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Agrigento, avviato il servizio di risanamento ambientale sul territorio provinciale - ScrivoLibero.it
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha già avviato il servizio di rimozione dei rifiuti su tutto il territorio provinciale. Primo step di questo importante servizio effettuato dal Settore Ambiente l'azione sulle discariche abusive precedentemente sottoposte a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria. Il cronoprogramma prevede la rimozione dei rifiuti lungo la SP n. 68 Lido Azzurro-Realmonte-Capo Rossello e nelle aree adiacenti, quindi si passerà alle seguenti strade individuate dall'Ufficio di Risanamento Ambientale (RUP e Direttore dei Lavori Giovanni Alletto, geometra contabile Armando Spaziani, assistente ai lavori Antonio Sciarratta): SP n. 7 Licata-Riesi;,SP, n. 10 Campobello-Fiume Salso, Sp n. 46 (da SP Naro-Campobello a SS 123 c.da Durrà), SP n. 62 Licata-Butera, Sp, n. 63 SS 115-quadrivio Tre Fontane, Sp n. 67 Licata-Torre di Gaffe, , Sp n. 72 (Licata-Valle del Grillo nei suoi vari tratti).
Saranno sottoposte a bonifica anche le ex consortili SPC n. 55 (dalla SP n. 10 alla SS n. 644), SPC n. 66 (da SP 10 a Fiiume Salso), SPC n. 69 (da SPC 68-c.da Conca-Penninello), SPC n. 73 (da SS 122 a SP Serradifalco-Montedoro) e la ex regionale SPR n. 64 (Campobello di Licata - Quota 284 - SS 123). I territori interessati ricadono nei comuni di Realmonte, Campobello di Licata, Naro, Licata e Ravanusa. Ultimata la zona est si procederà alla bonifica delle strade e delle parti di territorio comprese nei comparti centro-nord e ovest.
Gli interventi saranno eseguiti dall'impresa "Mediterranea Servizi di Sbalanca Ignazio", aggiudicataria dell'appalto "Accordo Quadro per la raccolta e il conferimento in discarica dei rifiuti abbandonati su tutto il territorio provinciale e sulle strade di competenza del Libero Consorzio (provinciali, ex consortili ed ex regionali)" con un ribasso del 67,21% sull'importo a base d'asta di 330.000,00 euro per due anni (compresi oneri per la sicurezza pari a 9.900,00 euro non soggetti a ribasso). Nell'accordo è prevista la rimozione di rifiuti di qualsiasi tipologia (ordinari e speciali pericolosi e non pericolosi).
Il servizio rientra nella competenza dei Liberi Consorzi Comunali ed è previsto dall'art. 160 della Legge Regionale n. 25 del 1993. Nonostante i pesanti tagli alle risorse destinate dai Governi Nazionale e Regionali alle ex Province Regionali il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha ulteriormente incrementato il budget per il biennio 2020-2021, consentendo così un'azione più capillare ed efficace di risanamento ambientale su tutto il territorio provinciale per tutelare la salute dei cittadini, garantendo anche la sicurezza durante le operazioni di rimozione dei rifiuti pericolosi da trasportare nei centri autorizzati per lo stoccaggio e lo smaltimento.
Trc - Youtube
AGRIGENTO IL LIBERO CONSORZIO BATTE CASSA
L'ex Provincia di Agrigento "batte cassa" e mette in vendita i gioielli di famiglia. Approvato dal commissario Di Pisa il piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni di proprietà del Libero consorzio provinciale.
https://www.youtube.com/watch?v=1mRcDRGgjrE
Money.it
Decreto Semplificazioni: cosa prevede, testo e novità
C'è l'accordo sul decreto Semplificazioni, definito da Conte "la madre di tutte le riforme". Il testo è composto da circa 100 pagine e 50 articoli con norme in materia di semplificazione amministrativa, green economy, deroghe al Codice degli appalti e nuovo reato di abuso di ufficio.
Il testo passa con la formula "salvo intese", anche se - come ha precisato Conte - l'intesa politica è stata pienamente raggiunta e mancano soltanto gli ultimi dettagli tecnici (ad esempio l'elenco delle opere considerate prioritarie).
La sanatoria degli abusi edilizi, invece, non ci sarà.
Nei prossimi giorni il dl Semplificazioni passerà al vaglio dell'Ue in occasione del Consiglio sul Recovery Fund.
Dopo il via libera del Governo adesso manca la discussione in Parlamento che potrebbe rivelarsi più articolata del previsto, soprattutto riguardo al Codice degli appalti.
Dopo giorni di discussione i partiti di maggioranza hanno trovato l'accordo sul dl Semplificazioni, una provvedimento indispensabile - secondo il Premier - a far partire l'economia dell'Italia. Il nucleo centrale del decreto è la semplificazione burocratica e lo snellimento delle procedure.
Il testo è composto da 50 articoli, discussi uno per uno nel corso del Consiglio dei Ministri che si è tenuto in nottata. Tuttavia al provvedimento è apposta la formula salvo intese , che lascia intendere che ci sarà spazio per successive modifiche.
Infatti si teme la reazione del Parlamento soprattutto su due argomenti:
abuso d'ufficio dei pubblici ufficiali;
deroga al Codice degli appalti.
Abuso d'ufficio per pubblici ufficiali, le novità
Il decreto Semplificazioni apporta modifiche incisive alla fattispecie di reato di abuso d'ufficio in cui incorrono pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico ufficio. Si vuole eliminare la cosiddetta "sindrome della firma" e limitare i margini di discrezionalità dei funzionari.
Il testo andrà a modificare l'articolo 323 del Codice penale precisando quali sono le leggi e i regolamenti violati che fanno scattare il reato.
da tali specifiche regole non residuino margini di discrezionalità per il soggetto, in luogo della vigente previsione che fa generico riferimento alla violazione di norme di legge o di regolamento. Ciò al fine di definire in maniera più compiuta la condotta rilevante ai fini del reato di abuso di ufficio."
Abuso d'ufficio: cosa cambia nel decreto Semplificazioni
Appalti, affidamento diretto fino a 150 mila euro
Tema centrale del dl Semplificazioni la deroga per un anno (fino al 31 dicembre 2021) alla disciplina degli appalti. Se il testo fosse approvato, si andrebbe a modificare il Codice degli appalti nella parte in cui prevede i metodi di attribuzione dei contratti.
Nella bozza è previsto l'affidamento diretto per importi inferiori a 150.000 euro (cifra che potrebbe subire degli aggiustamenti) e procedure più snelle per le gare d' appalto di valore uguale o superiore a 5 milioni di euro.
Appalti, niente gara sotto i 150 mila euro: novità nel Dl Semplificazioni
Novità anche per quanto riguarda il capitolo legalità e controlli antimafia in fase di aggiudicazione appalti:
"Fino al 31 luglio 2021, si prevede l'applicabilità della procedura d'urgenza per il rilascio della certificazione antimafia...... con revoca del beneficio o dell'agevolazione attribuita al privato nel caso in cui la documentazione successivamente pervenuta accerti la sussistenza di una delle cause interdittive ai sensi della disciplina antimafia."
Potenziamento dello smart working
Altro aspetto importante del decreto Semplificazioni è l'obbligo per le Pubbliche amministrazioni di sviluppare sistemi idonei a garantire ai dipendenti l'esercizio del lavoro a casa in sicurezza ed efficienza. A tal fine il Governo vuole instaurare misure di semplificazione e coordinamento dell'attività potenziando il Dipartimento della trasformazione digitale (Agid).
Di pari passo al potenziamento dello smart working si vuole introdurre un Codice di condotta tecnologica con regole omogenee valide per tutte le ramificazioni della Pubblica amministrazione.
Digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche
Senza digitalizzazione non può esserci semplificazione. Quindi per eliminare l'eccessivo carico burocratico in capo alle diramazioni pubbliche il dl prevede nuove regole per favorire l'identità e il domicilio digitale e l'accesso ai servizi informatici da parte dei cittadini.
La semplificazione riguarda anche la conservazione di informazioni e documenti in formato digitale, nel rispetto delle norme a tutela della privacy.
Uno degli obiettivi del Governo è migliorare le funzionalità dell'App Io, quella che serve per richiedere il Bonus vacanze 2020.
Nuovo impulso alla green economy
Nella bozza a disposizione largo spazio viene dato alla tutela dell'ambiente e all'implementazione della green economy, da rafforzare tramite nuove procedure senza l'appesantimento burocratico del passato. La semplificazione riguarderà:
i progetti inerenti l'energia rinnovabile;
la realizzazione di punti e stazioni di ricarica di veicoli elettrici;
il trasferimento di energia rinnovabile dall'Italia ad altri Paesi;
la manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio forestale e montano;
il rilascio delle garanzie a favore di progetti del green new deal.
Businessonline
Diritti lavoratore dipendente in smart working (telelavoro) e doveri del datore di lavoro e azienda
Autore: Chiara Compagnucci
Gli smart workers sono in crescita anche perché molte aziende hanno introdotto modalità agili senza aver formalmente implementato un preciso progetto organizzativo.
Sempre più ricorso al lavoro agile, sia esso in smart working o in telelavoro. Non cambia il concetto di fondo ovvero che si tratta di lavoro a distanza perfettamente normato nei diritti e nei doveri di lavoratore e datore.
Alla base dello smart working c'è un accordo tra le parti in cui il dipendente di un'azienda concorda orari e sede per svolgere l'attività grazie all'ausilio delle nuove tecnologie.
Il risultato è una nuova organizzazione aziendale e una differente concezione dell'ufficio ma senza perdere di vista diritti e doveri di entrambe le parti. Numeri alla mano e indipendentemente dalla contingenza, gli smart workers in Italia sono in crescita significativa tra impiegati, quadri e dirigenti.
Anche perché molte aziende hanno introdotto modalità agili senza aver formalmente implementato un progetto organizzativo. Di certo c'è che anche senza intesa vanno rispettate le disposizioni contenute nella legge 81 del 2017 e quindi è necessario dare indicazioni ai dipendenti sulle modalità di svolgimento dell'attività. Vediamo quindi i dettagli della normativa tra
Diritti e doveri lavoratori in smart working
Il primissimo aspetto da chiarire riguarda proprio il significato di smart working che non va inteso come una perdita di diritti rispetto al lavoratore in sede.
Si tratta di una modalità di esecuzione del rapporto di impiego che rimane subordinata, trova nell'accordo tra le parti la sua ragion d'essere e, sebbene senza vincoli di orario o luogo e con l'utilizzo di strumenti tecnologici, fissa obiettivi da raggiungere.
Non si tratta quindi di un nuovo contratto ma di una differente modalità di svolgimento del rapporto subordinato. La prestazione può essere eseguita anche all'esterno di locali aziendali ovvero senza una postazione fissa e il lavoratore è soggetto ai limiti di durata massima dell'orario di lavoro ovvero pari a 40 ore alla settimane e un massimo di 8 ore di straordinari.
In buona sostanza, il lavoratore da remoto non va considerato sempre reperibile. Allo stesso tempo, l'intesa sullo smart working tra le parti serve anche a individuare le misure organizzative per assicurare il diritto alla disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche.
Dal punto di vista economico lo smart worker ha diritto a un trattamento economico e normativo non inferiore a quello applicato agli altri colleghi, nel rispetto del contratto collettivo di lavoro di riferimento. Il lavoratore ha quindi diritto alla piena tutela contro infortuni e malattie professionali.
Il tutto senza dimenticare che l'esperienza di smart working non è irreversibile. Nel caso in cui il lavoratore ha difficoltà a operare a distanza può sempre chiedere il ripristino della situazione originaria.
Smart working, diritti e doveri del datore di lavoro
Nell'accordo tra le parti, rigorosamente in forma scritta, occorre precisare i tempi di riposo, quali sono i permessi, che sono gli stessi del dipendente in sede, così come i poteri direttivi e di controllo del datore di lavoro. In ogni caso lo smart worker è chiamato a collaborare per l'attuazione delle misure di prevenzione dei rischi.
Tra i doveri del datore di lavoro c'è anche quello di assicurare salute e sicurezza, da mettere nero su bianco almeno una volta all'anno con la consegna al dipendente di una informativa scritta con l'indicazione dei rischi generali e specifici connessi alla modalità di esecuzione del rapporto di impiego a distanza.
Un diritto del datore che deve essere inserito nell'accordo è quello della verifica dell'attività svolta e dunque dei comportamenti che possono essere oggetto di sanzione. Proprio il capitolo dei controlli è tra quelli più delicati e nell'accordo vanno sempre specificati; l'indicazione della possibilità o meno di usare gli strumenti per ragioni personali; il riferimento chiaro al codice disciplinare per la violazione delle prescrizioni; l'indicazione dei dati conservati e dei soggetti abilitati ad accedervi; le prescrizioni interne sulla sicurezza dei dati e dei sistemi; la descrizione degli strumenti e delle regole di utilizzo;
le modalità, le ragioni e la frequenza dei controlli; le modalità e tempi di conservazione dei dati; i comportamenti non tollerati.
SICILIA24H
IN EVIDENZAAVVIATO IL SERVIZIO DI RISANAMENTO AMBIENTALE SUL TERRITORIO PROVINCIALE
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha già avviato il servizio di rimozione dei rifiuti su tutto il territorio provinciale. Primo step di questo importante servizio effettuato dal Settore Ambiente l'azione sulle discariche abusive precedentemente sottoposte a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria. Il cronoprogramma prevede la rimozione dei rifiuti lungo la SP n. 68 Lido Azzurro-Realmonte-Capo Rossello e nelle aree adiacenti, quindi si passerà alle seguenti strade individuate dall'Ufficio di Risanamento Ambientale (RUP e Direttore dei Lavori Giovanni Alletto, geometra contabile Armando Spaziani, assistente ai lavori Antonio Sciarratta): SP n. 7 Licata-Riesi;,SP, n. 10 Campobello-Fiume Salso, Sp n. 46 (da SP Naro-Campobello a SS 123 c.da Durrà), SP n. 62 Licata-Butera, Sp, n. 63 SS 115-quadrivio Tre Fontane, Sp n. 67 Licata-Torre di Gaffe, , Sp n. 72 (Licata-Valle del Grillo nei suoi vari tratti).Saranno sottoposte a bonifica anche le ex consortili SPC n. 55 (dalla SP n. 10 alla SS n. 644), SPC n. 66 (da SP 10 a Fiiume Salso), SPC n. 69 (da SPC 68-c.da Conca-Penninello), SPC n. 73 (da SS 122 a SP Serradifalco-Montedoro) e la ex regionale SPR n. 64 (Campobello di Licata - Quota 284 - SS 123). I territori interessati ricadono nei comuni di Realmonte, Campobello di Licata, Naro, Licata e Ravanusa. Ultimata la zona est si procederà alla bonifica delle strade e delle parti di territorio comprese nei comparti centro-nord e ovest.Gli interventi saranno eseguiti dall'impresa "Mediterranea Servizi di Sbalanca Ignazio", aggiudicataria dell'appalto "Accordo Quadro per la raccolta e il conferimento in discarica dei rifiuti abbandonati su tutto il territorio provinciale e sulle strade di competenza del Libero Consorzio (provinciali, ex consortili ed ex regionali)" con un ribasso del 67,21% sull'importo a base d'asta di 330.000,00 euro per due anni (compresi oneri per la sicurezza pari a 9.900,00 euro non soggetti a ribasso). Nell'accordo è prevista la rimozione di rifiuti di qualsiasi tipologia (ordinari e speciali pericolosi e non pericolosi).Il servizio rientra nella competenza dei Liberi Consorzi Comunali ed è previsto dall'art. 160 della Legge Regionale n. 25 del 1993. Nonostante i pesanti tagli alle risorse destinate dai Governi Nazionale e Regionali alle ex Province Regionali il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha ulteriormente incrementato il budget per il biennio 2020-2021, consentendo così un'azione più capillare ed efficace di risanamento ambientale su tutto il territorio provinciale per tutelare la salute dei cittadini, garantendo anche la sicurezza durante le operazioni di rimozione dei rifiuti pericolosi da trasportare nei centri autorizzati per lo stoccaggio e lo smaltimento.
SICILIAONPRESS
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA IL DL SEMPLIFICAZIONIROMA
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale. Il decreto interviene, in particolare, in quattro ambiti principali: semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia; semplificazioni procedimentali e responsabilità; misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell'amministrazione digitale; semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy.Tra le principali misure in materia di contratti pubblici, si introduce in via transitoria, fino al 31 luglio 2021, una nuova disciplina degli affidamenti di lavori, servizi e forniture. L'affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro; una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell'importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria. In ambito edilizio, si provvede alla semplificazione degli interventi di demolizione e ricostruzione e delle procedure di modifica dei prospetti degli edifici.Per quanto riguarda la semplificazioni dei procedimenti si prevede che, per la maggior parte degli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, valga la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti. Si introduce per il periodo 2020-2023, l'Agenda della semplificazione amministrativa. Sul fronte della responsabilità degli amministratori pubblici, si prevede, fino al 31 luglio 2021, la limitazione della responsabilità per danno erariale al solo dolo per quanto riguarda le azioni, mentre resta invariata per quanto riguarda le omissioni. Si prevede l'accesso a tutti i servizi digitali della PA tramite Spid, Carta d'identità digitale e tramite AppIO su smartphone. Per le imprese, si prevede, in particolare, la semplificazione e la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga.
LIVESICILIA
PRIMA CAMPANELLA IL 7 SETTEMBREPER IL RIENTRO, MODELLO "SEMAFORO"
Le prima aule a riaprire saranno quelle dell'Alto Adige. Ecco come.La prima campanella post Covid suonerà il 7 settembre in Alto Adige. Secondo l'andamento epidemiologico, è previsto un modello 'semaforo': verde (norme su assembramento e igiene, mascherine solo negli spazi comuni), giallo (distanziamento di un metro, obbligo di mascherina e ingressi scaglionati) e rosso (nuovo lockdown e didattica a distanza).PIÙ PENSIONATI CHE LAVORATORIPUBBLICA AMMINISTRAZIONE: È SORPASSOLo scenario disegnato nella ricerca che apre il Forum Pa.Di RedazioneTutto fa pensare che presto nella Pubblica Amministrazione gli 'ex' oltrepasseranno i lavoratori in funzione. "Entro il 2021 la P.A italiana potrebbe avere più pensionati che dipendenti". E' lo scenario disegnato nella ricerca che apre il Forum Pa di quest'anno. La causa del sorpasso? "Il continuo calo del personale e - si spiega - un equilibrio fra ingressi e uscite che, nonostante lo sblocco del turnover, non è ancora stato raggiunto". A fronte di 3,2 milioni di impiegati i pensionati sono "già" 3 milioni", viene fatto notare. Inoltre, l'uscita anticipata è stata "parzialmente accelerata da Quota 100". (ANSA)
Giornale di Sicilia
Nuovi corsi di studio nella città dei Templi
Università, migliora l'offerta formativa
L'offerta formativa dell'Università degli Studi di Palermo per l'anno 2020-2021 sarà arricchita di nuovi
corsi di studio che verranno attivati nella sede di Agrigento. Si tratta, in particolare, di Architettura - progetto nel costruito (coordinatore Francesco
Maggio, che troverà spazio al Monastero di Santo Spirito) e di Lingue e Letterature. Che si aggiungono a quelli esistenti: Economia e Amministrazione Aziendale, coordinato da Gianmarco Ruisi (nella sede di Villa Genuardi) e Scienze dell'Educazione per la prima infanzia, coordinato da Antonio Bellingreri, che sarà collocato nella sede in via Quartararo. C'è anche il corso di laurea in Servizio Sociale coordinato da Giulio Gerbino. Le immatricolazioni prendono il via il primo agosto e i servizi digitali consentono la completa gestione online anche delle iscrizioni ad anni successivi e di tutte le pratiche studenti, comprese le procedure per l'accesso alle lauree magistrali. Si tratta in particolare corsi ad accesso programmato locale, posticipata a causa dell'emergenza pandemica, prende il via il 20 luglio. La seconda sessione di test on line e i test per i corsi ad accesso programmato nazionale si svolgono a partire dal primo settembre. «Il dato degli immatricolati in continua crescita - ha commentato il rettore Fabrizio Micari - per la sempre maggiore attrattività del nostro Ateneo, che lavora con continuità per costruire un'offerta formativa più ampia e competitiva, mettendo in campo azioni di orientamento sempre più efficaci e perseguendo un continuo miglioramento delle qualità dei servizi dedicati ai nostri studenti». Intanto prosegue, con lezioni a distanza, l'attività legata alla «Scuola di Alta Formazione di Teatro Antico e Moderno» diretta dall'autore, compositore e regista Marco Savatteri. «Per le lezioni frontali - dice l'attuale presidente facente funzioni del Consorzio universitario «Empedocle », Giovanni Di Maida - bisognerà aspettare probabilmente fino al 2021. Siamo già al lavoro per valutare il da farsi. Stiamo acquistando dei macchinari per la sanificazione in modo da ridurre i costi, e le nostre aule sono abbastanza grandi da consentire il distanziamento tra gli studenti ». Di Maida è anche ottimista sulle immatricolazioni: «Credo che se si confermerà questa situazione di incertezza potremo registrare un picco di adesioni, perché diversi studenti probabilmente rinunceranno alla possibilità di iscriversi ad università fuori dalla Sicilia proprio a causa dell'emergenza sanitaria». (* PAPI*)