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rassegna stampa del 5, 6 e 7 settembre 2020

5 settembre

Giornale di Sicilia

Opere pubbliche
Sant'Angelo, sì al progetto per adeguare lo stadio
Opere pubbliche Sant'Angelo, sì al progetto per adeguare lo stadio

SANT'ANGELO MUXARO
Una strada e lo stadio ammodernato. Via libera dal Consiglio comunale di Sant'Angelo Muxaro, a due importanti opere pubbliche programmate dall'amministrazione del giovane sindaco, Angelo Tirrito. È stato lo stesso sindaco ad annunciare questa importante decisione. «Nella seduta straordinaria del Consiglio comunale - scrive Tirrito - è stata apportata una ulteriore modifica al piano triennale delle opere pubbliche. Tale modifica ha permesso di inserire altri 2 progetti (e siamo a quota 14) per richiedere i relativi finanziamenti. La prima opera, da un milione di euro, prevede la messa in sicurezza e il rifacimento della così detta "strada di contrada Silvestro" che collega la provinciale consortile 30 alla strada provinciale 19. Il secondo progetto, dal valore di 700.000 euro prevede invece l'ammodernamento del campo sportivo comunale con trasformazione del fondo da sabbia a prato sintetico e installazione di seggiolini in plastica sulle tribune». Recentemente l'amministrazione ha intercettato un altro finanziamento: un contributo di euro 2.143,26 per la biblioteca intitolata al giornalista «Domenico Mimmo Iacono ». Il Comune è stato destinatario del «Decreto di approvazione dell'elenco dei beneficiari della misura prevista dal Ministro per i Beni culturali ». Le risorse assegnate devono essere utilizzate per almeno il settanta per cento per l'acquisto di libri presso almeno tre diverse librerie presenti sul territorio della provincia. (* PAPI*)

Siciliareporter

Provincia Di Agrigento,abbandono Rifiuti,nuovi Controlli
Pietro Geremia

Riprendono le attività di controllo del corpo di Polizia Provinciale per contrastare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti pericolosi e non, in prossimità dei siti maggiormente a rischio all'interno delle aree e strade provinciali in tutta la provincia di Agrigento.
Il Corpo della Polizia Provinciale ha istallato, fino al 14 settembre 2020, una telecamera mobile e due 2 cartelli informativi, su una strada provinciale per prevenire il fenomeno incontrollato dell'abbandono o del deposito dei rifiuti.
Le immagini sono registrate e trasmesse in tempo reale alle Autorità di Polizia.I cartelli informativi istallati sono stati realizzati secondo i criteri previsti dalla legge in materia di protezione dei dati personali e sono stati collocati prima dell'inizio dell'area delle riprese e indicano la finalità delle registrazioni.
Il Libero Consorzio nei mesi scorsi si era munito di un nuovo regolamento per contrastare meglio l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti nel territorio di competenza dell'Ente, attraverso l'utilizzo di sistemi di video sorveglianza e di foto-camere, nel rispetto di quanto stabilito dal Garante per il trattamento dei dati personali.

Canicattiweb

Viabilità provinciale, 560 mila euro per la manutenzione ordinaria

Il Libero Consorzio riserva ulteriori 560mila per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento sulla viabilità provinciale. Le somme serviranno per interventi di manutenzione e pronto intervento non predeterminati, ma indispensabili secondo le necessità per garantire la manutenzione ordinaria della viabilità provinciale.  Il termine per la presentazione delle offerte relative al nuovo appalto sulla viabilità provinciale per l'anno 2020 scade il 23 settembre entro le ore 12:00. L'apertura delle offerte avverrà il 28 settembre alle ore 9:00 nella sede dell'ufficio gare di Via Acrone ad Agrigento.
Si tratta di un nuovo appalto che si aggiunge ai numerosi lavori per diversi milioni di euro avviati nel 2020 che porteranno ad un miglioramento della viabilità nelle strade di competenza dell'Ente. L'appalto sarà gestito integralmente in modalità telematica, e quindi saranno accettate solo le offerte pervenute attraverso il portale Appalti del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it, sul quale è pubblicato il relativo bando di gara con gli allegati tecnici.
I lavori oggetto dell'Accordo Quadro sono stati stabiliti con riferimento all'importo contrattuale massimo deciso per la durata del contratto. La durata prevista dal contratto d'appalto sarà di 365 giorni continui a partire dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Gli interventi saranno contabilizzati a misura, sulla base dei prezzi unitari di aggiudicazione nell'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento. Gli interventi potranno interessare qualsiasi tipologia di lavoro presente nell'elenco prezzi unitari di cui al prezzario regionale per i lavori pubblici della Regione Siciliana 2019, in vigore alla data di presentazione dell'offerta, e al prezzario interno all'Ufficio Tecnico del Libero Consorzio.

6 settembre -

LIVESICILIA

"SCUOLA IN SICILIA NEL CAOS
VALUTARE AVVIO DIDATTICA ON LINE"

Lo dichiarano i deputati regionali Marianna Caronia, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara
di Redazione
PALERMO - "Ancora in queste ore, diversi enti locali stanno emanando avvisi per la ricerca di locali da adibire a classi in vista dell'apertura dell'anno scolastico prevista in Sicilia il prossimo 14 Settembre. Questo, nonostante la disponibilità manifestata dalla Conferenza episcopale di mettere a disposizione spazi parrocchiali per lo svolgimento dell'attività didattica e nonostante i fondi statali stanziati ed utilizzati per lavori di adeguamento e manutenzione dei locali già disponibili."
Lo dichiarano i deputati regionali Marianna Caronia, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara, secondo i quali "a poco più di una settimana dall'avvio del nuovo anno scolastico, nelle scuole primarie e secondarie la situazione in Sicilia sembra di assoluto caos nonostante sia innegabile che da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti vi sia il massimo impegno. Di fronte a questa situazione - continuano i tre deputati - chiediamo al Governo regionale ed in particolare all'Assessore Lagalla di chiarire alle famiglie e ai dirigenti scolastici quale sia il quadro reale della situazione fornendo cifre e dati oggettivi e tangibili. Non crediamo sia possibile caricare sulle spalle dei singoli dirigenti la responsabilità di decidere sull'inizio dell'anno scolastico, il cui calendario non può essere frammentato. Crediamo sia necessario non fare alcuna forzatura per una apertura che se fosse frettolosa potrebbe determinare situazioni come quella francese, dove a quattro giorni dall'inizio dell'anno scolastico sono già centinaia le scuole e le classi chiuse per casi di contagio. Suggeriamo quindi - concludono Caronia, Pellegrino e Pullara - di valutare attentamente modalità di avvio dell'attività didattica, al fine di coniugare esigenze di prosecuzione della crescita culturale dei nostri giovani con quelle della tutela della salute, prevedendo se necessario forme miste di didattica in presenza e a distanza o solo a distanza se al momento non vi fossero condizioni di sicurezza per studenti, docenti e personale delle scuole."

SICILIA24H

SECONDO PIANO
NUOVO DPCM CON TANTE CONFERME. DISCOTECHE ANCORA CHIUSE E STADI SENZA PUBBLICO

Il nuovo decreto che entrerà in vigore lunedì 7 settembre sarà valido fino al 30 settembre. Il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm) conferma in sostanza le norme che già esistono per ridurre il contagio di Coronavirus. Le mascherine restano obbligatorie nei luoghi chiusi e in ogni caso in cui non sia possibile mantenere il distanziamento, così come resta il divieto di assembramento e l'obbligo di tampone per chi è stato in uno dei Paesi considerati a rischio.
Nel nuovo DPCM c'è un'apertura verso le coppie in cui uno dei due partner risiede al di fuori dell'area Schengen. Con il testo del vecchio Dpcm era impedito ai chi viveva fuori dall'area Schengen «l'ingresso e il transito nel territorio nazionale a meno che non avessero: esigenze lavorative; assoluta urgenza; esigenze di salute; esigenze di studio; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Ora invece sarà possibile entrare in Italia per incontrare «la persona con cui ha una stabile relazione affettiva, anche se non convivente».
A cambiare sono anche le regole per i mezzi pubblici: la capienza infatti è stata portata all'80%, sia per i posti a sedere che per quelli in piedi. Per gli scuolabus invece è possibile anche raggiungere la capienza massima ma ad una condizione, ossia che «la permanenza degli alunni nel mezzo" non sia "superiore ai 15 minuti"». Nessuna apertura invece per discoteche e stadi: dovranno restare chiusi.
Il nuovo DPCM non prevede invece nessun allentamento per il pubblico degli eventi sportivi. "Nello stadio l'assembramento è inevitabile: l'apertura la trovo inopportuna", ha detto proprio Conte respingendo le richieste avanzate dai club. "Possiamo affrontare con fiducia l'autunno - ha aggiunto però il premier - non saremo più nelle condizioni di disporre un lockdown generalizzato, se le cose andranno male potremo intervenire con misure molto circorscitte sul piano territoriale".
Confermato anche l'obbligo (fissato dal ministro Speranza il 12 agosto scorso) di sottoporsi a tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si può entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Oppure bisogna fare, entro 48 ore dall'arrivo, un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera; la terza possibilità è andare a farlo alla Asl o nei drive-in disponibili sul territorio restando, fino a quel momento, in isolamento fiduciario. Confermata pure l'ordinanza varata subito dopo Ferragosto con la quale il ministro della Salute ha vietato il ballo nei locali pubblici e imposto l'obbligo di mascherina anche all'aperto, nei luoghi della movida dove è più facile che si creino assembramenti, dalle 18 alle 6 del mattino.
Quanto alle partite, l'idea condivisa tra i ministri della Salute di più Paesi Ue è quella di attendere che la curva dei contagi si stabilizzi prima di riaprire gli stadi al pubblico.

7 settembre - lunedì


AGRIGENTONOTIZIE

SERVIZIO IDRICO, AFFIDATO L'INCARICO PER LA REVISIONE DEL PIANO D'AMBITO
L'Ati prova a scongiurare il rischio commissariamento. Il consorzio Tre Sorgenti "resiste", intanto, alla richiesta di consegna delle reti

Redazione
Aggiornamento del piano d'ambito idrico di Agrigento, l'Ati va avanti per scongiurare il rischio commissariamento e  predisporre le basi per il futuro della gestione dell'acqua in provincia. Nei giorni scorsi, infatti, gli uffici hanno provveduto ad affidare a trattativa diretta l'incarico ad una società che avrà adesso il compito di ridisegnare il documento che è guida principale della gestione delle risorse idriche in provincia. Un documento che dovrà valutare la nuova tariffa, i costi, i comuni effettivamente rientranti nell'ambito e che, si leggeva nel provvedimento di affidamento, "dovrà essere redatto anche con la prospettiva di eventuale affidamento a più di un soggetto gestore".
Un passaggio che aveva fatto letteralmente drizzare le "antenne" a molti, ma che in realtà trova la propria giustificazione probabilmente nella pluralità delle voci dentro l'Ati: se molti comuni non hanno ricevuto l'autorizzazione alla gestione diretta così come prevista dall'articolo 147, infatti, gli stessi rientrano dentro consorzi come il Tre Sorgenti che, in un certo senso, hanno ricevuto la "benedizione" da parte dell'Ati.
La struttura a cui appartengono diversi comuni come Palma di Montechiaro, Licata, Campobello di Licata e Canicattì, infatti, non ha alcuna intenzione di riconsegnare le reti alla Girgenti Acque (anche se la società è oggi gestita dallo Stato attraverso due commissari, e la Tre sorgenti ha un commissario ad acta che doveva traghettarla in tale direzione) e, nel ribadire al gestore la propria autonomia in tal senso ha nei giorni scorsi tirato fuori un vecchio verbale dei mesi scorsi in cui è il presidente dell'Ati, Francesca Valenti, a precisare che il servizio idrico continuerà ad essere gestito da Tre Sorgenti nelle more della creazione di una società consortile pubblica, aggiungendo che i commissari della Girgenti Acque "invece di sollecitare la cessione delle reti dovrebbero prendere atto che una volta cedute non sarebbero in grado di gestirle. La gestione commissariale - continua - è temporanea, non può fare nulla che non sia ordinario, al fine di traghettare questo momento e non può quindi assumere altre gestioni perché non rientrerebbe tra le proprie funzioni ordinarie, come emerso in un confronto con il prefetto di Agrigento".
In questa ottica va contestualizzato l'incarico legale affidato nei mesi scorsi dall'Ati ad un avvocato per conoscere i limiti effettivi dell'incarico commissariale che oggi regge la Girgenti Acque dopo l'interdittiva antimafia che ha rimosso la precedente gestione.

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