Agrigentonotizie
Borse di studio del Libero consorzio: ecco come accedervi
Fino al 31 maggio 2021 è possibile riscuotere le borse di studio delle scuole secondarie di secondo grado per gli studenti individuati dalla Regione Siciliana quali beneficiari per l'anno scolastico 2019/2020. Il termine è stato prorogato dall'Assessorato
Regionale all'Istruzione per consentire la riscossione a coloro che non hanno ancora riscosso l'importo assegnato. Per percepire le borse di studio è necessario recarsi presso qualsiasi Ufficio Postale, richiedendo di incassare un bonifico domiciliato erogato dal Ministero dell'Istruzione. Prosegue, intanto, l'iter per le borse di studio 2020/2021. Il termine per la presentazione delle istanze per le famiglie degli studenti e delle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie è scaduto il 16 aprile 2021.
Il diritto era riservato alle famiglie degli studenti in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad 8.000. Dopo gli opportuni controlli le Istituzioni Scolastiche provvederanno a trasmettere la documentazione al Libero Consorzio Comunale sul cui territorio ha sede l'istituzione stessa, entro e non oltre il 17 maggio 2021. I Liberi Consorzi Comunali, dopo l'invio delle Istituzioni Scolastiche, cureranno la ricezione delle domande di partecipazione trasmesse ed
effettuati i controlli necessari dei dati, formuleranno un unico elenco relativo agli studenti e alle studentesse frequentanti le Scuole Secondarie di Secondo grado ricadenti nel proprio territorio, da trasmettere alla Regione entro e non oltre il 21 giugno 2021.
Siciliatv
"Agrigento non è fuori dall'Italia": protesta dei sindaci agrigentini a Roma
Nino Ravanà
"Agrigento non è fuori dall'Italia": questo lo slogan utilizzato dai sindaci di 25 comuni della provincia di Agrigento, che questa mattina a Roma, davanti a Palazzo Chigi, hanno attuato un sit-in di protesta contro l'esclusione dal Recovery plan, di interventi infrastrutturali sul loro territorio.
"Vogliamo adesso e subito impegni su strade, sull'adeguamento della rete ferroviaria e su un aeroporto che ci permetta finalmente di superare una distanza ormai inaccettabile dagli scali siciliani principali" hanno sostenuto i sindaci.
Alla manifestazione hanno partecipato i sindaci dei comuni di Agrigento, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Camastra, Campobello di Licata, Cattolica Eraclea, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano Quisquina e Sciacca.
Tra i progetti sui quali si puntava, e puntavano molto i primi cittadini della provincia di Agrigento, ma anche delle province di Caltanissetta e Trapani, c'era anche il completamento dell'anello autostradale attraverso la realizzazione del tratto Gela-Castelvetrano.
Scrivolibero
Libero Consorzio Agrigento: gli aggiornamenti sulle borse di studio delle scuole medie superiori
Fino al 31 maggio 2021 è possibile riscuotere le borse di studio delle scuole secondarie di secondo grado per gli studenti individuati dalla Regione Siciliana quali beneficiari per l'anno scolastico 2019/2020. Il termine è stato prorogato dall'Assessorato Regionale all'Istruzione per consentire la riscossione a coloro che non hanno ancora riscosso l'importo assegnato. Per percepire le borse di studio è necessario recarsi presso qualsiasi Ufficio Postale, richiedendo di incassare un "bonifico domiciliato" erogato dal Ministero dell'Istruzione.
Prosegue, intanto, l'iter per le borse di studio 2020/2021. Il termine per la presentazione delle istanze per le famiglie degli studenti e delle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie è scaduto il 16 aprile 2021. Il diritto era riservato alle famiglie degli studenti in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad 8.000.
Dopo gli opportuni controlli le Istituzioni Scolastiche provvederanno a trasmettere la documentazione al Libero Consorzio Comunale sul cui territorio ha sede l'istituzione stessa, entro e non oltre il 17 maggio 2021. I Liberi Consorzi Comunali, dopo l'invio delle Istituzioni Scolastiche, cureranno la ricezione delle domande di partecipazione trasmesse ed effettuati i controlli necessari dei dati, formuleranno un unico elenco relativo agli studenti e alle studentesse frequentanti le Scuole Secondarie di Secondo grado ricadenti nel proprio territorio, da trasmettere alla Regione entro e non oltre il 21 giugno 2021.
Giornale di Sicilia
Si apre il processo, accolto il ricorso della famiglia di Marco Castelli: indagati anche altri due funzionari dell'ex Provincia
Il bimbo morto a Menfi, i genitori: «Chiediamo giustizia»
Nell'incidente il piccolo venne colpito da un tubo di una vecchia transenna
Francesca Capizzi
MENFI
Il 6 maggio si terrà l'udienza a carico dell'autista della Mondeo e degli altri indagati nel procedimento per la morte del piccolo Marco Castelli che avvenne il 15 agosto del 2018 a causa di un incidente sulla strada provinciale 50, la via che collega Menfi con Sciacca, all'incrocio con Lido Fiori, località balneare di Menfi. La famiglia, era in vacanza a Partanna, dai familiari della moglie, quando Marco, ad appena 7 anni, perse la vita a seguito di un
tragico incidente stradale. La Nissan Qashqai era guidata dal papà Gualtiero, al suo fianco c'era la moglie Antonella Lombardo, con Marco seduto sul seggiolino posteriore. L'auto, secondo la ricostruzione della tragedia, venne centrata da una Ford Mondeo per poi finire contro una transenna a bordo strada. E un tubo obsoleto di quella maledetta transenna, finito dentro l'abitacolo, causò la morte del piccolo Marco, che all'epoca dei fatti aveva sette anni. « L'indagato principale - riferiscono i legali della famiglia Castelli, l'avvocato Carlo Piatti e l'avvocato Gianni Caracci - rimane l'autista, Pierluigi Badano, che attraversando lo stop senza rispettare la precedenza a destra, è stato la causa principale dell'incidente e delle conseguenze drammatiche che ha causato». Il ricorso presentato dai genitori del piccolo Marco, contro l'archiviazione di alcuni indagati della ex Provincia di Agrigento è stato accettato ed ha portato all'inserimento tra gli indagati di altri due funzionari. Filippo Napoli ed Eduardo Salemi, rispettivamente dirigente e tecnico del Libero consorzio comunale di Agrigento sono ancora indagati, adesso, il mese scorso sono anche stati inseriti altri due funzionari dell'ex Provincia nel registro degli indagati, Achille Contino e Michelangelo Di Carlo. «Badano e sua moglie - spiegano Caracci e Piatti - avevano dichiarato ai carabinieri che loro erano fermi allo stop e che era stato il loro assistito Gualtiero Castelli ad essere andato addosso alla loro macchina, tentando di dargli la colpa » . Il legale difensore di Badano, l'avvocato Giovanni Vaccaro, ha invece, dichiarato che il suo assistito ritiene di non avere nessuna responsabilità. «I processi si fanno in tribunale - ha detto Vaccaro - preferisco discutere in udienza su quanto accaduto e dimostreremo con i fatti che non è come dichiarato dai legali della famiglia Castelli ». «Adesso, il prossimo 6 maggio - spiega Gualtiero Castelli - al processo si aggiunge anche l'assicurazione Cattolica/ Zurich. A distanza di quasi tre anni, nonostante molti solleciti, solo ora ha iniziato la pratica per valutare un eventuale risarcimento del danno principale e contro la quale noi, abbiamo deciso di iniziare un procedimento giudiziario di richiesta danni anche solo in via provvisionale. Tra l'altro, ci sono voluti due anni solo per quantificare il danno, irrilevante, all'auto. Intollerabile - conclude il padre del piccolo Marco - che la sede centrale di Cattolica, non abbia agito con solerzia ed è stato necessario l'intervento dell'agenzia di Busto Arsizio per sollecitare l'inizio della pratica, ma che a oggi risulta ancora in alto mare». (*FCA*)
Ripost
Ribera: La protesta dei sindaci agrigentini a Roma
Per protestare contro l'abbandono della provincia di Agrigento che non usufruirà di alcun finanziamento del Recovery Plan, una trentina di sindaci dei comuni agrigentini stamattina hanno protestato a Roma e hanno consegnato un dettagliato documento alla Presidenza del Consiglio.
La delegazione è stata ricevuta da deputati nazionali e ministri tra cui gli onorevoli Tajani, Carfagna, Gelmini, Prestigioacomo, Perconti ai quali è stato chiesto di intervenire a favore della provincia di Agrigento, orfana di qualsiasi opera da realizzare con i fondi europei.
Venticinque sindaci dell'Agrigentino protestano contro l'esclusione del territorio provinciale da ogni ipotesi di investimento per il miglioramento infrastrutturale all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tuttora al varo del governo. Hanno così deciso di organizzare un flash mob questa mattina fuori da Palazzo Chigi. Tra i firmatari della petizione ci sono anche i primi cittadini di Agrigento Franco Miccichè e Sciacca Francesca Valenti, la deputata regionale e sindaco di Montevago margherita La Rocca Ruvolo e il sindaco di Santo Stefano Quisquina e presidente Ali Sicilia Francesco Cacciatore. Presenti all'iniziativa, tra gli altri, sindaci e amvinistratori di Ribera, Naro, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio,Ravanusa, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belìce, Lucca Sicula, Palma di Montechiaro, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta, Grotte, Raffadali, Cattolica Eraclea.
I sindaci lamentano la mancanza di un progetto di adeguamento ferroviario, di previsioni per l'ammodernamento delle vie di comunicazione, a partire del completamento dell'anello autostradale Gela-Castelvetrano (l'unico tratto che ne è tuttora sprovvisto). Segnalano, inoltre, la necessità di migliorare le vie di collegamento nell'area interna della provincia, tuttora di competenza del Libero Consorzio che, tuttavia, non ha né progetti né soldi per potere intervenire.
"Siamo stanchi - hanno scritto in una nota condivisa - che i provvedimenti governativi continuino a scippare al Sud quelle risorse necessarie che servono per creare le condizioni minime di sviluppo e di crescita essenziali per non avere un'Italia a due velocità e per arrestare l'emigrazione di tanti giovani per mancanza di lavoro e di opportunità".》tratto da Comunicalo.it
I Sindaci della provincia di Agrigento rappresentano alle SS. LL quanto segue :
Premesso, che la provincia di Agrigento è priva di infrastrutture, precondizione dello sviluppo. Infatti, non è stato completato l'anello autostradale Castelvetrano _Gela, non è stata realizzata un'arteria stradale, che colleghi i Comuni dell'entroterra Agrigentino, con ospedali, porti, aeroporti con tempi brevi di percorrenza.
Manca una progettazione esecutiva per la realizzazione di un tratto di autostrada che colleghi la Castelvetrano _Gela.
La Rete ferroviaria funziona con 1 solo binario.
I tre porti della provincia, Licata, Porto Empedocle e Sciacca, per mancanza di interventi strutturali non assicurano il dispiegamento delle potenzialità di sviluppo.