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Rassegna stampa del 28 luglio 2020

Ipsoa.it


Il Ministero del Lavoro ha chiarito le modalità di comunicazione obbligatoria "semplificata" che i datori di lavoro devono seguire per il personale in smart working a partire dal prossimo 1° agosto (salvo proroghe dello stato di emergenza). Dalla cessazione dell'emergenza sanitaria, le aziende che hanno attivato modalità di lavoro agile senza previa stipula di accordi individuali dovranno comunque provvedere alla loro stipula. L'obbligo di stipula degli accordi individuali vale anche per i dipendenti adibiti ex novo allo smart working nella fase post emergenza. Il Ministero introduce però una semplificazione procedurale: quale?Alla data odierna, non sono stati emanati provvedimenti che proroghino lo stato di emergenza sanitaria in scadenza il 31 luglio. In assenza di novità, dal 1° agosto lo smart working tornerà ad essere interamente disciplinato dalla legge n. 81/17 che dispone, tra l'altro, l'obbligatorietà di un accordo individuale tra datore e lavoratore e di comunicazioni ad hoc al Ministero del Lavoro.
Il 23 luglio, il Dicastero ha emanato una FAQ in merito alle conseguenti nuove comunicazioni obbligatorie semplificate, secondo la quale l'accordo deve sussistere, ma non essere trasmesso all'Amministrazione in sede di comunicazione obbligatoria.
Il lavoro agileLa legge n. 81/2017 detta la definizione normativa del lavoro agile (o smart working), come modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attività. La prestazione lavorativa "agile" viene eseguita, in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva
Per l'adozione dello smart working è necessario un accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente, i cui contenuti minimi dovranno comprendere:
· Durata della prestazione "agile" (a tempo indeterminato o determinato);
· Preavviso. Il recesso - dalla modalità agile di lavoro (non dal rapporto in sè) - è possibile con un preavviso di almeno 30 giorni (90 per i lavoratori disabili) per gli accordi a tempo indeterminato o in presenza di un giustificato motivo;
· Come e quando. L'accordo deve contenere la disciplina dell'esecuzione della prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali, con particolare riferimento agli strumenti tecnologici utilizzati e al rispetto del diritto alla disconnessione per il lavoratore;
· Potere di controllo e disciplinare. Devono essere illustrate le modalità di controllo della prestazione lavorativa esterna, nel rispetto dell'articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori.
Smart working nell'era dell'emergenza da COVID-19
Nell'ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, il 1° marzo è stato emanato un DPCM che interviene sulle modalità di accesso allo smart working, confermate anche dalle successive disposizioni emanate per far fronte all'emergenza. Quindi, con il DPCM del 26 aprile 2020 è stato raccomandato il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza. Va precisato che, ai sensi delle predette norme, il datore di lavoro - per tutta la durata del periodo di emergenza sanitaria - può prescindere dalla stipula dell'accordo individuale e dal rispetto delle disposizioni di dettaglio della legge n. 81/17, essendo tenuto al solo rispetto dei "principi" della legge stessa.
Successivamente, il Cura Italia (D. L. n. 18/2020 convertito in legge n. 27/2020) ha disposto che, sino alla fine dello stato di emergenza, i dipendenti disabili o che abbiano nel proprio nucleo familiare un disabile, hanno diritto allo smart working, a condizione che esso sia compatibile con la tipologia di prestazione. Inoltre, ai dipendenti privati con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nell'accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile. Infine, il decreto Rilancio (D. L. 34/2020 convertito, con modificazioni dalla legge n. 77/2020), ha disposto che i dipendenti privati con almeno un figlio a carico minore di 14 anni, hanno diritto al lavoro agile a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, nei casi di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa o che non vi sia un genitore non lavoratore: sempre fino al termine dell'emergenza epidemiologica.Per tutti i casi "emergenziali" sopra descritti, il Ministero del Lavoro ha predisposto - ai sensi del DPCM del 1° marzo 2020 - una procedura telematica semplificata per il caricamento massivo delle comunicazioni di smart working.

Chiarimenti del Ministero del LavoroIl 23 luglio scorso, in prossimità della scadenza dello stato di emergenza sanitaria, dichiarato dal Consiglio dei Ministri sino a tutto il 31 luglio, il Ministero del Lavoro ha diffuso una FAQ, tesa a chiarire le modalità operative per la gestione del lavoro agile, per il caso in cui il Governo non provveda a prorogare il predetto stato di emergenza.
Nela FAQ si rammenta che l'articolo 90 del decreto Rilancio consente ai datori di lavoro privati di applicare lo smart working ad ogni rapporto di lavoro subordinato compatibile anche in assenza degli accordi individuali, "ovvero utilizzando la procedura semplificata attualmente in uso" sino alla fine dello stato di emergenza e, "comunque, non oltre il 31 dicembre 2020". Pertanto, alla data della FAQ, la procedura "semplificata" è utilizzabile sino al 31 luglio 2020.
Oltre tale data, dovrà essere effettuata la comunicazione prevista dall'articolo 23.1 della L. 81/17, mediante i modelli predisposti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Uno tra i molteplici elementi di innovazione sostanziale, rispetto alla normativa emergenziale, risiede nel ripristino dell'obbligatorietà dell'accordo individuale tra datore di lavoro e dipendente. Tuttavia, anche alla luce dell'incertezza legata al perdurare della pandemia da Covid-19 ed alle conseguenti necessità di semplificazione per il riavvio delle attività economiche, nella comunicazione obbligatoria il datore di lavoro si potrà limitare a dichiarare che "l'Azienda che rappresento è in possesso degli accordi individuali dei lavoratori elencati nel file allegato alla presente comunicazione e si impegna ad esibirli per attività di monitoraggio e vigilanza".
Quindi, l'accordo resta nella documentazione aziendale, ma il datore di lavoro potrà essere chiamato a renderlo disponibile al Ministero, all'Inail e/o all'Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Nuove attivazioni e prosecuzioniLa FAQ chiarisce che la procedura "semplificata" attualmente in uso, ossia quella per la quale l'assegnazione allo smart working avviene per scelta datoriale e senza accordo col lavoratore, sarà in vigore solo fino alla fine dello stato di emergenza (attualmente fissata al 31 luglio 2020) e, comunque, anche in caso di prolungamento dello stesso, non oltre il 31 dicembre 2020, ai sensi dell'art. 90 del decreto Rilancio.
Invece, qualora lo stato di emergenza non fosse prorogato o, comunque, alla data più prossima tra la data di termine della proroga ed il 1° gennaio 2021, sia le nuove attivazioni di prestazioni in smart working, sia le prosecuzioni dello svolgimento della modalità agile oltre il termine dello stato di emergenza (31 luglio 2020 o al termine dell'eventuale proroga) dovranno essere eseguite con le modalità e i termini "ordinari" previsti dagli articoli da 18 a 23 della Legge 22 maggio 2017, n. 81 e, quindi, con la comunicazione obbligatoria da ultimo illustrata che - comunque - potrà intervenire solamente "a valle" della stipula dell'accordo individuale tra il datore di lavoro e ciascuno dei singoli dipendenti interessati.
In conclusioneQuindi, in conclusione, dal momento della cessazione dell'emergenza sanitaria, tutti i datori di lavoro che abbiano attivato modalità di lavoro agile senza previa stipula di accordi individuali dovranno comunque provvedere alla loro stipula, sia con i dipendenti che intendano adibire ex novo allo smart working post emergenza, sia con i dipendenti che continuino lo svolgimento di prestazioni in smart working avviate in assenza di accordo in applicazione della normativa emergenziale.

Quotidiano di Sicilia


Libero Consorzio Agrigento, ultimati i test sierologici

Indagine anti Covid-19 effettuata dal Dipartimento di Prevenzione Siav dell'Asp agrigentina
Controlli su personale e volontari di Protezione civile in prima linea nell'emergenza sanitaria
AGRIGENTO - Si è conclusa ufficialmente l'indagine sierologica Covid-19 effettuata dal Dipartimento di Prevenzione Siav dell'Asp di Agrigento sul personale del Libero Consorzio e sui volontari della Protezione civile provinciale, in prima linea durante il periodo di massima emergenza nei mesi di marzo, aprile e maggio.
"Questo personale - hanno sottolineato dall'Ente intermedio - è stato utilizzato per dare soccorso alla popolazione della provincia di Agrigento distribuendo generi alimentari alle famiglie bisognose o verificando l'osservanza delle norme di distanziamento sociale e il divieto di circolazione attraverso il pattugliamento delle strade nel territorio provinciale".
"I test sierologici - hanno aggiunto dal Libero Consorzio - sono stati eseguiti con grande professionalità dall'equipe dell'Asp di Agrigento diretta da Vittorio Spoto con la presenza dell'Immuno-Ematolologo Simona Carisi, coadiuvati dal coordinatore infermieristico Paolo Consiglio, dall'assistente sanitaria Samantha Simeone e dagli infermieri Nicola Alberto Faraone e Francesco Fragapane e tutto il personale che si è alternato in questo momento di massima attenzione sanitaria".
Una settantina i test effettuati, in regime di massima sicurezza e nel rispetto del distanziamento, sul personale della Polizia provinciale, della Protezione civile e dei volontari che collaborano con il Libero Consorzio nella sede dell'Ente di via Acrone di Agrigento. I test sierologici non hanno evidenziato problemi sanitari.
Il commissario straordinario Alberto Girolamo Di Pisa e il segretario generale Caterina Moricca hanno espresso ringraziamento e apprezzamento per l'attività del Siav dell'Asp di Agrigento, che ha effettuato i test sui dipendenti dell'Ente.

IlSicilia.it

Assistenza sanitaria per alunni e lavoratori con disabilità, Agliozzo: "Stanziamenti per assicurare servizi aggiuntivi"

"Le nostre sollecitazioni, il nostro impegno e le nostre lotte hanno convinto l'Assessore Scavone ad intervenire positivamente rispetto alla delicata questione che riguarda l'assistenza sanitaria riservata a soggetti con disabilità in età scolare". Il Segretario Generale di Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, accoglie, con favore, la proposta di delibera trasmessa dall'esponente del governo Musumeci ai componenti della Giunta per l'esame e l'approvazione della stessa. "Alla fine è prevalso il buon senso politico rispetto al parere del Cga - afferma Agliozzo - e questa assunzione di responsabilità dell'Assessore avrà importanti effetti positivi, sia in termini di qualità del servizio erogato, destinato a circa 3mila alunni siciliani, sia in termini occupazionali, garantendo il posto di lavoro a 2mila operatori in possesso di apposita qualifica.
Il provvedimento prevede lo stanziamento di risorse per assicurare servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi attraverso le prestazioni professionali del personale già in possesso di acquisita esperienza. Secondo quanto emerge dalla proposta, infatti, - sottolinea Agliozzo - l'Amministrazione regionale non si sottrarrà al dovere di rendere disponibile un'assistenza specialistica agli studenti disabili, aiutando quelle strutture scolastiche che ne avranno bisogno per offrire servizi in qualità e quantità. Ed ancora, apprendiamo - prosegue Agliozzo - che i Comuni, le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi, ciascuno per la propria competenza, non possono non tenere in considerazione il diritto di assistenza del disabile, volto a favorire e privilegiare il rapporto che già da tempi esiste tra l'alunno e il suo assistito/operatore. Le rivendicazioni, legittime, che da tempo mettiamo sul tavolo della Regione, sono destinate a trovare positivo e concreto riscontro. Apprezziamo l'apertura dell'Assessore Scavone - conclude Gaetano Agliozzo - fermo restano che resteremo attenti e vigili affinché la proposta di delibera si concretizzi in tempi brevi e trovi accoglimento da parte della Giunta di Governo".

Siciliareport

Assistenza sanitaria per alunni e lavoratori con disabilità, Agliozzo: "Stanziamenti per assicurare servizi aggiuntivi"

"Le nostre sollecitazioni, il nostro impegno e le nostre lotte hanno convinto l'Assessore Scavone ad intervenire positivamente rispetto alla delicata questione che riguarda l'assistenza sanitaria riservata a soggetti con disabilità in età scolare". Il Segretario Generale di Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, accoglie, con favore, la proposta di delibera trasmessa dall'esponente del governo Musumeci ai componenti della Giunta per l'esame e l'approvazione della stessa. "Alla fine è prevalso il buon senso politico rispetto al parere del Cga - afferma Agliozzo - e questa assunzione di responsabilità dell'Assessore avrà importanti effetti positivi, sia in termini di qualità del servizio erogato, destinato a circa 3mila alunni siciliani, sia in termini occupazionali, garantendo il posto di lavoro a 2mila operatori in possesso di apposita qualifica.
Il provvedimento prevede lo stanziamento di risorse per assicurare servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi attraverso le prestazioni professionali del personale già in possesso di acquisita esperienza. Secondo quanto emerge dalla proposta, infatti, - sottolinea Agliozzo - l'Amministrazione regionale non si sottrarrà al dovere di rendere disponibile un'assistenza specialistica agli studenti disabili, aiutando quelle strutture scolastiche che ne avranno bisogno per offrire servizi in qualità e quantità. Ed ancora, apprendiamo - prosegue Agliozzo - che i Comuni, le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi, ciascuno per la propria competenza, non possono non tenere in considerazione il diritto di assistenza del disabile, volto a favorire e privilegiare il rapporto che già da tempi esiste tra l'alunno e il suo assistito/operatore. Le rivendicazioni, legittime, che da tempo mettiamo sul tavolo della Regione, sono destinate a trovare positivo e concreto riscontro. Apprezziamo l'apertura dell'Assessore Scavone - conclude Gaetano Agliozzo - fermo restano che resteremo attenti e vigili affinché la proposta di delibera si concretizzi in tempi brevi e trovi accoglimento da parte della Giunta di Governo".

Canicattiweb

La Giunta regionale approva il "Defr 2021-2023"

La Giunta regionale ha approvato il Defr 2021-2023. Si tratta del Documento di economia e finanza che nasce in un contesto scosso dagli effetti della crisi economia del posto Covid19. La Sicilia si trova infatti in un momento delicato, caratterizzato dall'emergenza lavoro, dalla richiesta dell'autonomia finanziaria e quella degli investimenti. Ed è proprio sul piano degli investimenti infrastrutturali che il Documento mostra, ancora una volta, il divario tra Nord e Sud del Paese, accentuato ancore di più dalla pandemia.
Attraverso le elaborazioni effettuate dal Servizio Statistica, si prevede a fine anno 2020 una perdita di prodotto del 7,8% a fronte di una riduzione leggermente peggiore a livello nazionale (-8,3% secondo le più recenti stime dell'Istat), capace di provocare un arretramento che si aggiunge al mancato recupero della flessione indotta dalla precedente crisi. Il Servizio Statistica ha simulato la durata di un mese di blocco per tutti i comparti coinvolti nel lockdown. In Sicilia, la chiusura ha riguardato il 44,2% delle unità locali, il 37,1% degli addetti e il 32,8% del fatturato sul totale delle attività economiche rilevate (percentuali minori rispetto all'Italia). Nel 2017 questa parte del sistema produttivo ha realizzato, secondo i dati Istat, circa 33,2 miliardi di euro di fatturato; lo stesso importo rapportato a un mese dà una perdita di 2,8 miliardi.
In conferenza stampa questa mattina erano presenti i dirigenti generali della Ragioneria, Ignazio Tozzo dell'Arit, l'Autorità per l'innovazione tecnologica, Vincenzo Falgares e il responsabile del Servizio Statistica, Giuseppe Nobile.
L'assessore all'Economia Gaetano Armao però è speranzoso. "Ci sono comunque tutte le premesse- commenta l'assessore regionale - perché la Sicilia possa tornare a crescere utilizzando gli investimenti europei, quelli statali e soprattutto lo strumento della fiscalità di sviluppo, ritornando a investire in infrastrutture materiali, strade e autostrade, ma anche digitale e immateriali". Armao ha sottolineato come la Regione ha dimostrato di credere in questa prospettiva di ricostruzione a partire dalle isorse convogliate dalla legge di stabilità per il 2020 e dal pieno impiego delle risorse europee. "Ci vuole uno sforzo straordinario per ripensare il futuro della nostra Regione - - prosegue l'esponente del governo Musumeci - dopo la crisi, uno sforzo che unisca le migliori energie, l'innovazione, la resilienza, la capacità di credere in un futuro che tragga forza da un passato straordinario, come sempre la Sicilia ha dimostrato di saper fare, con i suoi valori, con un'inappagata voglia di riscatto".
Il Defr 2021-2023 contiene un elemento di novità: l'approvazione ministeriale delle Zone Economiche Speciali (ZES) che consentono nuovi insediamenti produttivi su circa 5.600 mila ettari della Sicilia, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale. Le ZES serviranno ad attrarre in Sicilia capitali, attività, persone, lavoro e nuove imprese per lo sviluppo. Esse godranno di notevoli incentivi fiscali, credito d'imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e di un consistente regime di semplificazioni stabilite da appositi protocolli e convenzioni.
Interventi anche per il turismo per il rafforzamento del brand Sicilia. L'attività riguarderà in particolare la valorizzazione dei Siti Unesco, siti monumentali e archeologici, Parchi e Riserve, Borghi. Nel settore delle infrastrutture si pensa al Piano regionale del trasporto pubblico locale.
È in fase di redazione è il Piano territoriale regionale, strumento di programmazione delle risorse e di pianificazione urbanistica delle Città Metropolitane, dei Liberi Consorzi e dei Comuni. Più in generale, in materia urbanistica è stato predisposto dal Governo un disegno di legge che intende riformare l'attuale normativa per incentivare lo sviluppo del territorio senza ulteriore consumo di suolo, puntando sulla riqualificazione dell'esistente e promuovendo le iniziative volte alla tutela del rischio sismico ed idrogeologico.
Il documento contiene, inoltre, interventi nei settori dell'energia, che prevedono un percorso verso l'autonomia nel settore energetico, e del sistema regionale di gestione dei rifiuti, per cui è necessario procedere alla riforma della Legge regionale non ancora pienamente attuata. Attenzione anche alla scuola e alla semplificazione amministrativa con una riforma dell'Amministrazione. A tale riforma farà seguito un Testo unico che raccoglierà le leggi regionali relative all'azione amministrativa, per facilitare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. C'è infine Agenda digitale, che l'amministrazione regionale reputa un "fiore all'occhiello". Il documento punta al miglioramento dell'offerta di servizi digitali al territorio, per favorire e portare a compimento i processi di trasformazione digitale già avviati sia nella pubblica amministrazione regionale e locale, che nella società civile e nelle imprese. "Accanto a questa situazione preoccupante - ha spiegato l'assessore - ci sono dati positivi che dimostrano che la Sicilia quando utilizza bene le risorse europee può arrivare a risposte significative. E' quello che accaduto sul fronte dell'agenda digitale per il quale prevediamo di rafforzare ulteriormente gli investimenti".

Orizzontescuola

Rientro in sicurezza dipendenti PA: lavoro agile, mascherine e igiene. Indicazioni - Orizzonte Scuola

Protocollo quadro "Rientro in sicurezza" Ministro per la Pubblica Amministrazione - Organizzazioni sindacali. Circolare n. 3 del 24 luglio 2020. Indicazioni per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del 18 luglio 2020 è stata pubblicata la legge n. 77 di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto "Rilancio"), recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19".
In particolare, l'articolo 263 [1] prevede significative novità approvate nel corso del procedimento di conversione. Attraverso tale disposizione, da un lato, viene richiesto alle amministrazioni pubbliche di adeguare l'operatività di tutti gli uffici alle esigenze dei cittadini e delle imprese connesse al graduale riavvio delle attività produttive e commerciali, e, dall'altro, di organizzare il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di lavoro, rivedendone l'articolazione giornaliera e settimanale, applicando il lavoro agile, con le misure semplificate di cui al comma 1, lettera b), dell'articolo 87 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18 (cosiddetto "Cura Italia"), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, al cinquanta per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità.
Gli elementi di maggior rilievo sono: presenza del personale nei luoghi di lavoro non più correlata alle attività ritenute indifferibili ed urgenti; superamento dell'istituto dell'esenzione dal servizio.
Altri punti nel protocollo sono i seguenti:
a garantire quotidianamente la pulizia e l'igiene accurata degli ambienti lavorativi, delle postazioni individuali di lavoro, dei servizi igienici e degli spazi comuni e degli impianti prevedendo frequenti interventi sia sugli spazi di fruizione condivisa che sulle dotazioni strumentali, (a mero titolo esemplificativo: la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse);
nel caso di presenza di una persona affetta da Covid-19 all'interno dei locali
dell'amministrazione, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della salute, nonché alla loro ventilazione;
ad effettuare operazioni routinarie di sanificazione negli ambienti e sugli impianti di condizionamento dell'aria, in funzione dell'orario di attività;
ad assicurare adeguato e costante ricambio d'aria nei luoghi di lavoro ed impegnandosi ad evitare nelle aree comuni e negli ambienti condivisi da più lavoratori il ricircolo interno dell'aria;
a favorire una corretta e frequente igiene delle mani anche attraverso ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani;
per gli spazi comuni, comprese le attività di ristoro, le mense e le aree fumatori, favorire misure di fruizione alternata, anche limitando i tempi di permanenza all'interno degli stessi e, ove non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale, assicurando l'utilizzo di mascherine e favorendo la ventilazione continua dei locali.

Giornale di Sicilia

Coronavirus
Ex Provincia, test sierologici risultano tutti negativi

Sono risultati tutti negativi i test anti Covid 19 eseguiti sul personale dell'ex Provincia che nei mesi di lockdown è stato impegnato in prima linea. Si è infatti conclusa l'indagine sierologica Covid-19 effettuata dal Dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Agrigento sul personale del Libero Consorzio e sui volontari della Protezione civile provinciale che sono stati in prima linea durante il periodo di massima emergenza Covid nei mesi di marzo, aprile e maggio scorsi. Una campagna sanitaria voluta dal commissario straordinario che amministra l'ex Provincia, Girolamo Alberto Di Pisa. «Questo personale - spiega l'ente in una nota - è stato utilizzato per dare soccorso alla popolazione della provincia di Agrigento distribuendo generi alimentari alle famiglie bisognose o verificando l'osservanza delle norme di distanziamento sociale e il divieto di circolazione attraverso il pattugliamento delle strade nel territorio provinciale. I test sierologici non hanno evidenziato problemi sanitari e sono stati eseguiti con grande professionalità dall'equipe dell'Asp di Agrigento diretta dal medico Vittorio Spoto con la presenza dell'Immuno-Ematolologo Simona Carisi, coadiuvati dal coordinatore infermieristico Paolo Consiglio, dall'assistente sanitaria Samantha Simeone e dagli infermieri Nicola Alberto Faraone e Francesco Fragapane e tutto il personale che si è alternato in questo momento di massima attenzione sanitaria». Una settantina i test effettuati, in regime di massima sicurezza e nel rispetto del distanziamento, sul personale della Polizia Provinciale, della Protezione Civile e dei Volontari che collaborano con il Libero Consorzio nella sede dell'Ente di via Acrone di Agrigento. Questa iniziativa ha avuto un duplice obbiettivo: quello di dare serenità agli stessi operatori del Libero consorzio provinciale, che in quei mesi difficili, dotati di mascherina e protezione individuale hanno girato in lungo e largo il territorio, Comune per Comune e dall'altra assicurare le persone che sono venute in contatto con questi dipendenti sul fatto che nessuno di loro è risultato positivo al Coronavirus. (* PAPI*)

SCRIVOLIBERO
REGIONI ED ENTI LOCALISTUDENTI DISABILI, MUSUMECI: "REGIONE ASSICURA LE RISORSE LO STATO PENSI AL PERSONALE"
 Il governo Musumeci ha confermato la totale disponibilità a sostenere finanziariamente i progetti di assistenza igienico-personale nei confronti degli studenti disabili dell'Isola. I servizi - secondo la delibera adottata dalla Giunta della Regione Siciliana - dovranno avere caratteristiche "aggiuntive, integrate e migliorative" per la persona del disabile.Nell'ambito della loro autonomia economico-finanziaria e organizzativa, dunque, gli Enti locali dovranno garantire il diritto di assistenza dei disabili in termini di qualità del servizio. Il tema, com'è noto, è emerso dopo che il Cga, il 5 maggio scorso, ha affermato essere di competenza dei collaboratori scolastici il servizio di assistenza di base ai disabili, facendo riferimento al contratto nazionale di lavoro."La condizione di vita del disabile, le sue aspettative, i suoi diritti e in particolare la difficoltà di inclusione sociale e scolastica - sottolinea l'assessore regiobale alle Politiche sociali, Antonio Scavone - impongono il massimo di tutela nei confronti di tali fragilità. Pertanto, nessuna risorsa sarà ridotta a Comuni e Province, affinchè si continuino a garantire servizi migliorativi e integrativi, aiutando quelle strutture scolastiche che ne faranno richiesta"."Una cosa - aggiunge il presidente della Regione Nello Musumeci - è la decisione della magistratura amministrativa, che rispettiamo, altra cosa è la realtà dei fatti. Le scuole in Sicilia non hanno personale specializzato a sufficienza per assicurare un servizio così particolare ai disabili. Si esca fuori da ogni ambiguità e ci dicano le autorità scolastiche come stanno realmente le cose nell'Isola. Non vorrei che all'apertura delle scuole gli studenti disabili dovessero trovarsi senza personale e senza quegli assistenti che negli anni hanno prestato con scrupolo tale servizio. Anche perché di tutto abbiamo bisogno, tranne che di nuovi disoccupati".

 SICILIA24H

 CORONAVIRUS, MUSUMECI: "SERVE UNA MAGGIORE DISCIPLINA DELLA COLLETTIVITÀ; IN SICILIA I POSITIVI SALGONO A 181"

 "Salgono a 181 i positivi al Coronavirus in Sicilia. Un dato che ci impone di fare appello a una maggiore disciplina collettiva. Evitare gli assembramenti, usare la mascherina nei luoghi all'aperto frequentati, usarla sempre nei luoghi chiusi (tranne a casa propria), mantenere la distanza di un metro con persone non conviventi, l'uso di guanti e mascherina per gli operatori commerciali di generi alimentari (anche ambulanti). Tutto questo può costituire un piccolo fastidio, ma ci dà un grande aiuto nel tenere bassa la probabilità del contagio. Confidiamo perciò nel senso di responsabilità di ognuno -soprattutto dei giovani - e nella accurata vigilanza delle Forze dell'ordine. Vorremmo evitare di adottare nei prossimi giorni misure restrittive, ma non ci sentiamo di escluderle".Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a proposito degli affollamenti verificatisi negli ultimi giorni in molte città dell'Isola. 




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