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Rassegna stampa dal 23 al 25 maggio 2020

23 maggio 2020

Scrivolibero

Aggiudicati i lavori di manutenzione ordinaria degli Istituti scolastici del Libero Consorzio di Agrigento

Aggiudicati all'impresa Ciselt Group Srl con sede a Mascalucia (CT) i lavori relativi alla manutenzione ordinaria degli immobili scolastici in proprietà o in uso a qualsiasi titolo al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Si tratta dell'accordo quadro annuale con un solo operatore economico finanziato con fondi di bilancio del Libero Consorzio. L'impresa CISELT ha offerto sui prezzi unitari il ribasso del 20,61% per l'importo contrattuale complessivo di € 350.000,00 oltre Iva, compresi 15.750,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Hanno partecipato al bando 196 imprese.
La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio. I lavori dovranno essere effettuati nell'arco di 365 giorni consecutivi e continui dalla data di consegna dei lavori che avverrà nei prossimi giorni, compatibilmente con l'emergenza Covid-19.
I lavori oggetto della manutenzione ordinaria degli oltre 50 edifici scolastici presenti in provincia di Agrigento, sono stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo prestabilito per la durata del contratto. Riguardano gli interventi di manutenzione e pronto intervento non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per la manutenzione degli immobili scolastici di proprietà o concessi in uso, a qualsiasi titolo, dal Libero Consorzio. Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco dei prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i Lavori Pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offerta, e al prezzario interno all'Ufficio Tecnico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

Il Libero Consorzio di Agrigento candida l'Officina delle Tradizioni Popolari al censimento "I luoghi del Cuore" del FAI 

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento candida, ufficialmente, l'Officina delle Tradizioni Popolari alla decima edizione de "I luoghi del Cuore", il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare indetto dal Fondo Ambiente Italiano (per votare è necessario collegarsi al sito www.fondoambiente.it)
Espressione dell'identità culturale del territorio agrigentino, l'Officina delle Tradizioni Popolari è uno spazio espositivo ideato dal Libero Consorzio Comunale, ex Provincia, in collaborazione con il Comune di Agrigento.
Grazie a questa sinergia oggi è finalmente possibile visitare un museo che valorizza la storia artistica, culturale e del lavoro rurale del territorio.
Inaugurata lo scorso gennaio dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dott. Girolamo Alberto Di Pisa e dal Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, l'Officina delle Tradizioni Popolari è una struttura permanente che espone reperti della cultura popolare, figurativa e dell'artigianato artistico siciliano tra il XVI e il XX secolo.
Scopo fondamentale dell'Officina è quello di recuperare e rendere fruibile al pubblico attrezzi del lavoro dei campi e del mare, pezzi d'artigianato artistico ed oggetti d'uso, come sculture lignee devozionali, pezzi di carretto siciliano, cartelloni dell'opera dei pupi, che costituiscono una testimonianza preziosissima della vita e della cultura popolare siciliana.
Gli oggetti esposti sono opere capaci di suscitare grande emozione nell'osservare la passione e la dedizioni degli agrigentini che riassumono aspetti peculiari ed originali della ricchissima cultura popolare siciliana.
Il Museo si articola in un unico ed interessante ambienti, in Piazza Aldo Moro, all'interno della Villetta Casesa, all'ingresso della principale "Porta Atenea" di Girgenti.
L'Officina è un museo delle tradizioni popolari che, in sezioni diverse, custodisce attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani e l'esposizione di alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina.
Una sezione è, anche, dedicata agli strumenti musicali etnici siciliani e della cultura popolare internazionale.
Lo spazio, inoltre, è impreziosito da un teatrino dell'Opera dei Pupi, secolare tradizione culturale dell'Isola, tramandata da generazioni: L'Opera dei Pupi è patrimonio immateriale dell'UNESCO.
L'Officina delle Tradizioni Popolari, è stata intitolata dal Comune di Agrigento alla memoria di Gigi Casesa, indimenticabile cultore delle tradizioni popolari e ambasciatore del folklore siciliano nel mondo.
Il museo, sulla scia delle secolari tradizioni popolari dell'Isola, è anche un laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica culturale da offrire ai visitatori della città di Agrigento.
Lo spazio, appunto, ha arricchito l'offerta culturale e turistica di "Girgenti": così, infatti, è denominato il cuore del centro storico della Città dei Templi.
L'Officina è incardinata all'interno dell'Ecomuseo istituito dal Libero Consorzio, il primo in Sicilia costituito esclusivamente da un Ente pubblico. Il termine indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione.
La realizzazione dell'Ecomuseo è nata dall'esigenza di riunire tutti i beni dell'ex Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo inserendoli al meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio. Un progetto questo che rafforza il senso di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche, culturali e politico-civili delle comunità.
Attraverso la sua fruizione, inoltre, si potrà attivare e rendere direttamente partecipi, le comunità, le Istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali, i processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale materiale, immateriale - sociale e ambientale della Regione, compresi i saperi tramandati e le tradizioni.
L'Ecomuseo del Libero Consorzio di Agrigento, è composto dal Giardino botanico, esteso circa 8 ettari, con un patrimonio arboreo di circa 20mila piante e dall'Erbario con una collezione di oltre 2000 essenze erbacee.
C'è poi la Biblioteca Ambrosini e l'archivio storico dell'Ente in cui sono custodite anche pubblicazioni d'epoca e documenti, tra cui una pregevole copia della "Encyclopédie" di Diderot e D'Alembert, risalente al "Secolo dei Lumi" oltre a documenti d'epoca originali risalenti al Risorgimento e all'Unità d'Italia.
A completare l'Ecomuseo la Galleria espositiva della Scala Reale ed il "Magnifico Palazzo" sede istituzionale dell'Ente con affreschi della seconda metà dell'Ottocento a cui si aggiunge la copia del Regio Decreto, datato 15 aprile 1938, con cui il Re Vittorio Emanuele III, concesse l'uso del Gonfalone alla Provincia di Agrigento, la Sezione espositiva e l'Officina delle Tradizioni Popolari.

Lecodelsud.it

Manutenzione strade, da Roma 13 milioni per liberi consorzi e città metropolitane della Sicilia

Ammontano a quasi 13 milioni (12.784.000 euro) le risorse che il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha disposto, nel bilancio sul Fondo Investimenti 2019, in favore delle città metropolitane e dei liberi consorzi della Sicilia, da destinare alla manutezione delle strade.
Questa la ripartizione comunicata dal Mit: circa 1.104.000 euro ad Agrigento, 854.000 euro a Caltanissetta, 2.244.000 euro a Catania, 752.000 euro a Enna, 2.317.000 a Messina, 2.332.000 a Palermo, 780.000 a Ragusa, 1.224.000 a Siracusa, 1.174.000 a Trapani.
Si tratta di risorse che, spiega il ministero, "già entro il mese di giugno, saranno immediatamente erogate in acconto al 50% e potranno essere utilizzate per attività di manutenzione della rete viaria, per interventi di ambito stradale, di manutenzione straordinaria e di adeguamento, nonché specificamente per il miglioramento delle condizioni di sicurezza di ponti, viadotti, gallerie, manufatti ed altre opere della rete stradale. Una iniezione di liquidità che servirà a sostenere le casse degli enti locali in favore di un settore importante che riguarda la sicurezza dei cittadini e, più in generale, del territorio".
Le risorse, fanno sapere da Roma, "sono state assegnate in base alle situazioni dei singoli territori regionali in termini di consistenza della rete viaria, tasso di incidentalità e vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, e si vanno ad aggiungere agli 87 milioni già stanziati in favore della Sicilia con il decreto approvato lo scorso marzo".

Sicilia24h

Aggiudicati i lavori di manutenzione ordinaria degli Istituti scolastici del Libero Consorzio

Aggiudicati all'impresa Ciselt Group Srl con sede a Mascalucia (CT) i lavori relativi alla manutenzione ordinaria degli immobili scolastici in proprietà o in uso a qualsiasi titolo al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Si tratta dell'accordo quadro annuale con un solo operatore economico finanziato con fondi di bilancio del Libero Consorzio. L'impresa CISELT ha offerto sui prezzi unitari il ribasso del 20,61% per l'importo contrattuale complessivo di € 350.000,00 oltre Iva, compresi 15.750,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Hanno partecipato al bando 196 imprese. La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio. I lavori dovranno essere effettuati nell'arco di 365 giorni consecutivi e continui dalla data di consegna dei lavori che avverrà nei prossimi giorni, compatibilmente con l'emergenza Covid-19.
I lavori oggetto della manutenzione ordinaria degli oltre 50 edifici scolastici presenti in provincia di Agrigento, sono stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo prestabilito per la durata del contratto. Riguardano gli interventi di manutenzione e pronto intervento non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per la manutenzione degli immobili scolastici di proprietà o concessi in uso, a qualsiasi titolo, dal Libero Consorzio. Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco dei prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i Lavori Pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offerta, e al prezzario interno all'Ufficio Tecnico del  Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

Siciliareporter

Agrigento, firmati 3 nuovi contratti d'appalto per viabilità e manutenzione edifici

Continua senza sosta l'attività dell'Ufficio Contratti e Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che stamani ha ultimato l'iter contrattuale di tre gare d'appalto concluse prima dell'emergenza Covid-19.
Si tratta di gare riguardanti interventi di notevole consistenza sulla viabilità interna, progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali e finanziati con fondi statali e regionali, e la manutenzione ordinaria di alcuni edifici.
Per la viabilità è stato sottoscritto il contratto d'appalto per la rimozione delle frane lungo la SP NC n. 25 S.Giovanni Gemini - bivio SS 189 - Mussomeli con l'impresa GEODESIA SRL di Vallelunga Pratameno (CL), aggiudicataria dell'appalto dell'importo a base d'asta di 1.740.000, 00 euro con un ribasso del 25,1221% (importo contrattuale complessivo 1.315.989,20 più Iva, compresi oneri di sicurezza per 52.200,00 euro non soggetti a ribasso).
Firmato anche il contratto per i lavori di manutenzione straordinaria per l'eliminazione delle condizioni di pericolo e messa in sicurezza sulla SP n. 12 Palma di Montechiaro -Campobello di Licata (progressiva chilometrica 0+900 - 10+500. I lavori saranno eseguiti dall'impresa aggiudicataria ATI MA.GI - BDF APPALTI SRL con sede ad Agrigento, che aveva offerto il ribasso del 28,788% sull'importo a base d'asta di 2.733,600,00 euro, per un importo contrattuale complessivo di 1.962,060,16 euro più Iva (oneri di sicurezza pari a 53.600,00 euro).
Questi contratti sono stati sottoscritti dal segretario/direttore generale del Libero Consorzio dott.ssa Caterina Moricca, dal direttore del Settore Infrastrutture Stradali dr. Ignazio Gennaro e dai rappresentanti delle due imprese.
Gli interventi sugli edifici saranno invece eseguiti con l'accordo quadro per i lavori di manutenzione ordinaria negli edifici di proprietà o concessi in uso a qualsiasi titolo dal Libero Consorzio. Il contratto è stato sottoscritto dal segretario/direttore generale dott.ssa Caterina Moricca, dal direttore del Settore Patrimonio e Manutenzione dr. Giovanni Butticè e dal rappresentante dell'impresa Antonio Greco (importo di 50.000,00 euro più Iva, ribasso d'asta del 20,6514%).
Gli elaborati contrattuali e le operazioni di assistenza nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti Covid 19 sono stati gestiti grazie all'impegno dello staff dell'Ufficio Contratti e Gare presente in sede (Aldo Martinez, Carmelo Milioto, Patrizia Ferrara e Alfonsina Greco), ma pienamente operativo anche in modalità smart working.

SiciliaTv

Il Libero Consorzio di Agrigento candida l'Officina delle Tradizioni Popolari al censimento "I luoghi del Cuore" del FA


Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento candida, ufficialmente, l'Officina delle Tradizioni Popolari alla decima edizione de "I luoghi del Cuore", il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare indetto dal Fondo Ambiente Italiano (per votare è necessario collegarsi al sito www.fondoambiente.it)
Espressione dell'identità culturale del territorio agrigentino, l'Officina delle Tradizioni Popolari è uno spazio espositivo ideato dal Libero Consorzio Comunale, ex Provincia, in collaborazione con il Comune di Agrigento.
Grazie a questa sinergia oggi è finalmente possibile visitare un museo che valorizza la storia artistica, culturale e del lavoro rurale del territorio.
Inaugurata lo scorso gennaio dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dott. Girolamo Alberto Di Pisa e dal Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, l'Officina delle Tradizioni Popolari è una struttura permanente che espone reperti della cultura popolare, figurativa e dell'artigianato artistico siciliano tra il XVI e il XX secolo.
Scopo fondamentale dell'Officina è quello di recuperare e rendere fruibile al pubblico attrezzi del lavoro dei campi e del mare, pezzi d'artigianato artistico ed oggetti d'uso, come sculture lignee devozionali, pezzi di carretto siciliano, cartelloni dell'opera dei pupi, che costituiscono una testimonianza preziosissima della vita e della cultura popolare siciliana.
Gli oggetti esposti sono opere capaci di suscitare grande emozione nell'osservare la passione e la dedizioni degli agrigentini che riassumono aspetti peculiari ed originali della ricchissima cultura popolare siciliana.
Il Museo si articola in un unico ed interessante ambienti, in Piazza Aldo Moro, all'interno della Villetta Casesa, all'ingresso della principale "Porta Atenea" di Girgenti.
L'Officina è un museo delle tradizioni popolari che, in sezioni diverse, custodisce attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani e l'esposizione di alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina.
Una sezione è, anche, dedicata agli strumenti musicali etnici siciliani e della cultura popolare internazionale.
Lo spazio, inoltre, è impreziosito da un teatrino dell'Opera dei Pupi, secolare tradizione culturale dell'Isola, tramandata da generazioni: L'Opera dei Pupi è patrimonio immateriale dell'UNESCO.
L'Officina delle Tradizioni Popolari, è stata intitolata dal Comune di Agrigento alla memoria di Gigi Casesa, indimenticabile cultore delle tradizioni popolari e ambasciatore del folklore siciliano nel mondo.
Il museo, sulla scia delle secolari tradizioni popolari dell'Isola, è anche un laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica culturale da offrire ai visitatori della città di Agrigento.
Lo spazio, appunto, ha arricchito l'offerta culturale e turistica di "Girgenti": così, infatti, è denominato il cuore del centro storico della Città dei Templi.
L'Officina è incardinata all'interno dell'Ecomuseo istituito dal Libero Consorzio, il primo in Sicilia costituito esclusivamente da un Ente pubblico. Il termine indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione.
La realizzazione dell'Ecomuseo è nata dall'esigenza di  riunire tutti i beni dell'ex Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo inserendoli al meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio. Un progetto questo che rafforza il senso di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche, culturali e politico-civili delle comunità.
Attraverso la sua fruizione, inoltre, si potrà attivare e rendere direttamente partecipi, le comunità, le Istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali, i processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale materiale,  immateriale - sociale e ambientale della Regione, compresi i saperi tramandati e le tradizioni.
L'Ecomuseo del Libero Consorzio di Agrigento, è composto dal Giardino botanico, esteso circa 8 ettari, con un patrimonio arboreo di circa 20mila piante e dall'Erbario con una collezione di oltre 2000 essenze erbacee.
C'è poi la Biblioteca Ambrosini e l'archivio storico dell'Ente in cui sono custodite anche pubblicazioni d'epoca e documenti, tra cui una pregevole copia della "Encyclopédie" di Diderot e D'Alembert, risalente al "Secolo dei Lumi" oltre a documenti d'epoca originali risalenti al Risorgimento e all'Unità d'Italia.
A completare l'Ecomuseo la Galleria espositiva della Scala Reale ed il "Magnifico Palazzo" sede istituzionale dell'Ente con affreschi della seconda metà dell'Ottocento a cui si aggiunge la copia del Regio Decreto, datato 15 aprile 1938, con cui il Re Vittorio Emanuele III, concesse l'uso del Gonfalone alla Provincia di Agrigento, la Sezione espositiva e l'Officina delle Tradizioni Popolari.

Telenicosia

Trecento milioni per infrastrutture sociali al Sud, Provenzano: "Volano per l'economia locale"

redazione
ROMA - Sbloccati i trecento milioni di euro del Fondo infrastrutture sociali per i Comuni del Sud. Con la presa d'atto della Conferenza Stato-Citta', dopo un confronto essenziale con l'Anci, e' arrivato il via libera al decreto che ripartisce 75 milioni annui, dal 2020 al 2023, direttamente alle amministrazioni locali del Mezzogiorno, privilegiando le citta' medie e piccole, per nuovi interventi, manutenzioni straordinarie, su scuole, strutture e residenze sanitarie, edilizia sociale, beni culturali, impianti sportivi, arredo urbano, verde pubblico, e altri ambiti della vita sociale.
PROVENZANO: "FONDO NECESSARIO PER RILANCIARE L'ECONOMIA LOCALE DOPO LA PANDEMIA"
"Grazie a questi trecento milioni le amministrazioni locali potranno investire subito per garantire servizi sociali e spazi pubblici, anche con piccoli interventi che contribuiscono a rilanciare, soprattutto dopo la pandemia, l'economia locale e la qualita' della vita" ha dichiarato il Ministro Provenzano, a margine dei lavori della Conferenza. "Il decreto mette al centro i Comuni, e finalmente riconosce risorse adeguate anche ai piccoli e piccolissimi per prendersi cura delle persone e delle comunita', in ragione delle fragilita' troppo spesso ignorate da un'azione pubblica che non deve piu' fare parti eguali tra diseguali". Il criterio di ripartizione e' infatti inversamente proporzionale alla popolazione di riferimento, in modo da garantire anche a un comune di 500 abitanti un contributo totale di 32.000 euro (mentre un comune con popolazione maggiore di 250000 abitanti ricevera' un contributo totale pari a 655.000 euro), relativamente maggiore in pro capite. Si abbandona il criterio storico di attribuzione delle risorse e si pone attenzione alle zone deboli del paese per offrire a tutti i cittadini le medesime opportunita'.
DECARO: "FONDAMENTALE AGIRE NEL SETTORE SOCIALE DEI PICCOLI E MEDI CENTRI DEL SUD"
"Grazie a una collaborazione tra il sistema dei Comuni e il governo - ha dichiarato il presidente dell'Anci Antonio Decaro - questo fondo potra' incidere su territori che hanno maggiori bisogni, come i centri piccoli e medi del Sud, e soprattutto in un settore che, mai come ora, ha esigenza di cure, quello del sociale: scuole, verde pubblico, impianti sportivi, arredo urbano, edilizia sociale potranno godere di interventi piccoli e grandi spesso indispensabili e urgenti. I Comuni sono ottomila centri di spesa diffusi su tutto il territorio. Ogni risorsa che ci viene affidata per realizzare o anche solo apportare migliorie al patrimonio di luoghi in cui si erogano i servizi sociali coglie due obiettivi, entrambi essenziali: migliorare l'aspetto e la fruibilita' delle nostre citta' e paesi e attivare un'immediata circolazione economica a livello locale".


Giornale di Sicilia

Scala dei Turchi, torna la vigilanza
Nei giorni scorsi, sono state avvistate persone all'interno dell'area che da mesi è sotto sequestro. Previste denunce per chi oltrepassa le transenne

Concetta Rizzo
Verrà delimitata dal punto di vista demaniale. Si pensa anche ad ingressi contingentati. La prossima settimana sarà quella decisiva per il futuro della fruizione della Scala dei Turchi. Attorno ad un tavolo si siederanno la Procura, la Guardia costiera e la Regione. Un faccia a faccia che servirà per gettare le basi per la fruibilità della scogliera di marna bianca. «Ci sarà dapprima la delimitazione dal punto di vista demaniale e poi la progettazione, da parte degli enti preposti, per ridare nuova linfa a questo patrimonio collettivo» - ha confermato, ieri, il comandante della Capitaneria di porto, il capitano di fregata Gennaro Fusco - . Intanto però, con l'avvio della «fase 2», è ripresa la vigilanza dinamica. E questo perché i «temerari » sono, di fatto, tornati. Nonostante vi siano i sigilli e la cartellonistica bilingue, più persone sono notate mentre visitavano la Scala dei Turchi. Scogliera che resta sotto sequestro: la conferma del provvedimento è, del resto, arrivata giovedì dal tribunale del Riesame di Agrigento. Tanto da mare quanto da terra, Guardia costiera, corpo Forestale, polizia municipale e polizia provinciale hanno ingaggiato una nuova «guerra» contro chi non rispetta i divieti. Persone che, naturalmente, rischiano - qualora bloccate o identificate - la denuncia alla Procura della Repubblica per violazione dei sigilli, ma che rischiano anche di farsi male. Era la fine dello scorso febbraio quando, scattato il sequestro della Scala dei Turchi ad opera della Procura di Agrigento, proprio il comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, il comandante di fregata Gennaro Fusco lanciava un accorato appello: «Invitiamo tutti coloro che volessero accedere all'area a non farlo perché, adesso, è una violazione penale. Invito tutti quanti, almeno per il momento, ad ammirare da lontano la Scala dei Turchi». Poi è scoppiata l'emergenza Coronavirus e, di fatto, con il lockdown in corso non c'è stato nessuno che s'è sognato di andare a fare una passeggiatina fra arenile e scogliera di Realmonte. Ma adesso, appunto, è tempo di  «fase 2» e già in tanti hanno iniziato a riversarsi sulle spiagge. Pare, fra l'altro appunto, che siano state segnalate anche delle presenze - non assembramenti, ma presenze - nei pressi della scogliera. Ed ecco dunque che anche la vigilanza dinamica - ad opera di Guardia costiera, corpo Forestale, polizia municipale e polizia provinciale - è stata riattivata. (*CR*)

24 maggio 2020

Gds.it

Agrigento, l'Officina delle tradizioni tra "I luoghi del cuore" Fai

Paolo Picone
C'è anche l'Officina delle tradizioni di Agrigento tra "I luoghi del cuore" del Fai. Il Libero consorzio provinciale ha voluto che comparisse nel censimento del Fondo Ambiente Italiano, giunto alla sua decima edizione, in quanto espressione dell'identità culturale del territorio agrigentino.
Si tratta di uno spazio espositivo ideato dall'ex Provincia, in collaborazione con il Comune di Agrigento, per valorizzare la storia artistica, rurale e culturale del territorio. La struttura, inaugurata lo scorso gennaio, espone reperti della cultura figurativa e artigianale tra il XVI e il XX secolo.
Lo scopo infatti è quello di recuperare e rendere fruibile al pubblico gli attrezzi da lavoro del mare e dei campi, sculture lignee, teatri dell'opera dei pupi, artigianato locale, testimonianze della vita rurale siciliana.

Siciliareporter

Agrigento, rinviati gli esami per l'attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada

Rinviata la prima sessione
degli esami per conseguire l'idoneità professionale per l'attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali a seguito delle prescrizioni in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Gli esami, rinviati a data da destinarsi, si dovevano svolgere entro il mese di maggio.
La decisione è stata comunicata dal settore Trasporti del Libero Consorzio agli interessati poiché gli esami per la loro modalità di espletamento non essere eseguiti a distanza. Agli interessati sarà successivamente comunicata con lettera raccomandata la data in cui si svolgeranno le prove.
Per partecipare alla prima sessione le domande di partecipazione dovevano pervenire entro il 30 marzo 2020. Anche gli aspiranti trasportatori che avevano già presentato una richiesta valida nella seconda sessione del 2019 sono stati inseriti d'ufficio nella prima sessione 2020 e potranno partecipare agli esami.
I candidati che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di autotrasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea.
Per ulteriori informazioni consultare il sitowww.provincia.agrigento.it oppure contattare la Segreteria della Commissione d'esame all'indirizzo e-mail: a.dimauro@provincia.agrigento.it cell: 340/5946408.

Le linee guida concordate con il governo
Le Regioni tolgono via i lucchetti: vademecum dai ristoranti agli hotel

Da domani in Veneto riaprono parchi divertimento e centri sociali, così come in Emilia Romagna con l'ok alla ripresa dei circoli culturali e ricreativi. In Sardegna le strutture per anziani e disabili sono pronte nuovamente a dare assistenza alle persone e tanta gente è già sotto l'ombrellone in diverse regioni, tra cui Toscana, Emilia Romagna e Campania. Palestre e piscine aperte un po' ovunque da domani, tranne che in Lombardia. Le regioni italiane aprono i lucchetti e l'Italia è ormai nel pieno della «Fase 2», ma con i dovuti accorgimenti. Il decalogo da seguire, che stabilisce regole comuni sul ritorno alle attività, sono le linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni nelle ultime ore. Ristoranti: sarà privilegiato l'accesso tramite prenotazione e dovrà essere conservato per 14 giorni l'elenco dei soggetti che hanno prenotato. La consumazione a buffet non è consentita. Tutte le volte che non si è seduti al tavolo, anche solo per andare in bagno o pagare alla cassa, i clienti dovranno avere la mascherina. Lidi: viene promosso l'accompagnamento all'ombrellone da parte di steward di spiaggia, che illustrino ai clienti le misure di prevenzione. E nelle spiagge libere si consiglia la presenza di un addetto alla sorveglianza. Il distanziamento tra gli ombrelloni dovrà essere di almeno 10 metri quadri perognuno. Tra lettini, sedie o sdraio, quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno un metro e mezzo. Vietate le attività ludico-sportive di gruppo, ma sarà possibile praticare sport individuali come racchettoni nuoto, surf, windsurf, kitesurf. Hotel: l'utilizzo degli ascensori dev'essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale. Oltre ad una frequente areazione degli ambienti, le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico. Acconciatori, estetiste e tatuatori: i clienti dovranno sempre indossare la mascherina e in particolare per i servizi di estetica e per i tatuatori gli operatori devono indossare la visiera protettiva. Mercati: è prevista la riorganizzazione degli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l'accesso in modo ordinato ed eventualmente contingentato. Piscine: tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale o in appositi sacchetti.


Per un anno con un ribasso del 20,61%
Manutenzione scuole del Libero consorzio, aggiudicato l'appalto
Un investimento di oltre 287 mila euro invece per indagini sul rischio sismico
Paolo Picone
Il Libero consorzio ha avviato il processo di manutenzione delle scuole dell'Agrigentino. Aggiudicati definitivamente all'impresa
Ciselt Group Srl con sede a Mascalucia i lavori relativi alla manutenzione ordinaria degli immobili scolastici in proprietà o in uso a qualsiasi titolo all'ex Provincia regionale. Si tratta dell'accordo quadro annuale con un solo operatore economico finanziato con fondi di bilancio del Libero Consorzio. L'impresa Ciselt ha offerto sui prezzi unitari il ribasso del 20,61% per l'importo contrattuale complessivo di 350.000 euro oltre Iva, compresi 15.750 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. In tutto sono state presentate 197 offerte e soltanto una è stata esclusa. La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio. I lavori dovranno essere effettuati nell'arco di 365 giorni consecutivi e continui dalla data di consegna dei lavori che avverrà nei prossimi giorni, compatibilmente con l'emergenza sanitaria. Per definire la gara d'appalto, i tecnici dell'ex Provincia avevano rilevato che: «Appare opportuno procedere alla programmazione e progettazione degli interventi di manutenzione ordinaria da effettuarsi presso gli immobili scolastici di proprietà dell'ente o in uso a qualsiasi titolo; che è necessario intervenire sugli edifici scolastici per risolvere problematiche e criticità riscontrate durante i sopralluoghi effettuati da tecnici del settore Edilizia scolastica oppure segnalate dai dirigenti scolastici. A questo punto si è reso necessario procedere alla redazione di un progetto di manutenzione ordinaria da realizzare con lo strumento dell'accordo quadro, trattandosi di interventi immediati ed urgenti. Lo scopo è quello di mantenere la funzionalità degli edifici attraverso interventi di manutenzione». È stato nominato il responsabile unico del procedimento, responsabile dei lavori e verificatore nella persona dell'architetto Alfonso Giulio. Il direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza è il geometra Giuseppe Colomba; il direttore operativo è il geometra Giuseppe Agnello e l'ispettore di cantiere sarà Piero Cerami. Intanto, contributi per oltre 287 mila euro sono stati stanziati per l'esecuzione di indagini diagnostiche e l'effettuazione delle verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico di alcuni edifici scolastici. Si tratta di verifiche necessarie per accedere ai finanziamenti, e soprattutto uno strumento indispensabile per conoscere lo stato di ciascun edificio adibito a scuola in modo da ottenere le informazioni sull'eventuale rischio sismico. Nella graduatoria definitiva sono stati inseriti: l'istituto Miraglia di Sciacca (aule e palestra) per un finanziamento di 72.324,22 euro; istituto d'Arte Bonachia di Sciacca (palestra) 10.872,68 euro; istituto Brunelleschi ed istituto Nicolò Gallo di Agrigento - 100.351,71 euro. Ed ancora l'istituto Miraglia di Sciacca (laboratori) 10.921,78 euro; istituto Alberghiero Molinari di Sciacca 10.667,35 euro; istituto d'arte Bonachia di Sciacca 44.052,28 euro. Stanziati 15.611,58 euro anche per l'Auditorium del Nicolò Gallo di Agrigento e 22.927,53 euro per la palestra del "Brunelleschi" di Agrigento. (* PAPI*)

Il censimento nazionale indetto dal Fondo Ambiente Italiano
L'Officina delle tradizioni tra i beni de I luoghi del cuore
L'idea è dei funzionari del Libero consorzio
Paolo Picone
Ci sarà anche l'officina delle tradizioni popolari tra i beni da poter votare nell'ambito della decima edizione de I luoghi del cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare indetto dal Fondo Ambiente Italiano. L'idea è dei funzionari del Libero consorzio provinciale. Per votare è necessario collegarsi al sito del Fai. Espressione dell'identità culturale del territorio agrigentino, l'Officina delle Tradizioni Popolari è uno spazio espositivo ideato dall'ex Provincia, in collaborazione con il Comune di Agrigento. Grazie a questa sinergia oggi è finalmente possibile visitare un  museo che valorizza la storia artistica, culturale e del lavoro rurale del territorio. Inaugurata lo scorso gennaio dal commissario straordinario del Libero consorzio, Girolamo Alberto Di Pisa e dal sindacodi Agrigento, Calogero Firetto, l'Officina delle Tradizioni Popolari è una struttura permanente che espone reperti della cultura popolare, figurativa e dell'artigianato artistico siciliano tra il XVI e il XX secolo. Scopo fondamentale dell'Officina è quello di recuperare e rendere fruibile al pubblico gli attrezzi del lavoro dei campi e del mare, pezzi d'artigianato artistico ed oggetti d'uso, come sculture lignee devozionali, pezzi di carretto siciliano, cartelloni dell'opera dei pupi, che costituiscono una testimonianza preziosissima della vita e della cultura popolare siciliana. Gli oggetti esposti sono opere capaci di suscitare grande emozione nell'osservare la passione e la dedizione degli agrigentini che riassumono aspetti peculiari ed originali della ricchissima cultura popolare siciliana. Il Museo si articola in un unico ambiente, in piazza Aldo Moro, all'interno della Villetta Casesa, all'ingresso della principale Porta Atenea di Girgenti. L'Officina ospita anche l'esposizio - ne di alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina. Una sezione e, anche, dedicata agli strumenti musicali etnici siciliani e della cultura popolare internazionale. Lo spazio, inoltre, è impreziosito da un teatrino dell'Opera dei Pupi, secolare tradizione culturale dell'Isola, tramandata da generazioni: L'Opera dei Pupi è patrimonio immateriale dell'Unesco. La struttura è stata intitolata dal Comune di Agrigento alla memoria di Gigi Casesa, indimenticabile cultore delle tradizioni popolari e ambasciatore del folklore siciliano nel mondo. Il museo, sulla scia delle secolari tradizioni popolari dell'Isola, è anche un laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica culturale da offrire ai visitatori della città di Agrigento. Lo spazio, appunto, ha arricchito l'offerta culturale e turistica di Girgenti: così, infatti, è denominato il cuore del centro storico della Città dei Templi. L'Officina è incardinata all'interno dell'Ecomuseo istituito dal Libero consorzio, il primo in Sicilia costituito esclusivamente da un ente pubblico. Il termine indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-qrtistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. La realizzazione dell'Ecomuseo è nata dall'esigenza di riunire tutti i beni dell'ex Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo inserendoli al meglio inunarete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio. Un progetto questo che rafforza il senso di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche, culturali e politico civili delle comunità. (* PAPI*)

Alfonso Galluzzo è consigliere comunale ad Aragona. In passato ha ricoperto l'incarico di assessore
Ambiente, eletto il nuovo presidente dell'Ato 4 rifiuti Alfonso Galluzzo è il nuovo presidente del Cda della SrrAto 4 Ag Est, per la gestione dei rifiuti del lato est della provincia di Agrigento e di cui fanno parte 26 comuni ed il Libero consorzio. Galluzzo, che attualmente ricopre la carica di consigliere comunale ad Aragona è stato anche assessore della giunta guidata dal sindaco Peppe Pendolino. Galluzzo subentra ad Enrico Vella che era stato nominato presidente nel 2018. « L'incarico ricevuto è per me motivo di orgoglio -dice Alfonso Galluzzo -il mio primo impegno è di risanare e poi rilanciare la Srr. Ringrazio tutta l'assemblea dei sindaci che mi ha votato ed il Cda per avere riposto fiducia verso la mia persona per questo prestigioso ed impegnativo incarico». Il Cda ha eletto come vicepresidente, Gaetano Carmina vicesindaco di Ravanusa e componente Giordana Bonanno consigliere comunale di Sant'Angelo Muxaro. La società ha come oggetto sociale l'esercizio delle funzioni in tema di organizzazione territoriale, affidamento e disciplina del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, e provvede all'espletamento delle procedure per l'individuazione del gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti Esercita l'attività di controllo finalizzata alla verifica del raggiungimento degli obiettivi qualificativi e quantificativi determinati nei contratti a risultato di affidamento del servizio con i gestori. La verifica comprende l'accertamento della realizzazione degli investimenti e dell'utilizzo dell'impiantistica indicata nel contratto e nel piano d'ambito, eventualmente intervenendo in caso di qualsiasi evento che ne impedisca l'utilizzo, e del rispetto dei diritti degli utenti, per i quali deve comunque essere istituito un apposito call-center con oneri a carico dei gestori. La Srr, inoltre, è tenuta, con cadenza trimestrale, alla trasmissione dei dati relativi alla gestione dei rifiuti conle modalità indicate dalla Regione nonché a fornire alla Regione ed al Liberto consorzio tutte le informazioni da esse richieste ed attua, altresì, attività di informazione e sensibilizzazione degli utenti funzionali ai tipi di raccolta attivati, in relazione alle modalità di gestione dei rifiuti ed agli impianti di recupero e smaltimento in esercizio nel proprio territorio. Uno dei nodi che il nuovo presidente dovrà affrontare è la questione legata alla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Licata dove non è mai stata avviata la raccolta differenziata. Su questa vicenda i consiglieri Calogero Scrimali, Gaetano Aronica ed Anna Triglia, del gruppo Liberi e indipendenti per Licata, hanno presentato una interrogazione. (* PAPI*)

LIVESICILIA
CORONAVIRUSIL COVID E L'ULTIMA ORDINANZAECCO COSA SI POTRÀ FARE

Dalle mascherine alle aperture domenicali. Tutti i chiarimenti sulle nuove regole.

Arrivano alcuni chiarimenti delle disposizioni contenute nell'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dello scorso 17 maggio. Le novità, contenute in una circolare firmata oggi dal capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, riguardano: uso della mascherina; pasticcerie, panifici e tabacchi; teatri; esercizi commerciali in luoghi turistici e di culto; scuole di danza, Parchi avventura e Parchi acquatici.
Uso della mascherina
La mascherina è un dispositivo di protezione individuale e il suo uso è un segno di rispetto per le persone che ci circondano. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all'aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo. Pertanto, l'impiego della mascherina è previsto nei luoghi pubblici e nei locali dove, così come si legge anche all'articolo 3 del Dpcm del 17 maggio 2020 - "non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza" interpersonale, ad esempio nei mercati, strade affollate, bar, etc.. Pertanto è obbligatorio averla immediatamente disponibile e indossarla quando non sia possibile mantenere adeguata distanza da altri soggetti. A titolo esemplificativo, quindi, se si percorre una strada isolata non è necessario indossarla, mentre in una strada frequentata è obbligatorio. Inoltre, l'ordinanza n.21 all'articolo 23 prevede che la pratica dell'attività motoria deve essere effettuata rispettando il distanziamento di due metri senza l'uso di mascherina che, invece, deve essere indossata al termine in caso di sussistenza delle circostanze sopra riportate Infine, si ricorda che l'utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei sei anni e per le persone con forme di disabilità che ne rendano incompatibile l'uso.
Avvocati dello Stato
L'art.19, co.1 lett.b) dell'ordinanza n.21 del 17 maggio 2020 prevede che "sono esonerati dall'osservanza degli obblighi di cui all'articolo che precede gli appartenenti alle seguenti categorie ... "b) appartenenti alle Forze dell'ordine, alle Forze armate, al Corpo dei Vigili del fuoco, il personale dei ruoli della magistratura, i titolari di cariche parlamentari e di governo". A dette categorie, e segnatamente a quella del personale dei ruoli della magistratura, va assimilata - quanto all'esonero dall'osservanza dell'obbligo di isolamento - quella del personale dei ruoli dell'Avvocatura generale dello Stato e delle Avvocature distrettuali dello Stato.
Pasticcerie, panifici e tabacchi
L'art.10, co.1 dell'ordinanza n.21 del 17 maggio 2020, nella parte in cui esclude dall'obbligo di chiusura al pubblico "le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione e i fiorai", va interpretato nel senso che nel suddetto novero di esclusioni vanno altresì ricompresi, anche alla luce dell'art.3 della medesima ordinanza, le pasticcerie, i panifici e i mercati del contadino che, pertanto, potranno scegliere se osservare o meno l'apertura al pubblico nei giorni domenicali e festivi, e ciò tenuto conto della omogeneità contenutistica delle attività svolte con quelle espressamente autorizzate dall'ordinanza, e i tabacchi, per le particolari finalità svolte da detti esercizi nelle giornate domenicali e festive.
Teatri
L'art.1, co.1 lett.m) del Dpcm del 17 maggio 2020 prevede che "gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala". Premesso quanto sopra, sono pervenuti alcuni quesiti in ordine alla circostanza se nel numero delle 200 persone indicato dal Dpcm debbano essere ricompresi o meno anche gli operatori e i lavoratori delle suddette sale. Tenuto conto dell'imminente inizio della stagione estiva e della sostanziale residualità degli spettacoli da svolgersi in luoghi chiusi, si chiarisce che nel territorio ella Regione Siciliana, con l'espressione "200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala", si intendono esclusivamente gli spettatori, fermo restando il rispetto delle regole di distanziamento interpersonale.
Esercizi commerciali in luoghi turistici e in luoghi di culto
I Sindaci possono disporre con proprie ordinanze, nel rispetto degli obblighi di distanziamento interpersonale e di tutte le misure di prevenzione del contagio, l'apertura al pubblico nei giorni domenicali e festivi degli esercizi commerciali siti in luoghi turistici e in luoghi di culto, con eccezione di supermercati e outlet, per i quali continua a valere l'obbligo di chiusura.
Scuole di danza, Parchi avventura e Parchi acquatici
L'apertura nei giorni domenicali e festivi delle strutture e degli esercizi di cui al presente paragrafo è ammessa, per analogia con la disciplina in materia di attività sportive, a condizione del rispetto integrale, oltre che delle regole del Dpcm del 17 maggio 2020, delle prescrizioni di cui alle circolari del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico prot.16255 del 3 maggio 2020 e prot.19361 del 21 maggio 2020. Nel rispetto delle medesime prescrizioni, è ammessa l'apertura ordinaria delle Scuole di danza

STRAGE DI CAPACIFALCONE E BORSELLINO, MATTARELLA:"I LORO VALORI TRASMESSI AGLI ONESTI"Il presidente della Repubblica: "La mafia ignorò la forza del loro esempio".
"La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell'ombra. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell'impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità". L'ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 28/o anniversario della strage di Capaci.
"I mafiosi, - ha aggiunto il capo dello Stato - nel progettare l'assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l'insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell'affetto delle tante persone oneste".
"I giovani - ha aggiunto  Mattarella nel videomessaggio ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto 'La nave della legalità' nel 28/o anniversario della strage di Capaci - sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi. Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato. Cari ragazzi, il significato della vostra partecipazione, in questa giornata, è il passaggio a voi del loro testimone. Siate fieri del loro esempio e ricordatelo sempre".
"A ventotto anni dalla strage di Capaci invio un saluto caloroso a tutti i giovani delle scuole coinvolti nel progetto 'La nave della legalità' - ha detto Mattarella rivolgendosi ai giovani nel suo videomessaggio - che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E, con loro, Francesca Morvillo e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina". E ha aggiunto: "I due attentati di quel 1992 segnarono il punto più alto della sfida della mafia nei confronti dello Stato e colpirono magistrati di grande prestigio e professionalità che, con coraggio e con determinazione, le avevano inferto durissimi colpi, svelandone organizzazione, legami, attività illecite".


24 maggio - domenica

ILSICILIA.IT
PalermoL'INTERVISTA A ILSICILIA.ITA 'BAR SICILIA' OSPITE IL MAGISTRATO DI PISA: "A CAPACI CI FU L'INTERVENTO DI ENTITÀ ESTERNE
Alberto Di Pisa magistrato in pensione dal 2016, ad oggi commissario straordinario della provincia di Agrigento parla dei tanti "segreti e non misteri" che attanagliano la nostra Isola. Proprio ieri si è celebrato il ventottesimo anniversario della strage di Capaci dove sono morti Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani sull'autostrada per Capaci. Come direbbero nei quartieri popolari palermitani, Di Pisa 'taglia carne ed ossa'. E' lontano dalla retorica e dalle passerelle dell'antimafia. "Io non credo che si sia trattato solo di un attentato mafioso. Lì c'è stato l'intervento di entità esterne internazionali. Ricordo la dichiarazione del pentito Franco Di Carlo il quale disse che mentre era detenuto a Londra vennero a trovarlo in carcere alcuni agente dei servizi segreti inglesi insieme a Arnaldo La Barbera dirigente della Squadra Mobile di allora. Gli chiesero se conosceva qualcuno bravo con gli esplosivi. Lui gli indicò un certo Rampulla che era un mafioso, esperto di esplosivi e di Ordine nuovo, il gruppo terrorista di estrema destra. Mi pare che questo sia un elemento molto importante che mi risulta non è stato mai approfondito", afferma Di Pisa a ilSicilia.it. Il magistrato nel '71 è stato pretore a Castelvetrano, nel 1982 prese parte del pool antimafia, fu magistrato delle procure di Termini Imerese e di Marsala. Ha ascoltato numerosi pentiti tra cui il più famoso: Tommaso Buscetta. E' stato a stretto contatto con Falcone e Borsellino ed è stato uno dei protagonisti della vicenda del "corvo di Palermo". Proprio il giudice fu condannato nel  1992  in primo grado a un anno e sei mesi perché nel 1989 l'Alto commissario per la lotta alla mafia Domenico Sica  indicò che fosse sua l'impronta digitale lasciata su uno dei messaggi anonimi di accuse inviati ai magistrati  e forze dell'ordine. Nel dicembre  1993 fu assolto per non aver commesso il fatto. Anni dopo dichiarò che le sue impronte furono falsificate per coprire il pentito Totuccio Contorno.
"E' una vicenda incredibile che io cerco di cancellare. Un episodio basato su nulla. Ad un certo punto Contorno venne arrestato a san Nicola L'Arena. Lo stesso Contorno teoricamente si doveva trovare in America. Venne arrestato in una zona dove in quel periodo si verificavano una serie di omicidi in cui le vittime erano appartenenti al clan dei corleonesi. Quando Contorno venne arrestato, innanzitutto non si capiva perché il boss già pentito era in Sicilia e quindi era opportuno fare un indagine tra la presenza di Contorno a Palermo e questi omicidi. Ricordo che proprio in quel periodo Buscetta disse che Contorno è stato pregato di tornare a Palermo, ma poi ha ritrattato questa sua affermazione. Io ho pressato per l'avvio di queste indagini ma non mi è stato dato mai seguito. Proprio in quel periodo arrivano le lettere anonime del Corvo". Raccconta il magistrato.
Lettere che contenevano gravissime accuse nei confronti di vari magistrati e appartenenti alla polizia, tra cui Falcone e Giovanni De Gennaro dirigente superiore della Polizia. Si mette in diretta correlazione il rientro di Contorno con una serie di omicidi che effettivamente si erano registrati nel territorio di Bagheria, tra il marzo ed il maggio del 1989, ai danni di persone legate alle cosche mafiose vincenti dei corleonesi.

AGRIGENTOOGGI
FASE 2, IN ARRIVO 60MILA ASSISTENTI CIVICI
In arrivo 60mila assistenti civici che avranno il compito di aiutare e vigilare durante la Fase 2. In settimana sarà lanciato il bando rivolto "a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali". Lo annunciano il ministro per gli Affari regionali, Boccia, e il presidente dell'Anci, Decaro. Individuati su base volontaria e coordinati dalla Protezione civile, saranno impiegati anche per sostenere la parte più debole della popolazione.


25 maggio - lunedì

CANICATTIWEB
PROVINCIA DI AGRIGENTO, AGGIUDICATI I LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
Aggiudicati all'impresa Ciselt Group Srl con sede a Mascalucia (CT) i lavori relativi alla manutenzione ordinaria degli immobili scolastici in proprietà o in uso a qualsiasi titolo al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Si tratta dell'accordo quadro annuale con un solo operatore economico finanziato con fondi di bilancio del Libero Consorzio. L'impresa CISELT ha offerto sui prezzi unitari il ribasso del 20,61% per l'importo contrattuale complessivo di € 350.000,00 oltre Iva, compresi 15.750,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Hanno partecipato al bando 196 imprese. La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio. I lavori dovranno essere effettuati nell'arco di 365 giorni consecutivi e continui dalla data di consegna dei lavori che avverrà nei prossimi giorni, compatibilmente con l'emergenza Covid-19.


AL VIA PIANO RINEGOZIAZIONE MUTUI DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI, RISORSE FINO A 1,4 MILIARDI
Scritto da Redazione   
Da maggio partirà il nuovo piano di rinegoziazione dei mutui lanciato da Cassa Depositi e Prestiti per supportare Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Regioni e Province Autonome ad affrontare l'emergenza Coronavirus. Si tratta della più estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da CDP, che coinvolgerà circa 7.200 enti territoriali per complessivi 135.000 mutui rinegoziabili e potrà liberare risorse fino a 1,4 miliardi di euro.
Nello specifico, in Sicilia sono 366 i diversi enti territoriale coinvolti, per un totale di oltre 4.400 mutui rinegoziabili e un debito residuo complessivo di oltre 1,5 miliardi.
Con la pubblicazione odierna sul sito internet www.cdp.it della Circolare n.1.300, sono rese pubbliche le modalità operative per procedere alla rinegoziazione da parte degli enti locali.CDP metterà a disposizione di ciascun ente locale - nel periodo di adesione che va dal 6 al 27 maggio 2020 - l'elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione in una sezione del Portale Enti Locali e PA del proprio sito internet, nella quale potrà essere interamente finalizzato l'iter istruttorio e contrattuale.
L'operazione consentirà agli enti di liberare risorse immediatamente utilizzabili sul territorio, che potranno essere destinate anche agli interventi necessari a far fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
In vista dell'avvio della rinegoziazione dei mutui, CDP, ANCI, IFEL e UPI hanno organizzato un ciclo di seminari via web, suddivisi su base territoriale, che partiranno dal prossimo 30 aprile. I webinar saranno finalizzati a fornire supporto agli amministratori e ai servizi finanziari degli enti locali sull'iter, sugli aspetti documentali e sui termini di adesione all'operazione.




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