Giornale di Sicilia
LIBERO CONSORZIO
Iniziata sanificazione degli automezzi
Continua la sanificazione degli automezzi utilizzati dal personale del Libero consorzio provinciale in queste settimane di emergenza da Covid-19. Ieri è stata eseguita la sanificazione nella sede di via Acrone ad Agrigento ed ha riguardato gli automezzi del settore Infrastrutture stradali ed Edilizia Scolastica, Affari Generali, Giardino Botanico. L'attività, affidata alla ditta "Aga Servizi". (* PAPI*)
Turismo e nuove iniziative
Eraclea Minoa e area dei Sicani
Via al progetto di promozione
Nuova segnaletica, postazioni interattive, un sito web informativo sul patrimonio paesaggistico e archeologico
Calogero Giuffrida
CATTOLICA ERACLEA
Nuova segnaletica turistica, postazioni interattive, un sito web informativo, roduzioni editoriali, materiali di promozione del patrimonio paesaggistico e archeologico del territorio. È quanto prevede il progetto esecutivo denominato «Sistemi innovativi di fruizione turistica a sostegno del patrimonio culturale dell'area archeologica di Eraclea Minoa e del territorio dei Sicani» approvato ieri dalla giunta di Cattolica Eraclea guidata dal sindaco Santo Borsellino. Il progetto, dell'importo complessivo di 470.414 euro, rientra tra quelli finanziati nell'ambito della programmazione 2014/2020 della Strategia Area Interna Sicani. "L'obiettivo è rendere la nostra area archeologica e tutto il comprensorio delle aree interne Sicane ben pubblicizzati e all'avanguardia per la fruizione turistica", ha detto ieri il sindaco. In particolare, le risorse stanziate saranno spese per: segnaletica e dispositivi didascalici, postazioni interattive e dotazioni multimediali, produzioni editoriali a stampa, arredi e attrezzature, promozione turistica, servizi di consulenza in materia di innovazione e per servizi di supporto all'innovazione con unità di monitoraggio, direzione e ricerca scientifica, collazione e sviluppo di contenuti testuali per i supporti analogici e digitali.
Nel complesso, la Strategia d'Area Interna Sicani composta da dodici Comuni dell'Agrigentino, prevede progetti per oltre 32 milioni di euro per gestire, in forma associata, alcuni servizi fondamentali per i cittadini e per il territorio dei Comuni di: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula. Le risorse economiche provengono da fondi statali e da quelli messi a disposizione dalla Regione nell'ambito del Po Fers 2014-2020. Gli assi strategici di intervento individuati per l'Area Interna Sicani sono sei: istruzione, accessibilità, salute, turismo, impresa e occupazione. Sono previsti, tra l'altro, interventi di riqualificazione dei tratti della viabilità provinciale che consentono i collegamenti interni al sistema intercomunale. Sono stati inoltre individuati interventi per il miglioramento dei collegamenti intercomunali attraverso una rete circolare di bus navetta elettrici: nei Comuni saranno installate le colonnine di ricarica. Altra misura per migliorare l'accessibilità è il servizio di taxi sociale. In programma anche interventi per la digitalizzazione e l'innovazione della Pubblica amministrazione e servizi per la cura delle persone: telemedicina, farmacia di comunità, acquisto ambulanze nonché l'adeguamento delle piste di elisoccorso di Cianciana e San Biagio Platani. Nella "strategia sicana" previsti anche interventi per l'efficientamento energetico di edifici ed impianti di illuminazione pubblica. La Strategia Nazionale per le Aree Interne rappresenta un'azione diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare, nel medio periodo, il declino demografico che caratterizza le aree interne del Paese. L'obiettivo è creare nuove possibilità di reddito e di assicurare agli abitanti l'accessibilità ai servizi essenziali nonché di migliorare la manutenzione del territorio stesso. (*CAGI*)
Scrivolibero
Riaprono i cantieri sulle strade provinciali grazie all'avvio della Fase 2 da Covid-19 - ScrivoLibero.it
Da oggi possono riprendere le attività dei cantieri degli appalti dei lavori pubblici previsti nella cosiddetta 'fase 2' dell'emergenza covid-19 e preannunciate nel Dpcm del Presidente del Consiglio Conte e dall'ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
Si tratta dei lavori che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha appaltato in questi mesi grazie all'intensa attività di progettazione del settore Infrastrutture Stradali e al lavoro incessante dell'Ufficio Gare e Appalti che ha consentito di attivare numerosi cantieri in tutta la provincia di Agrigento per decine di milioni di euro. Una ripresa che consentirà anche un miglioramento del tessuto economico.
Il primo cantiere a riaprire è quello relativo ai lavori di manutenzione e miglioramento della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e la sua messa in sicurezza della dorsale: Menfi - Montevago - S. Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca - Caltabellotta", finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia. L'appalto, gestito in modalità telematica, era stato aggiudicato all'impresa CO.MIN. SRL di Mussomeli (CL) per un importo netto di 1.208.696,50 euro e i lavori erano iniziati già da alcuni mesi. Le strade interessate a questo importante progetto di miglioramento della viabilità interna sono le Strade Provinciali n. 79, n. 39, n. 43, n. 48 e la SPC (ex consortile) n. 6, anche se gran parte degli interventi sarà concentrata sulla SP n. 79 Sciacca-Menfi, per la quale di recente è stato aggiudicato un altro appalto per la rimozione di alcune frane ed altre situazioni di pericolo. Il progetto prevede la sistemazione di tutti i tratti danneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il rifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Gli altri cantieri riprenderanno nei prossimi giorni una volta completato l'iter per riaprire i cantieri.
A seguire quelli sulla S.P. n. 32 Ribera Cianciana dove erano in corso da alcuni mesi i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo. I lavori sono stati appaltati all'impresa EDILE CAVALLI di Milo (CT), che si è aggiudicata il relativo appalto per un importo netto pari a 530.863,90 euro, più 19.479,78 euro per oneri per la sicurezza, importo contrattuale complessivo di 550.343,68 euro più Iva. I lavori, una volta che saranno completatati, consentiranno il ripristino delle normali condizioni di transitabilità su questa importante via di collegamento interna, tuttora soggetta a limitazioni di transito. Si tratta di un progetto che era stato finanziato con i fondi della Regione Siciliana mediante l'Accordo di Programma Quadro (APQ).
Regione Siciliana - Sito Ufficiale
FINANZIARIA - Comuni, Grasso: Ok a Fondo da 300 milioni
"Con il via libera all'articolo 9 della Finanziaria regionale, il Fondo perequativo da 300 milioni per i Comuni siciliani diventa realtà. Una misura cardine per garantire le casse degli enti locali ma anche i servizi ai cittadini e il sistema economico dell'Isola, nell'ambito dell'impegno del Governo Musumeci per contrastare la crisi del coronavirus. Grazie a tali fondi assicuriamo sostegno finanziario ai Comuni che dispongono riduzioni o sospendono i tributi su attività turistiche, bar e ristoranti, enti e associazioni, sgravando così dal peso del fisco migliaia di attività produttive ed operatori economici duramente messi alla prova oggi e per i mesi a venire. Una quota del Fondo, poi, sarà riconosciuta anche al personale di Polizia locale, alla Protezione civile e ai Servizi sociali comunali, impegnati ogni giorno in prima linea nelle difficili settimane dell'epidemia. Parte di queste risorse, fra le altre cose, sarà inoltre riconosciuta ai Comuni che concedono gratuiti aumenti del suolo pubblico ad esercenti e imprese".
Lo afferma l'assessore regionale alla Funzione Pubblica Bernardette Grasso, a margine dell'approvazione dell'articolo della Legge di Stabilità regionale sul Fondo perequativo degli enti locali.
"Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione dello stanziamento - prosegue Grasso - e ringraziamo le forze politiche del Parlamento siciliano per i contributi che abbiamo positivamente accolto nella stesura della norma, in pieno spirito di lealtà politica e collaborazione istituzionale".
Agrigentonotizie
Fase 2, si ricomincia: riaprono i cantieri sulle strade provinciali
Cantieri, appalti e lavori pubblico: si comincia. La "Fase 2" ha riportato al lavoro diversi operatori. Libero consorzio ha fatto una stima di tutti i cantieri, che oggi, hanno ripreso a vivere. Si tratta dei lavori appaltati in questi mesi "grazie all'intensa attività di progettazione del settore infrastrutture stradali e al lavoro incessante dell'ufficio gare e aappalti che ha consentito di attivare numerosi cantieri in tutta la provincia di Agrigento per decine di milioni di euro. Una ripresa che consentirà anche un miglioramento del tessuto economico".
Il primo cantiere a riaprire è quello relativo ai lavori di manutenzione e miglioramento della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e la sua messa in sicurezza della dorsale: Menfi - Montevago - S. Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca - Caltabellotta", finanziato con fondi del patto per lo Sviluppo della Sicilia. L'appalto, gestito in modalità telematica, ma i lavori erano iniziati già da alcuni mesi. Le strade interessate a questo importante progetto di miglioramento della viabilità interna sono le Strade Provinciali n. 79, n. 39, n. 43, n. 48 e la SPC (ex consortile) n. 6, anche se gran parte degli interventi sarà concentrata sulla strada provinciale n. 79 Sciacca-Menfi, per la quale di recente è stato aggiudicato un altro appalto per la rimozione di alcune frane ed altre situazioni di pericolo. Il progetto prevede la sistemazione di tutti i tratti danneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il rifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Gli altri cantieri riprenderanno nei prossimi giorni una volta completato l'iter per riaprire i cantieri.
A seguire quelli sulla strada provinciale n. 32 Ribera Cianciana dove erano in corso da alcuni mesi i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo. L'appalto è stato aggiudicato per un importo netto pari a 530.863,90 euro, più 19.479,78 euro per oneri per la sicurezza, importo contrattuale complessivo di 550.343,68 euro più Iva. I lavori, una volta che saranno completatati, consentiranno il ripristino delle normali condizioni di transitabilità su questa importante via di collegamento interna, tuttora soggetta a limitazioni di transito. Si tratta di un progetto che era stato finanziato con i fondi della Regione Siciliana.
Report
Le province: questi fantasmi! - Report
immagini di Alfredo
È impossibile ricostruire il numero esatto delle province italiane. Sono state abolite nel 2014, ma nel 2016 il referendum costituzionale le ha confermate. Intanto nelle regioni a statuto speciale Sicilia, Friuli Venezia Giulia e Sardegna è il caos. In Sicilia ci sono i Liberi Consorzi Comunali commissariati dal 2012. In Friuli Venezia Giulia, abolite le province, furono istituite 18 Unioni Territoriali Intercomunali, poi abolite dalla giunta leghista per istituire gli EDR, Enti di decentramento regionale. In Sardegna le province erano quattro, poi diventarono otto, un referendum le ha ridotte di nuovo a quattro, ma attualmente sono cinque, più un area omogenea. La confusione regna anche nelle regioni ordinarie dove per dieci anni sono state sottratte risorse mettendo in ginocchio un ente che ha abbandonato a sé stesse 130 mila chilometri di strade e la manutenzione di 7000 scuole. Il nostro viaggio in tutte le regioni e province, che ha ripercorso il dossier "Province terra di nessuno", elaborato da Openpolis in collaborazione con Report, raccoglie la denuncia di sindaci e degli amministratori che unanimemente invocano il ritorno alla vecchia provincia con le elezioni dirette degli organi politici. Cosa risponde il governo?
Corriere Agrigentino
Riaprono i cantieri sulle strade provinciali grazie all'avvio della fase 2 da Covid-19 - Corriere Agrigentino
Da oggi possono riprendere le attività dei cantieri degli appalti dei lavori pubblici previsti nella cosiddetta 'fase 2' dell'emergenza covid-19 e preannunciate nel Dpcm del Presidente del Consiglio Conte e dall'ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
Si tratta dei lavori che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha appaltato in questi mesi grazie all'intensa attività di progettazione del settore Infrastrutture Stradali e al lavoro incessante dell'Ufficio Gare e Appalti che ha consentito di attivare numerosi cantieri in tutta la provincia di Agrigento per decine di milioni di euro. Una ripresa che consentirà anche un miglioramento del tessuto economico.
Il primo cantiere a riaprire è quello relativo ai lavori di manutenzione e miglioramento della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e la sua messa in sicurezza della dorsale: Menfi - Montevago - S. Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca - Caltabellotta", finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia. L'appalto, gestito in modalità telematica, era stato aggiudicato all'impresa CO.MIN. SRL di Mussomeli (CL) per un importo netto di 1.208.696,50 euro e i lavori erano iniziati già da alcuni mesi. Le strade interessate a questo importante progetto di miglioramento della viabilità interna sono le Strade Provinciali n. 79, n. 39, n. 43, n. 48 e la SPC (ex consortile) n. 6, anche se gran parte degli interventi sarà concentrata sulla SP n. 79 Sciacca-Menfi, per la quale di recente è stato aggiudicato un altro appalto per la rimozione di alcune frane ed altre situazioni di pericolo. Il progetto prevede la sistemazione di tutti i tratti danneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il rifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Gli altri cantieri riprenderanno nei prossimi giorni una volta completato l'iter per riaprire i cantieri.
A seguire quelli sulla S.P. n. 32 Ribera Cianciana dove erano in corso da alcuni mesi i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo. I lavori sono stati appaltati all'impresa EDILE CAVALLI di Milo (CT), che si è aggiudicata il relativo appalto per un importo netto pari a 530.863,90 euro, più 19.479,78 euro per oneri per la sicurezza, importo contrattuale complessivo di 550.343,68 euro più Iva. I lavori, una volta che saranno completatati, consentiranno il ripristino delle normali condizioni di transitabilità su questa importante via di collegamento interna, tuttora soggetta a limitazioni di transito. Si tratta di un progetto che era stato finanziato con i fondi della Regione Siciliana mediante l'Accordo di Programma Quadro (APQ).
AGRIGENTONOTIZIE
COVID-19 E "FASE 2":RIAPERTI BAR E CIMITERI, IMPOSTO IL DISTANZIAMENTO SUI BUS: ECCO COMELA CITTÀ TORNA A VIVERE
Una splendida giornata di soleaccompagna il tanto atteso 4 maggio: traffico intenso in centroL'emergenza Coronavirus non è ancorafinita, ma l'avvio della "fase 2" in città è tangibile:il traffico è intenso rispetto agli scorsi giorni, i bar sono aperti(ma solo per l'asporto) e basta mettere il naso dentro un autobusurbano per rendersi conto di come il distanziamento sociale sia piùche indispensabile. Misure da rispettare anche al cimiterodove è possibile, indossando guanti e mascherine di protezione,recarsi per rendere omaggio ai cari estinti e dove gli ingressiavvengono in modo scaglionato. A richiamare tutti alla massimaprudenza, ieri, è stato il sindaco della città capoluogo LilloFiretto. Ma lo hanno fatto, grazie ai social, tutti i suoi colleghidell'Agrigentino. E tutti, a gran voce, hanno ricordato - per la"fase 2" - quello che non è uno slogan: "Non è unliberi tutti". Serve ancora prudenza e massima responsabilitàper non mettere in pericolo se stessi e tutti i propri cari. "
GRANDANGOLO
FASE 2, RIAPRONO I CANTIERI SULLESTRADE PROVINCIALI
Da oggi possono riprendere le attivitàdei cantieri degli appalti dei lavori pubblici previsti nellacosiddetta 'fase 2' dell'emergenza covid-19 e preannunciate nelDpcm del Presidente del Consiglio Conte e dall'ordinanza delpresidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Si tratta dei lavori che il LiberoConsorzio Comunale di Agrigento ha appaltato in questi mesi grazieall'intensa attività di progettazione del settore InfrastruttureStradali e al lavoro incessante dell'Ufficio Gare e Appalti che haconsentito di attivare numerosi cantieri in tutta la provincia diAgrigento per decine di milioni di euro. Una ripresa che consentiràanche un miglioramento del tessuto economico.Il primo cantiere a riaprire è quellorelativo ai lavori di manutenzione e miglioramento della rete viariasecondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e la suamessa in sicurezza della dorsale: Menfi - Montevago - S.Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca -Caltabellotta", finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppodella Sicilia. L'appalto, gestito in modalità telematica, erastato aggiudicato all'impresa CO.MIN. SRL di Mussomeli (CL) per unimporto netto di 1.208.696,50 euro e i lavori erano iniziati già daalcuni mesi. Le strade interessate a questo importante progetto dimiglioramento della viabilità interna sono le Strade Provinciali n.79, n. 39, n. 43, n. 48 e la SPC (ex consortile) n. 6, anche se granparte degli interventi sarà concentrata sulla SP n. 79Sciacca-Menfi, per la quale di recente è stato aggiudicato un altroappalto per la rimozione di alcune frane ed altre situazioni dipericolo. Il progetto prevede la sistemazione di tutti i trattidanneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, ilrifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché ilmiglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Gli altricantieri riprenderanno nei prossimi giorni una volta completatol'iter per riaprire i cantieri.A seguire quelli sulla S.P. n. 32Ribera Cianciana dove erano in corso da alcuni mesi i lavori dieliminazione delle condizioni di pericolo. I lavori sono statiappaltati all'impresa EDILE CAVALLI di Milo (CT), che si èaggiudicata il relativo appalto per un importo netto pari a530.863,90 euro, più 19.479,78 euro per oneri per la sicurezza,importo contrattuale complessivo di 550.343,68 euro più Iva. Ilavori, una volta che saranno completatati, consentiranno ilripristino delle normali condizioni di transitabilità su questaimportante via di collegamento interna, tuttora soggetta alimitazioni di transito. Si tratta di un progetto che era statofinanziato con i fondi della Regione Siciliana mediante l'Accordodi Programma Quadro (APQ).
BIGLIETTI AEREI, DEPUTATI ARS AMUSUMECI: "REGOLAMENTARE I PREZZI"
"Chiediamo al Presidente Musumeci diintervenire con urgenza nella Cabina di regia delle Regioni, perchési porti all' attenzione della Presidenza del Consiglio lanecessità di tutelare con biglietti a costo calmierato glispostamenti aerei dei siciliani da e per l'isola". E' quantoavanzano i deputati regionali: Luisa Lantieri, Marianna Caronia,Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, GiovanniBulla, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara."Non è pensabile spendere tra andatae ritorno per Roma o Milano cifre di 300 euro ed oltre, è unavergogna! Il provvedimento - proseguono i parlamentari -deveessere portato all' attenzione del Governo Nazionale con la massimacelerità, perché i residenti isolani possano riprendere le proprieattività di lavoro e imprenditoriali, in una situazione in cui itrasporti regionali sono di fatto ridotti e l'isola non ha ancoraaperto al flusso degli spostamenti sullo stretto. In questo senso ilrilancio dell'avvio del Ponte sullo Stretto sarebbe in linea conl'idea di ripresa post Covid, sia in termini di infrastrutture chedi immissione di liquidità con creazione di posti di lavoro direttie di indotto oltre che non pagare le penali 'vuoto per pieno' diun'opera già aggiudicata. In questa situazione - sottolineano ideputati - il trasporto aereo è l'unica via per sostenere laripresa del commercio siciliano e delle relazioni imprenditoriali conle altre regioni del Paese. Il prezzo del biglietto aereo deve esserecalmierato - non è certo proponibile quello attuale troppo costoso- e deve interessare, oltre agli imprenditori e a chi si sposta permotivi di lavoro, anche gli studenti sulla base di una sempliceautocertificazione come si è proceduto in questi due mesi. E tempodi agire in fretta - concludono i deputati - perché l'economia siciliana ha bisogno di ripartire e si deve offrire ilsostegno necessario alle attività economiche strategiche dellaRegione".
SICILIATV
ISTITUTO GUARINO DI FAVARA, INCONTROSULLA LEGALITÀ DOMANI MATTINA
di Daniele Castelli
oggi martedì 5 maggio, alleore 10:00, si parlerà di Legalità all'I.C. "G. Guarino" diFavara.Nel corso della manifestazione, che sifarà online, ci sarà la fase finale del progetto "Io Merito"con la premiazione degli studenti partecipanti .L'evento - dice la DirigenteScolastica Gabriella Bruccoleri - mira a essere un momento diriflessione sul tema della legalità e ha lo scopo di inculcarel'importanza di questo valore nella coscienza degli studenti.L'incontro coinvolgerà e vedràattivi molti alunni della scuola. Saranno presenti diversi ospitifacenti parte delle varie realtà operanti sul territorio. È attesoanche l'intervento di Don Giuseppe Giacomelli, figlio delmagistrato ucciso dalla mafia, che darà la sua testimonianza.Un contributo artistico saràrealizzato dai docenti di strumento e dal coro di voci bianche dellastessa scuola.
LASICILIAWEB
MUSUMECI: "EVITEREMO ESODO"IL GOVERNATORE SICILIANO: "RIENTROMOLTO SCAGLIONATO. LAVORIAMO PER NUOVE AUTORIZZAZIONI. BAR APERTICOME IN CALABRIA?
E' PRESTO". IL MIT: "AUMENTO COLLEGAMENTI GIÀDECISO"
Il raddoppio delle corse sullo Strettoe sugli aerei il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti lo hagià deciso e lo ha anche già comunicato al presidente della SiciliaMusumeci. Così il Mit in riferimento alle dichiarazioni delGovernatore della Sicilia, precisando che su questo è in arrivo undecreto.Stamane Musumeci, intervistato a CentoCittà su Radio Uno, aveva detto: "Oggi con il Mit concorderemo unasoluzione che ci consenta di evitare l'esodo, ovvero un rientromolto scaglionato e per i casi di assoluta necessità"."In Sicilia possono rientrare quantirientrano nelle fattispecie delle ordinanze regionali e nazionali -ha aggiunto il governatore - questa è stata la linea del rigoreche finora ha dato i suoi risultati".Nessuna fuga in avanti, per adesso comel'apertura dei bar che ha caratterizzato la Calabria. "I bar liho autorizzati solo per l'asporto, ancora mi sembra presto. A metàmaggio rivedremo le misure".La fase 2 in Sicilia si è aperta conl'autorizzazione al ritorno in Sicilia concessa per validi motiviai fuorisede provenienti da altre regioni. I due voli da RomaFiumicino per lo scalo palermitano Falcone-Borsellino e per quellocatanese di Fontanarossa sono rimasti invariati e registrano il tuttoesaurito da giorni, mentre permangono le limitazioni ai treniprovenienti dal continente.Alcuni studenti e impiegati hannointrapreso dal nord e dal centro il viaggio per raggiungere l'isolain automobile partendo la notte scorsa, ma rischiano di fermarsidavanti allo stretto di Messina. Musumeci ha deciso infatti dimantenere i divieti, limitando l'attraversamento sui traghetti soloal personale sanitario e per motivi di comprovata esigenza. In ognicaso chi torna in Sicilia dovrà autodenunciarsi, rispettare laquarantena obbligatoria e al termine sottoporsi anche al tampone."Bisogna allargare un po' la maglia- ha poi spiegato il governatore in un messaggio su Facebook - nesiamo tutti consapevoli. Abbiamo chiesto al ministero dei Trasportidi portare i voli da Roma per Palermo e Catania da due a quattro,sperando che l'Alitalia non si abbandoni a speculazioni, perché mirisulta che il costo dei voli negli ultimi giorni sia assolutamenteinaccessibile è inaccettabile. Al tempo stesso manteniamo la corsadel treno da Roma a Messina. Per quanto riguarda lo Stretto invecechiediamo di passare dalle attuali 5 corse a 8 corse. Naturalmente,man mano che il tempo scorre valuteremo il dato epidemiologico equindi aumenteremo, chiederemo di aumentare, di volta in volta ilnumero dei voli, il numero delle corse del treno e il numero dellecorse sullo Stretto"."In effetti un blocco per i casi dinecessità - sottolinea Musumeci - non c'è mai stato. Neanchenei gravi momenti di crisi, sia gli ordinamenti nazionali che quellinostri hanno sempre detto che l'ingresso è consentito alle forzedell'ordine, alle forze armate, al personale sanitario, e per gravimotivi personali, sanitari o di famiglia. Quindi un blocco totale nonc'è mai stato. Adesso allarghiamo un po', e possono rientrareanche coloro che si vogliono ricongiungere con le proprie famiglie. Eper farlo devono rispettare le solite regole, cioè la verifica almomento dello sbarco e poi la quarantena. Questo è necessario perchénessuno deve pensare che la partita sia chiusa"."Ho ricevuto centinaia di richiesteda parte di ragazzi soprattutto, 'ci faccia a rientrare, ci facciarientrare'. Sono un padre, sono un nonno e comprendo benissimol'emozione, l'affetto e le necessità che si pongono in unafamiglia. Ma, credetemi, è difficile fare il mio lavoro, questolavoro nel dovere trovare il punto di equilibrio per coniugare da unaparte le esigenze affettive, ma non solo affettive, e dall'altra leesigenze della prudenza e della cautela per evitare che si possaentrare in Sicilia senza sapere di essere portatori del virus. Comesuccede anche agli asintomatici. Quando c'è stato il famoso esododi inizio marzo, su decine di migliaia di persone abbiamo trovatocentinaia di positivi che non mostravano assolutamente alcun sintomo.Quindi bisogna stare prudenti per evitare di ricominciare da capo, ela ricaduta sarebbe più complicata della prima fase. Quindi buonrientro a chi ha più di un motivo per rientrare nella nostra isola,per tutto il resto guardiamo avanti"."Nessuno deve pensare che la Fase 2sia un 'tutti liberi', stiamo attenti. Il dato di tre regionideve farvi riflettere. Veneto, Lombardia e Piemonte assieme hanno60.000 positivi in questo momento. La Sicilia, regioneparticolarmente popolosa, ne ha 2.200. Ecco, noi vorremmo che questodato possa scendere man mano che passano i giorni. Guai a doverregistrare una nuova impennata. Quindi Fase 2 sì, rientri sì -aggiunge Musumeci - con la necessaria prudenza, ma a patto cheognuno assuma la responsabilità delle proprie azioni. Andare in girocon la mascherina è essenziale, portare i guanti quando si va in unlocale chiuso è altrettanto importante, per il resto sapete giàl'ordinanza dell'altro giorno che consente varie attività.Vorremmo autorizzarne anche altre, ma non dipende da noi. Penso aiparrucchieri per uomo e per donna per esempio. Noi avevamo chiesto dipoter consentire l'apertura delle botteghe già con il 4 di maggio,ma da Roma dicono che ancora è presto. Stiamo lavorando, stiamopressando perché si possa incominciare almeno il 18 maggio con gliulteriori provvedimenti"."Monitoriamo le fasi del datoepidemiologico - prosegue - più si abbassano i contagi, più siallarga la rete. Questo è l'obiettivo sperando che alla fine digiugno, primi di luglio si possa essere nelle condizioni di vivereserenamente la nostra estate con le attività economiche produttiveche possono tornare a pieno regime. Stiamo autorizzando lamanutenzione degli stabilimenti balneari, anche come buon auspicioper potere andare a fare il bagno a mare".
LIVESICILIA
L'INTERVISTA
"I SOLDI IN FINANZIARIA? NON
CHIEDIAMO SCONTI ORA BISOGNA SEMPLIFICARE, O CROLLA TUTTO"
di Accursio Sabella
L'assessore all'Economia GaetanoArmao: "Lo Stato riconosca alla Sicilia ciò che ha ricevutodall'Ue"."Allo Stato non stiamo chiedendosconti, né favori. Ma solo il riconoscimento di ciò che spetta allaSicilia". Il via libera alla Finanziaria "anti-Coronavirus",giunto sabato sera, sembra più l'inizio che la fine di un capitolo.E l'assessore all'Economia Gaetano Armao sembra esserne pienamentecosciente: perché le misure approvate diventino veri aiuti, infatti,bisogna ancora fare molto.Ammesso, assessore, che i soldi cisiano davvero. Dalle opposizioni si è parlato di Finanziariacostruita sulla sabbia. Cioè su fondi extraregionali che dovrannopassare per una "riprogrammazione". Perdoni la brutalità delladomanda quindi: i soldi ci sono?"Intanto va precisato che la manovracomplessivamente vale 22 miliardi. Noi abbiamo previsto risorseaggiuntive da circa un miliardo e mezzo a valere soprattutto suiFondi Poc. Si tratta di fondi statali, che però vengono utilizzatinel rispetto delle procedure europee".Ed è questo il punto. Bisognerà,adesso, che queste somme già destinate ad altro, vengano usate perfinanziare gli articolo della manovra. Sarà così?"Non vedo perché non dovrebbe esserecosì. Vede, noi non abbiamo chiesto sconti allo Stato. Il governonazionale, a fronte dell'emergenza Coronavirus ha infatti ricevutodall'Unione europea degli aiuti di grande rilevanza: penso allariprogrammazione dei Fondi comunitari, alla nuova procedura sui 'deminimis', alla possibilità di fare nuovo deficit per 55 miliardi.Solo in virtù di questo, noi stiamo chiedendo di utilizzare per lamanovra quelle somme".In pratica, visto che l'Europa haassicurato nuovi margini di movimento all'Italia, voi vi aspettateche il governo nazionale li conceda alla Sicilia."Sì, e alle altre Regioni. Delresto, non sono soldi che noi stiamo utilizzando per farne quello chevogliamo, ma rispondono alle priorità previste a livello nazionaleed europeo: l'emergenza sanitaria, formazione e istruzione, lavoro,sociale e attività economiche".Il 'trasferimento' della destinazionedi queste somme, però, in cosa si tradurrà? Verranno definanziatiinterventi ed opere che dovevano nascere o completarsi grazie aquesti fondi?"Noi abbiamo individuato una prioritàsu tutte: il sostegno alle piccole e medie imprese siciliane. Anchela Banca Mondiale ha sottolineato che sono queste a soffriremaggiormente una crisi che avrà effetti economici ben più pesantidei già gravissimi effetti relativi alla salute. E il discorso èancora più vero per il Sud..."... perennemente in crisi e in affanno."Esatto. Pensi che il Mezzogiorno,dalla crisi del 2007 ha perso qualcosa come il 13 per cento di Pil.La crisi legata al Covid sta stordendo anche economie in pienasalute, figuriamoci regioni come la nostra per la quale servonomisure persino differenti rispetto al resto d'Italia".Ad esempio?"Penso ad esempio al fatto che ilmodello di affidare la ripresa interamente al credito siainsufficiente".I prestiti, insomma, non bastano.Eppure la Finanziaria regionale ne è piena, no?"Noi abbiamo inserito anche forme difinanziamento a Fondo perduto che si sommano, in un mix, al credito'classico'. Tra l'altro, in Sicilia lo stesso credito non è affidatosolo alle banche, ma anche a enti regionali come Irfis, Crias e Ircacche hanno possibilità di intervento maggiori, soprattutto le ultimedue, rispetto a soggetti vigilati da Banca d'Italia e Bce".Lei è chiaramente soddisfatto diquesta finanziaria. Ci dica allora quali sono i tre interventi chesecondo lei potranno avere una maggiore capacità di incidere sultessuto produttivo siciliano"Uno è certamente quello di cui leparlavo prima, cioè i fondi creati in Irfis, Ircac e Crias. Un altroè il rafforzamento con concentrazione dei Confidi, per i qualiabbiamo stanziato venti milioni. Infine, la misura 'Resto in Sicilia"che consente di potenziare alcuni incentivi previsti dalla misura'Resto al Sud' e che potranno favorire l'attività imprenditorialeanche di giovani siciliani".Il governo ha proposto la manovrad'emergenza, il parlamento siciliano l'ha approvata senzaostruzionismi o troppe critiche. Adesso, però, perché tutto passidalle intenzioni alla realtà, serve un altro attore: lei pensa chela burocrazia siciliana sia nelle condizioni di attuare le tantemisure previste? Si parla di migliaia di richieste, documentazioni dafornire, dati da incrociare, procedimenti da portare avanti..."Credo non ci sia alternativa,altrimenti crolla tutto o tutto quanto abbiamo fatto risulteràinutile. Io già stamattina (ieri, ndr) ho riunito gli ufficidell'assessorato per capire come rendere la macchina più efficiente.Dobbiamo comprendere l'importanza del momento: o diamo risposteconcrete in tempi brevi, o la gente finirà per mettersi nelle manidegli usurai"Ma le leggi in Sicilia permettono diavere questa risposta? È questo il punto. O i siciliani finirannoper rimanere impigliati tra richieste e autorizzazioni?"Noi abbiamo approvato l'anno scorsouna legge sulla semplificazione amministrativa che oggi ritengo siala più innovativa d'Italia e me lo confermano molti colleghigiuristi. Ora dobbiamo rafforzarla, dimezzare i tempi delle pratichee semplificare ulteriormente".Una curiosità finale. Come abbiamovisto, il governatore Musumeci, dopo lo scontro col deputatoSammartino ha preferito non tornare in Aula per il resto dell'esamedella Finanziaria. Lei è il vicepresidente e l'assessoreall'Economia. Come mai non è stato lei, ma il suo collega Razza, aparlare a nome del governo, al termine del voto sul bilancio?"Non c'è nessun caso. Semplicemente,non era previsto che io rientrassi in tempo in Aula, visto che quelpomeriggio era in programma una importante riunione invideoconferenza con i rappresentanti del governo nazionale sul temadella Finanza pubblica. Quindi ci eravamo già accordati sul fattoche a intervenire fosse Ruggero. Io sono rientrato quando tutto eragià stato deciso. E del resto, avevo avuto modo di parlare a lungo,nel corso di tutto l'esame del voto. E molti dei temi sollevati eranodi natura sanitaria, vista la specificità di questa manovra.Insomma, nessun problema e nessuna polemica: io e Razza non siamosono colleghi assessori, ma anche amici".
CORONAVIRUS DATI PER REGIONE, BENE LA SICILIA OGNI 100MILA ABITANTI 65 POSITIVI
Meglio solo la Calabria. I numeridiffusi dall'ufficio statistica del Comune di PalermoPALERMO - Dalconfronto aggiornato con i dati relativi alle altre regioni eprovince autonome (rapportati a 100 mila abitanti) si conferma per laSicilia e in generale per le regioni del Mezzogiorno un impatto piùcontenuto del coronavirus.La Sicilia è, in rapporto allapopolazione residente, la seconda regione con il minor numero ditamponi positivi: 65,2 ogni 100 mila abitanti (meglio soltanto laCalabria con 57,6). Il dato medio nazionale è pari a 349,8 positiviogni 100 mila abitanti, e nelle regioni più colpite si superano i600 positivi ogni 100 mila abitanti: Valle d'Aosta 911,4; Provinciaautonoma di Trento 783,1; Lombardia 768,5; Piemonte 631,0.La Sicilia è la terza regione con ilminor numero di deceduti: 4,9 ogni 100 mila abitanti (meglio ancorauna volta la Calabria, con 4,5, e la Basilicata, anch'essa con 4,5).In questo caso il dato medio nazionale è pari a 47,9 deceduti ogni100 mila abitanti, e in Lombardia e Valle d'Aosta si superano i 100deceduti ogni 100 mila abitanti: rispettivamente 141,1 e 110,1. Iltasso di letalità (deceduti per 100 positivi) della Sicilia è paria 7,5, valore che pone l'isola (insieme al Lazio) dietro all'Umbria(4,9), alla Basilicata (6,5) e al Molise (7,3). La media nazionale èpari a 13,7 e i valori più elevati si registrano in Lombardia(18,4), Marche (14,7), Liguria (14,5) ed Emilia Romagna (14,0).La Sicilia è invece al penultimo postonell'indicatore guariti/dimessi per 100 positivi: 24,5, seguitasoltanto da Puglia (18,5). La media nazionale è pari a 38,8guariti/dimessi per 100 positivi, e il valore più elevato siregistra in Umbria con oltre l'82% dei positivi già guariti odimessi, seguita dalla Valle d'Aosta con il 78,4%.