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Rassegna stampa del 14 maggio 2021

Agrigentonotizie

Custodiva in casa apparecchiatura del Libero consorzio, ma subì un furto: dipendente non dovrà risarcire l'ente

A deciderlo con una sentenza è la Corte dei Conti: la strumentazione tecnica venne trafugata da ignoti e aveva un valore di oltre 3mila euro
Aveva ricevuto in consegna, mentre era al lavoro in un cantiere, parte di un'apparecchiatura tecnica dal valore di oltre 3mila euro, non essendoci un luogo sicuro in cui poterla custodire in ufficio. Casa sua, però, è stata "vistata" da topi d'appartamento che hanno portato via anche la strumentazione. Per questo un dipendente del Libero consorzio di Agrigento si era visto contestare dalla procura presso la Corte dei conti un presunto danno erariale da oltre tremila euro. Secondo i giudici contabili, tuttavia, non dovrà risarcire nulla.
Di parere totalmente contrario il giudice, che ha ritenuto la responsabilià contabile "incossistente" perché "non vi era indicazionde di dove custodire l'attrezzatura e comunque non vi erano spazi sicuri in ufficio".

Belvedere Scala dei Turchi, l'ex Provincia: "Posizionati solo cartelli di avviso"
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie
In relazione agli articoli pubblicati su numerosi organi di informazione sulla chiusura del cosiddetto "Belvedere della Scala dei Turchi" in località Realmonte sulla Sp n. 68 , si precisa che il settore "Infrastrutture Stradali" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha provveduto, esclusivamente, ad apporre i cartelli di divieto di accesso ai pedoni, nell'area di proprietà dell'Ente. Si tratta di una zona di circa 60 metri quadri. Il divieto è stato collocato in seguito ad una ordinanza del Genio Civile di Agrigento che ha chiesto la sua inibizione alle persone per problemi relativi al pericolo di frane. La restante parte dell'area interessata dal provvedimento del Genio Civile è di competenza del Comune di Realmonte che è proprietario del terreno.

GrandangoloAgrigento

Il Belvedere della Scala dei Turchi chiuso dal Genio Civile

Realmonte
di Redazione
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento precisa che, in relazione agli articoli pubblicati su numerosi organi di informazione sulla chiusura del cosiddetto "Belvedere della Scala dei Turchi" in località Realmonte sulla S.P. n. 68 , il settore "Infrastrutture Stradali" ha provveduto, esclusivamente, ad apporre i cartelli di divieto di accesso ai pedoni, nell'area di proprietà dell'Ente. Si tratta di una zona di circa 60 mq. Il divieto è stato collocato in seguito ad una ordinanza del Genio Civile di Agrigento che ha chiesto la sua inibizione alle persone per problemi relativi al pericolo di frane. La  restante parte  dell'area interessata dal provvedimento del Genio Civile è di competenza del Comune di Realmonte che è proprietario del terreno.

Siciliatv

Realmonte
Libero Consorzio: "Belvedere Scala dei Turchi chiusa area proprietà dell'Ente"

Nino Ravanà
In relazione alla chiusura del cosiddetto "Belvedere della Scala dei Turchi", a Realmonte, lungo la strada provinciale 68 , il commissario straordinario di Libero Consorzio Comunale di Agrigento, precisa che il settore "Infrastrutture Stradali" ha provveduto, esclusivamente, ad apporre i cartelli di divieto di accesso ai pedoni, nell'area di proprietà dell'Ente.
Si tratta di una zona di circa 60 metri quadrati. Il divieto è stato collocato in seguito ad una ordinanza del Genio Civile di Agrigento che ha chiesto la sua inibizione alle persone per problemi relativi al pericolo di frane.  La restante parte dell'area interessata dal provvedimento del Genio Civile è di competenza del Comune di Realmonte, che è proprietario del terreno.

Giornale di Sicilia

Alla cerimonia presenti i magistrati del tribunale di Sciacca

Ribera, stanza del sindaco intitolata a Livatino
RIBERA
Da ieri la stanza del sindaco di Ribera è intitolata al giudice Rosario Livatino. Lo ha deciso la giunta municipale e per la cerimonia di intitolazione il sindaco, Matteo Ruvolo, ha invitato e sono intervenuti il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa; il questore, Maria Rosa Iraci; il comandante  ella compagnia dei carabinieridi Sciacca, tenente colonnello Roberto Vergato; il commissario  del Libero Consorzio di Agrigento, generale Vincenzo Raffo; il presidente della commissione Salute dell'Ars, Margherita la Rocca Ruvolo.  Presenti anche due magistrati, il vice presidente del Tribunale diSciacca, Alberto Davico, e il sostituto procuratore Alberto Gaiatto. «Le  motivazioni della scelta -dice il sindaco, Matteo Ruvolo - risiedono nella volontà di ricordare un uomo distintosi per il rigore, l'umiltà ed il coraggio con cui ha condotto la sua attività lavorativa, impegnandosi e portando avanti i propri principi, fino all'estremo sacrificio della vita: la figura del giudice Livatino è ancor più da ammirare per la profonda fede religiosa che lo ha contraddistinto e che ha trasposto anche nella sua professione di brillante magistrato, accompagnandolo nella sua purtroppo breve vita terrena». Il giudice Alberto Davico, nel 1998, quando  è arrivato al Tribunale di Agrigento,ha detto di avere «percepito un lavoro e una dedizione palpabile di Livatino. Ho letto scritti, requisitorie, lui lasciava appunti nei fascicoli. Livatino è un esempio per la magistratura e in generale per gli uomini dello Stato per la dedizione. Qualcuno non la apprezzava, diceva di un uomo che lavorava sempre, magari non sorrideva a una battuta. Lui era un uomo dello Stato che lavorava sempre. E io quando mi sento stanco volgo il pensiero a lui che non aveva ancora 38 anni ed è stato individuato come un soggetto che poteva essere di ostacolo alla criminalità organizzata. Livatino pur non avendolo conosciuto è per me un esempio di dedizione che mi consente di andare avanti ogni giorno ». Prima della scopertura della  targa posta all'ingresso della stanza del sindaco il silenzio d'ordinanza con la sua tromba da parte di Ivan Virzì, studente dell'istituto musicale Toscanini di Ribera, già laureato al triennio, che sta frequentando adesso il corso di laurea di secondo livello. (*GP *)

Interno.gov

Agrigento avrà un nuovo piano per le persone scomparse

Prefettura di Agrigento (repertorio)
Varato dopo una riunione a cui hanno preso parte tutti gli attori istituzionali coinvolti nelle ricerche
Individuare procedure specifiche di intervento attivabili al verificarsi dell'evento di scomparsa, in modo da garantire il tempestivo coinvolgimento degli attori istituzionali e un maggior coordinamento nello svolgimento delle attività di ricerca. È l'obiettivo del nuovo Piano di ricerca per le persone scomparse, presentato ieri dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, aggiornato alla luce delle recenti indicazioni del commissario straordinario del Governo per le Persone Scomparse.
Il documento è stato esaminato nel corso di una riunione presso la sala operativa di protezione civile all'interno dei locali del comando provinciale dei Vigili del fuoco, a cui hanno preso parte rappresentanti della questura, dei comandi provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco, nonché della Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, del dipartimento di Protezione Civile regionale e dell'Azienda sanitaria provinciale.
Il prefetto che ha sottolineato l'importanza di aggiornare il Piano, soprattutto in un territorio caratterizzato da molti casi di allontanamento, alcuni dei quali rimasti ancora senza soluzione, dopo il parere favorevole dei partecipanti all'incontro, ha annunciato la sua adozione a breve termine con un apposito decreto prefettizio.

Risoluto

La stanza del sindaco di Ribera intitolata al giudice

risoluto.it/edizioni-locali/ribera/la-stanza-del-sindaco-di-ribera-intitolata-al-giudice-rosario-livatino-interviste/
Ribera
di Risoluto Redazione
Watch Video At: https://youtu.be/1UQ5Y7aH7TM
Si è svolta questa mattina la cerimonia di intitolazione della stanza del sindaco di Ribera al giudice Rosario Livatino. Sono intervenuti il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa; il questore, Maria Rosa Iraci; il comandante della compagnia dei carabinieri di Sciacca, tenente colonnello Roberto Vergato; il commissario del Libero Consorzio di Agrigento, generale Vincenzo Raffo; il presidente della commissione Salute dell'Ars, Margherita la Rocca Ruvolo. Presenti anche due magistrati, il vice presidente del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, e il sostituto procuratore Alberto Gaiatto. Alberto Davico, che ha preso il posto di Livatino al Tribunale di Agrigento, ha ricordato il collega ed il lavoro che ha svolto.  

Scrivolibero

Regioni ed Enti Locali
Chiarimenti sul Belvedere della Scala dei Turchi

By Redazione Scrivo Libero
In relazione agli articoli pubblicati su numerosi organi di informazione sulla chiusura del cosiddetto "Belvedere della Scala dei Turchi" in località Realmonte sulla S.P. n. 68 , il Libero Consorzio di Agrigento precisa che il settore "Infrastrutture Stradali" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha provveduto, esclusivamente, ad apporre i cartelli di divieto di accesso ai pedoni, nell'area di proprietà dell'Ente. Si tratta di una zona di circa 60 mq.
Il divieto è stato collocato in seguito ad una ordinanza del Genio Civile di Agrigento che ha chiesto la sua inibizione alle persone per problemi relativi al pericolo di frane. La restante parte dell'area interessata dal provvedimento del Genio Civile è di competenza del Comune di Realmonte che ne è proprietario.

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