Giornale di Sicilia
Parcheggi allestiti in via Empedocle
In due piazze del centro rivoluzionata la viabilità
L'obiettivo è uno soltanto: riordinare e migliorare la viabilità nelle piazze Pirandello e Sinatra, «garantendo una fruibilità più consona », ha scritto il rientrato comandante della Polizia municipale Gaetano Di Giovanni. A dare l'input è stato il neo sindaco Franco Micciché, già assessore alla Viabilità e polizia municipale durante la prima parte dell'amminist razione Firetto, che ha trattenuto per se proprio queste deleghe. Si vuole, dunque, «procedere con interventi per garantire la sicurezza dei pedoni e il miglioramento del flusso veicolare, con particolare riferimento ai mezzi di soccorso» è stato specificato nell'ordinanza. Cambia dunque, in centro ad Agrigento, la viabilità. In piazza Pirandello sarà riaperta al transito veicolare l'area antistante all'ingresso del palazzo di città, con direzione di marcia verso piazza Sinatra e verrà invertito il senso unico nel tratto compreso fra il civico 8 e il civico 14. Sarà consentita - è stato previsto nella nuova ordinanz -la sosta libera alle autovetture sul lato del museo civico, dal civico 7 al civico 14, sul lato del panificio, dal civico 31 fino all'intersezione con piazza Sinatra, e sul salvagente di fronte a palazzo di città dove saranno riservati due stalli alle autovetture della polizia locale e altrettanti alle categorie protette. In piazza Sinatra sarà consentita la sosta libera delle autovetture sul lato Sud, sovrastante la via Pietro Nenni, e sul lato Ovest dove uno stallo sarà riservato alle categorie protette. Piccola modifica anche nella vicinissima via Empedocle dove sarà consentita la sosta nella corsia Sud, laterale al parcheggio pluripiano fino all'intersezione con la salita Santa Lucia. Nei giorni scorsi sono state ripristinate le strisce pedonali ed eliminati i grandi vasi che fino ad ora recintavano la striscia di piazza compresa tra palazzo San Domenico e la chiesa che si trova accanto. Nelle ultime ore, inoltre, Franco Miccichè ha voluto incontrare, insieme all'assessore Gerlando Principato, le varie componenti della Protezione civile: quella comunale, quella provinciale e quella regionale. Per quella comunale c'era Attilio Sciara, per quella provinciale Marzio Tuttolomondo e per quella regionale Mimmo Costa. Sono stati discussi diversi argomenti, fra i quali quello della via di fuga di contrada Maddalusa e del centro storico, ma s'è parlato anche delle ordinanze di Protezione civile che hanno dato la possibilità di sistemare diverse strade. Il sindaco ha, di fatto, voluto conoscere nel dettaglio i singoli ruoli. Dei nuovi giochini per bambini verranno istallati - è stato deciso sempre negli ultimi giorni - nei due lati di piazza Cavour. La decisione è stata adottata dopo un sopralluogo sia nella centralissima piazza che nella vicina Villa Bonfiglio. I nuovi giochi saranno oggetto di una donazione e il Comune dovrà solo provvedere all'istallazione e alla pulizia. Sempre a villa Bonfiglio è stato fatto un sopralluogo alla fontana del monumento ai Caduti. «Se tutto va bene - ha dichiarato Miccichè - entro dicembre potremmo recuperare la f ontana e dotare il monumento di una nuova illuminazione ». (*CR*)
agrigentonotizie.it
Coronavirus, la curva dei contagi continua a salire: morta 93enne, due vittime in poche ore
Due nuovi casi di Covid-19 a Racalmuto che è, al momento, ad un totale di 4 positivi. Ma anche 4 a Naro, 7 nuovi contagi a Ribera, 5 a Canicattì, 7 a Santa Margherita di Belìce, tre a Menfi, tre a Sciacca, uno a Calamonaci e un altro a Lucca Sicula. Morti due anziani che erano domiciliati a Sambuca di Sicilia (6 le vittime) che erano ricoverati. Sempre a Sambuca sono stati notificati altri 5 positivi, mentre 24 ore prima ne erano stati comunicati 9. Nove anche a Ravanusa e 1 a Casteltermini, 1 a Bivona, 1 a Castrofilippo, 1 ad Agrigento, 1 a Favara. Ed ancora, 3 casi a Licata, altrettanti a Realmonte, 2 a Palma di Montechiaro e 4 a Porto Empedocle.Due decessi a Sambuca di SiciliaUn 71enne è morto, durante la notte, all'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca. L'uomo era risultato positivo al Covid-19, ma aveva anche altre patologie. In serata è spirata una 93enne che non era sambucese, ma era ospite della casa di riposo. Anche lei era ricoverata in ospedale con gravi problemi respiratori e con altre patologie. Nelle scorse settimane erano deceduti altri 4 anziani ospiti della Rsa "Maria del Collegio", poi evacuata. All'ospedale di Sciacca sono al momento 14 le persone ricoverate per Covid 19 nell'unità di terapia intensiva e in un apposito reparto di degenza sub intensiva e ordinaria. Questa sera, l'Asp ha comunicato un guarito ma anche altri 5 positivi: si tratta di familiari di persone positive e in quarantena da più di 10 giorni. Nella tarda serata di ieri, il sindaco Leo Ciaccio aveva reso noto che l'Asp gli aveva comunicato 17 guariti e altri 9 casi positivi: otto dei quali familiari di persone già positive e dunque in quarantena da più di 10 giorni. Ma c'è anche un 45enne che non sintomi ed è in isolamento domiciliare. +4 a Porto Empedocle "Abbiamo avuto 4 guarigioni, ma anche altrettanti casi di positività. Si tratta di contatti di precedenti casi che erano già in quarantena - ha reso noto il sindaco Ida Carmina - . Il fratellino di uno dei ragazzi della terza media, la madre e il padre, il vicino di casa". Un caso ad Agrigento.Un caso in più ad Agrigento, ma ci sono quattro guariti. Il totale è quindi di 33 casi più due ricoverati: uno all'ospedale di Agrigento e uno in quello di Caltanissetta Lo ha reso noto il sindaco Franco Micciché. Primo positivo a Bivona"Primo caso di positiva a Bivona. Si tratta di una concittadina che frequenta l'istituto comprensivo e che fortunatamente è asintomatica - ha detto il sindaco Milko Cinà - . Abbiamo fatto il tampone a tutti i familiari, fin'ora sono tutti negativi e altri test sono in fase di elaborazione. Stiamo valutando di fare screening con tampone rapido alla cittadinanza". Ancora contagi a LicataL'Asp comunica 2 guarigioni e 3 nuove positività - hanno reso noto dal comando della polizia municipale - . Il numero complessivo degli attuali contagiati a Licata è di 35. I nuovi positivi non sono ricoverati ma in isolamento domiciliare.+5 a Canicattì "Sono 5 i casi di positività al Covid-19 comunicato dall'Asp nella giornata di oggi" - ha fatto sapere il sindaco Ettore Di Ventura - . A Canicattì i casi sono complessivamente ben 32.Nuovo focolaio a Palma di Montechiaro"Due nuovi casi positivi, trattasi di uno nuovo focolaio. Inoltre, l'Asp mi ha comunicato due guariti" - ha fatto sapere il sindaco Stefano Castellino - . A Palma di Montechiaro, attualmente, i positivi al coronavirus sono 8. +7 a Santa Margherita di BelìceSette i nuovi casi confermati di positività al Sars-Cov-2. "Si tratta di un anziano di 92 anni della comunità alloggio Pitagora, attualmente ricoverato in ospedale, di un 49enne ed è un contagio riconducibile alla comunità alloggio Pitagora - ha reso noto il sindaco Franco Valenti - . Ed ancora di una bambina di 10 anni e di bambino di anni 3, contagi riconducibili a soggetto già dichiarato positivo; di una 50enne, di una 23enne e di un 17enne: tutti casi riconducibili ad un già dichiarato positivo".Crescono i contagi anche a Naro Altri 4 contagiati a Naro. "L'ultimo bollettino sanitario che abbiamo diffuso - dichiara il sindaca Maria Grazia Brandara - è di 8 persone positive al Covid-19 e 25 persone in quarantena. Voglio rassicurare le famiglie di Naro che in tutti gli istituti scolastici non vi è alcun caso di positività al Covid-19 tra operatori, docenti e alunni". Covid anche a Realmonte"Tre casi nel nostro Comune. Le persone stanno bene, sono in isolamento e hanno adottato le procedure previste - ha reso noto il sindaco Sabrina Lattuca - . In attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell'Asp vi invito a mantenere la calma e a non creare inutili allarmismi e soprattutto a rispettare le norme anticovid".+2 a Racalmuto In mattinata, il sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia, ha annunciato un nuovo positivo. Ma poche ore dopo è arrivata una seconda comunicazione: ennesimo caso di Covid-19. Racalmuto è arrivata a quota 4 attualmente positivo. "Anche questo caso non è legato con i precedenti". Il primo caso della giornata invece riguarda una donna che non alcun legame con i due positivi che sono ancora in isolamento domiciliare. Il sindaco di Racalmuto ha chiuso in via precauzionale, "anche se a malincuore" - ammette lui stesso - i circoli frequentati da anziani e dunque da quella parte della popolazione che è oggettivamente più fragile. "Invito tutti a limitare le uscite giornaliere e gli assembramenti - ha lanciato un appello il primo cittadino - e raccomando ai più giovani, per quest'anno, di fare un piccolo sacrificio: non organizzare feste il giorno di Halloween. Sono molto dispiaciuto per questa insolita richiesta, quasi tutti i giovani adorano festeggiare e stare con gli amici, ma come tutti sappiamo la situazione peggiora".Terzo caso a Castrofilippo"Si è in attesa di conoscere le condizioni di salute del terzo contagiato - ha reso noto il sindaco Francesco Badalamenti - . Da parte dell'amministrazione non vi è assolutamente la volontà di occultare o di omettere alcuna notizia, semplicemente occorre far presente come il Comune non può diffondere alcuna notizia se prima non abbia ricevuto una nota ufficiale da parte dell'Asp. Invitiamo la popolazione alla pazienza, senza lasciarsi andare ad inutili allarmismi e a diffondere voci infondate e incontrollate". Nove contagi a RavanusaIn mattinata, il sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo ha comunicato, ai suoi concittadini, il contagio di 4 persone (arrivando ad un totale di 11 infetti). In tarda serata, poi, l'Asp di Agrigento ha avvisato per altri 5 positivi e si è arrivati dunque ad un totale di 15 infettati. "Vi invito a mantenere un comportamento adeguato al momento che stiamo attraversando senza pressappochismi e senza sottovalutare il rischio di diffusione del virus - ha detto il sindaco - . Per fare gli eroi o per dire cavolate c'è sempre tempo". Il virus torna a Casteltermini"Il soggetto positivo è in isolamento, così come previsto dalla legge. Invito pertanto tutta la cittadinanza a mettere in atto scrupolosamente tutte le norme anti-Covid - ha detto il sindaco Gioacchino Nicastro - . Generare paura, se non terrore, non porta assolutamente a niente, provoca soltanto ansia e panico alla popolazione. Siate coscienziosi e, soprattutto, siate prudenti". Favara arriva a quota 31"S'è aggiungo un altro caso e arriviamo a quota 31. Ho chiamato il concittadino che mi ha rassicurato sul suo stato di salute, quindi è un asintomatico" - ha spiegato il sindaco Anna Alba - . +3 a MenfiTre nuovi casi, di cui due positivi sono arrivati per altrettanti minorenni. "Stanno bene, sono asintomatici e sono a casa dove da 10 giorni sono monitorati dall'Asp - ha detto il sindaco Marilena Mauceri - . Non è bene chiudere ristoranti e pub rispettando le prescrizioni del Dpcm e poi voi ragazzi vi radunate e vi assembrate, senza alcun rispetto delle norme di contenimento". Boom di casi a RiberaSette i casi Covid che sono stati notificati, nelle ultime ore, a Ribera. E riguardano due distinte famiglie: una composta da 4 persone e l'altra da 3. Ancora casi a SciaccaTre nuovi casi - due uomini di 28 e 52 anni e una donna di 53 - anche a Sciacca. A renderlo noto è stato il sindaco Francesca Valenti. Sospetto caso a Camastra, Comune chiuso"A causa di un sospetto caso di positività al Covid-19, domani il Comune rimarrà chiuso e sarà effettuata la sanificazione dei locali" - ha reso noto il neo sindaco Dario Gaglio - . Campobello chiude il Comune Il Municipio chiude per interventi di sanificazione - ha reso noto il sindaco di Campobello di Licata Gianni Picone - dal 30 ottobre e 2 novembre.Grotte ordina sanificazione scuole e ComunePer contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha ordinato la sanificazione dei plessi scolastici e degli edifici comunali. Ecco il calendario:
* Plesso Roncalli: 29 e 30 ottobre (disinfestazione) - 2 e 3 novembre (sanificazione e disinfezione);
* Plesso Vittorio Emanuele Orlando: 2 e 3 novembre (disinfestazione, sanificazione e disinfezione);
* Plesso Sciascia: 2 e 3 novembre (disinfestazione, sanificazione e disinfezione);
* Plesso Mattarella: 2 e 3 novembre (disinfestazione, sanificazione e disinfezione);
* Palazzo Comunale: 31 ottobre e 2 novembre (disinfestazione, sanificazione e disinfezione).
gds.it
Obiettivo Natale, Musumeci: "Speriamo che un lockdown a breve consenta la riapertura per le feste"
Obiettivo Natale. O forse sarebbe meglio parlare di speranza. Il presidente della Regione Nello Musumeci parla di auspicio che per le festività di dicembre le attività commerciali possano riaprire a pieno regime per affrontare il periodo più vantaggioso dell'anno per gli affari."So che è difficile - ha detto ieri a "I numeri della Pandemia" su Sky TG24 -. Ho incontrato i commercianti e mi hanno detto: 'fuori c'è il deserto, non possiamo lavorare né a pranzo né a cena. Aspettiamo tempi migliori. Mi auguro che un lockdown nelle prossime settimane possano consentire una riapertura a Natale".Musumeci è certo che la strada è segnata: "Sappiamo benissimo che andiamo verso la chiusura totale. È inutile essere ipocriti ed è inutile fingere di non capirlo. Tutti vorremmo scongiurare questa ipotesi ma tutti sappiamo che appare sempre più ineluttabile".Intanto, è in vigore il decreto "ristori" che come ha spiegato l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao "riconosce sul piano finanziario anche alle Regioni speciali di poter accelerare la spesa, scelta indispensabile per il momento di emergenza che stiamo vivendo e scongiurando il blocco delle risorse di bilancio".
"Per effetto di questa importante norma - prosegue Armao, che con i suoi uffici sta predisponendo una circolare - la Regione Siciliana, potrà utilizzare le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione, e così immettere più liquidità nel sistema regionale. In questo modo, si potranno attivare le risorse extra-regionali e comunitarie assegnate, sostenendo la reazione alla crisi di famiglie ed imprese. Per la Sicilia, questo si traduce nello sblocco del limite di spesa, indispensabile in un momento in cui la grave crisi pandemica da Covid-19 accentua ulteriormente il divario economico già esistente tra le Regioni, per coprire la spesa europea ed extraregionale e per dare piena attuazione alle misure di legge regionali e stabilità in favore di famiglie, imprese ed autonomia locali. Contiamo adesso di immettere quasi 400 milioni di nuova liquidità anche grazie alla semplificazione delle procedure di spesa appena varate".
diritto.it
l recente quadro normativo sul lavoro agile nel contesto dell'emergenza sanitaria.
Si è già avuto modo di illustrare con precedenti circolari del Dipartimento e della Direzione generale del personale e della formazione il quadro normativo, tutt'ora in evoluzione, del lavoro agile e degli strumenti di flessibilità lavorativa dell'emergenza sino ad oggi tratteggiati dagli articoli 87 e 87-bis del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e dell'articolo 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.Da ultimo e più recentemente, come già evidenziato con nota prot. DOG n. 167804.U del 14 ottobre 2020, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre 2020 ha indicato all'art. 3, comma 3, che "nelle pubbliche amministrazioni di cui all'art.1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, è incentivato il lavoro agile con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione, garantendo almeno la percentuale di cui all'art. 263, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34", ovvero almeno il "50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità " .Rispetto al quadro regolamentare sopra indicato e alle coerenti misure organizzative già adottate a fini di prevenzione del contagio sul luogo di lavoro si segnala che è intervenuta l'approvazione della legge 13 ottobre 2020, n. 126, che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante "Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia" (cd. decreto rilancio-bis).La citata legge di conversione n. 126/2020 ha introdotto specifiche previsioni in tema di lavoro agile e congedo straordinario per i genitori durante il periodo di quarantena obbligatoria del figlio convivente per contatti scolastici (art. 21-bis del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104) nonché di lavoro agile per genitori con figli con disabilità (art. 21-ter del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104).Infine in data di ieri, 19 ottobre il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha emesso il primo decreto di attuazione dell'articolo 263 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 proprio in tema di modalità di svolgimento del lavoro agile nel periodo emergenziale che qui si allega (All. 2), contenente molte delle indicazioni già anticipate con la sottoscrizione dell'Accordo in data 14 ottobre 2020 e che all'articolo 7 invita per l'appunto le amministrazioni "al confronto con i soggetti sindacali, nel rispetto della normativa vigente, ai sensi del protocollo 24 luglio 2020".Si può affermare che, grazie alla fattiva collaborazione già da tempo avviata con le Organizzazioni Sindacali su tale tema, l'Accordo sottoscritto il 14 ottobre, per il suo contenuto, sia anticipatore del confronto sindacale sul tema del lavoro agile emergenziale, previsto dall'articolo 7 del decreto della Ministra per la Pubblica Amministrazione del 19 ottobre u.s. Nel rispetto di quanto prescritto dal CCNL Integrativo, la contrattazione di sede adeguerà alle specifiche esigenze dei singoli contesti locali la mappatura delle attività suscettibili di essere eseguite in modalità di lavoro agile (art. 3, comma 4).
giornale di sicilia
Vertice tra il commissario per l'emergenza e le RegioniAppello di Arcuri:dati drammatici,bisogna fermarei contagi subito
La legge della curva dei contagi da coronavirus per ora non dà scampo el'Italia tenta di arginare la seconda ondata con oltre 10 mila posti in terapiaintensiva, assicurano il Governo e ilcommissario Domenico Arcuri, e 300mila test giornalieri tra tamponi e antigenici come obiettivo da raggiungere a partire da lunedì prossimo. Ma lospettro del lockdown, parziale se nontotale, continua ad aleggiare, se le misure prese con l'ultimo Dpcm non dovessero dare risultati sufficienti. Unvertice tra il ministro Francesco Boccia, Arcuri e le Regioni è servito percercare di serrare le fila e inventariaregli strumenti a disposizione contro ilvirus, mentre il Covid-19 imperversasempre più forte in tutto il Paese.«Viviamo un nuovo dramma, masiamo in un altro mondo rispetto amarzo», al picco dell'epidemia, ha affermato il commissario, ricordandocome esempio che il 21 di quel meseterribile «c'erano 6.557 contagiati emorirono 793 italiani. Il 7% dei malatiera allora in terapia intensiva, ieri invece lo 0,6%». Arcuri snocciola dati, inprimis l'oltre un miliardo e mezzo didispositivi di protezione distribuiti inquesti mesi, sottolineando che i nuoviospedali Covid saranno realizzati intempi molto inferiori a quelli previstidalle Regioni. Il manager di Invitaliatornando a presentarsi in conferenzastampa ha riproposto i toni accorati estentorei ai quali aveva abituato gliitaliani, esortandoli a «muoversi ilmeno possibile, tutti quanti noi» perfermare o, almeno, limitare i contagi.Arcuri ha quindi fatto appello amedici di base e pediatri affinché «ciaiutino ancora di più di quanto hanno fatto finora», somministrandotamponi e test antigenici, promettendo di dotarli dei dispositivi di sicurezza necessari a fugare i loro timori dicontagiarsi. E oggi si terrà una Conferenza Stato-Regioni straordinaria suun provvedimento che riguarda proprio i medici di base.Il ministro degli Affari regionaliBoccia nel vertice ha chiesto «massimo impegno» per chi è in ospedale eper chi è malato, dunque «tutti al lavoro e senza polemiche - ha dettol'esponente Pd -, che nessuno capirebbe e sarebbero imperdonabili». «il governo è «sempre al fianco delle Regioni per ogni necessità - ha ribadito - econtinua senza sosta» a supportarleper il «rafforzamento delle reti sanitarie territoriali». Le autorità cercano dirassicurare sui mezzi messi in campoper fronteggiare la seconda ondata -«non l'abbiamo mai sottovalutata», sidifende Arcuri -, ma i prossimi giornisaranno decisivi per capire se si andràa lockdown locali, a chiusure regionali o a un nuovo stop generalizzato delPaese. Ai primi di novembre sarannoscaduti i 10 giorni minimi indicati dagli esperti per valutare l'impatto dellerestrizioni del Dpcm del 24 ottobre.Quasi una scommessa, come l'hachiamata il professor Massimo Gallidell'ospedale Sacco di Milano.Il problema principale è la pressione crescente sugli ospedali dovutoall'enorme aumento dei contagi - «8volte di più in 21 giorni», ha ricordatoArcuri - che produce un numero ancora gestibile di pazienti in terapia intensiva, ma già troppo grande nei reparti ordinari. La risposta, accantoagli strumenti di prevenzione di base- mascherine, igiene delle mani e distanza - è quella che richiama al lockdown: stare il più possibile a casa. Ela Regione Liguria ha già vietato «glispostamenti superflui» nel prossimoweekend, da oggi dalle ore 21 alle 6.Non si potranno fare passeggiate«senza giustificato motivo». Intantole Regioni del Nord protestano riguardo al trasporto pubblico locale:«Dal Governo non è arrivato nemmeno un euro per i servizi aggiuntivi delTp l » .Durante la riunione operativa conle Regioni convocata dal ministroFrancesco Boccia, il commissarioall'emergenza, Domenico Arcuri, hafatto notare, si apprende, che «in Sicilia si fanno 6 mila tamponi al giorno edalla Regione fanno una richiesta di35 mila tamponi al giorno». Arcuri haquindi chiesto alla dirigente della Regione collegata in videoconferenza dirimodulare la richiesta in base allareale capacità di processare i tamponiquotidianamente. «Nelle ultime settimane i contagiati si sono decuplicati- ha detto la dirigente secondo quantotrapela - l'idea dell'assessore Razza èdi poter effettuare tutti quei tamponial giorno anche se forse, ha ragione ilcommissario, quel numero è troppoe l eva t o » .Sul fronte politico, ieri è stato ilgiorno di Giuseppe Conte. Sulla strategia contro il covid, il presidente delconsiglio chiede unità, ma deve vedersela con le perplessità degli alleatie con le accuse della destra. Continuaa chiedere una «risposta coordinatadell'Europa», illustra a Camera e Senato l'ultimo dpcm, quello con lastretta a ristoranti, bar, teatri e palestre. «Non ci convince», ha ribaditoItalia Viva con Maria Elena Boschi. «IlGoverno è nel pallone», ha attaccatola capogruppo di FI alla Camera, Mariastella Gelmini. Ma se i distinguo deirenziani e le critiche degli azzurri erano ospiti attesi, a sfondare la porta èstata la richiesta del capogruppo Pd aPalazzo Madama, Andrea Marcucci,che ha chiesto una verifica di maggioranza e ha suggerito un rimpasto. Il segretario Nicola Zingaretti si è affrettato a frenare e a ribadire il «pieno sostegno» ai ministri. Ma resta l'impressio -ne che anche fra i dem ci sia chi non èsoddisfatto della strategia contro laseconda ondata covid. L'o cc a s i o n eper tirare le somme potrebbe essercigià la prossima settimana, di nuovo inParlamento.
Musumeci prontoal dopo lockdown:decideremo noiquando riaprire
Ha scoperto le carte in ogni passaggiodi una maratona mediatica che ha attraversato ieri giornali, tv e radio:«Sappiamo benissimo che andiamoverso la chiusura totale. Inutile essereipocriti, appare ineluttabile». E così difronte a un lockdown che ritiene imminente Musumeci ha provato a posizionare le pedine per essere pronto auna eventuale fase 2. Ha fatto approvare in giunta un disegno di legge chegli consente di decidere da solo se equando far ripartire le attività produttive e ridare libertà di movimento aisiciliani sganciandosi così dai futuriprovvedimenti di Conte.Da qui nasce la retromarcia rispetto a quanto aveva annunciato a caldodopo il Dpcm con cui Conte ha imposto a pub e ristoranti la chiusura alle18. Musumeci non ha fatto inserirenel disegno di legge l'allungamentodell'orario di apertura. Sarebbe statodifficile farlo passare: Roma aveva giàannunciato l'impugnativa. E avrebbeperfino legato le mani al governo regionale visto che fra l'a p p rova z i o n eall'Ars e i tempi di pubblicazione sarebbe entrato in vigore fra una decinadi giorni, quando il Dpcm sarà scaduto o superato da un altro che potrebbeinnescare il lockdown.E allora ecco che Musumeci ha scelto di darsi «pieni poteri» per il dopolockdown. Ha ricalcato una normache il Trentino Alto Adige, sfruttandola stessa autonomia di cui gode la Sicilia, ha approvato l'estate scorsa. Prevede che la ripresa «graduale» delle attività economiche, culturali, sportivee delle relazioni sociali sia disciplinatadalla Regione sulla base dei dati epidemiologici. Musumeci l'ha spiegatacosì: «Siccome ogni regione è diversadalle altre in termini di contagi, di abitudini, vita sociale e struttura economica, se in Sicilia si dovessero ravvisare le condizioni per anticipare la ripresa rispetto alle regioni del Nord noncapisco perché io non debba adottareun provvedimento di riapertura».È un tentativo di invertire il principio cardine che ha guidato la gestionedel primo lockdown: finora la Regione ha potuto solo aggravare i divieti diConte, non alleggerirli. Se passasse ildisegno di legge approvato mercoledìnotte in giunta basterebbe una semplice, elastica, ordinanza. «Non riapriamo subito, non cediamo alle pressioni della piazza. In questo momento - ha precisato Musumeci - non ci sono le condizioni per poter allargare iprovvedimenti di Conte ma quandoci saranno, magari a febbraio, sarà giusto ripartire prima di altri».Così Musumeci ha virtualmenteradunato accanto a sé il centrodestra.Il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché, ha assicurato tempi rapidi perl'approvazione del testo: «Tutto saràpronto in una settimana». In realtàl'Ars tornerà a riunirsi solo martedì 3,dunque la legge potrebbe essere approvata entro giovedì 5.Micciché si è spinto oltre la linea diMusumeci: «Abbiamo fatto capireche la Sicilia non può reggere il Dpcmdi Conte. Noi siamo un'isola in cui sono stati buttati 9 miliardi di Pil». Il riferimento è al primo lockdown chesecondo il presidente dell'Ars potevaessere evitato: «Non eravamo nellecondizioni di essere dichiarati zonarossa. Siamo un'Isola. Se fossero statichiusi Messina e gli aeroporti, non sarebbe potuto venire nessuno a contagiarci. Conte ha fatto l'errore di considera l'Italia tutta uguale ma non è così».Va detto che l'opposizione ieri hamolto criticato la strategia di Musumeci. Il Pd ha preso spunto dalla marcia indietro che proprio il Trentino hafatto ieri: dopo aver previsto un orariopiù lungo di quello fissato da Conte,ieri il governatore Arno Kompatscherha deciso la chiusura di bar, gelaterie epasticcerie, mentre ristoranti e negozi(ad eccezione di alimentari e farmacie) dovranno abbassare le saracinesche alle ore 18. Per tutti poi il coprifuoco scatta dalle 22: un'ora prima chein Sicilia. Una mossa che il governatore ha dichiarato essere stata dettataproprio dal mutato indice di contagi.«La Provincia di Trento e Bolzano torna indietro e annuncia che si adeguerà alle misure di Austria e Germania -ha ironizzato il Pd con Antonello Cracolici -. Ora Musumeci potrà copiarequelle della Tunisia o del Marocco. Dimostri la serietà di chi governa evitando di agire solo per fare propaganda enon per proteggere i siciliani dal virusche sta dilagando».
agrigentooggi.it
Libero consorzio provinciale: incontro all'ufficio tecnico con il sindaco Miccichè
Incontro ufficiale giovedì mattina, nella sede del settore Infrastrutture stradali del Libero Consorzio comunale di Agrigento, fra il neo sindaco della Città dei templi Franco Miccichè e i responsabili del Settore stesso per fare il punto delle condizioni in cui versano alcune strade provinciali circostanti il territorio del Comune di Agrigento.Il primo cittadino, accompagnato dal tecnico del Comune, arch. Gaetano Greco, ha incontrato i funzionari dell'ex Provincia l'ing. Michelangelo Di Carlo e il geom. Totò Cacciatore. La riunione è servita per iniziare a pianificare quelle che saranno le priorità di intervento legate alla manutenzione e alla sistemazione di alcune strade di competenza del Libero Consorzio ma che sono strettamente collegate a quelle comunali.
agrigentonotizie.it
Libero consorzio, il sindaco Franco Miccichè incontra il settore Infrastrutture
Incontro ufficiale questa mattina, nella sede del settore Infrastrutture stradali del Libero Consorzio comunale di Agrigento, fra il neo sindaco della Città dei templi Franco Miccichè e i responsabili del Settore stesso per fare il punto delle condizioni in cui versano alcune strade provinciali circostanti il territorio del Comune di Agrigento.Il primo cittadino, accompagnato dal tecnico del Comune, architetto Gaetano Greco, ha incontrato i funzionari dell'ex Provincia l'ingegnere Michelangelo Di Carlo e il geometra Totò Cacciatore. La riunione è servita per iniziare a pianificare quelle che saranno le priorità di intervento legate alla manutenzione e alla sistemazione di alcune strade di competenza del Libero Consorzio ma che sono strettamente collegate a quelle comunali."