quotidianodisicilia.it
Libero Consorzio Agrigento a supporto degli agricoltori
In arrivo 500 mila euro per agricoltori e cooperative. Continua l'attività di informazione del Libero Consorzio comunale di Agrigento su tutte le opportunità di finanziamento offerte dal Programma sviluppo rurale Sicilia 2014-2020.Il settore Attività produttive e Politiche comunitarie ha infatti pubblicato sul sito internet istituzionale www.provincia.agrigento.it il nuovo avviso pubblico del Dipartimento regionale dell'Agricoltura per la misura 19 del Psr Sicilia 2014-2020 - sottomisura 16.4 "Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali" (Distretto rurale di qualità dei Sicani del Piano di azione locale sicani - Azione Pal: 2.2.1 "Creazioni di reti della filiera agroalimentare ").Si tratta della proroga della linea di finanziamento destinata ad agricoltori, cooperative, rivenditori che svolgono le attività ammissibili al supporto della sottomisura aggregati in gruppi di cooperazione, poli e reti di nuova costituzione, poli e reti già esistenti che intraprendono una nuova attività ai sensi dell'art. 35 del regolamento Ue n. 1305/2013.
"Il Libero Consorzio comunale di Agrigento - ha sottolineato il Commissario straordinario, Vincenzo Raffo - è costantemente impegnato per fornire utili indicazioni sulle opportunità di finanziamento offerte dai fondi comunitari, per sostenere tutti gli operatori agricoli - ha aggiunto - che intendono promuovere e commercializzare i loro prodotti, nell'ottica di una consolidata attività che il Settore Politiche Comunitarie porta avanti ormai da diversi anni".Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate entro il prossimo 25 agosto 2021 secondo le modalità contenute nel bando.
Agrigentonotizie.it
Appello al Libero Consorzio comunale di Agrigento
Parcheggi selvaggi e mille pericoli per i visitatori, la guida turistica: "Evitiamo che si registrino tragedie
"Giovanna Lombardo: "Ci sono anche coloro che, individualmente, scendono, dal centro città con i bus cittadini e dal posto di ristoro, a piedi, devono arrivare fino a Porta V". "Pericoli ce ne sono tanti nell'area della Valle dei Templi. All'altezza della curva di Sant'Anna, i pullman scaricano i passeggeri nella piazzola di sotto e le persone che attraversare. E' veramente pericoloso. Dovrebbero mettere un passaggio pedonale con bande di rallentamento. Al museo archeologico non esiste una piazzola di sosta". Lo ha evidenziato, dicendosi affranta per l'incidente stradale che ha gravemente ferito il bimbo tedesco, la guida turistica Giovanna Lombardo. "Ci sono poi coloro che individualmente scendono, dal centro città, con i bus cittadini - ha proseguito la guida turistica - e dal posto di ristoro, a piedi, devono arrivare fino a Porta V. Ci sono poi i Ficus di Bonamorone che altissimi e i bus devono invadere la corsia opposta, all'altezza della vicina curva. Pensiamoci un attimo - ha concluso Lombardo - evitando che possano registrarsi tragedie". Rammarica la situazione dei parcheggi intorno alla Valla dei Templi. Ho prontamente segnalato la vicenda al sindaco il quale mi riferisce che già da mesi lavora ad una soluzione che è in dirittura d' arrivo. Questa amministrazione ha tutta l'intenzione di restituire il parcheggio di Cugno Vela alla cittadinanza ed al Parco. Purtroppo il parcheggio di Cugno Vela è una annosa e dolente vicenda di questa città - ha scritto invece il consigliere comunale Roberta Zicari - . Il sindaco Miccichè lavora da tempo per trovare una soluzione, il cui prossimo step dovrebbe vedere la luce tra un paio di mesi. Nelle more della riapertura del parcheggio di Cugno Vela, mi scuso con cittadini e turisti per eventuali disservizi, mi impegno a seguire l'iter amministrativo, e faccio un accorato appello a tutti: senso civico e prudenza alla guida, soprattutto nelle strade adiacenti la Valle dei Templi. Infine invoco l'intervento del Libero Consorzio e del prefetto per attuare, insieme al Comune di Agrigento, una strategia sinergica per implementare la sicurezza stradale ad Agrigento".
gestione idrica in provincia
Servizio idrico, la strada dell'Aica resta in salita: i Comuni prendono tempo sul "maxi prestito" della Regione
La battuta più frequente al momento, a guardare soprattutto le dichiarazioni che ad inizio agosto accompagnarono la nascita di Aica e il successivo accordo raggiunto con la Regione è: forse qualcuno ha venduto la pelle dell'orso ben prima di averlo anche solo semplicemente catturato.La riunione svolta ieri tra i sindaci, i vertici dell'Aica e l'assessore regionale agli Enti Locali Marco Zambuto ha infatti chiarito che i comuni avranno un difficoltà oggettiva nel gestire le somme che la Regione "presterà" ai municipi e, soprattutto, a restituire questi importi a chi li ha anticipati per garantire la fase di start-up della consortile.La legge, in particolare, sebbene pronta già da prima di ferragosto, al momento non è stata ancora firmata da Zambuto proprio per l'assenza al momento di un accordo con i sindaci soprattutto dei grandi centri, che proporzionalmente saranno quelli a dover anticipare e restituire la somma più alta. Questo anche perché, è chiaro, nel momento in cui il testo diventerà legge, gli obblighi per i Municipi diventeranno concreti e la Regione potrà attivarsi con commissari ad acta per riprendere il dovuto.Al momento appare molto complesso non solo riuscire a svolgere tutte le procedure burocratiche necessarie (i comuni dovranno approvare delle variazioni di bilancio istituendo una specifica posta per contenere questi importi e questo richiede settimane) ma anche improbabile che Aica sia in grado di rimborsare agli enti questi importi nel breve periodo, non avendo al momento nemmeno iniziato a bollettare. Insomma, il tempo è poco e le possibilità che tutto vada male abbastanza alte. Nel frattempo, in diversi centri della provincia si registrano gravi carenze dovute spesso rotture che, teoricamente, dovrebbero essere i comuni a riparare in questa fase per conto di Aica, ma senza soldi, senza personale, senza bilanci, tutto appare abbastanza improbabile.
gds.it
Allarme Covid, ora la Sicilia vede avvicinarsi anche la zona arancione
Non c'è solo la zona gialla dietro la porta per la Sicilia che da lunedì sarà la prima regione italiana a cambiare colore. L'aumento dei contagi e dei ricoveri, infatti, porta l'Isola a intravedere anche l'arancione. Come scrive Andre d'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, seppur di un soffio è stata raggiunta la prima soglia che porta in zona arancione, ovvero l'incidenza settimanale che ha superato i 15o casi ogni 100mila abitanti.Sono ancora ben lontani, invece, gli altri due limiti stabiliti dai nuovi parametri e che riguardano i ricoveri nei reparti ordinari (30%) e nelle terapie intensive (20%).Tuttavia per Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all'università Lumsa e cofondatore dello StatiGroup19, gruppo di studi statistici sul Covid, in Sicilia l'arancione è dietro l'angolo, e diventerà certezza se i prossimi giorni confermeranno l'andamento osservato in queste settimane di agosto".Infatti, come spiega l'esperto, "i ricoveri in terapia intensiva sono più che raddoppiati nelle ultime due settimane. Inoltre, continua a crescere anche il peso delle terapie intensive sul totale delle degenze". Dunque, secondo Maruotti, "la gravità dei ricoveri è maggiore rispetto ai giorni scorsi".Nelle ultime 24 ore in Sicilia sono stati 997 i nuovi casi di Covid-19 a fronte di 15.038 tamponi processati e l'incidenza sale al 6,6% contro il 4,6% di martedì. L'Isola è nettamente al primo posto per nuovi contagi giornaliero.
scuola e covid
Scuola, in arrivo 32,8 milioni in Sicilia per avvio in sicurezza
In Sicilia sono in arrivo 32.848.720,32 milioni di euro, parte dei 350 milioni stanziati dal decreto "Sostegni bis" per garantire l'avvio dell'anno 2021/2022 in sicurezza.Si tratta di risorse che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l'acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l'igiene individuale o degli ambienti, ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare gli strumenti digitali, per favorire l'inclusione e contrastare la dispersione scolastica attraverso il potenziamento dell'offerta formativa.I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l'acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per
l'assistenza medico-sanitaria e psicologica. Si potranno acquistare strumenti per l'aerazione e quanto ritenuto utile per
migliorare le condizioni di sicurezza all'interno degli istituti.