Agrigentonotizie
Libero consorzio, via al bando per la stabilizzazione di 128 precari
Stabilizzazione dei precari al Libero consorzio di Agrigento, via alla redazione delle graduatorie di merito, in attesa che la Regione decida sul futuro di 128 lavoratori.
Dopo la redazione nei giorni scorsi da parte dell'Ente del piano del fabbisogno del personale, gli uffici hanno adesso provveduto a produrre il regolamento che definisce le procedure speciali di reclutamento del personale precario attraverso le procedure di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato già in servizio presso l'ex provincia.
Assunzioni che sì, saranno finalmente a tempo indeterminato dopo anni di precariato, ma per un monte ore settimanali abbastanza ridotto, cioè quello vigente al 31 dicembre 2015, quindi di 18 ore settimanali.
Libero Consorzio, approvato il piano di assunzione del personale
Un passaggio per l'Ente che è essenziale dato il personale in servizio si sta progressivamente riducendo a causa dell'invecchiamento, ma che è subordinato alle decisioni della Regione, che di fatto dovrà stanziare le risorse necessarie. In tal senso si sta anche discutendo di una modifica della normativa vigente da parte dell'Assemblea regionale siciliana, che garantirà una copertura integrale del costo per il Libero consorzio (di Agrigento ma non solo).
Si attenderanno quindi la decisioni di Palazzo d'Orleans e di Sala d'Ercole per quanto con l'avvio della procedura interna di selezione si iniziano a fare i primi veri passi avanti dopo anni di incertezze per tanti lavoratori che oggi rappresentano il nocciolo duro di questo e altri enti.
GrandangoloAgrigento
Lavori lungo la "Ribera- Cianciana", istanze entro il 16 dicembre
Entro il 16 dicembre si potranno inviare le istanze per l'indagine di mercato, svolta in modalità telematica, della procedura negoziata per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria lungo la S.P.n. 32 "Ribera- Cianciana", dal km 12+500 al km. 19+400 fino all'innesto della S.S. 118. La progettazione dei lavori, realizzata dal settore "Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio, è finalizzata all'eliminazione delle condizioni di pericolo e al ripristino dei cedimenti avvenuti nel tempo. La S.P. n. 32 "Ribera - Cianciana" rappresenta un importante collegamento e via di fuga sanitaria con l'Ospedale di Ribera dei comuni dell'entroterra quali Bivona, S. Stefano di Quisquina, Alessandria della Rocca. Gli operatori economici che intendono manifestare il proprio interesse ad essere invitati ai lavori sulla S.P. n.32 dovranno far pervenire entro le ore 12:00 del giorno 16/12/2020, l'apposito modulo predisposto dal Libero Consorzio. Il documento è scaricabile nel Portale Appalti del sito www.provincia.ag igento.it. L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica Maggioli, giorno 17/12/2020 alle ore 09:00 presso la sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento di Via Acrone 27 ad Agrigento. I lavori a base d'asta soggetta a ribasso d'asta ammontano a 882.000,00 euro, di cui 18.000,00 per gli oneri per la sicurezza, per un totale di 900.000,00. A questa somma si aggiungono altri oneri e tasse previste per circa 300 mila euro. I lavori richiedono la realizzazione di gabbionate ad una e due file, il rifacimento di tratti di manto stradale esistente completamente dissestato; la realizzazione di giunti di dilatazione sul ponte al Km. 13+140; realizzazione di cunette e spallette.; ripristino in sagoma delle sedi stradali deformate con bitume; realizzazione di nuove barriere di protezione; collocazione di segnaletica orizzontale e verticale. L'appalto sarà aggiudicato secondo il criterio del minor prezzo, secondo quan o previsto dall'art. 36, comma 9 bis del D. Lgs. n. 50/2016. Ulteriori informazioni potranno essere richiesti alle sedi Urp del Libero Consorzio oppure chiamando i numeri verdi 800315555 o 800 236 837.
Agrigentooggi
Disco verde alla stabilizzazione del personale precario del Libero consorzio comunale - AgrigentoOggi
Paolo Picone
AGRIGENTO. Il commissario straordinario, Alberto Di Pisa ha attivato la procedura concorsuale riservata per soli titoli per la stabilizzazione del personale in servizio l'ex Provincia, con contratto a tempo determinato. Sono in tutto 128 i lavoratori che parteciperanno alla selezione per la stabilizzazione. Ed in particolare si tratta di figure come l'operatore per attività di servizi, cantonieri, addetti ai servizi di accoglienza e vigilanza, operatori tecnico professionale, addetti ai servizi amministrativi. Ed ancora un istruttore amministrativo, un istruttore tecnico, un istruttore della vigilanza, un funzionario tecnico ed un funzionario amministrativo. Il via libera alla stabilizzazione del personale che da oltre 20 anni opera alle dipendenze del Libero consorzio è arrivato con l'approvazione del piano del fabbisogno del personale, approvato dalla gestione commissariale dell'ente. Il piano ha certificato la presenza di 531 unità di personale in totale, di cui 5 dirigenti. E proprio il documento evidenzia la "necessità di procedere alla stabilizzazione del personale", per quanto "la definizione delle procedure di stabilizzazione relative al personale precario e la relativa contrattualizzazione rimangono, non avendo l'Ente i fondi sufficienti, condizionate al mantenimento della copertura finanziaria della Regione Siciliana che dovrà adottare un apposito provvedimento legislativo. In questi anni molti dipendenti sono andati in pensione e non c'è stato un turn over tramite nuovi concorsi. L'ente, dunque si è appoggiato a queste figure professionali part time che hanno garantito il funzionamento dell'apparato burocratico dell'ex Provincia.
Sul portale del Libero consorzio è stato pubblicato il bando con i relativi allegati. La stabilizzazione di personale precario appartenente alle categorie A e B sarà effettuata attraverso una selezione pubblica interamente riservata al personale in possesso dei requisiti previsti e la graduatoria di merito sarà redatta mediante una valutazione per soli titoli. I titoli che concorrono alla formazione della graduatoria di merito sono relativi allo studio, titoli formativi e servizi prestati in enti pubblici. La graduatoria finale sarà pubblicata all'albo pretorio on-line. A conclusione delle procedure di stabilizzazione e previa formazione della graduatoria, l'amministrazione provvederà al consolidamento del rapporto di lavoro nei confronti del personale nei limiti dei posti da ricoprire con questa procedura di reclutamento. Sarà stipulato un contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, secondo le disposizioni di legge, delle norme comunitarie e del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Regioni-Autonomie Locali in vigore.
I LUOGHI DEL CUORE DEL FAI: NUOVA CLASSIFICA PROVINCIALE
Di Paolo Picone
Settimana dopo settimana, mese dopo mese, continua la decima edizione del censimento nazionale I Luoghi del Cuore, la campagna per i luoghi italiani da non dimenticare promossa dal FAI, che in provincia di Agrigento ha raggiunto, dal 6 maggio ad oggi, una soglia ragguardevole di voti. Il buon risultato fin qui ottenuto, testimonia che ognuno di noi è emotivamente legato a luoghi unici che rappresentano una parte importante della nostra vita e che vorremmo fossero protetti per sempre. La campagna prosegue fino al 15 dicembre; c'è, dunque, ancora tempo per raccogliere voti e modificare le posizioni delle classifiche parziali.
L'ultimo aggiornamento, che ha sommato i voti cartacei e digitali, ha avuto l'effetto di ridefinire la classifica parziale in provincia di Agrigento.
Resta saldamente in testa alla classifica la Scala dei Turchi di Realmonte, mentre il Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina continua a guidare nell'agrigentino la sezione dedicata all'Italia sopra i 600 metri.
Tra le novità in classifica segnaliamo il superamento dei 2000 voti della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento; la massima istituzione culturale agrigentina si attesta, così, a 2034 voti.
Continuano, nel frattempo, a scalare la classifica: Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina (Santo Stefano Quisquina), Officina delle Tradizioni Popolari (Agrigento), Castello Incantato (Sciacca), CasaSciascia (Racalmuto), Maddalusa (Agrigento) Valle dei Templi di Agrigento, Palazzo La Lomia (Canicattì), Isola dei Conigli e Cala Creta (Lampedusa), Chiesa del Carmine (Alessandria della Rocca), Castello Ducale (Joppolo Giancaxio), Museo MeTe (Siciliana) e tanti altri Luoghi che attendono di essere sostenuti con il nostro voto on line.
La campagna del Fondo Ambiente Italiano permette, dunque, ai cittadini di segnalare, attraverso il censimento biennale, i luoghi da non dimenticare.
Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di 2000 voti.
Ecco il link per votare i Luoghi del Cuore in provincia di Agrigento:
https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/cerca-un-luogo?search=agrigento.
Votare è veramente semplice. È possibile, inoltre, esprimere più voti. L'invito della Delegazione FAI Agrigento e del Gruppo Giovani è , infatti, quello di votare più Luoghi del Cuore e contribuire così alla loro promozione e valorizzazione.
Continuiamo a votare e far votare i nostri amici e i nostri cari e sostenere questo grande progetto di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio: basta poco per cambiare il destino dei luoghi che amiamo e contribuire ad offrire loro un futuro.
QdS
STATUTO SPECIALE, NUOVE FUNZIONI DAL GOVERNO ALLA REGIONE
redazione web
Riguardano incentivi alle imprese per industria ed energia, riguardanti anche fiere e mercati, mostre ed esposizioni internazionali per le esportazioni dei prodotti. Ma anche promozione e sostegno per consorzi tra Pmi e cooperazione di imprese italiane dell'agroalimentare per commercializzare all'estero
Nella notte, il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha approvato un apposito decreto legislativo di attuazione dello Statuto della Sicilia.
Il decreto riguarda disposizioni in materia di trasferimento di funzioni alla Regione Siciliana, come si legge in un comunicato emesso al termine della riunione, "in conformità agli articoli 19, 30, 34, 41 e 48 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112".
"Si tratta - si legge nella nota del Governo - del decentramento di funzioni in materia di incentivi alle imprese in specifici ambiti, quali l'industria, l'energia, le miniere e le risorse geotermiche, le fiere e i mercati, l'organizzazione e la partecipazione a mostre ed esposizioni organizzate al di fuori dei confini nazionali per favorire l'incremento delle esportazioni dei prodotti locali".
La Regione Siciliana potrà inoltre disporre incentivi alle aziende per "la promozione e il sostegno alla costituzione di consorzi (esclusi quelli a carattere multiregionale) tra piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigiane, alla promozione ed al sostegno finanziario, tecnico-economico e organizzativo di iniziative di investimento e di cooperazione commerciale ed industriale da parte di imprese italiane".
La finalità è quella di puntare "allo sviluppo della commercializzazione nei mercati di altri Paesi dei prodotti agroalimentari locali, alla promozione e al sostegno della costituzione di consorzi agroalimentari, alla promozione ed al sostegno della costituzione di consorzi turistico-alberghieri".
"Al finanziamento delle funzioni trasferite - spiega la nota - si provvede sulla base di criteri di riparto definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome".
Il Consiglio dei ministri, nel decreto, ha infine stabilito "che verranno assegnate direttamente alla Regione le quote di eventuali stanziamenti iscritti nel bilancio dello Stato, anche conseguenti ad assegnazioni dell'Unione europea, relativi alle funzioni trasferite, per la parte riferibile al territorio regionale".
LIVESICILIA
SVIMEZ: TRA SUD E NORD ENORME DIVARIO SU SANITÀ E SCUOLA
Distanza marcata già prima della pandemia.
di redazione
ROMA- La sanità meridionale era una "zona rossa" già prima dell'arrivo della pandemia, come dimostrano i punteggi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e la spesa sanitaria pro capite. Lo evidenzia la Svimez nel suo Rapporto 2020. Guardando ai LEA, nel 2018, ultimo anno per il quale sono disponibili i risultati ed anche il primo in cui tutte le Regioni monitorate risultano adempienti, raggiungendo il punteggio minimo di 160, la distanza tra le Regioni del Sud e del Centro-Nord è marcata, oscillando tra valori massimi di 222 punti del Veneto e 221 dell'Emilia-Romagna e i minimi di 170 di Campania e Sicilia e di appena 161 della Calabria.
Stessa situazione per quanto riguarda il divario scolastico e formativo, già evidente nei servizi per l'infanzia. I posti autorizzati per asili nido rispetto alla popolazione sono il 13,5% nel Mezzogiorno ed il 32% nel resto del Paese. La spesa pro capite dei Comuni per i servizi socioeducativi, per bambini da 0 a 2 anni, è pari a 1.468 euro nelle regioni del Centro, a 1.255 euro nel Nord-Est, per poi crollare ad appena 277 euro nel Sud. Nel Centro-Nord, nell'anno scolastico 2017-18, è stato garantito il tempo pieno al 46,1% dei bambini, con valori che raggiungono il 50,6% in Piemonte e Lombardia. Nel Mezzogiorno in media solo al 16%, in Sicilia la percentuale scende ad appena il 7,4%. Infine il Sud presenta tassi di abbandono assai più elevati: nel 2019, ultimo anno per cui sono disponibili i dati, gli early leavers meridionali erano il 18,2%, a fronte del 10,6% delle Regioni del Centro-Nord. In cifra fissa si tratta di 290mila giovani. La pandemia, avverte la Svimez, potrebbe esacerbare le iniquità formative esistenti nei sistemi scolastici.
"Il Rapporto 2020 presentato dalla Svimez conferma, le analisi, i dati e le previsioni che abbiamo elaborato con la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (NaDEFR 2021-23), sottolinea ancora una volta la tendenza dell'allargamento del divario Nord-Sud. Confermando la conclusione che il Paese non ripartirà se non riparte il Sud e che gli investimenti al Sud possono rilanciare la competitività in Italia. Questa è una consapevolezza che occorre acquisire e che tutto il Paese deve acquisire, per ripartire al termine di questa drammatica pandemia". Così, in una nota, il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all'Economia, Gaetano Armao a commento del rapporto Svimez.
Giornale di Sicilia
L'istituto musicale Toscanini assume tono internazionale
L'istituto musicale Toscanini di Ribera, prossimo Conservatorio di Stato, ha deciso di riaprire i termini per le ammissioni straordinarie per corsi classici, jazz e pop rock attivi eper i nuovi bienni di laurea magistrale di ottoni, strumenti a percussione, contrabbasso, viola e tromba jazz. Arrivano richieste da fuorisede e dall'estero. Diversi gli studenti cinesi già iscritti alla classe di canto che svolgono lezione da mesi in collegamento dal loro Paese. «Oltre 40 mila euro di spese e di servizi mirati agli studenti (borse di studio e devices a loro disposizione) sono state già rendicontate al ministero e saranno rimborsate a breve», fanno sapere dall'istituto del quale è presidente Giuseppe Tortorici e direttore Mariangela Longo. Un un importante investimento è stato riservato per il trattamento acustico di tutte le aule della nuova sede. «Questo - dice il direttore Longo - aggiunge un ulteriore elemento distintivo e di eccellenza al Conservatorio Toscanini a livello nazionale ed europeo». (*GP *)
Viabilità, la burocrazia frena la nomina del commissario Ievolella
Autostrade, Cancelleri al Cas: «Più interventi per la sicurezza»
Luigi Ansaloni -PALERMO
La questione Cas (in parte) rimandata ma con una mano che sembra tesa verso la nuova dirigenza, lo slittamento della nomina di quello chedovrebbe essere il supercommissario delle strade provinciali siciliane, Gianluca Ievolella, per «questioni burocratiche ». Audizione ieri in commissione ambiente della Ars,dove era presente tutto lo stato maggiore della Regione, in primis l'assessore regionale alla Mobilità, Marco Falcone e non solo, per quanto riguarda l'annosa questione viabilità. «I tratti autostradali in concessione al Cas, così come tutto il sistema delle concessioni nel nostro Paese, sono sotto l'attenta vigilanza del ministero delle Infrastrutture. Purtroppo il numero delle non conformità rilevate è ancora molto alto e ad oggi non soddisfa il piano di messa in sicurezza proposto dal Cas - ha detto il viceministro Giancarlo Cancelleri -. Attendiamo e sono certo della volontà di collaborazione da parte della nuova governance del Cas, mi aspetto nelle prossime settimane una seria proposta con tempi e nterventi per garantire ai cittadini la sicurezza delle strade che percorrono, e che pagano». È stato assicurato anche che arriverà a breve la nomina di Gianluca Ievolella, già provveditore delle Opere pubbliche di Sicilia e Calabria, a commissario per la viabilità provinciale in Sicilia. A rallentare la nomina un intoppo burocratico tra il ministero delle Finanze e quello dei Trasporti, secondo quanto riferito in commissione. Tra le richieste della commissione anche quella di dotare il commissario di poteri straordinari alla pari di quelli avuti da chi si è occupato della ricostruzione del ponte Morandi di Genova. Il commissario, una volta nominato, avrà i poteri per ridurre i tempi dei lavori nelle strade provinciali, grazie alla sinergia tra governo regionale e nazionale, che metteranno a disposizione i fondi necessari per i lavori sulle strade provinciali. «Abbiamo dato spazio anche al progetto della chiusura dell'anello autostradale siciliano - ha detto la presidente della Commissione, Giusi Savarino -: con la realizzazione della Gela-Castelvetrano. Sono disponibili 6 milioni per aggiornare lo studio di fattibilità che dovrà essere presentato entro il 23 dicembre secondo quanto emerso nel corso della seduta». (*LANS*)
Nel pomeriggio incontro con i sindaci delle città attraversate dalla statale 115 per il completamento dell'anello autostradale Castelvetrano-Gela
Il vice ministro Cancelleri inaugura il viadotto Spinasanta
Concetta Rizzo
Ci siamo, finalmente ci siamo. Anche per la galleria Spinasanta di Agrigento è arrivato il momento della riapertura. Il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, questa mattina, sarà ad Agrigento per effettuare il sopralluogo per l'apertura della galleria e nel pomeriggio terrà un tavolo tecnico in Prefettura, una conference call come si dice in questi casi, con l'Anas e i sindaci che sono attraversati dalla stale 115 per parlare del collegamento Castelvetrano-Gela. Venerdì sarà infine il momento del sopralluogo sulla statale 121, Agrigento-Palermo, per l'apertura di nuovi tratti nel territorio Palermitano. Dopo la riapertura del viadotto Petrusa, grande è stata l'attesa di tutti gli automobilisti agrigentini di poter tornare a percorrere, senza alcuna deviazione, la strategica galleria Spinasanta. E adesso, non resta che aspettare la riapertura al traffico dell'intero viadotto Morandi che collega strategicamente Agrigento a Porto Empedocle. A chiare lettere dice «stop alla sp ttacolarizzazione» l'Ance attraverso il presidente agrigentino Carmelo Salamone «Il nostro appello è semplice: meno annunci, più strade sicure, più trasparenza negli appalti ». «La spettacolarizzazione della riapertura di infrastrutture chiuse da mesi o anni - aggiunge - e consegnate alla cittadinanza con enormi ritardi sta assumendo rapidamente i contorni della tragedia, più che della farsa. Nonèinfatti più tollerabile che, senza che si forniscano risposte ai territori sul perché abbiano dovuto subire disagi, pericoli e danni economici più o meno diretti, si annuncino "inaugurazioni" con tanto di autorità presenti e rinfresco d'occasione alle quali, annunciamo fin da subito, continueremo anonpartecipare » . L'Ance, più volte anche in passato, ha denunciato la pesante situazione delle infrastrutture della provincia, ma anche le scelte, spesso miopi, adottate dalla politica. «In un territorio normale, non così fortemente sottodimensionato da un punto di vista infrastrutturale, non così in ritardo, non così overo di prospettive seppur ricco di potenzialità - dice ancora Salamone - si potrebbe, per amor di Patria, accettare quasi con benevolenza visite miracolistiche che riaprono d'incanto opere già ompletate. Ma non qui. Si chieda piuttosto scusa giacché chi ha ruoli di governo ha la responsabilità di tutto, anche di ciò che ha ereditato, e, soprattutto, si forniscano risposte su eventuali inadempienze a tutti i livelli: perché un'opera è stata chiusa? Quanto tempo è stato necessario per affidare i lavori? Quanto sono durati? Sono stati rispettati i tempi? Se no, di chi sono le responsabilità? Chi avrebbe dovuto vigilare?». Su queste le tematiche di tipo generale, ci sono poi questioni connesse più recentemente ad esempio al decreto Semplificazioni fortemente contestato da Ance. «È passato un messaggio certamente errato se non pericoloso: che l'unico obiettivo da portare avanti sia quello di aggiudicare i cantieri con rapidità, anche venendo meno agli obblighi di trasparenza e sana concorrenza - dice infine Sal mone, secondo il quale: «Questo sistema rischia di alimentare la corruzione e le illegalità, fornendo eccessivo potere agli enti locali nella scelta di chi dovrà svolgere i lavori». (*CR*)