Corriere della sera
Pubblico impiego e Covid- e' ora di rientrare . Si inizia dai dirigenti
E' ora di rientrare. Dopo il 90% di dipendenti pubblici in smartworking nella fase acuta, gli uffici della Pubblica amministrazione si stanno via via ripopolando. Dopo il 4 maggio, come previsto anche dal decreto Rilancio, «al fine di assicurare la continuità dell'azione amministrativa», si prevede la «progressiva riapertura di tutti gli uffici pubblici» con il ritorno in sede di molti dipendenti. Rientro che prevede ancora presenze contingentate e limitate alle attività non svolgibili da remoto.
Ecco perché, dice la ministra Fabiana Dadone, «l'obiettivo è quello di mantenere l'esperienza del lavoro agile in una percentuale del 30% dei lavoratori». Tutti gli altri torneranno in ufficio, anche se con ingressi scaglionati e secondo una turnazione decisa in autonomia dalle singole amministrazioni. Ma almeno fino alla fine dell'anno una parte dei dipendenti pubblici potrà continuare l'esperienza del lavoro agile, in attesa, promette la ministra di «farlo diventare strutturale». Le amministrazioni dovranno nel frattempo fare una serie di valutazioni su quali compiti possano essere svolti ancora da remoto così da poter organizzare eventuali turnazioni dei dipendenti. Nei giorni scorsi è infatti partito dal ministero un questionario diretto agli uffici pubblici di tutta Italia per monitorare i primi mesi di smartworking nella Pa.Addio al cartellino?I primi a rientrare negli uffici sono i dirigenti il cui compito è quello di gestire e organizzare il lavoro da remoto degli impiegati. Per loro dunque il ruolo più impegnativo, che la ministra definisce «una rivoluzione culturale: devono cambiare la loro visione avendo ben presente gli obiettivi giornalieri dei lavoratori». Controllo e risultati sono dunque strettamente legati, molto più della quantità di ore trascorse davanti al pc. Nello smartworking il cartellino da timbrare diventa una cosa di altri tempi, sostituito dai compiti da portare a termine entro un tempo stabilito. Alcuni uffici già si sono organizzati così: la mattina il dirigente assegna le pratiche da sbrigare entro un determinato tempo, poco importano dunque le 8 ore di presenza davanti al computer. Altri uffici verificano la presenza dell'impiegato con l'accesso al sistema operativo e l'immissione della password. Altri lavoratori invece a fine giornata devono presentare una sorta di relazione del lavoro svolto. «Quando si è introdotta l'idea del cartellino - riflette la ministra Dadone - si è fatto per garantire la presenza delle persone a lavoro, credo sia stata una battaglia che non ha sempre raggiunto l'obiettivo, che non era quello di tenere le persone ferme sulla scrivania ma era fargli produrre qualcosa. Da remoto, invece, ci saranno altre modalità di controllo legate al risultato che produce il lavoratore».Regole certeMa, sottolinea ancora la ministra, «non voglio incatenare il dipendente pubblico alla scrivania, mi interessa che la Pa sia efficace ed efficiente: in queste settimane ho visto persone lavorare a distanza e riuscire a produrre molto di più di quello che facevano in ufficio». E gli stessi sindacati sono favorevoli al rientro in ufficio, «consapevoli - fa sapere la Uil - del ruolo fondamentale che ricoprono nella quotidianità di tutti noi cittadini», ma chiedono «il pieno rispetto di tutte le norme e i protocolli di prevenzione e sicurezza» e l'avvia il prima possibile di un confronto con la ministra per regolamentare lo smartworking. «Per ora - dice Pierpaolo Bombardieri della Uil - è stato più che altro homeworking, ora servono regole certe». Dal diritto alla disconnessione ai protocolli di sicurezza, dagli strumenti di lavoro alle pari opportunità per chi lavora da remoto in diverse parti d'Italia: oggi sullo smartworking, dicono i sindacati, non c'è uniformità nelle amministrazioni, ecco perché «è importante invece tracciare un quadro generale omogeneo per tutti».
Caccia digitale ai furbetti del cartellino
Intanto, anche i controlli dei «furbetti del cartellino» diventano digitali. Dal primo gennaio infatti tutte le irregolarità sono inviate in via telematica ad una piattaforma ad hoc che raccoglie le comunicazioni sulle azioni disciplinari a carico dei dipendenti pubblici così da velocizzare le misure da prendere. Su 1931 procedimenti disciplinari avviati nel primo quadrimestre, 466 si sono conclusi con 82 sanzioni gravi: 13 licenziamenti e 69 sospensioni dal servizio. In tutto sono stati 15 i «furbetti del cartellino» scoperti: per 8 di loro c'è stata la sospensione dal servizio, 1 è stato sospeso per procedimento penale, 1 è stato licenziato, per gli altri 5 il procedimento è stato archiviato.
Giornale di Sicilia
MADONNA DELLE GRAZIE
Messa in suffragio di Paolo Palmisano
Una rappresentanza dell'associazione "Paolo Palmisano " dei dipendenti del Libero consorzio comunale di Agrigento sarà presente oggi, alle 18, nella chiesa Madonna delle Grazie ad Agrigento per la messa in ricordo e suffragio del collega e amico Paolo Palmisano e della moglie Elena Cuffaro, scomparsi prematuramente venti anni fa in seguito ad un incidente stradale sulla statale 640. All'ex Provincia regionale, nonostante siano trascorsi 20 a ni, è ancora vivo il ricordo di Paolo Palmisano, per anni capo
dell'ufficio Tecnico della Provincia. (*CR*)
Autoscioglimento e sfiducia, approvata la legge all'Ars
Basteranno le dimissioni di 36 deputati per mettere fine alla legislatura. Alle «quote rosa» un terzo dei componenti
Gli altri provvedimenti: Sburocratizzazione, decreto in lista d'attesa
Boccata d'ossigeno per le ex Provincie
Antonio Giordano
PALERMO
L'assemblea regionale mette ordine con una legge ai rapporti con il governo, fissa le norme per il funzionamento dell'esecutivo, la revoca degli assessori e la conclusione anticipata della legislatura. Con un voto unanime (56 a favore, ovvero tutti i presenti in Aula al momento della votazione), Sala d'Ercole ha dato il via libera, ieri pomeriggio, al testo di attuazione dello Statuto regionale elaborato dalla commissione dell'Ars. Dal momento della introduzione dell'elezione diretta del Presidente della regione (nel 2001) non si era mai provveduto, tranne per qualche intervento legislativo, ad approvare la disciplina. Un testo che attua gli articoli 9 (forma di governo, nomina e revoca degli assessori, rapporti fra Parlamento e Governo) 10 (mozione di sfiducia), 8 bis (conclusione anticipata della legislatura) e 41 bis dello Statuto della Regione. Tra le novità più importanti lo stretto collegamento fra il presidente della Regione eletto e l'Assemblea regionale eletta contestualmente (simulstabunt simul cadent, secondo la dottrina) che comporta lo scioglimento dell'Assemblea in tutti i casi in cui il Presidente cessi dalla carica e, viceversa, la cessazione dalla carica del presidente della Regione nei casi di scioglimento (incluso l'autoscioglimento) dell'Ars. «Un risultato che mi inorgoglisce comepresidente di questo Parlamento», ha commentato il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè. Per Elvira Amata, presidente della commissione Statuto «l'Aula ha mostrato che possiamo lavorare insieme per la nostra terra al di là di steccati e di strategie». La legge prevede, inoltre, che ogni genere sia rappresentato in giunta regionale in misura non inferiore a un terzo dei componenti. «Certamente un passo avanti verso la parità di genere da noi proposta e non accolta dalla maggioranza che proporremo anche per le giunte comunali», dice il capogruppo del Pd all'Ars Giuseppe Lupo. «Un passaggio necessario, anche se per certi aspetti doloroso - commenta Marianna Caronia della Lega - doloroso dover "imporre " la partecipazione delle donne agli organi di Governo. Il voto unanime è stato un bel segnale da parte dell'Assemblea Regionale». «Un altro passo avanti nella piena attuazione dello Statuto regionale», aggiunge Eleonora Lo Curto capogruppo dell'Udc. La norma approvata prevede anche l'autoscioglimento dell'Ars e la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione. «Basteranno le dimissioni contemporanee di 36 deputati per mandare a casa il presidente della Regione e porre fine alla legislatura, attraverso lo scioglimento del Parlamento. Una eventualità prevista dallo Statuto, ma che ora può diventare operativa grazie alle norme attuative», hanno commentato i deputati del M5s all'Ars che avevano proposto un ddl sulla norma poi confluito nel testo approvato ieri. Bisognerà ancora attendere, invece, per l'altro provvedimento che era all'ordine del giorno dell'Assemblea ovvero il ddl sulla sburocratizzazione. Il governo, infatti, ieri ha presentato un emendamento aggiuntivo molto corposo (nel quale era anche prevista la possibilità di nomina di commissari in caso di calamità) che i deputati hanno voluto esaminare meglio. Lavori rinviati a martedì prossimo, dunque. Infine arriva una boccatad'ossigeno per le ex Province, con il via libera al riparto dei fondi del bilancio regionale per l'anno 2020: 100 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane stanziati, con decreto, dagli assessori regionali all'economia, Gaetano Armao, e alle Autonomie locali, Bernadette Grasso. In particolare, 53,1 milioni sono destinati alle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, mentre 46,8 milioni ai Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. Per Grasso «anche quest'anno garantiamo gli interventi sull'edilizia scolastica, le strade provinciali e su tutte quelle competenze che riversano servizi e lavoro sul territorio». «La liquidazione dell'intera assegnazione è effetto dell'approvazione del bilancio regionale», ha aggiunto Armao. (*AGIO*)
Edifici scolastici
Rischio sismico, via libera alle valutazioni
Rinviate per il Covid 19 le gare ripartiranno il 19 giugno
Paolo Picone
Proseguono le procedure per l'aggiudicazione delle gare bandite dal gruppo Contratti -Ufficio Gare del settore "Attività negoziale" del Libero consorzio comunale di Agrigento, rinviate per l'emergenza sanitaria. Il 19 giugno alle 10, nella sede di Via Acrone, si procederà alla riapertura delle operazioni di gara relative alla «Esecuzione di indagini diagnostiche ed effettuazione delle verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici nonché al consequenziale aggiornamento della relativa mappatura, relative ad edifici di proprietà della Provincia di Agrigento che si trovano nei Comuni di Agrigento e Sciacca». L'importo a base d'asta complessivo dell'appalto è di 220.000 euro. Le indagini riguardano Gli edifici scolastici: "Miraglia"di Sciacca (aule e palestra) per un finanziamento di 72.324,22 euro; istituto d'Arte Bonachia di Sciacca (palestra) 10.872,68 euro; istituto Brunelleschi ed istituto "Nicolò Gallo" di Agrigento - 100.351,71 euro. Ed ancora l'istituto "Miraglia" di Sciacca (laboratori) 10.921,78 euro; istituto Alberghiero "Molinari" di Sciacca 10.667,35 euro; istituto d'arte Bonachia di Sciacca 44.052,28 euro. Stanziati 15.611,58 euro anche per l'Auditorium del "Nicolò Gallo" di Agrigento e 22.927,53 euro per la palestra del "Brunelleschi" di Agrigento. Il bando di gara, i relativi allegati e i verbali della Commissione sono consultabili alla sezione gare e appalti sul sito dell'ex Provincia. Il criterio di assegnazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa (somma dei punteggi ottenuti da offerta tecnica ed offerta economica). «Con questo finanziamento -fa sapere il commissario straordinario dell'ente, Girolamo Alberto Di Pisa - saranno eseguite le indagini diagnostiche e verifiche tecniche per la valutazione del rischio sismico per rendere più sicure le scuole di competenza del Libero consorzio agrigentino». (* PAPI*)
Yahoo.it
Ex province Sicilia, da Regione 100 milioni ai Liberi Consorzi
Palermo, 10 giu. (askanews) - Una boccata d'ossigeno per le ex Province. Via libera al riparto dei fondi del bilancio regionale per l'anno 2020: 100 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane stanziati, con decreto, dagli assessori regionali all'Economia, Gaetano Armao, e alle Autonomie locali, Bernadette Grasso. Fondi che gli enti potranno utilizzare per le spese di funzionamento.
In particolare, 53,1 milioni sono destinati alle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, mentre 46,8 milioni ai Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
"Il Governo Musumeci aveva trovato degli enti sull'orlo del baratro e servizi ridotti all'osso - spiega l'assessore Grasso -. Oggi, nonostante le incertezze legislative che ancora permangono, la Regione mantiene gli impegni nei confronti di Città metropolitane e Liberi consorzi, assicurandone funzioni e tenuta finanziaria. Attraverso ben 100 milioni di euro che saranno ripartiti proporzionalmente, anche quest'anno garantiamo gli interventi sull'edilizia scolastica, le strade provinciali e su tutte quelle competenze che riversano servizi e lavoro sul territorio".
"La liquidazione dell'intera assegnazione è effetto dell'approvazione del bilancio regionale - dice il vicepresidente della Regione, Armao -. È un primo e consistente aiuto finanziario alle ex Province".
Agrigentonotizie
Venti anni dopo la morte di Paolo Palmisano e della moglie Elena Cuffaro, una messa per non dimenticare
Redazione 10 giugno 2020 21:19
Una rappresentanza dell'associazione "Paolo Palmisano" dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento sarà presente domani alle ore 18:00 nella Chiesa Madonna delle Grazie ad Agrigento alla messa in ricordo e suffragio del collega e amico Paolo Palmisano e della moglie Elena Cuffaro, scomparsi prematuramente venti anni fa in seguito ad un terribile incidente stradale sulla SS 640.
Sebbene siano passati venti anni è ancora vivo il ricordo dell'Ing. Paolo Palmisano, per anni Capo dell'Ufficio Tecnico della Provincia Regionale di Agrigento, conosciuto per sue elevate doti umane e professionali e quello di Elena Cuffaro sua inseparabile moglie e compagna di vita. Un ricordo incancellabile che vive nei figli Giovanna e Simone, nei parenti ed in quanti li hanno conosciuti ed apprezzati.
Numerose sono state in questi venti anni le occasioni per ricordare la memoria di Paolo. L'Associazione che porta orgogliosamente il suo nome ha avviato numerose iniziative in favore dei più deboli e bisognosi tra cui il parco giochi per bambini nell'area antistante il Palasport "Pippo Nicosia" di Agrigento, donato alla cittadinanza dall'associazione due anni fa.
Palermotoday
Ex Province, stanziati 100 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane
Una boccata d'ossigeno per le ex Province. Via libera al riparto dei fondi del bilancio regionale per l'anno 2020: 100 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane stanziati, con decreto, dagli assessori regionali all'Economia, Gaetano Armao, e alle Autonomie locali, Bernadette Grasso. Fondi che gli enti potranno utilizzare per le spese di funzionamento.
In particolare, 53,1 milioni sono destinati alle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, mentre 46,8 milioni ai Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
"Il Governo Musumeci aveva trovato degli enti sull'orlo del baratro e servizi ridotti all'osso - spiega l'assessore Grasso -. Oggi, nonostante le incertezze legislative che ancora permangono, la Regione mantiene gli impegni nei confronti di Città metropolitane e Liberi consorzi, assicurandone funzioni e tenuta finanziaria. Attraverso ben 100 milioni di euro che saranno ripartiti proporzionalmente, anche quest'anno garantiamo gli interventi sull'edilizia scolastica, le strade provinciali e su tutte quelle competenze che riversano servizi e lavoro sul territorio".
"La liquidazione dell'intera assegnazione è effetto dell'approvazione del bilancio regionale - dice il vicepresidente della Regione, Armao -. È un primo e consistente aiuto finanziario alle ex Province".
Malgradotutto
Agrigento, l'Associazione "Paolo Palmisano" ricorda l'Ingegnere Palmisano
Domani 11 giugno il ventesimo anniversario della sua scomparsa. Fu vittima insieme alla moglie di un tragico incidente stradale sulla SS 640. Una messa in loro ricordo e suffragio sarà celebrata nella Chiesa della Madonna delle Grazie di Agrigento
Domani 11 giugno ricorre il ventesimo anniversario della morte dell'Ing. Paolo Palmisano, per anni Capo dell'Ufficio Tecnico della Provincia Regionale di Agrigento, e della moglie Elena Cuffaro, vittime di un terribile incidente stradale sulla SS 640. Alle 18, ad Agrigento, nella Chiesa Madonna delle Grazie, sarà celebrata una messa in loro ricordo e suffragio. Saranno presenti una rappresentanza dell'Associazione "Paolo Palmisano", dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
"Sebbene siano passati venti anni - scrive in una nota l'Associazione - è ancora vivo il ricordo dell'Ing. Paolo Palmisano, conosciuto per sue elevate doti umane e professionali e quello di Elena Cuffaro sua inseparabile moglie e compagna di vita. Un ricordo incancellabile che vive nei figli Giovanna e Simone, nei parenti ed in quanti li hanno conosciuti ed apprezzati. Numerose sono state in questi venti anni le occasioni per ricordare la memoria di Paolo. L'Associazione che porta orgogliosamente il suo nome ha avviato numerose iniziative in favore dei più deboli e bisognosi tra cui il parco giochi per bambini nell'area antistante il Palasport "Pippo Nicosia" di Agrigento, donato alla cittadinanza dall'associazione due anni fa".
Ennanotizie
Ex province, via libera al riparto dei fondi del bilancio 2020.Stanziati 100 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane - EnnaNotizie SiciliaNotizie
Una boccata d'ossigeno per le ex Province. Via libera al riparto dei fondi del bilancio regionale per l'anno 2020: 100 milioni per i Liberi consorzi e le Città metropolitane stanziati, con decreto, dagli assessori regionali all'Economia, Gaetano Armao, e alle Autonomie locali, Bernadette Grasso. Fondi che gli enti potranno utilizzare per le spese di funzionamento.
In particolare, 53,1 milioni sono destinati alle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, mentre 46,8 milioni ai Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
"Il Governo Musumeci aveva trovato degli enti sull'orlo del baratro e servizi ridotti all'osso - spiega l'assessore Grasso -. Oggi, nonostante le incertezze legislative che ancora permangono, la Regione mantiene gli impegni nei confronti di Città metropolitane e Liberi consorzi, assicurandone funzioni e tenuta finanziaria. Attraverso ben 100 milioni di euro che saranno ripartiti proporzionalmente, anche quest'anno garantiamo gli interventi sull'edilizia scolastica, le strade provinciali e su tutte quelle competenze che riversano servizi e lavoro sul territorio".
"La liquidazione dell'intera assegnazione è effetto dell'approvazione del bilancio regionale - dice il vicepresidente della Regione, Armao -. È un primo e consistente aiuto finanziario alle ex Province".
GrandangoAgrigento
Agrigento, l'Associazione "Paolo Palmisano" lo ricorda a venti anni dalla sua scomparsa
Una rappresentanza dell'associazione "Paolo Palmisano" dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento sarà presente domani 11 giugno alle ore 18:00 nella Chiesa Madonna delle Grazie ad Agrigento alla messa in ricordo e suffragio del collega e amico Paolo Palmisano e della moglie Elena Cuffaro, scomparsi prematuramente venti anni fa in seguito ad un terribile incidente stradale sulla SS 640.
"Sebbene siano passati venti anni, scrivono nella nota i rappresentanti dell'Associazione, è ancora vivo il ricordo dell'Ing. Paolo Palmisano, per anni Capo dell'Ufficio Tecnico della Provincia Regionale di Agrigento, conosciuto per sue elevate doti umane e professionali e quello di Elena Cuffaro sua inseparabile moglie e compagna di vita. Un ricordo incancellabile che vive nei figli Giovanna e Simone, nei parenti ed in quanti li hanno conosciuti ed apprezzati. Numerose sono state in questi venti anni le occasioni per ricordare la memoria di Paolo. L'Associazione che porta orgogliosamente il suo nome ha avviato numerose iniziative in favore dei più deboli e bisognosi tra cui il parco giochi per bambini nell'area antistante il Palasport "Pippo Nicosia" di Agrigento, donato alla cittadinanza dall'associazione due anni fa."