catanese.Agira,Aidone e Troina, nell'Ennese.Alcara LiFusi, Cesarò, Longi, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Scaletta Zanclea eSinagra, in provincia di Messina.Caltavuturo,Castellana Sicula, Geraci Siculo, Lercara Friddi e Vicari, in provincia diPalermo.Salemi, nelTrapanese.
IL NEO PREFETTO RASSICURA I SINDACI AGRIGENTINI:"CERCHEREMO DI LAVORARE CON VOI"Da sicilianaconosce già - e non de relato - quali sono le emergenze di questa terra. Non ha- esattamente come i suoi predecessori - la bacchetta magica, ma hamanifestato, poche ore dopo il suo insediamento, «grande disponibilità e vogliadi fare, giocando in squadra». Ed ha anche quella che è una marcia in più: èdonna e pertanto ha concretezza, praticità e velocità nella decisione.«Velocitàperché noi donne siamo state costrette, nella vita, - ha detto ieri mattina - afare più cose contemporaneamente». Il neo prefetto di Agrigento, Maria RitaCocciufa, si è insediato ieri mattina. Ed ha preso il posto del predecessoreDario Caputo.«Mi augurodi poter essere veramente utile a questa provincia. Sono tornata in Sicilia congrande gioia e con grande voglia di lavorare insieme . C'è tanta voglia di fareper costruire dei percorsi e venire incontro alle persone che sono indifficoltà. Grande disponibilità da parte mia e dell'istituzione cherappresento, istituzione che è sempre stata molto presente».