Giornale di Sicilia
Studenti disabili, dalla Regione quasi 9 milioni
Alessandra Turrisi
PALERMO
La Regione stanzia altri 8,8 milioni da distribuire alle ex Province per l'assistenza agli studenti disabili nelle scuole superiori e invita gli enti locali a fare partire i servizi aggiuntivi e integrativi per questi alunni più fragili. Nel duro braccio di ferro sulla caccia alle risorse (ma in alcuni casi anche sulle competenze) per garantire trasporto, assistenza specialistica, assistenza igienico-personale ai ragazzi e alle ragazze con disabilità grave, l'assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, fa un passo avanti. Ieri ha comunicato di avere trasferito alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi altri 8,8 milioni di euro, in aggiunta ai 12,7 milioni di euro già liquidati ad agosto scorso, per le attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali nelle scuole medie superiori con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto e semi convitto, ai servizi negli ambiti igienico- personale, autonomia e comunicazione. «Si tratta di un ulteriore stanziamento relativo all'anno finanziario 2020 - ha affermato Scavone - necessario per continuare il servizio da settembre a dicembre prossimo». In particolare sono stati assegnati 2,7 milioni alla Città metropolitana di Palermo, 1,8 milioni di euro a quella di Catania, un milione a quella di Messina, 528 mila euro al Libero consorzio di Caltanissetta, 196 mila a quello di Enna, 625 e 762 mila rispettivamente alle ex Province di Siracusa e Trapani, 778 mila ad Agrigento e 462 mila a Ragusa. In realtà, la richiesta da parte della Città metropolitana di Palermo, proprio nei giorni scorsi, era stata di 5,2 milioni fino a dicembre, che poi era stata ridimensionata. L'assessore Scavone ha scritto anche ai sindaci dell'Isola e ai commissari dell'ex Province chiedendo di attuare la deliberazione della giunta di governo del 23 luglio scorso in materia di assistenza disabili. «La materia socio-assistenziale rientra tra i compiti di istituto degli enti locali - ha scritto l'esponente del governo Musumeci - si raccomanda pertanto a codesti enti di porre in essere progetti di assistenza a salvaguardia dell'integrità e dell'inclusione degli alunni disabili che si caratterizzino per la loro qualità migliorativa, aggiuntiva e integrativa rispetto alle ordinarie prestazioni di competenza del personale Ata». (*ALTU*)
Viabilità nel caos, acqua e fango si riversano sull'asfalto
Il maltempo non dà tregua, strade dell'entroterra in tilt
Concetta Rizzo
Situazione preoccupante e le previsioni non riservano nulla di buono
In ginocchio. È così che sono state ridotte, dalle forti piogge di domenica, le strade dell'entroterra Agrigentino. Troppo fango lungo il tracciato: motivo per il quale sono state chiuse, temporaneamente, e in via precauzionale, la Spr 24: Agrigento -Fauma al bivio tra Fauma e la strada provinciale 17 Siculiana-Raffadali. Danni e disagi per la circolazione dei veicoli si sono dunque registrati su parte della rete viaria provinciale dove, da ieri mattina, gli uomini del settore Infrastrutture stradali del Libero consorzio comunale di Agrigento si sono messi al lavoro per ripristinare la viabilità e monitorare la situazione. Ieri mattina, cantonieri e tecnici del Libero consorzio hanno lavorato - per migliorare la transitabilità - anche sulla strada provinciale numero 19 da Alessandria della Rocca a San Biagio Platani. Altri danni si sono registrati nella provinciale 49 all'altezza del chilometro 0+800 dalla provinciale 79 (ex SS 115) alla stazione Maragani. Analoga situazione - stando a quanto rendono noto dall'ex Provincia regionale di Agrigento - sulla Spc 47 Sant'Anna - Villafranca Sicula all'altezza del chilometro 1+300, sulla provinciale numero 6 Salita Montaperto e sulla numero10 Cianciarimito dove il fango e i detriti rallentano il traffico e dove, per evitare rischi e pericoli, è stato collocato un limite di velocità di 30 chilometri orari. Critica la situazione sulla provinciale 72 nel territorio di Licata, tutta ricoperta di fango. Disagi anche sulla strada provinciale 29b Cattolica Raffadali al chilometro 7. Quasi sempre si tratta di detriti provenienti da terreni adiacenti al manto stradale di proprietà privata. Il Libero consorzio comunale di Agrigento, ieri, ha ufficialmente invitato gli automobilisti «a procedere con cautela e a rispettare i limiti di velocità». Le forti piogge non hanno creato soltanto danni e disagi alla viabilità dell'entroterra, ma hanno messo a serio rischio gli immobili più vecchi e magari anche abbandonati. Numerosi sia durante la notte, quella fra domenica e ieri, che duran te le ultime ore, gli interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale e dei vari distaccamenti per mettere in sicurezza gli stabili da dove si sono distaccati calcinacci o pezzi di cornicione. È rimasta, intanto, transennata e con l'unico accesso laterale utilizzabile la chiesa Madre di Raffadali dove, domenica mattina, s'è veramente rischiato grosso: è crollata una grossa porzione di cornicione che, solo per fortuna, non ha raggiunto nessuno dei fedeli, già in chiesa per assistere alla funzione. (*CR*)
Licatanet
Disagi sulle strade provinciali a causa delle forti piogge, Libero Consorzio invita alla prudenza - Licatanet - Notizie e approfondimenti su Licata
Danni e disagi per la circolazione dei veicoli si registrano su parte della rete viaria provinciale a causa della forte pioggia caduta ieri. Da questa mattina uomini del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio di Agrigento stanno monitorando la situazione.
"Critica la situazione sulla Sp 72 nel territorio di Licata dove il fango rallenta il regolare transito - si legge in una nota dell'ex Provincia - Quasi sempre si tratta di detriti provenienti da terreni adiacenti il manto stradale di proprietà privata. Il Libero Consorzio invita gli automobilisti a procedere con cautela e a rispettare i limiti di velocità".
Gds.it
Maltempo, disagi sulle strade provinciali di Agrigento: chiusa la Spr24
La forte pioggia caduta ieri nell'Agrigentino ha causato danni e disagi per la circolazione dei veicoli su parte della rete viaria provinciale. Da questa mattina uomini del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio di Agrigento stanno monitorando la situazione.
Chiusa temporaneamente la Spr 24 Agrigento-Fauma al bivio tra Fauma e la Sp 17 Siculiana-Raffadali per la presenza di materiale fangoso lungo il tracciato. In mattinata intenso lavoro di cantonieri e tecnici del Libero Consorzio per migliorare la transitabilità della SP n. 19 da Alessandria a San Biagio Platani.
Altri danni si sono registrati nella Sp 49 al km 0+800 dalla SP 79 (ex SS 115) alla stazione Maragani. Analoga situazione sulla Spc 47 Sant'Anna-Villafranca Sicula al km 1+300 e sulla Sp 6 Salita Montaperto e sulla n.10 Cianciarimito dove il fango e i detriti rallentano il traffico e dove è stato collocato un limite di velocità di 30 km. Critica la situazione sulla Sp 72 nel territorio di Licata dove il fango rallenta il regolare transito. Disagi anche sulla Sp 29b Cattolica Raffadali al Km 7.
Quasi sempre si tratta di detriti provenienti da terreni adiacenti il manto stradale di proprietà privata. Il Libero Consorzio invita gli automobilisti a procedere con cautela e a rispettare i limiti di velocità.
Regione Siciliana
Assistenza per gli alunni disabili, altri 8,8 mln per le ex Province
L'assessorato regionale della Famiglia ha trasferito alle ex Province altri 8,8 milioni di euro, in aggiunta ai 12,7 milioni di euro già liquidati ad agosto scorso, per le attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali nelle scuole medie superiori con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto e semiconvitto, ai servizi negli ambiti igienico-personale, comunicazione extra scolastica e autonomia e comunicazione.
A darne notizia l'assessore regionale delle Politiche sociali, Antonio Scavone. "Si tratta di un ulteriore stanziamento relativo all'anno finanziario 2020 - ha affermato Scavone - necessario per continuare il servizio da settembre a dicembre prossimo".
In particolare, 1,8 milioni di euro sono stati trasferiti alla Città metropolitana di Catania , un milione a quella di Messina, 528 mila euro al Libero consorzio di Caltanissetta, 196 mila a quello di Enna, 625 e 762 mila rispettivamente alle ex Province di Siracusa e Trapani, 2,7 milioni a Palermo, 778 mila ad Agrigento e infine 462 mila a Ragusa.
L'assessore Scavone ha scritto anche ai sindaci dell'Isola e ai commissari dell'ex Province chiedendo di attuare la deliberazione della giunta di governo del 23 luglio scorso in materia di assistenza disabili.
"La materia socio-assistenziale rientra tra i compiti di istituto degli enti locali - ha scritto l'esponente del governo Musumeci - si raccomanda pertanto a codesti enti di porre in essere progetti di assistenza a salvaguardia dell'integrità e dell'inclusione degli alunni disabili che si caratterizzino per la loro qualità migliorativa, aggiuntiva e integrativa rispetto alle ordinarie prestazioni di competenza del personale Ata, dipendente dell'istituzione scolastica. Stante la peculiare natura dei servizi in argomento - ha aggiunto l'assessore - gli stessi potranno essere resi durante l'arco della giornata e quindi anche prima o dopo l'orario delle lezioni".
Scavone nella nota inviata ha fatto riferimento ai trasferimenti effettuati con tali finalità dall'assessorato della Famiglia alle ex Province."21,5 milioni - ha puntualizzato l'assessore - da agosto ad oggi", mentre ai Comuni ha ricordato che l'assessorato delle Autonomie locali trasferisce con cadenza quadrimestrale le risorse utili per l'assolvimento dei propri compiti istituzionali.
"Al fine di verificare la corretta applicazione della citata delibera di giunta nonché l'eventuale utilizzo dei trasferimenti finanziari - ha concluso Scavone - unitamente all'assessorato Autonomie locali, ci riserviamo di convocare i singoli enti non oltre la prossima settimana".
il sole 24ore
Smart working, obiettivo quattro milioni. Nuove regole con quote e contratti
Sullo smart working il governo punta a metter mano alla legge 81 del 2017 che ha introdotto il meccanismo esclusivo dell'accordo individuale scritto tra l'azienda e il singolo lavoratore. Sarà la contrattazione collettiva a disciplinare il lavoro agile, con un ruolo più marcato da affidare ai contratti nazionali o aziendali che potranno normare temi come il diritto alla disconnessione, affrontare la conciliazione vita-lavoro ad esempio per evitare penalizzazioni per le lavoratrici su cui gravano già i carichi di cura dei familiari, od occuparsi dell'erogazione dei buoni pasto.Sono queste le ipotesi di intervento allo studio del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, che il 24 settembre ha convocato al dicastero di Via Veneto i sindacati (la mattina) e le associazioni datoriali (il pomeriggio) al tavolo sul lavoro agile, con l'intento di modificare l'impostazione della legge Del Conte varata appena tre anni fa, innovando radicalmente rispetto al telelavoro.La crescita del lavoro agile a causa della pandemia
Fino al 2019 l'Osservatorio smart working del Politecnico di Milano (studia questa modalità lavorativa fin dal 2012) «contava 570mila lavoratori agili, soprattutto nel settore privato - sottolinea la direttrice, Fiorella Crespi -. Quest'anno, a causa dell'emergenza sanitaria, lo smart working ha interessato potenzialmente tra i 6 e gli 8 milioni di lavoratori, comprese Pmi e settore pubblico, in moltissimi casi anche per 5 giorni a settimana». Al termine del regime semplificato del 15 ottobre, si stima all'interno del governo che potrebbero rimanere in modalità agile, anche in forma impropria - comprendendo, ad esempio, pure autonomi e professionisti -, 4/5 milioni di lavoratori, che magari alterneranno due o tre giorni a settimana in presenza, e i restanti "da remoto". Il ministero del Lavoro, durante il lockdown, ha parlato di 1,8 milioni di lavoratori agili, nel privato, in base alle comunicazioni ricevute (si tratta, quindi, di dati parziali); e oggi resterebbero in questa modalità circa il 50 per cento.Verso nuove regole: le ipotesi allo studio
Visti i numeri in gioco, e l'applicazione che lo strumento ha avuto negli scorsi mesi, il ministro Catalfo ha deciso di rivedere la disciplina. Tra le ipotesi allo studio c'è anche quella di fissare a livello di contratto nazionale delle quote percentuali di ricorso allo smart working, in linea con quanto fatto, con apposite direttive, dal ministro della Pa, Fabiana Dadone, indicando come obiettivo di avere quest'anno il 50% del personale coinvolto nel lavoro da remoto e nel 2021 si punta al 60% (previa elaborazione da parte di ogni amministrazione del Piano organizzativo del lavoro agile, il cosiddetto Pola). In un recente seminario organizzato dal M5S, il ministro Catalfo ha ricordato che il lavoro agile «nella pubblica amministrazione è stato molto utilizzato: al ministero del Lavoro più dell'80% di lavoratori sono stati messi in smart working».La scadenza del 15 ottobre
Queste novità dovrebbero arrivare al traguardo dopo la scadenza del 15 ottobre, quando in corrispondenza con la fine dello stato d'emergenza, terminerà l'attuale meccanismo semplificato che consente al datore di lavoro di ricorrere allo smart working con una decisione unilaterale.
In assenza, perciò, di un intervento del ministro, dal 16 ottobre i datori di lavoro dovranno ripristinare il meccanismo della legge 81, e dunque stipulare accordi individuali con i singoli lavoratori coinvolti nello smart working. A meno che il ministro Catalfo non intervenga con un decreto legge con vigenza dal 16 ottobre, che modifichi il quadro normativo. Soprattutto i grandi gruppi più strutturati si sono già organizzati ed hanno raggiunto accordi a livello di contrattazione aziendale con i sindacati per disciplinare il ricorso al lavoro agile.Le caratteristiche di questa modalità di impiego
Vale la pena ricordare che il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata dalla reversibilità della scelta, dall'assenza di vincoli orari o spaziali e da un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro. La definizione di smart working, contenuta nella legge n. 81/2017, pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone). Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie.
scrivolibero.it
La pagina Facebook Urp Informa, raggiunge e supera iltraguardo dei 20 mila iscritti. Cresce ogni giorno anche ilnumero dei "like".
La pagina Facebook del Libero Consorzio diAgrigento continua sempre a crescere e a confermarsi come un punto diriferimento per chi cerca informazioni su eventi, attività ed ultime notizielegate al territorio agrigentino ma non solo. Apoco piu' di quattro anni dalla sua apertura, la pagina Facebook "Urp InformaAgrigento", fa infatti registrare un nuovo traguardo con numeri importanti.Sono infatti più di 21 mila gli utenti che proprio in queste ore risultanoregistrati e che in qualche modo interagiscono con la pagina stessa. Il collegamento al social networkFacebook era stato lanciato per la prima volta il 7 luglio del 2016 con loscopo di mettere in rete avvenimenti e notiziedell'Ente e dare la possibilità agli utenti di interagire in tempo reale conesso. Col tempo, la pagina Urp Informa Agrigento, ha allargato i propri orizzontioccupandosi anche di eventi ed attività che riguardano il territorio anche aldi fuori di quelle che sono le competenze dell'Ente. La pagina, è ormai riuscitaa ritagliarsi un proprio spazio considerando anche l'immediatezza e la velocitàdelle notizie che vengono inserite e che possono sfuggire attraverso i canalitradizionali. Dai dati raccolti dal personale dell'Ente che si occupa dell'aggiornamentocontinuo della pagina, soprattutto durante i mesi del lockdown, Urp InformaAgrigento, è stato un canale di informazioni molto seguito perché ha curato ladivulgazione in rete di informazioni di carattere sanitario e pratico legate alterritorio provinciale. Su questa pagina infatti, vengono caricate in temporeale, informazioni legate ad allerte meteo, lavori lungo le strade edeventuali interruzioni o rallentamenti nella circolazione oltre a cambiamentieventuali di orari di accesso ai siti di interesse culturale come la Valle deitempli e i musei. Un bacino di utenti che è rimasto "fedele" anche quando gliuffici hanno riaperto e l'attività degli enti e delle attività commercialihanno ripreso ad andare a regime. Gli utenti che maggiormente si collegano edinteragiscono con la pagina facebook, sono ovviamente italiani, ma subito dopoci sono i tedeschi, i belgi e i cittadini degli Stati Uniti d'America seguitida francesi, inglesi svizzeri ed argentini. Ed è proprio in relazione allapandemia legata al Covid, che l'interazione tra la pagina e gli utenti si èrafforzata con domande che riguardavano la possibilità di venire in vacanza odi utilizzare i mezzi di collegamento da e per gli aeroporti della Sicilia perchi doveva tornare a casa o partire per motivi di lavoro o di salute.Informazioni che , soprattutto pe ri turisti, hanno in questi mesi, riguardatola possibilità di effettuare tamponi o sierologici. Insieme alla paginaFacebook, com'è noto, sono già stati lanciati altri collegamenti social, daInstagram a Whatsapp, rafforzando così il servizio. "Urp informa Agrigento", èraggiungibile facilmente anche attraverso un link posizionato nella home pagedel sito istituzionale del Libero Consorzio di Agrigento ed è facilmenteindividuabile grazie all'immagine del profilo che richiama l'ingresso dell'Urpdi Piazza Vittorio Emanuele. Il profilo è inoltre corredato da una "Guida alPalazzo" in cui viene brevemente illustrata la storia dello storico edificioche ospita l'ex Provincia corredata da una serie di foto, dalle foto sullagalleria espositiva "Scala Reale", a dalle opere di interesse artistico che arredanogli ambienti di rappresentanza dell'Ente, con spiegazioni e commenti anche intre lingue.