AGRIGENTONOTIZIE
CRONACA
ALESSANDRIA DELLA ROCCA, INAUGURATO LO SPORTELLO URP DEL LIBERO CONSORZIO PER IL MICROCREDITO
UFFICIO STAMPA LIBERO CONSORZIO AGRIGENTO
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie
E' stato inaugurato lo sportello Urp Microcredito organizzato dal Comune di Alessandria della Rocca ed il Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La manifestazione di inaugurazione si è svolta alle 10 e 30 di ieri mattina nell'Aula Consiliare del Palazzo Comunale del Comune di Alessandria della Rocca. Lo Sportello fornirà informazioni sulle opportunità di finanziamento offerte dall'Ente Nazionale per il Microcredito, sono rivolte soprattutto ai giovani fino a 29 anni, che non lavorano e non studiano, ma, che hanno una idea imprenditoriale anche piccola e, volendo, in continuità con l'azienda familiare.
Lo sportello è stato attivato grazie alla stipula di un protocollo di intesa sottoscritto dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, guidato dal Commissario Straordinario Dott. Alberto Di Pisa, e dalla Sindaca del Comune di Alessandria della Rocca, Preside Prof.ssa Giovanna Bubello.
Il Protocollo di intesa, redatto dal Settore Urp Microcredito guidato dal Dirigente Dott. Ignazio Gennaro, prevede che l'Ufficio Relazioni con il Pubblico che ha sede a Bivona, contribuisca con le proprie risorse umane, con comprovata esperienza, a presidiare la Sezione staccata con sede presso il comune di Alessandria della Rocca, inizialmente, per due giorni la settimana, martedi dalle 8.00 alle 14 e dalle 14.30 alle 18.00 e mercoledi dalle 8.00 alle 14.00.
L'inaugurazione si è svolta alla presenza della Sindaca del Comune di Alessandria della Rocca, Preside Prof.ssa Giovanna Bubello, ospite dell'evento, del Sindaco del Comune di Cianciana Dott. Francesco Martorana, della Dott.ssa Valentina Lupo, Responsabile dell'Area Sportelli dell'Ente Nazionale per il Microcredito per le province di Agrigento e Trapani che ha introdotto e condotto la manifestazione, assieme alla Prof. Bubello.
Di grande rilievo, è stato l'intervento, svoltosi in video conferenza, del Dott. Roberto Marta Direttore Nazionale Ente Nazionale per il Microcredito che, con la sua presenza ed il suo contributo on line, ha illustrato la missione dell'ente Nazionale per il Microcredito ed ha confermato la massima disponibilità a seguire ed assistere con attenzione tutti i giovani disponibili a mettersi in gioco ed a credere in un progetto "sassolino" di micro imprenditorialità.
Erano inoltre presenti: le operatrici dello sportello Urp Microcredito dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento presso la sede Urp di Bivona; alcune donne imprenditrici, rappresentanti di enti di patronato, consulenti del lavoro, consiglieri ed assessori comunali.
L'attivazione dello "sportello" si inquadra nell'ambito delle iniziative che l'ex Provincia, attraverso il proprio Ufficio relazioni con il pubblico, svolge già da tempo sul territorio al fine di inculcare, particolarmente tra le nuove generazioni in questo momento di grave congiuntura economica la cultura del "selfiemployment".
Il tutto sarà realizzato senza alcun onere economico per i due Enti e con grande vantaggio per il territorio: nella sostanza il Comune metterà a disposizione dello "sportello" i relativi locali, facilmente accessibili al pubblico, all'interno del Palazzo di città nonchè la necessaria dotazione strumentale, mentre il libero Consorzio metterà a disposizione il proprio personale dotato del necessario "know how" e della relativa professionalità.
Il Libero Consorzio comunale nel dicembre del 2018 scorso ha stipulato una convenzione con l'Ente nazionale per il Microcredito (ente di diritto pubblico che opera sotto la vigilanza del Governo nazionale) una convenzione che lo abilita a svolgere attività di consulenza ed informazioni - attraverso gli Uffici relazioni con il pubblico dislocati sul territorio - ai giovani che intendano avviare una piccola attività imprenditoriale.
In seguito a tale convenzione il Personale del Libero consorzio ha svolto un apposito percorso formativo che ha consentito allo stesso di acquisire la necessaria professionalità.
In questi due anni di attivita, sono già diverse decine i giovani che - grazie a questa attività di consulenza svolta dal Personale dell' Urp - hanno potuto conoscere le opportunità economie offerte dal Microcredito ed avviati i relativi progetti.
GRANDANGOLO
INCONTRI FORMATIVI DELLA PROTEZIONE CIVILE: AL VIA ALLA CONCLUSIONE
di Redazione
Quinto ed ultimo appuntamento, domani, 16 dicembre, con la serie di incontri formativi con gli studenti dell'I.I.S.S. "Fazello" di Sciacca condotti in remoto dalla sede dell'Ufficio di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento su richiesta della dirigente prof.ssa Giovanna Pisano. Gli incontri hanno finora riscosso una notevole attenzione da parte degli studenti che hanno potuto ascoltare dal funzionario responsabile dr. Marzio Tuttolomondo le problematiche connesse alle situazioni che richiedono la collaborazione e l'intervento dell'Ufficio Provinciale di Protezione Civile. Gli studenti appartengono a tutte le classi delle tre sezioni del "Fazello" di Sciacca (sez. Liceo Classico "Fazello" e Artistico "Bonachia" di Sciacca e L. Scientifico "Archimede" di Menfi).
Particolare interesse hanno suscitato i piani di protezione civile e le spiegazioni sui comportamenti da assumere in caso di eventi calamitosi. Analizzate anche altre tematiche, come l'emanazione dei bollettini della Protezione Civile Regionale che segnala quotidianamente le eventuali criticità per possibili eventi di pioggia che potrebbero dar corso a situazioni di rischio idrogeologico e idraulico (allerta meteo). Sono state illustrate inoltre le iniziative periodiche dell'Ufficio Provinciale di Protezione Civile in collaborazione con altre istituzioni, come, ad esempio, il programma antincendio nella stagione estiva.
Gli incontri, si sono svolti in videoconferenza. Domani, come detto, ultimo appuntamento, protagonisti gli studenti delle seconde classi delle tre sezioni del "Fazello".
ISTAT, ITALIA SEMPRE PIÙ VECCHIA: CALANO I RESIDENTI MA AUMENTANO STRANIERIAD AGRIGENTO IL TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE PIÙ BASSO D'ITALIA
di Redazione
L'età media degli italiani si e' innalzata nel 2019 di due anni rispetto al 2011 (da 43 a 45 anni) ed e' cresciuto l'indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra gli over 65 anni e gli under 15 fino al 180%. Lo si legge nel Censimento Istat sul 2019 secondo il quale "Il numero di anziani per bambino passa da meno di uno nel 1951 a cinque nel 2019 (era 3,8 nel 2011) e l'indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra la popolazione di 65 anni e piu' e quella con meno di 15 anni) e' notevolmente aumentato, dal 33,5% del 1951 a quasi il 180% del 2019 (148,7% nel 2001)".
Età media
Il comune piu' giovane e' Orta di Atella, in provincia di Caserta, con una eta' media di 35,3 anni; quello piu' vecchio e' Fascia, in provincia di Genova, dove l'eta' media supera i 66 anni. La Campania, con 42 anni, e' la regione con la popolazione piu' giovane, seguita da Trentino Alto Adige (43 anni), Sicilia e Calabria (entrambe con 44 anni). La Liguria si conferma la regione con l'eta' media piu' elevata (49 anni). Anche nel 1951 la Campania e la Liguria erano la regione piu' giovane e quella piu' vecchia ma, per entrambe, l'eta' media risultava piu' bassa di 13-14 anni rispetto a quella registrata nel 2019.
Residenti
Calano ancora i residenti in Italia nel 2019: a fine anno - si legge nel censimento Istat con i dati definitivi -la popolazione censita in Italia al 31 ammonta a 59.641.488 residenti , circa 175mila persone in meno rispetto al 31 dicembre 2018, pari a -0,3% , ma risulta sostanzialmente stabile nel confronto con il 2011 (anno dell'ultimo censimento di tipo tradizionale), quando si contarono 59.433.744 residenti (+0,3%, per un totale di +207.744 individui). Rispetto al 2011, i residenti diminuiscono nell'Italia Meridionale e nelle Isole (-1,9% e -2,3%), e aumentano nell'Italia Centrale (+2%) e in entrambe le ripartizioni del Nord.
Popolazione straniera
In Italia diminuisce la popolazione complessiva ma aumenta quella straniera che nel 2019 ha superato i cinque milioni (5.039,637) grazie a una crescita di 43.480 unita' rispetto al 2018. Lo si legge nel Censimento pubblicato dall'Istat sul 2019. Tra il 2001 e il 2019 gli stranieri sono aumentati di 3,7 milioni di unita'. La crescita degli stranieri non e' riuscita pero' a compensare il decremento della popolazione complessiva residente in Italia (-175.185 unita') che, di fatto, equivale a un calo demografico di quasi 220 mila residenti autoctoni. Nel 2019 il peso della componente straniera rispetto alla popolazione totale e' di 8,4 individui ogni 100 censiti.
Lavoro
Tra la popolazione residente di 15 anni e piu', le forze di lavoro ammontano al 52,5%, dal 50,8% del censimento 2011 mentre calano gli inattivi (47,5% da 49,2%. Gli occupati salgono al 45,6% dal 45,0% del 2011 (23.662.471 da 23.017.840). La quota di disoccupati passa invece dal 5,8% al 6,9%. Lo rileva l'Istat nel rapporto Sul 'Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni - Prima diffusione dei dati definitivi 2018 e 2019′. Quote di occupati sopra la media nazionale (45,6%) si rilevano nelle regioni del Nord e del Centro. Le percentuali piu' elevate sono quelle del Trentino - Alto Adige (55,6%) e di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, con valori compresi tra il 51,7% e il 51,0%. Livelli piu' bassi si registrano principalmente nel Mezzogiorno, soprattutto in Campania (37,3%), Calabria (36,5%) e Sicilia (34,9%). A livello provinciale, i tassi di occupazione femminile piu' alti si hanno a Bologna e Parmate (46,2% e 45,9%), quelli piu' bassi a Caltanissetta (22,3%) e Agrigento (23,3%).
LIVESICILIA
LE EX PROVINCE ANDRANNO AL VOTO NELLA SECONDA METÀ DI MARZO
di Redazione
PALERMO - Con 27 voti a favore e 7 contrari l'Ars ha approvato la legge "Disposizioni urgenti per il rinnovo degli organi elettivi dei comuni e degli enti di area vasta". Le elezioni di secondo livello per i Liberi Consorzi di Comuni e Città metropolitane si terranno tra il 15 ed il 31 marzo 2021. Le elezioni amministrative previste lo scorso autunno e slittate a causa del Covid, si terranno tra il 1 ed il 31 marzo 2021.
A Vittoria e San Biagio Platani, amministrazioni sciolte per infiltrazioni della criminalità organizzata, le elezioni erano state "annullate" e dunque le procedure per la presentazione di liste e candidati dovranno ripartire da zero. Diverso il caso del Comune di Tremestieri Etneo, dove il voto era stato "sospeso" dalla Regione in seguito ad un'indagine della Procura di Catania: lì sono ancora valide le liste già presentate lo scorso autunno.
Nel corso della seduta di oggi l'Ars ha anche approvato il ddl per la valorizzazione del tartufo in Sicilia. "Oggi il parlamento siciliano ha colmato un vuoto normativo votando una legge che consentirà di regolamentare il settore della raccolta del tartufo nell'isola, contribuendo alla protezione dell'ambiente, ponendo freno alla raccolta indiscriminata e gettando le basi per uno sfruttamento economico controllato della coltivazione". Lo dicono i parlamentari regionali del Partito democratico Michele Catanzaro e Nello Di Pasquale, primi firmatari della proposta di legge.
"La Sicilia è terra di tartufi ma in pochi lo sanno - aggiungono -. Il sottosuolo siciliano è ricco di 'pepite' di tartufo e già da anni sono stati avviati studi per l'individuazione di zone della Sicilia microbiologicamente adatte alla coltivazione - continuano - ma l'assenza di una regolamentazione aveva consentito a predatori che venivano da altre regioni di raccogliere in maniera indiscriminata, senza alcun limite, senza controlli e senza rispetto per il territorio. La legge appena approvata - spiegano Catanzaro e Dipaquale - prevede regole simili a quelle per la raccolta dei funghi spontanei, a partire dal tesserino per i raccoglitori, il limite per la raccolta, tempi e modalità di raccolta, oltre ai criteri per la lavorazione e la conservazione ed ai divieti di raccolta di notte, nelle zone protette per la fauna selvatica, nei giorni in cui è consentita la caccia".
"La Sicilia ha le carte in regola per aspirare a diventare regione di produzioni di eccellenza anche nel settore della tartuficoltura - concludono - sviluppando un settore in grado di creare sviluppo nell'economia agricola di tanti piccoli centri montani", concludono. La prossima seduta si terrà domani alle 16.
QDS
QUALITÀ DELLA VITA, IN SICILIA L'ENNESIMO DOPPIO FLOP, MA NEL 2021 SI POTRÀ RILANCIARE IL TERRITORIO
Paola Giordano
Qualità della vita, in Sicilia l'ennesimo doppio flop, ma nel 2021 si potrà rilanciare il territorio
Città siciliane bocciate da ItaliaOggi e Il Sole 24 Ore. Toccato il fondo, è arrivato il momento di risalire la china. Per dare voce ai sindaci, abbiamo sentito il primo cittadino di Agrigento, Micciché, che ha da poco iniziato il proprio percorso alla guida della Città dei Templi
L'ennesima bocciatura alle province dell'Isola è arrivata puntuale come un orologio svizzero. A infliggerla le due tradizionali indagini di fine anno sulla qualità della vita svolte una da ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma e dal Sole 24 Ore.
In entrambe le graduatorie generali, infatti, al di là di qualche variazione nel posizionamento in classifica, il risultato per le province siciliane non è positivo e, salvo poche eccezioni, esse ricoprono gli ultimi posti degli elenchi relativi ai macro-indicatori (nove per ItaliaOggi, sei per il Sole).
Tra le peggiori performance quella nel settore ambientale, dove le isolane, nell'indagine del Sole, perdono parecchio terreno rispetto allo scorso anno. Discreti invece i risultati rilevati da ItaliaOggi sul sistema salute.
La strada verso una migliore vivibilità nelle nostre province è insomma ancora tutta in salita.
A livello generale l'Isola non oltrepassa il 90° posto nella classifica generale di ItaliaOggi, dove quattro province si piazzano in postazioni a tre cifre: Ragusa (100^ a sorpresa, visto che nel 2019 era la prima tra le siciliane), Enna (102^), Siracusa (104^) e Agrigento (105^). A quest'ultima, nonostante il recupero di due posti, va la maglia nera tra le province siciliane. La prima tra le isolane è Messina (90^) che rispetto alla scorso anno recupera cinque posizioni. Risale di dodici gradini Catania, che da 104^ diventa 92^, mentre Trapani e Caltanissetta recuperano entrambe sei posti, piazzandosi rispettivamente 95^ e 97^. Quasi stabile Palermo, che perde una sola posizione e si ferma al 99° posto.
Anche per la graduatoria del Sole le siciliane raschiano il fondo del barile con ben quattro province sotto quota 100: Trapani (stabile alla 101^ posizione), Enna (103^), Siracusa (che scende di quindici posti precipitando alla 105^ posizione) e Caltanissetta (106^). Ragusa sprofonda di diciannove posizioni piazzandosi 99^ (vedi approfondimento a pagina 15, ndr) e registrando il peggior risultato rispetto all'anno precedente, mentre Agrigento e le big (Catania, Messina e Palermo) migliorano le proprie performance pur restando lontane anni luce dal podio.
Entrando nel dettaglio di alcuni dei macro-indicatori analizzati da ItaliaOggi, come si evince nelle tabelle rappresentate in basso, le siciliane registrano una scarsa performance in Affari e Lavoro. Discreti i risultati nel Sistema Salute - dove ad eccezione di Trapani, Siracusa e Agrigento, le restanti province dell'Isola si pongono nella fascia "accettabile" - e nell'area Reati e giustizia, dove spicca la 9^ posizione di Enna.
Disastrosa è invece la prestazione dell'Isola nel macro-settore del Sole sintetizzato come Ambiente e servizi: solo Palermo registra un balzo in avanti rispetto allo scorso anno (risale di nove posti) ma il miglioramento non basta a posizionarla tra le migliori: si ferma infatti alla 92^ posizione. Tutte le altre crollano e, addirittura, Agrigento, Siracusa ed Enna perdono oltre 40 posizioni. Va male anche sul fronte Cultura e tempo libero: Agrigento è stabile al 106° posto, Enna e Caltanissetta recuperano tre gradini ma rimangono sotto la 100^ posizione, tutte le altre scivolano in un range che oscilla tra il -3 di Trapani al -31 di Siracusa.
Tutti rimandati quindi, in un anno che definire difficile può sembrare quasi un eufemismo. Dal 2021 i sindaci della Sicilia dovranno necessariamente rimboccarsi le maniche per invertire una tendenza che dura da troppo tempo, affrontando anche le difficoltà che il Covid-19 sta portando con sé.
Per dare voce agli amministratori locali, abbiamo voluto sentire il neo sindaco di Agrigento Franco Micciché (insediatosi poco più di un mese fa), al quale spetta il non facile compito di risollevare le sorti della Città dei Templi, anche alla luce dei risultati conseguiti a livello nazionale.
Interpellato alla luce della scarsa performance agrigentina, il neo sindaco Franco Miccichè (insediatosi da poco più di un mese) ha spiegato al QdS il piano della sua giovane Amministrazione per risalire la china.
Sindaco Miccichè, quali sono gli obiettivi che la sua Amministrazione intende perseguire sul fronte della sicurezza?
"Abbiamo pensato da subito a un sistema di videosorveglianza in tutta la città, sia per la sicurezza, sia per contrastare la problematica dell'abbandono dei rifiuti. Ho già parlato con il comandante provinciale dei Carabinieri e con il Prefetto. Partiremo sicuramente da questo".
A proposito di rifiuti, cosa ha in programma di fare in ambito ambientale?
"La questione dei rifiuti è una piaga per Agrigento e per tante altre realtà dell'Isola. Cercheremo di risolverla in parte con la videosorveglianza, ma faremo anche la prova di creare alcune isole ecologiche dove si potrà conferire anche con la tessera sanitaria. Questo farà sì che si possa fare anche un censimento delle utenze. Sul fronte del decoro urbano e del verde pubblico, ho iniziato da subito a intervenire: per esempio viale della Vittoria, un viale di due chilometri alberato con dei ficus che da più di dieci anni non venivano potati, era diventato una foresta. Con le risorse che sono riuscito a reperire ho fatto eseguire la potatura di questi ficus, grazie a cui ora l'immagine di quella strada è completamente diversa, perché sono venuti fuori gli edifici antichi di Agrigento che si affacciano sul viale. Attraversandolo, adesso mi sento in una città europea. Stiamo poi affidando alcune aiuole ai privati e altre le ho adottate io stesso. Ho fatto ripristinare l'illuminazione nel monumento dei caduti nella Villa Bonfiglio e sto facendo riqualificare la grande fontana, trovando anche degli sponsor. Spendendomi in prima persona sto notando che i cittadini mi stanno venendo dietro. La gente è invogliata a spendere i soldi per la propria città se vede che c'è amore da parte dell'Amministrazione. Quello della cura dell'ambiente sarà un obiettivo continuo".
Sul fronte della sanità, cosa potrà fare la sua Amministrazione?
"Sto aiutando l'Asp di Agrigento sulla problematica del Covid. Ho istituito un drive-in per la somministrazione di tamponi rapidi, contribuendo con dei gazebo da fiera nello spiazzo della Casa natale di Pirandello. Ho istituito un ufficio Covid dove vi sono un operatore che supporta i pazienti positivi che si trovano a casa da soli e una rete di volontari con cui stiamo cercando di organizzare sia la spesa a domicilio, sia un servizio di dog sitter".
Ultimo tema: turismo e cultura. Quali sono gli obiettivi in questi settori?
" Il mio obiettivo su questo fronte lo posso riassumere nella frase 'Oltre la valle c'è...'. La Valle dei Templi rappresenta oggi l'unica attrazione per i turisti che arrivano ad Agrigento per poche ore, toccata e fuga. Noi abbiamo anche un litorale che è meraviglioso, la Scala dei Turchi, Punta Bianca, il Parco archeologico, il Museo archeologico, il centro storico con una bellissima Cattedrale, il Museo civico di fronte al Palazzo di città, la cui riqualificazione stiamo completando, due splendidi borghi della Sicilia antica, Giardina Gallotti e Montaperto. Voglio fare un'unica rete, dal mare fino alla montagna, creando un percorso unico per far sì che il turista resti almeno una settimana. Sono riuscito a ottenere il rifacimento del porticciolo turistico di San Leone, i cui lavori partiranno a gennaio. Sarà interamente riqualificato, verranno installate panchine per consentire di godere della splendida vista sul mare. In ambito strettamente culturale, Agrigento vanta rassegne e premi di alto livello come l'Efebo d'oro, che è nato qui, la Settimana pirandelliana, il Premio Pirandello. Voglio poi riuscire a far nascere, dopo la settimana delle tragedie greche di Siracusa, in continuità, le tragedie greche ad Agrigento, nel nostro Teatro archeologico".
Il suo è un programma ambizioso. Crede di riuscire a realizzarlo nei prossimi cinque anni?
"Io penso di sì e penso di portarlo avanti grazie alla mia umiltà, perché sto riuscendo ad avere accordi e risposte dagli altri Enti che, finora, erano stati assenti soltanto perché non erano stati interpellati".
CANICATTIWEB
AD AGRIGENTO, CALTANISSETTA ED ENNA LE TARIFFE SONO INSOSTENIBILI. COSTANO IL DOPPIO DELLA MEDIA NAZIONALE
Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie
«Tanto tuonò che piovve. Le bollette più care d'Italia sono un'amara realtà per i cittadini dei territori di Agrigento, Caltanissetta ed Enna. Come Cisl - interviene il segretario generale cislino delle tre province, Emanuele Gallo - da tempo lanciavamo l'allarme sull'insostenibilità di tariffe superiori al doppio della media nazionale. Adesso gli utenti agrigentini ricevono bollette conguagliate dal 2018 mentre tutti gli altri cittadini delle province di Caltanissetta ed Enna tremano all'idea di subire nuovi aumenti. Si prospetta un salasso per famiglie e imprese già messe in forte difficoltà dalla crisi pandemica».
«Sono ben giustificabili: il malumore dei cittadini, le prese di posizione della società civile nonché la protesta di associazioni e movimenti civici per queste iniziative amministrative caratterizzate da scarsa sensibilità - sottolinea Emanuele Gallo - che non tengono conto delle varie criticità dell'attuale situazione. Le tre Ati di Agrigento, Caltanissetta ed Enna non possono trincerarsi dietro l'obbligo di dar applicazione alle delibere approvate dalle loro assemblee come non devono scaricare sull'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) le responsabilità della revisione al rialzo delle tariffe. E' bene ricordare che sul prezzo dell'acqua influisce il rapporto dei costi e degli " investimenti privati" che le Ati approvano nei confronti dei gestori Girgenti Acque, Caltaqua, AcquaEnna. Alla luce di quanto sta accadendo è doveroso che proprio le Ati facciano una verifica puntuale sui rapporti contrattuali con i gestori, puntando sui fondi del Recovery Fund che rappresentano un valida opportunità per sostenere investimenti strutturali che sgravano l'utente finale».
«Stiamo vivendo un momento difficile che richiede un grande sforzo comune per questo - prosegue Emanale Gallo - mi appello agli enti che gestiscono il servizio di erogazione idrica nonché alla deputazione nazionale e regionale affinché intervengano con la dovuta solerzia. La strada per bloccare futuri aumenti esiste. Basta ricorrere all'applicazione dell'articolo 6 della legge regionale n. 19 del 2015 che affida al Presidente della regione, riporto testualmente, la valutazione della "sussistenza dei presupposti per l'eventuale esercizio del diritto di recesso dalla Convenzione con Siciliacque S.p.A. ed in ogni caso avvia le procedure per la revisione della stessa al fine di allinearla ai principi generali dell'ordinamento giuridico statale e comunitario diretti a garantire la possibilità di accesso, secondo criteri di solidarietà, all'acqua in quanto bene pubblico primario, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, nonché alle direttive emanate dall'Autorità nazionale per l'energia elettrica ed il gas"».
«Ai sindaci di Sciacca Francesca Valenti, di Niscemi Massimiliano Conti, di Enna Maurizio Dipietro, nella qualità di presidenti Ati delle tre province, come Cisl sollecitiamo un tempestivo intervento. Per quel che ci riguarda - conclude Emanuele Gallo - siamo disponibili a sostenere tutte quelle iniziative che possano migliorare la vita economica e sociale dei cittadini per i quali le nuove tariffe dell'acqua, riviste al rialzo e retroattive, sono uno sgradito regalo di Natale».