Scrivolibero
Crisi Girgenti Acque e Hydortecne, la preoccupazione di imprese e lavoratori: si mobilitano CNA e sindacati
"Alla luce della crisi in cui versano la Società Girgenti Acque Spa e Hydortecne Srl, attualmente sotto il controllo della gestione commissariale, esprimiamo forte preoccupazione per il notevole disagio e la profonda sofferenza che stanno attraversando le imprese impegnate nei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica e fognaria presente nel territorio". I vertici provinciali della CNA di Agrigento, facendosi interpreti e carico dello stato di difficoltà delle aziende, si sono rivolti al Prefetto, Maria Rita Cocciufa, per accendere i riflettori sulla delicata questione che rischia di avere riflessi negativi sotto l'aspetto sociale ed economico. "La risposta è arrivata in modo tempestivo da parte di Sua Eccellenza il Prefetto, il quale ha mostrato, ancora un volta, grande disponibilità e sensibilità - affermano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto - siamo stati convocati, assieme alle organizzazioni sindacali, ad inizio della prossima settimana per fare il punto della situazione. Confidiamo nell'azione istituzionale del Prefetto, al quale va il nostro ringraziamento per l'immediato intervento, affinché si individuino le possibili soluzioni, necessarie per dare serenità e certezza di continuità di lavoro alle imprese interessate, a garanzia anche degli attuali livelli occupazionali. Fermo restando l'apprezzamento per l'impegno e lo sforzo profusi dai commissari - sottolineano Di Natale e Spoto - oggi il quadro complessivo non è certamente incoraggiante, tenuto conto del debito accumulato e delle incertezze legate al futuro, anche perché il Consorzio pubblico non è ancora operativo. Si paventa uno scenario poco rassicurante, i cui effetti innescati da un possibile fallimento dell'attuale gestore lascerebbero le imprese e i lavoratori nello sconforto, acuendo così le criticità del tessuto socio-produttivo, già drammaticamente provato dalle conseguenze dell'emergenza pandemica. Senza perdere di vista che un'eventuale interruzione delle suddette attività - concludono i vertici provinciali della CNA - andrebbero ad intaccare un servizio essenziale per le comunità con inevitabili ripercussioni sulla qualità della vita dei cittadini e sulla salute pubblica".
Ilfattonisseno
Università: Caltanissetta, Agrigento e Trapani partner del Consorzio Arca per creare incubatore d'impresa
I Consorzi universitari di Agrigento, Trapani e Caltanissetta sono i nuovi partner dell'Università di Palermo nel Consorzio Arca, che si occupa di trasferimento tecnologico e creazione di aziende innovative tramite l'incubatore d'imprese che promuove e assiste la nascita di iniziative imprenditoriali.
La componente universitaria del Consiglio direttivo di Arca è costituita dal presidente, Vincenzo Nigrelli, e dai consiglieri, Massimiliano Oliveri e Tommaso Ingrassia.
"Il nuovo Consiglio direttivo - spiega Nigrelli - si prefigge l'espansione delle attività di Arca e in particolare quale incubatore di start up innovative diffuso sul territorio".
"L'obiettivo fondamentale consiste infatti nel promuovere l'innovazione ed il trasferimento tecnologico su tutto il territorio della Sicilia occidentale, riprendendo, rafforzando ed ampliando quanto già realizzato negli ultimi quindici anni a Palermo - commenta il rettore, Fabrizio Micari -.
In tal modo si conferma la vocazione di UniPa quale Università della Sicilia occidentale, non sono sul fronte della formazione superiore con l'attivazione di nuovi ed attrattivi corsi di studio su Agrigento, Caltanissetta e Trapani, ma anche come motore di innovazione e di sviluppo sociale ed economico attraverso il trasferimento tecnologico e la promozione di start up e iniziative imprenditoriali".
Telenicosia
Ottanta milioni di euro per le ex Province siciliane, 4 a Enna
da redazione 4 a Enna, Ottanta milioni di euro per le ex Province siciliane
Approvato l'emendamento al Milleproroghe che consentirebbe alle ex Province Regionali siciliane di approvare il loro bilancio annuale 2020 (e non triennale). Ripartiti gli 80 milioni di euro di contributo statale come perequazione per il prelievo forzoso a cui sono soggetti gli enti siciliani. Primo firmatario dell'emendamento è Adriano Varrica, del Movimento 5 Stelle.
Alla ex Provincia Regionale di Siracusa vanno 7,15 milioni di euro; ad Agrigento 7,14; 6,75 a Trapani, 5,55 a Ragusa, 4,9 a Caltanissetta e 4 ad Enna. In doppia cifra le città metropolitane di Palermo (17,7 milioni), Catania (16,26 mln) e Messina (1O mln). Si tratta di un riparto di fondi strutturali e non una tantum. Risorse su cui gli enti potranno contare anche negli anni a venire.