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Agrigento, al via lavori riqualificazione Giardino Botanico
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento effettuerà lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza all'interno del Giardino Botanico. Con determinazione dirigenziale del Settore Ambiente è stato infatti approvato lo schema di avviso pubblico di indagine di mercato per l'accordo quadro relativo a questi lavori, che consentiranno, una volta ultimati, di poter migliorare la sicurezza e la fruizione del Giardino Botanico, in particolare per lo svolgimento di eventi culturali e di spettacolo. In tempi brevi l'Ufficio Contratti e Gare provvederà a fissare la data di effettuazione della procedura negoziata in base ad indagine di mercato, da svolgere in modalità telematica. L'importo a base d'asta del progetto è di 340.000,00 euro.Il progetto esecutivo, finanziato con risorse dell'Asse 10 del POC Sicilia 2014-2020, è stato elaborato dallo staff tecnico del Libero Consorzio, e prevede in particolare il consolidamento e l'impermeabilizzazione del costone nord, la regimentazione delle acque meteoriche sulla parte sovrastante lo stesso costone, il recupero delle cavità un tempo utilizzate dall'ex colonia agricola e l'acquisto di attrezzature varie nella prospettiva di una nuova, futura utilizzazione dell'area per la realizzazione di eventi. "Il Giardino Botanico - afferma il Commissario Straordinario dr. Vincenzo Raffo - è oggetto della massima attenzione da parte del Libero Consorzio, e questi interventi, unitamente a quelli già effettuati negli anni scorsi, consentiranno di valorizzare ulteriormente questa vera e propria perla del tessuto urbano di Agrigento, fino a qualche anno fa ancora poco conosciuta dagli stessi abitanti e che è stata in parte penalizzata nella fruizione e nello svolgimento di eventi culturali dai possibili distacchi di piccole porzioni del costone roccioso. Il finanziamento ottenuto testimonia l'efficienza dei nostri tecnici, che in tempi brevi sono riusciti ad elaborare questo progetto".
giornale di sicilia
App per verificare il pass, il Qr protetto
Niente contributi e ferie oltre allo stipendio per chi non ha il certificato ve rd e
Controlli con la App, quotidiani e a rotazione, niente contribuiti e ferie oltreallo stipendio per chi non ha il certificato verde e risulta assente, divietoper le aziende di conservare il Qr codedei dipendenti, verifiche anticipatenon oltre le 48 ore in caso si debbanoorganizzare turni di lavoro, possibilità per chi si è immunizzato all'e s t e rocon i vaccini autorizzati di avere la certificazione. Con l'entrata in vigoredell'obbligo del Green pass in tutti iluoghi di lavoro alle porte, arrivano iDpcm che integrano il decreto che haintrodotto l'obbligatorietà e definiscono le regole con le quali milioni diitaliani - dipendenti pubblici, privati eautonomi - conviveranno da venerdì.Due sono i provvedimenti adottatida Palazzo Chigi: il primo, già firmatodal presidente del Consiglio MarioDraghi su proposta dei ministri dellaPubblica amministrazione RenatoBrunetta e della Salute Roberto Speranza, riguarda le linee guida relativeall'obbligo della certificazione nellapubblica amministrazione; il secondo, ancora in bozza, introduce inveceuna serie di modifiche al decreto leggerelative alle regole per i controlli, sianel pubblico che nel privato. Misurealle quali se ne aggiunge una terza,una circolare - anzi due - del Viminalesulla possibilità per le aziende portuali di offrire gratis i tamponi ai propri dipendenti. Nella prima, il capo digabinetto del ministero, per evitareche si blocchino i porti in caso di un alto numero di dipendenti senza ilGreen pass, «raccomanda» ai prefetti di «sollecitare» le aziende affinché valutino la possibilità di mettere a disposizione gratis i tamponi. Una formula ambigua, soprattutto su chi -nelcaso - dovesse pagare i test, che ha richiesto una seconda circolare. Leaziende «potranno valutare, nellapiena autonomia, ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell'acqui -sizione del Green pass da parte dei dipendenti sprovvisti». In caso decidessero di farlo, il costo sarebbe dunque acarico loro e non dello Stato.Quanto alle linee guida della Pa -sulle quali c'è il via libera del Garantedella privacy - il Dpcm ribadisce chel'obbligo del pass (vale anche quellocartaceo) riguarda tutti i dipendentipubblici ma anche quelli delle imprese dei servizi di pulizia, ristorazione,manutenzione e rifornimento dei distributori automatici, i consulenti, icollaboratori, i frequentatori di corsidi formazione, i corrieri, i visitatori.Esclusi invece gli utenti. Chi non ha ilpass deve essere allontanato subito eogni giorno di mancato servizio è considerato assenza ingiustificata (con legiornate festive e non lavorative cherientrano nel conto). Lo stipendio viene sospeso fin dal primo giorno di assenza ma «in nessun caso» si può essere licenziati. Nel periodo d'assenza,inoltre, non maturano né contributiné ferie. E se la mancanza del dipendente dovesse comportare «un'inter -ruzione di un servizio essenziale»?L'amministrazione, dice il Dpcm, puòstabilire una convenzione con altrienti oppure utilizzare la mobilità interna tra uffici o aree diverse.Ma come funzionano i controlli?Devono essere fatti ogni giorno, all'ac -cesso in ufficio o anche successivamente, a tappeto o a campione in unamisura non inferiore al 20% del personale in servizio e assicurando una rotazione costante. Per le verifiche potràessere utilizzata la App "Ve r i f i c a C 1 9 "oppure la piattaforma previstanell'altro Dpcm, sul modello di quanto già avviene per la scuola. Si tratta diuna piattaforma che consente una«verifica quotidiana e automatizzata», rivelando solo il «possesso» delpass e che interagisce con un softwaredel ministero della Salute che può essere integrato ai tornelli di accesso. Lapiattaforma "d i a l og a" inoltre in modalità asincrona con la piattaformaNoiPa, il portale Inps e i sistemi informativi di gestione del personale delleamministrazioni con almeno milledipendent i.Ma il Dpcm che modifica il decretosull'obbligo del pass chiarisce anchealtri due aspetti non secondari: per ildatore di lavoro, pubblico e privato,c'è «l'esplicito divieto» di conservare iQr code delle certificazioni né è possibile «in alcun caso» raccogliere i datidei dipendenti «salvo quelli strettamente necessari» all'applicazionedelle sanzioni. Inoltre, sarà possibilerichiedere il pass in anticipo al dipendente in caso si devono programmareturni aziendali, ma questo anticipodovrà essere «strettamente necessario e comunque non superiore alle 48o re ».
Si fa strada l'Ape contributiva
In pensione a 62 annirinunciando peròa parte dell'assegno
A una settimana circa dalla presentazione della manovra di bilancio 2022comincia a delinearsene sempre piùchiaramente l'ossatura: sul fronte fiscale, con l'ipotesi di un taglio del cuneo, ma anche su quello industriale,con la possibile riedizione dell'eco -bonus per le auto ibride o elettriche,che potrebbe anche diventare strutturale. Uno dei macro-capitoli che lacomporranno è però quello dellepensioni, che con la scadenza diQuota 100 a fine anno è anche unodei più delicati da definire. Soprattutto perché le risorse di cui ha bisogno dovranno tenere conto anchedell'inflazione galoppante, e quindigià solo intervenire per rivalutare gliassegni esistenti sarà molto più oneroso degli altri anni. E invece con tutta probabilità la coperta resterà cortae alla voce previdenza andranno circa 5 miliardi di euro. Dovranno bastare anche per una delle ipotesi chesi fa largo per sostituire Quota 100: sitratta dell'Ape "cont ribut iva" che,come proposto del presidentedell'Inps Pasquale Tridico, darebbe a63 o 64 anni la possibilità di accederealla quota contributiva maturata alla data della richiesta, per poi avere lapensione completa al raggiungimento dell'età di vecchiaia.Il lavoro per definire le misure èancora in corso. Per le pensioni le risorse nella legge di Bilancio dovrebbero essere impegnate in parte per larivalutazione degli assegni e in parteper attutire la fine di Quota 100 econtinuare a consentire forme diuscita anticipata. Una è l'amplia -mento dell'Ape sociale, che estenderebbe la platea delle attività gravose.Per Tridico sono 30, oltre alle 15 esistenti, e le modifiche costerebberoun miliardo in tre anni. Per la Cisl sarebbe un passo importante ma nonsufficiente, perché «è necessario consentire di andare in pensione in modo più flessibile a partire dai 62 annidi età. In ogni caso, consentire a tuttidi andare in pensione con 41 anni dicontributi a prescindere dall'et à».Anche la Cgil è sulla stessa linea, econtesta i numeri indicati da Tridicosul costo del pensionamento con 41anni di contributi. Secondo il presidente dell'Inps sarebbero oltre 9 miL'intera somma maturataal raggiungimentodell'età di vecchiaialiardi l'anno a regime, secondo la Cgilinvece non supererebbe il miliardo em e z zo.C'è anche un altro problema da risolvere, sempre coi fondi della manovra. I contributi pensionistici versati si rivalutano sulla base dell'an -damento del Pil degli ultimi cinqueanni. E l'Istat ha comunicato che iltasso di rivalutazione del montantecontributivo per il 2021 sarà negativo. Per ovviare all'erosione che questo comporterebbe, una legge del2015 stabilisce che in questi casi ilmontante non viene ridotto, ma la rivalutazione diventa semplicementenulla, quindi non si perderebbeniente. Ipotesi che comunque nonpiace ai sindacati. Cisl, Uil e Uilp chiedono al governo di sterilizzare subito gli effetti negativi della caduta delPil, perché non basta la tutela dell'ac -cordo del 2015.Oltre alle pensioni, nella manovra arriverà tanto altro. C'è il tagliodel cuneo e, per agire subito, in attesache venga approvata la riforma complessiva con la delega, si dovrebbemettere in campo un intervento focalizzato sull'Irpef. Due le ipotesi:ampliare la platea del bonus (gli 80euro di Renzi diventati poi 100 dametà dello scorso anno) o rafforzandolo, oppure intervenire sulle detrazioni da lavoro dipendente.
agrigentonotizie.it
Il green pass obbligatorio dal 15 ottobre: le regole sui controlli, le multe, le assenze sul lavoro e lo smart workingDovranno possedere la certificazione verde Covid-19 anche tutti i lavoratori del settore pubblico e privato.
Da un lato è stato concepito come un incentivo alla vaccinazione, dall'altro come uno strumento per garantire l'apertura in sicurezza delle attività economiche e dei servizi: da diverse settimane il green pass è entrato nella vita degli italiani, dai ristoranti agli stadi, dai viaggi alle scuole. A partire da venerdì 15 ottobre 2021, anche tutti i lavoratori del settore pubblico e privato dovranno possedere la certificazione verde Covid-19. Con l'estensione dell'obbligo a tutti i lavoratori, prevista dal nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 16 settembre scorso e firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella il 21, il certificato verde covid è stato ribattezzato "super green pass". Come ottenere il green pass? Quanto dura? Cosa succede con lo smart working? Quali sono le multe previste? Ecco tutte le risposte alle domande frequenti.Cos'è il green pass e a chi spettaIl green pass nasce per facilitare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell'Unione europea durante la pandemia. Attesta di aver fatto la vaccinazione o di essere negativi al test o di essere guariti dal covid. La certificazione contiene un QR Code che permette di verificarne l'autenticità e la validità. La certificazione viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente nei seguenti casi: aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni; aver completato il ciclo vaccinale; essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti o a un test antigenico rapido nelle 48 ore precedenti; essere guariti dal covid nei sei mesi precedenti.Quanto dura e come si scaricaPer la prima dose dei vaccini anti covid che ne richiedono due, il pass ha validità a partire dal 15° giorno dalla somministrazione fino alla dose successiva. A vaccinazione completata (quindi anche per i monodose), la certificazione ha validità per 270 giorni (circa nove mesi) dalla data di somministrazione. Con tampone negativo, il nuovo decreto estende a 72 ore la validità del tampone molecolare, mentre resta a 48 ore quella del test antigenico. Nei casi di guarigione da covid, ha validità per 180 giorni (6 mesi).Come si fa ad avere il green pass? Si può scegliere tra canali digitali e canali fisici. La disponibilità della certificazione viene comunicata tramite email o sms (ai contatti indicati in fase di prestazione sanitaria: vaccinazione, test o guarigione) con un codice per scaricarla. Si può ottenere il pass attraverso Immuni, dotata di una funzione che consente di scaricare la certificazione inserendo il numero e la data di scadenza della propria tessera sanitaria e il codice (AUTHCODE) ricevuto via email o sms ai contatti comunicati in fase di prestazione sanitaria. Con App IO, attraverso una notifica sul proprio dispositivo mobile, gli utenti che abbiano effettuato l'accesso con la propria identità digitale (SPID/CIE), potranno visualizzare la propria certificazione direttamente dal messaggio.Attivo anche il sito dedicato del governo (www.dgc.gov.it) da dove è possibile utilizzare l'identità digitale (SPID/CIE) per acquisire il pass. In alternativa è possibile inserire il numero e la data di scadenza della propria tessera sanitaria (o in alternativa il documento d'identità per coloro che non sono iscritti al Sistema sanitario nazionale) e il codice (AUTHCODE) ricevuto via email o SMS ai contatti comunicati in fase di prestazione sanitaria. Altra opzione è accedere al proprio Fascicolo sanitario elettronico regionale. In caso di difficoltà ad accedere alla certificazione con strumenti digitali, è possibile rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta, o al farmacista, che potranno recuperare la certificazione grazie al Sistema tessera sanitaria. Porta con te il codice fiscale e i dati della tessera sanitaria che dovrai mostrare loro. La certificazione verde Covid-19 sarà consegnata in formato cartaceo o digitale.E quando serve?Il green pass è richiesto per accedere a: feste per cerimonie civili e religiose; Rsa; ristoranti al chiuso; spettacoli aperti al pubblico; eventi sportivi; musei; piscine; palestre; centri benessere; sagre; fiere; convegni; parchi divertimento; centri culturali; sale scommesse; concorsi pubblici. Serve anche per utilizzare i seguenti mezzi di trasporto: aerei; navi e traghetti di trasporto interregionale, tranne nello Stretto di Messina; treni Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità; autobus che collegano più di due regioni. A partire da venerdì 15 ottobre, anche tutti i lavoratori del settore pubblico e privato dovranno possedere la certificazione verde Covid-19.Le esenzioniNon è richiesta la certificazione verde ai bambini sotto i 12 anni, esclusi dalla campagna vaccinale; ai soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica; ai cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell'ambito della sperimentazione Covitar. I soggetti che, per comprovati motivi di salute, non possono effettuare il vaccino contro il Covid-19, dovranno esibire un certificato contenente l'apposito "QR code" in corso di predisposizione. Nelle more del rilascio del relativo applicativo, il personale esente - previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al medico competente dell'amministrazione di appartenenza - non potrà essere soggetto ad alcun controllo.Il green pass a scuola e all'universitàL'obbligo di green pass per l'accesso a scuole e università è in vigore fino al 31 dicembre 2021. Chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative è tenuto a possederlo. Questa disposizione non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti. L'obbligo riguarda non soltanto il personale scolastico ma chiunque debba accedere negli istituti, compresi i genitori. La verifica delle certificazioni verdi del personale scolastico deve essere svolta prima dell'accesso nella sede e non devono essere ripetute nel corso della giornata. Se la certificazione risulta valida al momento dell'ingresso, il dipendente potrà svolgere la propria attività fino al termine della giornata lavorativa. Dunque anche se il green pass dovesse scadere durante le lezioni, il professore non dovrà essere allontanato. Per quanto riguarda invece i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (Pcto), gli studenti sono equiparati ai lavoratori, quindi per svolgere queste attività saranno tenuti ad avere la certificazione verde dal 15 ottobre. Una delle Faq del ministero dell'Istruzione riguarda le gite e le uscite didattiche. Il Garante della privacy ha precisato che i docenti non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti. Quindi le scuole non potranno controllare preventivamente le certificazioni verdi degli studenti. Saranno i titolari dei servizi e delle attività a dover verificare i green pass.Senza green pass si può lavorare in smart working?Il personale privo di certificazione verde non ha diritto di svolgere la propria prestazione in smart working per ovviare alla mancanza del green pass. Inoltre, dal 15 ottobre 2021 la modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni sarà di regola quella in presenza. La gestione del green pass riguardo allo smart working resta ancora da capire, anche se la linea del governo sembra essere chiara: la mancanza di certificazione non può trasformarsi in un diritto a lavorare da remoto. Tuttavia, secondo fonti di Palazzo Chigi, se per esigenze di ufficio il datore di lavoro chiede al dipendente di lavorare in smart working, il green pass non è richiesto. Il certificato, infatti, non serve per lavorare ma solo per accedere al luogo di lavoro.Le regole sul green pass al lavoroDal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021, quando è prevista la scadenza dello stato d'emergenza, la certificazione verde diventa obbligatoria in tutti i luoghi di lavoro e andrà ad incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani, di cui 14 milioni e 700mila impiegati nel settore privato. L'obbligo riguarda tutti i lavoratori: i privati; il personale delle amministrazioni pubbliche; il personale di autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d'Italia, enti pubblici economici e organi costituzionali. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice. L'obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.Per quanto riguarda i lavoratori privati, sono tenuti a possedere e ad esibire su richiesta i certificati verdi per accedere ai luoghi di lavoro. Per gli artigiani (idraulico, elettricista etc), i padroni di casa non hanno l'obbligo del controllo perché non sono datori di lavoro, ma e è loro facoltà chiedere l'esibizione del lasciapassare. Per colf e badanti, i datori di lavoro hanno invece l'obbligo di verificarlo. Parrucchieri ed estetisti e gli altri operatori dei servizi alla persona non dovranno controllare il green pass dei propri clienti. Il titolare dell'attività deve controllare il pass dei propri eventuali dipendenti ma non deve richiederlo ai clienti, né questi ultimi sono tenuti a chiederlo a chi svolge l'attività lavorativa in questione.I controlli e le multeAl datore di lavoro spetta organizzarsi per i controlli, entro venerdì 15 ottobre, pena una multa tra i 400 e i 1.000 euro. Ogni amministrazione/azienda è autonoma nell'organizzare i controlli, anche a campione ma almeno per il 20% dei dipendenti, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell'accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell'accertamento delle violazioni. È opportuno utilizzare modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all'ingresso. Il lavoratore, pubblico o privato, è considerato assente ingiustificato senza diritto allo stipendio fino alla presentazione del pass. Le sanzioni per chi va al lavoro senza pass vanno da 600 a 1.500 euro, più quelle "disciplinari" dei "contratti collettivi di settore". Si perde ogni altra componente della retribuzione, anche previdenziale, con carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario. I giorni di assenza non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità.Il lavoratore può essere sospeso?Sì, nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta. Inoltre il datore di lavoro deve poi effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell'applicazione della sanzione amministrativa.
Giardino botanico, presto i lavori di riqualificazione per consentire lo svolgimento di eventi culturali
A breve l'ufficio contratti e gare provvederà a fissare la data per la procedura negoziata in base all'indagine di mercato, da svolgere in modalità telematica, che darà il via alla gara d'appalto. L'importo a base d'asta è di 340.000 euro
Il giardino botanico di Agrigento presto sarà interessato da lavori di riqualificazione e messa in sicurezza.
Gli interventi consentiranno lo svolgimento di spettacoli ed eventi cultuali all'interno di questo spazio verde nel cuore della città dei templi.
A breve l'ufficio contratti e gare provvederà a fissare la data per la procedura negoziata in base all'indagine di mercato, da svolgere in modalità telematica, che darà il via alla gara d'appalto. L'importo a base d'asta è di 340.000 euro.
Il progetto esecutivo, finanziato con risorse dell'Asse 10 del POC Sicilia 2014-2020, è stato elaborato dallo staff tecnico del Libero Consorzio e prevede in particolare il consolidamento e l'impermeabilizzazione del costone nord, la regimentazione delle acque meteoriche sulla parte sovrastante lo stesso costone, il recupero delle cavità un tempo utilizzate dall'ex colonia agricola e l'acquisto di attrezzature varie nella prospettiva di una nuova, futura utilizzazione dell'area per la realizzazione di eventi.
"Il Giardino Botanico - ha detto il commissario straordinario del Libero Consorzio, Vincenzo Raffo - è oggetto della massima attenzione da parte nostra e questi interventi, unitamente a quelli già effettuati negli anni scorsi, consentiranno di valorizzare ulteriormente questa vera e propria perla del tessuto urbano di Agrigento, fino a qualche anno fa ancora poco conosciuta dai cittadini e che è stata in parte penalizzata nella fruizione e nello svolgimento di eventi culturali dai possibili distacchi di piccole porzioni del costone roccioso".
Malgradotutto
Agrigento, verso la riqualificazione del Giardino Botanico
Previsti anche interventi di messa in sicurezza per lo svolgimento di eventi culturali e di spettacolo
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento effettuerà lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza all'interno del Giardino Botanico.
"I lavori, una volta ultimati - spiega il Libero Consorzio - consentiranno di poter migliorare la sicurezza e la fruizione del Giardino, in particolare per lo svolgimento di eventi culturali e di spettacolo. In tempi brevi l'Ufficio Contratti e Gare provvederà a fissare la data di effettuazione della procedura negoziata in base ad indagine di mercato, da svolgere in modalità telematica. L'importo a base d'asta del progetto è di 340.000,00 euro".
Il progetto esecutivo è stato elaborato dallo staff tecnico del Libero Consorzio, e prevede in particolare "il consolidamento e l'impermeabilizzazione del costone nord, la regimentazione delle acque meteoriche sulla parte sovrastante lo stesso costone, il recupero delle cavità un tempo utilizzate dall'ex colonia agricola e l'acquisto di attrezzature varie nella prospettiva di una nuova, futura utilizzazione dell'area per la realizzazione di eventi".
"Il Giardino Botanico - sottolinea il Commissario Straordinario Vincenzo Raffo - è oggetto della massima attenzione da parte del Libero Consorzio, e questi interventi, unitamente a quelli già effettuati negli anni scorsi, consentiranno di valorizzare ulteriormente questa vera e propria perla del tessuto urbano di Agrigento, fino a qualche anno fa ancora poco conosciuta dagli stessi abitanti e che è stata in parte penalizzata nella fruizione e nello svolgimento di eventi culturali dai possibili distacchi di piccole porzioni del costone roccioso. Il finanziamento ottenuto testimonia l'efficienza dei nostri tecnici, che in tempi brevi sono riusciti ad elaborare questo progetto".