/ Rassegna stampa » 2020 » Luglio » 22 » Rassegna stampa del 22 luglio 2020
 

Rassegna stampa del 22 luglio 2020

Canicattiweb

Il Distretto Produttivo Lattiero Caseario ottiene il riconoscimento dalla Regione Siciliana

Anche per il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario è arrivato il riconoscimento da parte della Regione Siciliana. Il Decreto n. 1292/2020 dell'Assessorato Regionale delle Attività Produttive ha infatti riconosciuto per il triennio 2020/2022 questo importante strumento di aggregazione territoriale, retto da un Patto di Sviluppo condiviso e sottoscritto da soggetti imprenditoriali, istituzionali, della formazione e della ricerca oltre che dalle organizzazioni professionali e di categoria, e al quale ha formalmente aderito anche il Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il Patto ha lo scopo di promuovere e valorizzare le produzioni del settore lattiero-caseario siciliano, organizzando l'intera filiera produttiva e migliorando la collaborazione fra pubblico e privato, ed utilizzando razionalmente le risorse finanziarie, in particolare i fondi comunitari.
Il Libero Consorzio di Agrigento aveva risposto all'invito del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Ente Capofila e sede legale del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, ponendosi anche in questo caso come istituzione di riferimento per i soggetti interessati (allevatori, cooperative, imprenditori, università, Enti Locali, ecc.). Questo importante anello della catena produttiva in Sicilia ha infatti una forte presenza anche nella nostra provincia, in particolare per le aree interne più vocate alla produzione di latte e formaggi, ove da diversi anni amministrazioni, imprese e cittadini hanno lavorato in sinergia raggiungendo risultati importanti.
La presenza del Libero Consorzio di Agrigento tra i soggetti aderenti al Distretto lattiero caseario può assicurare  un ruolo fondamentale a sostegno del territorio e contribuire ad una crescita del settore sia in termini di coordinamento dei diversi soggetti che di promozione dei prodotti del territorio e della loro ulteriore qualificazione. Ricordiamo che l'area montana (Cammarata. S. Stefano Quisquina ed altri comuni) è la seconda in Sicilia per importanza nel settore, mentre l'area del Belice ha assunto nel tempo posizioni crescenti con il riconoscimento DOP di un prodotto di qualità come la Vastedda. Produzioni che da una migliore organizzazione commerciale potranno trarre giovamento, puntando a nuove e più importanti posizioni di mercato.

Qds

Coronavirus, le linee guida il nuovo anno scolastico in Sicilia

Michele Giuliano
La task-force regionale per la pianificazione dell'attività educative ha redatto il documento. L'assessore alla Formazione, Lagalla: "Obiettivo è garantire agli studenti regolare rientro"
PALERMO - Settembre si avvicina, ed è il momento di pensare con serenità all'avvio delle attività didattiche. La task-force regionale per la pianificazione delle attività educative ha redatto un documento in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico e formativo 2020-2021.
A darne comunicazione è l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla: "Ovviamente il documento ricalca le linee-guida dettate a livello ministeriale e si sforza di modulare queste ultime in relazione alle specifiche e differenziate realtà della scuola siciliana, proponendo diversi scenari operativi e fornendo conseguenti indicazioni".
Il testo, già disponibile sul sito internet dell'assessorato, sarà distribuito a tutte le istituzioni scolastiche e formative della Regione Siciliana nonché a Comuni, Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Per quanto riguarda la gestione del rischio sanitario, l'organizzazione scolastica dovrà favorire condizioni in grado di limitare occasioni di eccessivo avvicinamento tra le persone, attraverso i previsti distanziamenti e l'adozione di banchi singoli. Nelle scuole dell'infanzia e per il primo biennio della scuola primaria, dove tali misure incontrano oggettive difficoltà di attuazione, il documento consiglia di accogliere i bambini in piccoli gruppi per ogni aula, prevenendo occasioni di più ampia aggregazione e quindi favorendo lo svolgimento di tutte le attività, compreso il consumo dei pasti, all'interno dello stesso spazio. L'uso della mascherina e dei guanti monouso rimane obbligatorio per tutti gli operatori scolastici addetti alla sanificazione degli ambienti, alla gestione dei pasti e all'utilizzo degli spazi comuni.
I docenti e gli studenti dovranno essere muniti di un personale dispositivo di protezione individuale, limitandone eventualmente l'uso durante le ore di presenza in aula e mantenendole obbligatoriamente durante le attività collegiali, lo stazionamento negli spazi comuni, le operazioni di entrate ed uscita dalla scuola. Fanno eccezione gli alunni delle scuole per l'infanzia, 0-6 anni, ed i portatori di disabilità che, in relazione alla specifica condizione personale, non sono tenuti ad indossare i dispositivi individuali di sicurezza, fermo restando l'obbligo per gli insegnanti e per gli assistenti.  "L'obiettivo - dice l'assessore Lagalla - è quello di garantire agli studenti un regolare rientro in aula, per recuperare la preziosa dimensione relazionale della scuola, interrotta dalla pandemia e non pienamente surrogata dalla didattica a distanza".
Sempre a tutela della salute in ambito scolastico, nel documento la task force ribadisce che gli studenti potranno partecipare alle attività didattiche solo con una temperatura corporea non superiore ai 37.5° C, dichiarando di non essere stati in quarantena domiciliare negli ultimi 14 giorni o in contatto con persone positive al Covid-19 o, ancora, se non presentano sintomi riconducibili a difficoltà respiratorie insorte negli ultimi 3 giorni. Per quanto riguarda la rimodulazione delle attività scolastiche, è fondamentale il rispetto del distanziamento interpersonale: nel caso in cui non fosse possibile, bisognerà intervenire adeguatamente sull'orario scolastico disponendo turni differenziati, ovvero riducendo la durata delle lezioni.
Permane un ruolo per la didattica a distanza: con l'intento di favorire un migliore uso delle metodologie di insegnamento e di apprendimento digitale, si provvederà a integrare ulteriormente la dotazione tecnologica degli istituti, l'infrastrutturazione digitale degli ambienti ed a proporre specifici corsi di aggiornamento per il personale docente.

Giornale di Sicilia

Stimato il fabbisogno dei nuovi arredi anti-Covid negli istituti
Alle scuole siciliane servono centomila banchi monoposto

Azzolina: ad agosto decideremo sulle mascherine
Fabio Geraci
PALERMO
Le scuole siciliane hanno restituito ieri sera all'Ufficio scolastico regionale il modulo nel quale indicare il
proprio fabbisogno per i banchi monoposto che saranno acquistati attraverso la gara pubblica europea affidata al Commissario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri. Solo tra qualche giorno si potrà avere il numero esatto di quanti dei tre milioni di banchi monoposto saranno portati in Sicilia. Secondo una stima approssimativa potrebbero essere intorno ai centomila ma «la situazione è troppo frastagliata - spiega il presidente nazionale dell'associazione nazionale presidi, Maurizio Franzò - perché alcuni istituti li hanno già in dotazione mentre altri hanno solo quelli classici e quindi devono cambiarli. In ogni caso i numeri saranno importanti per garantire la postazione ad ognuno degli oltre cinquecentomila studenti siciliani». Nel questionario, infatti, ogni scuola ha individuato le quantità di banchi da richiedere, sia monoposto standard che quelli di tipo innovativo, cioé su cinque ruote con un ripiano di lavoro mobile e uno porta libri o porta zaino; per consentire il migliore utilizzo possibile degli spazi all'interno delle aule. Il vero problema sarà di evitare doppi turni o, peggio ancora, che una parte degli studenti sia costretta a partecipare alle lezioni solo tramite il video del computer: «Infatti è indispensabile che ci siano i locali per ospitare gli studenti, i docenti e il personale - dice il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza -. Prima di pensare ai banchi, dobbiamo assicurarci che i ragazzi ritornino in classe in presenza e con tutte le norme di sicurezza previste contro il Coronavirus». A poco più di un mese dalla ripartenza, il ministro dell'Ist ruzione, Lucia Azzolina, ha confermato che le scuole riapriranno il 14 settembre. «L'organico sarà potenziato -ha ribadito -. I soldi che stiamo investendo sulla scuola sono 2,6 miliardi, non pochi: questo ci permetterà di riaprire il 14 settembre, addirittura a Milano alcune scuole riapriranno il 7 settembre». Distanziamento fisico e edifici non a norma non saranno  un problema: «Non conosco dirigenti scolastici che fanno dichiarazioni di non apertura - ha continuato Azzolina - qualora ci siano difficoltà le risolviamo adesso, gli spazi li stiamo cercando in questo momento, senza nessuno spreco di denaro, stiamo facendo degli investimenti. Sull'edilizia, sull'organico e sull'arredo, come i banchi. Per anni ci siamo lamentati dei banchi rotti, adesso che abbiamo la possibilità di investire, sfruttiamola. Tutti gli spazi di entrata che ci sono in una  scuola vanno utilizzati per evitare assembramenti». A fine agosto saranno aggiornati anche i protocolli sulle mascherine. «Le linee guida per scuola le abbiamo scritte a giugno -sottolinea ancora la responsabile dell'Istruzione - sarà quindi necessario verificare come andranno i contagi e sulla base di quelli il comitato tecnico-scientifico ci dirà se sarà necessario utilizzarle. Ci sarà anche una procedura di sicurezza per capire come procedere se si verificasse un caso di Covid in una scuola». Il ministro ha anche annunciato che «a settembre avvieremo un percorso di assunzioni, sono troppi i giovani preparati, li vogliamo mandare all'estero? Servono in Italia e dobbiamo combattere per questo. La laurea in scienza della formazione primaria è l'unica laurea abilitante in Italia. Stiamo lavorando per permettere ai giovani di restare in Italia, se vogliono fare esperienze fuori va bene, ma non devono essere costretti ad andarsene». (* FAG*)

Ridotto il contributo della Sicilia al risanamento della finanza pubblica nazionale
Intesa tra Stato e Regione sblocca fondi per 780 milioni
Armao: sostegno da Roma per affrontare la crisi sanitaria
Meno della metà della dotazione sarà subito utilizzabile

Giacinto Pipitone
PALERMO
L'accordo è stato siglato lunedì sera in conferenza Stato-Regioni e per Palazzo d'Orleans è orocolato visto che vale 780 milioni. Soldi che permetteranno, fra questi giorni e l'autunno, di sbloccare molti dei finanziamenti previsti in Finanziaria e congelati proprio in attesa del patto con il governo nazionale sui rapporti finanziari post Covid. L'accordo è quello che modifica l'obbligo per le Regioni, in particolare quelle a Statuto speciale, di contribuire al risanamento della finanza pubblica nazionale, cioè di versare a Roma somme che servono a tenere in equilibrio il bilancio statale. Le Regioni a Statuto speciale versano ogni anno 3,17 miliardi, somme che alla luce dell'emergenza Covid e del relativo calo del Pil nessuno avrebbe potuto garantire senza andare in bancarotta. Dunque Roma ha concesso degli «sconti» che per la Sicilia valgono subito 300 milioni e presto altri 480. Soldi che resteranno nelle casse regionali e alimenteranno le varie voci del bilancio approvato a fine aprile. I primi 300 milioni sono soldi che la Sicilia potrà utilizzare subito: «Basta una delibera di giunta» assicura l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, che ha seguito la trattativa in conferenza Stato-Regioni. A questa voce di risparmio se ne aggiungerà un'altra che lo Stato ha previsto per le Regioni a Statuto speciale per consentire di coprire (in parte) le perdite fiscali maturate per effetto del lockdown. In questo caso alla Regione vanno altri 480 milioni, che Palazzo d'Orleans tratterrà dal complesso dei versamenti che avrebbe dovuto fare sempre nel quadro del contributo alla finanza pubblica: «In pratica - ha illustrato Armao - quest'anno il nostro versamento allo Stato scende da un miliardo a 221 milioni». Questa seconda tranche da 480 milioni ha tempi un po' più lunghi perché la relativa copertura va inserita dal governo nazionale in una delle prossime leggi in discussione a Roma. Ma i tempi, assicura Armao, saranno brevissimi. L'assessore si dice soddisfatto  anche da altre due previsioni inserite nell'accordosiglato in conferenza Stato-Regioni: «Viene sancito che entro il prossimo 30 ottobre va chiusa l'intesa su tutti gli altri rapporti finanziari che ci riguardano. Inoltre lo Stato si è impegnato a coprire eventuali ulteriori perdite che dovessero emergere nel corso dell'anno sulle entrate fiscali. Un fatto per noi import antissimo». Questo tesoretto da 780 milioni permetterà di scongelare tutti quei finanziamenti (a settori come cultura, trasporti, precari e Comuni) che nella Finanziaria erano stati quantificati ma congelati proprio in attesa di questo accordo. Ma nulla di tutto ciò incide sul finanziamento delle varie misure approvate per contrastare la crisi economica frutto del lockdown: per sbloccare i prestiti, gli aiuti a fondo perduto, i bonus alle famiglie indigenti occorre che il governo nazionale autorizzi la Regione a spendere parte dei fondi europei rimasti nei cassetti negli ultimi anni dirottandoli dai vecchi piani di spesa alle nuove emergenze. La Regione nei giorni scorsi ha approvato un piano da 400 milioni (ma la spesa totale da finanziare è di un miliardo e mezzo) : il testo non è ancora stato inviato a Roma. Non a caso sabato scorso, durante il congresso del Pd, il ministro per il sud, Peppe Provenzano ha detto di attenderlo e di essere pronto a esaminarlo nel più breve tempo possibile.


PALERMO24H
 "MORTI OPPORTUNE", PRESENTATO IL LIBRO DI ALBERTO DI PISA
Nell'ambito della rassegna "Autori in Girgenti", la terazza/giardino di Porta di Ponte, ad Agrigento, ha ospitato la presentazione del libro "Morti Opportune", edito da L'identità di clio, e scritto dall'ex Procuratore Antimafia, Alberto Di Pisa. Il libro si occupa di morti sospette (per qualcuno "opportune") che hanno riguardato appartenenti alle Forze dell'Ordine. In tutti i casi analizzati ci si trova davanti alla presenza di una verità processuale a fronte della quale permangono interrogativi non risolti. L'evento è stato organizzato dal S.I.L. SICILIA, dalla Libreria Il Mercante di Libri e dall'Associazione Emanuela Loi. Presenti, oltre all'autore, il giornalista Stelio Zaccaria, Salvatore Cardinale, già presidente della Corte d'Appello di Caltanissetta e Alessandro Accurso Tagano Coordinatore SIL SICILIA.

GRANDANGOLO
 "MORTI OPPORTUNE", PRESENTATO IL LIBRO DI ALBERTO DI PISA di Angelo Gelo

Nell'ambito della rassegna "Autori in Girgenti", la terazza/giardino di Porta di Ponte, ad Agrigento, ha ospitato la presentazione del libro "Morti Opportune", edito da L'identità di clio, e scritto dall'ex Procuratore Antimafia, Alberto Di Pisa. Il libro si occupa di morti sospette (per qualcuno "opportune") che hanno riguardato appartenenti alle Forze dell'Ordine. In tutti i casi analizzati ci si trova davanti alla presenza di una verità processuale a fronte della quale permangono interrogativi non risolti. L'evento è stato organizzato dal S.I.L. SICILIA, dalla Libreria Il Mercante di Libri e dall'Associazione Emanuela Loi. Presenti, oltre all'autore, il giornalista Stelio Zaccaria, Salvatore Cardinale, già presidente della Corte d'Appello di Caltanissetta e Alessandro Accurso Tagano Coordinatore SIL SICILIA.

GDS ONLINE

 PUBBLICA ISTRUZIONE SCUOLA, AL VIA OGGI LE DOMANDE PER LE SUPPLENZE: LE NOVITÀ DEL 2020
 Nuovi banchi, ma anche un potenziamento dell'organico, nuovi spazi. La ripartenza della scuola a settembre è legata a una serie di fattori. Ma il ministro Lucia Azzolina non ha dubbi: a settembre si tornerà in classe, anche se i dirigenti scolastici sono preoccupati. "Gli enti locali devono procurare altre aule, le stanno cercando ma molti istituti non hanno avuto riscontri - dice il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli - l'altro problema sono i banchi: sentiamo dai produttori di arredi scolastici, che dicono di non farcela, almeno a livello nazionale. Ci stiamo muovendo al limite del tempo disponibile se si fosse partiti prima sarebbe stato meglio; è una lotta contro il tempo, speriamo di farcela altrimenti bisognerà improvvisare e non sempre si riesce". ORGANICI. Tra le urgenze c'è quella degli organici da potenziare. "Sugli organici stiamo lavorando, quindi mi sento di rassicurare: in questo momento non fanno bene i toni allarmistici o apocalittici - ha detto il ministro Azzolina -. Noi a settembre torneremo a scuola e le famiglie devono ricevere un messaggio di rassicurazione da parte del Ministero dell'Istruzione, ma anche della comunità che, anche qui in Emilia-Romagna, sta lavorando con grande compattezza". BLOGSICILIA SUBITO IL RICONOSCIMENTO DELL'INSULARITÀ, LA REGIONE FA PRESSIONE SULLE CAMERE di Manlio Viola La commissione speciale Statuto dell'Assemblea regionale siciliana ha dato mandato al presidente Elvira Amata di predisporre un ordine del giorno che chieda venga calendarizzato, al Parlamento nazionale, il disegno di legge voto per "l'inserimento nello Statuto speciale della Regione siciliana dell'articolo 38 bis in materia di riconoscimento degli svantaggi derivati dalla condizione di insularità", approvato dall'Ars lo scorso febbraio. E' quanto deciso questo pomeriggio in commissione Speciale Statuto al termine dell'audizione dell'assessore regionale per l'economia Gaetano Armao. "La condizione di insularità - dice Amata - ha un costo enorme per l'economia siciliana che si stima tra i 4 e i 5 miliardi di euro l'anno. Credo che l'iter parlamentare, fermo nelle commissioni affari costituzionali di Camera e Senato, per l'inserimento della condizione di insularità nel nostro Statuto autonomistico". Armao ha quindi relazionato alla commissione sull'attuazione della legge regionale 12 maggio 2020, n. 9 recante "Legge di stabilità regionale 2020-2022", con particolare riferimento ai fondi extraregionali. In Conferenza Regioni sono appena stati sbloccati 300 milioni e altri 480 saranno sbloccati entro fine anno. Inoltre si è raggiunto un accordo affinchè lo Stato ristorni le minori entrate della Sicilia per gli anni 2020 e 2021. L'assessore ha comunicato infine come in Sicilia i fondi di garanzia per le piccole e medie imprese per finanziamenti fino a 30 mila euro siano stati erogati finora solo per il 5,87%, cioè circa 40 mila pratiche, delle 600 mila aventi diritto, e quelle erogate alle sole Lombardia ed Emilia Romagna equivalgono a quelle dell''intero Meridione. Da Roma la Sicilia attende anche altre calendarizzazioni come la norma per il riconoscimento delle Zone Franche Montane che tanto agita la politica siciliana per effetto delle pressioni di un comitato che, raggiunto l'obiettivo della Legge voto, non intende fermarsi e pressa affinchè venga analizzata prima della fine della legislatura che ne causerebbe la decadenza.

 CANICATTIWEB

 EMERGENZA SCUOLA, GEOLOGO ANGELONE: "LA MAGGIOR PARTE DEGLI EDIFICI DISMESSI NON GARANTISCE UN'ADEGUATA SICUREZZA SISMICA" 

Web Notizie Il Ministero dell'Istruzione ha emanato le linee guida per la ripresa delle lezioni per il prossimo anno scolastico, per un ritorno alla normalità e quindi alle lezioni in aula. A tal riguardo la Ministra Lucia Azzolina ha chiarito come fronteggiare la nuova necessità di distanziamento tra gli alunni, mediante il coinvolgimento degli enti locali che saranno chiamati a collaborare mettendo a disposizione edifici scolastici dismessi in seguito al dimensionamento della rete scolastica, o altre strutture in cui poter ospitare gli alunni, visto che le aule, nella maggior parte dei casi, risultano insufficienti a garantire le distanze minime richieste dall'emergenza sanitaria. Sull'argomento interviene Domenico Angelone del Consiglio Nazionale dei Geologi, delegato del CNG nell'Osservatorio per l'Edilizia Scolastica previsto dall'art. 6 della Legge n.23 del 1996 (ripristinato dal MIUR nel 2015 dopo un lungo periodo di inattività), che pone l'attenzione sul problema dei rischi: "Certamente non bisogna dimenticare il grande sforzo fatto in questi anni dal Governo per la messa in sicurezza e miglioramento sismico di numerosi istituti scolastici versanti in condizioni al limite dell'agibilità - dichiara Angelone - oltre ai massicci interventi per la realizzazione di nuove strutture, anche grazie all'impegno di Inail, Cassa depositi e Prestiti, BEI, ma al contempo è doveroso ricordare come il numero di edifici da sistemare sia ancora molto elevato. Numerosi sono stati gli immobili - prosegue Angelone - che, a seguito dei nuovi assetti organizzativi delle singole province, sono stati dismessi e quindi non più segnalati come edifici meritevoli di attenzione dal punto di vista della sicurezza sismica, tant'è che per molti di questi non sono stati nemmeno eseguiti i dovuti studi di vulnerabilità". Un problema che va ben oltre il ripristino funzionale delle aule, almeno nei casi in cui gli edifici non rispondono ai requisiti minimi di sicurezza, lo stesso si può dire per quelle strutture che potrebbero subire delle riconversioni in aule scolastiche pur essendo in pieno esercizio per altri scopi. "Come per la gran parte degli edifici scolastici dismessi - prosegue il geologo - anche per altre strutture ad oggi impiegate in maniera diversa (biblioteche, cinema etc..) non si dispone dell'adeguata conoscenza del rischio a cui sono esposti (sicuramente per quelli costruiti negli anni '60, '70 o precedenti a tali periodi), mancando elementi fondamentali per la sua quantificazione: la conoscenza approfondita del fabbricato dal punto di vista strutturale, la conoscenza del sottosuolo, la conoscenza puntuale delle amplificazioni sismiche per cause geologiche, la presenza di cavità, etc...". "È impensabile - conclude Angelone - che per settembre si possa procedere ad una messa in sicurezza degli edifici che dovranno subire un reintegro o una riconversione, ma è auspicabile che almeno gli studi di vulnerabilità vengano eseguiti in tempi brevissimi dagli stessi enti proprietari, al fine di poter scongiurare scenari che appartengono ad un passato da dimenticare". ULTERIORE PROROGA AL 31 AGOSTO PER L'EROGAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO A.S. 2018/2019 Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie Le borse di studio assegnate agli studenti degli Istituti Superiori per l'anno scolastico 2018/2019 verranno liquidate dalle Poste Italiane fino al 31 agosto 2020. La notizia della proroga è stata pubblicata nel sito IoStudio del Ministero Istruzione. Le somme sono a disposizione presso qualsiasi ufficio postale. La proroga vale per coloro che non hanno ancora avuto modo di ritirare la somma spettante. In Sicilia gli studenti beneficiari sono circa 22mila. Per riscuotere la borsa di studio bisogna recarsi presso qualsiasi Ufficio Postale senza necessità di utilizzare o esibire la Carta dello Studente IoStudio, ma semplicemente richiedendo all'operatore dello sportello di incassare un "Bonifico domiciliato" erogato dal Ministero dell'Istruzione. Gli studenti per poter ritirare l'importo assegnato, devono essere provvisti di carta identità e codice fiscale, non scaduti ed in corso di validità. Qualora lo studente sia minorenne sarà invece necessaria la presenza di un genitore provvisto anch'esso dei rispettivi documenti di riconoscimento. Inoltre è necessario, nel caso di minorenne, che il genitore sottoscriva davanti all'impiegato delle poste una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Non sono ammesse deleghe in favore di altri soggetti per la riscossione del contributo economico. Le borse di studio assegnate dal Ministero dell'Istruzione hanno un importo variabile in base alla Regione dove risiede lo studente. Per la Regione Siciliana l'entità della borsa di studio è stata fissata in € 210,60. Il Libero Consorzio comunale di Agrigento interviene nel procedimento di assegnazione predisponendo annualmente gli elenchi che riguardano gli studenti delle Scuole Medie Superiori della provincia che poi inoltra alla Regione.

 INGRESSI SCAGLIONATI, BANCHI SINGOLI E MASCHERINE, TRASMESSE AI PRESIDI LE REGOLE PER IL RIENTRO A SCUOLA IN SICILIA

e E' arrivato questa mattina a molti presidi degli istituti scolastici della Sicilia il documento redatto dalla task-force regionale per la pianificazione delle attività educative, in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico e formativo 2020-2021. Il testo, disponibile sul sito dell'Assessorato da giovedì scorso 16 luglio, è stato distribuito a tutte le istituzioni scolastiche e formative della Regione Siciliana nonché a Comuni, Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Chi non lo avesse ancora ricevuto lo riceverà nei prossimi giorni e potrà comunque consultarlo on line nel frattempo. Le indicazioni contenute nel documento sono quelle che BlogSicilia aveva anticipato nei giorni scorsi. Per quanto riguarda la gestione del rischio sanitario, l'organizzazione scolastica dovrà favorire condizioni in grado di limitare occasioni di eccessivo avvicinamento tra le persone, attraverso i previsti distanziamenti e l'adozione di banchi singoli. Nelle scuole dell'infanzia e per il primo biennio della scuola primaria, dove tali misure incontrano oggettive difficoltà di attuazione, "si consiglia di accogliere i bambini in piccoli gruppi per ogni aula, prevenendo occasioni di più ampia aggregazione - si legge nel documento - e quindi favorendo lo svolgimento di tutte le attività, compreso il consumo dei pasti, all'interno dello stesso spazio. In generale, dovranno essere adottate specifiche misure per la fruizione della ricreazione, dei laboratori, degli spazi collettivi, privilegiando l'utilizzo di luoghi aperti e regolando l'afflusso degli alunni. Similmente, l'ingresso e l'uscita dall'istituto scolastico dovrà essere gestito attraverso percorsi in grado di limitare occasioni di assembramento". Non c'è una parola chiara e definitiva sull'uso della mascherina. L'intenzione è quello di limitarla ma potrebbe essere necesario il ricorso anche in classe dunque tutti dovranno esserne muniti obbligatoriamente "L'uso della mascherina e dei guanti monouso rimane obbligatorio per tutti gli operatori scolastici addetti alla sanificazione degli ambienti, alla gestione dei pasti e all'utilizzo degli spazi comuni. I docenti e gli studenti dovranno essere muniti di un personale dispositivo di protezione individuale, limitandone eventualmente l'uso durante le ore di presenza in aula e mantenendole obbligatoriamente durante le attività collegiali, lo stazionamento negli spazi comuni, le operazioni di entrate ed uscita dalla scuola. Fanno eccezione gli alunni delle scuole per l'infanzia, 0-6 anni, ed i portatori di disabilità che, in relazione alla specifica condizione personale, non sono tenuti ad indossare i dispositivi individuali di sicurezza, fermo restando l'obbligo per gli insegnanti e per gli assistenti". Inoltre, sempre a tutela della salute in ambito scolastico, la task force ricorda ai dirigenti scolatici che "gli studenti potranno partecipare alle attività didattiche solo con una temperatura corporea non superiore ai 37.5° C, dichiarando di non essere stati in quarantena domiciliare negli ultimi 14 giorni o in contatto con persone positive al Covid19 o, ancora, se non presentano sintomi riconducibili a difficoltà respiratorie insorte negli ultimi 3 giorni. "A riguardo, si suggerisce di interloquire con le famiglie - si legge nel documento - e prevedere la sottoscrizione di un apposito modulo, con il quale i genitori si impegnano a mantenere a casa i minori, in presenza di una delle condizioni sopra citate. In virtù del protocollo sottoscritto tra l'Assessorato regionale all'Istruzione e Ordini dei Medici delle province siciliane, gli istituti scolastici potranno usufruire di un ulteriore apporto sanitario, oltre quello dell'ASP di appartenenza". "Infine, si ribadisce l'importanza di un'attenta sanificazione degli ambienti, - è l'invito degli esperti ai presidi - degli oggetti e della presenza di adeguati prodotti detergenti per la disinfezione delle mani all'interno degli ambienti scolastici e all'ingresso; a tal riguardo potrà rivelarsi utile la realizzazione di campagne di promozione sull'uso consapevole delle misure di igiene personale e ambientale. Sono altresì regolamentati gli accessi esterni alla scuola da parte di eventuali visitatori". Per quanto riguarda la rimodulazione delle attività scolastiche, è fondamentale il rispetto del distanziamento interpersonale e, in funzione di questo, andranno riorganizzati gli spazi della didattica. Nel caso in cui la scuola ne abbia disponibilità, per le ore di didattica potranno essere utilizzati ambienti originariamente destinati a funzioni diverse, come palestre, uffici o laboratori, oppure potranno essere realizzate aule più ampie, attraverso interventi di "edilizia leggera" o la realizzazione di strutture coperte, mantenendo quindi invariata la composizione delle classi. Nel caso in cui tutto questo non fosse possibile, bisognerà intervenire adeguatamente sull'orario scolastico disponendo turni differenziati, ovvero riducendo la durata delle lezioni. Inoltre, se fosse necessario, grazie al supporto dei Sindaci e dei Commissari dei Liberi Consorzi, potranno essere resi disponibili, sulla base del fabbisogno indicato dal Dirigente scolastico, edifici esterni idonei all'accoglienza degli studenti. In ogni caso, emerge con evidenza la necessità di potenziare il numero dei docenti e del personale ATA. In vista della ripresa delle attività scolastiche, il documento riserva particolare attenzione agli alunni disabili, con riferimento ai quali le Amministrazioni locali, d'intesa con l'Ufficio scolastico regione e con le dirigenze scolastiche, provvederanno a garantire la pianificazione dei servizi a loro dedicati, assicurandone continuità nel tempo. In aggiunta, per far fronte all'esigenza di una più larga disponibilità di mezzi di trasporto per gli studenti, si attende la conclusione dei lavori del tavolo tecnico, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche su sollecitazione della Regione Siciliana. Permane un ruolo per la didattica a distanza, complementare ed integrativa alle attività della didattica tradizionale e di particolare supporto nel caso di mutate condizioni epidemiologiche. Pertanto, con l'intento di favorire un migliore uso delle metodologie di insegnamento e di apprendimento digitale, si provvederà a integrare ulteriormente, rispetto a quanto già fatto negli ultimi mesi, la dotazione tecnologica degli istituti, l'infrastrutturazione digitale degli ambienti ed a proporre specifici corsi di aggiornamento per il personale docente. Le linee-guida si applicano, in Sicilia, anche al settore della formazione professionale. Il documento, approvato all'unanimità dalla task-force, costituisce da adesso un punto di riferimento importante per quanti, dirigenti scolastici ed enti locali, dovranno provvedere all'adeguamento dei siti scolastici e formativi in vista del nuovo anno.


Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO