giornale di sicilia
rifiuti in provincia
Rifiuti, solo un'ultima proroga
Ma Musumeci striglia le Srr
Per altri due mesi i rifiuti che avrebbero dovuto essere smaltiti a Lentini saranno dirottati a Gela, Siculiana e Misterbianco. Il presidente Musumeci el'assessore Daniela Baglieri hannoprorogato ieri l'ordinanza che consente la gestione in emergenzadell'immondizia.Ma al di là della proroga, annunciata da giorni, il provvedimento, letto in controluce, mostra la reale gravità dell'emergenza rifiuti. E i costi chepotrebbe avere per la Regione.Un passo indietro. A giugno hachiuso perché satura la più grande discarica siciliana, quella di Lentini. Daallora a oggi i rifiuti di mezza Isola sono stati dirottati nei tre più grandi impianti rimasti: una scelta che ha provocato la rivolta delle comunità interessate che temono di veder esaurirein fretta gli spazi per i loro rifiuti.E tuttavia a Musumeci non è rimasta altra scelta. Il governo ha riunito ivertici delle Srr, le società di gestionedella raccolta che mettono insieme iComuni, apprendendo che ci vorranno dai 2 ai 3 mesi per perfezionare laprocedura che permetterà di portarefuori dalla Sicilia i rifiuti non piùsmaltibili qui.Non è un caso che assieme allaproroga dell'ordinanza da ieri viaggiauna direttiva di Musumeci alle stesse Srr che suona come un'ammonizioneper i ritardi maturati fin qui su unaprocedura iniziata a giugno: «C'è lanecessità che tutti completino celermente i procedimenti. Anche perprevenire rischi di carattere igienico-sanitario». Teme, Musumeci, chesi possa arrivare di nuovo alle montagne di rifiuti per strada per via dellasaturazione degli impianti messi sotto pressione in questa fase.Il sistema è in un equilibrio precario. E Musumeci lo scrive chiaramente: «Invito le Srr a collaborare costruttivamente per la gestione dell'emer -genza intervenendo con proposte esoluzioni per una efficace soluzionedella non più trascurabile problematica». Tradotto: non c'è alternativa alla spedizione dei rifiuti fuori dalla Sicilia. E bisogna farlo in fretta. Non sipuò prorogare di nuovo l'o rd i n a n z afirmata ieri.Ma i problemi non sono solo quelli legati ai bandi (in ritardo) per individuare chi dovrà trasportare i rifiutifuori dall'Isola. C'è una emergenza legata anche i costi. Le ultime riunionicon i vertici delle Srr hanno permessodi calcolare che bisognerà inviarefuori una quantità enorme di rifiuti:non i 336 mila ipotizzati qualche mese fa ma un quantitativo ugualmenteingombrante. E pesante economicamente, visto che la media delle offertericevute dalla Regione è di 250/300euro a tonnellata. Dunque si potrebbe arrivare a spendere per questaoperazione fra i 70 e gli 80 milioni.Mentre in cassa ce ne sono solo 45.La Baglieri ha già detto ai Comuniche la Regione coprirà la spesa perspedire all'estero solo il 35% dell'im -mondizia indifferenziata: ciò per viadel fatto che per legge ogni città dovrebbe già avere raggiunto a questadata una soglia di differenziata pari al65%. Chi non si è adeguato, pagheràdi tasca propria (aumentando la Tari). A meno che non riesca a trovareforme autonome di smaltimento inSicilia.È, quest'ultima, una ipotesi chepotrebbe offrire una scialuppa di salvataggio all'area di Palermo: sia il capoluogo che vari Comuni dell'hinterland sono lontani, e molto, dal 65% didifferenziata ma la provincia ha unacerta autonomia nello smaltimentograzie alla discarica di Bellolampo,che ha ancora capienza e per di più staper essere allargata. Ciò permette unamaggiore elasticità nel ricorso allaspedizione fuori dei rifiuti: la Srr palermitana, che pure era fra le poche aun passo dalla individuazione delladitta, è meno in emergenza di altre. Eciò salverebbe la popolazione residente da un aumento della Tari.
Province d'Italia
Assemblea dei Presidenti di Provincia 2021.
I progressi di Province&Comuni
A Parma si è svolta l'Assemblea dei Presidenti di Provincia dove in apertura sono stati presentati e condivisi i progressi del Progetto Province&Comuni.
Ad aprire i lavori è stato il Direttore Generale Upi Piero Antonelli che ha chiarito obiettivi e visione di Province&Comuni, spiegando finalità e strategie legate ad ogni ambito del progetto. "E' un progetto che ha l'ambizione di ridisegnare il ruolo delle Province - ha detto Antonelli-. Abbiamo ridefinito le Province come Casa dei Comuni. E' un progetto che deve impegnare tutto il sistema delle Province". All'incontro sono intervenuti anche il Prof. Enrico Carloni, del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Perugia, che ha presentato la ricerca allegata, e il Dott. Gaetano Scognamiglio, Presidente di PromoPA, che ha illustrato attraverso le slide allegate lo svolgimento dei Focus Group.