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Rassegna stampa dal 25 al 27 luglio 2020

Canicattiweb

"Enti locali siciliani in pessima salute finanziaria", l'allarme dell'Asael alla Corte dei conti
"Lo stato della finanza locale in Sicilia è in una pessima condizione di salute, come dimostrano gli incrementi delle dichiarazioni di dissesto e il ricorso ai piani finanziari di riequilibrio pluriennale che si susseguono negli enti".
Lo sottolinea l'Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, con il suo presidente Matteo Cocchiara, nelle deduzioni formulate alla sezione di Controllo della Corte dei conti in occasione della relazione approvata dai giudici contabili.
Per quanto riguarda le Città metropolitane e i Liberi consorzi l'Asael "condivide" le considerazioni formulate dalla Corte in merito "al troppo oneroso contributo di finanza pubblica" e sottolinea come, in Sicilia, gli accordi Stato-Regione sul sostegno alle ex Province "non siano ancora giunti a risultati soddisfacenti". In quest'ottica, secondo l'associazione, servono "nuove iniziative" da parte della Regione Siciliana.
Asael è d'accordo con la Corte dei conti anche sul fronte dei Comuni: "Condividiamo la consapevolezza che i giudici mostrano di fronte al tema dei trasferimenti regionali - spiega Cocchiara - che ormai appaiono sempre più insufficienti a coprire il costo dei servizi essenziali che i Comuni erogano".
Sul tema dei trasferimenti, inoltre, l'Asael da tempo suggerisce una revisione delle modalità di assegnazione delle somme agli enti locali invocando l'introduzione del "sistema dei costi e fabbisogni standard" al fine anche di "introdurre nuovi parametri".
L'obiettivo finale, secondo l'associazione, deve essere quello di "perequare il sistema attuale dei trasferimenti": un sistema "che in alcuni casi è incomprensibile", come ricorda nel documento l'Asael, "perché vede in alcuni casi enti fra loro confinanti, e con uguali caratteristiche di abitanti e territorio, avere trattamenti molto diseguali in tema di attribuzione delle risorse".
Soprattutto a causa dell'emergenza Covid19, l'Asael ha più volte posto l'accento sulla necessità, da parte del governo nazionale, di venire in soccorso dei Comuni e degli enti locali che già non godevano di buona salute finanziaria.

Sp21, ex Provincia replica al sindaco di Aragona: "Nessuna richiesta intervento"
Con una nota indirizzata al Sindaco di Aragona il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è intervenuto sulla vicenda delle famiglie rimaste bloccate sulla SP NC n. 21 in seguito allo smottamento di fango sulla carreggiata, conseguente ad un violento acquazzone che ha interessato la zona di Aragona e Joppolo Giancaxio.
"Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni rilasciate dalla S.S. sulla vicenda - scrive il dr. Girolamo Alberto di Pisa - e si precisa che nessuna richiesta di intervento è pervenuta al personale responsabile. In particolare, nessuna richiesta è pervenuta al personale reperibile, ai funzionari responsabili di protezione civile e delle infrastrutture stradali. Si precisa altresì che i contatti telefonici di reperibilità sono stati trasmessi a tutti i Comuni della provincia. Gli stessi sono pubblicati, e ben visibili, sulla pagina dell'Ufficio di Protezione Civile nel sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Risultano pertanto incomprensibili le Sue dichiarazioni, considerate le puntuali prove di tempestività ed efficienza con cui, anche nel territorio di Sua competenza,  il personale dell'Ente è sempre intervenuto. Si ritiene pertanto opportuna una rettifica di tali dichiarazioni".
Questo quello che aveva dichiarato il sindaco Pendolino [https://www.grandangoloagrigento.it/ultime-notizie/famiglie-bloccate-dal-fango-ad-aragona-il-sindaco...

Giornale di Sicilia

Il colonnello Rocco Lopane ha assunto l'incarico che è stato del parigrado Pietro Maggio

Guardia di finanza, si è insediato il nuovo comandante
Passaggio di consegne al comando provinciale della Guardia di finanza di Agrigento, fra il colonnello Pietro Maggio, che dopo tre anni lascia la Città dei Templi e il suo successore il colonnello Rocco Lopane. Presente, alla sobria cerimonia, il comandante regionale «Sicilia: il generale Riccardo Rapanotti. Pietro Maggio assumerà un nuovo incarico al comando interregionale dell'Italia Sud-Occidentale di Palermo. Prima di lasciare il comando, nel suo intervento di commiato, Pietro Maggio ha espresso in primo luogo gratitudine alla città che lo ha accolto ed ospitato per un periodo non breve ed intenso. Un sincero ringraziamento ha rivolto all'arcivescovo di Agrigento, al prefetto, alla magistratura, al questore, al comandante dell'Arma dei carabinieri, alla Capitaneria di porto, alla Polizia penitenziaria e ai vertici delle altre forze di polizia. Il colonnello Pietro Maggio ha sottolineato altresì che sono stati anni intensi che lo hanno arricchito sia sotto il profilo professionale che umano. Sono stati consolidati i rapporti tra il corpo della Guardia di finanza e l'autorità di Governo, l'autorità giudiziaria, le altre forze dell'ordine con cui si è sempre fatto «squadra», per affrontare e superare le varie emergenze operative, prima fra tutti l'immigrazione clandestina. Il colonnello Pietro Maggio ha rivolto, durante il suo messaggio di commiato, un pensiero alle istituzioni statali e regionali presenti sul territorio, al Libero consorzio comunale, ai sindaci e alle polizie locali. Gratitudine è stata espressa agli organi di stampa ed informazione «Che hanno sempre sostenuto - ha detto - l'azione del Corpo nel suo impegno quotidiano sul territorio». Adesso è iniziata l'era del colonnello Rocco Lopane, nuovo comandante provinciale delle Fiamme gialle di Agrigento, che arriva dalla sezione operativa della Dia di Trapani. L'ufficiale, originario di Bari è laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza economico finanziaria e annovera vari prestigiosi incarichi. (*CR*)

Teleacras

Test sierologici ok al Libero Consorzio

Redazione
Si è conclusa l'indagine sierologica Covid-19 effettuata dal Dipartimento di Prevenzione Siav dell'Asp di Agrigento sul personale del Libero Consorzio, e sui volontari della Protezione civile provinciale che sono stati in prima linea durante il periodo di massima emergenza Coronavirus nei mesi di marzo, aprile e maggio. Questo personale è stato utilizzato per dare soccorso alla popolazione della provincia di Agrigento distribuendo generi alimentari alle famiglie bisognose o verificando l'osservanza delle norme di distanziamento sociale e il divieto di circolazione attraverso il pattugliamento delle strade nel territorio provinciale.
Una settantina i test effettuati, in regime di massima sicurezza e nel rispetto del distanziamento, sul personale della Polizia Provinciale, della Protezione Civile e dei Volontari che collaborano con il Libero Consorzio nella sede dell'Ente di via Acrone di Agrigento. I test sierologici non hanno evidenziato problemi sanitari.

Agrigentonotizie

Guardia di finanza, il colonnello Maggio saluta la città: arriva Rocco Lopane

A distanza di tre anni il colonnello Pietro Maggio, saluta Agrigento. Si è tenuto il passaggio di consegne al comando provinciale della Guardia di finanza. Il colonnello Maggio a distanza di 3 anni dal suo insediamento nel delicato contesto  Agrigentino, lascia la città dei templi per assumere un nuovo incarico presso il comando Interregionale dell'Italia Sud - Occidentale di Palermo; al suo posto è giunto il colonnello Rocco Lopane. Il colonnello Maggio, prima di lasciare la sede di Agrigento, nel suo intervento ha espresso in "primo luogo la propria gratitudine alla città che lo ha accolto ed ospitato per un periodo non breve ed intenso",
Maggio, durante un consueto discorso di ringrazimento, è così intervenuto. "Un sincero ringraziamento ha rivolto all'arcivescovo di Agrigento, al prefetto, alla magistratura, al questore, al comandante dell'arma dei carabinieri, Capitanerie di porto, polizia Penitenziaria, ai vertici delle altre forze di polizia. Altro pensiero è stato rivolto alle istituzioni statali e regionali presenti sul territorio, al libero consorzio comunale, ai sindaci ed alle polizie Locali. Altrettanta gratitudine è stata espressa per gli organi di stampa ed informazione che hanno  sempre sostenuto l'azione del Corpo nel suo impegno quotidiano sul territorio. Il colonnello Maggio - fanno sapere dalla Guardia di finanza - ha sottolineato che sono stati  anni intensi che lo hanno arricchito sia sotto il profilo professionale che umano".

GrandangoloAgrigento

Agrigento, test sierologici a personale ex provincia

Si è conclusa oggi l'indagine sierologica Covid-19 effettuata dal Dipartimento di Prevenzione Siav dell'Asp di Agrigento sul personale del Libero Consorzio e sui volontari della Protezione civile provinciale che sono stati in prima linea durante il periodo di massima emergenza Covid nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio. Questo personale è stato utilizzato per dare soccorso alla popolazione della provincia di Agrigento distribuendo generi alimentari alle famiglie bisognose o verificando l'osservanza delle norme di distanziamento sociale e il divieto di circolazione attraverso il pattugliamento delle strade nel territorio provinciale.
I test sierologici sono stati eseguiti con grande professionalità dall'equipe dell'Asp di Agrigento diretta dal dott. Vittorio Spoto con la presenza dell'Immuno-Ematolologo Simona Carisi, coadiuvati dal coordinatore infermieristico Paolo Consiglio, dall'assistente sanitaria Samantha Simeone e dagli infermieri Nicola Alberto Faraone e Francesco Fragapane e tutto il personale che si è alternato in questo momento di massima attenzione sanitaria.
Una settantina i test effettuati, in regime di massima sicurezza e nel rispetto del distanziamento, sul personale della Polizia Provinciale, della Protezione Civile e dei Volontari che collaborano con il Libero Consorzio nella sede dell'Ente di Via Acrone di Agrigento. I test sierologici non hanno evidenziato problemi sanitari.
Il Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa e il Segretario Generale Caterina Moricca esprimono ringraziamento ed apprezzamento per l'attività del Siav dell'Asp di Agrigento che ha effettuato i test sui dipendenti dell'Ente.

Incendio al Giardino Botanico, Picarella: "bisogna intervenire, scenario desolante"
Un improvviso incendio ha colpito ieri il Giardino Botanico del Libero Consorzio comunale di Agrigento, devastando parte della vegetazione di macchia mediterranea, fortunatamente l'intervento tempestivo degli operatori del corpo forestale della regione siciliana ha permesso di limitare fortemente i danni.
Sul posto presenti anche il dirigente Dr. Gennaro e il responsabile Dr. Agronomo Alletto.
"Il vasto incendio che ieri pomeriggio ha colpito il centro della nostra città lambendo anche sedi istituzionali e monumenti quali l'area dell'ex ospedale psichiatrico dove si trova l'attuale direzione generale dell'ASP di Agrigento e il tempio di Demetra che è un monumento di valore non indifferente e che hanno rischiato di essere danneggiati, merita una riflessione", dichiara Francesco Picarella della Confcommercio. Si tratta di un incendio probabilmente doloso ma anche favorito dalla scarsa manutenzione di queste aree. Occorre dunque intervenire in tempo con tutte le misure necessarie:  la pulizia delle aree, soprattutto di quelle che possono mettere a rischio i monumenti, le nostre sedi istituzionali e la popolazione. Oggi, è tutto annerito, maleodorante e lo scenario che presentiamo ai visitatori è davvero desolante. Ci auguriamo che si possa fare tesoro di queste esperienze per fare autocritica e programmare con la dovuta tempistica gli interventi necessari per scongiurare ulteriori disastri".

Scrivolibero

Agrigento, incendio al Giardino Botanico: in "fumo" parte della vegetazione di macchia mediterranea

Un improvviso incendio ha colpito il Giardino Botanico del Libero Consorzio di Agrigento devastando parte della vegetazione di macchia mediterranea. I danni non hanno colpito il cuore del Giardino Botanico grazie alla pulizia e manutenzione quotidiana che viene svolto periodicamente. Presenti nel posto il dirigente Dr. Gennaro e il responsabile Dr. Agronomo Alletto

Gds

INCENDI
Agrigento, il fuoco cinge d'assedio le aree verdi del Comune

26 Luglio 2020
Agrigento è stata cinta dal fuoco. A partire dal tardo pomeriggio di venerdì e per l'intera notte è stato un susseguirsi di allarmi per roghi che hanno anche lambito sedi istituzionali e monumentali della città: dall'area dell'ex ospedale psichiatrico dove si trova la direzione generale dell'Asp fino al tempio di Demetra, passando dalla zona del cimitero Bonamorone e lambendo anche il Giardino botanico.
Colpito anche il bosco dell'area Nord-Est di Agrigento, alle pendici della Rupe Atenea. A cercare di evitare il peggio, fronteggiando le alte fiamme, gli uomini della Forestale.


CorriereAgrigentino

Agrigento, incendio tempio Demetra. Picarella: "Scenario desolante" - Corriere Agrigentino

"Il vasto incendio che ieri pomeriggio ha sconvolto il centro della nostra città lambendo anche sedi istituzionali e monumenti quali l'area dell'ex ospedale psichiatrico, dove si trova l'attuale direzione generale dell'Asp di Agrigento e il tempio di Demetra che è un monumento di valore non indifferente e che hanno rischiato di essere danneggiati, meritano una riflessione". Lo dice Francesco Picarella, presidente Confcommercio di Agrigento.
"Si tratta di un incendio probabilmente doloso - continua Picarella -, ma anche favorito dalla scarsa manutenzione di queste aree. Le cronache dei giornali sempre con la stessa cadenza ci raccontano di episodi analoghi. Occorre dunque intervenire in tempo con tutte le misure necessarie: la pulizia delle aree, soprattutto di quelle che possono mettere a rischio i monumenti, le nostre sedi istituzionali e la popolazione. Oggi, è tutto annerito, maleodorante e lo scenario che presentiamo ai visitatori è davvero desolante. Ci auguriamo che si possa fare tesoro di queste esperienze per fare autocritica e programmare con la dovuta tempistica gli interventi necessari per scongiurare ulteriori disastri".

SICILIAONPRESS
 GUARDIA DI FINANZA: AVVICENDAMENTO AL COMANDO PROVINCIALE DI AGRIGENTO
Cambio al comando provinciale di Agrigento della Guardia di Finanza. Ieri, alla presenza del Comandante Regionale "Sicilia" della Guardia di Finanza, Gen. D. Riccardo Rapanotti, ha avuto luogo il "passaggio di consegne" tra il Colonnello Pietro Maggio ed il Colonnello Rocco Lopane.Il Col. Pietro Maggio a distanza di 3 anni dal suo insediamento nel delicato contesto Agrigentino, lascia la città dei templi per assumere un nuovo incarico presso il Comando Interregionale dell'Italia Sud - Occidentale di Palermo; al suo posto è giunto il Col. Rocco Lopane.Il Col. Maggio, prima di lasciare la sede di Agrigento, nel suo intervento ha espresso in primo luogo la propria gratitudine alla città che lo ha accolto ed ospitato per un periodo non breve ed intenso. Un sincero ringraziamento ha rivolto all'Arcivescovo di Agrigento, al Prefetto, alla Magistratura, al Questore, al Comandante dell'Arma dei Carabinieri, Capitanerie di Porto, Polizia Penitenziaria, ai vertici delle altre Forze di Polizia. Altro pensiero è stato rivolto alle Istituzioni Statali e Regionali presenti sul territorio, al Libero Consorzio Comunale, ai Sindaci ed alle Polizie Locali.Altrettanta gratitudine è stata espressa per gli Organi di stampa ed informazione che hanno sempre sostenuto l'azione del Corpo nel suo impegno quotidiano sul territorio. Il Col. Maggio ha sottolineato che sono stati anni intensi che lo hanno arricchito sia sotto il profilo professionale che umano.Sono stati consolidati i rapporti tra il Corpo della Guardia di Finanza e l'autorità di Governo, l'Autorità Giudiziaria, le altre Forze dell'Ordine, con cui si è sempre fatto "squadra", per affrontare e superare le varie emergenze operative, prima fra tutti l'immigrazione clandestina. Una riflessione è stata rivolta alle attività investigative che hanno visto in questi tre anni intensamente impegnati tutti i reparti del Comando Provinciale nei diversificati comparti operativi di specifica competenza del Corpo.Le peculiari funzioni di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza si sono tradotte anche nel territorio agrigentino in una efficace azione di contrasto alle più insidiose, sleali, viziate ed illegali forme di inquinamento dell'economia.È stata sottolineato l'impegno profuso nel contrasto al crimine economico, ai reati tributari, societari e fallimentari, nonché il contribuito alla lotta alla criminalità organizzata, ripetutamente colpita con sequestri e confische. Negli ultimi mesi anche le Fiamme Gialle agrigentine sono state chiamate a fornire il loro contributo nell'affrontare le problematiche connesse all'emergenza Covid -19 con l'attenzione rivolta a contrastare e prevenire odiosi tentativi della criminalità comune ed organizzata di profittare della crisi economico sociale conseguente alle inevitabili misure di contenimento dell'epidemia.Dopo il passaggio di consegne l'incarico di Comandante Provinciale è stato assunto dal Col. Rocco Lopane, proveniente dalla D.I.A. - Sezione Operativa - di Trapani. L'Ufficiale, sposato con tre figli, originario della provincia di Bari, è laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria; annovera nel suo curriculum vari incarichi si comando presso vario Reparti del Corpo. Grazie a questi incarichi ha maturato una diversificata e articolata esperienza nei vari comparti di servizio del Corpo, spaziando dalle indagini di natura economica finanziaria all'accertamento del danno erariale fino alle più articolate investigazioni in materia di criminalità organizzata.Oggi ha sottolineato il Col. Lopane, la sfida più impegnativa che attende il Corpo anche in questo territorio è quello di assicurare le necessarie condizioni di sicurezza e legalità per consentire, dopo l'emergenza sanitaria del Covid-19 la ripresa di rilancio dei settori produttivi e dell'economia locale.

 MUSUMECI, SERVE PIÙ DISCIPLINA COLLETTIVA, NON ESCLUDO MISURE RESTRITTIVE. SALGONO I POSITIVI IN SICILIA
"Salgono a 181 i positivi al Coronavirus in Sicilia. Un dato che ci impone di fare appello a una maggiore disciplina collettiva. Evitare gli assembramenti, usare la mascherina nei luoghi all'aperto frequentati, usarla sempre nei luoghi chiusi (tranne a casa propria), mantenere la distanza di un metro con persone non conviventi, l'uso di guanti e mascherina per gli operatori commerciali di generi alimentari (anche ambulanti). Tutto questo può costituire un piccolo fastidio, ma ci dà un grande aiuto nel tenere bassa la probabilità del contagio. Confidiamo perciò nel senso di responsabilità di ognuno -soprattutto dei giovani - e nella accurata vigilanza delle Forze dell'ordine. Vorremmo evitare di adottare nei prossimi giorni misure restrittive, ma non ci sentiamo di escluderle".Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a proposito degli affollamenti verificatisi negli ultimi giorni in molte città dell'Isola 

 CANICATTIWEB
 GIRO D'ITALIA 2020, IL 4 OTTOBRE TAPPA AD AGRIGENTO
 La prima maglia rosa, riporta la Gazzetta dello Sport, "arrivera' nel salotto di Palermo dopo una cronometro individuale di 16 km. Per Monreale e' una prima assoluta: mai sede di tappa del Giro"."L'abbiamo voluta tanto questa partenza, grazie al rapporto di collaborazione con Rcs Sport e all'accordo quadriennale fatto nel 2019 - spiega al quotidiano il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -. Il Giro si sposera' con bellezze architettoniche incomparabili e la Sicilia si candida a essere una delle mete turistiche piu' importanti al mondo. Restituiamo al ruolo di protagonista uno sport popolare come il ciclismo, che ha un'antica tradizione nella nostra isola. Qui ci sono migliaia di appassionati.E poi ci sara' il nostro Nibali, un motivo d'orgoglio, un'icona, per noi siciliani ambasciatore dello sport nel mondo, e gli siamo davvero grati. Il Giro sara' circondato da affetto e grande passione". Paolo Bellino, amministratore delegato di Rcs Sport, dice: "E' una grandissima opportunita' e ne siamo felicissimi. Dal Giro un grande segnale di rinascita". Domenica 4 ottobre, prosegue la Gazzetta dello Sport, "Alcamo-Agrigento, seconda tappa, che tocchera' il Trapanese e il Belice prima di sfiorare Selinunte, scivolare verso la costa di Sciacca e arrivare ad Agrigento in leggera salita con vista sulla Valle dei Templi: per attaccanti. Le prime due sono le tappe nuove, la terza e la quarta erano gia' note: arrivo in salita sull'Etna a Piano Provenzana (1775 metri) dal versante inedito di Linguaglossa, 9% nei 2 km finali, e volata a Villafranca Tirrena, nel Messinese, le strade di allenamento di Nibali".


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