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rassegna stampa del 27 gennaio 2021

Giornale di Sicilia

Maddalusa, portata a riva dalla mareggiata
Mareamico salva una tartaruga Caretta caretta

Paolo Picone
Era stata portata a riva dall'ultima mareggiata e rischiava di morire: l'associazione ambientalista «Mareamico » ha rinvenuto sulla battigia della spiaggia di Maddalusa, ad Agrigento, una grossa tartaruga caretta caretta, di circa 40 chilogrammi. Il rettile era in pessime condizioni di salute: giaceva immobile sulla riva, aveva perso la zampa anteriore destra ed anche quella posteriore sinistra era in cattive condizioni e tutto il suo corpo era aggredito da parassiti. Dopo averla portata al riparo e riscaldata, è stata trasportata al centro di recupero fauna selvatica di Cattolica Eraclea, per il necessario controllo veterinario. «Si spera -dice Claudio Lombardo, presidente di Mareamico - che dopo le amorevoli cure del centro, possa riprendersi presto e tornare in mare » . Il mese scorso, invece una tartaruga marina della specie Caretta Caretta si è ritrovata alle prese condelle reti da posta, sicuramente messe in mare da dilettanti, come aveva denunciato il Wwf Sicilia Area Mediterranea, che aveva soccorso la testuggine nei pressi della spiaggia della Rocca.Da anni il Libero Consorzio Comunale di Agrigento è partner del progetto «Tartalife» per la riduzione della mortalità della tartaruga  aretta caretta. Tanto da elaborare un manuale con alcune proposte importanti come: la sostituzione degli ami tradizionali nei palangari con gli ami circolari che riducono al minimo la possibilità di ingestione dell'amo (in questo caso sono state coinvolte nelle prove 53 barche e 239 pescatori); i dissuasori luminosi nelle reti da posta (4 barche e 14 pescatori coinvolti con i Led Uv); il Turtle Excluder Device, una particolare griglia inclinata che permette la fuoriuscita della tartaruga catturata dalle reti a strascico senza compromettere la cattura delle specie commerciali (33 barche e 180 pescatori). E ancora, la proposta di nuove nasse da pesca, le nasse collassabili, che si richiudono completamente su sé stesse occupando pochissimo spazio a bordo e al tempo stesso impediscono fisicamente l'entrata delle tartarughe. Le nuove tecniche hanno portato all'azzeramento delle catture accidentali nelle reti con Ted e dissuasori luminosi e con le nuove nasse, e alla riduzione del 30% delle catture con gli ami circolari. Risultati raggiunti grazie anche alla formazione dei pescatori (quasi 600 coinvolti nei seminari informativi e oltre 700 sulle azioni di recupero), le azioni di informazione al pubblico, con migliaia di eventi per i turisti, e il programma di formazione per gli studenti «Scopri-Tarta», che è stato organizzato e gestito dallo staff del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale. (* PAPI*)

AGRIGENTONOTIZIE

Politica

ELEZIONI AMMINISTRATIVE, SONO QUATTRO I COMUNI CHE ANDRANNO AL VOTO: ECCO I PRIMI NOMI
Alle urne sono chiamati i cittadini di Favara, Porto Empedocle, Montevago e Canicattì. Si tratta della "prova del nove" per il Movimento 5 Stelle
Redazione
La conferma indiretta è arrivata nei giorni scorsi attraverso il neo assessore alle autonomie locali, Marco Zambuto: al momento non è previsto alcuno stop delle elezioni amministrative di maggio che, in provincia di Agrigento, vedranno al voto i cittadini di Favara, Porto Empedocle, Montevago e Canicattì. Qualche condizionale sarebbe però d'obbligo se si guardano ai colori delle regioni e al tasso di contagio che, di botto, potrebbe portare ad un nuovo rinvio come già avvenuto lo scorso autunno. Una prima considerazione, considerato i comuni che andranno al voto, non può che riguardare il Movimento 5 Stelle, l'ex partito di lotta - e oggi di governo - che in Porto Empedocle e Favara ha avuto, appunto, e prime (e ultime) roccaforti in provincia di Agrigento. Nonostante i tentativi successivi in altre realtà (più volte ad Agrigento, ma anche, per citarne uno, Casteltermini) infatti di sindaci pentastellati oltre ad Ida Carmina e Anna Alba, non se ne sono registrati, segno forse che quella stagione politica è da ritenersi esaurita. E questo non soltanto perché il Movimento è oggi in grande affanno sui territori, pur essendo al Governo del Paese, ma anche perché la rete locale dei 5 stelle sembrano essersi realmente estinta. Questo nella diversità di ogni situazione: Ida Carmina è diventata sindaco senza alcuna maggioranza in aula, ma non ha riscontrato particolari scontri interni al partito; Anna Alba è invece partita con numeri bulgari in aula consiliare, registrando però la spaccatura del gruppo pentastellato e la successiva crisi con i rappresentati locali del partito come Giovanni Di Caro. E anche dinnanzi al voto le due sindache hanno atteggiamenti e prospettive diverse. Se Anna Alba, al momento, non ha accennato ad una ipotesi di ricandidatura, Ida Carmina parlando con i suoi sembra ben convinta di ritentare la prova delle urne, cosa che però non convincerebbe molto il resto del Movimento empedoclino, che vorrebbe piuttosto la possibilità di salvare il salvabile puntando su un altro candidato, magari a capo di un movimento civico più largo. Ad oggi, volendo andare ai nomi (oltre ad una indefessa Ida Carmina), potrebbero tornare gli immarcescibili Orazio Guarraci e Calogero Martello, cui si aggiungerebbero Salvo Iacono, dirigente regionale, e Silvio La Porta. Altri nomi arriveranno nei prossimi giorni. A Favara, al momento, niente nomi. Se, come dicevamo, Anna Alba non sembrerebbe pronta a tornare al centro della contesa, al momento gli altri partiti restano "coperti", anche se molti movimenti sono già alla luce del sole, come la nota firmata nei mesi scorsi dal centrodestra unito che, sul "modello Agrigento" si dicevano pronti ad una scesa in campo congiunta, mentre in area centrosinistra si sarebbe al lavoro per una candidatura congiunta, in considerazione anche della significativa debolezza del Partito democratico, che è di fatto scomparso dall'orizzonte politico cittadino (e non solo). A Canicattì, invece, appare praticamente certa la ricandidatura di Ettore Di Ventura, ma i nomi dei suoi avversari sarebbero numerosi: per il centrodestra sarebbe pronta alla candidatura Daniela Marchese, attuale consigliere comunale di Fratelli d'Italia, già candidato sindaco, mentre con una lista civica sarebbe pronto a ricandidarsi dopo una breve pausa, l'ex sindaco Vincenzo Corbo, già due volte sindaco. Al lavoro in modo intenso sarebbe inoltre l'ex deputato regionale Giancarlo Granata, oggi a capo del movimento "Nuova Canicattì". Poco si muove invece a Montevago, dove Margherita La Rocca Ruvolo sarebbe pronta alla ricadidatura anche dopo il cambio di partito. E se questo riguarda le Amministrative, non bisogna dimenticare che, a marzo, i consiglieri comunali della provincia saranno chiamati ad eleggere il presidente del Libero consorzio e i componenti del consiglio provinciale che si attende dalla mancata riforma degli anni passati. Un passaggio elettorale poco citato, ma non irrilevante almeno per quanto riguarda gli equilibri politici.


QdS

COVID, IN SICILIA SCREENING PER LE SCUOLE SUPERIORI
La Task-force ha ribadito la raccomandazione di utilizzare le mascherine Ffp2 per i docenti di sostegno delle scuole di ogni ordine e grado e per gli insegnanti dell'infanzia e della primaria
Lavorare insieme affinché ci possa essere una ripresa delle lezioni in presenza, sia nelle seconde e terze medie, sia negli istituti superiori (al 50 per cento). L'auspicio è quello di tornare in aula il primo febbraio o comunque al cessare della "zona rossa" in Sicilia.
È quanto ribadito durante una riunione a Palazzo Orléans della Task-force regionale, presieduta dal professore Adelfio Elio Cardinale, presente l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla.
«C'è l'impegno dell'assessorato alla Salute e di tutto il governo Musumeci - evidenzia l'assessore Lagalla - ad assicurare lo screening degli alunni dai 14 anni in su, dei docenti e di tutto il personale scolastico, nei drive-in allestiti in tutta l'Isola e a continuare il monitoraggio negli istituti, con le apposite Usca scolastiche, dopo la ripresa».
La Task-force ha ribadito la raccomandazione di utilizzare le mascherine Ffp2 per i docenti di sostegno delle scuole di ogni ordine e grado e per gli insegnanti dell'infanzia e della primaria.
«Confermato anche - aggiunge l'assessore Lagalla - il potenziamento dei trasporti urbani ed extraurbani in coincidenza con la riapertura degli istituti superiori, secondo i Piani provinciali elaborati e coordinati dalle Prefetture».

SCRIVOLIBERO

UNIVERSITÀ, LAGALLA: "LEGGE VOTO PER ABOLIRE NUMERO CHIUSO ALIMENTA DIBATTITO NAZIONALE"

By Redazione Scrivo Libero   
"La legge-voto di iniziativa parlamentare, approvata dall'Assemblea regionale siciliana, difficilmente potrà trovare applicazione nella estensiva formulazione prevista dal testo; tuttavia, contribuisce ad alimentare il dibattito nazionale su più eque modalità di accesso all'università e potrà favorire la ricerca di nuovi e adeguati modelli di reclutamento accademico, anche sull'esempio di altri Paesi europei". Lo dichiara l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla, commentando l'approvazione all'Ars della legge voto per abolire il numero chiuso nelle Università.

LIVESICILIA

RAZZA: "SEGNALI BUONI DAI CONTAGI, SPERANZA RESTI AL SUO POSTO"

I vaccini, la zona rossa, la crisi di governo e i 'furbetti'. Il punto sul Covid in Sicilia.
Assessore Razza, facciamo il punto sul Covid, la zona rossa e la Sicilia?
"Domani il punto lo farò all'Ars, per il consueto aggiornamento".
E che dirà?
"Che notiamo, come ha spiegato il presidente Musumeci, un calo di pressione dei contagi da qualche giorno. Questa è una settimana molto importante e speriamo che questo dato si possa consolidare".
Ci sono state polemiche sulla zona rossa e richieste di alleggerimento immediato.
"Se il governo Musumeci non avesse deciso la zona rossa, sarebbe arrivata comunque e in condizioni molto peggiori per la salute e per le attività commerciali. Avremmo rischiato una Sicilia chiusa per tutto febbraio. E' stata una scelta opportuna nei tempi e nei modi".
Ma, insisto, le polemiche non sono mancate.
"Sì, vedo che alcuni si stanno sbilanciando. Tuttavia, il tema non è cambiare colore, il tema vero è non andare in ospedale e non distruggere l'economia".
Qual è dunque il punto?
"Sarà la forza dei comportamenti individuali, nelle prossime settimane, a consentirci una maggiore serenità. Ovviamente, se si verificheranno atteggiamenti responsabili".
Sui vaccini?
"Ci giungono segnali di consegne in crescita, ma vogliamo mantenere la prudenza, perché ci sono difficoltà evidenti e noi vogliamo che tutto sia il più possibile regolare e conforme al piano prestabilito".
Cosa ne pensa di eventuali 'furbetti del vaccino'?
"Anche in questo caso sposo le parole del presidente Musumeci che ha annunciato la linea dura. Se ci saranno episodi accertati, sarà conseguente una ferma condanna".
Il piano cosa prevede?
"Di mettere in sicurezza, nel primo trimestre, gli anziani, non solo gli operatori sanitari. Cioè di intervenire nella fascia di maggiore mortalità. Dobbiamo proteggerli".
Tanti, nella scuola, si lamentano della didattica a distanza.
"Rispetto tutti, ma, se mi passa la sintesi, è singolare che ci si preoccupi della Dad e non ci si ponga il problema di troppi bambini con un cellulare tra le mani. Sintetizzando ancora: vivremo per alcuni mesi con la necessità ulteriore di convivere con il virus che circolerà. L'Italia ha deciso di non adottare il lockdown. Benissimo, ma dobbiamo sapere che questo favorirà una presenza significativa di contagi. Credo che saremo in questa situazione fino all'estate del 2021".
E poi?
"E poi, come noi abbiamo sempre fatto, ma come non sempre è stato fatto altrove, ascolteremo gli scienziati, perché le decisioni della politica devono avere, in questo frangente, il crisma delle scienza. La Sicilia lavora in maniera seria e mi sorprendono certe forme di accanimento con l'idea sbagliata, che dobbiamo per forza essere peggio degli altri".
Con chi ce l'ha?
"Con nessuno, però, ogni tanto, mi sembra che si affronti l'emergenza sanitaria come se fosse un evento di ordinaria amministrazione. Ci sono paesi europei flagellati dal virus".
A proposito, in clima di crisi di governo potrebbe cambiare molto, se non tutto.
"Non entro nel merito. Ma con il ministro Speranza abbiamo lavorato bene e sarebbe assurdo sostituire il ministro della Salute in questa fase. Sarebbe un grave errore di valutazione".

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