Qds.it
Agrigento, il Giardino Botanico verrà riqualificato - QdS
Progetto per il recupero dell'area denominata Cava Belvedere, attualmente interdetta al pubblico. Il finanziamento richiesto e inserito in graduatoria ammonta a cinquecentomila euro
AGRIGENTO - "Il Giardino Botanico tornerà a essere luogo di grandi eventi culturali mediante l'impiego di fondi europei, grazie a un progetto di recupero realizzato dal gruppo di progettazione del Settore tecnico del Libero Consorzio comunale". Questo quanto si legge in una nota diffusa nei gironi scorsi dall'Ente intermedio.
I lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della parte Nord e l'acquisto di attrezzature per la sua fruizione e realizzazione di eventi sono stati inseriti dalla Regione nella graduatoria definitiva degli investimenti degli Enti locali sui beni culturali. La graduatoria riguarda il Poc 2014/2020, il Programma operativo complementare, articolato in undici Assi. Il finanziamento richiesto e inserito in graduatoria ammonta a cinquecentomila euro.
L'idea progettuale è quella di rendere l'area denominata Cava Belvedere, attualmente interdetta al pubblico, fruibile e quindi in piena sicurezza per l'organizzazione di eventi. "Purtroppo - hanno sottolineato dal Libero Consorzio - dalle ispezioni fatte dai tecnici dell'Ente negli ultimi anni le murature, le pareti in calcarenite e le grotte presentano un degrado costituito principalmente da fratturazioni; sconnessioni e mancanze della malta fra i conci. Gli interventi di recupero previsti sono rivolti pertanto ad arrestare o rallentare il processo di degrado, per salvaguardare e risanare i fronti in calcarenite. Nel progetto si prevedono opere di messa in sicurezza e recupero ambientale, regimentazione e smaltimento delle acque meteoriche e messa a dimora di piante arbustive ed essenze vegetali varie".
Il Giardino Botanico del Libero Consorzio comunale è ritenuto un notevole esempio di valenza paesaggistica, geologica e ambientale di elevato pregio, oltre alle sue peculiarità arboree, per la sua conformazione morfologica, presenta un'area simile ad una sorta di teatro all'aperto con un'annessa cavea naturale. "Quest'area - hanno aggiunto dall'Ente - ha una spiccata vocazione a un suo utilizzo per l'organizzazione di spettacoli teatrali, concerti ed altri eventi culturali. Già in passato era stata utilizzata per manifestazioni organizzate dal Libero Consorzio".
L'area del Giardino Botanico è caratterizzata dalla componente calcarenitica-sabbiosa che, lungo le pareti che delimitano il settore settentrionale della struttura, è ampiamente rappresentata dai fronti risparmiati dalla notevole attività di cava che in questa zona era fortemente presente in periodi precedenti a quello attuale.
GrandangoloAgrigento
Il Libero Consorzio attiva servizi per gli studenti maturandi con grave disabilità
Il Settore "Solidarietà Sociale e Politiche della Famiglia" del Libero Consorzio di Agrigento sarà al fianco degli studenti delle Scuole medie superiori, affetti da grave disabilità, che dovranno sostenere gli esami di stato 2020 a partire dal 17 giugno.
Il Libero Consorzio, infatti, provvederà ad assicurare agli studenti con grave disabilità degli Istituti Superiori della provincia di Agrigento sia i servizi specialistici che quelli denominati "igenico personali", garantendo la presenza di operatori specializzati durante gli esami. L'iniziativa è stata avviata in sintonia con il Commissario Straordinario dell'Ente Girolamo Alberto Di Pisa.
A seguito dell'emergenza da Covid-19 erano già stati attivati i servizi per seguire a distanza gli studenti con grave disabilità degli Istituti Superiori per coloro che fruivano dei servizi specialistici da parte del Libero Consorzio.
Il servizio realizzato era stato predisposto dal dirigente del Settore Amelia Scibetta attraverso una fattiva collaborazione con alcuni Dirigenti Scolastici della provincia di Agrigento.
L'assistenza specialistica da remoto è stata fornita a 17 studenti delle scuole medie superiori della provincia di Agrigento.
Scrivolibero
Istituite le Zes in Sicilia: la soddisfazione di Musumeci, adesso il credito d'imposta - ScrivoLibero.it
«Esprimo soddisfazione per l'attesa firma a Roma del decreto che istituisce le due Zes in Sicilia. È l'epilogo di un laborioso lavoro portato avanti negli ultimi due anni dal mio governo, attraverso gli assessorati per le Attività produttive e per l'Economia, in collaborazione con le Autorità portuali e le organizzazioni di categoria. Si passa adesso alla fase operativa che dovrà rendere concreta questa straordinaria opportunità per le imprese che ricadono nel territorio delimitato. Nei prossimi giorni, presenteremo un disegno di legge per concedere il credito d'imposta aggiuntivo a chi verrà a investire nelle nostre due Zes. Con il ministro Provenzano definiremo presto il crono-programma affinché si possa passare dalla pianificazione alla attività di sostegno».
Lo dichiara il governatore Nello Musumeci, commentando la firma, da parte del ministro per il Sud Provenzano, dei decreti istitutivi delle Zone economiche speciali per la Sicilia. Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l'istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale e terminato nell'agosto 2019, quando è stata completata l'identificazione e la delimitazione della due Zes, con la redazione dei rispettivi Piani strategici. Sono due le Zone economiche speciali individuate dalla Regione e approvate dal ministero per il Sud: quella della Sicilia occidentale che ha avuto assegnato il 35 per cento della superficie Zes e quella della Sicilia orientale a cui è stato assegnato il 65 per cento.
«L'approvazione delle Zone economiche speciali siciliane - sottolinea l'assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano - rappresenta certamente un momento di svolta per l'economia e il mondo produttivo siciliano. Con le Zes abbiamo uno strumento in più per superare l'attuale momento di crisi determinato dalla pandemia da Coronavirus, ma anche i ritardi nello sviluppo che questa terra ha accumulato con anni di approssimazione e assenza di strategie».
Nella Zes della Sicilia occidentale ricadono le zone di Aragona-Favara, Calatafimi, Caltanissetta, Caltavuturo, Campofelice di Rocella, Carini con l'area Rimed, Cinisi, Custonaci, Gibellina, il porto di Licata, Marsala, l'aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Misilmeri, il porto e il retroporto di Palermo (a cui si aggiungono le aree di Brancaccio, Partanna-Mondello e dell'Arenella), Palma di Montechiaro, Partinico, Porto Empedocle (con il porto e il retro-porto), Ravanusa, Salemi, Serradifalco, Termini Imerese (con il suo agglomerato industriale e il porto), Trapani (con il porto, il retro-porto, l'agglomerato industriale e l'area logistica).
Per la Zes Sicilia orientale sono state inserite le aree di Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania (con il porto e il retro-porto), l'aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela (compresa l'area di riconversione), Melilli, Messina (con il porto cittadino e quello di Larderia), Milazzo (con porto, retroporto e agglomerato industriale), Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di Santa Teresa e della strada statale 124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini.
I benefici economici delle Zes sono previsti dal decreto legge Mezzogiorno n. 91/2017 e vedono notevoli incentivi fiscali più credito d'imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l'accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l'accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.
Il Libero Consorzio di Agrigento attiva i servizi per gli studenti maturandi con grave disabilità - ScrivoLibero.it
Il Settore "Solidarietà Sociale e Politiche della Famiglia" del Libero Consorzio di Agrigento sarà al fianco degli studenti delle Scuole medie superiori, affetti da grave disabilità, che dovranno sostenere gli esami di stato 2020 a partire dal 17 giugno.
Il Libero Consorzio, infatti, provvederà ad assicurare agli studenti con grave disabilità degli Istituti Superiori della provincia di Agrigento sia i servizi specialistici che quelli denominati "igenico personali", garantendo la presenza di operatori specializzati durante gli esami. L'iniziativa è stata avviata in sintonia con il Commissario Straordinario dell'Ente Girolamo Alberto Di Pisa.
A seguito dell'emergenza da Covid-19 erano già stati attivati i servizi per seguire a distanza gli studenti con grave disabilità degli Istituti Superiori per coloro che fruivano dei servizi specialistici da parte del Libero Consorzio.
Il servizio realizzato era stato predisposto dal dirigente del Settore Amelia Scibetta attraverso una fattiva collaborazione con alcuni Dirigenti Scolastici della provincia di Agrigento.
L'assistenza specialistica da remoto è stata fornita a 17 studenti delle scuole medie superiori della provincia di Agrigento.
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Canicattiweb
Agrigento, 500 mila euro per il recupero del Giardino Botanico
Il Giardino Botanico ritornerà ad essere luogo di grandi eventi culturali mediante l'impiego di fondi europei, grazie ad un progetto di recupero realizzato dal gruppo di progettazione del Settore Tecnico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
I lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della parte nord del Giardino Botanico e l'acquisto di attrezzature per la sua fruizione e realizzazione di eventi sono stati inseriti dalla Regione nella graduatoria definitiva degli investimenti degli enti locali sui beni culturali.
La graduatoria riguarda il POC 2014/2020, il Programma Operativo Complementare, articolato in undici Assi. Il finanziamento richiesto ed inserito in graduatoria ammonta a 500mila euro.
L'idea progettuale è quella di rendere l'area denominata "Cava Belvedere", attualmente interdetta al pubblico, fruibile e quindi in piena sicurezza per l'organizzazione di eventi. Purtroppo dalle ispezioni fatte dai tecnici dell'Ente negli ultimi anni le murature, le pareti in calcarenite e le grotte presentano un degrado costituito principalmente da fratturazioni; sconnessioni e mancanze della malta fra i conci.
Gli interventi di recupero previsti sono rivolti pertanto ad arrestare e/o rallentare il processo di degrado, per salvaguardare e risanare i fronti in calcarenite. Nel progetto si prevedono opere di messa in sicurezza e recupero ambientale, regimentazione e smaltimento delle acque meteoriche e messa a dimora di piante arbustive ed essenze vegetali varie.
Il Giardino Botanico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, notevole esempio di valenza paesaggistica, geologica ed ambientale di elevato pregio, oltre alle sue peculiarità arboree, per la sua conformazione morfologica, presenta un'area simile ad una sorta di teatro all'aperto con un'annessa cavea naturale.
Quest'area ha una spiccata vocazione ad un suo utilizzo per l'organizzazione di spettacoli teatrali, concerti ed altri eventi culturali. Già in passato era stata utilizzata per manifestazioni organizzate dal Libero Consorzio.
L'area del Giardino Botanico è caratterizzata dalla componente calcarenitica-sabbiosa che, lungo le pareti che delimitano il settore settentrionale della struttura, è ampiamente rappresentata dai fronti risparmiati dalla notevole attività di cava che in questa zona era fortemente presente in periodi precedenti a quello attuale.
Wltv.it
Sottratti quasi 3 milioni di euro all'ex Provincia regionale di Siracusa - Digitale terrestre free: canale 652
Con Decreto del Direttore Generale dell'Assessorato regionale delle Autonomie Locali sono state distribuite le risorse alle varie ex Province, così come dalla legge 8/2017. Si tratta di 6 milioni 292 mila euro per il Libero consorzio comunale di Siracusa, ed ancora quasi 10nmilioni per l'ex Provincia di Trapani, 7milioni per Caltanissetta, 6milioni per Ragusa e 9 milioni per Trapani. Alla provincia di Siracusa, come è possibile vedere dal confronto con le due province che hanno caratteristiche similari a quelle della nostra, cioè Agrigento e Trapani, sono stati assegnati 3milioni 428.528mila euro in meno rispetto ad Agrigento e 2milioni di euro in meno rispetto a Trapani. Nello stesso decreto viene giustificata questa differenza con una anticipazione di 2milioni 734mila euro che è stata assegnata a Siracusa il 6 febbraio. "A tutti coloro i quali in quell'occasione si sono "aperti la bocca" - dice l'ex parlamentare regionale Enzo Vinciullo - dicendo che si trattava di un contributo straordinario solo per la provincia di Siracusa, devo fare notare che, così come dissi allora, non si trattava assolutamente di un contributo straordinario, ma di una anticipazione. Quello che allora ho detto ora trova riscontro, e non poteva non essere così, negli atti della Regione, per cui, ha concluso Vinciullo, tutti questi laudatori a tempo permanente ed effettivo del Governo regionale e del suo illuminato Presidente, che sta rendendo veramente bellissima la Sicilia, la prossima volta, prima di replicarmi, sono invitati a studiare".
Agrigentonotizie
Esami di maturità, i servizi del Libero consorzio per aiutare gli studenti disabili
Il Settore "Solidarietà Sociale e Politiche della Famiglia" del Libero Consorzio di Agrigento sarà al fianco degli studenti delle Scuole medie superiori, affetti da grave disabilità, che dovranno sostenere gli esami di stato 2020 a partire dal 17 giugno.
Il Libero Consorzio, infatti, provvederà ad assicurare agli studenti con grave disabilità degli Istituti Superiori della provincia di Agrigento sia i servizi specialistici che quelli denominati "igenico personali", garantendo la presenza di operatori specializzati durante gli esami. L'iniziativa è stata avviata in sintonia con il Commissario Straordinario dell'Ente Girolamo Alberto Di Pisa.
A seguito dell'emergenza da Covid-19 erano già stati attivati i servizi per seguire a distanza gli studenti con grave disabilità degli Istituti Superiori per coloro che fruivano dei servizi specialistici da parte del Libero Consorzio.
Il servizio realizzato era stato predisposto dal dirigente del Settore Amelia Scibetta attraverso una fattiva collaborazione con alcuni Dirigenti Scolastici della provincia di Agrigento.
L'assistenza specialistica da remoto è stata fornita a 17 studenti delle scuole medie superiori della provincia di Agrigento.
Giornale di Sicilia
Il bollettino. In Italia 303 casi nelle ultime 24 ore a fronte dei 338 di domenica scorsa Positivo bloccato a Palermo
La polizia lo cercava ad Arezzo per controlli: è un romeno che è stato rintracciato a Ballarò. Ora è finito in quarantena Con 303 casi nelle ultime 24 ore, a fronte dei 338 accertati domenica scorsa, scende ancora il bilancio giornaliero dei contagi da Coronavirus nel Paese, ma non in Lombardia, che da sola conta 259 nuove infezioni - 15 in più rispetto al 14 giugno - ovvero l'85% del totale italiano, mentre in Sicilia si registrano un malato (su meno di 900 tamponi effettuati) e una vittima in più, entrambi nel Catanese, ma anche un paziente «in trasferta»: un cittadino romeno residente a Palermo, trovato positivo ad Arezzo, dove era in isolamento domiciliare, e rintracciato ieri dalla polizia mentre passeggiava per le strade del mercato di Ballarò. I poliziotti, dapprima, erano andati nell'abitazione aretina per un controllo, ma senza trovare l'uomo, già partito per il capoluogo siciliano con un pulmino e adesso nuovamente in quarantena obbligatoria - ancora da stabilire se in ospedale o all'albergo Covid San Paolo Palace - con monitoraggio costante delle forze dell'ordine, mentre l'Asp di Palermo dovrà rintracciare le persone venute a contatto con lui. Tornando alla Sicilia, il totale dei contagiati ammonta adesso a 3458, di cui 280 deceduti e 2373 guariti, con un incremento di 23 pazienti negativizzati in una giornata. Tra gli attuali 805 malati, 771 sono in isolamento domiciliare, 30 (due in meno) risultano ricoverati con sintomi e quattro (uno in più) in terapia intensiva. Questa la loro distribuzione su scala provinciale, secondo i dati della Regione: 398 a Catania, 217 a Palermo, 119 a Messina, 32 ad Agrigento, 14 a Trapani, dieci a Caltanissetta, tto a Enna, sette a Ragusa e zero a Siracusa. L'Asp di Trapani, al netto dei positivi fuori sede, conteggia invece due pazienti, entrambi a Marsala, rientrati da Milano e Bergamo. Prosegue, intanto, la distribuzione da parte della Regione di dispositivi di protezione individuale e apparecchi sanitari. Dal primo marzo sono stati consegnati oltre 29 milioni e 383 mila pezzi a ospedali, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, Prefetture, forze dell'ordine, esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti. (*ADO*)
Province d'Italia
Stati generali, le richieste delle Province "4 miliardi per strade e scuole. Piani strategici territoriali per lo sviluppo" - Unione Province d'Italia
"Ricostruire partendo dalle fragilità"
"Per ricostruire il Paese si parta dalle sue fragilità: il territorio, la scuola, le infrastrutture. Sono le priorità da cui non si può prescindere in questa fase di ripresa e per le quali chiediamo al Governo di destinare parte delle risorse che l'Unione Europea indirizzerà agli investimenti. Le Province hanno pronti progetti per 4 miliardi che possono essere realizzati tra il 2021 e il 2022: 3.000 cantieri per far ripartire l'economia in tutto il Paese e costruire scuole come centri d'eccellenza e strade e ponti per una nuova mobilità. Risorse che vanno ricavate in un quadro più ampio, da destinare a tutta la viabilità strategica per lo sviluppo, dalle strade ai porti all'alta velocità, e all'edilizia scolastica da 0 a 18 anni".
Queste le proposte che il Presidente dell'UPI Michele de Pascale, insieme alla delegazione delle Province, Silvia Chiassai Martini, Vicepresidente UPI e Presidente della Provincia di Arezzo, Vittorio Poma, Presidente della Provincia di Pavia e Nicola Gatta, Presidente della Provincia di Foggia, avanzerà al Presidente Conte nel tardo pomeriggio ai lavori degli Stati Generali dell'Economia.
Assegnare una quota ampia delle risorse per gli investimenti alle Province, che insieme a Comuni e Città metropolitane nel 2019 hanno rappresentato il 30% degli investimenti totali del Paese, e ripensare al contempo lo sviluppo industriale, in modo che ci sia un legame saldo con i territori "Dobbiamo costruire centri di competenza provinciali - spiega de Pascale - capaci di progettare le opere sia a livello locale che nazionale, e ripensare i distretti industriali in modo che siano fortemente legati al territorio. Proponiamo di affidare alle Province e alle Città metropolitane il coordinamento di Piani Territoriali di Sviluppo Sostenibile, affinché, con il coinvolgimento di Comuni, Prefetture, Camere di commercio e parti sociali, si possa programmare lo sviluppo e assicurare un raccordo saldo con Regione, Stato ed Unione Europea. Questo permetterebbe al Governo di potere disporre di 100 piani di rilancio industriale, fortemente legati al territorio, sostenuti da tutti gli attori interessati e quindi di impatto immediato"
"Al Governo Conte chiediamo però anche un impegno deciso sul quadro istituzionale del Paese, perché se l'Ue può fornirci le risorse necessarie, l'Italia deve assicurare un sistema capace di amministrare al meglio i territori. Occorre che il Governo risolva tutte le criticità correlate alla legge 56/14 che ha fortemente limitato la capacità delle Province e delle Città metropolitane di amministrare con efficacia, per tornare a garantire la piena funzionalità a tutte le istituzioni della Repubblica".
QDS.IT
STATI GENERALI, OGGI LA PROPOSTA DELLE PROVINCE AL TAVOLODe Pascale, metà delle risorse per gli investimenti del Recovery destinato alla sicurezza di scuole, strade, ponti e gallerie. Boccia a Regioni ed Enti locali, "lavoriamo insieme per il rilancio economico mettendo al centro i territori".
Redazione
"Abbiamo un'occasione straordinaria per mettere in sicurezza il Paese e per garantire al contempo una spinta immediata alla ripresa economica dando ossigeno alle piccole e medie imprese: metà delle risorse del Recovery Fund che sarà destinato agli investimenti deve essere utilizzato per rendere sicure strade, ponti e gallerie, per mettere al centro l'edilizia scolastica, un patrimonio che, oggi ce ne accorgiamo in tutta la drammaticità, non assicura agli studenti da 0 a 18 anni il diritto allo studio".
E' questo uno dei temi centrali del Piano che il Presidente dell'Upi Michele de Pascale e la delegazione delle Province porta oggi - è stata convocata, insieme ad Anci e Conferenza delle regioni, per la sessione prevista a partire dalle 17,30 - alla riunione degli Stati Generali dell'Economia a Villa Pamphili, nella sessione dedicata agli enti locali.
"E' impensabile - ha aggiunto - progettare un rilancio che non veda protagonisti i territori, le aree interne, il settanta per cento dell'Italia lontana dalle grandi metropoli".
Pascale porterà al tavolo anche proposte per il rilancio dei Distretti industriali a livello territoriale e alle richiesta di semplificazioni.
"E' - ha detto - il contributo dei territori alle strategie che dovranno emergere da queste giornate in cui tutte le istituzioni del Paese sono chiamate a dare un contributo per progettare il rilancio".
"Si tratta - ha aggiunto - di ricostruire l'economia insieme ai territori, lasciando spazio finalmente ad un programma di ampio respiro che scelga sposi sviluppo sostenibile, ecologia e nuove tecnologie, per trasformare 130 mila chilometri di strade provinciali e le 7.400 scuole superiori in poli d'eccellenza".
Boccia, senza gli enti locali non ce l'avremmo fatta
Intanto ieri, alla vigilia degli Stati generali, il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, probabilmente anche per superare la posizione della destra, che si è messa all'angolo da sola rifiutandosi di partecipare ai lavori a Villa Pamphilj, ha voluto ringraziare "Regioni ed Enti Locali: ribadisco che senza il lavoro di ogni singolo territorio e di ogni singola comunità, che hanno lavorato in stretta sintonia con le linee guida nazionali, l'Italia non ce l'avrebbe fatta".
"L'appello che faccio, quindi - ha proseguito - è quello di continuare nel solco della leale collaborazione che ci ricorda sempre il presidente Mattarella".
"L'Italia - ha aggiunto Boccia - ce l'ha fatta ed è diventata un esempio in Europa, perché abbiamo attuato e rispettato la Costituzione privilegiando sempre la massima collaborazione. Abbiamo sempre discusso, mediato e attuato. Le Regioni hanno fatto un grande lavoro e i sindaci sono stati coraggiosi e generosi nell'essere l'avamposto dello Stato sul territorio".
Il Ministro riferendosi a Regioni ed Enti Locali ha dichiarato: "Ora ora lavoriamo insieme per il rilancio economico che avrà ancora una volta le istituzioni territoriali come protagoniste".
SCUOLA, TRECENTOTRENTA MILIONI PER L'EDILIZIA "LEGGERA"
Anticipate parte delle operazioni per garantire l'assegnazione dei fondi entro la fine di giugno. La ministro Azzolina, "saltiamo passaggi burocratici, l'emergenza ha portato a collaborazioni istituzionali per velocizzar gli iter"
Pronti trecentotrenta milioni di euro per l'edilizia scolastica "leggera" in vista della ripresa di settembre.
Si tratta di fondi Pon che il ministero dell'Istruzione metterà a disposizione nella settimana che comincia oggi attraverso un avviso pubblico che sarà disponibile sul sito istituzionale.
In questi giorni, insieme agli Enti Locali, - informa in una nota il ministero - si stanno definendo i criteri per la distribuzione delle risorse.
Nel frattempo il Ministero ha deciso di accelerare le procedure amministrative che servono per accedere ai finanziamenti.
Già da sabato, infatti, gli Enti Locali possono accreditarsi sulla piattaforma amministrativa attraverso la quale otterranno tutte le credenziali che serviranno per poter partecipare al bando che si aprirà in questa settimana.
Normalmente l'accreditamento avviene dopo l'uscita dell'avviso con le risorse disponibili.
Con questa accelerazione sarà possibile, anticipando una parte delle operazioni, garantire l'assegnazione dei fondi entro la fine del mese di giugno.
"Come Ministero - ha sottolineato la ministro Lucia Azzolina - stiamo puntando sempre di più sulla digitalizzazione dei processi e sulla loro velocizzazione e semplificazione. Troppo spesso, in passato, sono state messe a disposizione le risorse, ma poi la burocrazia, con i suoi tempi, e a causa di procedure complesse, ha frenato la spesa e i cantieri".
"Con il Decreto scuola - ha aggiunto - abbiamo dato anche poteri commissariali a sindaci e presidenti di Provincia per poter operare rapidamente in vista della ripresa di settembre e velocizzare i cantieri. C'è una grande collaborazione istituzionale in questo momento, tutti abbiamo a cuore i nostri ragazzi e lavoriamo per il loro ritorno in classe".
"Questa emergenza - ha concluso Lucia Azzolina - ci ha messo duramente alla prova, ma ci sta anche spingendo a mettere in campo soluzioni che impongono una velocizzazione di processi che spesso in passato hanno rallentato il cambiamento e l'innovazione. È un aspetto che non dobbiamo sottovalutare, provando invece a trasformare la reazione e l'uscita da questa emergenza in opportunità".
GRANDANGOLO
SICILIA, ISTITUITE LE ZONE ECONOMICHE SPECIALI: CINQUE NELL'AGRIGENTINO
Via libera alle Zone economiche speciali per la Sicilia. Il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, ha firmato il decreto istitutivo di due Zes nell'Isola: quella occidentale e quella orientale.
"Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l'istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale e terminato nell'agosto 2019, quando e' stata completata l'identificazione e la delimitazione della due Zes, con la redazione dei rispettivi Piani strategici", spiega una nota di Palazzo d'Orleans. La Zona economica speciale della Sicilia occidentale ha avuto assegnato il 35 per cento della superficie Zes e quella della Sicilia orientale il 65 per cento.
Nella Zes della Sicilia occidentale ricadono le zone di Aragona-Favara, Calatafimi, Caltanissetta, Caltavuturo, Campofelice di Rocella, Carini con l'area Rimed, Cinisi, Custonaci, Gibellina, il porto di Licata, Marsala, l'aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Misilmeri, il porto e il retroporto di Palermo (a cui si aggiungono le aree di Brancaccio, Partanna-Mondello e dell'Arenella), Palma di Montechiaro, Partinico, Porto Empedocle (con il porto e il retro-porto), Ravanusa, Salemi, Serradifalco, Termini Imerese (con il suo agglomerato industriale e il porto), Trapani (con il porto, il retro-porto, l'agglomerato industriale e l'area logistica).
Per la Zes Sicilia orientale sono state inserite le aree di Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania (con il porto e il retro-porto), l'aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela (compresa l'area di riconversione), Melilli, Messina (con il porto cittadino e quello di Larderia), Milazzo (con porto, retroporto e agglomerato industriale), Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di Santa Teresa e della strada statale 124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini.
"Esprimo soddisfazione per l'attesa firma a Roma del decreto che istituisce le due Zes in Sicilia". Cosi' in una nota il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. "È l'epilogo di un laborioso lavoro portato avanti negli ultimi due anni dal mio governo, attraverso gli assessorati per le Attivita' produttive e per l'Economia, in collaborazione con le Autorita' portuali e le organizzazioni di categoria - prosegue -. Si passa adesso alla fase operativa che dovra' rendere concreta questa straordinaria opportunita' per le imprese che ricadono nel territorio delimitato. Nei prossimi giorni presenteremo un disegno di legge per concedere il credito d'imposta aggiuntivo a chi verra' a investire nelle nostre due Zes. Con il ministro Provenzano definiremo presto il crono-programma affinche' si possa passare dalla pianificazione alla attivita' di sostegno".
Per l'assessore regionale alle Attivita' produttive, Mimmo Turano, "l'approvazione delle Zone economiche speciali siciliane rappresenta certamente un momento di svolta per l'economia e il mondo produttivo siciliano. Con le Zes - conclude - abbiamo uno strumento in piu' per superare l'attuale momento di crisi determinato dalla pandemia da coronavirus, ma anche i ritardi nello sviluppo che questa terra ha accumulato con anni di approssimazione e assenza di strategie".