Giornale di Sicilia
Smart working, le regole dopo l'emergenza
Dalla gestione degli orari di lavoro al diritto alla disconnessione, dalla salute e sicurezza ai mezzi tecnologici e on: lo smart working, modalità sempre più diffusa ai tempi del Covid, si prepara ad una nuova veste. I sindacati spingono perché sia regolato attraverso la contrattazione collettiva, e non una eventuale legge ad hoc, assicurando appieno diritti e tutele a chi, tenendo fermo il principio di adesione volontaria», vi fa ricorso. E per questo sostengono la necessità di definire un'intesa tra governo e parti sociali, con un accordo quadro, in vista della fine dello stato di emergenza, prevista il 15 ottobre, (a meno di ulteriori proroghe), data dopo la quale la procedura semplificata, e senza la necessità di un accordo individuale, sarà chiusa. Il tema è stato al centro del primo incontro, «interlocutorio ma importante», come definito dai sindacati, con la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo. Un incontro già previsto in videoconferenza, con la ministra che è da ieri in qua ntena precauzionale, dopo - come già spiegato dallo stesso ministero - essere stata a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid; i due test da lei effettuati sono negativi. Il lavoro agile è disciplinato dalla legge n. 81 del 2017 ma per tutta la durata dello stato di emergenza, come previsto dal Dpcm del primo marzo, c'è la possibilità di lavorare in smart working senza la necessità diaccordi individuali tra datore di lavoro e dipendente, facendo quindi ricorso alla procedura semplificata di comunicazione all'interno dell'azienda.
Agrigentonotizie
Contributi a fondo perduto alle microimprese artigiane, c'è l'avviso pubblico
Ufficio stampa Libero consorzio Agrigento
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie
E' pubblicato sul sito internet istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (sez. "In evidenza") l'avviso pubblico per la concessione, da parte della Regione Siciliana, di contributi a fondo perduto alle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi. Si tratta di interventi previsti dalla Legge Regionale n. 9 del 12 maggio 2020, che prevede sovvenzioni dirette per assicurare la tenuta del tessuto produttivo colpito dall'epidemia "COVID-19", in particolare per rendere disponibile la liquidità necessaria a sostenere la riduzione di fatturato durante il lockdown. La concessione di questi contributi (cosiddetto "Bonus Sicilia") va inquadrata all'interno della strategia del P.O. FESR 2014-2020. L'ammontare complessivo della dotazione finanziaria è di 125.000.000,00 di euro, di cui oltre 10.800.000,00 euro per le microimprese della provincia di Agrigento.
E' già possibile, e fino alle ore 23:59 del 4 ottobre 2020, è possibile procedere alla compilazione della istanza collegandosi all'indirizzo: https://siciliapei.regione.sicilia.it, mentre dalle ore 9.00 del 5 ottobre 2020 alle ore 23:59 del 9 ottobre 2020 sarà possibile procedere all'invio dell'istanza, che determina l'ordine cronologico di presentazione. Lo sportello sarà chiuso al raggiungimento di un numero di richieste di contributo pari al 120% della dotazione finanziaria.
L'avviso e i relativi allegati al link: https://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13335. Sempre nella stessa sezione è possibile prendere visione degli avvisi pubblici di bandi non ancora scaduti, nell'ambito dell'azione di informazione portata avanti dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento e rivolta ad imprese ed operatori dei vari settori produttivi sulle possibilità di accesso a contributi e fondi regionali e comunitari.
Corriere di Sciacca
My Ethanol, archiviato procedimento annullamento autorizzazione. Associazioni contro il sindaco Valenti
SCIACCA. Il comitato spontaneo composto da associazioni agricole, comitati di quartiere e organizzazioni sindacali che a suo tempo avevano attivato una serie di iniziative per tentare di fermare il progetto di ampliamento dell'ex stabilimento Kronion, oggi ha reso noto che è stato archiviato il procedimento di annullamento in autotutela dell'autorizzazione relativa all'impianto che la My Ethanol srl sta realizzando in contrada Scunchipani, a causa della mancata adesione alla proposta di annullamento da parte del Libero Consorzio di Agrigento, e quindi senza che si sia entrato nel merito delle criticità evidenziate. Il comitato evidenzia che con questo passaggio svanisce ogni residua speranza di fare chiarezza sulla vera natura dell'impianto, sul suo impatto inquinante, sulla correttezza o meno dei procedimenti amministrativi espletati e sulle conseguenze che lo stesso potrà comporterà al territorio, alle produzioni agroalimentari locali e alle misure di sostegno al settore agricolo, tra cui il DOP, IGP e Biol gico. Poi forti critiche al sindaco, la cui azione, commentano i comitati, si è contraddistinta per "inconcludenza e superficialità". "Il sindaco di Sciacca - aggiungono - dopo roboanti dichiarazioni e proclami contro l'impianto, a nostro avviso, poco o nulla ha fatto, in quanto alle sterili parole mai sono seguiti fatti o atti concreti e rilevanti per l'accertamento della verità". My Ethanol,archiviato procedimento annullamento autorizzazione. Ass... https://www.corrieredisciacca.it/my-ethanolarchiviato-procedimento-a... In effetti, ancora oggi si attende il parere legale sulle procedure della AUA e della PAS e il supplemento di perizia tecnica sulla natura e sull'impatto inquinante dell'impianto più volte - pubblicamente - annunciati ma mai pervenuti. Ricordano, infine, come dalla relazione della perizia di Patrizia Livreri, l'unica effettuata dal Comune di Sciacca, si afferma che l'impianto ha un forte impatto ambientale negativo e che lo stesso "comprometterà seriamente la produzione agroalimentare del te ritorio sede dell'impianto stesso. Le associazioni si chiedono a cosa siano servite la perizia e lo stesso incarico legale, con il relativo esborso economico di circa 15 mila euro da parte del Comune di Sciacca. "Noi abbiamo fatto il possibile - dicono le associazioni - non ci rimane che sperare che quanto temuto non corrisponda al vero e che l'impianto non pregiudichi lo sviluppo delle potenzialità del territorio e sia compatibile con l'ambiente e con le coltivazioni agroalimentari circostanti. In caso contrario qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, sia di tipo economico che politico e morale".
Siciliareporter
Agrigento, contributi alle microimprese danneggiate da Covid
Pietro Geremia
E' pubblicato sul sito internet istituzionale dell'ex provincia di Agrigento (sez. "In evidenza") l'avviso pubblico per la concessione, da parte della Regione Siciliana, di contributi a fondo perduto alle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi.
Si tratta di interventi previsti dalla Legge Regionale n. 9 del 12 maggio 2020, che prevede sovvenzioni dirette per assicurare la tenuta del tessuto produttivo colpito dall'epidemia "COVID-19", in particolare per rendere disponibile la liquidità necessaria a sostenere la riduzione di fatturato durante il lockdown.
La concessione di questi contributi (cosiddetto "Bonus Sicilia") va inquadrata all'interno della strategia del P.O. FESR 2014-2020. L'ammontare complessivo della dotazione finanziaria è di 125.000.000,00 di euro, di cui oltre 10.800.000,00 euro per le microimprese della provincia di Agrigento.
E' già possibile, e fino alle ore 23:59 del 4 ottobre 2020, è possibile procedere alla compilazione della istanza collegandosi all'indirizzo, mentre dalle ore 9.00 del 5 ottobre 2020 alle ore 23:59 del 9 ottobre 2020 sarà possibile procedere all'invio dell'istanza, che determina l'ordine cronologico di presentazione.
Lo sportello sarà chiuso al raggiungimento di un numero di richieste di contributo pari al 120% della dotazione finanziaria. L'avviso e i relativi allegati al link, sempre nella stessa sezione è possibile prendere visione degli avvisi pubblici di bandi non ancora scaduti, nell'ambito dell'azione di informazione portata avanti dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento e rivolta ad imprese ed operatori dei vari settori produttivi sulle possibilità di accesso a contributi e fondi regionali e comunitari.
Risoluto
Non si stoppa l'iter dell' impianto "My Ethanol, il Comitato contro la Valenti: "Non ha fatto tutto quello che poteva"
Risoluto Redazione
Archiviazione del procedimento di annullamento in autotutela della AUA 16/18 relativa all'impianto che la My Ethanol srl intende realizzare in c.da Scunchipani, a causa della mancata adesione alla proposta di annullamento da parte del Libero Consorzio di Agrigento, e quindi senza che si sia entrato nel merito delle criticità evidenziate. E' quanto comunicano di aver appreso oggi le associazioni agricole di AGRINSIEME, Copagri, Confagricoltura e CIA, con U.C.I. e Comitato Spontaneo Agricoltori e ancora il Comitato di contrada Chiana Scunchipani, le associazioni ONLUS di Sciacca, unione dei Comitati di quartieri, Mizzica, WWF, Cittadinanzattiva, Coordinamento Associazioni CESVOP, Inter.Co.Ra., Comitato Civico Patrimonio Terme, CGIL Sciacca, UILPensionati Sciacca, l'altrasciacca e Comitato Terre Sicane.
"Conn grande rammarico - si legge in un comunicato a firma congiunta - pertanto, si prende atto che in tal modo svanisce ogni residua speranza di fare chiarezza sulla vera natura dell'impianto, sul suo impatto inquinante, sulla correttezza o meno dei procedimenti amministrativi espletati e sulle conseguenze che lo stesso potrà comporterà al territorio, alle produzioni agroalimentari locali e alle misure di sostegno al settore agricolo, tra cui il DOP, IGP e Biologico.
L'azione del sindaco, e di quanti avrebbero dovuto tutelare il nostro territorio, si è, probabilmente, contraddistinta per inconcludenza e superficialità, verso una problematica che potrebbe compromettere l'esistenza di molte aziende agricole e lo sviluppo delle potenzialità della nostra città.
Il Sindaco di Sciacca, dopo roboanti dichiarazioni e proclami contro l'impianto, a nostro avviso, poco o nulla ha fatto, in quanto alle sterili parole mai sono seguiti fatti o atti concreti e rilevanti per l'accertamento della verità, dato che ancora oggi, a nostro sapere, si attende il parere legale sulle procedure della AUA e della PAS e ancora il supplemento di perizia tecnica sulla natura e sull'impatto inquinante dell'impianto più volte - pubblicamente - annunciati ma mai pervenuti.
È bene ricordare che le preoccupazioni della cittadinanza trovavano e trovano fondamento nella perizia della prof. Patrizia Livreri, l'unica effettuata dal Comune di Sciacca, nella quale è affermato che l'impianto ha un forte impatto ambientale negativo e che lo stesso "comprometterà seriamente la produzione
Agroalimentare (aranceti, uliveti, etc...) del territorio, sede dell'impianto stesso, che vanta ad oggi un prezioso riconoscimento di marchio DOP" (Pag. 17), che "Non esiste alcuna prospettiva di ricaduta economica positiva. Piuttostol'impianto rappresenta un disastro ambientale in termini di turismo e per le coltivazioni di pregio del territorio di Sciacca" ( Pag. 18), nonché "le emissioni inquinanti di gas No2, prodotte sia dalla caldaia presente nell'impianto che dal traffico veicolare indotto dalle attività dell'impianto stesso, arrecherebbero un grave danno alle coltivazioni molte delle quali danno origine a prodotto a marchio DOP" (Pag. 21), ed ancora che l'impianto in questione richiede la diversa procedura della AIA comportando impatti ambientali significati (Pag. 21) e deve essere altresì sottoposto a VIA a causa dello stoccaggio di CO2 in silos all'interno di un'area adiacente alla strada statale (Pag. 19 punto 2)".
Secondo le associazioni agricole e cittadine, il Sindaco, dopo averla promossa, non può far finta di niente, come se tale perizia non esistesse e/o non sia veritiera, sorvolando su tutte le paure e le incertezze che la relazione ha provocato in tutta la collettività, perché la realtà è che delle due l'una: o le autorizzazioni non sono corrette o ha sbagliato la prof. Patrizia Livreri, ma in ogni caso - stante gli interessi in gioco - la città avrebbe meritato una risposta chiara e certa".
"Appare singolare - si legge nella nota - che la prof. Livreri, il cui incarico - a detta del Sindaco di Sciacca - includeva l'assistenza in tutto il procedimento, non solo non abbia contro dedotto al parere della Struttura Territoriale Ambiente del 25.10.2019 (prot. 70593/19), con il quale di fatto si contestava e negava ogni fondamento alle valutazioni contenute nella sua perizia, ma - da quanto ci risulta - non abbia più espletato alcuna attività.
Altrettanto singolare appare la storia dell'incarico legale, dapprima conferito a dicembre 2019 ad un avvocato, salvo poi scoprire solamente a marzo-aprile 2020 l'indisponibilità dello stesso e procedere con una nuova nomina, in un contesto dove ogni singolo giorno di ritardo riduceva la possibilità di verifica della compatibilità o meno, e ancora poteva avere una sua rilevanza sotto il profilo risarcitorio.
A questo punto, è logico domandarsi a cosa sia servita la perizia della prof. Livreri e lo stesso incarico legale, con il relativo esborso economico di circa 15 mila euro, e come mai le istanze di annullamento in autotutela presentate non siano state approfondite, integrate e/o supportate con un parere legale correlato da verifiche tecniche/chimiche volte a verificare quanto sostenuto dalla prof. Livreri e a chiarire definitivamente l'impatto inquinante dell'impianto e la sua compatibilità con le produzioni agroalimentari.
Pertanto, a nostro avviso, risulta che il Sindaco non ha affrontato la tematica con la giusta determinazione e soprattutto non ha fatto tutto quello che poteva ed era doveroso e opportuno fare per dare risposte e certezze alla collettività che rappresenta. Per questo, con il senno di poi, senza entrare nelle questioni di natura politica, alla luce dei fatti, probabilmente sarebbe stato meglio l'approvazione della mozione di sfiducia e che l'intera problematica fosse stata affrontata e sviscerata da un commissario.
Ad ogni modo, le scriventi OO. Agricole e le Associazioni tengono a precisare di aver fatto tutto quello che era nelle loro possibilità a tutela del mondo agricolo, del territorio e delle coltivazioni di pregio circostanti, presentando istanze di annullamento in autotutela della PAS e delle AUA, e a questo punto non rimane che sperare che quanto temuto per alcuni aspetti, forse poco chiari, non corrisponda al vero e che l'impianto che la My Ethanol srl intende realizzare non pregiudichi lo sviluppo delle potenzialità del territorio e sia compatibile con l'ambiente e con le coltivazioni agroalimentari circostanti.
Diversamente, ciascuno - per quanto di propria competenza - dovrà assumersi le proprie responsabilità, sia di tipo economico per gli eventuali danni alle produzioni agroalimentari locali, che di tipo politico e morale per aver eventualmente contribuito, direttamente o indirettamente, a determinare un danno alla nostra agricoltura e più in generale alla nostra città"
Telemontekronio
Bonus Sicilia e click day, protestano le microimprese
E' stato pubblicato anche sul sito internet del Libero Consorzio di Agrigento l'avviso della Regione Sicilia relativo ai contributi alle microimprese danneggiate dall'emergenza Covid-19. Si tratta di contributi a fondo perduto alle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, sovvenzioni dirette per assicurare la tenuta del tessuto produttivo colpito dall'epidemia "COVID-19", in particolare per rendere disponibile la liquidità necessaria a sostenere la riduzione di fatturato durante il lockdown. La concessione di questi contributi, denominato "Bonus Sicilia", va inquadrata all'interno della strategia del P.O. FESR 2014-2020. L'ammontare complessivo della dotazione finanziaria è di 125 mila euro, di cui oltre 10800 euro per le microimprese della provincia di Agrigento. E' già possibile, e fino alle ore 23:59 del 4 ottobre, procedere alla compilazione della istanza, mentre dalle ore 9.00 del 5 ottobre alle ore 23:59 del 9 ottobre sarà possibile procedere all'invio dell'istanza, che determina l'ordine cronologico di presentazione. Lo sportello sarà chiuso al raggiungimento di un numero di richieste di contributo pari al 120% della dotazione finanziaria. Per accedere ai fondi servono Spid di secondo livello, firma digitale e DURC.
E' monta la polemica, intanto, relativa alle modalità di assegnazione dei fondi, affidata al famigerato "click day", particolarmente avvezzo sia a far impallare il sistema informatico sia ad escludere centinaia di richiedenti, colpevoli di aver tardato, si fa per dire, qualche minuto. Vi sono aree dell'agrigentino, inoltre, ulteriormente penalizzate poiché non in possesso di una connessione internet degna di questo nome. A protestare, in tal senso, contro la scelta del click day del governo Musumeci sono i parlamentari regionali del Partito Democratico Giuseppe Lupo e Michele Catanzaro che parlano di modalità che nega la parità di accesso e determina ritardi nell'erogazione dei finanziamenti. Sarebbe stato maggiormente opportuno dare poco a tutti, anziché tanto a pochi. A proposito di aiuti che restano unicamente tra le pagine degli annunci, si segnala, infine, che il contributo a fondo perduto dell'IRFIS dovuto alle imprese che hanno avuto accesso al prestito da 25 mila euro garantito dallo Stato non è mai arrivato; stessa cosa per il prestito Covid da 3 a 30 mila euro promesso dalla CRIAS. Per non parlare dei sistematici ritardi nell'erogazione ai lavoratori della Cassa Integrazione degli ultimi mesi. Annunci tanti, insomma, ma soldi pochi, quasi niente.