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Rassegna stampa del 27 28 e 29 marzo 2021

Castelvetranonews

Rilancio delle infrastrutture di mobilità e proposta di potenziamento del sistema ferroviaria.

Il Comune di Castelvetrano partecipa all'incontro con i Delegati del Libero Consorzio
L'Amministrazione Comunale di Castelvetrano, rappresentata dall'Assessore Licari Numinato Davide, nella mattina di ieri ha partecipato all'incontro tra i Sindaci e Delegati dei territori del libero consorzio comunale di Trapani, ex provincia trapanese di circa 419019 abitanti, ed il Viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel Governo Draghi Teresa Bellanova.
L'incontro, un primo momento di ascolto di questo territorio, improntato sulle tematiche del rilancio delle infrastrutture di mobilità, strategiche per le connessioni interne e una rinnovata centralità dell'isola nello scenario internazionale, è stato organizzato per "facilitare" il percorso amministrativo inerente 2 progetti:  la proposta di potenziamento del sistema ferroviario della ex Provincia di Trapani - Metropolitana di superficie;  l'itinerario Gela - Agrigento - Trapani: tratto Trapani-Mazara del Vallo (delibera CIPE 121/2201) - Variante alla SS 115 "Sud Occidentale Sicula" compresa tra lo svincolo "Birgi" sulla A29/dir ed il collegamento alla SS 115 al Km 48+000 in corrispondenza dell'abitato di Mazara del Vallo. Detto progetto prevede la realizzazione di un tracciato in variante , di 34.600 Km circa, destinato a collegare l'autostrada Palermo-Trapani A/29 con il possibile futuro potenziamento del tratto Castelvetrano - Agrigento - Gela.
Tematiche complesse che, affrontate durante gli incontri di questa mattina, prima al Porto di Trapani, poi all'aeroporto Vincenzo Florio ed infine a Marsala, hanno palesato la necessità di una sostanziale integrazione e relazione tra tutti i progetti, come fortemente auspicato anche nella tempistica del RECOVERY PLAN, per il miglioramento della portualità e degli approdi, dei servizi di accoglienza passeggeri, dell'intermodalità e più in generale del coordinamento dei trasporti, dell'ammodernamento della flotta, dell'efficientamento energetico e del sostegno alla continuità territoriali, hanno bisogno di una interlocuzione costante tra tutti i livelli della filiera istituzionale e di una forte e leale collaborazione; impegno assicurato, in questa direzione, dal Viceministro Teresa Bellanova.

Canicattiweb

Vandali in azione negli uffici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento: indagini in corso

Ignori malviventi, dopo aver rotto una finestra del retro degli uffici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella sede distaccata in via Esseneto, si sono intrufolati all'interno dei locali rovistando tra le scrivanie e gli armadi e mettendo a soqquadro le stanze, senza portare nulla.
Dopo aver fatto la scoperta i vertici dell'ufficio hanno formalizzato denuncia a carico di ignoti ai Carabinieri che hanno avviato le indagini per risalire agli autori.

Regione Sicilia

AMBIENTE - Arpa, Infantino nuovo direttore generale

Sinergia, responsabilità, trasparenza e professionalità. Sono state queste le parole chiave pronunciate oggi dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro, durante l'incontro di presentazione del nuovo direttore generale dell'Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino, all'istituto ex Roosvelt - nel quartiere Addaura a Palermo - dove nascerà un "Centro internazionale di eccellenza per la sostenibilità ambientale e per la salute dell'Uomo".
Si tratta di un progetto ambizioso, voluto dal presidente Nello Musumeci, che avrà come protagonista la Regione Siciliana assieme all'Arpa Sicilia e agli enti Enea, Ispra, Cnr, Ismett e Rimed. In questi locali, inoltre, si trasferiranno alcuni uffici dell'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente.
«Da qui nasce simbolicamente una nuova idea di tutela dell'ambiente - ha sottolineato Cordaro - che deve avere come linee guida la trasparenza amministrativa e l'applicazione delle norme di settore. A questi elementi non deve mancare, però, l'elasticità di intervento che serve a coniugare la tutela dell'ambiente alla crescita e alla valorizzazione degli straordinari tesori che la nostra isola custodisce».
«L'Arpa Sicilia - ha spiegato il neo direttore, Vincenzo Infantino - è fatta di tanti uomini e tante donne che spesso lavorano in silenzio, ma che sono centrali nel delineare le strategie ambientali che vengono affrontate costantemente. Avverto, nella presenza oggi dell'assessore Cordaro e del dirigente generale Battaglia, un'attenzione particolare all'Arpa. Sentire la fiducia delle istituzioni, oltre l'appoggio dei cittadini, è un elemento fondamentale. L'Arpa ha importanti progetti pronti a partire che sapranno rappresentare anche un elemento attrattivo per tutti quei giovani neolaureati che cercano uno spazio di crescita».

Giornale di Sicilia

L'idea è in corsa per il Life Awards
Ex Provincia, all'Ue progetto per proteggere le tartarughe

Il progetto Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale, che vede coinvolto come partner il Liberoconsorzio di Agrigento, concorrerà insieme ad altri quindici progetti europei all'assegnazione del Life Awards 2021. Si tratta del riconoscimento assegnato ai progetti finanziati dal programma Life+ della Commissione Ue che hanno contribuito  al miglioramento della sostenibilità ambientale. Il Tartalife ha avuto tra i suoi partners anche il Libero consorzio di Agrigento, che con lo staff del settore Ambiente ha gestito le azioni E2 ed E3, contribuendo a far conoscere meglio non solo lo status e le esigenze di conservazione di questa specie, ma anche l'importanza della salvaguardia della biodiversità marina. Il progetto concorrerà assieme ad altri quattro nella categoria Nature & Biodiversity (le altre sono Environment & Resource Efficiency e Climate Action), e sarà valutato da una giuria di esperti, mentre i cittadini dell'Ue avranno la possibilità di votare online i migliori progetti finalisti con una modalità che sarà resa nota dalla stessa Commissione Ue nei prossimi giorni (il più votato online riceverà il Citizen's Award).(* PAPI*)

Accolto il ricorso
Bimbo morto a Menfi, non ci sarà archiviazione

Francesca Capizzi
MENFI
Bambino morto a Menfi, accettato il ricorso contro la richiesta di archiviazione per la posizione dei funzionari della provincia coinvolti nel processo per la morte di Marco. Filippo Napoli ed Eduardo Salemi, rispettivamente dirigente e tecnico del libero consorzio comunale di Agrigento sono ancora indagati, adesso sono stati inseriti altri due funzionari della provincia nel registro degli indagati, Achille Contino e Michelangelo Di Carlo. Marco Castelli mori il 15 agosto del 2018 a causa di un incidente stradale sulla strada provinciale 50, la via che collega Menfi con Sciacca, all'incrocio con Lido Fiori. La prossima udienza è fissata per il 6 maggio presso il tribunale di Sciacca. Quel giorno, una Ford Mondeo, non si fermò allo stop ad un incrocio, colpendo in pieno la Nissan Qashqai all'interno della quale c'era proprio la famiglia Castelli che aveva deciso di trascorrere una settimana in Sicilia, visto che Antonella Lombardo, mamma del piccolo Marco, è originaria di Partanna. Nell'impatto, i tubi arruggi iti del parapetto entrarono nell'abitacolo della vettura della famiglia Castelli uccidendo Marco, che era seduto nel seggiolino con la cintura di sicurezza perfettamente posizionata. Dopo l'incidente, sei persone vennero iscritte sul registro degli indagati: il conducente della Ford Mondeo, il capo cantoniere che non avrebbe predisposto adeguata segnaletica, l'agen - te della polizia municipale incaricato del controllo della segnaletica, i responsabili della manutenzione della strada e quindi del parapetto rotto e arrugginito che ha ucciso il piccolo. I due funzionari , Napoli e Salemi, avevano insistito, mediante i loro legali per l'archiviazione e il giudice si era riservato di decidere. Adesso, è stato accettato il ricorso dal parte della famiglia del piccolo,  mediante i avvocati, Carlo Piattie Caracci. (*FCA*)

LA SICILIA

PIU' DRAMMATICO DEL COVID RESTA IL DIVARIO NORD-SUD

Decreto semplificazione. Brunetta:" Arriverà nei prossimi 15 giorni con caratteristiche forti, ripristinando anche la class action nella Pa".
In arrivo un decreto semplificazioni entro la metà di aprile, in cui sarà ripreso anche il tema della class action, e le norme per sbloccare i concorsi fermati dalla pandemia e farli ripartire in sicurezza: il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, indica i prossimi passaggi di una «strategia» che riparte «dall'Abcd»: Accesso, Buona amministrazione e semplificata, Capitale umano e Digitalizzazione.
Ospite della 32" edizione del workshop Ambrosetti "Lo scenario dell'economia e della finanza", Brunetta preannuncia il nuovO provvedimento con cui, dice, «farò una prima ripulitura della semplificazione che non ha semplificato» ma ha invece complicato e che «molto probabilmente» arriverà «nei prossimi 15 giorni», «con caratteristiche forti, ripristinando anche ad esempio la class action» nella Pa. Tema che con lo stesso ministro aveva trovato spazio nella legge del 2009 con l'obiettivo del corretto funzionamento e la corretta erogazione dei servizi pubblici, che però «non aveva funzionato, vediamo se ci riusciamo» ora.
Un altro passaggio per una Pa che «cambia» è quello che riguarda l'accesso ma anche il turn over: «Basta carta e penna, basta concorsi ottocenteschi», dice il ministro spiegando «forse tra 7-10 giorni arriverà questo primo pacchetto sul reclutamento». La via potrebbe essere quella del prossimo decreto Covid o altrimenti lo stesso decreto semplificazione.
I primi concorsi, spiega «potranno già adottare queste forme semplificate, tenersi online ma in luoghi deputati» e le previste assunzioni dei 2.800 tecnici al Sud «saranno il primo test», con un cronoprogramma che punta a «100 giorni» dalla pubblicazione del bando all'assunzione. «Veglio dare un segnale che la Pa sta cambiando facendo entrare giovani preparati è qualificati con l'obiettivo non di ripristinare, ma di aumentare il turnover», assicura Brunetta. Richiama l'importanza della «coesione sociale» e ricorda Ezio Tarantelli, a 36 anni dal suo assassinio, «mio amico e maestro».
E proprio sulla Pa, sugli effetti del Covid e sul gap non ancora colmato tra Nord e Sud, con ripercussioni anche sulla speranza di vita, si sofferma la relazione 2020 del C-nel al Parlamento e al Governo sui livelli e là qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche centrali e locali alle imprese e i cittadini, che sarà presentata martedì prossimo. Il risultato «più drammatico del Covid è l'accentuazione del divario Nord-Sud nella speranza di vita che, mentre a livello nazionale continua ad essere la seconda più alta d'Europa, presenta difformità significative tra le città di Milano e Napoli fino a 3 anni" che aumentano a 10 se si considerano le fasce sociali più povere del Mezzogiorno e quelle più ricche dell'Italia settentrionale». E' «una tendenza che la pandemia ha solo accelerato», rileva il Cnel, sottolineando i divari nel Paese per spesa sanitaria pubblica pro capite e per spesa di tasca propria da parte dei cittadini italiani rispetto a quelli degli altri paesi europei. La pandemia ha avuto «un effetto dirompente su tutti i servizi pubblici, sia a livello centrale che locale, accentuandone le criticità e facendo emergere la fragilità del sistema delle pubbliche amministrazioni», emerge dalla relazione. Si evince, commenta il presidente del Cnel, Tiziano Treu, come l'aumento della povertà e il peggioramento delle condizioni di vita degli italiani, ma anche la bassa crescita dell'economia «siano connesse ai livelli e alla qualità dei servizi pubblici a cittadini e imprese e dipendano dai mancati investimenti dell'ultime ventennio nei servizi sociali e nelle sanità, innanzitutto, nella scuola E università, nelle infrastrutture E nella digitalizzazione e informatizzazione».  

TROPPO SILENZIO SUI PERICOLI DELLA PROVINCIALE 1
Residenti commissionano un rilevamento tecnico

Troppo silenzio sui pericoli lungo la Sp1, nel cuore della Valle dei Templi, a due passi dalla rotatoria Giunone, snodo cruciale nei pressi del Villaggio Mosè.
Urge un intervento da parte delle forze dell'ordine, del Comune e del Libero Consorzio (ex Provincia regionale). Nei giorni scorsi i residenti hanno commissionato un rilevamento tecnico a geometri e ingegneri dal quale è emerso un smottamento della sede stradale praticato dal passaggio delle enormi tonnellate dei camion articolati con rimorchio.
All'inizio della salita svetta un cartello di divieto di transito ai mezzi pesanti, sistematicamente violato. Scrivono i residenti: "Questo danno perpetrato dai camionisti è un danno erariale per avere distrutto il manto stradale, reso impraticabile e almeno da transennare. Occorre il divieto delle tonnellate in una strada cittadina tortuosa è pericolosissima. Abbiamo anche inviato una nota alle Autorità predisposte con il nuovo tracciato, che tagli i tornanti. Terreno già espropriato dal Parco e dalla soprintendenza quindi utilizzabile".
Secondo i residenti, tra i quali Aldo Capitano del movimento "Insieme nel Sociale" "al passaggio dei mezzi pesanti a causa degli avvallamenti dell'asfalto, si producono vibrazioni piuttosto significative nel manto stradale disastrato che si trasmettono sulle strutture portanti delle abitazioni circostanti . Tale fenomeno si è progressivamente aggravato da qualche anno a tal punto da far tremare e oscillare i pavimenti e le pareti delle abitazioni limitrofe, al passaggio di mezzi pesanti di notevoli dimensione e peso. I livelli di vibrazione sono normalmente maggiori quando la profondità del letto roccioso è a meno di m.10. Strade ruvide e accidentate sono spesso la causa delle vibrazioni; mantenere una superficie di percorrenza liscia, riduce i livelli di vibrazione. La soluzione consigliata per la riqualificazione consiste nella regolarizzazione del manto stradale, nella riduzione della velocità e nella limitazione del tonnellaggio sugli assali dei mezzi pesanti in attraversamento nel tratto di strada interessato".   FRANCESCO DI MARE

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