Agrigentonotizie
Regione: in arrivo quasi dieci milioni di euro per il Libero consorzio
Manutenzione delle strade provinciali e non solo, in arrivo quasi dieci milioni di euro per il Libero consorzio di Agrigento. E' stato infatti pubblicato nel sito della Regione il decreto dell'Assessorato per le Autonomie locali e la funzione Pubblica con il quale è stato approvato il riparto delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l'anno 2020 destinato alle ex Province.
Al nostro territorio spetteranno appunto 9.720.549,62 euro, frutto del riparto stabilito dalla Regione in base ad una serie di parametri fissati ai sensi del comma l dell'articolo 2 della L. r. n. 8/2017 e sue modifiche e integrazioni.
Il finanziamento regionale alle spese di funzionamento del Libero Consorzio di Agrigento viene attribuito tenendo conto di diversi indicatori tra cui, in primo luogo, quello che riguarda la popolazione residente. Una quota riguarda, invece, le sezioni delle scuole medie superiore di competenza del Libero Consorzio. Tra gli altri parametri utilizzati vi sono quelli relativi alla superficie territoriale (3.053 mq) ed una parte viene assegnata in base ai 1.345 Km delle strade provinciali.
Libero consorzio, poco meno di 4 milioni di euro per migliorare la viabilità provinciale
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà a breve sulla viabilità interna dell'area collinare e montana. Oggi infatti è stato firmato nella sede dell'Ufficio Contratti e Gare il contratto d'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria su diverse strade del comparto centro-nord, ed in particolare sulla dorsale San Biagio Platani-Casteltermini-Stazione Acquaviva-statale 189, lavori che erano stati aggiudicati prima della momentanea sospensione dell'iter conclusivo a causa dell'emergenza Covid-19.
Si tratta di un appalto dell'importo a base d'asta di 3.990.000 euro, gestito dall'Urega con procedura di gara telematica. Il contratto è stato firmato dal segretario e direttore Generale del Libero Consorzio, Caterina Moricca, dal direttore del Settore infrastrutture stradali Ignazio Gennaro e dal legale rappresentante dell'impresa Ingegneria Costruzioni Colombrita Srl, di San Giovanni La Punta, che si era aggiudicata la gara ottenendo un punteggio complessivo di 86,496 (somma dell'offerta tecnica, pari a 70 punti, e di quella economica, pari a 16,496, per la quale il ribasso è stato del 20,691%).
"Diverse le strade di questo comparto - spiega l'ufficio stampa dell'ente - che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Le principali sono: SP 20-A Stazione Acquaviva-Casteltermini, SP 20-B Casteltermini-San Biagio Platani, SP 21 Casteltermini-Passofonduto, SP 22 Stazione Campofranco-Casteltermini, SP 23 Bivio Casteltermini-S.S. 189 AG-PA, SP 66 Circonvallazione di San Biagio Platani, SPC 28 Voltano-Molinazzo-Zotta d'argento, SPC 29 Viviano-Campisia-Buonanotte, SPC 30 S.Angelo-S.Giovanni-Viviano".
Funzione Pubblica
Riforma 150: il Gdl consegna al Ministro Dadone il documento di indirizzo
Il riconoscimento dell'importanza del digitale e la spinta ai fini della valorizzazione delle professioni, vecchie e nuove, dell'informazione e della comunicazione pubblica. L'attenzione, di conseguenza, alle competenze più innovative, il collegamento con le università e nondimeno il focus sullo smart working che impatta in maniera decisiva su chi è impegnato in questo specifico ramo delle Pa. Queste sono alcune delle direttrici chiave su cui dovrà basarsi la tanto attesa riforma della legge 150 del 2000, il testo dedicato alla comunicazione istituzionale da cui scaturirono, esattamente 20 anni fa, gli istituti del portavoce e dell'Ufficio stampa per l'informazione e dell'Urp per la comunicazione.
Stamattina il Gruppo di lavoro insediato presso la Funzione pubblica nel gennaio scorso e guidato da Sergio Talamo, direttore Comunicazione e relazioni esterne del FormezPA, ha consegnato al Ministro Fabiana Dadone il documento finale di indirizzo, frutto della discussione con stakeholder qualificati che vanno dall'Ordine dei giornalisti a Ferpi, dal Fnsi a ComPubblica e PASocial, dalle rappresentanze delle università e delle associazioni che fanno parte dell'Open government partnership fino a interlocutori istituzionali come Anci e Conferenza delle Regioni.
"La riforma della comunicazione pubblica e istituzionale che vogliamo impostare è attesa da molto tempo e si innesta con un ruolo di primaria importanza in seno alla nostra strategia complessiva di apertura delle Pa ai cittadini e di centralità della persona nel rapporto con le amministrazioni - ha chiosato Dadone - Una rivoluzione copernicana che non può non vedere la tecnologia e il digitale come strumento primario, leva e motore di un ribaltamento di prospettiva. Un cambiamento profondo che va incoraggiato e governato da una multiformità di professionalità e nuove competenze sulle quali dobbiamo puntare in modo deciso, così da rendere la macchina dello Stato sempre più alleata del Paese".
Scrivolibero
La Regione indica le risorse finanziare per il 2020 per le spese di funzionamento del Libero Consorzio di Agrigento - ScrivoLibero.it
Pubblicato nel sito della Regione il decreto n. 164 del 12 giugno dell'Assessorato per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica con il quale è stato approvato il riparto delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l'anno 2020, pari a 44.102.747,65, destinato ai Liberi Consorzi comunali della Sicilia.
Il riparto è stato concesso in base al decreto interassessoriale n. 162 del 12 Giugno 2020 emanato dall'Assessore regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, di concerto con l'Assessore regionale per l'Economia con il quale è stata disposta l'assegnazione delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l'anno 2020, pari a complessivi 100.000.000,00 da destinare ai Liberi Consorzi comunali ed alle Città metropolitane. Il finanziamento servirà a titolo di contributo alle spese di funzionamento per l'anno 2020.
Al Libero Consorzio Comunale di Agrigento sono stati assegnati complessivamente 9.720.549,62 euro, frutto del riparto stabilito dalla Regione in base ad una serie di parametri fissati ai sensi del comma l dell'articolo 2 della L. r. n. 8/2017 e sue modifiche e integrazioni.Il finanziamento regionale alle spese di funzionamento del Libero Consorzio di Agrigento viene attribuito tenendo conto di diversi indicatori tra cui, in primo luogo, quello che riguarda la popolazione residente. Una quota riguarda, invece, le sezioni delle scuole medie superiore di competenza del Libero Consorzio. Tra gli altri parametri utilizzati vi sono quelli relativi alla superficie territoriale (3.053 mq) ed una parte viene assegnata in base ai 1.345 Km delle strade provinciali.
Giornale di Sicilia
Trattamento dei rifiuti, altri due impianti in provincia
Strade, da Roma arrivano altri 300 milioni
Falcone: l'elenco delle opere da realizzare è stato spedito da tempo
PALERMO
Il ministro dei Trasporti ha messo sul tavolo altri 300 milioni e così almeno
sulle opere per ristrutturare le strade provinciali e le arterie in genere dell'Isola l'intesa fra governo nazionale e Regione è a un passo. Mentre molto più distanti sono Roma e Palermo sulla spinta da dare alle compagnie aeree per aumentare i collegamenti da e per l'Isola. Attorno a un tavolo, a Roma, si sono ritrovati il ministrodei Trasporti, Paola De Micheli, e il collega per il Sud, Peppe Provenzano, il presidente Nello Musumeci e l'assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone. La De Micheli ha ricordato «i recenti stanziamenti del ministero alle Province per la riqualificazione della rete viaria» e ha chiesto ai rappresentanti della Regione «di inviare un elenco conle opere prioritarie e i relativi costi per reperire le risorse necessarie a dare copertura a una prima corposa tranche di interventi da attuare». Falcone ha precisato che «la Regione ha già pronto un elenco di circa 150 progetti che era stato spedito all'ex ministro Toninelli. Nel frattempo sono stati preparati altri 110 progetti». Falcone ha calcolatoanche che«orala Regione potrà contare su altri 300 milioni che si aggiungono ai 220 già in nostro possesso e ai 100 che verranno distribuiti nei prossimi 5 anni alle Province per la manutenzione delle strade». È su questo tesoretto che la Regione conta per rimettere in sesto le strade. Durante l'incontro si è parlato pure deinuovipoteri da dare al commissario Ievolella per accelerare i progetti sulle strade provinciali. Mentre per scuotere l'Anas ad accelerare gli interventi in Sicilia il ministro ha promesso l'attivazione di un tavolo permanente con Regione, Rfi, Anas e Cas. Per Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl, quella del tavolo permanente «è una bella notizia che speriamo non resti un annuncio». La Cisl chiede anche a Musumeci di essere convocata per illustrare le proprie proposte».Eancheper Claudio Barone, segretario della Uil, «l'Ue ha semplificato le regole di utilizzo dei fondi, la Sicilia adesso o riesce a dare un colpo di reni cominciando a recuperare il deficit oppure rischia di essere definitivamente tagliata fuori. La Regione riapra i cantieri e riporti al lavoro i 100 mila edili disoccupati». Molto meno ottimismo filtra su Alitalia, che ha annunciato l'addio a Trapani, e sulle strategie per incentivare le compagnie lowcost. «La prossima settimana -ha detto il miistro De Micheli - si terrà un incontro al ministero con le compagnie aeree minori, e al quale parteciperà anche l'Enac, per discutere esclusivamente dei collegamenti con l'Isola». Ma per Falcone «sui voli ci aspettavamo molto di più. I risultati sono ancora lontani».L'unica nota positiva è che Alitalia sta valutando il ripristino di un volo quotidiano da Roma a Trapani: lo ha rivelato la De Micheli.
Gia. Pi.
Uno dei siti consentirà la trasformazione dell'umido in compost
Calogero Giuffrida
SICULIANA
«Con i due passi avanti compiuti dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente rispetto alle proposte progettuali della Catanzaro Costruzioni si avvia il percorso autorizzativo finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti destinati al miglioramento della gestione del ciclo dei rifiuti». È quanto si legge in una nota della società che aggiunge: «Il 28 maggio scorso la società h ricevuto la comunicazione formale dell'Arta, che ha chiesto la ripubblicazione degli elaborati per la realizzazione di un Impianto Integrato nel territorio di Montallegro c e servirà per la trasformazione della frazione umida dei rifiuti
da raccolta differenziata in compost di qualità e biometano liquido. Il 10 giugno, poi, l'assessorato - prosegue la nota della Catanzaro Costruzioni - ha provveduto anche alla ripubblicazione dell'avviso relativo alla realizzazione di un impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti (Tmb) da realizzarsi in contrada Matarana, tra Siculiana e Montallegro. Anche questo progetto, come il primo, risale al 2017 ed è ora in attesa di eventuali osservazioni da parte degli enti competenti e interessati. Per esprimere parere la Regione avrà 180 giorni dalla convocazione della Conferenza dei servizi. Si tratta di impianti che avranno importanti ricadute sul territorio. L'Impianto Integrato contribuirà infatti a valorizzare i buoni risultati in termini di raccolta differenziata raggiunti anche in provincia di Agrigento in questi ultimi anni. Il Tmb, invece, consentirà il trattamento dei rifiuti da destinare in discarica, in linea con le più recenti normative italiane ed europee in materia». «Auspichiamo adesso - dice l'amministratore unico della Catanzaro Costruzioni, Giuseppe Panebianco - che possano giungere i pareri necessari permettendo così un rapido avvio dei lavori di realizzazione. Si tratta, nel caso dell'Impianto Integrato, di una importante risorsa per garantire il funzionamento della raccolta differenziata e il contenimento del relativo costo per le amministrazioni locali, costrette oggi a conferire la frazione umida a centinaia di chilometri di distanza. La realizzazione dell'Impianto - conclude Panebianco - avrà ovviamente anche importanti ricadute occupazionali sul territorio, sarà occasione di sviluppo e sostegno alle comunità locali e garantirà la tutela dell'ambiente, da sempre obiettivi primari per l'azienda». (*CAGI*)
VIABILITÀ
Riqualificazione «115», i sindaci si mobiliano
I sindaci della Provincia di Agrigento hanno chiesto un incontro al Ministro delle Infrastrutture ed all'Anas per discutere della realizzazione di un'opera viaria, attesa da decenni e mai realizzata: la chiusura dell'anello autostradale siciliano attraverso la riqualificazione della statale 115 che attraversa tutta la zona costiera dell'agrigentino. «La realizzazione di un tratto autostradale da Gela a Castelvetrano - scrivono gli amministratori capitanati dal sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo - se non si vuole abbandonare questo territorio al proprio destino e mettere il sigillo ad una umiliazione che la nostra provincia continua a subire da anni per mancanza di una programmazione seria ed efficace soprattutto nel settore delle infrastrutture, non è più rinviabile». (* PAPI*)
Siciliareporter
Agrigento, la Regione assegna risorse finanziarie per il 2020 all'ex provincia
Pubblicato nel sito della Regione il decreto n. 159 a firma congiunta dell'Assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica Bernadette Grasso, dell'Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e all'Istruzione Roberto La Galla con il quale sono state assegnate risorse pari a circa venti milioni di euro destinate ai Liberi Consorzi comunali ed alle Città metropolitane dell'Isola per il 2020.
Al Libero Consorzio Comunale di Agrigento sono stati assegnati complessivamente 2.005.970,41 di cui 976.342,41 di euro per le scuole e 1.029.628,58 di euro per le infrastrutture stradali per il 2020. Per il quinquennio 2021-2025 le somme destinate ai Liberi Consorzi e Città Metropolitane ammontano a 100 milioni di euro per ciascun anno.
Gli importi potranno essere utilizzati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per interventi di manutenzione straordinaria delle strade e delle scuole di rispettiva competenza, in piena autonomia, tenendo conto delle effettive esigenze e della possibilità di far ricorso ad altre fonti di finanziamento.
Il programma per l'annualità 2020 per accedere ai finanziamenti dovrà essere inviato al Dipartimento delle Autonomie Locali entro il 30 giugno 2020. Queste somme sono da considerare autorizzate in assenza di osservazioni entro trenta giorni dalla loro ricezione. Con successivi provvedimenti del competente Dirigente Generale si provvederà ad assegnare le risorse destinate al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Corriere di Sciacca
Miglioramento rete stradale interna, firmato contratto d'appalto tra ex Provincia e impresa
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà a breve sulla viabilità interna dell'area collinare e montana. Oggi è stato firmato nella sede dell'Ufficio Contratti e Gare il contratto d'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria su diverse strade del comparto centro-nord, ed in particolare sulla dorsale San Biagio Platani-Casteltermini-Staz.Acquaviva-SS 189, lavori che erano stati aggiudicati prima della momentanea sospensione dell'iter conclusivo a causa dell'emergenza Covid-19.
Si tratta di un importante appalto dell'importo a base d'asta di 3.990.000 euro, gestito dall'UREGA (Ufficio Regionale Espletamento Gare Appalto, Servizio Territoriale di Agrigento, ai sensi dell'art. 9 della L.R. 12/2011) con procedura di gara telematica. Il contratto è stato firmato dal Segretario/Direttore Generale del Libero Consorzio Caterina Moricca, dal Direttore del Settore Infrastrutture Stradali Dott. Ignazio Gennaro e dal legale rappresentante dell'impresa INGEGNERIA COSTRUZIONI COLOMBRITA SRL, di San Giovanni La Punta (CT), che si era aggiudicata la gara ottenendo un punteggio complessivo di 86,496 (somma dell'offerta tecnica, pari a 70 punti, e di quella economica, pari a 16,496, per la quale il ribasso è stato del 20,691%).
I lavori dovranno essere completati entro 600 giorni a decorrere dalla data di consegna dei lavori stessi, progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio e finanziati con fondi del Patto per il Sud (Decreto n. 352/2018 del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità Trasporti). Un finanziamento che, oltre a consentire gli indispensabili lavori di sistemazione, avrà positive ricadute sull'economia del territorio.
Diverse le strade di questo comparto che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Le principali sono: SP 20-A Stazione Acquaviva-Casteltermini, SP 20-B Casteltermini-San Biagio Platani, SP 21 Casteltermini-Passofonduto, SP 22 Stazione Campofranco-Casteltermini, SP 23 Bivio Casteltermini-S.S. 189 AG-PA, SP 66 Circonvallazione di San Biagio Platani, SPC 28 Voltano-Molinazzo-Zotta d'argento, SPC 29 Viviano-Campisia-Buonanotte, SPC 30 S.Angelo-S.Giovanni-Viviano.
Sono strade della viabilità secondaria di notevole importanza per gli abitanti dell'area compresa tra San Biagio Platani e Casteltermini, e che consentono i collegamenti con Agrigento e l'intera rete viaria principale, in particolare con la S.S. 189 Palermo-Agrigento. Strade che da anni, a causa delle ridotte o addirittura inesistenti risorse a disposizione, si trovano in condizioni non ottimali, con frane, cedimenti delle carreggiate e altre situazioni di pericolo per gli automobilisti in transito.
GrandangoloAgrigento
Spese di funzionamento del Libero Consorzio, la Regione indica le risorse per il 2020
Pubblicato nel sito della Regione il decreto n. 164 del 12 giugno dell'Assessorato per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica con il quale è stato approvato il riparto delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l'anno 2020, pari a 44.102.747,65, destinato ai Liberi Consorzi comunali della Sicilia.
Il riparto è stato concesso in base al decreto interassessoriale n. 162 del 12 Giugno 2020 emanato dall'Assessore regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, di concerto con l'Assessore regionale per l'Economia con il quale è stata disposta l'assegnazione delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l'anno 2020, pari a complessivi 100.000.000,00 da destinare ai Liberi Consorzi comunali ed alle Città metropolitane. Il finanziamento servirà a titolo di contributo alle spese di funzionamento per l'anno 2020.
Al Libero Consorzio Comunale di Agrigento sono stati assegnati complessivamente 9.720.549,62 euro, frutto del riparto stabilito dalla Regione in base ad una serie di parametri fissati ai sensi del comma l dell'articolo 2 della L. r. n. 8/2017 e sue modifiche e integrazioni.
Il finanziamento regionale alle spese di funzionamento del Libero Consorzio di Agrigento viene attribuito tenendo conto di diversi indicatori tra cui, in primo luogo, quello che riguarda la popolazione residente. Una quota riguarda, invece, le sezioni delle scuole medie superiore di competenza del Libero Consorzio. Tra gli altri parametri utilizzati vi sono quelli relativi alla superficie territoriale (3.053 mq) ed una parte viene assegnata in base ai 1.345 Km delle strade provinciali.
IlSicilia.it
Ars, semaforo verde per la legge sulla sburocratizzazione
Maurizio Zoppi
Semaforo verde a Palazzo dei Normanni per il disegno di legge sulla semplificazione delle procedure amministrative: 33 a 24 i voti favorevoli.
Un ddl che ha fatto riemergere vecchi dissapori tra l'assemblea regionale e il governo Musumeci. Il testo di iniziativa parlamentare che, dopo un lungo lavoro in prima commissione, è stato incardinato in aula, era pronto ad assorbire gli emendamenti ed essere votato.
Ma anche il governo, con una corsa frenetica delle ultime ore, ha presentato un testo, più o meno sulla stessa materia, sotto forma di emendamento. La polemica ha assunto carattere politico. Ma dopo numerose contestazioni principalmente da parte dell'opposizione. Uno degli articoli che oggi ha fatto alzare i toni è stato l'articolo 2 della norma.
Articolo 2
In relazione all'esigenza di assicurare gli interventi straordinari necessari a seguito dell'emergenza da pandemia Covid-19 e nelle more dell'intervento legislativo statale che assicuri un quadro unitario di misure di semplificazione dei procedimenti amministrativi, al fine di sostenere la ripresa economica della Regione e di assicurare l'accelerazione delle procedure ordinarie per la realizzazione di opere infrastrutturali di interesse strategico, già finanziate nell'ambito di atti di programmazione anche a valere su risorse extraregionali, nonché al fine di assicurare la riqualificazione, l'adeguamento e la messa in sicurezza di edifici scolastici di proprietà della Regione e degli enti locali e di immobili di proprietà delle aziende del servizio sanitario regionale in relazione alla gestione dell'emergenza di pandemia Covid-19, incluse le attività riabilitative su soggetti già affetti dalla patologia, il Presidente della Regione, entro 10 giorni dalla data di entrata della presente legge, nell'ambito delle competenze attribuite ai singoli enti, con propri decreti, previa delibera di Giunta, per un termine non superiore a 18 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nomina commissari:
a) i sindaci dei comuni interessati per le opere di interesse comunale e per gli interventi sugli edifici scolastici comunali;
b) i sindaci metropolitani ed i presidenti dei liberi Consorzi comunali per le opere d'interesse sovracomunale e per gli interventi sugli edifici scolastici delle ex province regionali;
c) i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere interessate per gli interventi sugli immobili sanitari.
Articolo che per l'opposizione conferisce un elevato potere al governatore Musumeci. Per il deputato del Pd Antonello Cracolici "questo articolo è criminale. E' una legge liberticida e i rischi di non poterla gestire per snellire le procedure. Aumenterà le intermediazione."
Corriere Agrigentino
Agrigento. Firmato contratto appalto miglioramento rete stradale - Corriere Agrigentino
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà a breve sulla viabilità interna dell'area collinare e montana. Oggi infatti è stato firmato nella sede dell'Ufficio Contratti e Gare il contratto d'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria su diverse strade del comparto centro-nord, ed in particolare sulla dorsale San Biagio Platani-Casteltermini-Stazione Acquaviva-Ss 189, lavori che erano stati aggiudicati prima della momentanea sospensione dell'iter conclusivo a causa dell'emergenza Covid-19.
Si tratta di un importante appalto dell'importo a base d'asta di 3.990.000 euro, gestito dall'Urega (Ufficio Regionale Espletamento Gare Appalto, Servizio Territoriale di Agrigento) con procedura di gara telematica. Il contratto è stato firmato dal segretario/direttore generale del Libero Consorzio Caterina Moricca, dal direttore del Settore infrastrutture stradali Ignazio Gennaro e dal legale rappresentante dell'impresa "Ingegneria costruzioni Colombrita SrL" di San Giovanni La Punta (CT), che si era aggiudicata la gara ottenendo un punteggio complessivo di 86,496 (somma dell'offerta tecnica, pari a 70 punti, e di quella economica, pari a 16,496, per la quale il ribasso è stato del 20,691%).
I lavori dovranno essere completati entro 600 giorni a decorrere dalla data di consegna dei lavori stessi, progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio e finanziati con fondi del Patto per il Sud. Un finanziamento che, oltre a consentire gli indispensabili lavori di sistemazione, avrà positive ricadute sull'economia del territorio.
Diverse le strade di questo comparto che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Le principali sono: Sp 20-A Stazione Acquaviva-Casteltermini, Sp 20-B Casteltermini-San Biagio Platani, Sp 21 Casteltermini-Passofonduto, Sp 22 Stazione Campofranco-Casteltermini, Sp 23 Bivio Casteltermini-Ss 189 AG-PA, Sp 66 Circonvallazione di San Biagio Platani, Spc 28 Voltano-Molinazzo-Zotta d'argento, Spc 29 Viviano-Campisia-Buonanotte, Spc 30 Sant'Angelo-San Giovanni-Viviano.
Sono strade della viabilità secondaria di notevole importanza per gli abitanti dell'area compresa tra San Biagio Platani e Casteltermini, e che consentono i collegamenti con Agrigento e l'intera rete viaria principale, in particolare con la Ss 189 Palermo-Agrigento. Strade che da anni, a causa delle ridotte o addirittura inesistenti risorse a disposizione, si trovano in condizioni non ottimali, con frane, cedimenti delle carreggiate e altre situazioni di pericolo per gli automobilisti in transito.
GRANDANGOLO
VIABILITÀ, FIRMATO APPALTO PER MANUTENZIONE STRADE COMPARTO CENTRO-NORD
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà a breve sulla viabilità interna dell'area collinare e montana. Oggi infatti è stato firmato nella sede dell'Ufficio Contratti e Gare il contratto d'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria su diverse strade del comparto centro-nord, ed in particolare sulla dorsale San Biagio Platani-Casteltermini-Staz.Acquaviva-SS 189, lavori che erano stati aggiudicati prima della momentanea sospensione dell'iter conclusivo a causa dell'emergenza Covid-19. Si tratta di un importante appalto dell'importo a base d'asta di 3.990.000,00 euro, gestito dall'UREGA (Ufficio Regionale Espletamento Gare Appalto, Servizio Territoriale di Agrigento, ai sensi dell'art. 9 della L.R. 12/2011) con procedura di gara telematica. Il contratto è stato firmato dal Segretario/Direttore Generale del Libero Consorzio dott.ssa Caterina Moricca, dal Direttore del Settore Infrastrutture Stradali Dott. Ignazio Gennaro e dal legale rappresentante dell'impresa INGEGNERIA COSTRUZIONI COLOMBRITA SRL, di San Giovanni La Punta (CT), che si era aggiudicata la gara ottenendo un punteggio complessivo di 86,496 (somma dell'offerta tecnica, pari a 70 punti, e di quella economica, pari a 16,496, per la quale il ribasso è stato del 20,691%).
I lavori dovranno essere completati entro 600 giorni a decorrere dalla data di consegna dei lavori stessi, progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio e finanziati con fondi del Patto per il Sud (Decreto n. 352/2018 del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità Trasporti). Un finanziamento che, oltre a consentire gli indispensabili lavori di sistemazione, avrà positive ricadute sull'economia del territorio.
Diverse le strade di questo comparto che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Le principali sono: SP 20-A Stazione Acquaviva-Casteltermini, SP 20-B Casteltermini-San Biagio Platani, SP 21 Casteltermini-Passofonduto, SP 22 Stazione Campofranco-Casteltermini, SP 23 Bivio Casteltermini-S.S. 189 AG-PA, SP 66 Circonvallazione di San Biagio Platani, SPC 28 Voltano-Molinazzo-Zotta d'argento, SPC 29 Viviano-Campisia-Buonanotte, SPC 30 S.Angelo-S.Giovanni-Viviano.
Sono strade della viabilità secondaria di notevole importanza per gli abitanti dell'area compresa tra San Biagio Platani e Casteltermini, e che consentono i collegamenti con Agrigento e l'intera rete viaria principale, in particolare con la S.S. 189 Palermo-Agrigento. Strade che da anni, a causa delle ridotte o addirittura inesistenti risorse a disposizione, si trovano in condizioni non ottimali, con frane, cedimenti delle carreggiate e altre situazioni di pericolo per gli automobilisti in transito.
LIVESICILIA
"ZES, VANTAGGI FISCALI DA SUBITO
PIÙ FACILE INVESTIRE IN SICILIA"
Intervista al ministro Provenzano: "Mai come con questo governo l'attenzione verso il Sud è stata alta".
di Salvo Toscano
Non è "la panacea" per la Sicilia. Ma è una grande occasione. E il plauso bipartisan al provvedimento lo conferma. Le Zes, Zone economiche speciali, introdotte in Sicilia dal provvedimento del ministro per il Sud Peppe Provenzano, renderanno più "attrattiva" l'Isola per i grandi investimenti. E' un passo, dice a Livesicilia il ministro siciliano, auspicando una collaborazione istituzionale fitta e leale con la Regione.
Ministro Provenzano, il suo decreto sulle Zes è stato salutato con entusiasmo bipartisan dalla politica siciliana. Ci spiega perché queste Zone economiche speciali sono così importanti?
"Per rendere la Regione non solo attraente, com'è, con le sue bellezze, ma anche attrattiva. Attrattiva di capitali e imprese, persone e lavoro, nuove idee e nuove iniziative per lo sviluppo. Le ZES erano attese da anni, istituendole abbiamo recuperato un fortissimo ritardo. Ce ne saranno due, una per la Sicilia Occidentale e una per la Sicilia Orientale, complessivamente circa 5.600 ettari di territorio e molti comuni interessati. Il vantaggio è quello di godere, in queste aree, di una semplificazione amministrativa che non esito a definire drastica (per esempio conlo sportello unico per le imprese) e ci saranno forti incentivi fiscali per attrarre gli investimenti".
Da quando la Sicilia potrà concretamente risentire degli effetti positivi delle Zes?
"I vantaggi fiscali partono da subito, e valgono sia per le imprese già localizzate che per quelle che vorranno insediarsi. Per la piena operatività manca ancora un tassello, la nomina del commissario straordinario del governo. La Regione ha sollevato conflitto di attribuzioni di fronte alla Consulta, su queste nomine. Confido che possa rivedere la sua posizione, nello spirito di collaborazione che ha portato a conseguire l'obiettivo. Ma le ZES, nate per attrarre grandi investimenti, sono per definizione una politica nazionale, occorre che chi le dirige si prenda la piena responsabilità del loro funzionamento, anche di fronte a grandi investitori, senza veti locali. Troppo spesso, infatti, chi vuole arrivare a investire deve fare il giro delle sette chiese, tra assessorati e ministeri: se gli passa la voglia, è anche un po' colpa nostra".
Cosa pensate di fare per evitare che anche questo strumento non diventi l'ennesima occasione sprecata per la Sicilia come in buona parte è stato per i fondi europei?
"Per la verità, l'occasione ce la stiamo dando ed è dovere di tutti assumersi fino in fondo la propria parte di responsabilità per trasformarle in una occasione di sviluppo regionale. Ma le Zes sono solo uno strumento, non la panacea per la ripresa della Sicilia. Anche sui fondi europei, vorrei dirlo con chiarezza. Per chi governa, non può essere mai troppo tardi. Il mio Ministero in queste settimane con i vari Ministeri e tutte le Regioni ha riprogrammato circa 10 miliardi da spendere per contrastare l'emergenza, per spese sanitarie, scuola, digitale, sostegno ai redditi e alle imprese dei settori più colpiti, anche con aiuti al circolante. Questo consente anche di accelerare un ritmo di spesa che, con poche eccezioni, ancora non mi soddisfa. Fin qui, mancava solo la Sicilia. In queste ore si è riaperta una interlocuzione tecnica, spero si producano al più presto frutti, sarebbe un peccato non sfruttare questa occasione. La mia disponibilità c'era prima, quando qualcuno preferiva polemizzare diffondendo la fake news che avrei sottratto risorse alla Sicilia. E c'è ancora adesso".
Gli effetti economici del lockdown si ripercuoteranno più sensibilmente sulle fasce più deboli del Paese. E quindi sul Sud. Con quali specifici strumenti pensate di contrastare questa situazione al Mezzogiorno?
"L'ho detto già all'inizio del lockdown. Se la crisi sanitaria ha colpito soprattutto le Regioni più sviluppate, la ricaduta economica e sociale al Sud si somma a fragilità strutturali e alle ferite non ancora sanate dalla crisi precedente. Come Governo, abbiamo mobilitato risorse senza precedenti nella storia d'Italia e, nel farlo, nemmeno un euro è stato sottratto alle risorse per investimenti del Sud. L'ho detto in Parlamento e lo ripeto. Mettere in contrapposizione sviluppo e riequilibrio territoriale è un errore del passato, da non ripetere. Ricordo che tra il 2009 e il 2011, con l'allora ministro Tremonti, circa 26 miliardi di spesa in conto capitale vennero dirottati dal Sud per coprire spese nazionali. A pagare le conseguenze del mancato investimento nel Mezzogiorno è tutto il Paese. L'Italia, per rialzarsi, deve sanare le sue fratture sociali e territoriali. Ecco perché, soprattutto con il decreto Rilancio, c'è stata un'attenzione speciale per le fasce deboli e senza tutele e per il Sud. Ma non basta tamponare, ora c'è da rilanciare sugli investimenti pubblici, l'unica via per creare lavoro buono. A partire dalle infrastrutture, su cui oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo avuto un incontro importante, con il Presidente Musumeci e la Ministra De Micheli. Si apre una grande opportunità, con i finanziamenti europei, e per una volta il Sud parte avvantaggiato, grazie al Piano Sud 2030 che con Conte avevamo presentato solo una settimana prima del lockdown e che adesso è ancora più attuale. Anzi, sfruttando una finestra di opportunità che si è aperta a livello europeo, stiamo provando a inserire nel nostro piano qualcosa che negli scorsi anni sembrava impossibile, una fiscalità di vantaggio per il Sud. Mai come con questo governo, forse, l'attenzione verso il Sud è stata alta. È una delle critiche che riceviamo, per me è una medaglia".
Non pensa che avere applicato le stesse misure e per lo stesso tempo in Lombardia come in regioni meridionali dove il Covid si è diffuso in modo blando abbia penalizzato ingiustamente ed eccessivamente una parte di Paese che si trovava già in condizioni drammatiche?
"Le dure misure cui gli italiani, con enorme senso di responsabilità, hanno accettato di sottoporsi sono servite proprio a fare quello che lei dice, limitare il contagio e fare in modo che i sistemi sanitari delle regioni meridionali si attrezzassero, e non si trovassero, con le loro debolezze che ben conosciamo, ad affrontare un'ondata da cui avrebbero rischiato di venire travolti. Era la preoccupazione che ha accompagnato Governo e Presidenti di Regione. Sono state scelte drastiche, difficili, che nessuno di noi credo abbia assunto a cuor leggero. Ma sono state necessarie, e hanno fatto da apripista a quelle europee, come ci è stato riconosciuto in questi giorni. Ognuno ha pagato un prezzo alto, in questa tragedia globale della pandemia. Francamente, non alimenterei la contrapposizione territoriale. Ho provato un moto di sincero di partecipazione per le bare a Bergamo, e sono stato orgoglioso di vedere quei pazienti bergamaschi un po' increduli ma felici di svegliarsi e ritrovarsi salvi a Palermo. Devo dire che la pandemia ha fatto giustizia anche di tanti luoghi comuni, proprio sul rapporto tra Nord e Sud. Penso al Cotugno di Napoli, diventato l'ospedale modello nel mondo. Non per cedere alla retorica opposta, ma per dire che al Sud le cose possono funzionare. La sfida è rendere l'impegno strutturale sulle strutture sanitarie, e il 40% degli investimenti previsti dal dl Rilancio andrà al Sud".
Sulle Zes abbiamo registrato uno spirito di collaborazione istituzionale tra governo centrale e governo regionale. È possibile che questa diventi la regola nell'interesse della Sicilia?
"La collaborazione istituzionale dovrebbe essere la regola.Anzi, è un dovere per chi ha l'onore di ricoprire incarichi istituzionali. Per parte mia, credo di aver dimostrato questa disponibilità, già in chiusura della rendicontazione dei fondi europei nel 2019 mettendo a disposizione le strutture centrali dell'Agenzia, in occasione dell'accordo sul disavanzo regionale. Ne abbiamo parlato anche oggi con il Presidente Musumeci, a margine dell'incontro con la Ministra De Micheli. Noto però un rischio, che non voglio attribuire alla volontà politica di nessuno, ma che c'è. Mentre in Sicilia si chiedeva tutto a "mamma Regione", ora ogni problema sembra rimandato al Governo nazionale. Ognuno ha le sue responsabilità, la Regione ha competenze importanti, di cui peraltro è gelosissima, come dimostra l'ampio contezioso costituzionale. Collaborazione sì, dunque. Nel rispetto delle proprie responsabilità. Piuttosto, sento l'esigenza che tutti insieme si lavori per aiutare gli enti locali, i Comuni, ad affrontare questo passaggio delicato. Qualche settimana fa ho provato a farlo sbloccando 300 milioni per infrastrutture sociali, ma ora dobbiamo anche affrontare il nodo del rafforzamento amministrativo".
Da uomo di sinistra che ne pensa delle polemiche che hanno accompagnato l'ingresso in giunta della Lega in Sicilia con Alberto Samonà?
"Raramente commento le vicende politiche interne di altri partiti e da Ministro non mi permetterei di sindacare le scelte legittime di un Presidente sulla sua giunta. Mi limito a una considerazione, diciamo così, di carattere storico. Citando Sciascia, nelle classi dirigenti che passano da destra a sinistra, da un partito all'altro, dall'autonomismo siciliano alla Lega di Salvini io vedo solo l'ennesima incarnazione di quell'eterno trasformismo che tanto male ha fatto nei secoli alla Sicilia e all'Italia. La Lega è stata nemica del Mezzogiorno, nelle scelte di Governo e non solo per le parole di odio nei confronti dei meridionali che Salvini pronunciava e che non dimentichiamo. Ora leggo, nel caso specifico, perfino di poesie dedicate ai nazisti. Tutto questo mi pare abbia poco a che fare con "l'identità siciliana". Ma è un tema troppo importante per piegarlo alla polemica politica quotidiana".
VOLI E STRADE SECONDARIE
Intesa tra Musumeci e De Micheli
Incontro a Roma tra governo nazionale e regionale.
Il tema dei collegamenti aerei da e per la Sicilia, e in generale della situazione dei trasporti e delle infrastrutture nell'Isola, è stato al centro dell'incontro che il governatore Nello Musumeci ha avuto stamane a Roma con i ministri delle Infrastrutture, Paola De Micheli, e del Sud, Giuseppe Provenzano. Il presidente della Regione era accompagnato dall'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone.
Nel corso della riunione, che si è protratta per circa un'ora, è stato deciso che la prossima settimana si terrà un incontro al ministero con le compagnie aeree minori, e al quale parteciperà anche l'Enac, per discutere esclusivamente dei collegamenti con l'Isola.
Entro 15 giorni, verrà costituito, inoltre, un Tavolo permanente sulle infrastrutture strategiche siciliane, così come richiesto dal governo Musumeci con una delibera di giunta.
Altro tema affrontato quello della manutenzione delle strade secondarie. Nei prossimi giorni, la Regione trasmetterà al ministero il Piano della viabilità provinciale, per la nomina di un commissario e con dotazione finanziaria di oltre mezzo miliardo di euro tra Fondi regionali e statali. "È solo un primo passo - sottolinea il governatore Nello Musumeci - ho detto con chiarezza alla ministra che la condizione della mobilità e delle nostre strade è davvero insostenibile e non più rinviabile. Ho colto interesse e disponibilità. Vedremo nelle prossime settimane".