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rassegna stampa del 26 novembre 2021

GIORNALE DI SICILIA

Fissata la data, alle urne i consiglieri
Ex Province, al voto per i nuovi vertici - Elezioni il 22 gennaio
Debutta il sistema indiretto: il presidente verrà scelto tra i sindacI.
PA L E R M O
Musumeci ci prova. Il presidente ha riunito la giunta e fissato la data per mandare al voto le ex Province, senza guida da oltre dieci anni in seguito alla riforma voluta dal governo Crocetta. La data individuata da Musumeci è quella del 22 gennaio. E sarà una prima volta assoluta perché il sistema di voto per eleggere i vertici dei Liberi Consorzi di Comuni, così si chiamano oggi le ex Province, non è quello diretto. Alle urne non andranno i cittadini residenti sul territorio ma sindaci e consiglieri comunali. È, questa, la elezione indiretta. Più precisamente. Nelle tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) il sindaco del capoluogo è automaticamente alla guida del nuovo ente e dunque lì verrà eletto solo il Consiglio Metropolitano. Mentre ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani vanno eletti i presidenti e i Consigli.
A votare saranno sindaci e consiglieri comunali in carica. Si vota in un solo giorno dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8. La riforma voluta da Crocetta cambia radicalmente l'assetto politico e amministrativo delle ex Province. Nelle tre Città metropolitane, il Consiglio è composto, oltre che dal sindaco metropolitano da 14 consiglieri (se la popolazione residente è fino a 800 mila abitanti) o 18 consiglieri (se superiore). Altro organo è la Conferenza metropolitana, composta dai sindaci dei Comuni appartenenti alla Città metropolitana. Nei sei Liberi consorzi comunali devono essere eletti il presidente e il Consiglio (10 componenti se la popolazione non è superiore a 300mila abitanti, 12 se arriva fino a 700mila o 16 se è superiore a 700mila). L'Assemblea è invece composta da tutti i sindaci dei Comuni del Libero consorzio.
Tutti i componenti durano in carica cinque anni. Ma se un sindaco o un consigliere cessa dall'incarico avviene la decadenza immediata da qualsiasi carica ricoperta negli organi delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi. In caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo della Città metropolitana si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro sessanta giorni. Sono eleggibili a presidente del Libero consorzio i sindaci dei Comuni, a consiglieri delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi i sindaci e i consiglieri comunali. La presentazione delle liste avverrà il primo e il 2 gennaio entro le 12. Finora le elezioni nelle ex Province sono sempre state indette e poi rinviate per problemi legati soprattutto alla crisi finanziaria di questi enti e alla difficoltà a mettere in piedi la macchina amministrativa per ereditare i compiti degli enti soppressi. Ma stavolta Musumeci fa sul serio. E a queste cariche ambiscono in tanti nel panorama politico.
Gia. Pi. 


GDS ONLINE

ELEZIONI
Ex Province siciliane, si torna al voto dopo 10 anni: seggi aperti il 22 gennaio
Dopo oltre dieci anni si torna a votare, in Sicilia, per eleggere i rappresentanti delle ex Province. Dopo vari rinvii disposti dall'Ars, il governo Musumeci ha fissato la data: si andrà alle urne il 22 gennaio 2022.
i tratta di consultazioni di «secondo livello» per eleggere i Consigli metropolitani (a Palermo, Catania e Messina), i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani). Il corpo elettorale è rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. Si vota, un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8. Nelle tre Città metropolitane, le elezioni verranno indette dal sindaci metropolitani; nei sei Liberi consorzi - in sede di prima applicazione - dal presidente della Regione, a regime dal presidente del Libero consorzio uscente. Gli uffici elettorali saranno costituiti nelle sedi degli enti di area vasta. La presentazione delle liste deve avvenire tra le ore 8 del primo gennaio e le ore 12 del 2 gennaio 2022.


AGRIGENTONOTIZIE

Condizioni di abbandono della strada provinciale 88, la precisazione del Libero consorzio
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interviene in merito alla situazione della Strada Provinciale n. 88 (da SP n. 36 alla SP n.47 S.Anna-Villafranca), per la quale è stata segnalata una condizione non ideale per la percorribilità a causa della presenza di dissesti e di fango e detriti trasportati sulla carreggiata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La critica espressa dal gruppo "Azione", pur condivisibile, non è assolutamente in linea con le presunte responsabilità del Libero Consorzio. Va precisato, infatti, che sono stati già appaltati i lavori di manutenzione e messa in sicurezza di un gruppo di strade provinciali, ovvero le SS.PP. n. 47, n. 35A, n. 35B, NC 24, n. 11 e, appunto, n. 88, grazie ad un finanziamento di oltre 1.500.000,00 euro (risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 per gli interventi prioritari di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete viaria secondaria della regione Siciliana). Tuttavia la gestione dell'appalto e la direzione dei lavori sono stati assunti dal Genio Civile  in seguito  all'Accordo istituzionale tra la Regione Siciliana ed il Libero Consorzio di Agrigento  Nell'Accordo infatti era stato previsto l'affidamento della direzione dei lavori all'Ufficio del Genio Civile di Agrigento per l'attuazione degli interventi stradali nonché per la manutenzione e il potenziamento della segnaletica stradale, orizzontale e verticale e per l'eventuale collocazione di barriere di sicurezza sulle tratte stradali indicate dallo stesso Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
"Ci rendiamo conto delle oggettive difficoltà incontrate dai cittadini su questa ed altre strade provinciali, in particolare nelle ultime settimane a causa delle pessime condizioni meteo" afferma il Commissario Straordinario dr. Vincenzo Raffo "tuttavia, come precisato, la gestione e la direzione dei lavori programmati sulle strade citate, compresa la SP n. 88, non sono di nostra competenza. Ingeneroso, inoltre, il richiamo alla situazione definita "da Medio Evo" della rete viaria provinciale. I problemi esistono, e sono pure notevoli, ma siamo costretti a ricordare che per diversi anni le ex Province Regionali di tutta la Sicilia non hanno ricevuto finanziamenti per la manutenzione straordinaria, potendo contare solo su risorse esigue per la manutenzione ordinaria a fronte di una rete che, per quanto riguarda la nostra provincia, è di oltre 1300 km tra provinciali, ex consortili, ex regionali ed ex ESA. E' solo grazie alla professionalità dei nosri tecnici se da qualche anno è stato possibile contare su finanziamenti di una certa consistenza e sul progressivo affidamento dei lavori alle imprese aggiudicatarie dei relativi appalti. La situazione è già notevolmente migliorata, ma è ovvio che molto ancora resta da fare".


Elezioni, dopo 10 anni di commissariamento in Sicilia si torna al voto per le ex provinceAlle urne il 22 gennaio 2022 per eleggere i consigli delle città metropolitane di Palermo, Messina e Catania e i presidenti e i consigli dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. Non votano i cittadini ma i sindaci e i consiglieri comunali in carica

Dopo oltre dieci anni in Sicilia si torna a votare per eleggere i rappresentanti delle ex province. Proprio pochi giorni fa, dal palco delle Ciminiere a Catania, dove si è svolta la convention del suo movimento, Diventerà Bellissima, il presidente della Regione Nello Musumeci aveva tuonato contro "il governo a guida comunista (di Rosario Crocetta, n.d.r.) che nel 2015 ha detto che le province erano un peso e le ha decapitate". Una riforma che doveva precedere quella nazionale nella stessa direzione, dell'allora ministro Graziano Delrio, ma che si impantanò in un caos burocratico. Ora, finalmente, dopo anni di commissariamento - l'ultimo a settembre - il 22 gennaio 2022 si tornerà alle urne per eleggere i Consigli metropolitani a Palermo, Catania e Messina; e i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. A votare però non saranno i cittadini: si tratta infatti di consultazioni di secondo livello e il corpo elettorale è rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica.
Si vota un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8. Nelle tre Città metropolitane, il Consiglio è composto, oltre che dal sindaco metropolitano (che di diritto è il primo cittadino del Comune capoluogo) da 14 consiglieri (se la popolazione residente è fino a 800mila abitanti) o 18 consiglieri (se superiore). Altro organo è la Conferenza metropolitana, composta dai sindaci dei Comuni appartenenti alla Città metropolitana. Nei sei Liberi consorzi comunali devono essere eletti: il presidente e il Consiglio (10 componenti se popolazione fino a 300mila abitanti, 12 se fino a 700mila o 16 se superiore a 700mila). L'Assemblea è invece composta da tutti i sindaci dei Comuni del Libero consorzio.
Tutti i componenti durano in carica cinque anni, ma se un sindaco o un consigliere cessa dall'incarico avviene la decadenza immediata da qualsiasi carica ricoperta negli organi delle Città metropolitane o dei Liberi consorzi. In caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo della Città metropolitana si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del nuovo sindaco.
Nelle tre Città metropolitane le elezioni verranno indette dal sindaci metropolitani; nei sei Liberi consorzi, in sede di prima applicazione, dal presidente della Regione e a regime dal presidente del Libero consorzio uscente. Gli uffici elettorali saranno costituiti nelle sedi degli enti di area vasta. Sono eleggibili a presidente del Libero consorzio i sindaci dei Comuni, a consiglieri delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi i sindaci e i consiglieri comunali. Sono candidabili a presidente i soli sindaci, a consiglieri i sindaci e i consiglieri comunali. La presentazione delle liste deve avvenire tra le 8 del primo gennaio e le 12 del 2 gennaio.

Rifiuti, è caos istituzionale: governo e Ars litigano e la riforma rimane al paloDopo che Musumeci ha attaccato il parlamento regionale per la sua immobilità, Miccichè ha replicato dicendo che il ddl "fa schifo". A rincarare la dose anche il M5S: "Questa legge è un obbrobrio". Savarino di Db in difesa del testo e della giunta: "Se i deputati hanno proposte, il dibattito è aperto"
La riforma del sistema dei rifiuti in Sicilia giace in commissione Ambiente all'Ars da mesi. Ed è attesa da anni. Ma ad oggi nessuno se ne intesta più la paternità. Il governatore Nello Musumeci tuona contro il parlamento che non la discute, il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè attacca il governo dicendo che il testo "fa schifo", Diventerà bellissima replica e il Movimento 5 stelle rincara la dose. Insomma, un caos. E a tirare le fila dovrà essere molto probabilmente l'assessore al ramo, Daniela Baglieri, approdata in giunta quando il testo era già stato presentato e responsabile quindi solo di una parziale riscrittura successiva.
"La legge sui rifiuti fa schifo? Siamo felici che se ne sia accorta pure la maggioranza che sostiene questo governo del nulla. Noi lo diciamo da sempre e siamo stati accusati di chissà quali loschi interessi, quando, giustamente, abbiamo contribuito a bocciarla in aula", afferma il capogruppo del M5S all'Ars Giovanni Di Caro. "Miccichè - prosegue Di Caro - ha detto chiaramente che se il testo è lì da tre anni è perché fa schifo. Posso solo dire che difficilmente, in tutta la legislatura, sono stato così d'accordo con lui. Questa legge è un obbrobrio, Musumeci ne prenda atto, anziché cercare falsi alibi per la bocciatura nel ricorso al voto segreto. Se la legge è stata affossata, è accaduto perché nella maggioranza in tanti la pensano come noi".
"Se a dire che la legge sui rifiuti fa schifo - aggiunge Giampiero Trizzino - è un deputato della minoranza è un conto, ma se a sottolinearlo è il presidente del Parlamento, nonché numero uno del primo partito che sostiene il governo, allora è tutta un'altra storia. Noi non possiamo che condividere le parole forti di Miccichè, che fanno da eco a ciò che, ormai tre anni, ripetiamo in Aula. Quella di Musumeci è una proposta irricevibile, che non aiuta la crisi e soprattutto non aiuta i Comuni, che si trovano sommersi dai rifiuti e da spese esorbitanti da sostenere per spedirli fuori dai loro territori. D'altronde anche la Corte dei Conti, in passato, ha condannato la divisione provinciale degli ambiti territoriali, fortemente voluta da Musumeci. Per non parlare del fatto che una riforma così gravosa, ad un anno dalle elezioni e con i fondi del PNRR da spendere, è un rischio che la Sicilia non può correre".
La replica per tutti è di Giusi Savarino, presidente della commissione Ambiente Ars e portavoce regionale, assieme ad Alessandro Aricò e Giorgio Assenza, del movimento di Musumeci Diventerà bellissima: "Sul disegno di legge sui rifiuti, normativa che tocca nervi scoperti e che se fatta nell'interesse dei cittadini dovrà necessariamente scontentare più di qualcuno, se l'Ars, a cominciare dal suo presidente, avesse delle proposte di modifica giuridiche e tecniche, ben vengano: il dibattito è aperto, come sempre. Al presidente Miccichè, nella sua veste di garante degli equilibri parlamentari, ricordo che i ddl si discutono in commissione e in aula, dove i deputati lavorano sostenendo istanze e proposte. Anche quelli di Forza Italia".


SICILIA24H

Precisazione sulla situazione della Strada Provinciale n. 88
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interviene in merito alla situazione della Strada Provinciale n. 88 (da SP n. 36 alla SP n.47 S.Anna-Villafranca), per la quale è stata segnalata una condizione non ideale per la percorribilità a causa della presenza di dissesti e di fango e detriti trasportati sulla carreggiata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La critica espressa dal gruppo "Azione", pur condivisibile, non è assolutamente in linea con le presunte responsabilità del Libero Consorzio. Va precisato, infatti, che sono stati già appaltati i lavori di manutenzione e messa in sicurezza di un gruppo di strade provinciali, ovvero le SS.PP. n. 47, n. 35A, n. 35B, NC 24, n. 11 e, appunto, n. 88, grazie ad un finanziamento di oltre 1.500.000,00 euro (risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 per gli interventi prioritari di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete viaria secondaria della regione Siciliana).
Tuttavia la gestione dell'appalto e la direzione dei lavori sono stati assunti dal Genio Civile  in seguito  all'Accordo istituzionale tra la Regione Siciliana ed il Libero Consorzio di Agrigento  Nell'Accordo infatti era stato previsto l'affidamento della direzione dei lavori all'Ufficio del Genio Civile di Agrigento per l'attuazione degli interventi stradali nonché per la manutenzione e il potenziamento della segnaletica stradale, orizzontale e verticale e per l'eventuale collocazione di barriere di sicurezza sulle tratte stradali indicate dallo stesso Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
"Ci rendiamo conto delle oggettive difficoltà incontrate dai cittadini su questa ed altre strade provinciali, in particolare nelle ultime settimane a causa delle pessime condizioni meteo" afferma il Commissario Straordinario dr. Vincenzo Raffo "tuttavia, come precisato, la gestione e la direzione dei lavori programmati sulle strade citate, compresa la SP n. 88, non sono di nostra competenza. Ingeneroso, inoltre, il richiamo alla situazione definita "da Medio Evo" della rete viaria provinciale. I problemi esistono, e sono pure notevoli, ma siamo costretti a ricordare che per diversi anni le ex Province Regionali di tutta la Sicilia non hanno ricevuto finanziamenti per la manutenzione straordinaria, potendo contare solo su risorse esigue per la manutenzione ordinaria a fronte di una rete che, per quanto riguarda la nostra provincia, è di oltre 1300 km tra provinciali, ex consortili, ex regionali ed ex ESA. E' solo grazie alla professionalità dei nosri tecnici se da qualche anno è stato possibile contare su finanziamenti di una certa consistenza e sul progressivo affidamento dei lavori alle imprese aggiudicatarie dei relativi appalti. La situazione è già notevolmente migliorata, ma è ovvio che molto ancora resta da fare".

GRANDANGOLO

Sp 88, il Libero Consorzio: "i lavori sono stati appaltati"
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interviene in merito alla situazione della Strada Provinciale n. 88 (da SP n. 36 alla SP n.47 S.Anna-Villafranca), per la quale è stata segnalata una condizione non ideale per la percorribilità a causa della presenza di dissesti e di fango e detriti trasportati sulla carreggiata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La critica espressa dal gruppo "Azione", pur condivisibile, non è assolutamente in linea con le presunte responsabilità del Libero Consorzio.
"Va precisato, dichiara il commissario Raffo, che sono stati già appaltati i lavori di manutenzione e messa in sicurezza di un gruppo di strade provinciali, ovvero le SS.PP. n. 47, n. 35A, n. 35B, NC 24, n. 11 e, appunto, n. 88, grazie ad un finanziamento di oltre 1.500.000,00 euro (risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 per gli interventi prioritari di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete viaria secondaria della regione Siciliana)."Tuttavia la gestione dell'appalto e la direzione dei lavori sono stati assunti dal Genio Civile  in seguito  all'Accordo istituzionale tra la Regione Siciliana ed il Libero Consorzio di Agrigento . Nell'Accordo infatti era stato previsto l'affidamento della direzione dei lavori all'Ufficio del Genio Civile di Agrigento per l'attuazione degli interventi stradali nonché per la manutenzione e il potenziamento della segnaletica stradale, orizzontale e verticale e per l'eventuale collocazione di barriere di sicurezza sulle tratte stradali indicate dallo stesso Libero Consorzio Comunale di Agrigento. "Ci rendiamo conto delle oggettive difficoltà incontrate dai cittadini su questa ed altre strade provinciali, in particolare nelle ultime settimane a causa delle pessime condizioni meteo, continua il Commissario Straordinario dr. Vincenzo Raffo, che tuttavia, come precisato, la gestione e la direzione dei lavori programmati sulle strade citate, compresa la SP n. 88, non sono di nostra competenza. Ingeneroso, inoltre, il richiamo alla situazione definita "da Medio Evo" della rete viaria provinciale. I problemi esistono, e sono pure notevoli, ma siamo costretti a ricordare che per diversi anni le ex Province Regionali di tutta la Sicilia non hanno ricevuto finanziamenti per la manutenzione straordinaria, potendo contare solo su risorse esigue per la manutenzione ordinaria a fronte di una rete che, per quanto riguarda la nostra provincia, è di oltre 1300 km tra provinciali, ex consortili, ex regionali ed ex ESA. E' solo grazie alla professionalità dei nostri tecnici se da qualche anno è stato possibile contare su finanziamenti di una certa consistenza e sul progressivo affidamento dei lavori alle imprese aggiudicatarie dei relativi appalti. La situazione è già notevolmente migliorata, ma è ovvio che molto ancora resta da fare".

SCRIVOLIBERO

Strada Provinciale N. 88: Le Precisazioni Del Libero Consorzio Di Agrigento
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interviene in merito alla situazione della Strada Provinciale n. 88 (da SP n. 36 alla SP n.47 S.Anna-Villafranca), per la quale è stata segnalata una condizione non ideale per la percorribilità a causa della presenza di dissesti e di fango e detriti trasportati sulla carreggiata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La critica espressa dal gruppo "Azione", pur condivisibile, non è assolutamente in linea con le presunte responsabilità del Libero Consorzio. Va precisato, infatti, che sono stati già appaltati i lavori di manutenzione e messa in sicurezza di un gruppo di strade provinciali, ovvero le SS.PP. n. 47, n. 35A, n. 35B, NC 24, n. 11 e, appunto, n. 88, grazie ad un finanziamento di oltre 1.500.000,00 euro (risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 per gli interventi prioritari di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete viaria secondaria della regione Siciliana).
Tuttavia la gestione dell'appalto e la direzione dei lavori sono stati assunti dal Genio Civile in seguito all'Accordo istituzionale tra la Regione Siciliana ed il Libero Consorzio di Agrigento Nell'Accordo infatti era stato previsto l'affidamento della direzione dei lavori all'Ufficio del Genio Civile di Agrigento per l'attuazione degli interventi stradali nonché per la manutenzione e il potenziamento della segnaletica stradale, orizzontale e verticale e per l'eventuale collocazione di barriere di sicurezza sulle tratte stradali indicate dallo stesso Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
"Ci rendiamo conto delle oggettive difficoltà incontrate dai cittadini su questa ed altre strade provinciali, in particolare nelle ultime settimane a causa delle pessime condizioni meteo" afferma il Commissario Straordinario dr. Vincenzo Raffo "tuttavia, come precisato, la gestione e la direzione dei lavori programmati sulle strade citate, compresa la SP n. 88, non sono di nostra competenza. Ingeneroso, inoltre, il richiamo alla situazione definita "da Medio Evo" della rete viaria provinciale. I problemi esistono, e sono pure notevoli, ma siamo costretti a ricordare che per diversi anni le ex Province Regionali di tutta la Sicilia non hanno ricevuto finanziamenti per la manutenzione straordinaria, potendo contare solo su risorse esigue per la manutenzione ordinaria a fronte di una rete che, per quanto riguarda la nostra provincia, è di oltre 1300 km tra provinciali, ex consortili, ex regionali ed ex ESA. E' solo grazie alla professionalità dei nosri tecnici se da qualche anno è stato possibile contare su finanziamenti di una certa consistenza e sul progressivo affidamento dei lavori alle imprese aggiudicatarie dei relativi appalti. La situazione è già notevolmente migliorata, ma è ovvio che molto ancora resta da fare".


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