Giornale di Sicilia
L'avvenimento ha coinvolto tutti gli amanti dello sport. Il logo del club service proiettato sulla facciata della biblioteca comunaleIl Panathlon da 70 anni diffonde la cultura e l'etica sportiva
Il presidente Amato: «Diamo un segnale concreto del nostro impegno reale»
Giovanna Neri
«Promuovere la diffusione dellacultura e dell'etica sportiva. Difendere i valori dello sport, inteso come strumento di formazione e divalorizzazione della persona e come veicolo di solidarietà tra gli uomini e i popoli». Sono gli obiettiviche ispirano il club service Panathlon International. Una missione che sul territorio viene portata avanti dai soci del club Agrigento che, proprio nei giorni scorsi, hannoincontrato il commissario del Libe-ro consorzio comunale (ex Provin-cia) Vincenzo Raffo, per sottoscrivere la Carta di Gant, un manifesto sull'etica dello sport giovanile. Il Panathlon è un'associazione che ha tagliato il prestigioso traguardo delsettantesimo anniversario dalla fondazione. L'avvenimento nellaCittà dei Templi ha coinvolto tuttigli amanti dello sport ed è stato celebrato simbolicamente con la proiezione luminosa del logo del club sulla facciata della biblioteca comunale Franco La Rocca. Alla manifestazione hanno partecipato il direttivo del Panathlon Agrigento, con in testa il presidente Gerlando Amato, e una numerosa delegazione dei soci. «L'accensione dell'illuminazione del monumento - spiega Amato - è stata organizzata proprio per dare un segnale concreto dell'impegno reale del Panathlon Agrigento verso l'etica dello sport, anche nel nostro territorio. La nostra missione è trasversale alle disci-pline e agli eventi dello sport, atti-vità non marginale ma fondamen-tale per l'educazione dei giovani eper la costruzione di una società fondata su valori etici e morali duraturi. L'agonismo sempre più spinto, i pesanti condizionamenti economici e finanziari, le devastazioni fisiche e morali causate dal doping,le infiltrazioni malavitose con il fe-nomeno dei match-fixing, proietta-no in prima fila il ruolo del Panathlon International come sentinella e presenza di contrasto etico emorale. Per contro, al centro della missione panathletica vi sono la costruzione di fondamenta sicure per i giovani riconoscendo loro l'accesso allo sport come diritto naturale, in particolare per i più svantaggiati». Panathlon è un club con una storia lunga 70 anni. «Era il 12 giugno1951 -conclude il presidente Amato - quando Mario Viali decise dimettere le basi a un dialogo fondato sulla passione sportiva con alcuniamici e rappresenti di varie discipline. Risposero in 24 e nacque l'em-brione del Panathlon International,oggi presente in quattro continentie ventisette nazioni con poco meno di 300 club e diecimila soci». (*GNE*)
La Lente pubblica
Decreto Reclutamento: nuova disciplina per progressioni orizzontali e verticali
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All'interno del Decreto «reclutamento» c'è una nuova disciplina per le progressioni orizzontali e verticali: ecco le novità.
Il D.L. n. 80/2021, il cosiddetto decreto «reclutamento», riscrive infatti la disciplina delle progressioni economiche e di carriera.
L'art. 3 del decreto dispone la suddivisione dei dipendenti in tre aree funzionali, con l'aggiunta di una quarta definita di elevata qualificazione.
Scopriamone di più.
Indice dei contenuti
Progressioni orizzontali e verticali: cosa sono?
Decreto Reclutamento: nuova disciplina per progressioni orizzontali e verticali
Progressioni verticali
Progressioni orizzontali
Tetti di spesa al trattamento economico accessorio
Progressioni orizzontali e verticali: cosa sono?
Le Progressioni Economiche Orizzontali costituiscono dunque un sistema di avanzamento all'interno di ciascuna categoria. Più di preciso si tratta dell'attribuzione di uno stipendio più alto a parità di prestazioni lavorative. (Maggiori informazioni qui).
Invece le Progressioni Verticali consistono in un percorso di sviluppo professionale, riservato ai dipendenti dell'amministrazione, che prevede il passaggio da una categoria alla categoria superiore e si attua attraverso procedure di selezione interna.
Decreto Reclutamento: nuova disciplina per progressioni orizzontali e verticali
Ma cosa cambia nel nuovo Decreto? E quali sono le novità che interessano da vicino i Dipendenti Pubblici?
Qui di seguito tracciamo in sintesi le novità punto per punto.
Progressioni verticali
Per quanto riguarda la "mobilità verticale" sono previsti adesso percorsi di crescita per il personale della Pubblica amministrazione nell'ambito dei quali sono valorizzate:
non soltanto le conoscenze tecniche
ma anche le competenze di carattere trasversale (manageriale, gestionale, ecc.) che il dipendente abbia maturato nel corso della propria attività lavorativa.
Per le progressioni tra le aree, il decreto ribadisce l'obbligo dell'adeguato accesso dall'esterno ai posti pubblici (il 50% delle posizioni disponibili).
Per le progressioni verticali non si deve più ricorrere alla riserva nei concorsi pubblici, ma viene attivata una procedura interna comparativa che non richiede il superamento di prove particolari e che si basa sull'analisi di una serie di fattori:
la valutazione dell'ultimo triennio
l'assenza di procedimenti disciplinari
i titoli professionali e di studio (oltre a quello richiesto per l'accesso e gli incarichi attribuiti).
Progressioni orizzontali
Invece, per quel che riguarda la "mobilità orizzontale" potranno esercitare i nulla osta tra amministrazioni soltanto gli enti con una scopertura di organico superiore al 20%, con l'esclusione del personale della scuola, della sanità e di quello in regime di diritto pubblico (sicurezza, magistratura, diplomazia).
Inoltre, all'interno della stessa area, per la progressione orizzontale, va rispettato il criterio della selettività, già presente in passato, ossia, la progressione va riservata ad una quota non superiore al 50% degli aventi diritto.
Tetti di spesa al trattamento economico accessorio
Infine, per quanto riguarda i tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio potranno essere superati secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro e compatibilmente con il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica.
Il decreto recepisce cosìl'impegno assunto dal Governo nell'ambito del Patto per l'Innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale sottoscritto dal Presidente Draghi e dal Ministro Brunetta con i sindacati lo scorso 10 marzo.
Qds
Agrigento, Giardino botanico riparte nel segno dei diritti umani
L'area gestita dal Libero Consorzio ha inaugurato la nuova stagione con una cerimonia pensata anche per celebrare i sessant'anni dalla fondazione di Amnesty International
AGRIGENTO - Il Giardino botanico del Libero Consorzio comunale ha riaperto ufficialmente al pubblico con una cerimonia dall'alto valore simbolico. Un nuovo albero di ulivo, infatti, è stato collocato all'interno dell'area con l'obiettivo di ricordare i sessant'anni della nascita di Amnesty International.
Alla cerimonia hanno preso parte il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Vincenzo Raffo, la responsabile del gruppo 283, Sabina Castiglione, con alcuni attivisti di Amnesty International e il personale del Giardino botanico insieme a numerosi visitatori.
L'iniziativa ha visto anche la collocazione di una targa celebrativa per ricordare l'impegno dell'organizzazione fondata da Peter Benenson nel 1961, nata con lo scopo di liberare i cosiddetti "prigionieri di coscienza", persone incarcerate solo per aver espresso le loro opinioni, esercitato il loro credo religioso, aver promosso i propri diritti.
"Abbiamo accolto con grande favore - ha dichiarato il commissario straordinario Vincenzo Raffo - l'iniziativa del gruppo 283 di Amnesty International, perché in questi anni l'associazione ha lavorato tantissimo per sensibilizzare l'opinione pubblica per tutelare i diritti umani".
Sabina Castiglione ha voluto ringraziato il commissario straordinario per la disponibilità dimostrata. "Grazie alla posa dell'albero all'interno del Giardino botanico - ha dichiarato - che rappresenta un ambiente unico e suggestivo, il tema dei diritti umani avrà un altro luogo simbolo dell'azione della nostra organizzazione".