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Libero Consorzio Agrigento: selezioni per il Nucleo di valutazione
L'Ente intermedio cerca soggetti con "elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione delle performance e della valutazione delle risorse umane"
AGRIGENTO - Il Libero Consorzio comunale ha avviato una selezione pubblica per la nomina dei nuovi componenti del Nucleo di valutazione dell'Ente.
"I soggetti interessati - si legge in una nota diffusa dall'ex Provincia regionale agrigentina - possono far pervenire entro le ore 13 del 14 giugno 2021 la dichiarazione di disponibilità accompagnata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La documentazione richiesta dovrà pervenire all'indirizzo Pec del Libero Consorzio protocollo@pec.provincia.agrigento.it".
I componenti del Nucleo di valutazione devono possedere "elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche negli ultimi tre anni o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente".
Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare la sezione "In evidenza" della homepage del sito del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it, dove si trova l'avviso e lo schema di manifestazione d'interesse.
"La scelta - hanno spiegato dall'Ente intermedio - avverrà, a cura del Commissario straordinario 'intuitu personae', previa una valutazione dei curriculum presentati per accertare l'effettiva professionalità posseduta, seguendo le previsioni del regolamento sull'organizzazione degli uffici e dei servizi. La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. La durata dell'incarico è prevista per tre anni".
Livesicilia
La Finanziaria non convince Roma, Lupo: "A rischio risorse essenziali"
La legge di stabilità regionale incontra un nuovo ostacolo dopo il tortuoso percorso d'aula: i rilievi della Ragioneria generale dello Stato.
IL CASO
di Roberta Fuschi
La legge di stabilità regionale incontra un nuovo ostacolo dopo il tortuoso percorso d'aula: i rilievi della Ragioneria generale dello Stato. Diversi appunti vengono evidenziati nel documento di trenta pagine inviate alla presidenza del Consiglio dal ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta. Non siamo ancora alle impugnative ma i rischi di copertura evidenziati non fanno ben sperare. I dubbi sollevati riguardano 21 articoli delle legge approvata ad aprile. Una delle preoccupazioni più fondate riguarda il destino dei fondi, circa 65 milioni di euro, previsti per il 2021 per foraggiare diversi settori, che subirebbero un taglio immediato. La previsione di spesa tiene conto di risorse che si possono liberare soltanto dal confronto con lo Stato, una ulteriore disponibilità di risorse che il documento redatto da Mazzotta sembrerebbe escludere. Tradotto: salterebbero ad esempio tre milioni per i trasporti, mezzo milione per lo sport, tre per le scuole. E ancora si perderebbe un milione destinato al reddito minimo di inserimento e due per gli stipendi dei lavoratori delle ex province. Somme che riguardano anche altri capitoli di spesa e servizi annessi. Uno scenario da scongiurare con l'opposizione pronta a dare battaglia e soprattutto decisa a non fare sconti in termini di chiarimenti.
Lupo: "Ennesimo pasticcio del governo"
Duro il commento del capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo. "Un ulteriore pasticcio del governo Musumeci che mette a rischio finanziamenti per settori vitali dalla scuola allo sport, dal sostegno ai disabili allo sport passando per i comuni e liberi consorzi comunali", attacca. "Tagli di risorse che se non fossero scongiurati metterebbero a rischio servizi essenziali e il pagamento di stipendi", argomenta Lupo. "Chiederemo un approfondimento urgente in Commissione Bilancio all'Ars. Chiederemo che il governo venga a spiegare la situazione. Il governo intervenga e trovi delle soluzioni convincenti", dice il capogruppo dem.
Cgil: "Osservazioni allarmanti"
Una sonora la bocciatura del governo regionale arriva anche dalla Cgil. "Sui conti della regione il tempo degli artifici contabili, che tanto assomigliano al gioco delle tre carte, deve essere definitivamente chiuso. C'è una crisi finanziaria e bisogna subito discutere col governo nazionale su come affrontarla, ponendo dei paletti, a partire dall'attuazione dell'articolo 36 dello Statuto siciliano, che consentano di mettere il bilancio in equilibro", dice Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia. "Le osservazioni del ragioniere generale dello Stato sulla Finanziaria regionale- aggiunge Mannino- sono allarmanti perché ci mostrano in bilico i finanziamenti per le misure socio- assistenziali, per il trasporto pubblico, per i comuni già in difficoltà. E questo perché la Regione conta su introiti a quanto pare per nulla scontati". E aggiunge. "Alla fine si tratta del vecchio gioco delle entrate fittizie ed è paradossale che questo venga esperito ora che ancora si è in attesa della parifica per il 2019"
Pressenza.com
Monitorata in Commissione speciale la vicenda degli Assistenti igienico-personale
- Toni Casano
Il 3 giugno scorso s'è tenuta presso l'ARS-Assemblea Regionale Siciliana la riunione della Commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell'attuazione delle leggi, alla quale è stata invitato - in audizione - anche il sindacato di base Slai-Cobas (organizzazione rappresentativa dei lavoratori Assistenti igienico-personale), sentito specificamente in merito alle problematiche riguardanti i lavoratori specializzati e gli studenti diversamente abili. Sulla questione sono stati sentiti anche gli altri soggetti istituzionalmente interessati, protagonisti diretti o indiretti della vertenza che si trascina - come altre crisi di tutela di diritti - lungo il periodo pandemico.
Oltre i vari componenti della II e V Commissione dell'Ars, sono stati chiamati i rappresentati dell'Amministrazione attiva: dal Capo di Gabinetto Marino al Dirigente generale Greco dell'Assessorato Regionale Lavoro/Famiglia; dalla Dirigente Fasulo dell'USR-Sicilia ai rappresentanti dell'Assessorato regionale Autonomie Locali. Una riunione in cui Presidenza e Commissione hanno preso atto che, ad oggi, il servizio di assistenza igienico-personale specializzato verso gli studenti aventi diritto non è stato attivato né è stata avviata una seria pianificazione del servizio da mettere in tempo a regime per il prossimo anno scolastico oramai alle porte. Questo lo stato dell'arte della vicenda "nonostante - scrive nel comunicato lo Slai - l'approvazione in finanziaria regionale dell'art.41 a fine marzo e il successivo trasferimento delle risorse, prima tranche, alle Città Metropolitane e Liberi Consorzi a metà maggio scorso per le scuole superiori siciliane".
Da parte della Commissione speciale si è registrata l'assoluta convergenza sulla necessità di una immediata ripresa del servizio, rimuovendo gli ostacoli che hanno impedito l'esigibilità dell'assistenza da parte degli utenti. A tal proposito sono state messe in luce le responsabilità istituzionali che hanno causato "il vero ostacolo alla messa in atto reale e concreta di questa assistenza". Ovvero - così come precisa lo Slai-Cobas: "l'ostruzionismo di fatto messo in atto da vari uffici, tra cui in particolare quelli della Città Metropolitana di Palermo - la quale è stata accusata «di vere e proprie "molestie burocratiche" verso le scuole, contro cui i Dirigente Scolastici hanno protestano di recente anche con dei documenti scritti, ribadendo la richiesta degli Assistenti igienico-personale specializzati» - o del Libero Consorzio di Trapani (con potenziali illegittimi comportamenti su come spendere i soldi stanziati) così come l'immobilismo di altre Città Metropolitane".
In effetti, tutto ciò sembra veramente incomprensibile, soprattutto in forza alla norma legislativa regionale, approvata in materia di spesa sociale (art.41, di cui sopra), e con "l'emanazione delle modalità operative da parte della Regione, su cui in particolare alcuni componenti della Commissione speciale e della II Commissione Bilancio (Caronia in primis e poi anche Di Paola) hanno precisato che l'art.41 è assolutamente destinato all'igienico-personale". D'altro canto, nello stesso verbale della "seduta Ars di fine marzo" - rileva ancora il sindacato - alcuni deputati avevano chiarito la portata della norma finanziaria (da Scavone alla succitata Caronia), in base alla quale: "le risorse non devono essere affatto spese per altri servizi che non siano esclusivamente l'igienico-personale specializzato".
Il sindacato ha, infine, segnalato con piena soddisfazione (in sintonia con le rivendicazioni da anni sostenute dai lavoratori, in merito alla professionalità e competenze specialistiche della categoria degli assistenti) quanto evidenziato dalla Dirigente Fasulo che, con estrema chiarezza ha precisato nettamente la «differenza tra quello che devono fare i Collaboratori Scolastici nelle scuole in tema di assistenza e ciò che spetta agli Assistenti specializzati, la cui competenza è regionale/enti locali". In sostanza: questi ultimi "in nessun modo possono essere sostituiti dai Collaboratori Scolastici che fanno solo "BASE" e che l'USR è disponibile in tal senso a fare la sua parte».
Nel suo intervento lo Slai-Cobas, unica organizzazione sindacale di livello regionale invitata in rappresentanza degli Assistenti e familiari degli Assistiti, ha dichiarato che: «sull'art.41 non ci possono e non ci devono essere interpretazioni ambigue o strumentali perché esso richiama le leggi regionali vigenti pienamente sul tema, in primis la legge regionale 24/2016». Detto in altri termini, la vertenza sociale dovrà chiudersi destinando le risorse finanziarie stanziate esclusivamente per l'attivazione del servizio igienico-personale specializzato.
In questo senso l'OS, prendendo spunto dell'importante chiarimento sopra esposto dalla Dirigente USR-Sicilia, sulle mansioni e competenze tra assistenti e bidelli, ha sollecitato la necessità improcrastinabile ad intervenire con un formale provvedimento esplicativo, indirizzato agli istituti interessati (Enti locali, DS delle scuole, etc.), affinché si metta fine «a strumentalizzazioni o interpretazioni errate» che continuano solo danneggiare i lavoratori tutti, ma soprattutto a danno degli studenti tutelati dalla normativa.