Giornale di Sicilia
Ecco un milione e seicentomila euro dal governo
Artigianato e commercio, soldi per sedici comuni
Obiettivo, sostenere le attività durante il Covid
Calogero Giuffrida
In arrivo nell'Agrigentino 1,6 milioni di euro per lo sviluppo locale di 16 comuni delle aree interne e montane. Le risorse fanno parte dello stanziamento complessivo da 210 milioni del governo nazionale a beneficio di 3.101 comuni con l'obiettivo di sostenere le attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori danneggiati dalla crisi causata dal Covid. «Lo stanziamento nell'Agrigent ino parte dai 55.453 mila euro assegnati al comune di Comitini per arrivare ai 159.168 mila euro al comune di Santo Stefano Quisquina - dice Giuseppe Sciarabba, direttore del Gal Gruppo di azione locale e presidente dell'Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno -e segue il criterio di ripartizione delle risorse del decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 dicembre. Il fondo è triennale, dal 2020 al 2022. Per leannualità successive alla prima, l'erogazione è subordinata al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualit à». La str tegia nazionale per le aree interne rappresenta una politica innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione e il declino demografico. Ecco l'elenco dei comuni dell'Agrigentino con il relativo contributo: Comitini 55.453 euro, Sant'Angelo Muxaro 66.117 euro, Calamonaci 66.176 euro, Villafranca Sicula 68.687 euro, Lucca Sicula 79.942 euro, Camastra 87.327 euro, Santa Elisabetta 96.159 euro, Montallegro 101.654 euro, Burgio 104.933 euro, Alessandria della Rocca 110.782 euro, Montevago 114.504 euro, San Biagio Platani 120.707 euro, Cianciana 127.590 euro, Caltabellotta 131.430 euro, Bivona 132.109 euro e Santo Stefano Quisquina 159.168 euro. «È importante che le amministrazioni agiscano in fretta per l'attivazione delle procedure a evidenza pubblica per la raccolta e la selezione delle domande - dice Sciarabba - facendo attenzione all'art icolo 7 del decreto che prevede la revoca integrale o parziale del contributo nel caso di mancato o parziale utilizzo, verificato traverso controlli a campione dell'Agenzia per la coesione territoriale entro sei mesi dalla conclusione dell'annualità di riferimento. Sarebbe inoltre auspicabile un confronto tra i comuni dello stesso ambito territoriale per consolidare politiche omogenee mirate sulle reali esigenze di sviluppo locale». (*CAGI*)
Proseguono le indagini della polizia
Le corse clandestine di cavalli a Naro, denunciati 2 fantini
Concetta Rizzo
NARO
I due fantini verranno denunciati alla Procura della Repubblica per aver violato il divieto di organizzare competizioni fra animali. Ma è al vaglio degli inquirenti, circa il reato di scommesse clandestine, la posizione degli spettatori. Confermato il sequestro di denaro per oltre 2.500 euro e dei due cavalli che sono stati affidati in custodia giudiziale in attesa degli esami tossicologici finalizzati a individuare eventuali tracce di sostanze dopanti. La polizia Stradale, che ha partecipato alla maxi operazione, ha contestato infrazioni al codice della strada per oltre 3 mila euro. Quasi ventiquattro ore dopo la maxi operazione della polizia, che permesso di mettere a segno un'azione di contrasto al fenomeno di corse clandestine di cavalli, la Questura di Agrigento ha tracciato l bilancio di quella - domenica - che è stata una giornata convulsa. All'alba di domenica, i poliziotti della Squadra Mobile, quelli della Scientifica, quelli dell'Upgsp e della Stradale sono intervenuti in contrada Ciccobriglio di aro, in un tratto di isolato di una strada provinciale. Gli agenti della Squadra Mobile hanno circondato un gruppo di soggetti che stavano partecipando ad una gara tra due cavalli con calesse, gara a cui assistevano numerose persone, anche minorenni. La polizia ha anche immortalato -con delle riprese video - la competizione non autorizzata che era seguita, con macchine e ciclomotori, da numerosi spettatori, fra i quali molti minorenni. Gente di Licata e Palma di Montechiaro che s'era ritrovata appositamente in contrada Ciccobriglio, a Naro, per assistere e scommettere anche su quella gara. Spettatori che, a distanza, hanno anche ripreso -con i telefoni cellulari -la competizione illegale. Quando i poliziotti sono entrati in azione, con un maxi schieramento, sono stati circondati e bloccati tutti i presenti: ben 38 persone che sono state identificate e portate alla caserma «Anghelone » di via Crispi ad Agrigento. L'operazione è andata avanti praticamente per tutta la giornata di domenica. I poliziotti della Sq adra Mobile hanno cercato di far chiarezza su ogni singola posizione. I due fantini verranno denunciati, appunto, per aver violato il divieto di organizzare competizioni tra animali, mentre la posizione delle altre 36 persone - ritenut i probabili scommettitori - ieri, secondo quanto reso noto dalla stessa Questura, risultava essere ancora al vaglio degli inquirenti. Certo è un dettaglio che "parla" chiaro: sono stati sequestrati oltre 2.500 euro, soldi che sono certamente le puntate effettuate. La polizia Stradale di Agrigento s'è naturalmente occupata di quello che le è proprio: verificare e sanzionare tutte le infrazioni al codice della strada. Sono state, infatti, elevate sanzioni per oltre tre mila euro. L'attività investigativa della Squadra Mobile, che è coordinata dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, non pare possa essere ritenuta conclusa. Continueranno le indagini, ma anche i controlli su tutto il territorio provinciale. (*CR*)
CANICATTIWEB
EX PROVINCE, SOLDI DALLA REGIONE PER STABILIZZARE 128 DIPENDENTI
Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie
La Giunta regionale ha dato il via libera alla variazione di bilancio da 3 milioni e 600 mila euro per le stabilizzazioni dei precari dei Liberi consorzi comunali della Sicilia.
"Un importantissimo risultato ottenuto grazie al costante impegno per risolvere la vertenza di 411 lavoratori vittime degli errori della politica e del processo scomposto di smantellamento degli enti di secondo livello ma che, con grande senso di responsabilita', hanno portato avanti interi uffici", dicono i segretari generali regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango.
Con la delibera del 27 novembre scorso, infatti, il governo Musumeci ha approvato la variazione di bilancio che servira' per garantire la quota complementare a carico dei Liberi consorzi comunali per la proroga e la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato. I lavoratori precari attualmente in servizio sono 128 ad Agrigento, 92 a Enna, 91 a Messina, 61 a Trapani, 37 a Catania, 2 a Caltanissetta.
"Si avvia verso una soluzione definitiva la disparita' di trattamento che si stava realizzando tra il personale precario dei Comuni e quello delle ex Province siciliane - concludono i sindacalisti -ma terremo i riflettori accesi sulla questione fino a quando anche l'ultimo lavoratore non sara' stabilizzato e non sara' scritta la parola fine su questa vicenda".
COVID-19 E SCUOLE: 1.449 ALUNNI POSITIVI IN PROVINCIA DI AGRIGENTO, INCIDENZA È PARI ALLO 0,32%
Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie
Sono 1.449 gli alunni positivi al covid-19 in provincia di Agrigento su un totale di 447.065 persone. L'incidenza è pari allo 0,32% con un rapporto medio alunni positivi/classi con alunni positivi di 1,25. Il dato emerge dal report diffuso dall'Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia sulla situazione epidemiologica nelle scuole di infanzia e primo ciclo in provincia di Agrigento.
Come già fatto nelle settimane precedenti questo Ufficio Scolastico Regionale ha rilevato i dati sui contagi degli alunni da Covid-19, al fine di monitorare l'andamento della situazione epidemiologica nelle scuole siciliane. Si riporta di seguito una sintesi dei dati delle scuole dell'Infanzia e del I Ciclo della regione, aggiornata alla data dell'11/12/2020 sulla base delle risposte trasmesse dal 96% delle scuole.
Nell'ultima colonna della tabella è stato calcolato il rapporto medio alunni positivi/classi con alunni positivi; tale rapporto analizza la distribuzione dei casi di positività degli alunni da Covid-19 tra le classi. In particolare più il rapporto è vicino al valore 1, più evidenzia una situazione con assenza di focolai (o cluster) o in cui, comunque, questi ultimi sono in numero molto limitato. Il range di tale rapporto può rientrare tra il valore minimo di 1 e il valore massimo teorico corrispondente al numero medio di alunni per classe in una scuola siciliana (nello specifico 19 alunni).
Dal raffronto con i dati rilevati alla settimana precedente, 2 dicembre, si evidenzia che sia per l'infanzia che per il I ciclo il totale degli alunni positivi è in diminuzione. Gli alunni allo stato attuale positivi al COVID-19 per l'infanzia sono 60 in meno (-34%), per la primaria sono 164 in meno (-20%) e per il I grado sono 165 in meno (-20%).
Ancora una volta si conferma il trend in diminuzione dell'incidenza degli alunni attualmente positivi al COVID-19 rispetto al totale degli alunni della scuola dell'infanzia e del I ciclo. Tale valore è passato dallo 0,41% del 2 dicembre allo 0,32% dell'11 dicembre. Si precisa che i dati sono confrontabili in quanto per le settimane in cui si è svolta la rilevazione il riscontro delle scuole si è attestato in un range 95% - 98% rispetto alle scuole di Infanzia e I ciclo della regione. Per quanto riguarda le scuole dell'Infanzia e del I Ciclo della provincia di Agrigento, si riporta di seguito la sintesi dei dati aggiornati alla data dell'11/12/2020 sulla base delle risposte trasmesse dal 100% delle scuole.
AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca
QUALITÀ DELLA VITA 2020: LA PROVINCIA RESTA IN CODA, MA CRESCE DI QUATTRO POSIZIONI
L'annuale classifica è redatta dal Sole 24 ore: restano drammatici i numeri nelle categorie connesse a lavoro e servizi
Di Gioacchino Schicchi
Si cresce, o, più che altro, si galleggia. Nell'annuale classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle province italiane, Agrigento passa dalla posizione numero 102 alla 98esima, con un balzo di +4 posti che però, a guardare come sempre i dati, non vede un vero miglioramento dei temi più sensibili per la collettività.
La provincia è al 101esimo posto nella categoria Ricchezza e consumi; 104esima per Ambiente e servizi, 11esima per Giustizia e sicurezza, 95esima per Affari e lavoro, 23esima per Demografia e società e 106esima per Cultura e tempo libero.
Andando nel dettaglio, per la categoria Ricchezza e consumi, siamo 105esimo posto per spesa delle famiglie (solo 1638 euro per beni durevoli in un anno); 97esimi per reddito disponibile (13.443 euro), 98esimi per depositi bancari (11.334 euro) e 107esimi per nuovi mutui per l'acquisto di casa.
Qualità della vita secondo Italia Oggi: la provincia al 105esimo posto
Nella categoria Ambiente e servizi, segnano il passo il numero di Pos attivi (solo 37 ogni mille abitanti, 100esimo posto), gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili (106esimo posto, solo 7.6 euro investiti per abitante) e il numero di giovani che non lavorano nè studiano, i cosiddetti "neet" (99esimo posto, 37%). Il Comune di Agrigento è inoltre (questo è l'unico dato non provinciale) il meno propenso alla "trasformazione digitale": si trova infatti al 107esimo posto.
Drammatici i numeri che riguardano il settore Affari e Lavoro: la provincia è 104esima per numero di aziende che fanno e-commerce; 106esima per il numero di imprese in rete (una ogni mille); 107esima per il numero di startup innovative; 100esima per tasso di occupazione (solo il 40,48%) e 101esima per gap occupazionale tra maschi e femmine (i primi al lavoro sono il 28% in più).
Cattivi risultati anche nel settore Cultura e tempo libero: la provincia è 100esima per spesa al botteghino; 98esima per partecipazione elettorale; 90esima per offerta culturale, 91esima per la presenza di internet veloce e per la presenza di librerie.
Numeri purtroppo che non stupiscono: nel 1990 la provincia si piazzava all'89esimo posto della classifica del Sole 24 ore. Oggi è al 98esimo, dopo innumerevoli "sali e scendi".
Si galleggia per non morire.
GRANDANGOLO
NELL'AGRIGENTINO STANZIATI 1,6 MILIONI PER LO SVILUPPO LOCALE SCIARABBA (GAL): "I SINDACI AGISCANO IN FRETTA PER NON PERDERE LE RISORSE"
di Redazione
In arrivo nell'Agrigentino 1,6 milioni di euro per lo sviluppo locale di 16 comuni delle aree interne e montane. Le risorse fanno parte dello stanziamento complessivo da 210 milioni del governo nazionale a beneficio di 3.101 comuni di tutto lo Stivale con l'obiettivo di sostenere le attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori danneggiati dalla crisi causata dal Covid.
"Lo stanziamento nell'Agrigentino parte dai 55.453 mila euro assegnati al comune di Comitini per arrivare ai 159.168 mila euro al comune di Santo Stefano Quisquina - dice Giuseppe Sciarabba, direttore del GAL Gruppo di azione locale e presidente dell'Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno - e segue il criterio di ripartizione delle risorse del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 dicembre. Il fondo è triennale, dal 2020 al 2022. Per le annualità successive alla prima, l'erogazione è subordinata al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità".
Ecco l'elenco dei comuni dell'Agrigentino con il relativo contributo:
Comitini 55.453, Sant'Angelo Muxaro 66.117, Calamonaci 66.176, Villafranca Sicula 68.687, Lucca Sicula 79.942, Camastra 87.327, Santa Elisabetta 96.159, Montallegro 101.654, Burgio 104.933, Alessandria della Rocca 110.782, Montevago 114.504, San Biagio Platani 120.707, Cianciana 127.590, Caltabellotta 131.430, Bivona 132.109, Santo Stefano Quisquina 159.168.
"È importante che le amministrazioni agiscano in fretta per l'attivazione delle procedure a evidenza pubblica per la raccolta e la selezione delle domande - dice Sciarabba - facendo attenzione all'articolo 7 del Decreto che prevede la revoca integrale o parziale del contributo nel caso di mancato o parziale utilizzo, verificato attraverso controlli a campione dell'Agenzia per la coesione territoriale entro sei mesi dalla conclusione dell'annualità di riferimento. Sarebbe inoltre auspicabile - conclude Sciarabba - un confronto tra i comuni dello stesso ambito territoriale per consolidare politiche omogenee mirate sulle reali esigenze di sviluppo locale".
ANSA
CRONACA
COVID: VERSO IL LOCKDOWN NAZIONALE PER IL PERIODO DI NATALE. CONTE: "AVANTI SOLO UNITI"
INVARIATA L'INCIDENZA DEL CONTAGIO. BOCCIA: 'SAREMO RIGOROSI'
"Ascolteremo tutti i partiti, per fare in modo che l'azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso". Lo dice il premier Giuseppe Conte alla Stampa, parlando della verifica di governo e sottolineando che l'esecutivo "deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo.
Si può governare solo se c'è fiducia reciproca". Conte inoltre preannuncia nuove restrizioni: "Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata".
In Italia si continuano a sfiorare i 500 morti al giorno per il Covid e il governo deve decidere se e come stringere ancora le maglie nelle festività natalizie, specie per rendere impossibili gli assembramenti da shopping che si sono visti in tutte le grandi città, cercando di allontanare lo spettro della terza ondata a gennaio. Una decisione arriverà entro 48 ore, questa sera o mercoledì, con un'interlocuzione in corso con il Comitato tecnico scientifico (Cts), che ha fatto trapelare la necessità di misure più rigorose. L'ipotesi è quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi - un lockdown di fatto -, dalla vigilia a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti. Oppure quella - più probabile - di una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi. E con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20. "Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale - dice il ministro della Salute Roberto Speranza -, spero che in tempi brevi si possano prendere ulteriori misure per scongiurare un'ipotetica terza ondata". "Dobbiamo essere più rigorosi durante le festività", gli fa eco il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. "In Italia la curva dei contagi è in fase calante, mentre in Germania sta salendo", osserva; il che porta a escludere un lockdown nazionale di settimane sull'esempio tedesco. Ma la stretta ci sarà, con l'unica deroga forse degli spostamenti tra piccoli Comuni entro un certo numero di chilometri.
Misure da consolidare ed eventualmente estendere e rafforzare con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale. E' quanto avrebbero detto, secondo quanto si apprende, gli esperti del Cts nella riunione con il premier Conte e con i capi delegazione. La necessità di una nuova stretta, è stato spiegato dai tecnici, è legata all'impossibilità da un lato di un controllo capillare del territorio e dall'altro a dati ancora "preoccupanti", con un'incidenza dei nuovi casi ancora troppo alta (nell'ultimo monitoraggio era di 193 ogni 100 mila abitanti, quando dovrebbe essere a 50 ogni 100 mila per poter garantire il tracciamento). L'Italia, fanno notare gli esperti, ha anche un numero di morti giornaliero che supera quello della Germania - che ha però 20 milioni di abitanti in più -, e oltre metà del paese con le strutture sanitarie ancora sotto stress. Dunque, è la conclusione, "bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai".
I dati dei contagi
In Italia l'indice di contagiosità del virus SarsCoV2 torna a salire a 0,89 e, sebbene i 12.030 casi registrati dal ministero della Salute nelle ultime 24 ore indichino un calo, la situazione epidemiologica nel nostro Paese è indubbiamente difficile. I 491 decessi in più rispetto a ieri hanno spinto il totale delle morti oltre la soglia di 65.000, con 65.011. Un'analisi dell'andamento della mortalità fatta dal ministero della Salute indica inoltre che, dopo il calo delle settimane precedenti, dal 25 novembre al primo dicembre la mortalità da Covid in Italia rimane stabile o in lieve aumento nelle città del Nord. Non induce all'ottimismo la situazione stazionaria degli ingressi nelle unità di terapia intensiva, né il rapporto fra casi positivi con 103.584 tamponi eseguiti, risalito all'11,6%. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, "sono numeri ancora molto significativi. E' vero che nelle ultime settimane c'è stata una lieve flessione per le misure adottate, ma la battaglia non è vinta e ci vuole ancora tantissima cautela. Ci vuole poco a tornare indietro e vanificare gli sforzi delle ultime settimane". La guardia resta alta anche a livello internazionale, dopo l'annuncio in Gran Bretagna dell'identificazione di una nuova variante del virus SarsCoV2.
Resta confermata la parte del Dpcm del 3 dicembre scorso con la quale è stata disposta la chiusura nelle giornate festive e prefestive degli esercizi commerciali collocati all'interno di "parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole", a causa dell'emergenza Covid. Lo ha deciso il Tar del Lazio con due decreti monocratici firmati dal presidente della prima sezione.
LIVESICILIA
QUALITÀ DELLA VITA ED EFFETTO COVID: CITTÀ SICILIANE A PICCO
L'indagine del Sole 24 Ore: le province siciliane si piazzano dall'89esimo posto in poi.
di Redazione
Nell'anno più difficile tra contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene é Bologna la prima città per qualità della vita, secondo la 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori, pubblicata oggi, che stavolta intende raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sulle varie aree del Paese. Bologna guadagna ben 13 posizioni e traina un po' tutte le province dell'Emilia Romagna. Ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti: oltre al capoluogo, Parma (8ª), Forlì Cesena (14ª), Modena (15ª) e Reggio Emilia (17ª). Seconda è Bolzano e terza Trento, che hanno saputo tenere le posizioni anche nell'anno della pandemia, benché siano ora attese alla prova di un inverno difficile per l'economia della montagna. A parte queste due province, è' soprattutto il Nord a uscire penalizzato dagli effetti su larga scala del virus.Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova.
Pandemia e conseguenze al Nord
Colpita anche Milano - vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 - che perde 11 posizioni, dove pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione (con una media di 51 mq per famiglia). La crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33ª, in calo di 24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) oppure Napoli (92ª, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36ª, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19ª) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni. A registrare "scatti di crescita", piazzandosi nella top ten, sono anche altre province di medie dimensioni come Verona (4ª, +3 posizioni), Udine (6ª, +10 che ottiene la sua migliore performance in Giustizia e sicurezza) e Cagliari (9ª, +11, regina della categoria Demografia e salute). Se il Nord scende,il Sud non scala la classifica ma resta al fondo con i problemi di sempre. Questo anno chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno. In particolare, Bologna è prima in livello di Ricchezza e Consumi, quarta in Affari e Lavoro, seconda in Ambiente e Servizi, terza in Cultura e Tempo Libero.
La classifica sul fronte dei reati
Di contro non brilla per Sicurezza e gestione della giustizia (106ª): è nella parte bassa della graduatoria nazionale per denunce di furti, estorsioni, frodi, violenze sessuali, comune denominatore di molte città universitarie con un'alta presenza di fuorisede. Quanto al Sud ,le aree metropolitane guadagnano posizioni al capitolo Demografia e salute, proprio perché il virus ha picchiato più duro altrove, ma restano sul fondo nelle altre categorie dove pesano i divari strutturali ereditati dal passato. Per quanto riguarda l'impatto della pandemia dall'indagine emerge la profondità della crisi economica e sociale, per ora tenuta a bada da ammortizzatori, contributi e ristori statali. Il Reddito di cittadinanza aumenta nelle grandi metropoli e al Sud: a Milano, dove gli assegni sono poco meno di 13 ogni 1.000 abitanti, tra dicembre 2019 e agosto 2020 ne sono stati emessi il 40,3% in più. A Napoli e Palermo si tocca quota 49 e 51,5 contributi ogni 1,000 abitanti, in salita del 36% e del 33,2 per cento. Tra gennaio e settembre 2020, invece, le ore medie di cassa integrazione autorizzate sul territorio nazionale per ciascuna impresa sono salite del 5.975,21 per cento, con la situazione aspra in tutte le province d'Italia. Alcune aree hanno incrementato la spesa sociale per rispondere a bisogni come l'assistenza domiciliare e il trasporto di anziani e disabili. In base ai primi dati comunicati alla banca dati Siope, Bologna registra un aumento pro capite del 53,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ci sono, tuttavia, territori in cui, tra gennaio e giugno, la spesa sociale sembrerebbe calata molto rispetto allo stesso periodo 2019.
Il dinamismo imprenditoriale
Il dinamismo imprenditoriale, poi, caratterizza alcuni territori più inclini a cogliere le opportunità anche nella pandemia. In particolare, a Lecco (+30,77%), Prato (+29,69%), Brindisi (+26,61%), e Matera (+26,23%) sono aumentate le imprese che fanno e-commerce, mentre il boom di start up si registra a Imperia (+200%), Viterbo (+66,67%), Arezzo (+54,55%) e Siena (+50%). Nel Paese restano divari sul fronte dell'evoluzione digitale, che ha registrato una spinta senza precedenti e rappresentato un'àncora di salvezza per tanti settori, diventando un asset sempre più importante per il futuro. Tra i primati si rileva Firenze, premiata dall'indice di trasformazione digitale elaborato dal Forum Pa, mentre Viterbo è in testa per il numero di Spid erogate ogni mille abitanti, Monza e Brianza per la quota di enti pubblici che si affidano alla piattaforma unica Pago Pa e, infine, Milano per l'incidenza di imprese che fanno ecommerce sul totale.
Giù le province siciliane
L'effetto Covid fa crollare la qualità della vita nelle due province più dinamiche della Sicilia: Ragusa e Siracusa, che perdono rispettivamente 19 e 15 posizioni nella tradizionale classifica di fine anno del Sole24Ore. Siracusa addirittura si piazza al terzultimo posto (105) in tra le province italiane, mentre Ragusa precipita al 99°. Salgono di nove posti invece Palermo (89) e Messina (91), mentre Catania recupera 7 posizioni piazzandosi a quota 90. Quattro posti in più, rispetto all'anno scorso, per Agrigento: 98esima. Posizioni più o meno confermate per le altre province: Trapani rimane al 101° posto, Enna a quota 103 (sale di una posizione) e Caltanissetta, penultima in classifica, al numero 106 (sale un gradino) prima di Crotone. (ANSA)
QdS
FATTURA ELETTRONICA, COME CAMBIA LA COMPILAZIONE DALL'1 GENNAIO 2021
Lidia Sicurella
Fattura elettronica, come cambia la compilazione dall'1 gennaio 2021
Dall'Agenzia delle Entrate specifiche tecniche per operare sul sistema di interscambio Sdi. Nuovi codici per descrivere meglio la tipologia di documento che si sta emettendo
ROMA - L'Agenzia delle Entrate con provvedimento n.166579/2020 del 20 aprile 2020 a modifica del provvedimento n. 99922 del 28 febbraio 2020, ha predisposto le specifiche tecniche con cui poter operare sul sistema di interscambio Sdi.
A partire dal 1° gennaio 2021 sarà obbligatorio l'utilizzo del nuovo tracciato Xml della fattura elettronica vers. 1.6, ma lo stesso poteva essere utilizzato, in via facoltativa, già a partire dal 1° ottobre 2020 e sino a fine anno. Le motivazioni dello slittamento sono da imputare all'attuale situazione emergenziale dovuta alla crisi epidemiologica Covid-19 per la quale sono stati modificati i termini di utilizzo della nuova versione
In tale arco temporale, il SdI accetterà fatture elettroniche e note di variazione emesse sia con il nuovo tracciato che con quello attualmente in vigore, mentre a decorrere dal 2021 il SdI accetterà esclusivamente fatture elettroniche e note di variazione predisposte con il nuovo schema. Le principali modifiche riguardano codici specifici per tipo-documento (codice Td) e codici natura Iva dell'operazione (codice N).
Le modifiche più importanti concernono l'aggiunta di codici con l'obiettivo di descrivere nel miglior modo possibile la fattura che si sta emettendo. I codici "Tipo Documento" da 7 diventeranno 18, mentre i codici "Natura Operazione" passeranno da 7 a 21. Sarà dunque molto importante prestare attenzione alla compilazione delle fatture.
Con riferimento ai codici "Td" la Guida dell'Agenzia delle Entrate, oltre a fornire informazioni dettagliate sulla compilazione del documento in base alla tipologia (note di credito e debito semplificate, fatture da reverse charge interno, fatture per acquisti dall'estero) da come riferimento una tabella che associa a ciascun codice tipo-documento il relativo adempimento distinguendo tra fattura elettronica ordinaria e/o semplificata ed esterometro.
Nello specifico è stato inserito il codice Td16 relativo al reverse charge interno ed esterno, i codici Td17, Td18, Td19 relativi agli acquisti di beni e servizi da paesi esteri e il codice Td26 da utilizzare per la cessione di beni ammortizzabili e passaggi interni.
Per quanto concerne codici natura Iva delle operazioni, sempre la Guida dell'Agenzia, fornisce dettagli in merito alle sottocategorie che meglio esplicano le operazioni contrassegnate dai codici N2 (non soggette), N3 (non imponibili) e N6 (inversione contabile). A differenza della versione precedete del tracciato xml, le nuove direttive danno la possibilità di inserire e specificare ritenute di tipo previdenziale oltre alla ritenuta d'acconto. Pertanto, la procedura permetterà di inserire più ritenute con il nuovo tracciato, inoltre, diventerà facoltativa la compilazione del campo "importo" relativo al bollo.
Nel caso in cui sia previsto l'assolvimento dell'imposta di bollo rimarrà obbligatoria la valorizzazione del campo "Dati Bollo", ma diventerà facoltativa l'indicazione del relativo importo.
Relativamente al "Codice Natura", qualora venisse inserito in fatture non soggette ad Iva, per le quali si ha l'obbligo di indicare il motivo della non imponibilità si ha una duplice opzione: se si riceve una fattura con il Codice Natura errato, si tratta a tutti gli effetti di una fattura irregolare e quindi sanzionabile. Nel caso in cui si riceva una fattura con Codice Natura errato, se non si riceverà nota credito e nuova fattura corretta da parte del fornitore, sarà necessario emettere la cosiddetta "autofattura denuncia", utilizzando come codice Tipo Documento il Td20.