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rassegna stampa del 3 settembre 2020

Siciliareporter

Agrigento, 560.000 Eu per viabilità nelle strade provinciali
Pietro Geremia

L'ex provincia di Agrigento riserva ulteriori 560mila per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento sulla viabilità provinciale. Le somme serviranno per interventi di manutenzione e pronto intervento non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per garantire la manutenzione ordinaria della viabilità provinciale.
Il termine per la presentazione delle offerte relative al nuovo appalto sulla viabilità provinciale per l'anno 2020 scade il 23 settembre entro le ore 12:00. L'apertura delle offerte avverrà il 28 settembre alle ore 9:00 nella sede dell'ufficio gare di Via Acrone ad Agrigento. Si tratta di un nuovo appalto che si aggiunge ai numerosi lavori per diversi milioni di euro avviati nel 2020 che porteranno ad un miglioramento della viabilità nelle strade di competenza dell'Ente.
L'appalto sarà gestito integralmente in modalità telematica, e quindi saranno accettate solo le offerte pervenute attraverso il portale Appalti del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it, sul quale è pubblicato il relativo bando di gara con gli allegati tecnici. I lavori oggetto dell'Accordo Quadro sono stati stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo deciso per la durata del contratto. La durata prevista dal contratto d'appalto sarà di 365 giorni continui a partire dalla data del verbale di consegna dei lavori. Gli interventi saranno contabilizzati a misura, sulla base dei prezzi unitari di aggiudicazione nell'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento.
Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i lavori pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offerta, e al prezzario interno all'Ufficio Tecnico del Libero Consorzio.

Sicilia24h

Inizia l'attività di volontariato per soggetti ammessi ai lavori di pubblica utilità nel Giardino Botanico dell'Ente

Avrà inizio a breve l'attività di volontariato presso il Giardino Botanico del Libero Consorzio Comunale di soggetti autorizzati a lavori di pubblica utilità.
Il progetto di messa alla prova riguarda soggetti imputati di reato secondo i criteri previsti dalla legge n.67/2014 che hanno chiesto la sospensione del processo con messa alla prova. Questi soggetti dovranno osservare scrupolosamente il programma di trattamento che prevede le mansioni da svolgere, tempi ed orari, controllo dell'attività, rilevazione della presenza e relazione finale del lavoro svolto.
La convenzione con il Tribunale di Agrigento prevede l'utilizzo di soggetti da adibire a collaboratore tecnico/amministrativo - Manutentore impianti e servizi: idraulico, elettricista, falegname, fabbro, carpentiere - operaio semplice - manutentore del verde. Inoltre potranno essere impegnati soggetti in attività ausiliarie connesse ai servizi di manutenzione. L'Ente provvederà ad assicurare a proprie spese i soggetti interessati.
L'inizio del programma fa seguito all'attività di collaborazione con il Tribunale di Agrigento avviata dal Libero Consorzio di Agrigento. In tal senso lo scorso anno il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Girolamo Alberto Di Pisa aveva delegato il Dirigente Ignazio Gennaro, del Settore Stampa Urp Cerimoniale Accoglienza e Giardino Botanico, a sottoscrivere un'apposita Convenzione con l'Ufficio di esecuzione penale esterna di Agrigento (UEPE) per lo svolgimento di attività di volontariato denominate "Messa alla prova" (MAP) da eseguire presso il Giardino Botanico dell'Ente.
Si tratta di una consolidata cooperazione che era stata avviata nel dicembre 2007 quando fu stipulata una convenzione tra il Ministero della Giustizia, la ex Provincia Regionale di Agrigento e gli enti locali per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità da parte di condannati a pene detentive.

Agrigentonotizie

Il Giardino botanico diventa location per la messa alla prova di imputati

Il giardino botanico diventa location per il progetto di messa alla prova di imputati di reato che hanno chiesto la sospensione del processo con "messa alla prova" appunto. Gli imputati dovranno osservare scrupolosamente il programma di trattamento che prevede mansioni da svolgere, tempi ed orari, controllo dell'attività, rilevazione della presenza e relazione finale del lavoro svolto.
La convenzione con il tribunale di Agrigento, prevede l'utilizzo di persone da adibire a collaboratore tecnico/amministrativo; manutentore impianti e servizi; idraulico, elettricista, falegname, fabbro, carpentiere, operaio semplice, manutentore del verde. Inoltre, secondo quanto rende noto il Libero consorzio comunale, potranno essere impegnati in attività ausiliarie connesse ai servizi di manutenzione. L'ente provvederà ad assicurare, a proprie spese, i lavoratori interessati.
L'inizio del programma fa seguito all'attività di collaborazione con il tribunale di Agrigento avviata dal Libero consorzio di Agrigento. Lo scorso anno, il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento Girolamo Alberto Di Pisa aveva delegato il dirigente Ignazio Gennaro, del settore Stampa Urp Cerimoniale Accoglienza e Giardino Botanico, a sottoscrivere un'apposita convenzione con l'ufficio di Esecuzione penale esterna di Agrigento per lo svolgimento di attività di volontariato denominate "Messa alla prova" (MAP) da eseguire al Giardino botanico. Si tratta di una consolidata cooperazione che era stata avviata nel dicembre 2007 quando fu stipulata una convenzione tra il ministero della Giustizia, la ex Provincia regionale di Agrigento e gli enti per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità da parte di condannati a pene detentive.

Giornale di Sicilia

Il beneficio per quelli che hanno ottenuto la sospensione del processo
Messa alla prova degli imputati nel giardino botanico
Svolgeranno il compito di collaboratore tecnico e amministrativo

«Messa alla prova» nel Giardino botanico di Agrigento. Comincerà ad accadere nei prossimi giorni per tutti coloro, imputati di reati, che hanno chiesto - e sono stati ammessi - la sospensione del processo con «messa alla prova« appunto. Gli imputati dovranno osservare scrupolosamente il programma di trattamento che prevede mansioni da svolgere, tempi ed orari, controllo dell'attività, rilevazione della presenza e relazione finale  del lavoro svolto. La convenzione con il tribunale di Agrigento, prevede l'utilizzo di persone da adibire a collaboratore tecnico/amministrativo; manutentore impianti e servizi; idraulico, elettricista, falegname, fabbro, carpentiere, operaio semplice, manutentore del verde. Inoltre, secondo quanto rende noto il Libero consorzio comunale, potranno essere impegnati in attività ausiliarie connesse ai servizi di manutenzione. L'ente provvederà ad assicurare, a proprie spese, i lavoratori interessati - hanno reso noto, ieri, dall'ex Provincia regionale - . L'inizio del programma fa segu to all'attività di collaborazione con il tribunale di Agrigento avviata dal Libero consorzio di Agrigento.  Lo scorso anno, il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento Girolamo Alberto Di Pisa aveva, infatti, delegato il dirigente Ignazio Gennaro, del settore Stampa Urp Cerimoniale Accoglienza e Giardino Botanico, a sottoscrivere un'apposita convenzione con l'ufficio di Esecuzione penale esterna di Agrigento per lo svolgimento di attività di volontariato denominate «Messa alla prova» (Map) da eseguire proprio nel Giardino botanico. Si tratta di una consolidata cooperazione che era stata avviata nel dicembre 2007 quando fu stipulata una convenzione tra il ministero della Giustizia, la ex Provincia regionale di Agrigento e gli enti per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità da parte di condannati a pene detentive. Nei prossimi giorni, questa attività di «messa alla prova» ripartirà e anche il Giardino botanico godrà di quella che, inevitabilmente, sarà una mano d'aiuto. Gli imputati - è stato, naturalmente, ribadito più volte - dovranno osservare scrupolosamente il programma di trattamento che prevede mansioni da svolgere, tempi ed orari, controllo dell'att ività, rilevazione della presenza e relazione finale del lavoro svolto. (*CR*)

Se mancheranno aule, si potranno utilizzare gli spazi messi a disposizione dalla parrocchie
Scuole, vertice in prefettura
Aperture in piena autonomia

La decisione non vale solo per gli istituti che ospiteranno i seggi, i quali daranno il via alle lezioni il 24 settembre
Concetta Rizzo
Le scuole che sono sede di seggio elettorale, per il referendum del 20 e 21 settembre, apriranno portoni e cancelli giorno 24. Tutte le altre potranno decidere, in piena autonomia, quando - fra il 14 e il 24 - iniziare le lezioni. Chi sarà in difficoltà, non riuscendo ad avere aule a sufficienza, potrà fare ricorso agli spazi messi a disposizione dalle parrocchie, sulla base di un accordo fra Anci Sicilia, Conferenza episcopale siciliana, assessorato regionale alla Pubblica istruzione e Ufficio scolastico regionale. Ma potranno essere utilizzate anche - dopo accordi di locazione commerciale, i cui oneri  finanziari saranno affrontati tramite risorse messe a disposizione dal Miur, - aule degli istituti scolastici paritari. Il «faccia a faccia», svoltosi ieri mattina in Prefettura, è stato aggiornato a venerdì, ma per intanto - in vista dell'imminente avvio dell'anno scolastico - ci sono questi punti fermi concordati. A presiedere gli incontri, anche in video conferenza, è stato il prefetto di Agrigento, Maria  ita Cocciufa. Sono state esaminate, in maniera particolare, le situazioni di criticità organizzativa degli istituti scolastici della provincia. È stata fatta una puntuale ricognizione perché tutti gli istituti scolastici dovranno, naturalmente, rispettare le misure di prevenzione anti Covid-19. Sono state verificate le iniziative già intraprese dai dirigenti scolastici per l'adeguamento strutturale degli istituti e per trovare gli eventuali altri spazi necessari. Ed è emerso che, solo nel capoluogo, mancherebbero qualcosa come 36 aule.

Scrivolibero

Inizia l'attività di v
olontariato per soggetti ammessi ai lavori di pubblica utilità nel Giardino Botanico del Libero Consorzio Agrigento
- ScrivoLibero.it
Avrà inizio a breve l'attività di volontariato presso il Giardino Botanico del Libero Consorzio Comunale di soggetti autorizzati a lavori di pubblica utilità.
Il progetto di messa alla prova riguarda soggetti imputati di reato secondo i criteri previsti dalla legge n.67/2014 che hanno chiesto la sospensione del processo con messa alla prova. Questi soggetti dovranno osservare scrupolosamente il programma di trattamento che prevede le mansioni da svolgere, tempi ed orari, controllo dell'attività, rilevazione della presenza e relazione finale del lavoro svolto.
La convenzione con il Tribunale di Agrigento prevede l'utilizzo di soggetti da adibire a collaboratore tecnico/amministrativo - Manutentore impianti e servizi: idraulico, elettricista, falegname, fabbro, carpentiere - operaio semplice - manutentore del verde. Inoltre potranno essere impegnati soggetti in attività ausiliarie connesse ai servizi di manutenzione. L'Ente provvederà ad assicurare a proprie spese i soggetti interessati.
L'inizio del programma fa seguito all'attività di collaborazione con il Tribunale di Agrigento avviata dal Libero Consorzio di Agrigento. In tal senso lo scorso anno il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Girolamo Alberto Di Pisa aveva delegato il Dirigente Ignazio Gennaro, del Settore Stampa Urp Cerimoniale Accoglienza e Giardino Botanico, a sottoscrivere un'apposita Convenzione con l'Ufficio di esecuzione penale esterna di Agrigento (UEPE) per lo svolgimento di attività di volontariato denominate "Messa alla prova" (MAP) da eseguire presso il Giardino Botanico dell'Ente.
Si tratta di una consolidata cooperazione che era stata avviata nel dicembre 2007 quando fu stipulata una convenzione tra il Ministero della Giustizia, la ex Provincia Regionale di Agrigento e gli enti locali per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità da parte di condannati a pene detentive.

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