Siciliaonpress
Libero Consorzio: "Famiglie bloccate sulla SP nc 21 nessuna richiesta da parte del Comune di Aragona - Sicilia ON Press
Con una nota indirizzata al Sindaco di Aragona il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Girolamo Alberto di Pisa, è intervenuto sulla vicenda delle famiglie rimaste bloccate sulla SP NC n. 21 in seguito allo smottamento di fango sulla carreggiata, conseguente ad un violento acquazzone che ha interessato la zona di Aragona e Joppolo Giancaxio.
"Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni rilasciate dalla sulla vicenda - scrive Di Pisa - e si precisa che nessuna richiesta di intervento è pervenuta al personale responsabile. In particolare, nessuna richiesta è pervenuta al personale reperibile, ai funzionari responsabili di protezione civile e delle infrastrutture stradali. Si precisa altresì che i contatti telefonici di reperibilità sono stati trasmessi a tutti i Comuni della provincia. Gli stessi sono pubblicati, e ben visibili, sulla pagina dell'Ufficio di Protezione Civile nel sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Risultano pertanto incomprensibili le Sue dichiarazioni, considerate le puntuali prove di tempestività ed efficienza con cui, anche nel territorio di Sua competenza, il personale dell'Ente è sempre intervenuto. Si ritiene pertanto opportuna una rettifica di tali dichiarazioni".
Grandangolo Agrigento
"Spese pazze all'ex provincia di Agrigento": assolti D'Orsi e altri due funzionari
I giudici d'Appello della Corte dei Conti hanno assolto l'ex presidente della provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi e i funzionari Ignazio Gennaro e Giuseppina Miccichè dall'accusa di aver provocato un danno erariale all'Ente. In primo grado la Corte dei Conti aveva condannato i tre al pagamento di 36 mila euro mentre la vicenda - dal punto di vista penale -si era conclusa con l'assoluzione.
Sotto la lente di ingrandimento alcuni acquisti effettuati: da vasi in ceramica a penne Monltblanc. "Spese riconosciute lecite dal giudice penale e dunque con assenza di danni arrecati da D'Orsi e dai funzionari".
Sp21, ex Provincia replica al sindaco di Aragona: "Nessuna richiesta intervento"
Con una nota indirizzata al Sindaco di Aragona il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è intervenuto sulla vicenda delle famiglie rimaste bloccate sulla SP NC n. 21 in seguito allo smottamento di fango sulla carreggiata, conseguente ad un violento acquazzone che ha interessato la zona di Aragona e Joppolo Giancaxio.
"Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni rilasciate dalla S.S. sulla vicenda - scrive il dr. Girolamo Alberto di Pisa - e si precisa che nessuna richiesta di intervento è pervenuta al personale responsabile. In particolare, nessuna richiesta è pervenuta al personale reperibile, ai funzionari responsabili di protezione civile e delle infrastrutture stradali. Si precisa altresì che i contatti telefonici di reperibilità sono stati trasmessi a tutti i Comuni della provincia. Gli stessi sono pubblicati, e ben visibili, sulla pagina dell'Ufficio di Protezione Civile nel sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Risultano pertanto incomprensibili le Sue dichiarazioni, considerate le puntuali prove di tempestività ed efficienza con cui, anche nel territorio di Sua competenza, il personale dell'Ente è sempre intervenuto. Si ritiene pertanto opportuna una rettifica di tali dichiarazioni".
Questo quello che aveva dichiarato il sindaco Pendolino [https://www.grandangoloagrigento.it/ultime-notizie/famiglie-bloccate-dal-fango-ad-aragona-il-sindaco...
Sp21, ex Provincia replica al sindaco di Aragona: "Nessuna richiesta intervento"
Con una nota indirizzata al Sindaco di Aragona il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è intervenuto sulla vicenda delle famiglie rimaste bloccate sulla SP NC n. 21 in seguito allo smottamento di fango sulla carreggiata, conseguente ad un violento acquazzone che ha interessato la zona di Aragona e Joppolo Giancaxio.
"Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni rilasciate dalla S.S. sulla vicenda - scrive il dr. Girolamo Alberto di Pisa - e si precisa che nessuna richiesta di intervento è pervenuta al personale responsabile. In particolare, nessuna richiesta è pervenuta al personale reperibile, ai funzionari responsabili di protezione civile e delle infrastrutture stradali. Si precisa altresì che i contatti telefonici di reperibilità sono stati trasmessi a tutti i Comuni della provincia. Gli stessi sono pubblicati, e ben visibili, sulla pagina dell'Ufficio di Protezione Civile nel sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Risultano pertanto incomprensibili le Sue dichiarazioni, considerate le puntuali prove di tempestività ed efficienza con cui, anche nel territorio di Sua competenza, il personale dell'Ente è sempre intervenuto. Si ritiene pertanto opportuna una rettifica di tali dichiarazioni".
Questo quello che aveva dichiarato il sindaco Pendolino [https://www.grandangoloagrigento.it/ultime-notizie/famiglie-bloccate-dal-fango-ad-aragona-il-sindaco...
Scrivolibero
Spese di rappresentanza lecite all'ex Provincia di Agrigento: assolti D'Orsi e funzionari - ScrivoLibero.it
Assolti dai giudici della Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale d'Appello per la Regione Siciliana - l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e i funzionari dell'Ente Ignazio Gennaro e Giuseppina Miccichè dall'accusa di aver provocato un presunto danno erariale.
Accogliendo le tesi difensive degli avvocati (nel collegio gli avvocati Vincenzo Caponetto, Alessandro Dagnino, Girolamo Rubino, Lucia Alfieri e Antonino Gaziano) i giudici d'Appello hanno riformato la sentenza di primo grado che condannarono i tre al risarcimento complessivo di circa 36 mila euro.
Come si ricorderà, la vicenda fu anche oggetto di una definizione positiva in sede penale. Il tutto ruotava attorno ad alcune contestazione relative a spese di rappresentanza sostenute dal già presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi e autorizzate da Gennaro e Miccichè.
Secondo l'accusa vi furono indebiti rimborsi di spese per cene e pranzi, che risultavano essere stati consumati nel periodo novembre 2008-novembre 2010, spese, ammontanti complessivamente ad € 19.143,76, che il presidente D'Orsi, con l'avallo del dirigente Gennaro, aveva fatto gravare sul "Fondo per le spese di rappresentanza", pur non essendo dimostrato che esse fossero effettivamente inerenti ad eventi istituzionali.
Le contestazioni riguardarono anche presunti danni derivati dalle effettuazioni di varie spese che, pur essendo state classificate come di rappresentanza, in realtà, secondo il Giudice di primo grado, non apparivano concretamente inerenti ad attività istituzionali né, comunque, foriere di utilità per l'Ente, avendo riguardato acquisti di oggetti di marca, aventi costi rilevanti, quali penne, borse, portafogli ecc..
Ai proscioglimenti da numerosi addebiti, che erano già stati pronunziati in loro favore dai diversi giudizi, era stata pertanto chiesta dai legali difensori la riforma della sentenza di primo grado.
"In particolare - scrivono i giudizi in sentenza - a seguito delle istruttorie dibattimentali svolte dai giudici penali, è stato definitivamente sancito che: erano effettivamente dovuti i vari rimborsi di spese per cene e pranzi, richiesti dal D'Orsi ed autorizzati dal Gennaro, essendo stato provato che tali spese erano realmente attinenti ad eventi o contesti istituzionali e, quindi, potevano essere legittimamente imputate al "Fondo per le spese di rappresentanza"; erano legittimamente imputabili al medesimo Fondo le spese (ordinate dal D'Orsi e concretamente autorizzate dal Gennaro, con l'intervento, in talune procedure, della Miccichè) concernenti gli acquisti di penne stilografiche, borse, portafogli, vasi artistici ecc., trattandosi o di oggetti destinati ad essere utilizzati come "omaggi" elargiti dal presidente D'Orsi a personalità di rilievo in occasione di eventi od incontri istituzionali o di beni (i vasi artistici) occorrenti per completare l'arredamento di Uffici di rappresentanza dell'Amministrazione provinciale". Si è trattato quindi di "spese che sono state riconosciute, previa acquisizione di congrui elementi probatori, come pienamente lecite dal Giudice penale". Per i giudici d'Appello va così "esclusa la sussistenza di danni ingiustamente arrecati alla Provincia regionale da D'Orsi, Gennaro e Miccichè, che, pertanto, vanno assolti dagli addebiti che erano stati loro contestati". Appresa la notizia il già presidente D'Orsi afferma: "Giustizia è stata fatta. Oggi, finalmente, è stata certificata la bontà della mia azione amministrativa. Abbiamo risanato un Ente e dato lustro alla Provincia Regionale di Agrigento. Ci sono voluti anni prima che la giustizia potesse verificare la liceità di atti e procedimenti amministrativi; anni in cui sciacalli della politica, e non solo, hanno cercato di screditare l'azione politico-amministrativa di risanamento della ex Provincia. Se oggi il Libero Consorzio è un ente sano lo si deve sicuramente a quella azione di rigore portato avanti dalla mia amministrazione che di certo potrà ora essere ricordata come una delle migliori degli ultimi decenni".
Corriere Agrigentino
Famiglie bloccate sulla Sp nc 21: "Nessuna richiesta intervento Comune di Aragona" - Corriere Agrigentino
Con una nota indirizzata al Sindaco di Aragona il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è intervenuto sulla vicenda delle famiglie rimaste bloccate sulla Sp NC 21, in seguito allo smottamento di fango sulla carreggiata, conseguente ad un violento acquazzone che ha interessato la zona di Aragona e Joppolo Giancaxio.
"Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni rilasciate dalla Ss sulla vicenda - scrive il commissario straordinario Libero Consorzio Girolamo Alberto di Pisa - e si precisa che nessuna richiesta di intervento è pervenuta al personale responsabile. In particolare, nessuna richiesta è pervenuta al personale reperibile, ai funzionari responsabili di protezione civile e delle infrastrutture stradali. Si precisa altresì che i contatti telefonici di reperibilità sono stati trasmessi a tutti i Comuni della provincia. Gli stessi sono pubblicati, e ben visibili, sulla pagina dell'Ufficio di Protezione Civile nel sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento".
"Risultano pertanto incomprensibili le Sue dichiarazioni, considerate le puntuali prove di tempestività ed efficienza con cui, anche nel territorio di Sua competenza, il personale dell'Ente è sempre intervenuto. Si ritiene pertanto opportuna una rettifica di tali dichiarazioni".
Agrigentonotizie
Nessuna spesa illegittima: ecco perché D'Orsi è stato assolto
"Le spese di rappresentanza furono tutte lecite": D'Orsi, Gennaro e Micciché assolti dalla Corte dei Conti
I magistrati, in appello, hanno revocato la condanna per presunto danno erariale: con il soldi dell'ex Provincia furono pagati pranzi, cene, delle penne Montblanc e dei vasi artistici, ma fu tutto regolare
La Corte dei Conti di Sicilia, in Appello, ha assolto l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e i funzionari Ignazio Gennaro e Giuseppina Micciché dall'accusa di aver provocato un danno erariale all'ente. La vicenda già definita positivamente per gli imputati in sede penale, riguardava una serie di spese di rappresentanza sostenute da D'Orsi e autorizzate da Gennaro e Micciché che portarono in primo grado ad una condanna degli imputati al risarcimento di oltre 36mila euro complessiva.
In particolare, il giudice contabile di primo grado, accogliendo le tesi della Procura, riteneva che i numerosi provvedimenti con cui Gennaro (in qualità di dirigente dell'Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni della Provincia) aveva autorizzato i rimborsi spese chiesti dal presidente D'Orsi, non fossero supportati da "congrue motivazioni, considerato che il D'Orsi non era solito fornire specifica dimostrazione del carattere istituzionale dell'evento, in occasione del quale aveva offerto il pranzo o la cena, in modo da legittimare inequivocabilmente l'imputazione del relativo rimborso in suo favore al Fondo per le spese di rappresentanza". Rispetto a queste prime spese la stessa Corte dei conti non rinvenne "colpa grave" come invece fu per la spesa sostenuta per l'acquisto di otto penne "Montblanc", per un prezzo complessivo di 2mila euro, e dodici vasi artistici, per un prezzo complessivo di 3.024 euro di cui D'Orsi fece dono a varie personalità più o meno istituzionali.
Comportamenti rispetto ai quali i tre sono stati assolti dal Tribunale di Agrigento "reputando che, sulla scorta delle comprovate giustificazioni addotte dagli imputati, non fossero condivisibili le tesi del pm, secondo cui tali acquisti non sarebbero potuti concretamente rientrare tra le spese di rappresentanza". Ed è proprio in seguito di queste assoluzioni che i giudici contabili hanno ritenuto di accogliere i ricorsi di D'Orsi, Gennaro e Micciché, rilevando che "effettivamente i fatti dedotti nel presente giudizio di responsabilità amministrativa coincidono integralmente con quelli che sono stati oggetto dei procedimenti penali sopra indicati".
"In particolare - continua la sentenza - a seguito delle istruttorie dibattimentali svolte dai giudici penali, è stato definitivamente sancito che: erano effettivamente dovuti i vari rimborsi di spese per cene e pranzi, richiesti dal D'Orsi ed autorizzati dal Gennaro, essendo stato provato che tali spese erano realmente attinenti ad eventi o contesti istituzionali e, quindi, potevano essere legittimamente imputate al "Fondo per le spese di rappresentanza"; erano legittimamente imputabili al medesimo Fondo le spese (ordinate dal D'Orsi e concretamente autorizzate dal Gennaro, con l'intervento, in talune procedure, della Miccichè) concernenti gli acquisti di penne stilografiche, borse, portafogli, vasi artistici ecc., trattandosi o di oggetti destinati ad essere utilizzati come "omaggi" elargiti dal presidente D'Orsi a personalità di rilievo in occasione di eventi od incontri istituzionali o di beni (i vasi artistici) occorrenti per completare l'arredamento di Uffici di rappresentanza dell'Amministrazione provinciale". Si è trattato quindi di "spese che sono state riconosciute, previa acquisizione di congrui elementi probatori, come pienamente lecite dal Giudice penale". e quindi va "conseguentemente esclusa la sussistenza di danni ingiustamente arrecati alla Provincia regionale da D'Orsi, Gennaro e Miccichè, che, pertanto, vanno assolti dagli addebiti che erano stati loro contestati".ù
Sicilia24h.it
Famiglie bloccate sulla SP nc 21, Di Pisa: "Nessuna richiesta di intervento da parte del Comune di Aragona"
Con una nota indirizzata al Sindaco di Aragona il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è intervenuto sulla vicenda delle famiglie rimaste bloccate sulla SP NC n. 21 in seguito allo smottamento di fango sulla carreggiata, conseguente ad un violento acquazzone che ha interessato la zona di Aragona e Joppolo Giancaxio.
"Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni rilasciate dalla S.S. sulla vicenda - scrive il dr. Girolamo Alberto di Pisa - e si precisa che nessuna richiesta di intervento è pervenuta al personale responsabile. In particolare, nessuna richiesta è pervenuta al personale reperibile, ai funzionari responsabili di protezione civile e delle infrastrutture stradali. Si precisa altresì che i contatti telefonici di reperibilità sono stati trasmessi a tutti i Comuni della provincia. Gli stessi sono pubblicati, e ben visibili, sulla pagina dell'Ufficio di Protezione Civile nel sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Risultano pertanto incomprensibili le Sue dichiarazioni, considerate le puntuali prove di tempestività ed efficienza con cui, anche nel territorio di Sua competenza, il personale dell'Ente è sempre intervenuto. Si ritiene pertanto opportuna una rettifica di tali dichiarazioni".
Canicattiweb
Fondi Patto per la Sicilia dirottati alle ex Province
"Di fronte allo Stato che ha ridotto i trasferimenti e ha pure trattenuto somme delle ex Province come contributo alla finanza pubblica, la Regione è stata costretta a dirottare 140 milioni di euro dalle opere pubbliche del "Patto per la Sicilia" per fare sopravvivere questi enti, con l'impegno che il governo nazionale li restituirà nella prossima programmazione dei fondi Fsc.
Ma un taglio di fondi che fino a pochi mesi fa appariva come una mera partita di giro contabile priva di conseguenze immediate, oggi con l'emergenza Covid19 diventa un gravissimo danno per l'economia siciliana che avrebbe bisogno di immediati aiuti concreti da Stato e Regione, con più investimenti per sostenere la ripresa".
E' la denuncia di Ance Sicilia. Il ollegio dei costruttori, quindi, chiede al ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, di "intervenire affinché il governo nazionale attinga ai fondi in arrivo dall'Ue per restituire subito questi 140 milioni alla Sicilia, che non può permettersi di attendere i tempi della nuova programmazione dei fondi Fsc. C'è bisogno adesso di aprire questi cantieri per dare ossigeno alle imprese, all'occupazione e ai consumi".
Fra l'altro, nel momento in cui il governo nazionale e il Parlamento col Dl "Semplificazioni" cercano di sbloccare la realizzazione di importanti opere pubbliche, la Sicilia rischia di restare doppiamente
beffata, perché proprio quando sarebbe possibile farle mancherebbero i soldi.
"Sono opere strategiche già finanziate, come la viabilità e in particolare il viadotto Akragas la cui chiusura isola Agrigento da 5 anni, o i depuratori attesi da quasi dieci anni e la cui mancanza
costa milioni di euro di multa Ue, ma anche le vie di fuga e gli interventi per il dissesto idrogeologico, le frane e l'erosione delle coste.
Provenzano, da siciliano, ha un motivo in più per battersi affinché il governo nazionale nello stabilire il riparto degli aiuti europei comprenda anche i reali problemi dei territori provocati, in questo caso, dal progressivo disinvestimento da parte del potere centrale. E se Roma non dovesse rispondere, la Regione rimetta quei soldi nel "Patto per la Sicilia" e valuti soluzioni alternative, come l'accensione di mutui o il taglio di spese correnti rinviabili o non proprio necessarie in questo momento".
Anci Piemonte
Funzioni fondamentali: pubblicato decreto che assegna 3,5 mld a Comuni e Province
È pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell'Interno che ripartisce 3,5 miliardi di euro utili ad assicurare ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni fondamentali, per l'anno 2020, anche in relazione alla possibile perdita di entrate connesse all'emergenza Covid-19.
Giornale di Sicilia
Città a misura di turista
Approvati sei progetti
Riguarderanno strade, riqualificazione urbana e ambientale
Paolo Picone
L'amministrazione comunale di Palma di Montechiaro ha approvato sei progetti che finiranno per rendere la città del Gattopardo sempre più accogliente anche per il turista. Il sindaco Stefano Castellino disegna una città sempre più a misura d'uomo. Si tratta dei lavori di ripristino e adeguamento della percorribilità della strada Tumazzo-Ciotta-Gaffe in Palma di Montechiaro - accessibilità turistica, progetto esecutivo di 4.031.716 euro; ampliamento, riqualificazione urbana e funzionale del Waterfron Lungomare Todaro Marina di Palma, progetto esecutivo di 6.369.855 euro; l'accessibilità turistica a mare di contrada Ciotta, progetto definitivo di 1.177.419 euro; lavori di trasformazione in rotabile della strada vicinale Madonna Alotto -Tramontanate dalla strada statale 115 alla panoramica Facciomare- completamento e miglioramento dell'accessibilità di aree vocate da un punto di vista turistico accessibilità turistica, progetto definitivo di 1.779.515 euro; miglioramento della accessibilità di aree vocate da un punto di vista turistico dalla statale 115 ai siti archeologici di Piano del Vento, Monte Grande e Castello Chiaramontano a Palma di Montechiaro-accessibilità turistica, progetto preliminare di 7.040.679 euro; miglioramento sostenibilità della mobilità esterna alle aree di attrazione strada Santa Domenica che collega la statale115 al castello Chiaramontano a Palma di Montechiaro- accessibilità turistica, progetto definitivo di 6.423.721 euro e il miglioramento dell'accessibilità aree vocate da un punto di vista turistico dalla ex statale 115 attraverso la strada provinciale 84 al Castello Chiaramontano e l'area di Marina di Palma (Torre San C rlo) a Palma di Montechiaro-accessibilità turistica, progetto definitivo di 3.283.979 euro. Infine, la realizzazione di un porticciolo turistico a Marina di Palma - primo stralcio funzionale di 29.205.171 euro. «Questi progetti - dice il sindaco Stefano Castellino - saranno indispensabili per concorre ai diversiavvisi e bandi pubblicati o da pubblicare». (* PAPI*)
AGRIGENTOPRESS
ARAGONA, FAMIGLIE BLOCCATE SULLA SP NC 21. IL SINDACO RISPONDE AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL LIBERO CONSORZIO
"A seguito della recente nota stampa del Commissario Straod. del Libero Consorzio Straordinario Di Pisa, mi preme precisare-spiega il sindaco di Aragona Peppe Pendolino - la time line del mio intervento.
Ricevuta dai cittadini richiesta di intervento, contatto telefonicamente i numeri fissi del Libero Consorzio e della Protezione Civile, non avendo nessuna risposta, ho provveduto a contattare al cellulare i Cantonieri reperibili i quali mi hanno risposto che non avevano i mezzi e il personale disponibile per realizzare l'intervento, unico supporto disponibile tempestivamente sarebbe stato il posizionamento della segnaletica, intervento che non avrebbe modificato lo stato dei cittadini rimasti bloccati.
Pertanto, alla luce di quanto sopra riportato ho provveduto ad effettuare l'intervento personalmente e con mezzi propri.
Per onore di cronaca a fine intervento i Capo Cantonieri contattati si sono recati sul posto per installare la segnaletica di pericolo, scusandosi del mancato intervento per assenza di mezzi e personale.
Sarà mia premura informarLa con missiva riservata per motivi di privacy i nominativi dei Capo Cantonieri con i quali ho avuto modo di parlare quel pomeriggio.
Pertanto, alla luce di quanto sopra riportato ho provveduto ad effettuare l'intervento personalmente e con mezzi propri.
Invito il Commissario Di Pisa a verificare lo stato dei fatti con i propri uffici, sicuro che avrà riscontro positivo di quanto accaduto.
Non sono particolarmente avvezzo alle polemiche, ma poco propenso a subire accuse di falso, quando c'è in gioco la salute dei miei concittadini".
AGRIGENTOOGGI
SPESE RAPPRESENTANZA ERANO LECITE, ASSOLTI DALLA CORTE DEI CONTI
La Corte dei Conti di Sicilia, in Appello, ha assolto l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, e i funzionari Ignazio Gennaro e Giuseppina Micciché, accusati di aver provocato un danno erariale all'ente, nell'ambito della nota vicenda da tempo definita in sede penale, riguardante una serie di spese di rappresentanza.
Spese (pranzi, cene, merende, ospitalità in alcuni alberghi, l'acquisto di regali come le penne MontBlanc) sostenute da D'Orsi e autorizzate dagli uffici diretti all'epoca dei fatti da Gennaro e Micciché, che sono state riconosciute, come lecite dal giudice penale, e adesso esclude la sussistenza di danni ingiustamente arrecati alla Provincia.
D'Orsi, Gennaro e Miccichè, pertanto, sono stati assolti.
I 2600 ANNI DI AGRIGENTO SU RAI STORIA
Agrigento, la sua storia di 2600 anni, il suo inestimabile patrimonio culturale saranno raccontati in 'Storia delle nostre città', prodotto da Rai Storia e Ballandi Arts.
La troupe è in città già da alcuni giorni e, dopo aver scelto la Valle dei Templi, oggi è in città, nel centro storico. Le riprese sono realizzate in collaborazione con il Distretto Turistico Valle dei Templi, e in modo particolare con la sua Film Commission, e con il Comune di Agrigento.
"Quale miglior occasione - afferma il sindaco e presidente del Distretto, Lillo Firetto - per raccontare la fondazione della nostra città all'Italia, attraverso uno dei suoi più autorevoli contenuti culturali, il canale tematico dedicato alla storia. Nelle sei puntate Agrigento potrà spiccare per i suoi capolavori storici, artistici, architettonici tra le altre città, piccole e grandi, che, come affermano gli stessi autori del format televisivo, da più di due millenni punteggiano di luce il nostro Paese come stelle in un firmamento di bellezza".
"La collaborazione del Distretto Turistico con la produzione - sottolinea l'amministratore del Distretto, Fabrizio La Gaipa - è solo uno dei frutti delle strategie di comunicazione che stiamo mettendo in atto per rilanciare il turismo, pesantemente colpito dagli effetti della pandemia. Sono certo che la motivazione a intraprendere il viaggio sarà rafforzata da questa, come da altre azioni strategiche, accompagnate dall'appeal per la nostra enogastronomia, per la qualità della nostra ospitalità, per i percorsi esperienziali e il paesaggio. Un turismo slow che è quello che da sempre siamo in grado di offrire. Speriamo possa proprio in questi mesi essere ancor più apprezzato da visitatori più propensi del passato ad assaporare la propria vacanza con calma, senza perdersi il piacere di vivere in uno degli angoli più belli della Sicilia".
Le immagini metteranno in risalto la bellezza dei luoghi, i fatti storici, i personaggi. Ogni puntata mostrerà da vicino l'infinito piacere di vivere in una città italiana.
Agrigento sarà presentata come un gioiello, incastonato tra vallate, colline, imponenti monumenti e templi, una città dell'eterna bellezza e di un fascino millenario immutato nel tempo. Scorreranno le immagini di templi dorici, agorà, necropoli, ipogei. Un focus sarà dedicato al centro storico, la cinta muraria, le chiese, i monasteri, i conventi, i palazzi, la cattedrale, e ai personaggi illustri, tra cui Empedocle e i grandi scrittori Pirandello, Sciascia e Camilleri.
LIVESICILIA
"EUROPA ULTIMA CHANCE PER IL SUD
COME CAMBIANO LE PARTECIPATE"
Intervista a Gaetano Armao: "Stiamo preparando i bandi per le misure della finanziaria".
L'ASSESSORE ALL'ECONOMIA
di Salvo Toscano
L'accordo del Recovery fund è una grande occasione, forse l'ultima, per colmare il divario tra Nord e Sud. La vede così l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao, che assicura tempi stretti perché arrivino gli attesi provvedimenti attuativi della finanziaria regionale anti-Covid (dopo tre mesi) e annuncia novità sulle partecipate.
Onorevole Armao, per prima cosa: l'accordo sul recovery fund raggiunto in seno l'Unione europea cosa comporterà per la Sicilia?
"Porterà straordinari vantaggi. È evidente che poi dovremo negoziare con lo Stato il riparto. Non si commetta l'errore che si è fatto con lo sforamento del deficit, dove per le autonomie si sono trovati otto miliardi su cento. Bisogna guardare alla Spagna dove invece lo Stato centrale sta affrontando la crisi insieme con le autonomie locali. L'Italia ha due morfologie diverse, non lo si può curare con una sola terapia, che si rivela abbastanza proficua per il centro nord e del tutto non proficua per il centro sud. Ad esempio, prendiamo l'accesso al credito agevolato: la Sicilia ha visto distribuito non più del 5,80 per cento dei fondi disponibili per il prestito garantito. Dei finanziamenti fino a 30mila euro, Lombardia ed Emilia Romagna insieme prendono quanto tutto il Mezzogiorno".
Cosa chiedere per la Sicilia quando ci sarà da impiegare i soldi dell'Europa?
"È l'occasione, l'ultima a mio avviso, per superare il divario pesantissimo Nord-Sud. Per prima cosa dobbiamo chiedere misure calibrate per un Paese diviso, non misure unitarie, ma che intervengano con modalità differenziate. Qui ci vogliono infrastrutture e poi bisogna investire sul capitale umano. Io ho lanciato la proposta del Sicily working: lo smart working dà una grande possibilità ai nostri siciliani che lavorano all'estero di tornare a vivere in Sicilia. Se poi creiamo un ambiente di agevolazione fiscale e investiamo sulle infrastrutture abbiamo creato gli assi necessari per lo sviluppo. In questo il Recovery Fund è fondamentale. E non è un successo del governo. È un successo dell'Europa. Che ha dimostrato di saper guardare al futuro".
A proposito, lei fa parte di una coalizione che a livello nazionale è guidata dal senatore Salvini, uno che si è schierato contro l'intervento dell'Europa, in linea con l'euroscetticismo populista della Lega. Mi permette una domanda? Ma che ci state a fare voi popolari sotto quest'egida sovranista?
"Noi siamo popolari. Li porteremo noi a essere europeisti. L'Europa è la vera opportunità, soprattutto per il Sud, pensare allo sviluppo del Sud fuori dall'Europa è scriteriato".
Ma davvero pensa che ci riuscirete a "convertire" i sovranisti?
"Intanto è chiaro che chi guarda a un approccio non ideologico ma sereno non può non vedere che l'Europa sta facendo passi avanti. Noi avremo una coalizione in cui ci confrontiamo tra europeisti ed euroscettici, ma è pure vero che i socialisti europei esprimono anche Rutte".
La vostra finanziaria ha tenuto al vaglio del governo nazionale e non è una cosa a cui eravamo più abituati. Ma quando potranno i siciliani vedere i bei propositi della finanziaria trasformarsi in misure concrete?
"Domani (oggi per chi legge, ndr) approviamo in giunta la riprogrammazione dei fondi: i passaggi sono così esauriti, manca solo il Comitato di sorveglianza, e si può cominciare a pubblicare i bandi e far partire tutto".
Ma dove sono i decreti attuativi?
"Siamo già al lavoro sui bandi e sulle misure applicative. È già passato ieri in commissione Bilancio il bando sul fondo perduto. Non è che siamo stati fermi ad aspettare...".
E direi, sono passati tre mesi...
"Ma attendevamo il via libero dello Stato, sennò saremmo stati spericolati a impegnare somme prima di quel via libera".
Tra le altre cose rinfacciate al governo all'Ars nella discussione sulla sfiducia di ieri, lo stallo incredibile delle partecipate. Sono anni che ci raccontate che arriveranno riorganizzazioni e sono anni che non si fa altro che fare nomine e assegnare poltrone. Questa crisi darà una spinta per mettere mano a società e carrozzoni una volta e per tutte? "Ci ho lavorato fino a ieri. C'è già una road map, condivisa dal governo, di creare il polo dell'innovazione mettendo insieme Sicilia digitale, Sis (Società Interporti) e Parco scientifico e tecnologico, in una sola società che fa innovazione e ricerca. Ci siamo già visti all'assessorato all'Economia con tutti gli amministratori, entro l'estate ci sarà il piano industriale e in autunno la nuova società. Poi Irfis va verso la trasformazione in società in house. Su Riscossione è in corso il confronto per definire il passaggio allo Stato. E chiuderemo Espi entro l'autunno".