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Smart working nella P.A., Brunetta: "Il lavoro agile partirà dal 31 gennaio"
Il lavoro agile partirà dal 31 gennaio, ha assicurato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta dai microfoni di Zapping: "Da quel giorno le amministrazioni avranno la possibilità di avere tutto il lavoro agile che vorranno rispetto alle proprie esigenze, in accordo con i lavoratori. Finiamo di dire cose non vere. Io ho bloccato solo lo smart working emergenziale, quello non regolato, senza contratto". E ha aggiunto: "Entro questo mese ci sarà il contratto nuovo per tutti" nella pubblica amministrazione, con anche 600mila nuove assunzioni.Lo smart working a rotazione è la premessa per il lavoro agile nella pubblica amministrazione, che deve garantire "l'invarianza dei servizi resi all'utenza" ma anche "un'adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile, assicurando comunque la prevalenza per ciascun lavoratore del lavoro in presenza". Quindi il lavoro agile sarà alternato con il lavoro in ufficio. Adesione consensuale. L'adesione sarà consensuale e volontaria ed è consentito a tutti i lavoratori, siano essi con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale, e indipendentemente dal fatto che siano stati assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato. E sarà l'amministrazione a individuare le attività che possono essere effettuate con il lavoro agile.No utenze personali. II lavoratore pubblico in smart working avrà diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero non inferiore a 11 ore per il recupero delle energie psicofisiche così come prevede il contratto per il lavoro in presenza. Da casa non si potranno usare le utenze personali o domestiche, nelle linee guide si legge: al lavoratore in smart working "si deve fornire il lavoratore di idonea dotazione tecnologica". Il testo Nuove assunzioni"Nei prossimi cinque anni la Pubblica amministrazione assumerà più di 600mila nuovi giovani con profili auspicabilmente più qualificati, perché abbiamo sbloccato il turnover e perché la Pa è tornata centrale. In parallelo avremo bisogno di un milione di persone, dagli operai delle infrastrutture ai tecnici e agli ingegneri, per fare il Pnrr, con i suoi 240 miliardi di investimenti. Assisteremo a questa domanda di lavoro incrementale. Io dico che è un fatto positivo, sia nel pubblico sia nel privato", ha spiegato il ministro. Non più settore rifugio"Sono ottimista, perché più competizione sul mercato del lavoro vuol dire più salari, più qualifiche, più soddisfazione dei cittadini. La Pa non sarà più un settore rifugio: saremo tutti orgogliosi dei nostri volti della Repubblica. Pensiamo alla pandemia. Chi ci ha salvato? Medici, infermieri, insegnanti, forze dell'ordine, bravi burocrati. A loro voglio dire grazie. Entro questo mese ci sarà il nuovo contratto e dall'anno prossimo partirà una grande operazione di formazione per qualificare tutto questo mondo, che merita di ritrovare il suo orgoglio", ha concluso Brunetta.
GRANDANGOLO
Brunetta "Nella Pa compensi più alti, pronto nuovo contratto"
di Redazione
ROMA (ITALPRESS) - "La strategia che abbiamo messo in campo (per la pubblica amministrazione, ndr) è molto articolata: reclutamenti più veloci, progressioni di carriera più fluide, nuovi contratti, vaste campagne di formazione, retribuzioni più alte. E' chiaro che finora la Pa non è stata attrattiva, soprattutto per le figure ad alta specializzazione che, invece, saranno le più richieste, ed è altrettanto chiaro che la competizione con il privato sarà altissima". Lo ha detto, in un'intervista al Messaggero, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. "Io sono ottimista, in cinque anni faremo un cambio del sangue della Pa. Dopo il Pnrr, tutti quelli che avranno fatto un'esperienza di lavoro a termine nell'ambito del Pnrr avranno una riserva del 40% dei posti nei concorsi pubblici". "Il lavoro in presenza è tornato a essere la modalità ordinaria per la Pa. Abbiamo abbandonato lo smart working fai-da-te e stiamo disegnando un vero lavoro agile, con regole contrattuali, organizzative e di customer satisfaction". Quali saranno le regole? "Niente più device personali, solo piattaforme sicure. E da gennaio, quando le amministrazioni adotteranno i Piani integrati di attività e organizzazione (Piao), piena autonomia ai singoli enti che potranno fare tutto lo smart working che vorranno, per la piena soddisfazione di cittadini e imprese". E sulla nuova variante del Coronavirus ha aggiunto: "Siamo nella condizione migliore dal punto di vista sanitario per prendere tutte le decisioni necessarie. Il governo, in accordo con tutti gli Stati europei, ha già bloccato per precauzione i voli da diversi Stati africani. Ma della variante Omicron si sa ancora poco, non si può già dire che è più pericolosa o che buca i vaccini...".
(ITALPRESS).
INFORMASICILIA
Ex Province siciliane, si torna al voto dopo 10 anni
SI TRATTA DI CONSULTAZIONI ELETTORALI DI "SECONDO LIVELLO" PER ELEGGERE I CONSIGLI METROPOLITANI, I PRESIDENTI E I CONSIGLI DEI LIBERI CONSORZI COMUNALI
Ex Province siciliane, si torna al voto dopo 10 anni. Si andrà alle urne il 22 gennaio 2022. Il governo Musumeci fissa la data per le elezioni dopo i vari rinvii disposti dall'Ars.
Si voterà, un solo giorno, dalle ore 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle ore 8.
Si tratta di consultazioni di "secondo livello" per eleggere i Consigli metropolitani, i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali.
Gli uffici elettorali saranno costituiti nelle sedi degli enti di area vasta. La presentazione delle liste deve avvenire tra le ore 8 del primo gennaio e le ore 12 del 2 gennaio 2022.
Gli organi elettivi
Nelle tre Città metropolitane, il Consiglio è composto, oltre che dal sindaco metropolitano che di diritto è il primo cittadino del Comune capoluogo da 14 consiglieri se la popolazione residente è fino a 800mila abitanti, o 18 consiglieri se superiore).
Altro organo è la Conferenza metropolitana, composta dai sindaci dei Comuni appartenenti alla Città metropolitana.
Nei sei Liberi consorzi comunali saranno eletti:
il presidente e il Consiglio 10 componenti se popolazione fino a 300mila abitanti, 12 se fino a 700mila o 16 se superiore a 700mila.
L'Assemblea è composta da tutti i sindaci dei Comuni del Libero consorzio.
Durata e decadenza degli organi.
Tutti i componenti restano in carica cinque anni.
Se un sindaco o un consigliere cessa dall'incarico avviene la decadenza immediata da qualsiasi carica ricoperta negli organi delle Città metropolitane o dei Liberi consorzi.
In caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo della Città metropolitana si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del nuovo sindaco.
Indizione comizi
Nelle tre Città metropolitane, le elezioni verranno indette dai sindaci metropolitani.
Nei sei Liberi consorzi, in sede di prima applicazione, elezioni convocate dal presidente della Regione, a regime dal presidente del Libero consorzio uscente.
Gli uffici elettorali saranno costituiti nelle sedi degli enti di area vasta.
Eleggibilità e corpo elettorale
Sono eleggibili a presidente del Libero consorzio i sindaci dei Comuni, a consiglieri delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi i sindaci e i consiglieri comunali.
Sono candidabili: a presidente i soli sindaci, a consiglieri i sindaci e i consiglieri comunali.
Presentazione liste
La presentazione delle liste deve avvenire tra le ore 8 del primo gennaio e le ore 12 del 2 gennaio 2022.
LIVESICILIA
Sicilia, ex Province: dopo dieci anni si torna a votare
Saranno elezioni di secondo livello. Savarino: "Ci batteremo per voto diretto"
LA DATA
PALERMO - Dopo oltre dieci anni si torna a votare, in Sicilia, per eleggere i rappresentanti delle ex Province. Dopo vari rinvii disposti dall'Ars, il governo Musumeci ha fissato la data: si andrà alle urne il 22 gennaio 2022. Si tratta di consultazioni di "secondo livello" per eleggere i Consigli metropolitani (a Palermo, Catania e Messina), i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani). Il corpo elettorale è rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. Si vota, un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8.
Tutto quello che c'è da sapere
Nelle tre Città metropolitane, il Consiglio è composto, oltre che dal sindaco metropolitano (che di diritto è il primo cittadino del Comune capoluogo) da: 14 consiglieri (se la popolazione residente è fino a 800 mila abitanti) o 18 consiglieri (se superiore). Altro organo è la Conferenza metropolitana, composta dai sindaci dei Comuni appartenenti alla Città metropolitana. Nei sei Liberi consorzi comunali devono essere eletti: il presidente e il Consiglio (10 componenti se popolazione fino a 300mila abitanti
12 se fino a 700 mila o 16 se superiore a 700mila). L'Assemblea è invece composta da tutti i sindaci dei Comuni del Libero consorzio. Tutti i componenti durano in carica cinque anni, ma se un sindaco o un consigliere cessa dall'incarico avviene la decadenza immediata da qualsiasi carica ricoperta negli organi delle Città metropolitane o dei Liberi consorzi. In caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo della Città metropolitana si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del nuovo sindaco.
Savarino: "Ci batteremo per il voto diretto"
"L'aver fissato il voto al prossimo 22 gennaio 2022 è senz'altro una buona notizia anche se piuttosto che un'elezione di secondo grado, unica possibile a normativa statale vigente, riteniamo più appropriata e confacente a Enti così nodali come i Liberi Conzorzi e le Città Metropolitane l'elezione diretta dei propri rappresentanti".
A dichiararlo l'onorevole Giusi Savarino, portavoce di #DiventeràBellissima, a seguito della diffusione della data per le prossime elezioni nelle ex Province della Regione Siciliana. "È proprio in quest'ottica - prosegue l'onorevole - che in ARS il nostro gruppo #DiventeràBellissima è firmatario di un disegno di legge voto che vuole abbandonare l'elezione di secondo grado e così restituire il potere di scelta ai cittadini". "Nessuno dimentica di come nel recente passato la sinistra abbia svilito in diretta tv in una nota trasmissione televisiva condotta da Giletti, l'istituzione provinciale adducendo frasi fatte più che serie motivazioni e buon senso, creando solo caos.
Noi vogliamo resituire dignità alle Province. Vogliamo che Roma ci permetta di ripristinare il voto diretto, perché siamo convinti che sia possibile tagliare i costi della politica senza per questo privare i cittadini della legittima rappresentanza democratica", ha detto.
Giornale di Sicilia
Finanziamento regionale per rendere sicure le strade
Maltempo, al via i lavori lungo la provinciale 88
Finanziato dalla Regione Siciliana, il programma di manutenzione straordinaria di strade e scuole del Libero consorzio di Agrigento per gli anni 2021-2025. Il decreto, firmato dall'assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto, destina più di 47 milioni. Tale decreto garantirà diversi interventi come la progettazione dei lavori per l'adeguamentoantisismico e impiantistico nelle scuole. In particolare all'Istituto magistrale Crispi di Ribera e all'Istituto d'Arte Bonachia di Sciacca andranno rispettivamente 5 milioni e più di 2 milioni all'Alberghiero di Sciacca. Sono invece previsti 4 milioni per il completamento dell'Itc di Campobello di Licata. Per quanto riguarda la viabilità: sono stati stanziati per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali 25 milioni e 7 milioni per le strade ex consortili ed ex regionali. «Un segnale di concretezza politica e un nuovo impegno mantenuto nei confronti della provincia di Agrigento», dice l'assessore regionale Marco Zambuto. Intanto sono stati già appaltati i lavori di manutenzione e messa in sicurezza della provinciale 88 che collega la frazione di Sant'Anna a Villafranca Sicula. Tutto questo grazie ad un finanziamento di oltre 1.500.000 di euro con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Lo ha reso noto il Libero consorzio dopo i danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi. «La gestione dell'appalto e la direzione dei lavori - fa sapere l'ente - sono stati assunti dal Genio civile in seguito all'accordo con la Regione Siciliana (*PAPI*)