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rassegna stampa del 31 ottobre e 1 e 2 novembre 2020

Giornale di Sicilia

Covid, la curva dei contagi resta alta

L'ultimo dato complessivo diramato dall'Asp per quanto riguarda i soggetti positivi è di 820 contagiati, contro i 774 del giorno prima. Quattro le persone dichiarate guarite
Concetta Rizzo
Una sessantenne di Lampedusa, già positiva al Covid-19, ieri, ha perso la vita. Era in quarantena domiciliare. Quella di ieri è stata l'ennesima giornata di «valzer» di numeri: con segnalazioni di nuovi contagiati del virus riportati nel quotidiano bollettino sanitario dell'Asp. Mentre si dava per scontato un nuovo caso alla scuola Lauricella di Agrigento, a Licata si arrivava a complessivi 37 infetti; 4 i nuovi casi a Sciacca e 2 a Canicattì. «Altri due nostri concittadini positivi al Covid-  19. Uno di questi, al momento - rendeva noto, ieri, il sindaco di Canicattì Di Ventura - si trova ricoverato in ospedale in quanto sintomatico. Per quanto riguarda, invece, il plesso scolastico Don Bosco l'indagine epidemiologica ad alunni e docenti ha dato esito negativo». Dei 4 casi a Sciacca, due hanno riguardato giovani: un 18enne, un 24enne e poi un 48enne e un 60enne. Ma ieri ci sono stati anche 5 guariti e il dato complessivo di coloro  che sono attualmente positivi è di 9. Su appena 290 tamponi effettuati, fra A  igento e provincia, i positivi sono risultati essere - nella giornata di  giovedì: 46. Ventiquattro ore prima, il numero dei positivi, con 134 tamponi effettuati, era stato invece di 79. Stando al bollettino dell'Asp, al 29 ottobre, il totale dei contagiati è di 820 (774 il giorno prima). Giovedì, 6 persone in più - rispetto alle precedenti 24 ore - sono state ricoverate in ospedale dove si trovano, al momento, ben 47 degenti. Aumentati anche - di 44 arrivando a  complessivi 403 - gli agrigentini che si trovano in quarantena. Dodici invece le persone sistemate in strutture lowcare. Magiovedì ci sono stati anche, purtroppo, due nuove vittime e si è arrivati a 24 decessi. I numeri - anche se forniti dall'Asp di Agrigento, massima autorità sanitaria in provincia, - non possono considerarsi cristallizzati. Tutto è, di fatto, in continuo aggiornamento  perché i laboratori non si fermano mai e processano, giorno e notte, i tamponi effettuati. I maggiori contagi risultanoad Agrigento con 33 positivi, Canicattì con  4, Favara con 32, Licata con 37, Porto Empedocle con 32, Ribera con 20 e poi Sambuca di Sicilia -che è ancora zona rossa -che è scesa a 91 attualmente positivi, il giorno prima erano ben 112. Ed ancora 36 a Santa Margherita di Belìce e Sciacca che è a quota 39. (*CR*)

La Regione ha intanto nominato Maria Annunziata Di Francesco commissario. Proroga di 7 giorni per consentire agli enti locali di approvare lo statuto
Acqua pubblica, molti i comuni ancora inadempienti

La Regione siciliana ha nominato la dottoressa Maria Annunziata Di Francesco, funzionario della Corte dei conti, commissario in sostituzione dell'assemblea territoriale idrica Ag9. A firmare la nomina sono stati l'assessore regionale Acqua e Rifiuti Alberto Pierobon ed il presidente Nello Musumeci che hanno affidato al commissario il compito di completare l'adesione dei comuni dell'Ati allo statuto per la creazione  della società consortile che dovrà Il funzionario della Corte dei conti ha incontrato già l'associazionismo gestire gli impianti idrici. Inoltre dovrà assicurare la consegna degli impianti idrici e garantire il via libera al nuovo piano d'ambito. La dottoressa Maria Annunziata Di Francesco si è già insediata e come primo atto ha disposto una proroga della diffida, di altri 7 giorni ai Comuni inadempienti. Il commissario ha anche incontrato il coordinamento Titano di cui fanno parte diverse associazioni per l'acqua pubblica e di tutela dei consumatori. Al termine del vertice il coordinamento Titano  di cui è portavoce Tony Licata, ha accusato i sindaci di immobilismo. «Ad Agrigento - spiega Licata - il neo eletto Miccichè sembra non curarsi affatto della questione acqua. Dia un impulso al proprio Consiglio o si prepari a battere il record del più veloce commissariamento dopo una elezione. A Favara, silenzio di tomba su questa questione. A Sciacca, città del presidente dell'Ati Francesca Valenti, ci sono stati diversi Consigli comunali senza risultati. Nell'ult imo, una maggioranza trasversale ha deciso di rimandare di 20 giorni ancora l'approvazione, in attesa di non meglio identificate garanzie sulla futura gestione. A Santa Elisabetta, paese del vicepresidente dell'Ati, Mimmo Gueli, un agguerrito comitato di cittadini continua a chiedere di non cedere le reti comunali e di continuare la gestione autonoma nonostante la normativa non lo consenta, nonostante si vada verso una gestione pubblica, consorziata  e solidale della risorsa idrica. Nei restanti Comuni di Casteltermini, Sant'Angelo, San Giovanni,  ontallegro persiste un immobilismo che non fa onore a quelle amministrazioni. Il tempo stringe e nella delicata fase in cui siamo non possiamo permetterci di continuare nello stesso solco fatto di opacità e di compromessi al ribasso dettati più da logiche politiche che dalla reale adesione alla legge nell'interesse del bene comune». Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè ha detto di voler affrontare al più presto la questione ma attende che si svolga la prima seduta del consiglio per poter attivare una interlocuzione con i consiglieri sulle  decisioni da prendere. Intanto, in commissione Sanità e Ambiente all'Ars, al cospetto dell'assessore regionale Pierobon e del commissario Di Francesco, c'è stato un incontro al quale sono stati  invitati gli 8 sindaci dei Comuni «papabili» alla gestione diretta del servizio idrico. Il commissario, in quella sede ha riferito che l'iter non potrà cominciare da zero per via dei tempi strettissimi (dovuti all'est remo ritardo della Regione nell'att ivare i poteri sostitutivi) e che si appoggerà al lavoro istruttorio già predisposto dagli uffici dell'Ati. E che, tramite la società che si sta occupando dell'aggiornamento del Piano d'Ambito si avvarrà delle strutture ministeriali per verificare la sussistenza dei requisiti per ognuno degli otto comuni individuati dall'Ati come «papabili». (* PAPI*)

VIA UGO LA MALFA
Villa Genuardi e i giardini storici

I giardini storici come pretesto per accorgersi che Agrigento non è solo Valle dei Templi. Lo testimonia la mostra intitolata Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo. Ed è proprio da Villa Genuardi, in via  Ugo La Malfa, che comincia unpercorso tematico, splendido giardino che in passato ospitava l'Hôtel des temples, uno degli spazi verdi che ispirarono Luigi Pirandello. (*ACAS*)

QdS

AGRIGENTO, MANUTENZIONE SULLE STRADE PROVINCIALI
redazione

I lavori interesseranno in particolar modo alcuni centri, tra cui Sciacca, Menfi e Ribera. Interventi sulle arterie più importanti di collegamento tra zone interne e costiere
AGRIGENTO - Sono stati consegnati i lavori progettati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per la manutenzione straordinaria e il miglioramento di alcune strade provinciali del comparto Ovest.
I lavori interesseranno in particolare le strade comprese tra i territori di Cattolica Eraclea, Ribera, S. Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi e Sciacca e consentiranno interventi su strade secondarie ma che sono di notevole importanza per il collegamento tra le zone interne e la zona costiera.
Gli interventi sono stati consegnati alla Kalos Group Srl di Agrigento, aggiudicataria dell'appalto con un ribasso del 19,031% per un importo contrattuale complessivo di 1.674.511,10 più Iva, inclusi gli oneri per la sicurezza pari a 35.000,00 euro non soggetti a ribasso. La gara era stata aggiudicata in precedenza dalla Commissione Urega per un importo a base d'asta complessivo di 2.059.862,72 euro più Iva, compresi gli oneri di sicurezza. Gli interventi riguardano le strade provinciali SP n. 30 per il quale è previsto l'intervento anche in corrispondenza di due ponticelli, la SP n. 50, la SP n. 41 "Menfi-Bivio Misilbesi", la SP n. 42, la SP n. 86, la SPC n. 17 C e la SP n. 61 Montallegro Ribera.
Il progetto complessivo prevede, tra le opere da realizzare la posa di gabbionate per il consolidamento del corpo stradale e il drenaggio, la costruzione di cunette e spallette in calcestruzzo, rifacimento delle sedi stradali deformate o usurate, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale, nuove barriere di protezione.
I lavori dovranno essere eseguiti entro 455 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori.
Consegnati, inoltre, i lavori relativi all'appalto per l'esecuzione dei "Lavori di intervento urgente sulle frane esistenti al km 10+000 sulla SP n. 21 Casteltermini-Passofonduto".
La consegna è stata effettuata alla Impresam Srl (Avvalente) con sede in Favara (Ag) che si avvale dell'impresa ausiliaria Indedil Srl. Il termine di esecuzione dei lavori è di 240 giorni consecutivi e continui, a decorrere dalla data del verbale di consegna dei lavori.
La gara era stata aggiudicata nelle scorse settimane con un ribasso del 17,281% sull'importo complessivo a base d'asta di 390.000,00, compresi gli oneri per la sicurezza che ammontano a 9.750,00 euro. La gara è stata gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio.
I lavori sono stati progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali e finanziati con i fondi della Regione Siciliana che riguardano l'Accordo di Programma Quadro, "Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana".
La Strada Provinciale n. 21 presenta diversi problemi, il più importante dei quali è stato individuato al Km 10+000 (contrada Calcara) vicino Casteltermini, per eventi franosi che hanno causato il cedimento di parte della carreggiata stradale.
Gli interventi prevedono la rimozione della frana, con il rimodellamento e il consolidamento della sede stradale, posa di gabbionate e nuove barriere di protezione ed altri interventi in punti diversi del tracciato.
Saranno rifatti alcuni muretti crollati per smottamenti di minore entità e creati nuovi punti per convogliare e fare defluire le acque piovane.

GRANDANGOLO

DISAGI IDRICI IN 4 PAESI, I COMMISSARI DEL S.I.I. "CONTRO" TRE SORGENTI E ATI

di Redazione
In un comunicato la Gestione Commissariale del Servizio Idrico ATI AG9 scrive:
"Anche oggi la Gestione Commissariale è costretta dall'altrui atteggiamento omissivo a scusarsi con le popolazioni dei comuni di Grotte, Naro, Castrofilippo e Racalmuto per i continui disagi da carenza di distribuzione idrica.
Non può quindi che manifestare piena la solidarietà a tutti coloro che, come gli stessi Commissari, sono vittime delle enormi responsabilità assunte da Tre Sorgenti e da ATIAG9, che contro legge ne agevola le inadempienze".

AGRIGENTONOTIZIE

Cronaca
CORONAVIRUS: RAFFICA DI CONTAGI ANCHE IN CITTÀ, IL SINDACO: "STOP MERCATINI E SE SERVE CHIUDO PLESSI O LASCIO A CASA CLASSI"

Aumentano i positivi anche a Licata (+3), Favara (+4), Lampedusa (+3), Palma (+1), Canicattì (+1), Racalmuto (+2) e Naro (+4). Un'intera squadra di vigili del fuoco è stata posta in isolamento fiduciario domiciliare dopo un intervento eseguito nella casa di una donna che solo successivamente è risultata contagiata
Redazione
Sei positivi in circa 24 ore per Agrigento che arriva a quota 43 e dove il sindaco ha già deciso di stoppare i mercatini ed eventualmente, qualora i contagi si registrassero a scuola, di chiudere plessi o lasciare a casa delle classi. Ansia e preoccupazione si fanno sempre più tangibili. Ma non soltanto nelle gradi città dove il numero dei contagi continua a salire, ma anche nei piccoli Comuni. E' il caso di Racalmuto (+2) e di Naro (+4) dove i contagi sono, all'improvviso, aumentati. Continuano, intanto, a registrarsi contagi praticamente ovunque. Oggi, 3 casi sono stati notificati a Lampedusa, altrettanti a Licata, 4 a Favara, 1 a Canicattì e 1 a Palma di Montechiaro.
+6 ad Agrigento che è a quota 43
"Continua a crescere la curva dei contagi. Oggi si registrano 43 casi. Un paziente è ricoverato a Canicattì, uno ad Agrigento e uno a Caltanissetta" - ha reso noto il sindaco Franco Micciché - . Di fatto, rispetto ad ieri, ad Agrigento non soltanto ci sono sei casi in più, ma anche un ricovero in più.  "La situazione - ha spiegato - ci impone misure più restrittive. Lunedi disporrò la chiusura dei mercatini e in caso di bambini positivi al Covid deciderò se chiudere e sanificare solo la classe o l'intero plesso". Ieri i contagiati erano, ad Agrigento, 37. Il giorno prima, invece, erano 33. Un crescendo, appunto, di positivi mentre oggi pomeriggio sono stati registrati assembramenti all'interno e all'esterno di un locale della movida di San Leone.
Pompieri in isolamento fiduciario
Un'intera squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Sciacca è stata posta in regime di isolamento fiduciario domiciliare dopo un intervento eseguito nella casa di una donna che solo successivamente è risultata positiva al coronavirus. I pompieri erano stati chiamati dalla polizia municipale per un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio). L'intervento si era reso necessario per permettere al personale sanitario di entrare nell'abitazione della donna. La paziente è stata quindi portata in ospedale e sottoposta come da procedura al test del tampone: l'esito è stato positivo. Sono quindi scattate da parte dell'Asp le comunicazioni al comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento che ha provveduto a bloccare l'attività della squadra che aveva effettuato l'intervento. Per tutti è stato disposto il provvedimento di quarantena per un periodo di 10 giorni.
Altri 4 casi a Favara
"La quota è veramente importante di contagi. In alcuni il ceppo è identico, in altri no e stiamo cercando di capire il punto di contagio. Qualcuno ha la febbre un po' alta - ha spiegato il sindaco di Favara, Anna Alba, - . La raccomandazione principale è, oltre all'uso delle mascherine, è di comunicare immediatamente se si è positivi. L'essere contagiati non è una vergogna, non è una colpa, né una responsabilità".
+3 a Licata
"L'Asp conferma altri 3 casi di contagio. Sale pertanto a 42 il numero degli attuali positivi accertati a Licata" - hanno reso noto dal comando della polizia municipale - .
Palma arriva a 9 positivi
"Nuovo caso positivo, trattasi di uno nuovo focolaio" - ha spiegato il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, - .
+3 a Lampedusa
"Su 61 tamponi effettuati, 58 sono risultati negativi e 3 positivi. Chi dovesse manifestare sintomi collegati al Covid19 deve contattare immediatamente il proprio medico di base, il quale provvederà ad attivare le procedure previste" - ha reso noto il sindaco delle Pelagie Totò Martello - .
Canicattì arriva a 35 infetti
"Un nuovo contagiato in città. Sono dunque 35 gli attuali contagiati - ha spiegato il sindaco Ettore Di Ventura - . Sono diverse decine le persone sottoposte, in questi giorni, a tampone per cui, inevitabilmente, i contagi continueranno ad aumentare".
Racalmuto è in ansia
Racalmuto, durante la prima ondata epidemiologica, era rimasto Covid-free. In questa seconda fase dopo un primissimo e unico contagio, la cui paziente è per fortuna guarita, all'improvviso, si trova a conteggiare la crescita dei positivi e delle persone da porre in quarantena precauzionale. Stamani, al sindaco Vincenzo Maniglia sono stati notificati due nuovi contagi da Covid-19. Racalmuto sale, dunque, a 6 cittadini "attualmente positivi" (complessivamente 7, conteggiando anche la guarita, i casi). Ma ce ne sono altri due in attesa di tampone e 4 in quarantena obbligatoria.
"La situazione comincia a destare preoccupazione - ha ammesso il sindaco Vincenzo Maniglia - e pertanto l'invito alla prudenza deve essere ancora più prioritario. Per la commemorazione dei defunti è importante rispettare le indicazioni dell'ordinanza sindacale e garantire l'accesso contingentato nel cimitero senza creare fenomeni di assembramento, usando mascherina e distanziamento sociale. E' necessario contenere i casi di contagio per non incorrere in ulteriori misure restrittive".
Naro, focolaio in casa per anziani
Ma cresce anche la preoccupazione a Naro dove, ieri sera, c'erano 15 positivi e 25 persone in quarantena. "E' un dato che subirà modifica - ha spiegato il sindaco Maria Grazia Brandara - . Alcuni dei positivi sono anziani ospiti di una struttura. Non è da persone intelligenti, bypassare l'ordinanza che impone la chiusura dei locali alle 18 e fare feste private in periferia". Nel pomeriggio di oggi si sono aggiunti altri 3 casi arrivando ad un totale di 18 persone "attualmente positive". Ben 27 invece - sempre nel pomeriggio di oggi - le persone che risultano essere poste in quarantena e 2 i guariti.

1 novembre

Giornale di Sicilia

LIBERO CONSORZIO
Scuole da sistemare, pervenute le offerte
La commissione per la gara di progettazione dell'adeguamento antisismico di alcuni istituti scolastici è a lavoro per l'apertura delle offerte pervenute al Libero consorzio. Ne fanno parte: Amelia Scibetta, dirigente del Libero consorzio, che la presiede; Giuseppe Lusco esperto in  materie tecniche e Pasquale Antonio Foti esperto in materie giuridiche, questi ultimi due scelti mediante sorteggio. Le gare riguardano l'Ipia Archimede di Casteltermini, il liceo classico Empedocle e l'istituto Foderà di Agrigento. Le gare per la  progettazione sono propedeutiche alla richiesta delle somme per realizzare i lavori di adeguamento antisismico degli edifici interessati. Per l'Ipia Archimede di Casteltermini è stato previsto un importo a base di affidamento di 168.990 euro. Per il Foderà di 43.081 e per l'Empedocle 56.011 euro. (* PAPI*)  

AGRIGENTOOGGI

IL CONSORZIO EMPEDOCLE AVRÀ UN SOLO VALUTATORE: SCELTO PIERO MARCHETTA
Di Paolo Picone
 
AGRIGENTO. Il Consiglio di amministrazione del consorzio universitario "Empedocle" di Agrigento, composto da: Antonio "Nenè" Mangiacavallo (presidente), Giovanni Di Maida (vice presidente) e Gioacchino Lavanco (consigliere) ha proceduto al rinnovo dell'incarico del Nucleo di valutazione dell'ente. Tra i candidati: Pietro Marchetta e Giuseppe Di Naro (che erano stati nominati precedentemente). Il consigliere Lavanco, viste le limitate risorse economico - finanziarie del consorzio universitario, ha proposto di nominare un solo componente. Proposta accolta dal Cda. Sia Mangiacavallo che Di Maida hanno concordato sulla necessità di attuare maggiori economie nel bilancio dell'ente ed hanno approvato la costituzione di un nucleo di valutazione composto da un solo componente. La scelta, dunque, è ricaduta su Piero Marchetta che "ha maturato ampia maggiore esperienza.

SICILIALIVE

"PRIORITÀ DELLE REGIONI? RIDURRE MOBILITÀ E ASSISTENZA A DOMICILIO"

Musumeci dopo il vertice col governo: "Situazione drammatica in tutta Europa"
di Redazione
PALERMO - "È appena finita la riunione delle Regioni italiane con il Governo, i Comuni e le Province. C'è una condivisione di fondo tra tutti i livelli amministrativi dello Stato: la drammatica situazione che in tutta Europa sta condizionando la vita di milioni di persone. La nostra posizione è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane. Due le priorità che poniamo: la riduzione della mobilità e l'adozione di piani terapeutici/farmacologici per l'assistenza al domicilio, limitando così la pressione sugli ospedali". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha partecipato all'incontro insieme con l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. (ANSA).

SCRIVOLIBERO

EMERGENZA CORONAVIRUS: RIUNIONE DELLE REGIONI ITALIANE CON IL GOVERNO, I COMUNI E LE PROVINCE: STABILITE LE PRIORITÀ
By Redazione Scrivo Libero

"Finita la riunione delle Regioni italiane con il Governo, i Comuni e le Province".
Lo scrive il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che aggiunge:
"C'è una condivisione di fondo tra tutti i livelli amministrativi dello Stato: la drammatica situazione che in tutta Europa sta condizionando la vita di milioni di persone. La nostra posizione è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane. Due le priorità che poniamo: la riduzione della mobilità e l'adozione di piani terapeutici/farmacologici per l'assistenza al domicilio, limitando così la pressione sugli ospedali. Proseguirà domani il confronto, sul testo del nuovo Dpcm che, speriamo, stavolta sia davvero condiviso. Vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Scelte forti ma non chiare diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori".
"Più cresce la mobilità delle persone più crescono le probabilità di contagio. Per questo motivo stiamo valutando la possibilità, assieme alle altre Regioni ed al governo centrale, di ridurre ogni occasione di movimento non proprio necessario. Altra priorità resta la riduzione della pressione sui Pronto Soccorso ospedalieri dei positivi o di quelli che temono di esserlo. Serve quindi più collaborazione da parte della medicina di base affinché si intervenga nel domicilio di chi ne ha necessità", conclude Musumeci.

2 novembre

QdS

DPCM, LE IPOTESI FATTE, DAI CENTRI COMMERCIALI ALLA DAD

redazione web
Si prospetta che gli over settanta debbano rimanere a casa. Si parla anche di un possibile coprifuoco alle 18 (ma non si esclude che si arrivi alle 21) e dello stop agli spostamenti tra le regioni. Lite Nord-Sud sul lockdown nazionale
Si prospetta che gli over settanta debbano rimanere a casa. Si parla anche di un possibile coprifuoco alle 18 (ma non si esclude che si arrivi alle 21) e dello stop agli spostamenti tra le regioni. Lite Nord-Sud sul lockdown nazionale
Governo, Regioni, Province e Comuni si sono confrontati a lungo, ieri, sulle misure allo studio per cercare di arginare la seconda ondata del coronavirus.
Una riunione riservata, sottolinea in serata la Conferenza delle Regioni, che invita a prendere con le molle le indiscrezioni trapelate. Si tratta solo di ipotesi, al momento, e l'incontro continuerà anche oggi.
LOCKDOWN - E' il punto più controverso. Il governo sta valutando l'ìpotesi di zone rosse mirate nelle aree dove il virus circola di più, i governatori sono divisi anche al Nord tra chi auspica misure uniformi a livello nazionale, come Attilio Fontana (Lombardia) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), che già, nella filosofia del "vantaggi a nessuno", in marzo avevano ottenuto di penalizzare pesantemente il Sud, e chi invece vorrebbe il proprio territorio esentato dalla chiusura, come Luca Zaia (Veneto). Da registrare anche la presa di posizione di Forza Italia che, in Sicilia, ha detto no alla proposta di lockdown.
SCUOLA, DAD IN TERZA MEDIA - Il governo valuta la didattica a distanza (dad) estesa anche alla terza media, i governatori non sarebbero contrari, Michele Emiliano in testa. "Dobbiamo salvaguardare le scuole, soprattutto le elementari e medie - dice il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, segretario del Pd -. ma credo che fare la dad per un mese può salvare l'anno scolastico". Per il ministro Francesco Boccia "non si deve prendere una decisione univoca, ma deve dipendere dal grado di Rt (indice di contagiosità, ndr) in ogni regione".
COPRIFUOCO ALLE 18 (O ALLE 21) - Sarebbe questa la vera novità emersa dal vertice con gli Enti locali: tutti a casa in quegli orari in tutta Italia, tranne per motivi di lavoro o di salute o di estrema necessità. La misura sarebbe sostenuta dal governatore dell'Emilia Romagna Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, che parla di "stop alla circolazione dopo un certo orario".
ANZIANI A CASA - L'espressione "lockdown generazionale" è stata coniata di recente e indica l'idea di confinare gli anziani per metterli al riparo dal contagio. Secondo l'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), che ha condotto una ricerca specifica, permetterebbe di salvare migliaia di vite, vista l'altissima mortalità tra gli ultra ottantenni. Il governatore ligure Giovanni Toti - nella bufera per un tweet infelice - propone di tenere a casa gli over 75, appoggiato dai colleghi della Lombardia e del Piemonte.
STOP A SPOSTAMENTI TRA REGIONI - Il governo lo sta valutando e i sindaci non sono contrari. "Il governo è al fianco delle Regioni per eventuali ulteriori restrizioni condivise", ha detto il ministro Boccia, secondo il quale "ogni presidente di regione può intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio".
ASSISTENZA SANITARIA A DOMICILIO - Collegata alla riduzione della mobilità, è stata esplicitata come richiesta dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che ha auspicato "l'adozione di piani terapeutici/farmacologici, limitando la pressione sugli ospedali".
CHIUSURA CENTRI COMMERCIALI NEL WEEKEND - E' una proposta dei Comuni per bocca del presidente dell'Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari. L'obiettivo è evitare gli assembramenti che si creano nei centri.
CHIUSURA SPORTELLI SCOMMESSE IN BAR E TABACCHI - Sempre da una proposta di Decaro, considera che in questi esercizi si sposta il flusso di chi trova chiuse le sale scommesse, creando mini-assembramenti potenzialmente favorevoli al contagio.

GdS

IL CONFRONTO
OGGI IL NUOVO DPCM, COPRIFUOCO ALLE 21 E PIÙ RESTRIZIONI NELLE ZONE AD ALTO RISCHIO

Coprifuoco alle 21 e non più alle 18 e spostamenti limitati per gli over 70, le più esposte al contagio da coronavirus. Sono le principali misure al vaglio del governo per il nuovo dpcm che dovrebbe essere varato tra oggi e domani. Norme che però accendono lo scontro tra Roma e le Regioni che si oppongono all'ipotesi lockdown. Il ventaglio è ampio e si va da uno stop alle attività commerciali alla proposta più hard di alcuni governatori, come Michele Emiliano e Stefano Bonaccini, di vietare la circolazione tout court.
Sul tavolo, anche un freno agli spostamenti fra le regioni, la chiusura dei centri commerciali nei weekend.
Dopo il vertice di ieri sera, è stata aggiornata alle 8 di mattina la riunione dei capidelegazione con il presidente del consiglio Giuseppe Conte. In base a quanto si apprende, resta l'ipotesi di un coprifuoco alle 21 a livello nazionale. Ma per le regioni con rischi di contagio elevati le misure potranno essere più restrittive.
L'ultimo punto è al centro dello scontro tra il governo e le Regioni, che vorrebbero invece che venissero stabilite restrizioni di carattere nazionale, anche nel caso in cui si dovesse optare per un nuovo lockdown generale. Per i territori a più alto rischio, oltre al coprifuoco alle 21, si starebbe pensando a bar e ristoranti chiusi anche a pranzo, negozi chiusi (tranne le farmacie, i tabacchi e gli alimentari), smart working per tutta la pubblica amministrazione e didattica a distanza dalla seconda media all'ultimo anno delle superiori.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è orientato su provvedimenti calibrati in base alla diffusione del virus, con chiusure e zone rosse localizzate e didattica a distanza. Un'ipotesi allo studio del Governo è quella di prevedere, nel nuovo Dpcm, alcune limitazioni da far scattare al superamento territoriale di una determinata soglia di contagi.
"Lavoriamo insieme alle Regioni - è il ragionamento nel governo - ma non possono sottrarsi alle evidenze scientifiche". Una riflessione che la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, ha fatto a denti stretti: "A indici di rischio differenti devono corrispondere misure diverse. Ognuno si assuma le sue responsabilità".
Il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ha preso di mira i governatori di centrodestra: "Sono federalisti quando le cose migliorano. Centralisti quando peggiorano". Il nuovo Dpcm è stato al centro di una serie di vertici, uno via l'altro.
Fra Regioni, Comuni, Province e governo prima, fra Conte e i capi-delegazione poi e infine fra Conte, i capi-delegazione e i capigruppo. Non è finita.
Prima che Conte vada a riferire alla Camera, questa mattina ci sarà un nuovo incontro fra i ministri della Autonomie, Francesco Boccia, e della Salute, Roberto Speranza, con gli enti territoriali. Al tavolo con il governo, le Regioni hanno avanzato la proposta di limitare gli spostamenti degli over 70. Una misura sponsorizzata soprattutto da Lombardia, Piemonte e Liguria.
Mentre per Zaia la strada sarebbe quella di "decidere insieme" il quadro generale "e chi ritiene può aggiungere misure territoriali restrittive". Il puzzle è complesso e i tasselli non sempre combaciano. Ci sono sensibilità diverse fra Regioni di centrosinistra e di centrodestra, fra Regioni e governo, e anche in maggioranza, con Conte che vuole escludere un lockdown e qualche ministro, invece, più possibilista. Mentre Italia Viva si è detta subito contraria alla chiusura dei negozi alle 18. Sul tavolo c'è pure il tema scuola. Anche su quel fronte, il governo non esclude misure diverse da area ad area: "Non si deve prendere una decisione univoca - ha detto Boccia - ma deve dipendere dal grado di contagiosità in ogni regione". La ministra dell'istruzione, Lucia Azzolina, ha chiesto al Cts di fornire i dati sui contagi nelle scuole. La sua intenzione è scongiurare nuove misure.

Giornale di Sicilia

Olio e frutta saranno a disposizione delle associazioni di volontariato
Giardino botanico, raccolta delle olive

Iniziata al Giardino Botanico la raccolta di olive e frutta di stagione che saranno a disposizione di associazioni che assistono le famiglie della provincia che vivono in disagiate condizioni economiche. In prima battuta i soci dell'associazione Alup Onlus sono stati impegnati nella raccolta circa 400 chili di olive. Queste saranno lavorate per fare principalmente olio d'oliva extra vergine e saranno  distribuite direttamente dall'associazione Alup ad un elenco di istituzioni civili e religiosi della provincia che assicurano un aiuto a soggetti che stanno vivendo questo particolare momento di emergenza economico-sanitaria. Il responsabile del Giardino   Botanico l'agronomo Giovanni Alletto, nei giorni scorsi, aveva pubblicato un avviso sul sito internet. Avviso rivolto alle associazioni di volontariato presenti sul territorio per provvedere alla raccolta delle olive già mature e frutta di stagione in modo da poterle donare a chi ne ha più bisogno attraverso la propria rete. Oggi toccherà alla cooperativa soci le «Sanitaria Delfino» che continuerà la raccolta di olive e della frutta di stagione disponibile nel giardino. (* PAPI*)

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