Giornale di Sicilia
C'è la possibilità di votare fino al 15 dicembre
Classifica dei luoghi del cuore
Scala e Andromeda in vetta
Il gruppo Fai della città dei templi esprime soddisfazione: è il segno che questi tesori godono di grande apprezzamento
Paolo Picone
La Scala dei Turchi di Realmonte ed il Teatro Andromeda di Santo Stefano di Quisquina in vetta alla classifica dei «Luoghi del cuore del Fai». Ma c'è ancora tempo fino al 15 dicembre per poter votare. «È il segno che questi luoghi sono veramente nel Cuore di moltissima gente - spiega il gruppo Fai giovani Agrigento». Nella decima edizione del censimento promosso dal Fondo Ambiente Italiano, attualmente all'undicesimo posto si posiziona la Scala dei Turchi diRealmonte; il sito «apripista» della provincia di Agrigento, con 7.046 preferenze è il sito agrigentino ad oggi più votato di questa importante edizione. Nella top 50, al 48° posto, con 2912 voti, c'è invece il Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina. Nella «Città del Formaggio» si erge imponente, anche, l'Eremo di Santa Rosalia allaQuisquina, al 113° posto, con 1585 voti. I due luoghi dei Monti Sicani sono, altresì, confluiti nella classifica speciale «Italia sopra i 600 metri», in sintonia con il «Progetto Alpe», promosso dal Fai con l'obiettivo di promuovere la tutela e valorizzazione delle aree interne montane. I luoghi inseriti in questa classifica speciale sono connotati sulsito www.iluoghidelcuore.it dauna specifica icona e, oltre a comparire nella classifica generale, confluiscono automaticamente nella classifica dedicata. Buona posizione per la biblioteca Lucchesiana di Agrigento che continua la sua lenta ma graduale ascesa. In costante crescita CasaSciascia a Racalmuto, l'Officina delle Tradizioni Popolari di Agrigento, la spiaggia di Maddalusa, il Castello incantato di Sciacca e tanti altri luoghi del Cuore pronti per essere sostenuti con il voto on line o cartaceo. Il Presidente Regionale Fai Sicilia e Capo delegazione Fai Agrigento, Giuseppe Taibi, invita al voto e gli fa eco il gruppo Fai giovani di Agrigento, capitanato da Ruben Russo, che commenta: «È il segno che questi luoghi sono veramente nel Cuore di moltissima gente. Ma non è ancora finita. Andate sul sito «Il Luoghi del Cuore FAI», cercate le località a voi più care e continuate a votare (e a far votare i vostri amici). C'è tempo fino al 15 dicembre. Ricordate: potete votare ogni luogo una sola volta, ma potete votare tutti i luoghiche volete». Oggi più che mai è importante sostenere i luoghi del cuore del Paese più bello del mondo. Tra i «luoghi del cuore» più votati lo scorso anno, tra le prime 200 posizioni si sono classificate due location poco conosciute: al 124esimo posto, con 3.679 voti si era classificata la villa «Maria La Quiete» di Casteltermini, mentre la chiesa di San Giacomo Apostolo di Cammarata si era classificata al 194esimo posto con 2.354 voti. Edificata alla fine del XVIII secolo come casina di caccia dei Conti di Lemos, la Villa Lo Bue divenne Villa Maria La Quiete nei primi anni del '900, La chiesa di San Giacomo di Cammarata ricade nel quartiere Gianguarna ed è chiusa al culto da circa 70 anni. L'impianto originario della chiesa risale al XVI secolo, ma è stata riedificata nel '700. Secondo la tradizione l'edificio sorge sopra una antica Moschea araba,in quanto San Giacomo Apostolo era considerato il protettore dei Cristiani contro i «Mori». (* PAPI*)
Un bando per le imprese
Ci sono all'orizzonte nuove opportunità di finanziamento per le imprese agrigentine. È stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito internet del Libero consorzio comunale di Agrigento un bando del Dipartimento regionale Agricoltura di attuazione della sottomisura relativa alla cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse, nonché per lo sviluppo e la commercializzazione del turismo. Il bando si riferisce in particolare alla strategia di sviluppo locale di tipopartecipativo - Distretto rurale di qualità dei Sicani. La dotazione finanziaria prevista per questa azione Gal è di 500 mila euro. Istanze entro il prossimo 13 novembre.
GrandangoloAgrigento
Impianto "My Ethanol" a Sciacca: corretta l'azione del Libero Consorzio
di Redazione
Sulla vicenda dell'impianto della "My Ethanol" a Sciacca, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, sempre sensibile alle problematiche ambientali e alla tutela della salute della popolazione, ha seguito con attenzione la vicenda della ristrutturazione dell'ex stabilimento Kronion di Sciacca e a suo tempo, in linea con la normativa vigente e sulla scorta dei vari pareri acquisiti (compreso quello dell'Ufficio Territoriale Ambientale), ha emesso un regolare provvedimento di Autorizzazione Unica Ambientale, adottato dal Comune di Sciacca.
L'avvio di un procedimento di annullamento in autotutela poteva essere completato soltanto dal Comune che ha reso efficaci le autorizzazioni così come previsto dalla giurisprudenza prevalente. Il Libero Consorzio non aveva pertanto alcun obbligo di adesione nè aveva elementi certi per annullare i propri pareri prima dell'avvio della produzione.
In ogni caso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento effettua congiuntamente all'ARPA i controlli previsti dalle normative in materia di tutela ambientale, pertanto, qualora l'impianto della My Ethanol in contrada Scunchipani dovesse entrare in funzione, e dovessero registrarsi valori ambientali non ammissibili, la legge prescrive tutti gli strumenti per apportare le modifiche necessarie.
Province d'Italia
Recovery Fund: l'UPI al Senato "Serve una strategia nazionale unica. No a progetti disomogenei"
- Unione Province d'Italia -
Il Presidente UPI Michele de Pascale "Mettiamo la scuola al centro del Recovery plan"
"Il Governo e il Parlamento insieme indichino qual è la strategia nazionale entro cui realizzare i progetti sui territori e stabiliscano quanta parte delle risorse destinare ad ogni grande tema. All'interno di questa strategia nazionale, Regioni, Province e Comuni attueranno il Piano riportando gli investimenti sul territorio. Se invece il Piano sarà costruito sulle richieste disomogenee che arriveranno da tutto il Paese, non ci sarà nessuna strategia e le ricadute dal punto di vista economico e sociale saranno del tutto insignificanti" Lo ha detto il Presidente dell'UPI Michele de Pascale, intervenendo in audizione sull'utilizzo del #RecoveryFund sottolineando come "parcellizzare queste risorse per tanti interventi diversi che rispondono più all'urgenza del momento e a logiche di campanile, significherebbe sprecare un'occasione preziosa quanto unica".
"Abbiamo la possibilità di lavorare per assicurare uno sviluppo equo e sostenibile in tutto il Paese, puntando su pochi, ma essenziali, obiettivi strategici. Per quanto riguarda le Province noi chiediamo che la scuola sia messa al centro del Recovery plan. Abbiamo l'occasione storica di recuperare dieci anni di mancati investimenti sulle scuole superiori e di assicurare ai 2 milioni e 500 mila studenti delle 7.500 scuole superiori di formarsi in strutture sicure dal punto di vista antisismico, efficienti dal punto di vista energetico, con laboratori all'avanguardia quanto alla strumentazione tecnologica e completamente digitali. Un progetto che porterebbe una crescita economica e sociale in tutto il Paese. C'è poi il tema delle infrastrutture, che rappresenta l'altro grande asse strategico per la ripresa dell'economia: noi proponiamo un grande piano di intervento sugli oltre 30.000 ponti in gestione, per garantirne la sicurezza ma anche per potenziare i collegamenti tra comunità e poli economici e industriali che rischiano altrimenti l'isolamento".
Quanto all'attuazione del Piano de Pascale ha sottolineato come "per i progetti che interesseranno il patrimonio pubblico l'attuazione dovrà essere assegnata agli enti locali che ne hanno la gestione. Considerato che una delle richieste chiave che ci vengono dall'Europa è il rispetto dei tempi - ha aggiunto - riteniamo strategico che le risorse destinate per progetti relativi ad investimenti sul patrimonio di Province, Città metropolitane e Comuni siano assegnate direttamente agli enti competenti, senza passare dalle Regioni. Questo semplificherà le procedure, accelererà la tempistica e soprattutto garantirà un immediato controllo delle responsabilità sullo stato di avanzamento degli investimenti".
Da ultimo de Pascale ha evidenziato la necessità di uno stretto collegamento tra la Nota di Aggiornamento al DEF e il Piano del Recovery, e il pieno coinvolgimento del Parlamento, che dovrà monitorarne lo stato di attuazione, verificare il rispetto degli obiettivi e dei tempi prefissati anche in stretta interlocuzione con le rappresentanze delle autonomie territoriali.
Corriere di Sciacca
Impianto "My Ethanol", l'ex Provincia: "L'avvio dell'annullamento in autotutela poteva essere completato soltanto dal Comune"
SCIACCA. "L'avvio di un procedimento di annullamento in autotutela poteva essere completato soltanto dal Comune che ha reso efficaci le autorizzazioni così come previsto dalla giurisprudenza prevalente. Il Libero Consorzio non aveva pertanto alcun obbligo di adesione nè aveva elementi certi per annullare i propri pareri prima dell'avvio della produzione".
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento (l'ex Porvincia), in una nota specifica che " ha seguito con attenzione la vicenda della ristrutturazione dell'ex stabilimento Kronion di Sciacca e a suo tempo, in linea con la normativa vigente e sulla scorta dei vari pareri acquisiti (compreso quello dell'Ufficio Territoriale Ambientale), ha emesso un regolare provvedimento di Autorizzazione Unica Ambientale, adottato dal Comune di Sciacca".
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento precisa che "effettua congiuntamente all'ARPA i controlli previsti dalle normative in materia di tutela ambientale, pertanto, qualora l'impianto della My Ethanol in contrada Scunchipani dovesse entrare in funzione, e dovessero registrarsi valori ambientali non ammissibili, la legge prescrive tutti gli strumenti per apportare le modifiche necessarie".