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rassegna stampa del 21 ottobre 2020

SICILIA24H

CONSEGNATI I LAVORI DI MANUTENZIONE SU ALCUNE STRADE DEL COMPARTO OVEST

Consegnati oggi i lavori progettati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per la manutenzione straordinaria e il miglioramento di alcune strade provinciali del comparto ovest. I lavori interesseranno in particolare le strade comprese tra i territori di Cattolica Eraclea, Ribera, S. Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Sciacca e consentiranno interventi su strade secondarie ma che sono di notevole importanza per il collegamento tra le zone interne e la zona costiera.
I lavori sono stati consegnati dall'Ing. Filippo Napoli al legale rappresentante dell'impresa KALOS GROUP SRL di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto con un ribasso del 19,031% per un importo contrattuale complessivo di 1.674.511,10 più Iva, inclusi gli oneri per la sicurezza pari a 35.000,00 euro non soggetti a ribasso. La gara era stata aggiudicata in precedenza dalla Commissione UREGA per un importo a base d'asta complessivo di 2.059.862,72 euro più Iva, compresi gli oneri di sicurezza.
Gli interventi riguardano le strade provinciali SP n. 30 per il quale è previsto l'intervento anche in corrispondenza di due ponticelli, la  SP n. 50, la SP n. 41 "Menfi-Bivio Misilbesi", la SP n. 42,  la SP n. 86, la SPC n. 17 C e la SP n. 61 Montallegro Ribera.
Il progetto complessivo prevede, tra le opere da realizzare la posa di gabbionate per il consolidamento del corpo stradale e il drenaggio, la costruzione di cunette e spallette in calcestruzzo,  rifacimento delle sedi stradali deformate o usurate, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale, nuove barriere  di protezione.
I lavori dovranno essere eseguiti entro 455 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori.

AGRIGENTONOTIZIE

VERSO UN NUOVO DPCM ENTRO DOMENICA 25 OTTOBRE

Conte lavora a un nuovo provvedimento da varare nel week end: a scuola anche il pomeriggio, coprifuoco nazionale, movimenti consentiti solo per ragioni di lavoro, salute o istruzione. L'ipotesi di fermare gli spostamenti tra regioni
Redazione
C'è un nuovo Dpcm sul tavolo del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La previsione dei giornali è che verrà firmato nel week end e quindi entro domenica 25 ottobre. Ma è scontro sui contenuti, visto che un'ala del governo spinge decisamente per includere il coprifuoco alle 23 in tutta Italia, mentre il premier non vorrebbe arrivare a questo ma soltanto includere provvedimenti sulla scuola e sui trasporti.
Il bollettino della Protezione Civile ieri ha registrato 10874 nuovi positivi e 89 morti con 144737 tamponi: in Lombardia si sono registrati 2023 nuovi casi, in Piemonte 1396, in Campania 1312 e nel Lazio 1224 nuovi casi. Negli ospedali sono state ricoverate 778 persone nelle ultime 24 ore (ieri 500) mentre nelle terapie intensive si trovano 870 persone in condizioni critiche (+73). Ma soprattutto, è il confronto con lo scorzo marzo a rivelare la gravità della situazione: all'epoca i pazienti in terapia intensiva erano 733 contro gli 870 di oggi; i ricoverati con sintomi 4316 (oggi 8545), i decessi 97 contro gli 89 dell'ultimo bollettino.
Ma a fare paura sono soprattutto gli sviluppi: a Palazzo Chigi, spiega Repubblica, sono consapevoli che da oggi e fino a venerdì la curva del contagio crescerà rapidamente e la pressione sugli ospedali inevitabilmente aumenterà. In Europa si valuteranno misure al limite del lockdown totale. E ci si aspetta una reazione anche dall'Italia. Che potrebbe essere quella di consentire solo i movimenti per ragioni di scuola e lavoro e limitare gli spostamenti tra regioni. Il primo punto è la scuola, dove Lucia Azzolina ha varato una procedura lunga e complessa sugli orari scaglionati che rischia di essere inefficace. Per questo, spiega il quotidiano, il nuovo Dpcm da firmare entro domenica 25 ottobre prevederà:
interventi su palestre e piscine;
limitazioni nei centri commerciali nei fine settimana;
ulteriori limitazioni al ribasso dell'orario di ristoranti e pub;
nuovi obblighi per le Asl per Immuni;
Il duello più complicato è quello che si gioca sul coprifuoco: il Partito Democratico vuole un provvedimento su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 23 e fino alle 6 del mattino; il MoVimento 5 Stelle vorrebbe spostare l'inizio del coprifuoco all'una di notte fino alle 5. Conte vorrebbe evitare qualsiasi tipo di provvedimento ma preferisce la soluzione dei grillini. Ma l'alternativa è il divieto completo di tutti i movimenti tranne quelli strettamente necessari per lavoro, scuola e salute. E a questo punto si dovrà rispolverare anche l'autocertificazione, che nel frattempo sta per tornare in Lombardia e in Campania.
Un nuovo Dpcm in preparazione per il week end con il coprifuoco e regole per trasporti e scuola
Secondo La Stampa il nodo principale è quello dei trasporti, nonostante le resistenze della ministra Paola De Micheli. L'ipotesi che servirà a svuotare i mezzi secondo il governo è rendere stringente a livello nazionale il doppio turno tra mattina e pomeriggio, scaglionando così le entrate e, giocoforza, anche gli orari di entrata e uscita degli studenti dagli istituti. L'ingresso potrebbe essere spostato tra le 10 e le 11 per alleggerire i mezzi pubblici nelle ore di punta. Ma attenzione: le regole varranno solo per gli studenti delle scuole superiori:
Si tratta di misure che coinvolgerebbero studenti dai 14 anni in su, in quanto autonomi dai genitori. Secondo l'ultimo Dpcm, dove è scritto che l'ingresso sarà predisposto «non prima delle 9», nulla cambia per la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, come spiegato da Azzolina lunedì in una nota interpretativa inviata ai dirigenti scolastici.
Mentre le scuole secondarie di secondo grado «potranno invece adottare, in caso di situazioni critiche o di particolare rischio comunicate dalle autorità sanitarie o dagli enti locali, ulteriori forme di flessibilità della loro organizzazione, incrementando, ad esempio, il ricorso alla Didattica Digitale Integrata. Oppure modulando ulteriormente (rispetto a quanto già disposto da settembre) orari di ingresso e uscita di alunne e alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani».
La chiusura dei ristoranti potrebbe essere spostata alle 22 o alle 23. Sulle palestre si deciderà dopo i controlli. Ma qui è il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ad essere contrario.

LE STRADE PROVINCIALI DELLA ZONA OVEST RINASCERANNO: CONSEGNATI LAVORI DA 1 MILIONE E MEZZO
Ecco le arterie che torneranno a garantire, in piena sicurezza, i collegamenti fra le aree più interne e la fascia costiera
Redazione
Le strade comprese tra i territori di Cattolica Eraclea, Ribera, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Sciacca rinasceranno e potranno garantire, in piena sicurezza, i collegamenti fra le zone più interne e la fascia costiera. Sono stati consegnati oggi i lavori progettati dal Libero consorzio comunale di Agrigento per la manutenzione straordinaria e il miglioramento di alcune strade provinciali del comparto Ovest.
I lavori sono stati consegnati da Filippo Napoli al legale rappresentante dell'impresa Kalos group srl di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto con un ribasso del 19,031% per un importo contrattuale complessivo di 1.674.511,10 più Iva. La gara era stata aggiudicata in precedenza dalla commissione Urega per un importo a base d'asta complessivo di 2.059.862,72 euro più Iva.
Gli interventi riguardano la strada provinciale 30, per la quale è previsto l'intervento anche in corrispondenza di due ponticelli, la provinciale 50, la 41 "Menfi-Bivio Misilbesi", la 42,  la 86, la Spc 17 C e la Sp 61 Montallegro Ribera.
Il progetto complessivo prevede, tra le opere da realizzare la posa di gabbionate per il consolidamento del corpo stradale e il drenaggio, la costruzione di cunette e spallette in calcestruzzo, rifacimento delle sedi stradali deformate o usurate, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale, nuove barriere di protezione. I lavori dovranno essere eseguiti entro 455 giorni.

IL FATTO QUOTIDIANO

SMART WORKING, LA MINISTRA DADONE FIRMA IL DECRETO: "LAVORO AGILE ALMENO FINO AL 50% PER LE PA". FLESSIBILITÀ PER GLI ORARI

Tra le misure, è previsto anche uno scaglionamento degli orari e massima flessibilità oraria in entrata e in uscita. La rotazione del personale sarà decisa dagli enti in base a criteri di priorità a cui dovranno fare riferimento
di F. Q.
Smart working "almeno al 50%" per chi può svolgere le mansioni a distanza. L'invito alle amministrazioni ad "assicurare percentuali più elevate possibili di lavoro agile" e a "garantire comunque ai cittadini e alle imprese l'accesso ai servizi". Sono alcune delle indicazioni contenute nel decreto sullo smart working nella Pubblica amministrazione firmato dalla ministra Fabiana Dadone dopo il nuovo Dpcm con la stretta anti-Covid. Tra le misure, è previsto anche uno scaglionamento degli orari: "Ci sarà massima flessibilità di lavoro - spiega la ministra - con turnazioni e alternanza di giornate lavorative in presenza e da remoto, nel rispetto delle misure sanitarie e dei protocolli di sicurezza". Saranno previste fasce di flessibilità oraria in entrata e in uscita.
"Dobbiamo evitare un nuovo lockdown generalizzato", ha scritto sui social Dadone. "I cittadini e le imprese non possono scegliere se rivolgersi o meno alle Pa: per questo è importante coniugare le esigenze di salute e sicurezza con la necessità di garantire servizi sempre accessibili e di qualità. È la sfida che attende ogni amministrazione e ogni singolo dipendente pubblico del Paese".
Tra le misure previste dal decreto, ci sarà l'adeguamento dei sistemi di misurazione e valutazione della performance durante il lavoro agile, per verificare l'impatto sui servizi. Le prestazioni rese in smart working verranno monitorate anche in base alle segnalazioni di utenti e imprese. Il lavoro agile sarà "senza vincoli di orario e luogo di lavoro", ma potrà essere organizzato "per specifiche fasce di contattabilità senza maggiori carichi di lavoro". Ai lavoratori sono garantiti tempi di riposo e diritto alla disconnessione.
Chi è in quarantena o lavoratore fragile può comunque svolgere il lavoro agile. Le amministrazioni metteranno a disposizione dei dipendenti i dispositivi informatici e digitali necessari per svolgere le mansioni, ma rimane consentito l'utilizzo della propria strumentazione. Per la rotazione del personale gli enti dovranno fare riferimento a criteri di priorità, che saranno le condizioni di salute dei componenti del nucleo familiare del dipendente, la presenza di figli minori di 14 anni, la distanza tra l'abitazione e la sede di lavoro, il numero e tipologia dei mezzi di trasporto utilizzati e i tempi di percorrenza del tragitto.

SINDACATI DEL PUBBLICO IMPIEGO IN STATO DI AGITAZIONE: "IRRICEVIBILE IL DECRETO SU LAVORO AGILE E SMART WORKING"
Critiche al governo per le insufficienti risposte in tema di turn over, rinnovo del contratto e regolamentazione del lavoro da casa. La replica della ministra Dadone: "La situazione pandemica in questo momento rendeva difficilmente percorribile la strada di un accordo ad hoc"
di F. Q.
Aumentare le risorse giudicate insufficienti per i rinnovi contrattuali per il 2021; "premere l'acceleratore sulle assunzioni" e no al decreto ministeriale sul lavoro agile, considerato "irricevibile". Per tutte queste ragioni "in assenza ad oggi di risposte adeguate" le rappresentanze sindacali dei dipendenti pubblici Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa proclamano lo stato di agitazione in tutti gli uffici e settori del Pubblico Impiego. Lo comunicano in una nota congiunta.
"Per poter chiudere un rinnovo contrattuale degno di questo nome abbiamo avuto la pazienza di attendere l'ultimo anno del triennio ma le risorse che si intendono porre a disposizione per il 2021, ad integrazione delle precedenti, sono del tutto insufficienti", dichiarano in una nota Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa. "Urge, inoltre, premere l'acceleratore sulle assunzioni, gli uffici pubblici si stanno svuotando, - rimarcano i sindacalisti - l'età media aumenta progressivamente e altri 500mia lavoratori sono prossimi all'uscita tra quota 100 e pensionamenti dovuti all'età. Se non si immettono forze nuove a breve non sarà più possibile favorire il passaggio delle competenze disperdendo in tal modo un patrimonio di conoscenze di enorme valore. Inoltre, aggiungono i sindacati è improcrastinabile procedere alla stabilizzazione dei precari".
Rispetto al decreto sul lavoro agile commentano: "il provvedimento adottato non da risposte ai lavoratori sullo smart working, da strapotere ai dirigenti su aspetti che oggi sono regolati dalla contrattazione, e non prevede che le misure siano adottate tramite accordi con il sindacato ma affida alla bontà del dirigente che potrà attivare il confronto con i rappresentanti sindacali". Il no dei sindacati arriva all'indomani del decreto con le norme di applicazione dell'ultimo Dpcm del governo, che dispone che lo smart working si applichi per almeno la metà dei dipendenti.
A stretto giro la replica della ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone sull'irricevibilità delle regole sullo smart working. "La situazione pandemica in questo momento rendeva difficilmente percorribile la strada di un accordo ad hoc" ha affermato Dadone che aggiunge. La sperimentazione sullo smart working "era iniziata da molto tempo, eppure non si era ancora raggiunto il tetto del 10% disposto dai decreti Madia. Invece con la pandemia c'è stato un passo in avanti obbligato, abbiamo dovuto fare di necessità virtù. - spiega Dadone - La digitalizzazione però è lo strumento, non è il fine: il fine è il lavoro di risultato. Non nego che ancora ci sia tanto cartaceo, ma nulla impedisce ai dipendenti di entrare a prendere i fascicoli che poi servono a lavorare da remoto. E' il processo che va riorganizzato nel suo insieme". La ministra ha anche detto che "I tavoli con i sindacati erano già stati predisposti, si attendeva solo di conoscere quali erano le risorse messe a disposizione dalla manovra. La contrattazione si aprirà a breve, in vista dei rinnovi contrattuali 2019-2021″.

GRANDANGOLO

LIBERO CONSORZIO, CONSEGNATI LAVORI DI MANUTENZIONE SU STRADE COMPARTO OVEST

di Redazione
Consegnati oggi i lavori progettati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per la manutenzione straordinaria e il miglioramento di alcune strade provinciali del comparto ovest. I lavori interesseranno in particolare le strade comprese tra i territori di Cattolica Eraclea, Ribera, S. Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Sciacca e consentiranno interventi su strade secondarie ma che sono di notevole importanza per il collegamento tra le zone interne e la zona costiera.  
I lavori sono stati consegnati dall'Ing. Filippo Napoli al legale rappresentante dell'impresa KALOS GROUP SRL di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto con un ribasso del 19,031% per un importo contrattuale complessivo di 1.674.511,10 più Iva, inclusi gli oneri per la sicurezza pari a 35.000,00 euro non soggetti a ribasso. La gara era stata aggiudicata in precedenza dalla Commissione UREGA per un importo a base d'asta complessivo di 2.059.862,72 euro più Iva, compresi gli oneri di sicurezza.
Gli interventi riguardano le strade provinciali SP n. 30 per il quale è previsto l'intervento anche in corrispondenza di due ponticelli, la  SP n. 50, la SP n. 41 "Menfi-Bivio Misilbesi", la SP n. 42,  la SP n. 86, la SPC n. 17 C e la SP n. 61 Montallegro Ribera.
Il progetto complessivo prevede, tra le opere da realizzare la posa di gabbionate per il consolidamento del corpo stradale e il drenaggio, la costruzione di cunette e spallette in calcestruzzo,  rifacimento delle sedi stradali deformate o usurate, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale, nuove barriere  di protezione.
I lavori dovranno essere eseguiti entro 455 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori.

AGRIGENTO, PREFETTO CONVOCA RIUNIONE PER PIANIFICARE I CENTRI OPERATIVI MISTI
di Redazione

Si è svolta oggi, presso la sala operativa della Protezione Civile del Comando Provinciale del Vigili del Fuoco di Agrigento, una riunione presieduta dal Prefetto Maria Rita Cocciufa inerente la pianificazione e la dislocazione dei centri operativi misti in provincia di Agrigento.
Alla riunione hanno partecipato il comandante dei Vigili del Fuoco e rappresentanti della protezione civile regionale e provinciale. L'incontro, organizzato in occasione della seconda edizione della "settimana della protezione civile" ha costituito una occasione per un momento di confronto sulla complessità della gestione degli eventi di protezione civile arrivando alla conclusione che la prima risposta all'emergenza deve provenire dal territorio, e quindi dalla struttura di protezione civile più vicina ai luoghi dell'evento.
Il Prefetto ha richiamato l'attenzione di tutti i presenti sulla necessità di individuare prontamente nel territorio della provincia i comuni sede di Com (centri operativi misti) in base a criteri che tengano conto della geografia dei luoghi, a cominciare dagli aspetti demografici e morfologici, in modo da garantire omogeneità di intervento.

AGRIGENTOOGGI

CONSEGNATI I LAVORI DI MANUTENZIONE SU ALCUNE STRADE DELLA PROVINCIA AGRIGENTINA

Consegnati oggi i lavori progettati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per la manutenzione straordinaria e il miglioramento di alcune strade provinciali del comparto ovest. I lavori interesseranno in particolare le strade comprese tra i territori di Cattolica Eraclea, Ribera, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Sciacca e consentiranno interventi su strade secondarie ma che sono di notevole importanza per il collegamento tra le zone interne e la zona costiera.
I lavori sono stati consegnati dall'ingegnere Filippo Napoli al legale rappresentante dell'impresa "Kalos Group Srl" di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto con un ribasso del 19,031% per un importo contrattuale complessivo di 1.674.511,10 euro più Iva, inclusi gli oneri per la sicurezza pari a 35.000 euro non soggetti a ribasso. La gara era stata aggiudicata in precedenza dalla Commissione Urega per un importo a base d'asta complessivo di 2.059.862,72 euro più Iva, compresi gli oneri di sicurezza.
Gli interventi riguardano le strade provinciali Sp numero 30 per il quale è previsto l'intervento anche in corrispondenza di due ponticelli, la Sp 50, la Sp 41 "Menfi-Bivio Misilbesi", la Sp 42, la Sp 86, la Spc 17 C e la Sp 61 Montallegro Ribera. Il progetto complessivo prevede, tra le opere da realizzare la posa di gabbionate per il consolidamento del corpo stradale e il drenaggio, la costruzione di cunette e spallette in calcestruzzo, rifacimento delle sedi stradali deformate o usurate, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale, nuove barriere di protezione.
I lavori dovranno essere eseguiti entro 455 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori.

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