Regione Siciliana - Sito Ufficiale
Vertice della coalizione di governo a Palermo
La sburocratizzazione come presupposto essenziale per rendere la macchina amministrativa regionale efficiente e veloce. Questo il primo obiettivo sul quale punta la coalizione del governo Musumeci che stamane ha visto riuniti a Palermo i segretari regionali del centrodestra. Cinque ore di impegnativo confronto per un consuntivo, a metà legislatura, delle cose fatte e di quelle da fare.
Tanti i temi trattati, dalla riprogrammazione dei Fondi comunitari per dare sostegno alle imprese alla lotta contro il dissesto idrogeologico, alla disastrosa viabilità provinciale sulla quale da Roma si attende ancora da venti mesi la nomina di un commissario straordinario per sistemare le strade.
La stagione riformatrice, avviata con le leggi sul diritto allo studio, sulla pesca e sui procedimenti amministrativi, sarà completata con la riforma dei Consorzi di bonifica, con la legge urbanistica, dei rifiuti e delle ex Province, che vanno rilanciate con competenze specifiche e trasferimenti adeguati da parte dello Stato. Secondo i vertici del centrodestra la coalizione di governo ha restituito dignità istituzionale ad un ente mortificato e devastato da anni di immobilismo e di veti incrociati.
"È stata - ha dichiarato alla fine il presidente Musumeci - un'intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell'opposizione che vorranno essere propositive.
I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall'incubo dell'epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza".
Giornale di Sicilia
Regione, rimpasto in giunta
La prima volta di un leghista
Al partito di Salvini va l'assessorato ai Beni Culturali e all'Identità siciliana. In pole position Matteo Francilia
Giacinto Pipitone
PALERMO
Alla fine di cinque ore di confronto i leader della maggioranza hanno trovato l'intesa per rinviare a data da destinarsi
il rimpasto e accogliere però subito il primo assessore leghista della storia della Regione. Al partito di Salvini va proprio l'assessorato ai Beni Culturali e all'Identità siciliana, che fu di Sebastiano Tusa. Una delega che il plenipotenziario siciliano, Stefano Candiani, sarebbe pronto ad affidare a Matteo Francilia, sindaco del piccolo paese di Furci Siculo, nel Messinese. Se così finirà, se Francilia batterà la concorrenza del deputato di lungo corso Orazio Ragusa e del responsabile organizzativo del partito Massimo Gionfriddo, lo si vedrà solo domani quando verrà ufficializzato il nome scelto. Per arrivare a questa conclusione sono stati necessari mesi di corteggiamento di Musumeci alla Lega, anche con l'obiettivo di stringere un patto elettorale che proietti Diventerà Bellissima in una dimensione nazionale. La Lega ha accettato ma ha dovuto rinunciare all'assessorato a cui puntava, l'Agricoltura. Che resta a Forza Italia e al siracusano Edy Bandiera. Su questo punto in realtà una trattativa c'è stata. Gianfranco Micciché, leader di Forza Italia, avrebbe anche ceduto l'Agricoltura ma a patto di avere in cambio ben due deleghe pesanti: proprio i Beni Culturali e il Territorio. Ciò avrebbe provocato una rotazione che avrebbe coinvolto in primis Bernadette Grasso (oggi al Personale e destinata ai Beni Culturali) e poi il centrista Totò Cordaro. Ma a quel punto è stato Musumeci a evitare che si muovessero più pedine: ha proposto alla Lega i Beni Culturali e Candiani, dopo un confronto con i deputati, ha accettato pur sapendo che l'indicazione di un esterno provocherà fibrillazioni nel gruppo all'Ars. La Lega potrebbe anche avere, quando scatterà la rotazione dei dirigenti, il vertice amministrativo dello stesso assessorato. Intanto Matteo Salvini esulta: «Avremo l'onore di gestire le soprintendenze provinciali e quella del Mare, i 14 parchi archeologici, con i teatri di pietra e i templi, per non parlare dei musei regionali e delle straordinarie biblioteche di Palermo, Catania e Messina». La trattativa è stata tuttavia più ampiadi quanto nonemerga. Permesi Micciché ha tentato di cambiare almeno due assessori, Gaetano Armao (Economia) e Edy Bandiera. Il primo è stato blindato da Berlusconi, il secondo ha raccolto il sostegno di vari big del mondo agricolo e ha beneficiato alla fine della paralisi in cui sono piombati tutti i partiti, che ha spento le ambizioni forziste di cambiare e conquistare un posto in più. L'Udc ha confermato Alberto Pierobon ai Rifiuti e Mimmo Turano alle Attività Produttive. I Popolari si dicono soddisfatti per aver mantenutoRoberto Lagalla alla Formazione e Cordaro al Territorio. Anche se Saverio Romano è l'unico leader della maggioranza a proporre ufficialmente di riaprire la partita del rimpasto «dopo l'emergenza Coronavirus». Romano ha rivolto un plauso al presidente per la gestione dell'emergenza sanitariama non ha risparmiato critiche per una Finanziaria «che rischia di trasformarsi in un boomerang, considerato che le misure varate sono condizionate alla loro effettiva e sostanziale copertura economica». In questo clima Fratelli d'Italia, forte di sondaggi che indicano una costante ascesa, ha confermato Manlio Messina al Turismo e si appresta a raccogliere molto quando si discuterà dei dirigenti. Musumeci ha ottenuto dai partiti un via libera al programma della seconda parte di legislatura. La giunta lavorerà sulla sburocratizzazione, la riprogrammazione dei fondi europei, la ristrutturazione delle strade provinciali e su un pacchetto di riforme che comprende i consorzi di bonifica, l'urbanistica, le ex province. Ma queste rassicurazioni non hanno placato le opposizioni. Per Giuseppe Lupo del Pd«da giorni assistiamo a un surreale braccio di ferro nella maggioranza che non si rende conto del dramma che stanno vivendo i siciliani e pensa solo al rimpasto e al sottogoverno ». E per i grillini «mentre la Sicilia brucia, paralizzata dal lockdown, è vergognoso pensare alle poltrone e agli strapuntini». Critiche anche da Giangiacomo Palazzolo del comitato promotore nazionale di Azione: «Una follia pensare al rimpasto adesso».
Riconoscimento per Giuliana Arcidiacono
Ribera, una giovane musicista vince il premio San Pietroburgo
RIBERA
Giuliana Arcidiacono porta ancora più in auge l'istituto musicale Toscanini di Ribera: ha vinto il primo premio al S. Petersburg International Piano Competition nella Romantic Music Category, acquisendo il diritto a competere con altri vincitori di 12 città di tutto il mondo nella fase finale che si terrà a San Pietroburgo nel 2021. Allieva del direttore Mariangela Longo, all'istituto superiore di studi musicali di Ribera, dove si è laureata con il massimo dei voti e la lode, la giovane si è perfezionata con Edita Stankeviciute e Giulio Potenza alla Windsor Piano Academy. È risultata vincitrice nel 2017 di due primi premi in due categorie al Marlow Competitive International Festival of Musica and Drama, nel 2018 del primo premio all'Amigdala International Music Competition e nello stesso anno del primo premio al Golden Classical Music Award di New York, dove si è esibita nel concerto finale alla Weill Recital Hall alla Carnegie Hall. Ha suonato per svariati enti, associazioni musicali ed importanti teatri in Italia e all'estero riscuotendo ovunque lusinghieri consensi di pubblico e di critica.
(*GP *)
Cattolica, il costo complessivo sarà di 670 mila euro
Area archeologica di Eraclea
Approvato progetto di recupero
Sono previsti la sistemazione delle strada, un nuovo impianto di videosorveglianza e la ristrutturazione di un antico edificio
Calogero Giuffrida
CATTOLICA ERACLEA
La sistemazione delle strada che porta all'area archeologica di Eraclea Minoa, un nuovo impianto di video sorveglianza e la ristrutturazione della casa dell'ex senatore Salvatore Di Benedetto. È quanto prevede un nuovo progetto approvato dalla giunta comunale di Cattolica Eraclea guidata dal sindaco Santo Borsellino. Il progetto, dell'importo complessivo di 670.000 euro, rientra tra quelli finanziati nell'ambito della programmazione 2014/2020 della Strategia Area Interna Sicani.
«Abbiamo approvato - ha scritto il sindaco su Facebook - il progetto esecutivo denominato 'Riqualificazione e miglioramento dell'accessibilità delle aree esterne di pertinenza dell'area archeologica di Eraclea Minoa. Il progetto, finanziato nell'ambito delle Aree interne Sicane, prevede i seguenti interventi: sistemazione, illuminazione e sistemi di video sorveglianza nel piazzale dell'ingresso del Parco Archeologico Eraclea Minoa.
Sistemazione della strada che conduce al sito archeologico. Ristrutturazione e riqualificazione dell'immobile di proprietà del Comune ex Casa Di Benedetto. I suddetti interventi saranno rivolti ad una migliore accessibilità all'area archeologica di Eraclea Minoa e a rendere funzionale il sopracitato immobile». Un progetto che va ad aggiungersi a quello da 470.414 euro approvato dalla giunta nei giorni scorsi denominato «Sistemi innovativi fruizione innovativa turistica a sostegno del patrimonio culturale dell'area archeologica di Eraclea Minoa e del territorio dei Sicani ». In questo caso, le risorse stanziate saranno spese per: segnaletica e dispositivi didascalici, postazioni interattive e dotazioni multimediali, produzioni editoriali a stampa, arredi e attrezzature, promozione turistica, servizi di consulenza, collazione e sviluppo di contenuti testuali per i supporti analogici e digitali. «L'obiettivo è rendere la nostra area archeologica e tutto il comprensorio delle aree interne Sicane ben pubblicizzati e all'avanguardia per la fruizione turistica», ha detto il primo cittadino. Nel complesso, la Strategia d'Area Interna Sicani che coinvolge 12 Comuni dell'Agrigentino, prevede progetti per oltre 32 milioni di euro per gestire, in forma associata, alcuni servizi fondamentali per i cittadini e per il territorio dei Comuni di: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula. Le risorse economiche provengono da fondi statali e da quelli messi a disposizione dalla Regione nell'ambito del Po Fers 2014-2020. Gli assi strategici di intervento individuati per l'Area Interna Sicani sono sei: istruzione, accessibilità, salute, turismo, impresa e occupazione. Sono previsti, tra l'altro, interventi di riqualificazione dei tratti della viabilità provinciale che consentono i collegamenti interni al sistema intercomunale. Sono stati inoltre individuati interventi per il miglioramento dei collegamenti intercomunali attraverso una rete circolare di bus navetta elettrici: nei Comuni saranno installate le colonnine di ricarica. Altra misura per migliorare l'accessibilità è il servizio di taxi sociale. In programma anche interventi per la digitalizzazione e l'innovazione della Pubblica amministrazione e servizi per la cura delle persone: telemedicina, farmacia di comunità, acquisto ambulanze. Previsti anche interventi per l'efficientamento energetico di edifici ed impianti di illuminazione pubblica. (*CAGI*)
Siciliareporter
Agrigento, miglioramento della rete stradale secondaria: aggiudicato un nuovo appalto
Proseguono le aggiudicazioni di gare d'appalto per la manutenzione della rete viaria interna. L'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale ha infatti aggiudicato anche l'appalto relativo ai "Lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento della rete viaria del comparto Cattolica Eraclea-Ribera-S.Margherita Belice-Sambuca di Sicilia-Menfi-Sciacca (zona ovest 2)", dell'importo a base d'asta di 2.059.862,72 euro (compresi 35.000,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso).
Il progetto dei lavori è stato redatto dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio di Agrigento, e finanziato con i fondi del Patto per il Sud (D.D.G n. 3562/2018 del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità Trasporti).
L'appalto, gestito dall'UREGA (Ufficio Regionale Espletamento Gare Appalto, Servizio Territoriale di Agrigento, ai sensi dell'art. 9 della L.R. 12/2011) con procedura di gara telematica, è stato aggiudicato all'impresa KALOS S.R.L in avvalimento con VE.GAL. S.R.L , con sede ad Agrigento , che ha offerto il ribasso del 19.031% (importo di aggiudicazione 1.674.511,10 euro più Iva). Alla gara hanno preso parte 238 imprese.
La durata prevista dal contratto d'appalto è di 455 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori, che consisteranno in varie tipologie di intervento: realizzazione di gabbionate, cunette, drenaggi, rifacimento delle sedi stradali deformate o usurate, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale, nuove barriere di protezione e altro ancora.
Questi lavori di manutenzione straordinaria riguarderanno le seguenti strade:
- SP n. 30 , Cattolica Eraclea-Rovine di Eraclea Minoa, che consente il collegamento diretto tra la costa e la SS 115 al centro abitato di Cattolica Eraclea ed ai comuni dell'entroterra limitrofi (Cianciana, Raffadali);
- SP n. 50 , in territorio di Menfi, che pur di limitata estensione costituisce per la sua posizione un accesso alternativo al mare, soprattutto nel periodo estivo;
- SP n. 41 "Menfi-Bivio Misilbesi", collegamento diretto con SS 115 e SS 624;
- SP n. 42 che da Menfi conduce a Partanna e che, oltre ad essere interessata da un notevole traffico locale e di mezzi agricoli, è un'alternativa per quanti transitano lungo la SS 115;
- SP n. 86, che consente un collegamento diretto alla costa e alla SS 115 di Ribera e dei comuni limitrofi;
- SPC ex consortile n. 17 che collega la SP n. 33 Ribera-Seccagrande e la SP n. 61 Montallegro Ribera, alternativa al traffico locale ed alla stessa SS 115.
Infoagrigento
Coronavirus, sarebbero 26 le persone rientrate ad Agrigento dal nord Italia - infoAgrigento.it
Ecco il numero delle persone che si sono autodenunciate
Sarebbero in tutto ventisei le persone rientrate ad Agrigento tra l'8 e l'11 maggio dal Nord Italia e che, così come prevedono le disposizioni in materia, si sarebbero autodenunciate chiamando il centralino della polizia locale.
Si tratta di soggetti che ora dovranno osservare la quarantena nelle loro abitazioni; alcuni avrebbero anche chiesto di essere monitorati chiedendo il supporto degli uomini della Protezione Civile. In tutto, dall'inizio del mese di maggio, sarebbero circa sessanta i soggetti rientrati e registrati.
Livesicilia
Ad Agrigento zero ricoveri Tutti i dati provincia per provincia
Questi i casi di Coronavirus riscontrati nelle varie province dell'Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (13, 53, 11); Catania, 679 (59, 273, 95); Enna, 225 (32, 167, 29); Messina, 354 (63, 151, 53); Palermo, 376 (55, 37, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 53 (21, 159, 27); Trapani, 22 (2, 112, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Repubblica - Palermo
Vertice di maggioranza, Musumeci: "La Lega entra in giunta, avrà i Beni culturali"
All'incontro presenti tutti i responsabili dei partiti del centrodestra: accordo su cambio della burocrazia e rilancio ex Province. Salvini: "Orgogliosi di questa scelta"
di ANTONIO FRASCHILLA
La Lega entra nella giunta regionale siciliana guidata da Nello Musumeci e avrà la delega ai Beni culturali. Una curiosità: tra i settori ricompresi da questa delega c'è anche quello della diffusione nelle scuole della "cultura e del dialetto siciliani". Compito che adesso dovrà portare avanti il partito della Lega fu Nord.
Dopo mesi di trattative Matteo Salvini sigla un accordo con il governatore dell'Isola: "La Lega vuole lavorare sempre di più e sempre meglio per la Sicilia: per questo siamo orgogliosi di entrare nella giunta del governatore Nello Musumeci per occuparci di Beni culturali e Identità siciliana", dice il leader della Lega. "Tra le altre cose avremo l'onore di gestire le soprintendenze provinciali e quella del Mare, i 14 parchi archeologici, con i teatri di pietra e i templi, per non parlare dei musei regionali e delle straordinarie biblioteche di Palermo, Catania e Messina. - aggiunge - la Sicilia, con la sua storia e la sua cultura, è un vanto per l'Italia: siamo orgogliosi di entrare nel governo regionale, prima volta nella storia, per confermare le capacità amministrative delle donne e degli uomini della Lega, al servizio dei siciliani e del cambiamento. Primi obiettivi: basta burocrazia e più lavoro".
Il via libera all'ingresso della Lega è arrivato dopo un vertice di maggioranza. Presenti, oltre al governatore, anche Gianfranco Micciché per Forza Italia, Roberto Di Mauro per l'MPa, Saverio Romano per Cantiere popolare, Gino Ioppolo per Diventerà Bellissima, Decio Terrana per l'Udc, Salvo Pogliese per Fdi e l'ex sottosegretario Stefano Candiani per il partito di Salvini. Stilato anche un progamma per concludere i due anni di legislatura regionale.
"La stagione riformatrice, avviata con le leggi sul diritto allo studio, sulla pesca e sui procedimenti amministrativi, sarà completata con la riforma dei Consorzi di bonifica, con la legge urbanistica, dei rifiuti e delle ex Province, che vanno rilanciate con competenze specifiche e trasferimenti adeguati da parte dello Stato - si legge in una nota di Palazzo d'Orleans - secondo i vertici del centrodestra la coalizione di governo ha restituito dignità istituzionale ad un ente mortificato e devastato da anni di immobilismo e di veti incrociati. "È stata - ha dichiarato alla fine il presidente Musumeci - un'intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell'opposizione che vorranno essere propositive. I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall'incubo dell'epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza".
"Il nostro ingresso - sottolinea il segretario della Lega Candiani - ha un forte senso politico, perché intendiamo imprimere una svolta nella direzione della sburocratizzazione della macchina regionale, attraverso l'Assessorato, ma anche in tutte le questioni amministrative che si porranno. Se nella visione di qualcuno, l'ingresso della Lega nell'esecutivo poteva rappresentare il pretesto per scompigliare le carte del governo regionale in un momento così delicato per la Sicilia, la Lega ha chiarito che la priorità è, invece, affrontare le questioni che stanno a cuore ai cittadini, specie in un momento così difficile dovuto agli effetti provocati a tutti i livelli dal covid19. Una priorità che abbiamo posto a tutta la maggioranza, che ha mostrato di condividere con grande senso di responsabilità, apprezzando invece come l'ingresso della Lega rappresenti una spinta per l'attività dell'intera giunta regionale. Esistono urgenze ed emergenze che la Sicilia aspetta e non possiamo permetterci di perdere tempo in giochetti che non appartengono alla nostra cultura politica".
"Mi preme sottolineare - conclude Candiani - che durante il vertice si è parlato per almeno tre ore di programmi e di questioni amministrative e solamente un'ora delle responsabilità da assumere nella Giunta. Nel momento in cui ci sono questioni che possono creare impasse o altri blocchi, a noi interessa imprimere una spinta alla Regione Siciliana. Questa è la Lega Salvini Premier".
AGRIGENTONOTIZIE
CronacaVALLE DEI TEMPLI, SI LAVORA AD UNA SCUOLA DI ARCHEOLOGIA DIGITALEE' stata firmata una prima convenzione tra Consorzio universitario e Parco, sede di queste attività sarà Casa MorelloDi Gioacchino SchicchiPrendere un immobile recuperato e poi abbandonato alle "porte" dell'area archeologica per avviare un corso di archeologia digitale che possa attivare l'attenzione del mondo accademico nazionale e creare anche materiale di studio che possa consentire la diffusione di dati, studi e rilevazioni tecniche di grandissimo interesse.
Sono queste alcune delle finalità del progetto di creazione di un corso in Archeologia digitale rispetto al quale il Parco archeologico e il Consorzio universitario di Agrigento hanno stipulato una convenzione preliminare nei giorni scorsi. Stando a quanto ad oggi concordato dovrebbe trattarsi alla fine di un corso di istruzione post laurea destinato appunto a chi ha già conseguito il titolo di archeologo che consentirà di specializzarsi in nuove frontiere della professione, con, appunto, una particolare attenzione alle questioni dell'informatizzazione non solo del patrimonio esistente (in termini di singoli reperti e beni) ma anche di messa in rete e aggiornamento delle scansioni dei rilievi delle aree archeologiche.
Un patrimonio che verrebbe poi messo a disposizione di università e istituti di ricerca italiani e internazionali con lo scopo di consentire, in tempi di Covid-19, di studiare a distanza le risultanze delle attività di scavo e ricerca già realizzate.
Sede di questa attività che costituisce, come evidente, anche un primo passo verso la "ricucitura" di un rapporto persosi negli anni con il Consorzio universitario di Agrigento e più in generale con Unipa, sarà Casa Morello, struttura che si trova nell'area di Bonamorone e che oggi risulta inutilizzata da tempo ma che verrà rimessa in funzione per questo scopo.
ILSICILIA.IT
LO HA DECISO IL GOVERNOVia libera a bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici: riaprono il 18 maggio
Il Premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2, avanzata nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al Premier. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la responsabilità dei governatori delle Regioni e in base alle esigenze del territorio.
Dunque, in base alle richieste già avanzate dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci, da lunedì 18 maggio via libera a bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, con due settimane di anticipo rispetto all'iniziale previsione del 1 giugno.
Tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. "Inizia la fase della responsabilità per le Regioni", ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia.
Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire dal 18 maggio ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all'andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus. Gli interventi saranno tempestivi, viene spiegato, in stretto contatto tra governo e regioni.
Saranno invece ancora oggetto di confronto tra governo e territori le tempistiche e le modalità di riapertura dei confini interregionali, per le quali al momento non esiste una visione univoca da parte delle Regioni.
LE ALTRE RICHIESTE DEL GOVERNO MUSUMECI
"L'esempio del ponte Morandi di Genova non deve restare in Italia l'eccezione ma deve diventare la normalità, se vogliamo anche in Sicilia accelerare la spesa pubblica e la riapertura dei cantieri". È quanto ha ribadito ieri sera il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in occasione del confronto con il governo nazionale e gli altri governatori, svoltosi in videoconferenza.
Musumeci ha chiesto al premier di prevedere una riunione operativa del Cipe per riprogrammare risorse comunitarie a favore delle imprese e provare quindi a fronteggiare la crisi economica scaturita dal Coronavirus.
In ambito turistico, invece, Musumeci ha chiesto di immaginare misure ragionevoli soprattutto per gli stabilimenti balneari ed ha auspicato che i protocolli di sicurezza siano resi noti già nelle prossime ore.
Sulla mobilità interregionale, infine, il presidente della Regione ha espresso la volontà di mantenere fino al prossimo 31 maggio la chiusura degli accessi all'Isola, "a parte per gli aventi diritto e per i casi particolari".
LE LINEE GUIDA INAIL PER BAR E RISTORANTI
Dai tavoli distanziati di almeno 2 metri all'uso obbligatorio di mascherine e guanti per camerieri, dalla sanificazione quotidiana degli ambienti comuni, compresi quelli sulle spiagge, alla riduzione dei posti sotto gli ombrelloni.
Senza il rispetto delle regole, dicono gli scienziati, il contagio risalirà. Anche per questo bisognerà aspettare, probabilmente ha giugno, per la mobilità tra le regioni.
CULTURALO STATO DI FATTO AD OGGIMusei e parchi archeologici in Sicilia, solo pochi riapriranno il 18 maggiodi Rosa GuttillaAll'interno del DPCM della Fase 2, quella di "convivenza con il virus", promulgata dal premier Conte, tra le aperture scaglionate, in programma, ci sarebbe quella del 18 maggio quale possibile spiraglio per il settore Cultura.
Stiamo parlando di musei, biblioteche, siti archeologici, fondazioni: insomma realtà altrettanto importanti nella vita di tutti noi che, dal 9 marzo scorso, ci sono stati inibiti in rispondenza alle norme attuate per il contenimento del Covid-19.
Se, almeno in Sicilia, i numeri degli ultimi bollettini fanno ben sperare in un'accelerazione di ripresa di attività, in generale, più o meno normale, dall'altro lato, ad oggi, il settore Cultura nell'Isola sembra essere rimasto fermo al 9 marzo scorso.
Stando alle previsioni - come riporta oggi il quotidiano La Sicilia - a riaprire saranno soltanto tre parchi archeologici, la Valle dei Templi, Selinunte e il Parco di Naxos-Taormina, cioè quelli che si distinguono, dagli altri 15 siti archeologici, per l'autonomia finanziaria.
E tutti gli altri attrattori turistici che avrebbero dovuto essere predisposti in questi due lunghi mesi che cosa faranno il 18 maggio? In mancanza di indicazioni di altro tenore dovrebbero restare chiusi al pubblico.
È evidente che in questo interminabile periodo di sospensione il rischio è che una mancanza di programmazione avrebbe ulteriori effetti negativi sull'intero settore dei beni culturali, nonostante le competenze della Regione in materia previste all'articolo 14 dello Statuto Siciliano.
Come riportato sempre dal giornale La Sicilia questa possibilità, anche oggi, si scontra con gli insormontabili blocchi della macchina amministrativa che, non solo nei mesi scorsi - ancor prima dell'emergenza Coronavirus - non sarebbe stata in grado di rendere autonomi finanziariamente gli altri parchi archeologici (ricordiamo che il bando di gara per dotarli di una tesoreria unica è andato deserto, in quanto non sembrato conveniente alle banche).
Se il governo Musumeci avesse già risolto questa situazione, oggi, almeno i siti fruibili sarebbe un numero maggiore. Ma la nota ancor più dolente starebbe nelle disposizioni riportate dalla Legge finanziaria approvata qualche giorno fa.
Tra i fondi destinati, giustamente, a fondazioni, associazioni, teatri, compagnie a vario titolo (10 milioni di euro), oltre al fondo di 75 milioni di euro destinato all'assessorato Turismo, ai 2,5 milioni istituiti per i siti del Patrimonio Unesco nell'Isola, che dovrebbero sopperire ai mancati introiti del turismo usuale, sembra abbastanza surreale che non sia stato destinato un solo centesimo per l'approvvigionamento, da parte dei musei (che non possono agire nessuna spesa diretta), di tutti quei dispositivi di sicurezza anti Covid-19 (termoscanner, presidi per il personale di accoglienza, dispencer di liquidi disinfettanti, attività di sanificazione periodica), indispensabili per la riapertura.
Come si pensa che il comparto potrà, in qualche modo, rimettersi in moto se dal governo regionale non viene messo nelle condizioni, nemmeno, di pensare ad una fruizione turistica interna?