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Rassegna stampa del 20 maggio 2020

Sicilia24h

Si avviano al completamento le procedure di gare della Sp 21 Casteltermini Passofonduto

Continuano la procedure di aggiudicazione di alcune gare del gruppo Contratti - ufficio Gare del settore Attività negoziale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento in programma nelle ultime settimane, nonostante l'emergenza Covid-19. L'Ente aveva dovuto  rinviare l'esame delle gare già in fase di verifica della documentazione per la chiusura al pubblico degli uffici.
Il prossimo 21 maggio 2020 alle ore 9.00, nella sede di Via Acrone si procederà alla riapertura delle operazioni di gara relative all'appalto per l'esecuzione dei "Lavori di intervento urgente sulle frane esistenti al km 10+000 sulla SP n. 21 Casteltermini-Passofonduto", dell'importo complessivo di 390.000,00, compresi gli oneri per la sicurezza che ammontano a 9.750,00 euro.
Si tratta di lavori progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali e finanziati con fondi della Regione Siciliana che riguardano l'Accordo di Programma Quadro, Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana".
La Strada Provinciale n. 21 presenta diversi problemi, il più importante dei quali è stato individuato al Km 10+000 (contrada Calcara), per una frana che ha causato il cedimento di metà della carreggiata stradale.
Gli interventi previsti consisteranno nella rimozione della frana, con rimodellamento e consolidamento della sede stradale, posa di gabbionate e nuove barriere di protezione, e altri interventi in punti diversi del tracciato (per esempio il rifacimento di alcuni muretti crollati per smottamenti di minore entità). La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio. Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 240 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal giorno del verbale di consegna dei lavori.
Per verificare i rinvii, la riparture delle procedure di gare o per ulteriori informazioni sulle gare bandite dal Libero Consorzio  è possibile consultare il "Portale Gare", inserito nella home page del sito istituzionale dell'Ente www.provincia.agrigento.it, oppure l'albo pretorio online.

GrandangoloAgrigento

Riaperture e rischio assembramenti, il Prefetto Cocciufa: "controlli e vigilanza"

Al fine di analizzare i nuovi scenari delineati dalle norme emanate durante lo scorso fine settimana dalle Autorità di governo nazionale e regionale, il Prefetto di Agrigento, Dott.ssa Maria Rita Cocciufa, ha riunito in videoconferenza il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. All'incontro hanno preso parte il Questore ed i Comandanti delle Forze dell'Ordine della provincia, oltre al Sindaco della città di Agrigento ed il Rappresentante del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Prefetto ha inteso anzitutto richiamare l'attenzione sul carattere stringente delle disposizioni che, a partire dalla giornata di ieri, regolano la riapertura della quasi totalità delle attività economiche e non solo. In tal senso, il Prefetto ha sottolineato il ruolo determinante rivestito in questa fase dai Sindaci della provincia, quali interlocutori privilegiati delle istanze della cittadinanza, affinché possano fornire il massimo supporto possibile - attraverso le Polizie Locali - alle attività di vigilanza e controllo ancora necessarie.
Il Prefetto ha chiesto un maggior impulso nei controlli rivolti ai luoghi maggiormente frequentati dai giovani e a quelli ove più alto è il rischio di assembramenti, specialmente in vista dell'approssimarsi del fine settimana: il rispetto delle regole è infatti tuttora importantissimo e va coniugato con le nuove modalità di ripresa delle dinamiche sociali.
Il D.P.C.M. del 17 maggio scorso prevede altresì che i Sindaci e le associazioni di categoria promuovano la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie (previste dall'allegato 16 al decreto) anche presso gli esercizi commerciali. A tal fine, è fondamentale incentivare tutte quelle iniziative in grado di coinvolgere e sensibilizzare gli esercenti e gli imprenditori all'osservanza delle regole dettate per prevenire il contagio, pretendendone il rispetto anche da parte dell'utenza che accede alle attività commerciali.
In conclusione dell'incontro, il Prefetto ha rinnovato nuovamente l'invito a mantenere costante e vigile l'attenzione anche nell'attuale fase di ripartenza della vita economica e sociale del Paese, affinché l'ottemperanza delle prescrizioni da parte di tutta la collettività - cittadini, imprenditori, utenti - possa garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali.

Agrigentonotizie

Lavori sulla Sp 21 Casteltermini-Passofonduto, riprende la gara d'appalto

Redazione 19 maggio 2020 13:52
Lavori sulla rete viaria provinciale, dopo la "pausa" Covid riprende l'analisi degli atti presentati per la partecipazione alle gare d'appalto.
Il giorno 21 maggio 2020 alle 9, ad esempio, nella sede di via Acrone si procederà infatti alla riapertura delle operazioni di gara relative all'appalto per l'esecuzione dei "Lavori di intervento urgente sulle frane esistenti al km 10+000 sulla Sp 21 Casteltermini-Passofonduto", dell'importo complessivo di 390mila euro, compresi gli oneri per la sicurezza che ammontano a 9.750 euro.
Si tratta di lavori che consentiranno la rimozione della frana, con rimodellamento e consolidamento della sede stradale, posa di gabbionate e nuove barriere di protezione, e altri interventi in punti diversi del tracciato (per esempio il rifacimento di alcuni muretti crollati per smottamenti di minore entità). La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio. Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 240 giorni.

Corriere di Sciacca

RIPRESA, PREFETTO DISPONE MAGGIORI CONTROLLI

Il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa ha riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per analizzare i nuovi scenari dopo le norme emanate dall'autorità di governo nazionale e regionale.
Il prefetto ha disposto controlli su tutto il territorio provinciale per evitare assembramenti soprattutto nei week end e nei luoghi di ritrovo del mondo giovanile. Ha poi evidenziato il ruolo determinante dei sindaci nei controlli delle attività economiche che hanno riaperto i battenti per garantire l'osservanza delle regole previste per prevenire il contagio.
All'incontro hanno preso parte il questore e i comandanti delle forze dell'ordine della provincia, oltre al sindaco di Agrigento e il rappresentante del Libero consorzio comunale.
Si è parlato di coinvolgimento e sensibilizzazione di tutti nel rispetto delle regole stabilite dalle autorità superiori per prevenire il contagio, pretendendone il rispetto sia degli imprenditori che da parte dell'utenza che accede alle attività commerciali".

Giornale di Sicilia

Ieri si è riunito in videoconferenza il comitato per l'ordine e la  sicurezza. Saranno potenziati i controlli nella zona della movida

Concetta Rizzo
Una grigliata notturna fra amici, come se nulla fosse mai accaduto: come se l'emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 fosse ormai archiviata. Una «festicciola» che è stata, naturalmente, anche «teatro» di assembramenti. Ma a far andare di traverso, a tutti i presenti, quello che c'era sulla griglia sono stati i carabinieri della stazione di Porto Empedocle. I militari dell'Arma hanno infatti interrotto la grigliata, accertato l'assembramento, e identificato tutti i partecipanti della cena. Dieci le persone che sono state sanzionate. Di fatto, tutto è accaduto pochi giorni dopo all'assembra - mento notturno, fra giovanissimi, trovato - e anche in quel caso scattarono 10 sanzioni - in viaRegione Siciliana al Quadrivio Spinasanta di Agrigento. La raffica di sanzioni elevate a Porto Empedocle è stata fatta pochissime ore dopo che, in video conferenza, s'era tenuto -presieduto dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa -un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Comitato durante il quale il prefetto è stato chiarissimo nelle indicazioni: tenered'occhio i luoghi della movida dove è più alto il rischio di assembramenti specie in occasione dei week end e controllare - in questo caso il ruolo determinante è quello dei sindaci e delle polizie locali - gli esercizi commerciali che hanno riaperto i battenti. All'incontro hanno preso parte il questore e i comandanti delle forze dell'ordine della provincia, oltre al sindaco di Agrigento e il rappresentante del Libero consorzio comunale. Le attività economiche, lentamente, stanno riaprendo. «Determinante è, in questo caso, il ruolo rivestito dai sindaci della provincia, quali interlocutori privilegiati delle istanze della cittadinanza, affinché possano fornire il massimo supporto possibile, attraverso le polizie locali, alle attività di vigilanza e controllo ancora necessarie » ha spiegato il prefetto Cocciufa . Prefetto che ha chiesto un maggior impulso nei controlli rivolti ai luoghi frequentati dai giovani e a quelli dove più alto è il rischio di assembramenti, specialmente in vista dell'approssimarsi del fine settimana. «Il rispetto delle regole è infatti tuttora importantissimo e va coniugato con le nuove modalità di ripresa delle dinamiche sociali» ha ricordato il prefetto. I sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie anche negli esercizi commerciali. «A tal fine, è fondamentale incentivare tutte quelle iniziative in grado di coinvolgere e sensibilizzare gli esercenti e gli imprenditori all'osservanza delle regole dettate per prevenire il contagio, pretendendone il rispetto anche da parte dell'utenza che accede alle attività commerciali» ha rimarcato Cocciufa. I poliziotti della Terza sezione della Squadra Mobile, intanto, negli ultimi giorni, in diversi Comuni della provincia, ma anche nel capoluogo, hanno aiutato più persone. Sono intervenuti in un'abitazione dove era stata segnalata una giovane donna che viveva nel degrado assoluto, priva dei più elementari servizi, ed è stato chiesto l'intervento dei Servizi sociali del Comune. In provincia hanno accertato le critiche condizioni di una famiglia ad alto rischio e anche in questo caso, l'intervento non si è limitato
all'esclusiva attività di polizia, ma sono stati attivati i Servizi sociali. (*CR*)

Istituto Alberghiero, lezioni speciali con Facchinetti e Flamminio
Sciacca, studenti del «Vetrano» scoprono l'arte dei bartender

SCIACCA
L'Istituto alberghiero «Amato Vetrano» di Sciacca non si ferma e, in periodo di emergenza sanitaria e distanziamento, ha voluto offrire ai propri studenti incontri in videoconferenza con due professionisti barman di tendenza: Giorgio Facchinetti e Charles Flamminio. La classe quinta sezione E, guidata dal professore Liborio Amplo, ha partecipato a due incontri speciali. Gli studenti hanno avuto modo di scoprire i segreti di quest'arte. «La Mixology, ovvero l'arte del bere miscelato, si basa su un delicato equilibrio tra tutti gli ingredienti, alcolici e non-dice il dirigente scolastico, Caterina Mulè - i quali devono essere scelti con attenzione e con cura. I moderni alchimisti dei cocktail, oggi, vengono chiamati mixologist proprio per la loro abilità nel coniugare le nozioni basiche della storia della miscelazione con nuove tecniche d'avanguardia. Movimenti eleganti, misurazione attenta degli ingredienti e una spiegazione raffinata, affascinante ed esaustiva di quello che si sta andando a degustare. Il bartending, diversamente dalla mixology, tende a valorizzare l'esperienza di consumo. I bartender, generalmente, hanno ottime conoscenze tecniche oltre che dei prodotti che vanno a servire ai propri clienti. Questa figura professionale lavora utilizzando le tecniche dell'american bartending». Il bartender è anche uno show man che con i suoi movimenti e la sua tecnica affascina il pubblico, mentre prepara un cocktail o un long drink. Il primo incontro è stato con Giorgio Facchinetti, il quale, sollecitato dagli stessi ragazzi, ha raccontato dei suoi inizi e della sua determinazione a trasformare una passione nella sua professione. Nel 2013 ha avuto la sua prima esperienza di bartending allo Smash Bar di Bonassola, in provincia di La Spezia. È stato lì che ha scoperto di avere una vera passione per il Flair Bartending e che questa propensione si sarebbe potuta trasformare in una carriera professionale. Più tardi ha iniziato a gareggiare in campionati di flair per professionisti nazionali e internazionali compreso il contest del Loolapaloosa, dove per quattro anni consecutivi si è classificato come «World Finalist» insieme ai migliori Flair bartender al mondo. Nel pomeriggio gli studenti hanno interagito con Charles Flamminio, tra i bartender più noti di Rimini. Gli incontri proseguiranno nel mese di giugno, per avvicinare il più possibile, nonostante il periodo emergenziale, gli studenti con il mondo del lavoro.(*GP *)

LA SICILIA
CORONAVIRUS,
 IL PREFETTO DI AGRIGENTO HA RIUNITO IL COMITATO PER LA SICUREZZA E L'ORDINE PUBBLICO
di Gaetano RavanàÈ stata chiesta una maggiore sorveglianza in questa fase due cominciata purtroppo con molti assembramenti e con tanti giovani che non utilizzano le protezioni
Coronavirus, il prefetto di Agrigento ha riunito il Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico
C'è molta preoccupazione per questa fase due. Purtroppo, un po' ovunque, anche in provincia di Agrigento, si sono verificati assembramenti e, non tutti hanno utilizzato le mascherine e tenuta la distanza di almeno un metro.
Una situazione che non è passata inosservata tra le istituzioni tanto il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, ha riunito in videoconferenza il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica al fine di analizzare i nuovi scenari delineati dalle norme emanate durante lo scorso fine settimana dalle Autorità di governo nazionale e regionale. All'incontro hanno preso parte il Questore ed i Comandanti delle Forze dell'Ordine della provincia, oltre al Sindaco della città di Agrigento ed il Rappresentante del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. 
Il Prefetto ha inteso anzitutto richiamare l'attenzione sul carattere stringente delle disposizioni che, a partire dalla giornata di ieri, regolano la riapertura della quasi totalità delle attività economiche e non solo. In tal senso, il Prefetto ha sottolineato il ruolo determinante rivestito in questa fase dai Sindaci della provincia, quali interlocutori privilegiati delle istanze della cittadinanza, affinché possano fornire il massimo supporto possibile - attraverso le Polizie Locali - alle attività di vigilanza e controllo ancora necessarie. Il massimo rappresentante dello Stato in provincia ha chiesto un maggior impulso nei controlli rivolti ai luoghi maggiormente frequentati dai giovani e a quelli ove più alto è il rischio di assembramenti, specialmente in vista dell'approssimarsi del fine settimana: il rispetto delle regole è infatti tuttora importantissimo e va coniugato con le nuove modalità di ripresa delle dinamiche sociali.
Il D.P.C.M. del 17 maggio scorso prevede altresì che i Sindaci e le associazioni di categoria promuovano la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie (previste dall'allegato 16 al decreto) anche presso gli esercizi commerciali. A tal fine, è fondamentale incentivare tutte quelle iniziative in grado di coinvolgere e sensibilizzare gli esercenti e gli imprenditori all'osservanza delle regole dettate per prevenire il contagio, pretendendone il rispetto anche da parte dell'utenza che accede alle attività commerciali.  In conclusione dell'incontro, il Prefetto ha rinnovato nuovamente l'invito a mantenere costante e vigile l'attenzione anche nell'attuale fase di ripartenza della vita economica e sociale del Paese, affinché l'ottemperanza delle prescrizioni da parte di tutta la collettività - cittadini, imprenditori, utenti - possa garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali.



LIVESICILIA

CORONAVIRUS"NOI SICILIANI SIAMO STATI BRAVI ORA PERÒ RIMANIAMO PRUDENTI" di Salvo ToscanoIntervista all'assessore Razza. Mascherine, turisti, discoteche, mare: come funzionerà la fase 2
Assessore alla Salute Ruggero Razza, il peggio è passato?
"Intanto, quello che mi sembra di potere dire è che abbiamo fatto un lavoro molto importante che ci è riconosciuto anche a livello nazionale. Abbiamo cominciato l'emergenza con quelli che dicevano che al Sud sarebbe stato un disastro, e invece abbiamo dimostrato che non è così. Se è passato il peggio? Diciamo che per il basso livello di posti letto in emergenza occupati la nostra è la fotografia di una tra le situazioni regionali migliori dal punto di vista epidemiologico. C'è però una preoccupazione".
Quale?
"La preoccupazione è che ci possa essere proprio in funzione di questo risultato una qualche sottovalutazione e che possano alimentarsi comportamenti non sufficientemente prudenti: in questi giorni ho visto delle fotografie con un assembramento di persone, non va bene".
Cosa ha funzionato nella fase 1? E quali sono stati gli errori commessi?
"Qualche errore c'è stato, è stato anche legato al fatto che nessuno nel mondo aveva mai gestito una pandemia, ma gli operatori sanitari hanno dimostrato di saper gestire la situazione. Noi in Sicilia abbiamo portato i posti di terapia intensiva a numeri importanti con uno sforzo significativo. Anche la stessa risposta ospedaliera è stata efficace, le nostre unità di malattie infettive e pneumologia hanno fatto un grande lavoro. Quello che non ha funzionato in maniera adeguata è la così detta sanità di territorio".
Cosa in particolare
"Parliamo dei dipartimenti di prevenzione, ci hanno dimostrato come bisogna investire in questa branca della sanità. Anche la formazione del personale è uno dei punti che deve essere oggetto di miglioramento, anche lì bisogna investire. Noi stiamo facendo un lavoro di grande impatto sul futuro, con strutture nuove a Palermo e a Messina, la riapertura del vecchio ospedale di Marsala, la ridefinizione dell'ex Imi a Palermo. L'emergenza Covid ci lascerà a regime alcune centinaia di posti in terapia intensiva in più, un personale più numeroso nei servizi del territorio, ci rafforzerà nell'uso delle tecnologie. Un'altra delle cose che ha funzionato è stato il coinvolgimento di tanti giovani: le selezioni dei medici specializzandi e non specialisti hanno riservato la sorpresa di tantissimi ragazzi immessi nel sistema".
Ci sono state delle singole situazioni dove però le cose non sono andate bene. Per esempio l'exploit di contagi all'Oasi di Troina.
"Il primo provvedimento che è stato assunto sull'Oasi di Troina è un mio provvedimento, la nomina di un commissario ad acta. Mi ero preoccupato che ci potessero essere delle necessità e così è stato"
Anche altrove sono stati nominati commissari
"Sì, a Sciacca abbiamo nominato un commissario in affiancamento. Poi ci sono state due nostre indagini interne su Siracusa, una delle quali già definita, con l'adozione di provvedimenti, di commissariamento e affiancamento al dipartimento di prevenzione all'Asp di Siracusa. E oggi (ieri per chi legge, ndr) mi è stata consegnata la relazione sul caso Rizzuto. Su questa voglio prima rapportarmi con l'autorità giudiziaria, perché c'è un'indagine in corso".
Parliamo della Fase 2 adesso. E di cosa si può fare e come. Prima domanda: dobbiamo mettere la mascherina all'aperto o no
"Abbiamo mandato un comunicato proprio oggi (ieri, ndr) per fare chiarezza. La mascherina va sempre portata con sé e va utilizzata nei luoghi in cui sia impossibile un prolungato distanziamento interpersonale. Faccio un esempio, se sei all'aperto ma sei in un mercato comunale dove c'è grande afflusso di persone, in quel caso porta la mascherina con te. Se cammini da solo in una strada dove non c'è nessuno o sei in macchina ovviamente non devi avere la mascherina. Mi pare una prudenza minima quella che si richiede
Dal 3 giugno è consentita la mobilità tra regioni. Chi entra in Sicilia va in quarantena
"L'ordinanza del presidente della Regione ha vigenza fino a 7 giugno e prevede l'autoisolamento di 14 giorni tranne per una serie di casi previsti come chi va fuori per lavoro ed è controllato. Nessuno vuole privare i cittadini della loro libertà di movimento ma sarebbe stupido non usare, di fronte a un rinnovato sistema di mobilità interregionale, anche qui quel pizzico di cautela necessaria che appartiene al buon senso".
Ma se chi entra deve stare in auto isolamento per 14 giorni, i turisti quindi non possono venire fino al 7 giugno
"Fino al 7 giugno vige questa ordinanza. Si dovrà decidere a seconda della situazione epidemiologica nei prossimi giorni quale sarà il regime di ingresso in Sicilia dal 3 al 7 giugno. Questo è regolato da un decreto del ministero. Se alla luce della situazione epidemiologica si può rettificare il decreto del ministro dei trasporti, in quel caso le cose cambierebbero. Quindi affermare già oggi che dal 3 al 7 i turisti non possono venire non è esatto".
Facciamo che le norme cambiano. E che si potrà entrare liberamente in Sicilia, come auspicano gli albergatori e i tanti operatori del turismo. Ma non è che a quel punto si impennerà il rischio che insieme ai turisti si diffonda di nuovo anche il virus?
"Noi stiamo lavorando a un protocollo assieme all'assessore Messina per avere un confronto assieme agli operatori turistici. Quello che elimina il pericolo è l'adozione di codici comportamentali chiari. Le strutture ricettive dovranno abituarsi da subito. La Sicilia può dare un messaggio fortissimo, quello di avere un sistema sanitario che ha retto e nel caso in cui si dovessero manifestare esigenze per chi non è siciliano è pronto a intervenire".
Come è già stato.
"Sì, non solo per i cittadini bergamaschi".
L'8 giugno riaprono le discoteche in Sicilia. Come si sta distanti in discoteca?
"Spesso dimentichiamo tutti che stiamo vivendo un periodo straordinario, nel senso di 'non ordinario'. E' chiaro che immaginare serate danzanti come quelle che abbiamo visto prima dell'emergenza per quest'anno sarà complicato. Per questo nell'ordinanza l'apertura è subordinata all'elaborazione di alcune linee guida. In una regione che sino all'8 giugno dovesse mantenere gli stessi livelli di impatto epidemiologico che abbiamo adesso, come possiamo permetterci di impedire attività all'aperto ad aree territoriali che vivono di questo? Intanto diciamo iniziate a scaldare i motori. L'obiettivo della nostra ordinanza che è andata un po' oltre il decreto del governo è stato quello di provare a dare un segnale a tutti i comparti produttivi siciliani mettendoli nella possibilità di riaccendere il motore".
Teatri e cinema apriranno in Sicilia l'8, una settimana prima che altrove. Come mai?"Il Dpcm è arrivato pochi minuti prima della nostra ordinanza. Il presidente Musumeci voleva pubblicare l'ordinanza mercoledì sera per dare più tempo alle imprese. Io non capisco la ragione per cui con poche unità di contagi in una provincia si debba impedire di aprire un cinema all'aperto: iI buon senso deve allignare sennò si arriva al paradosso per cui in una fabbrica a un metro di distanza al chiuso si può stare e non si può stare seduto a un metro di distanza all'aperto".A proposito della distanza al'aperto. Parliamo del mare. Da una parte ci sono i gestori dei lidi chiamati a un impegno notevole per garantire le distanze..."Le linee guida sono state concordate con i gestori".
... Sì, ma dicevo, se lì accanto c'è una spiaggia libera che diventa un carnaio?
"No, i sindaci debbono mantenere il rispetto delle regole nelle spiagge libere. Stare al mare deve continuare a essere una festa ma con alcune regole".
Cosa chiede ai siciliani in questa fase 2?
"Facciamo tesoro di quanto siamo stati bravi a dispetto di quello che si pensa fuori dalla Sicilia. Il presidente Musumeci ha contribuito compiendo scelte serie. Ma se queste hanno raggiunto i loro effetti è perché al 95 per cento i cittadini le hanno rispettate".




SCRIVOLIBERO

SCOMPARSA DI GIUSEPPE FALLEA ARRIVANO I SOMMOZZATORI PER CERCARE NELLA DIGA SAN GIOVANNI A NARO

Dopo gli elicotteri che hanno perlustrato in lungo e largo le campagne di Favara e delle città limitrofe, senza purtroppo alcun risultato, arrivano anche i sommozzatori a dar manforte nelle ricerche di Giuseppe Fallea, l'anziano ottantaquattrenne di Favara scomparso sette giorni fa.
I sommozzatori dei Vigili del Fuoco effettueranno le loro ricerche nel bacino idrico della diga San Giovanni in territorio di Naro. Si sta percorrendo ogni strada e nessuna possibilità viene tralasciata, tutte le piste vengono battute. In questi giorni la task force composta oltre che dai carabinieri, polizia, vigili del fuoco anche dalla protezione civile provinciale e dai volontari di diverse associazioni ha setacciato in lungo e largo le campagne intorno Favara, anche con l'ausilio degli elicotteri, ma dell'anziano nessuna traccia.





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