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Rassegna stampa dell'1 giugno 2020

GrandangoloAgrigento

Nuova selezione del nucleo di valutazione del Libero Consorzio di Agrigento


Il Libero Consorzio ha avviato una selezione pubblica per la nomina dei nuovi componenti del nucleo di valutazione dell'Ente. I soggetti interessati possono far pervenire entro le ore 13.00 del 14 giugno 2021 la dichiarazione di disponibilità accompagnata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La documentazione richiesta dovrà pervenire all'indirizzo p.e.c. del Libero Consorzio protocollo@pec.provincia.agrigento.it.
I componenti del nucleo di valutazione devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche negli ultimi tre anni o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente.
Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare la sezione "In evidenza" della homepage del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, dove si trova l'avviso e lo schema di manifestazione d'interesse.
La scelta avverrà, a cura del Commissario straordinario "intuitu personae", previa una valutazione dei curriculum presentati per accertare l'effettiva professionalità posseduta, seguendo le previsioni del regolamento sull'organizzazione degli uffici e dei servizi.
La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. La durata dell'incarico è prevista per tre anni.

Siciliaonpress

Nuova selezione del nucleo di valutazione
Il Libero Consorzio ha avviato una selezione pubblica per la nomina dei nuovi componenti del nucleo di valutazione dell'Ente. I soggetti interessati possono far pervenire entro le ore 13.00 del 14 giugno 2021 la dichiarazione di disponibilità accompagnata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La documentazione richiesta dovrà pervenire all'indirizzo p.e.c. del Libero Consorzio protocollo@pec.provincia.agrigento.it.
I componenti del nucleo di valutazione devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche negli ultimi tre anni o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente.
Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare la sezione "In evidenza" della homepage del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, dove si trova l'avviso e lo schema di manifestazione d'interesse.
La scelta avverrà, a cura del Commissario straordinario "intuitu personae", previa una valutazione dei curriculum presentati per accertare l'effettiva professionalità posseduta, seguendo le previsioni del regolamento sull'organizzazione degli uffici e dei servizi.
La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. La durata dell'incarico è prevista per tre anni.

Scrivolibero

Lettere dell'On. Sodano all'assessore Baglieri: chieste verifiche su situazione Girgenti Acque S.p.A. e sospensione del servizio idrico

By Redazione Scrivo Libero
"La gestione del servizio idrico della Provincia di Agrigento è da anni al centro di un continuo rimpallo di responsabilità tra la società - oggi commissariata - ex Girgenti Acque S.p.A., l'Assemblea territoriale idrica di Agrigento (Ati Ag9), ossia l'ente regolatore in tutto il territorio di Agrigento, e i Sindaci che, nella quasi totalità, chiedono la gestione pubblica dell'acqua".
Lo scrive il parlamentare nazionale Michele Sodano in una lettera inviata all'assessore regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Daniela Baglieri.
"In questi giorni - scrive Sodano -  è stata divulgata una nota da parte di Sicilia Acque S.p.A. con la quale si dispone una ulteriore interruzione dell'esercizio dell'acquedotto Fanaco, secondo tratto, per consentire l'esecuzione di diversi "interventi di manutenzione non più procrastinabili". Oramai i cittadini sono abituati a dotarsi di vasche capienti da riempire per gestire le necessità. A Canicattì, territorio dal quale ho ricevuto decine di segnalazioni, i turni di distribuzione dell'acqua arrivano fino a sei giorni. La motivazione è sempre la stessa: Girgenti Acque vende acqua che a sua volta compra da altri consorzi, ma tra continui guasti e lavori di manutenzione, gli acquedotti funzionano sempre a mezzo regime e ormai, anche quando ci sono le interruzioni dell'approvvigionamento idrico per due o tre giorni, ci si limita alla semplice comunicazione via mail e mai alla risoluzione strutturale delle problematiche. Da oltre quindici anni Girgenti Acque gestisce il servizio idrico integrato in Provincia di Agrigento senza essere riuscita a mantenere l'unica necessità che interessa gli utenti: garantire l'acqua 24 ore su 24. Nel frattempo l'azienda è stata commissariata. Per i cittadini non è cambiato nulla per quanto riguarda la qualità del servizio offerto. Le promesse restano tutte disattese con una situazione che non sembra migliorare, ma al contrario peggiora. Peraltro, la società Girgenti Acque non sembra aver segnalato guasti o problematiche di alcun genere nelle ultime settimane e ciò infittisce il mistero sul perché di acqua né arrivi sempre di meno. I sindaci dei Comuni ricadenti nell'Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento sostengono da tempo che sia l'ora di tornare alla gestione pubblica con un consorzio dei comuni, ma si tratta di un iter talmente lungo e complicato (e soggetto a possibili ricorsi) che al momento sembra un'ipotesi molto remota. E intanto, nonostante le tariffe siano tra le più alte d'Italia, l'acqua continua ad arrivare con il contagocce, a vantaggio esclusivo degli autobottisti. Continue sono le denunce e le segnalazioni pervenutemi dai cittadini residenti nei comuni interessati".
"Chiedo, pertanto, che codesto Assessorato voglia disporre immediatamente i dovuti approfondimenti e un'ispezione presso gli uffici della Girgenti Acque S.p.A. per verificare, al giorno d'oggi, quali problematiche e/o disservizi impediscano la continuità del servizio idrico nella Provincia di Agrigento", conclude Sodano.

Il sole24ore.
Smart working semplificato, arriva la proroga al 31 dicembre


Pronto l'emendamento al decreto Riaperture che consente alle imprese di utilizzare il lavoro agile per tutto il 2021. Sarà sufficiente un atto unilaterale senza accordi individuali di Claudio Tucci23 maggio 2021Smart working 2.0, guida alla ripartenza
La normativa sul lavoro agile emergenziale sarà prorogata al 31 dicembre anche per il settore privato, che si allinea così alla Pa. La novità è contenuta in un emendamento messo a punto dai tecnici del ministero del Lavoro, dopo l'ampia convergenza raggiunta in maggioranza, da presentare al decreto legge 52, cosiddetto Riaperture, attualmente all'esame della Camera. Il regime semplificato per lo smart working - che, come noto, consente ai datori di lavoro di poter attivare lo strumento con un atto unilaterale, senza cioè dover sottoscrivere un accordo individuale, come invece previsto dalla legge ordinaria, la n. 81 del 2017 - è stato portato da fine aprile al 31 luglio proprio dal decreto Riaperture, che ha allungato lo stato di emergenza al 31 luglio, appunto.
Normativa emergenziale fino a fine anno
Ma il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si era subito attivato per approfondire il tema; in Parlamento l'esecutivo si era impegnato espressamente ad allungare il termine almeno fino al 30 settembre, comunque dopo l'estate, accogliendo un ordine del giorno in tal senso di Paolo Zangrillo (Fi), membro della commissione Lavoro di Montecitorio; e adesso, con l'emendamento del ministero del Lavoro, si sposta la lancetta avanti di altri tre mesi, fino cioè a fine anno. Nei prossimi mesi 3-5 milioni di lavoratori agiliIl tema è delicato, soprattutto per i numeri in gioco. Secondo le prime analisi dell'Osservatorio del Politecnico di Milano e di Randstad Research, nei prossimi mesi, il lavoro agile potrebbe interessare una platea tra i 3 e i 5 milioni di lavoratori, confermandosi uno strumento che piace alle persone, e che ha saputo, durante la fase acuta della pandemia, coniugare produttività, sicurezza e conciliazione vita-lavoro (attualmente, ha ricordato l'Inapp, sono in lavoro agile oltre 5 milioni di addetti, erano 6,5 milioni durante il primo lockdown - nelle grandi imprese il 54% dei dipendenti presta la propria attività, in tutto o in parte, "da remoto").
La settimana lavorativa ideale
Nella "nuova" normalità infatti è destinata a cambiare anche la settimana lavorativa. Quella "ideale", secondo uno recente studio di Fondirigenti, non sarà più interamente (o quasi) "da casa", ma si preferirà spezzare la settimana in due: 2,6 giorni in presenza, i restanti 2,4 "a distanza", anche per recuperare rapporti sociali e interazione fisica con il proprio gruppo di lavoro, due aspetti centrali, ma che sono mancati maggiormente in questi mesi di lockdown più o meno generalizzato.Nisini: dare tempo a imprese e lavoratori di organizzarsi
«Le difficoltà per le aziende non termineranno il 31 luglio con la fine dello stato emergenziale - ha sottolineato la sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini (Lega) -. Ci sono molte imprese ancora in grande difficoltà e per questo c'è bisogno di flessibilità. L'emendamento che proroga la normativa semplificata sul lavoro agile fino a dicembre è giusto, anche perché si lega con il piano vaccinale che sta procedendo bene. Dopo l'estate si spera di raggiungere l'immunità di gregge. Dobbiamo dare il tempo a imprese e lavoratori di organizzarsi, senza eccedere nella burocrazia».La proposta di allungare a fine anno le regole semplificate per attivare il lavoro agile è condivisa dal Pd: «È opportuno ci sia ancora questa possibilità - ha dichiarato la capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani -. C'è bisogno di regole chiare e possibilità di flessibilità lavorativa in circostanze non ancora tornate alla normalità».
La Cgil: ok, ma rimettere al centro la contrattazione
La data del 31 dicembre raccoglie il sì, seppur con paletti, anche della Cgil: «Non sono contraria a una nuova proroga fino a fine anno della normativa emergenziale sul lavoro agile - ha detto la segretaria confederale con delega al mercato del Lavoro, Tania Scacchetti -. Questi mesi in più tuttavia devono servire per rimettere al centro della contrattazione collettiva la gestione di questa profonda trasformazione del modo di lavorare. E comunque, quando usciremo dalle norme emergenziali, va ripristinato l'obbligo dell'accordo individuale».Lo smart working nella Pa
La proroga al 31 dicembre ha l'effetto anche di "avvicinare" (ed è una novità di questi tempi) le regole tra privato e pubblico. Nella Pa infatti è stato il decreto legge "proroghe" di fine aprile a consentire alle amministrazioni pubbliche di poter continuare a ricorre alle modalità semplificate sullo smart working fino alla definizione della disciplina del lavoro agile nei contratti collettivi e comunque non oltre il 31 dicembre, appunto (il dl ha previsto anche l'addio alla soglia minima di smart working del 50%). A regime, da inizio 2022 cioè, nella Pa, le nuove regole confermano l'obbligo per le amministrazioni di adottare i Pola (i «Piani organizzativi del lavoro agile») entro il 31 gennaio di ogni anno, riducendo però dal 60% al 15%, per le attività che possono essere svolte in modalità agile, la quota minima dei dipendenti che potrà avvalersi dello smart working.

AGRIGENTONOTIZIE

CRONACA
Nuova selezione del nucleo di valutazione del Libero consorzio: ecco il bando
Ufficio stampa Libero consorzio Agrigento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie
Il Libero Consorzio ha avviato una selezione pubblica per la nomina dei nuovi componenti del nucleo di valutazione dell'Ente. I soggetti interessati possono far pervenire entro le ore 13.00 del 14 giugno 2021 la dichiarazione di disponibilità accompagnata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La documentazione richiesta dovrà pervenire all'indirizzo pec del Libero Consorzio protocollo@pec.provincia.agrigento.it.
I componenti del nucleo di valutazione devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche negli ultimi tre anni o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare la sezione "In evidenza" della homepage del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it , dove si trova l'avviso e lo schema di manifestazione d'interesse.
La scelta avverrà, a cura del Commissario straordinario "intuitu personae", previa una valutazione dei curriculum presentati per accertare l'effettiva professionalità posseduta, seguendo le previsioni del regolamento sull'organizzazione degli uffici e dei servizi. La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. La durata dell'incarico è prevista per tre anni.

AGRIGENTOOGGI

Giornate Fai di primavera, sei i beni visitabili tra Agrigento e Canicattì

Il prossimo fine settimana, sabato 5 e domenica 6 giugno prossimi, ritorna l'appuntamento con le "Giornate FAI di Primavera", quest'anno giunta alla 29° edizione. Partner del Fondo ambiente italiano, anche l'Arma dei carabinieri che per l'occasione aprirà al pubblico le porte della caserma "Biagio Pistone" di Agrigento, che è sede del Comando provinciale.
Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione degli appuntamenti. Presenti fra gli altri il presidente regionale del Fai, Giuseppe Taibi, il comandante provinciale, colonnello Vittorio Stingo, e i sindaci di Agrigento e Canicattì, rispettivamente Franco Miccichè e Ettore Di Ventura.
I beni visitabili nella città dei Templi sono: il complesso chiaramontano di Santo Spirito e la caserma "Biagio Pistone"; il giardino della Kolymbethra; l'officina delle tradizioni popolari siciliane; la biblioteca comunale "La Rocca". A Canicattì invece, sarà aperta al pubblico l'ex chiesa di Santa Barbara, nel quartiere Borgalino.

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