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rassegna stampa del 2 settembre 2020

Siciliaonpress

560mila euro saranno destinati alla manutenzione ordinaria e per il pronto intervento sulla viabilità provinciale
Il Libero Consorzio riserva ulteriori 560mila per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento sulla viabilità provinciale. Le somme serviranno per interventi di manutenzione e pronto intervento non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per garantire la manutenzione ordinaria della viabilità provinciale. Il termine per la presentazione delle offerte relative al nuovo appalto sulla viabilità provinciale per l'anno 2020 scade il 23 settembre entro le ore 12:00. L'apertura delle offerte avverrà il 28 settembre alle ore 9:00 nella sede dell'ufficio gare di Via Acrone ad Agrigento.
Si tratta di un nuovo appalto che si aggiunge ai numerosi lavori per diversi milioni di euro avviati nel 2020 che porteranno ad un miglioramento della viabilità nelle strade di competenza dell'Ente. L'appalto sarà gestito integralmente in modalità telematica, e quindi saranno accettate solo le offerte pervenute attraverso il portale Appalti del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it, sul quale è pubblicato il relativo bando di gara con gli allegati tecnici.
I lavori oggetto dell'Accordo Quadro sono stati stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo deciso per la durata del contratto. La durata prevista dal contratto d'appalto sarà di 365 giorni continui a partire dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Gli interventi saranno contabilizzati a misura, sulla base dei prezzi unitari di aggiudicazione nell'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento. Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i lavori pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offerta, e al prezzario interno all'Ufficio Tecnico del Libero Consorzio.

Corriere dell'Economia

Assistenza disabili nelle scuole: dalla Regione 12,7 mln per le ex Province

Giulia Spalletta
La Regione Siciliana ha trasferito alle ex Province 12,7 milioni di euro per le attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali nelle scuole medie superiori, con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto e semiconvitto, ai servizi negli ambiti igienico-personale, comunicazione extra scolastica e autonomia e comunicazione. A darne notizia l'assessore delle Politiche sociali, Antonio Scavone.
«Si tratta delle somme necessarie per continuare il servizio da settembre a dicembre prossimo - sottolinea il componente del governo Musumeci - sull'ambito igienico personale, dopo il recente parere del Cga, grazie alla delibera approvata dalla Giunta a fine luglio saremo nelle condizioni di garantire servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi per prestare un'assistenza adeguata agli alunni disabili».
In particolare alle tre Città metropolitane sono stati trasferiti: 3,8 milioni di euro a Palermo, 2,5 milioni di euro a Catania e 1,4 milioni di euro a Messina. Ai sei Liberi consorzi di Comuni vanno: 1,1 milioni di euro ad Agrigento, 760 mila euro a Caltanissetta, 283 mila euro a Enna, 660 mila euro a Ragusa, 900 mila euro a Siracusa e 1,1 milioni di euro a Trapani.
In dirittura d'arrivo anche le Linee guida per le funzioni di assistenza all'autonomia e alla comunicazione.
«Abbiamo pubblicato le Linee guida sul sito del dipartimento Famiglia in attesa di ricevere eventuali suggerimenti migliorativi da parte degli enti del terzo settore e delle associazioni di categoria - prosegue Scavone - una volta pervenute e valutate le osservazioni provvederemo alla pubblicazione definitiva. Le Linee guida rappresentano un atto di programmazione che garantisce un elevato livello di coordinamento e integrazione tra servizi e attività didattiche per l'inclusione che darà vita a una scuola accogliente e aperta nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. Gli interventi specialistici previsti nelle Linee guida - continua l'assessore - sono rivolti a favorire l'autonomia e la comunicazione personale dell'alunno disabile migliorando la socializzazione e l'inclusione degli studenti nel contesto scolastico e consentendo loro di esprimere al meglio le proprie abilità e potenzialità, in un'ottica di inserimento lavorativo e di miglioramento continuo della qualità della vita».

GrandangoloAgrigento

Viabilità provinciale, 560 mila euro per la manutenzione ordinaria

Il Libero Consorzio riserva ulteriori 560mila per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento sulla viabilità provinciale. Le somme serviranno per interventi di manutenzione e pronto intervento non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per garantire la manutenzione ordinaria della viabilità provinciale.  Il termine per la presentazione delle offerte relative al nuovo appalto sulla viabilità provinciale per l'anno 2020 scade il 23 settembre entro le ore 12:00. L'apertura delle offerte avverrà il 28 settembre alle ore 9:00 nella sede dell'ufficio gare di Via Acrone ad Agrigento.
Si tratta di un nuovo appalto che si aggiunge ai numerosi lavori per diversi milioni di euro avviati nel 2020 che porteranno ad un miglioramento della viabilità nelle strade di competenza dell'Ente. L'appalto sarà gestito integralmente in modalità telematica, e quindi saranno accettate solo le offerte pervenute attraverso il portale Appalti del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it, sul quale è pubblicato il relativo bando di gara con gli allegati tecnici.
I lavori oggetto dell'Accordo Quadro sono stati stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo deciso per la durata del contratto. La durata prevista dal contratto d'appalto sarà di 365 giorni continui a partire dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Gli interventi saranno contabilizzati a misura, sulla base dei prezzi unitari di aggiudicazione nell'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento. Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i lavori pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offerta, e al prezzario interno all'Ufficio Tecnico del Libero Consorzio.

Giornale di Sicilia

Libero Consorzio
Nuovi fondi per migliorare la viabilità in provincia

Per recuperare la viabilità provinciale ci sono altri 560 mila euro. A riservarli per interventi di manutenzione straordinaria e pronto intervento sulla viabilità è stato il Libero consorzio comunale, con a capo il commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa. «Le somme serviranno per interventi di manutenzione e pronto intervento  non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per garantire la manutenzione  ordinaria della viabilità provinciale - hanno reso noto, ieri, dall'ex Provincia regionale - . Il termine per la presentazione delle offerte relative al nuovo appalto per l'anno 2020 scadrà il 23 settembre a mezzogiorno. L'apertura delle offerte avverrà il 28 settembre alle 9, nella sede dell'ufficio gare di Via Acrone». Si tratta, di fatto, di un nuovo appalto che va ad aggiungersi ai numerosi lavori per diversi milioni di euro avviati nel 2020. Interventi che porteranno ad un miglioramento della viabilità nelle strade di competenza dell'ente. L'appalto sarà gestito integralmente in modalità telematica e quindi saranno accettate solo le offerte pervenute attraverso il portale «Appalti» del sito istituzionale www.provincia. agrigento.it, sul quale è pubblicato il relativo bando di gara con gli allegati tecnici. «I lavori oggetto dell'accordo quadro sono stati stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo deciso per la durata  del contratto. La durata prevista dal contratto d'appalto sarà di 365 giorni continui a partire dalla data del verbale di consegna dei lavori - hanno aggiunto dal Libero consorzio comunale - . Gli interventi saranno contabilizzati a misura, sulla base dei prezzi unitari di aggiudicazione nell'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento. Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i lavori pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offert a, e al prezzario interno all'ufficio Tecnico del Libero consorzio. Con questo nuovo appalto, che va appunto a sommarsi ai precedenti, la viabilità provinciale - in alcuni punti, autentico colabrodo, - sarà in piena sicurezza e non creerà più disagi. (*CR*) 

ilsole24ore

SONDAGGIO EASYHUNTERSRientrare in ufficio o proseguire in smart working? Per ora vincono i timori Il 65% del campione ha paura del contatto con colleghi affetti da Coronavirus e asintomatici, il 40% della possibilità di contagio sui mezzi pubblici

(AFP)2' di letturaL'emergenza Coronavirus non è finita, e non solo dal punto di vista sanitario. Il ritorno al lavoro, per molte aziende, è ancora un work in progress e per molti professionisti e manager chiamati a svolgere ancora da casa la propria funzione non è cambiato molto rispetto ai mesi del lockdown totale. Un sondaggio condotto da EasyHunters a Fase 2 già avviata, fra circa 13mila lavoratori di aziende di diversa grandezza e di diversi settori, ha delineato uno scenario attendibile sulle aspettative e i timori dei dipendenti che ancora non sono rientrati in ufficio, delineando per prima cosa una spaccatura netta tra chi si è espresso favorevole al rientro, il 44% del totale, e chi invece ha confermato la preferenza per rimanere a casa, il restante 56%.Più interessanti, perché riflettono una situazione ancora in divenire per chi è ancora in smart working, sono i dati che fotografano le paure dei lavoratori stessi. Il timore principale registrato dall'indagine, espresso da circa il 65% del campione, è di tipo sanitario e riguarda la presenza di colleghi affetti da Coronavirus e asintomatici, seguito dalla possibilità di contagiarsi prendendo i mezzi pubblici (citata nel 40% dei casi). Per ovviare a questo problema, la maggior parte degli intervistati (il 69%) ha confermato di voler ricorrere all'auto privata e il 4,9% alla bicicletta, mentre il 13% circa si sposterà a piedi o con i mezzi pubblici. Sintomatico il fatto che nessuno, infine, opterà per car sharing o sistemi di spostamento simili.
L'assunto però più significativo emerso dallo studio di Easy Hunters ha per oggetto l'evoluzione del modello di home working definito da molte imprese per ovviare all'obbligo di quarantena forzata. L'83% dei rispondenti vorrebbe infatti avere, anche in futuro, la possibilità di continuare a operare da casa per qualche giorno alla settimana e una percentuale altrettanto elevata (l'80%) è convinto che questa modalità di lavoro non abbia alcun impatto sulle performance professionali, anzi.Il 90% dei dipendenti interpellati, infine, chiede alle aziende di ripensare l'organizzazione aziendale, le modalità di interazione con colleghi e persone esterne, nonché di prevedere l'uso di dispositivi digitali per poter lavorare meglio, anche lontano dagli uffici.

ilfattoquotidiano.it
Smartworking, in questi mesi ci sono stati passi da gigante ma c'è ancora molto da fare
Il rientro dei lavoratori dalle ferie estive sarà davvero un "rientro in sicurezza"? Il protocollo quadro, sottoscritto dal Ministro per la pubblica amministrazione e le organizzazioni sindacali a Roma il 24 luglio, è un importante documento che segna il percorso di trasformazione digitale della burocrazia, supporto vitale per l'organizzazione del paese e per il rilancio economico.Dal 15 settembre 2020, secondo le previsioni del decreto Rilancio (dl 34/2020 art. 263) i pubblici dipendenti ritorneranno a essere presenti nei luoghi di lavoro non solo nei limiti delle attività indifferibili: il lavoro agile diventa un elemento strutturale nell'organizzazione della Pa, tant'è che il decreto elimina la percentuale minima per il telelavoro stabilendo che ogni anno, entro il 31 gennaio, le amministrazioni redigano, sentite le organizzazioni sindacali, un "Piano organizzativo del lavoro agile" (abbreviato in "Pola" nella norma), ove siano indicate le attività che possono essere svolte in questa modalità, le misure organizzative compresi i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale e gli strumenti di rilevazione e verifica dei risultati. In caso di mancata adozione del Pola, il lavoro agile si applica, comunque a richiesta, ad almeno il 30% dei dipendenti.
E' interessante la previsione sui risparmi di costi derivanti dall'applicazione delle predette norme che restano acquisiti al bilancio di ciascuna pubblica amministrazione con l'auspicio di convertirli in misure di welfare. Il protocollo di luglio indica le direttive principali che possono riassumersi in due parole: responsabilità e flessibilità.La prima valorizza l'impegno dell'amministrazione di garantire il riavvio delle attività assegnando ai dirigenti definiti driver dell'innovazione organizzativa oltre alle ordinarie funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo anche quelle del confronto con i soggetti sindacali, con il responsabile del servizio di prevenzione protezione, il medico competente e il responsabile dei lavoratori alla sicurezza, per garantire le misure di sicurezza e la verifica costante delle condizioni di salubrità degli ambienti di lavoro.La seconda interviene sull'orario dei servizi erogati al pubblico e su quelli di lavoro disponendo che siano organizzati in maniera flessibile per ridurre il rischio di affollamenti, ma anche che siano adottati regimi di articolazione dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale diversi da quelli precedenti idonei a favorire la conciliazione dei tempi di vita lavoro, tenendo presenti le condizioni di disagio e di fragilità del personale e applicando le norme contrattuali sulla flessibilità oraria.Dialogo tra le parti sociali e ri-vitalizzazione della contrattazione decentrata sono gli ingredienti necessari ad attuare i valori costituzionali di salute e lavoro, buona amministrazione ed effettività dell'azione. Già il Comune di Milano ha adottato il suo piano.Irrisolta la questione sull'utilizzo della piattaforma del Sicid - che consentirebbe al personale il collegamento ai dati dei fascicoli per consentire lo svolgimento del lavoro agile in condizioni di pari efficienza rispetto al lavoro in ufficio - la ripresa in condizioni ottimali dipenderà appunto dal ruolo che i dirigenti e il sindacato sapranno svolgere in sede decentrata, privilegiando non solo i servizi di assistenza all'udienza e delle attività connesse ma anche quelli indispensabile alla realizzazione del servizio, anche di quello erogato al pubblico.
Stabilire l'orario di lavoro è un atto gestorio del datore di lavoro, ma il Contratto integrativo nazionale del 29 luglio 2010 già prevede l'orario di lavoro massimo giornaliero di 12 ore, ricavandolo dall'obbligo di pausa tra le due giornate di lavoro. Con la conseguenza che ampio è il ventaglio delle alternative organizzative attingendo alle varie tipologie di orario, su 4, 5 o 6 giorni alla settimana, flessibile, con inizio della prestazione nelle ore pomeridiane, con turnazioni, plurisettimanale.Il lavoro agile, secondo la nuova prospettiva post Covid, non è il lavoro da remoto cui siamo stati costretti nel periodo di emergenza pandemica, non è una vacanza, non è una fuga al sud (south working) ma un nuovo modello organizzativo incentrato sugli obiettivi. Si modifica la nozione tradizionale di subordinazione attenuando la soggezione del lavoratore e valorizzando obiettivi e risultato, modificando le nozioni di fiducia e di diligenza.Smaterializzare tempo e luogo di lavoro impone la necessità di nuovi sistemi di tutela della persona che dovranno rendere "sostenibile" il lavoro e questo sarà possibile solo attraverso una nuova cultura organizzativa manageriale e una formazione continua, attraverso gli accordi tra le parti per la determinazione di progetti e obiettivi e dei criteri di misurazione e valutazione del risultato raggiunto.
Il protocollo prevede un osservatorio presso la Presidenza del consiglio per il monitoraggio periodico sull'applicazione delle disposizioni e la possibilità di segnalare ogni disfunzioni all'ispettorato per la funzione pubblica che ha il compito di intervenire per consentire l'adeguamento. In questi mesi sono stati fatti passi da gigante ma tanto, tantissimo c'è ancora da fare.


Quotidiano di Sicilia

Agrigento, prevenzione dei rischi idrogeologici

Progetto redatto dal Libero Consorzio comunale. Prevista una spesa di 360 mila euro. Una soluzione in grado di permettere interventi tempestivi in caso di emergenza meteo
AGRIGENTO - Un sistema di sensori per il monitoraggio in tempo reale del livello dell'acqua e di stazioni meteo per ricevere in tempo reale i dati di piovosità nella provincia. È uno dei punti centrali del complesso progetto di monitoraggio e allertamento del rischio idrogeologico elaborato dallo staff tecnico del Libero Consorzio comunale e per il quale è prevista una spesa di 360.000 euro, finanziati dal Programma di Azione e Coesione della Sicilia (Poc 2014/2020, Asse 10 - azione 1).
Come sottolineato dall'Ente intermedio, "già da tempo, infatti, era all'attenzione del Libero Consorzio la situazione di valloni e torrenti, in particolare quelli che interessano la viabilità interna, in grado di creare potenziali situazioni di pericolo per eventi di pioggia di forte intensità nell'unità di tempo. Oltre al sistema di sensori sarà possibile un controllo visivo dell'andamento del livello idrometrico anche durante la notte tramite l'installazione di telecamere ad alta definizione a infrarossi. Una soluzione in grado di consentire durante le allerte meteo (al superamento di soglie prefissate o all'apertura delle opere di scarico delle dighe a monte dei corsi d'acqua da monitorare) di interrompere con bassissimo preavviso la circolazione sui ponti delle Strade provinciali".
La disponibilità in tempo reale e h24 di dati utili per il controllo del livello del corso d'acqua è infatti indispensabile per consentire con la massima tempestività tutti gli interventi e le misure di sicurezza nelle situazioni di rischio idrogeologico, sia con procedure di allerta preventiva, sia attraverso la possibilità di gestione di eventi non prevedibili.
"Il progetto - hanno aggiunto dal Libero Consorzio - prevede anche la realizzazione di una rete radio digitale a protocollo Dmr a copertura provinciale. La complessa infrastruttura di rete a diffusione radio Vhf con centrale operativa unificata consentirà, durante le allerte, un monitoraggio diretto di tutti i nodi a maggiore rischio esondazione e garantirà l'operatività anche nel caso di interruzione di tutti i sistemi di comunicazione. Sarà infine garantita una buona copertura radio su tutto il territorio provinciale con la realizzazione di una rete costituita da cinque stazioni radio base installate, rispettivamente su: Palazzo dell'ex Provincia regionale di Agrigento, Monte Cammarata, Rupe Atenea ad Agrigento, Serra Balate a Marina di Palma di Montechiaro, Monte Bardaro a Canicatti e Monte Genuardo a Sambuca di Sicilia".
Oltre a ridurre il rischio idrogeologico e ad agevolare le attività di Protezione civile consentendo l'utilizzo di nuove tecniche di comunicazione, il progetto consentirà anche di sperimentare nuove modalità di coinvolgimento della popolazione interessata dagli eventi.

AGRIGENTONOTIZIE

LA SCUOLA AL TEMPO DEL COVID, MANCANO LE AULE PER INIZIARE LE LEZIONI

 Il rappresentante provinciale dell'associazione nazionale presidi Alfio Russo: "In una classe possono stare mediamente 18 alunni contro i 27 di prima a parità di spazio, dovendo garantire una distanza di un metro. Significa che ci vogliono il doppio di aule e al momento non ce ne sono" Gioacchino Schicchi Ripartenza dell'anno scolastico, è emergenza aule ad Agrigento. Nonostante gli annunci, gli incontri e le risorse economiche destinate a questo scopo, con la partenza delle lezioni a ormai meno di due settimane in molte scuole, soprattutto primaria e secondaria di primo grado, oggi non c'è letteralmente dove mettere i bambini. Ovviamente non sono aumentati gli studenti, si sono solamente dilatati gli spazi necessari. "Per fare un esempio, in una classe possono stare mediamente 18 alunni - spiega il rappresentante provinciale dell'associazione nazionale presidi Alfio Russo - contro i 27 di prima a parità di spazio, dovendo garantire una distanza di un metro tra studente e studente. Significa che ci vogliono il doppio di aule e al momento non ce ne sono". Secondo Russo ci sono molti istituti che ad Agrigento sarebbero in carenza di spazi e non potrebbero, in queste condizioni, avviare l'anno scolastico. E dire che per l'adeguamento degli spazi erano arrivati in città oltre 300mila euro, che sarebbero però bastevoli solo per coprire un terzo delle somme effettivamente necessarie. Quindi, alla fine, pare non sia stato fatto nulla. "Oggi ci sarà una riunione in videoconferenza con la Prefettura - continua Russo - per fare il punto sulla situazione attuale e verosimilmente trovare delle soluzioni". Intanto l'ufficio scolastico provinciale si sta occupando delle questioni che riguardano l'individuazione dei docenti necessari per garantire le attività didattiche dato, appunto, il raddoppio delle classi. Più gestibile, sul fronte degli spazi, la situazione delle scuole superiori: il Libero consorzio sta avviando le attività necessarie per la ridistribuzione delle classi, ma ci sono diversi istituti che avrebbero spazio a disposizione perché sottoutilizzati.

 SICILIA REPORTER

 AGRIGENTO, APPROVATO CONTRATTO PER LA CONCESSIONE IN COMODATO D'USO GRATUITO DELL'AREA DI PIAZZALE CAOS

L'ex provincia di Agrigento ha approvato lo schema di contratto per la concessione in comodato d'uso gratuito al Parco Archeologico Valle dei Templi di alcuni lotti di terreno in località Caos ad Agrigento di proprietà dell'Ente. Si tratta di circa novemila metri quadri di alcune particelle di terreno che sono in prossimità del Museo Casa Natale "Luigi Pirandello" che richiedono degli interventi per migliorare la fruibilità di un'area dal grande valore culturale e turistico. Questi interventi non sono attualmente programmabili e realizzabili per la mancanza di adeguate risorse finanziarie a causa dalla ormai costante insufficienza di fondi nel bilancio del Libero Consorzio. Il Parco Archeologico aveva presentato una specifica istanza per il trasferimento di queste aree in comodato d'uso per meglio valorizzarle, manifestando la disponibilità ad effettuare i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nei prossimi giorni sarà, quindi, possibile stipulare il contratto per la concessione in comodato d'uso gratuito dei lotti costituiti da passaggi pedonali e piazzali pavimentati che si trovano in prossimità del Museo Casa natale "Luigi Pirandello". Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento effettuerà la consegna sui luoghi, nel giorno stabilito dalle parti.

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