1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2021 » Settembre » 15 » rassegna stampa del 15 settembre 2021
 

rassegna stampa del 15 settembre 2021

corriere.it
Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori. L'accordo è fatto, il decreto del governo sarà approvato domani.

I tecnici di Palazzo Chigi sono al lavoro per portare la bozza del testo alla «cabina di regia» guidata dal presidente del Consiglio Mario Draghi che dovrà decidere se «sdoppiare» il provvedimento partendo dalla pubblica amministrazione per procedere la prossima settimana con le aziende private, oppure far scattare subito la certificazione verde per tutti.
Ci sono da sciogliere i nodi legati ad alcune categorie, in particolare enti di regolazione delle attività economiche, società partecipate e studi professionali, ma la scelta è compiuta: a metà ottobre per entrare negli uffici e nelle fabbriche, sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza o per guidare autobus e taxi, bisognerà essere vaccinati almeno con la prima dose da 14 giorni, essere guariti nei precedenti nove mesi, avere un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. La richiesta: nessuna chiusura per bar e ristoranti in zona arancioneIl via libera dei governatori arriva con il presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, che chiede anche una modifica delle norme in vigore per non far scattare le chiusure dei locali pubblici in caso di passaggio in zona arancione: «I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze e le Regioni si stanno confrontando con il governo per ottenere la garanzia che le attività economiche possano rimanere aperte, per coloro che hanno il green pass, anche nel caso di passaggio in zona gialla o arancione». Chiaro riferimento a bar e ristoranti che, in caso di peggioramento della curva epidemiologica e dunque di un cambio di fascia, sarebbero costretti a chiudere. Anche per questo Fedriga si appella «a tutte le attività economiche, tra cui le cooperative, affinché spronino i propri lavoratori a immunizzarsi». Il nuovo decreto in vigore da metà ottobre. Nel decreto approvato la scorsa settimana è stata fissata al 10 ottobre l'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale per i lavoratori che svolgono mansioni nelle Rsa. È possibile che ci si allinei allo stesso giorno, oppure si lasci tempo fino al 15 ottobre a chi non è vaccinato per poter ricevere almeno la prima dose e così mettersi in regola. Oltre quella data c'è il rischio — evidenziato dagli scienziati — che la curva possa tornare a salire anche per effetto della riapertura delle scuole e del maggior affollamento sui mezzi pubblici e per questo sembra escluso che si possa andare oltre per l'obbligo di green pass.
Dipendenti pubblici
Il nuovo decreto prevederà che i lavoratori di tutti gli uffici pubblici non potranno entrare nella sede di lavoro senza certificazione. È il primo passo fortemente voluto dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta per ottenere poi la riduzione dello smart working al 15%.Enti e società
Nell'elenco degli «statali» ci saranno certamente — oltre alla presidenza del Consiglio e ai ministeri — le Agenzie del Demanio, delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli, le Autorità indipendenti (Anac, Agcom, Garante per i dati personali etc.) gli enti pubblici, culturali, previdenziali, le Federazioni sportive. Ma anche le «controllate » e le partecipate.
Tribunali e studi
Sembra scontata l'introduzione dell'obbligo per magistrati, cancellieri, impiegati degli uffici giudiziari. Rimane invece da stabilire le regole all'interno delle aule dove si celebrano i processi riguardo agli imputati, ai testimoni e al pubblico. Ma anche se introdurre l'obbligo negli studi professionali e soprattutto come applicarlo.


gds.it
Sicilia in zona gialla almeno fino al 4 ottobre, ma Roma potrà fare uno sconto se i ricoveri caleranno
Il calo dei contagi c'è e la speranza che la curva in Sicilia continui a scendere aumenta giorno dopo giorno. Ma è ancora lontana l'ipotesi di un passaggio dell'Isola in zona bianca, allineandosi al resto d'Italia.Almeno fino al 4 ottobre, infatti, come spiega Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, non sembrano possibili cambiamenti. Il condizionale è d'obbligo perchè da Roma non escludono maggiore elasticità, ovvero «un allentamento delle misure restrittive entro la fine di questo mese, nel caso in cui l'Isola arrivasse già solo a sfiorare il confine tra giallo e bianco».Nella fotografia scattata dalla Cabina di regia in vista del monitoraggio Covid, la Sicilia non ha superato l'esame dei parametri decisionali mostrando livelli di rischio superiori alle soglie critiche, pure nel tasso di saturazione dei posti letto in terapia intensiva, pari all'11,2%, cifra vicinissima ma non coincidente alla quota limite del bianco (10%). Dunque, le chance di un cambiamento sono spostate al prossimo martedì.Se la prossima settimana si scenderà sotto il livello di allerta, e se poi il dato «sarà confermato il 28 settembre - spiega il ministero -, allora la Sicilia tornerà in bianco il 4 ottobre, perché occorrono due settimane consecutive con parametri di rischio inferiori o uguali alle soglie critiche per passare da una sfumatura all'altra».
In Sicilia, intanto, secondo l'ultimo bollettino, i nuovi contagi sono 684  con un'incidenza che è scesa al 4% (lunedì era al 5%) . Sul fronte ospedaliero rispetto a lunedì si registrano 24 ricoverati in meno, di cui 4 in terapia intensiva dove ci sono complessivamente 99 pazienti.


giornale di sicilia
È corsa alle vaccinazioni nelle scuoleIn due settimane, è stato più che dimezzato il numero del personale che aveva sceltodi non immunizzarsi: restano ora da raggiungere 7.573 tra prof, bidelli e tanti alunni

L'obbligo di mostrare il green pass ascuola, pena la sospensione dello stipendio, sta funzionando. Questa è lachiave di lettura che ieri hanno dato alla Regione di fronte ai dati delle vaccinazioni di docenti e personale tecnicoamministrativo. In due settimane, allavigilia della prima campanella, è statopiù che dimezzato il numero di avevascelto di non immunizzarsi: restano daraggiungere 7.573 fra prof e bidelli.Così inizia la scuola, domani. Condati che indicano una maggiore sensibilità da parte di docenti e personaleAta mentre si fatica ancora un pò a convincere gli alunni a ricevere la fiala ant i-Covid.Nel dettaglio hanno ricevuto almeno una dose 123.138 dipendenti delmondo della scuola siciliana su135.083 che dovrebbero averlo. La rilevazione è del 12 settembre mentre laprecedente, ferma al 23 agosto, indicava che alla prima dose erano arrivatisolo in 117.212. Si è passati cosìdall'86% al 91,1%. A ciò si aggiungonole 4.372 persone che hanno scelto ilvaccino di J&J, in dose unica (due settimane fa erano solo 1.484) e che portano la percentuale totale di chi si sta vaccinando al 94,3%. È questo il dato a cuiguarda l'assessore all'Istruzione, Roberto Lagalla, dando per scontato chechi ha iniziato il percorso lo completinell'arco delle canoniche tre settimanecon la seconda dose: «Il 94 per cento fradocenti e personale scolastico haquanto meno iniziato il processo diimmunizzazione. Continueremo,quindi, con la campagna di sensibilizzazione presso le scuole e con il monitoraggio costante anche attraverso i test salivari, così come comunicato giorni fa insieme all'assessore alla Salute,Ruggero Razza. Tutto questo affinchél'anno scolastico, che sta iniziando,possa procedere in presenza e, soprattutto, in sicurezza».Va detto che le statistiche nazionaliindicano come vaccinati solo quantihanno ricevuto anche la seconda doseo hanno scelto il siero della J&J. In questo caso il dato si abbassa un po' fer -mandosi all'84,3%. Ma due settimanefa era fermo al 76%. Segnale, spieganoin assessorato, che le sollecitazionifrutto delle norme che impedisconol'ingresso a scuola a docenti e bidellinon vaccinati hanno impresso una accelerazione alle vaccinazione.Va detto anche che restano privi anche della prima dose in 7.573. Anche sedue settimane fa erano potenziali novax ben 16.387 lavoratori del mondodella scuola. In pratica c'è da raggiungere ancora un 5,6% di scettici. Ma Lagallaconta di riuscirci entro le prime settimane dell'anno. Altrimenti questi prof obidelli dovranno portare ogni due giorni un tampone negativo. L'alternativa èla perdita del posto, seppure con la formula della sospensione.Resta indietro, la Sicilia, sul frontedella vaccinazione degli studenti. La fascia dei 12-19 anni ha risposto alle sollecitazioni meno del previsto. Ad oggiil 56,62 per cento (quindi oltre 225 milaragazzi) ha iniziato il ciclo vaccinale,mentre è già immunizzato il 41,37 percento. Nei primi giorni di agosto, invece, aveva già ricevuto il vaccino circa il40 per cento di loro.In particolare, ha già ricevuto almeno una dose: il 65,28% dei ragazzi inprovincia di Palermo, il 66,38% adAgrigento, il 60,91% a Ragusa, il 61,89%a Enna, il 58,76% a Trapani, il 57,66% aCaltanissetta, il 51,86% a Siracusa, il47,83% a Catania, il 44,21% a Messina.

grandangoloagrigento.it


Favara, Filippo Nasca nominato commissario straordinario fino alle elezioni
Gestirà il comune, dopo le dimissioni di Anna Alba, fino alle elezioni del prossimo ottobre
Il presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta dell'assessore regionale per le autonomie locali e per la funzione pubblica Marco Zambuto, ha nominato il dirigente Filippo Nasca, 54 anni originario di Patti, nuovo commissario straordinario del comune di Favara. Nasca gestirà il comune in sostituzione degli organi decaduti - dopo le dimissioni della sindaca Anna Alba con conseguente scioglimento del consiglio comunale - fino alle elezioni del prossimo ottobre. 


ilfattoquotidiano.it
Certificazione verde obbligatoria per dipendenti pubblici, oltre a chi lavora nei locali e sui mezzi di trasporto, dal 10 o 15 ottobre. La discussione è ancora aperta per le aziende private e gli studi professionali, per i quali Matteo Salvini potrebbe spuntare un rinvio almeno fino alle Amministrative del 3 e 4 ottobre
Ci saranno certamente i dipendenti pubblici, oltre a chi lavora nei locali e sui mezzi di trasporto. Mentre la discussione è ancora aperta per le aziende private e gli studi professionali, per i quali la Lega potrebbe spuntare un rinvio almeno fino alle Amministrative del 3 e 4 ottobre. Appare però scontato che si arriverà anche a quello, ma si capirà solo nelle prossime ore se ciò avverrà già domani - giovedì 16 - giorno in cui il Consiglio dei ministri licenzierà il terzo decreto sull'obbligatorietà del Green Pass estendendolo a nuove categorie di lavoratori. Le Regioni hanno dato il loro via libera - strappando un mezzo sì a nuove regole in caso di zone gialle e arancioni nei prossimi mesi - ma Matteo Salvini prova a fare resistenza chiedendo garanzie, temporeggiando in attesa del testo al quale negli uffici di Palazzo Chigi e dei ministeri competenti si lavora da giorni con il placet di ampi pezzi del Carroccio.
"Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato", aveva sillabato Mario Draghi, citando Nino Andreatta e dando la linea sui prossimi passi del governo. Passi necessari per contrastare il virus e, soprattutto, per tornare alla normalità: perché, nelle intenzioni del capo dell'esecutivo, è questa la funzione chiave della nuova estensione del certificato verde che approderà in Consiglio dei ministri giovedì. Il provvedimento, al di là delle residue resistenze di una parte della Lega ("Saremo gli unici in Europa", osserva Salvini), nelle sue grandi linee è pronto ed entrerà in vigore il 10 o il 15 ottobre. Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano la platea dei destinatari. E Palazzo Chigi starebbe puntando all'estensione del Green Pass non solo al settore pubblico ma anche a tutto quello privato. "Ci stiamo lavorando", spiegavano mercoledì fonti qualificate dell'esecutivo.Le prossime ore, per inquadrare con una certa nettezza il "super" Green Pass, saranno decisive. Prima il vertice con i capidelegazione e, dopo un'ultima interlocuzione tra governo e Regioni, il Consiglio dei ministri. Sul fatto che il Green Pass sarà obbligatorio per i dipendenti del settore pubblico non c'è ormai alcun dubbio. Lo ha chiesto a gran voce il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che vuole la riduzione dello smart working al 15%. In questo elenco rientreranno anche, come specifica il Corriere della Sera, le Agenzie del Demanio, delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli, le Autorità indipendenti (Anac, Agcom, Garante per i dati personali etc.) gli enti pubblici, culturali, previdenziali, le Federazioni sportive.E, secondo fonti di governo, è molto probabile l'inserimento nel decreto dell'obbligo anche per i privati che lavorano in quei settori in cui il cliente ha il dovere di esibire il certificato verde: ristorazione, bar, palestre, musei, cinema e teatri. Oltre ai trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei, traghetti) e con ogni probabilità anche autisti e controlli di bus e metropolitane, ma anche i tassisti. Nelle ultime ore però il governo sta accelerando all'estensione 'tout court' del super Green Pass, ovvero all'intero settore privato, inserendo in un unico decreto ciò che inizialmente si era pensato di fare con maggiore gradualità. Gli uffici di Palazzo Chigi e del governo sono alle prese con un lavoro complesso, a partire dalla stessa differenziazione tra pubblico e privato. Perché, si spiega, i due settori si incrociano e si compenetrano - ad iniziare dalle partecipate - e tracciare delle linee nette in poche ore per identificare ciò che è pubblico e ciò che è privato resta tutt'altro che semplice. E ci sono da vincere le strenue resistenze della Lega, almeno quella di osservanza salviniana, mentre dai ministri - Giancarlo Giorgetti in primis - è già arrivato l'ok. Nessuna rimostranza anche dai governatori, ad iniziare da Massimiliano Fedriga e Attilio Fontana, che già dalla scorsa settimana hanno dato ampia disponibilità.


Qds

Agrigento, rifiuti sulle strade, la colpa è degli indisciplinati

La denuncia arriva direttamente dai vertici del Libero Consorzio dopo le lamentele circa le condizioni delle strade provinciali nei pressi di Favara: "Pessimo comportamento da parte di alcuni"
AGRIGENTO - A seguito di alcune segnalazioni sulla presenza di rifiuti lungo le strade provinciali, soprattutto nei pressi del comune di Favara, il Libero Consorzio comunale è intervenuto per fornire chiarimenti sull'attività svolta nell'area in questione a tutela del pubblico decoro.
"Sia nel 2020 che nel 2021 - hanno sottolineato dall'Ente intermedio - la bonifica di queste strade è stata realizzata senza risparmio di mezzi e risorse, e prosegue tuttora. In particolare sulle Sp n. 3, 13, 80 e sulla Nc 07 gli interventi per la rimozione di rifiuti generici e speciali va avanti a causa del pessimo comportamento di alcuni cittadini irrispettosi dell'ambiente e del decoro del nostro territorio che continuano ad abbandonare qualsiasi tipo di rifiuti lungo queste strade (ma non soltanto)".
Come evidenziato dagli uffici del Libero Consorzio comunale di Agrigento e in particolare come spiegato dal commissario straordinario Vincenzo Raffo, "accade puntualmente, all'indomani dalla rimozione dei rifiuti, che ne vengano abbandonati nuovi e di ogni tipo, vanificando il gran lavoro dei nostri tecnici e dell'impresa aggiudicataria del servizio di bonifica".
"Anche in questi giorni - ha aggiunto il commissario - a seguito delle abbondanti piogge, l'impegno del Settore Ambiente non è venuto meno e spiace constatare come ancora una volta l'inciviltà di alcuni vanifichi questo enorme dispendio di energie".
Il Libero Consorzio proseguirà in questa azione di risanamento ambientale finché avrà risorse disponibili, ricordando che questa attività non ha subito rallentamenti nemmeno durante le fasi più delicate dell'emergenza Covid-19, con la bonifica non soltanto delle strade provinciali e delle aree adiacenti, secondo quanto previsto dalla normativa che assegna queste competenze alle ex Province (art. 160 della Legge Regionale n. 25/1993, Decreto Legislativo 152/2006), ma anche delle aree già sottoposte a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.

Itacanotizie

Agrigento, rifiuti sulle strade, la colpa è degli indisciplinati

AGRIGENTO - A seguito di alcune segnalazioni sulla presenza di rifiuti lungo le strade provinciali, soprattutto nei pressi del comune di Favara, il Libero Consorzio comunale è intervenuto per fornire chiarimenti sull'attività svolta nell'area in questione a tutela del pubblico decoro.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO