Giornale di Sicilia
Maltempo a Cattolica Eraclea, frana un costone lungo la provinciale 31
Frana una porzione del costone che sovrasta la strada provinciale 31, Cattolica Eraclea-Cianciana. A causa delle intense piogge delle ultime ore, numerosi massi e detriti si sono staccati dal costone e sono finiti sulla carreggiata stradale.
Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito. A quanto pare, quando il cedimento si è registrato non c'era nessun automobilista in transito. Ieri mattina, in maniera fulminea, sono intervenuti tecnici ed operai del Libero consorzio comunale di Agrigento che hanno provveduto prima a delimitare l'area interessata dal cedimento e poi ad eliminare le condizioni di pericolo per la circolazione degli automezzi.
«La frana provocata dal maltempo degli ultimi giorni ha richiesto l'utilizzo di un escavatore -hanno reso noto, ieri, dal Libero consorzio comunale - per rimuovere i numerosi massi staccati dal costone prospiciente il manto stradale. La stessa area che è transitabile è stata poi transennata». Dall'ex Provincia regionale, così come anche dalla Protezione civile comunale, ieri, è stato rinnovato l'invito alla prudenza. Le pessime condizioni del tempo - con forti venti di burrasca, piogge e mareggiate anche violente - dovrebbero continuare almeno fino alla mattinata odierna.
Agrigentotv
Rimorchio travolse auto lungo la provinciale: 57enne muore dopo 9 giorni - Agrigentotv.it
E' morto l'automobilista che, lo scorso 15 gennaio, rimase coinvolto nell'incidente stradale lungo la provinciale 24, all'altezza del bivio Tumarrano, a Cammarata. L'uomo - Giuseppe Tatano, ragioniere di 57 anni di Cammarata, - era alla guida di una Fiat Punto quando l'auto venne travolta da un rimorchio che - stando a quanto venne, allora, ricostruito - si sganciò improvvisamente dalla motrice.
AGRIGENTONOTIZIE
Incidenti stradali / Cammarata
RIMORCHIO TRAVOLSE AUTO LUNGO LA PROVINCIALE: 57ENNE MUORE DOPO 9 GIORNI
Giuseppe Tatano, ragioniere di Cammarata, era alla guida della Fiat Punto. Il ferito venne, allora, trasferito in elisoccorso all'ospedale "Sant'Elia"
Redazione
Per nove giorni ha lottato - all'ospedale "Sant'Elia" di Caltanissetta dove era stato ricoverato - contro la morte. Ieri sera, però, il suo cuore si è arreso. E' morto l'automobilista che, lo scorso 15 gennaio, rimase coinvolto nell'incidente stradale lungo la provinciale 24, all'altezza del bivio Tumarrano, a Cammarata. L'uomo - Giuseppe Tatano, ragioniere di 57 anni di Cammarata, - era alla guida di una Fiat Punto quando l'auto venne travolta da un rimorchio che - stando a quanto venne, allora, ricostruito - si sganciò improvvisamente dalla motrice.
Il rimorchio finì contro due auto che - stando sempre alle ricostruzioni di quel giorno - lo stavano seguendo. Fra queste, la Fiat Punto che rimase schiacciata fra il rimorchio e il guard-rail. Il ragioniere di Cammarata venne estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento e trasferito, con l'elisoccorso delo 118, all'ospedale di Caltanissetta. Per nove giorni, Tatano è rimasto ricoverato - e in delicatissime condizioni - al "Sant'Elia" dove, ieri sera, è spirato.
Cronaca
MUSUMECI: "SE IL CALO DEI CONTAGI DOVESSE RESTARE COSTANTE NEL WEEKEND TORNEREMO ARANCIONI"
Pillole di ottimismo da parte del governatore che in collegamento tv alla Rai è intervenuto anche sull'ipotesi di vaccini anti Covid somministrati a chi non ne aveva ancora il diritto: "Lasciamo che sia la magistratura a indagare ma noi intanto avviamo anche degli accertamenti"
Redazione
"La zona rossa non è stata un capriccio ma una necessità. Pensate che eravamo arrivati a 1.970 contagi e 40 decessi in un giorno. Siamo alla seconda e ultima settimana di questo provvedimento e per fortuna i dati cominciano a essere incoraggianti, anche se il numero dei morti rimane purtroppo ancora alto. Io sono fiducioso: se il calo dovesse restare costante alla fine di questa settimana potremmo lasciare la zona rossa e tornare a 'respirare' nella 'zona arancione'". Parole e musiche di Nello Musumeci intervistato nel corso di 'Oggi è un altro giorno', su Rai1.
Pillole di ottimismo da parte del governatore che è intervenuto anche sull'ipotesi di vaccini anti Covid somministrati a chi non ne aveva ancora il diritto: "Lasciamo che sia la magistratura a indagare ma noi, intanto, avviamo anche degli accertamenti - ha detto -. L'assessore alla Salute Razza ha disposto gli accertamenti in due casi e se le notizie di stampa dovessero risultare fondate saranno individuate le responsabilità. Se gli eventuali responsabili saranno individuati tra il personale della Regione, inoltre, scatteranno le sanzioni ma in ogni caso la nostra è una condanna assoluta senza se e senza ma".
In merito alla temporanea riduzione di vaccini anti Covid consegnati dall'azienda Musumeci ha aggiunto: "Abbiamo il dovere di pretendere il rispetto delle norme contrattuali: in Italia ci sono tre stabilimenti Pfizer, uno dei quali a Catania, sono convinto che a estremi rimedi bisognerebbe ricorrere con la requisizione di una parte della produzione".
Così invece sugli eventuali 'furbetti' che in Sicilia hanno ricevuto la prima dose di vaccino senza averne diritto: "Non c'è possibilità di avere anche il richiamo che completa la copertura. Queste persone non ne hanno titolo e quindi non c'è possibilità - ha precisato il governatore -, sarebbe come diventare complici o avallare questo comportamento".
Chiusura con un cenno sui fatti di Caccamo, paese in cui ieri è stata trovata morta una ragazza di 17 anni: "Una brutta storia che ha colpito tutti noi siciliani, soprattutto per l'età dei protagonisti che deve farci riflettere". Le indagini della procura di Termini Imerese oggi hanno portato al fermo del fidanzato 19enne Pietro Morreale, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Musumeci ha quindi espresso "a nome di tutta la comunità siciliana" i sentimenti di "vicinanza, cordoglio e condivisione del dolore" alla famiglia della vittima.
GdS
INFRASTRUTTURE
MALTEMPO A CATTOLICA ERACLEA, FRANA UN COSTONE LUNGO LA PROVINCIALE 31
Frana una porzione del costone che sovrasta la strada provinciale 31, Cattolica Eraclea-Cianciana. A causa delle intense piogge delle ultime ore, numerosi massi e detriti si sono staccati dal costone e sono finiti sulla carreggiata stradale.
Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito. A quanto pare, quando il cedimento si è registrato non c'era nessun automobilista in transito. Ieri mattina, in maniera fulminea, sono intervenuti tecnici ed operai del Libero consorzio comunale di Agrigento che hanno provveduto prima a delimitare l'area interessata dal cedimento e poi ad eliminare le condizioni di pericolo per la circolazione degli automezzi.
«La frana provocata dal maltempo degli ultimi giorni ha richiesto l'utilizzo di un escavatore -hanno reso noto, ieri, dal Libero consorzio comunale - per rimuovere i numerosi massi staccati dal costone prospiciente il manto stradale. La stessa area che è transitabile è stata poi transennata».
Dall'ex Provincia regionale, così come anche dalla Protezione civile comunale, ieri, è stato rinnovato l'invito alla prudenza. Le pessime condizioni del tempo - con forti venti di burrasca, piogge e mareggiate anche violente - dovrebbero continuare almeno fino alla mattinata odierna.
GRANDANGOLO
GAL SICILIA CENTRO MERIDIONALE, 2 MILIONI DI EURO PER LA VALORIZZAZIONE DEI PATRIMONI CULTURALI DI 13 COMUNI
di Redazione
Si è svolta in video conferenza a causa dell'emergenza COVID19, l'assemblea dei sindaci soci e partner del Gal Sicilia Centro Meridionale per discutere dei 2 milioni di euro che serviranno per la valorizzazione dei patrimoni culturali per i Comuni di Camastra, Comitini, Castrofilippo, Campobello di Licata, Canicattì, Grotte, Lampedusa e Linosa, Licata, Naro, Racalmuto e Ravanusa.
Durante l'incontro il Presidente del GAL, Giuseppe Guagliano, ha fatto il punto sullo stato di attuazione del PAL "Distretto Rurale Sicilia Centro Meridionale" in merito ai bandi relativi alle iniziative private con un totale di risorse finanziarie pari complessivamente a due milioni e ottocento mila euro. Inoltre, il responsabile di Piano, architetto. Olindo Terrana, ha illustrato i prossimi bandi che saranno pubblicati dal GAL e che hanno come beneficiari i comuni, nello specifico la Misura 7.5 per complessivi due milioni di euro per la realizzazione di Centri Museali Multimediali per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale rurale del territorio del GAL SCM, dei prodotti tipici locali e delle risorse umane, nonché un' area espositiva con una mostra di pittura permanente dedicata ai Magistrati vittime della mafia: Scaglione, Costa, Terranova, Chinnici, Saetta, Livatino, Ciaccio Montalto, Giacomelli, Falcone, Morvillo, Borsellino, da realizzare a Canicattì a Palazzo Stella dove si trova la sede del GAL. A questo bisogna aggiungere la realizzazione degli Itinerari Tematici Integrati, con la relativa segnaletica, arredi con la promozione attraverso una piattaforma informatica e delle brochure comunicative e le Oasi dell'accoglienza. I sindaci hanno ribadito la volontà di valorizzare le specificità dei singoli territorio nell'ambito della rete de comuni portata avanti dal Gal in modo tale da ottenere la crescita socio-economica dell'intero territorio e per tale ragione bisognerà lavorare in sinergia per raggiungere tali ambiziosi traguardi. Sulla base del lavoro di concertazione condotto dall'ufficio di piano del GAL ,insieme ai sindaci, è stata avviata pure la discussione sulla nuova programmazione 2021-2027, sul Piano Nazionale di ripresa e Resilienza Next Generation Italia al fine di portare sul territorio del GAL Sicilia Centro Meridionale più risorse finanziarie possibili.
CANICATTIWEB
QUASI 1MILIONE DI EMIGRATI IN 10 ANNI: TASSO ELEVATO NELL'AGRIGENTINO
Scritto da Redazione Canicatti Web
Nell'ultimo decennio si è registrato un significativo aumento delle emigrazioni all'estero di cittadini italiani ed un volume di rientri che non ha bilanciato le uscite (complessivamente 899mila espatri e 372mila rimpatri). Di conseguenza i saldi migratori con l'estero dei cittadini italiani, soprattutto a partire dal 2015, sono stati in media negativi per 69mila unità l'anno. Lo rende noto l'Istat. Nel 2019 il volume complessivo delle cancellazioni anagrafiche per l'estero è di 180mila unità, in aumento del 14,4% rispetto all'anno precedente. Le emigrazioni dei cittadini italiani sono il 68% del totale (122.020). Se si considera il numero dei rimpatri (iscrizioni anagrafiche dall'estero di cittadini italiani), pari a 68.207, il calcolo del saldo migratorio con l'estero degli italiani (iscrizioni meno cancellazioni anagrafiche) restituisce un valore negativo di 53.813 unità. Il tasso di emigratorietà dei cittadini italiani è pari a 2,2 per mille. È il Nord la ripartizione di residenza da cui partono i flussi più consistenti di trasferimenti all'estero di cittadini italiani, in termini sia assoluti (59mila, pari al 49% degli espatri) sia relativi rispetto alla popolazione residente (2,4 italiani per mille residenti). Dal Mezzogiorno si sono trasferiti all'estero oltre 43mila italiani (2,2 per mille) mentre dal Centro sono espatriati circa 19mila connazionali, con un tasso di emigratorietà (1,8 per mille) sotto la media nazionale.
La distribuzione degli espatri per regione di partenza mette in evidenza una situazione più eterogenea: la regione da cui emigrano più italiani, in valore assoluto, è la Lombardia con un numero di cancellazioni anagrafiche per l'estero pari a 23mila; seguono Sicilia e Veneto (entrambe 12mila), Campania (11mila) e Lazio (9mila). In termini relativi, rispetto alla popolazione italiana residente nelle regioni, il tasso di emigratorietà più elevato si ha in Trentino-Alto Adige (4 italiani per mille residenti). In Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Veneto, Sicilia, Molise, Lombardia e Abruzzo la propensione a emigrare è di circa 3 italiani per mille residenti. Le regioni con il tasso di emigratorietà per l'estero più basso sono invece Toscana, Liguria e Lazio, che presentano valori pari a circa 1,7 per mille. A un maggior dettaglio territoriale, in termini assoluti i flussi di cittadini italiani diretti verso l'estero provengono principalmente dalle prime tre città metropolitane per ampiezza demografica: Milano (7mila), Roma (6mila) e Napoli (5mila). In termini relativi, rispetto alla popolazione italiana residente nelle province, i tassi più elevati di emigratorietà degli italiani si rilevano a Bolzano (5 per mille), Trieste e Imperia (entrambe 4 per mille), Vicenza (3,8 per mille), Cosenza, Treviso, Agrigento e Isernia (tutte 3,6 per mille); quelli più bassi si registrano nelle province di Prato e Firenze (1 per mille).