giornale di sicilia
Scattano i controlli negli enti pubblici, una lettera di lavoratori no vax all'Amat
L'altro giorno sulla posta elettronica del presidente dell'Amat, lasocietà di trasporti urbani di Palermo, è arrivata una mail a firmadi un sedicente comitato no vaxdei lavoratori. «Non si sono palesati - spiega Michele Cimino -, nonancora. Vedremo cosa accadrà appena cominceremo a chiedere ilgreen pass. A naso qui la maggiorparte è vaccinata, quindi non dovremo avere problemi a riempiregli autobus di autisti alla guida e agarantire gli altri servizi».Insomma, la società incrocia ledita e spera che tutto vada per ilmeglio. Ma certamente ancoranon può dire quale può esserel'impatto sui servizi di eventualino vax che si presentano al lavorosenza certificato e che devono essere sostituiti.L'attivazione del certificato verde per i dipendenti pubblici e privati, ha messo in moto una gigantesca macchina che rischia di essere molto farraginosa fra moduli,dispositivi per la rilevazione delletemperature, applicazione telefonica collegata alla banca dati. «Anche loro, gli addetti ai controlli -dice Marco Pellerito, ingegnere eresponsabile per la sicurezza inAmat - saranno tenuti a sottoscrivere il protocollo privacy perchémaneggiano dati sensibili».Il segretario generale del comune capoluogo della Sicilia, Antonio Le Donne, ha emanato la nonadirettiva da quando la pandemiaha condizionato la vita e i movimenti delle persone. Ieri, l'ult imain ordine di tempo, che disciplinale modalità di accesso ai luoghi dilavoro comunali. «Qui - spiega -abbiamo 18 datori di lavoro responsabili della sicurezza. I qualidevono garantire i controlli su5.290 persone assunte con contratto di diritto pubblico e 800della struttura tecnica Coime concontratto degli edili». Le Donne, èanche il direttore generale di Palazzo delle Aquile, inoltre conferma che al momento 1988 dipendenti usufruiscono del lavoro agile. Una massa di persone per laquale andrà verificato il possessodei requisiti per entrare in uffic i o.Saranno i portieri a regolare gliaccessi. Faranno passare chi è vaccinato o esibisce un tampone nonpiù vecchio di 48 ore o un certificato di guarigione da Covid-19.Si legge nella direttiva, limata sinoal tardo pomeriggio di ieri, che chinon si presenta in ufficio «è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione e, comunque, non oltreil 31 dicembre, senza conseguenze disciplinari e con diritto allaconservazione del rapporto di lavoro. Per tali giorni di assenza nonè dovuta alcuna retribuzione».Ci può essere il caso in cui il dipendente si presenti in un'alt raunità produttiva rispetto alla sua,senza alcun «titolo» per l'a cce s s o.In questo caso «fermo restandol'allontanamento immediato, dovrà essere data tempestiva comunicazione al datore di lavoro dellostesso per gli adempimenti dico m p e t e n z a » .Occhi puntati anche sulla Rap,l'azienda di igiene ambientale.Già in tempo normali ha problemi di personale per lo spazzamento, e di autisti. Nel caso di unconsistente numero di no vaxquesto potrebbe produrre qualche disservizio. «Ma non possiamo saperlo oggi - diconodall'azienda - anche perché è vietato mappare il fenomeno. Lo scopriremo giorno per giorno». La società ha anche inglobato fra i verificatori alcuni vigilantes che daranno una mano soprattutto per iturni notturni negli autoparchidove c'è molto movimento di personale».
Università.
il Rettore avverte: «Misure sacrosante»
Università, via alle verifiche
Micari: «Nessuna deroga».
Nessun margine di trattativa o di manovra. A 24 ore dall'entrata in vigoredell'obbligo di green pass nei luoghidi lavoro, l'Università di Palermo èpronta a partire coi controlli e risponde in modo chiaro e inequivocabile specie a quei movimenti studenteschi che hanno mosso attacchial certificato verde, scrivendo proprio ai vertici dell'ateneo. È stato ilrettore dell'Università Fabrizio Micari a non lasciare spazio a fraintendimenti nel giorno in cui ha tracciatoil bilancio della sua gestione dell'ateneo in scadenza a fine mese: «Esisteuna posizione nazionale netta echiara sul tema green pass e va rispettata e come rettore è mio dovere farlarispettare al personale, al corpo docenti e agli studenti. Allo stesso tempo, voglio parlare anche dal miopunto di vista come Micari e non come rettore e ritengo che queste misure siano sacrosante. Credo - aggiunge il rettore uscente -che il green passsia un'opportunità e, se oggi guardiamo di nuovo al futuro, lo dobbiamoai vaccini. La maggior parte degli studenti lo ha capito ed è andata a vaccinarsi perché vogliono tornare alladidattica in presenza».Sulle modalità di controlloall'università espone i dettagli il responsabile Prevenzione e protezione dell'ateneo Guido Lacca: «A ognivarco, a ogni ingresso - dice - ci saranno i controlli di temperatura e greenpass a personale, docenti, studenti eanche all'utenza esterna. I numeri ciconfortano perché oltre il 90% sia dipersonale dipendente, sia di corpodocente è vaccinato. Cosa rispondoai no-Green pass? Nessuna risposta,non ci sono margini di apertura, dobbiamo solo fare rispettare le regole».(*GILE*)
Ipia Fermi, il sindacato rivendica una sede
L'attuale situazione dell'Ipia Fermidi Agrigento, ospitato in uno deicapannoni della zona industrialedi Agrigento è stata al centrodell'incontro tra il commissario delLibero consorzio, Vincenzo Raffo ela rappresentanza sindacale unitaria composta da Alfonso Buscemiper la Cgil, Emmanuele Pirainodella Cisl e Gero Acquisto dellaUil.Le organizzazioni sindacali hanno chiesto l'incontro per conoscerequali iniziative siano state messe incampo per risolvere una temporaneità che dura ormai da sette anni,che ha visto avvicendarsi varie gestioni commissariali del Liberoconsorzio. Una situazione che rischia di pregiudicare le iniziativeimprenditoriali che potrebberorealizzarsi nella zona industriale diAgrigento. Per i rappresentanti sindacali la presenza di un istitutoscolastico costituisce un freno perla creazione di nuovi posti di lavoro che le aziende possono crearenell'area industriale.Hanno poi rappresentato la necessità di restituire la centralità alleimprese per operare senza ulteriorivincoli nella zona industriale, pregiudicata dalla presenza di unascuola di grandi dimensioni, lamentando l'indisponibilit à,nell'immediato, della Regione adascoltare le ragioni delle parti.
agrigentonotizie.it
Scuola intralcia il lavoro alla zona industriale? Incontro tra Raffo e i sindacati
Si è parlato della presenza dell'istituto scolastico "Fermi" alla zona industriale che intralcerebbe lo sviluppo dell'area nell'ultimo incontro tra il commissario straordinario del Libero Consorzio Vincenzo Raffo e la rappresentanza sindacale unitaria composta da Alfonso Buscemi per la CGIL, Emmanuele Piraino della CISL e Gero Acquisto della UIL.Un problema che, a detta dei sindacalisti, non si riesce a risolvere da ormai 7 lunghi anni. "Situazione - dicono - che rischia di pregiudicare le iniziative imprenditoriali che potrebbero realizzarsi nella zona industriale di Agrigento". Per i rappresentanti sindacali, infatti, la presenza di un istituto scolastico "costituisce un freno per la creazione di nuovi posti di lavoro che le aziende possono creare nell'area industriale". È stata insomma chiesta la possibilità di restituire centralità alle imprese per operare, senza ulteriori vincoli, nella zona industriale. Vincoli rappresentati proprio dalla presenza di una scuola di grandi dimensioni. Questa istanza, sempre secondo i sindacati, non sarebbe stata immediatamente recepita della Regione che "non ascolta le ragioni del mondo del lavoro". Il commissario Vincenzo Raffo ha illustrato tutte le iniziative legate al ritorno della didattica all'Ipia "Fermi" nella sede naturale di via Piersanti Mattarella, assicurando il suo impegno a svolgere in maniera più celere l'iter per bandire le gare per ripristinare le strutture scolastiche chiuse dal 2014. "Dal mio insediamento - ha detto Raffo - ad oggi mi sono occupato della vicenda Ipia Fermi. Abbiamo avviato con l'assessore regionale Lagalla una fitta interlocuzione per trovare i fondi necessari attraverso il Ministero dell'Istruzione. La Regione ha già completato la progettazione esecutiva per il recupero della struttura, mentre il Libero Consorzio ha affidato l'incarico per la progettazione esecutiva per l'impiantistica dell'Istituto. Abbiamo chiesto al progettista, l'ingegnere Nocera, di procedere con la massima rapidità per completare la progettazione esecutiva. Nei mesi scorsi ho visitato l'Istituto Ipia Fermi incontrando il dirigente scolastico che mi ha chiesto un intervento per potenziare i collegamenti con la città. Per questo ho chiesto al sindaco di Agrigento di potenziare le corse della Tua utilizzando quelle che si fermano all'ospedale di Contrada Consolida. Ho infine inoltrato ieri alla Regione una relazione sulla situazione dell'Istituto chiedendo il reperimento delle somme necessarie a bandire le gare per affidare i lavori di riapertura della scuola".
Agrigentooggi
Ipia Fermi e zona industriale, sindacati incontrano il commissario del Libero Consorzio
L'attuale situazione dell'Ipia Fermi di Agrigento e delle attività produttive nella zona industriale di Agrigento sono state al centro dell'incontro tra il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Vincenzo Raffo e la rappresentanza sindacale unitaria composta da Alfonso Buscemi per la CGIL, Emmanuele Piraino della CISL e Gero Acquisto della UIL.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l'incontro per conoscere quali iniziative siano state messe in campo per risolvere una temporaneità che dura ormai da sette anni, che ha visto avvicendarsi varie gestioni commissariali del Libero Consorzio. Una situazione che rischia di pregiudicare le iniziative imprenditoriali che potrebbero realizzarsi nella zona industriale di Agrigento. Per i rappresentanti sindacali la presenza di un Istituto scolastico costituisce un freno per la creazione di nuovi posti di lavoro che le aziende possono creare nell'area industriale. Hanno poi rappresentato la necessità di restituire la centralità alle imprese per operare senza ulteriori vincoli nella zona industriale, pregiudicata dalla presenza di una scuola di grandi dimensioni, lamentando l'indisponibilità, nell'immediato, della Regione ad ascoltare le ragioni del mondo del lavoro.
Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Vincenzo Raffo ha illustrato tutte le iniziative poste in essere dall'Ente per il ritorno della didattica dell'Istituto E. Fermi nella sede naturale di Via P.S. Mattarella. Il Commissario Raffo ha assicurato l'impegno dell'Ente per svolgere in maniera più celere l'iter per bandire le gare per ripristinare le strutture scolastiche chiuse dal 2014. "Dal mio insediamento ad oggi mi sono occupato della vicenda Ipia Fermi. Abbiamo avviato con l'Assessore Regionale Lagalla, ha assicurato Raffo, una fitta interlocuzione per trovare i fondi necessari attraverso il Ministero dell'Istruzione. La Regione ha già completato la progettazione esecutiva per il recupero della struttura, mentre il Libero Consorzio ha affidato l'incarico per la progettazione esecutiva per l'impiantistica dell'Istituto. Abbiamo chiesto al progettista Ing. Nocera di procedere con la massima rapidità per completare la progettazione esecutiva. Nei mesi scorsi ho visitato l'Istituto Ipia Fermi incontrando il Dirigente Scolastico che mi ha chiesto un intervento per potenziare i collegamenti con la città. Per questo ho chiesto al Sindaco di Agrigento di potenziare le corse della Tua utilizzando quelle che si fermano all'Ospedale di Contrada Consolida. Ho inoltrato ieri alla Regione, ha concluso Raffo, una relazione sulla situazione dell'Istituto chiedendo il reperimento delle somme necessarie a bandire le gare per affidare i lavori di riapertura della scuola".
QDS
Giardino botanico Agrigento, lavori di messa in sicurezza
redazione
Sarà il Libero Consorzio a effettuare gli interventi di riqualificazione dell'area. L'obiettivo è migliorarne la fruzione, in particolare per lo svolgimento di eventi culturali e di spetta
AGRIGENTO - Il Libero Consorzio comunale effettuerà lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza all'interno del Giardino botanico.
Con determinazione dirigenziale del Settore Ambiente è stato infatti approvato lo schema di avviso pubblico di indagine di mercato per l'accordo quadro relativo a questi lavori, che consentiranno, una volta ultimati, di poter migliorare la sicurezza e la fruizione del Giardino Botanico, in particolare per lo svolgimento di eventi culturali e di spettacolo. "In tempi brevi - hanno assicurato dall'Ente intermedio - l'Ufficio Contratti e Gare provvederà a fissare la data di effettuazione della procedura negoziata in base a indagine di mercato, da svolgere in modalità telematica. L'importo a base d'asta del progetto è di 340.000 euro".
Il progetto esecutivo, finanziato con risorse dell'Asse 10 del Poc Sicilia 2014-2020, è stato elaborato dallo staff tecnico del Libero Consorzio, e prevede in particolare il consolidamento e l'impermeabilizzazione del costone Nord, la regimentazione delle acque meteoriche sulla parte sovrastante lo stesso costone, il recupero delle cavità un tempo utilizzate dall'ex colonia agricola e l'acquisto di attrezzature varie nella prospettiva di una nuova, futura utilizzazione dell'area per la realizzazione di eventi.
"Il Giardino Botanico - ha affermato il commissario straordinario Vincenzo Raffo - è oggetto della massima attenzione da parte del Libero Consorzio e questi interventi, unitamente a quelli già effettuati negli anni scorsi, consentiranno di valorizzare ulteriormente questa vera e propria perla del tessuto urbano di Agrigento, fino a qualche anno fa ancora poco conosciuta dagli stessi abitanti e che è stata in parte penalizzata nella fruizione e nello svolgimento di eventi culturali dai possibili distacchi di piccole porzioni del costone roccioso".
"Il finanziamento ottenuto - ha concluso Raffo - testimonia l'efficienza dei nostri tecnici, che in tempi brevi sono riusciti ad elaborare questo progetto".
Lavoratori fragili, vantaggi fino a dicembre 2021, come richiederli
Esteso fino a fine anno il diritto all'assenza da lavoro equiparata a ricovero ospedaliero e allo smart working
L'art. 2-ter del decreto legge 6 agosto 2021, n. 111 convertito dalla legge settembre 1021, n. 133 proroga sl 31 dicembre 2021 la possibilità, per i lavoratori fragili, di avere riconosciuto il periodo di eventuale quarantena come malattia con i relativi vantaggi.
di Salvatore Freni
Esaminiamo di seguito tali vantaggio e come chiederli.
Quali sono i vantaggi per i lavoratori fragili
Il periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dai lavoratori del settore privato, è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e non è computabile ai fini del periodo di comporto (il limite massimo di assenze per malattia consentita).
Fino alla detta data del 31 dicembre 2021 ai lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità, nonché ai lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle competenti autorità sanitarie, è equiparato al ricovero ospedaliero.
Per i periodi di cui al primo periodo, il medico curante redige ilcertificato di malattia con gli estremi del provvedimento che ha dato origine alla quarantena con sorveglianza attiva o alla permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Sono considerati validi i certificati di malattia trasmessi, prima del 6 agosto 2021, anche in assenza del provvedimento redatto dal medico curante di cui si è detto sopra da parte dell'operatore di sanità pubblica.
Infime, va detto che. qualora il lavoratore si trovi in malattia accertata da COVID-19, il certificato è redatto dal medico curante nelle consuete modalità telematiche, senza necessità di alcun provvedimento da parte dell'operatore di sanità pubblica
La contribuzione del lavoratore fragile durante l'assenza per malattia
Durante il periodo d'assenza del lavoratore fragile per i motivi fin qui detti, in deroga alle disposizioni vigenti, gli oneri a carico del datore di lavoro, che presenta domanda all'ente previdenziale, e dell'INPS connessi con le tutele in argomento sono posti a carico dello Stato nel limite massimo di spesa di 282,1 milioni di euro per l'anno 2021.
Di conseguenza l'INPS non prende in considerazione ulteriori domande al raggiungimento del limite di 182,1 milioni di euro.
Come chiedere i vantaggi
Ai fini del riconoscimento della tutela dei lavoratori fragili, essi devono produrre il certificato di malattia attestante il periodo di quarantena nel quale il medico curante dovrà indicare gli estremi del provvedimento emesso dall'operatore di sanità pubblica.
Sulla base delle disposizioni vigenti in materia di tutela della malattia, il certificato deve essere redatto sin dal primo giorno di malattia in modalità telematica. Nei casi residuali di certificato emesso in modalità cartacea, lo stesso dovrà essere trasmesso all'Inps nel termine dei due giorni previsti dalla normativa di riferimento.
SICILIA24H
Incontro del Commissario Raffo con i vertici provinciali di CGIL, CISL e UIL sull'Ipia Fermi
Redazione
L'attuale situazione dell'Ipia Fermi di Agrigento e delle attività produttive nella zona industriale di Agrigento sono state al centro dell'incontro tra il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Vincenzo Raffo e la rappresentanza sindacale unitaria composta da Alfonso Buscemi per la CGIL, Emmanuele Piraino della CISL e Gero Acquisto della UIL.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l'incontro per conoscere quali iniziative siano state messe in campo per risolvere una temporaneità che dura ormai da sette anni, che ha visto avvicendarsi varie gestioni commissariali del Libero Consorzio. Una situazione che rischia di pregiudicare le iniziative imprenditoriali che potrebbero realizzarsi nella zona industriale di Agrigento. Per i rappresentanti sindacali la presenza di un Istituto scolastico costituisce un freno per la creazione di nuovi posti di lavoro che le aziende possono creare nell'area industriale. Hanno poi rappresentato la necessità di restituire la centralità alle imprese per operare senza ulteriori vincoli nella zona industriale, pregiudicata dalla presenza di una scuola di grandi dimensioni, lamentando l'indisponibilità, nell'immediato, della Regione ad ascoltare le ragioni del mondo del lavoro.
Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Vincenzo Raffo ha illustrato tutte le iniziative poste in essere dall'Ente per il ritorno della didattica dell'Istituto E. Fermi nella sede naturale di Via P.S. Mattarella. Il Commissario Raffo ha assicurato l'impegno dell'Ente per svolgere in maniera più celere l'iter per bandire le gare per ripristinare le strutture scolastiche chiuse dal 2014. "Dal mio insediamento ad oggi mi sono occupato della vicenda Ipia Fermi. Abbiamo avviato con l'Assessore Regionale Lagalla, ha assicurato Raffo, una fitta interlocuzione per trovare i fondi necessari attraverso il Ministero dell'Istruzione. La Regione ha già completato la progettazione esecutiva per il recupero della struttura, mentre il Libero Consorzio ha affidato l'incarico per la progettazione esecutiva per l'impiantistica dell'Istituto. Abbiamo chiesto al progettista Ing. Nocera di procedere con la massima rapidità per completare la progettazione esecutiva. Nei mesi scorsi ho visitato l'Istituto Ipia Fermi incontrando il Dirigente Scolastico che mi ha chiesto un intervento per potenziare i collegamenti con la città. Per questo ho chiesto al Sindaco di Agrigento di potenziare le corse della Tua utilizzando quelle che si fermano all'Ospedale di Contrada Consolida. Ho inoltrato ieri alla Regione, ha concluso Raffo, una relazione sulla situazione dell'Istituto chiedendo il reperimento delle somme necessarie a bandire le gare per affidare i lavori di riapertura della scuola".