Giornale di Sicilia
Contratto in dirittura d'arrivo: necessaria intesa tra le parti, mai scelta unilaterale
Smart working anche con propri strumenti
Nel settore pubblico sono previste quattro aree professionali
Dovrebbe chiudersi nei prossimi giorni il rinnovo del contratto delle Funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali e enti pubblici non economici) per il triennio 2019-21: l'Aran ha presentato una nuova bozza ai sindacati e ormai l'accordo sembra vicino con le parti che si stanno concentrando soprattutto sulla parte economica. Il contratto introdurrà il nuovo lavoro agile non emergenziale ma anche quattro aree professionali per gli impiegati aggiungendo agli operatori, agli assistenti e ai funzionari l'area delle alte professionalità, al momento un guscio vuoto che però dovrebbe riempirsi nei prossimi mesi. Si discute ancora sui fondi per il salario di produttività e su quelli per il nuovo ordinamento professionale. Nella nuova bozza si chiarisce che il lavoro agile non avrà vincoli di orario e luogo di lavoro (a differenza di quello da remoto che mantiene in vece i vincoli di orario) e che potrà es-sere effettuato anche senza la stru-mentazione fornita dall'ammini-strazione. Nel testo infatti si dice chegli strumenti vengono dati «di norma» dall'amministrazione ma non si esclude che possano essere di proprietà del dipendente anche se si sottolinea che quest'ultimo «è tenuto ad accertare la presenza delle condizioni che garantiscono la sussistenza delle condizioni minime di tutela della salute e sicurezza del lavoratore nonché la piena operatività della dotazione informatica» oltre che la garanzia dell'assoluta riservatezza dei dati. È necessario comunque l'accordo individuale stipulato per iscritto quindi lo smart working non può essere una scelta unilaterale dell'am-ministrazione né del dipendente. Glielementi essenziali dell'accordo so-no la durata, (può essere a termine oa tempo indeterminato) la modalitàdi svolgimento della prestazione la-vorativa fuori dalla sede abituale dilavoro, con specifica indicazionedelle giornate di lavoro da svolgerein sede e di quelle da svolgere a di-stanza; la modalità di recesso, che de-ve avvenire con un termine non infe-riore a 30 giorni; le fasce orarie di operatività, contattabilità e inoperabilità; i tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore; le modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo del datore di lavoro.
L'arteria collega Burgio, Lucca e Villafranca SiculaLa provinciale 88 invasa dal fango
Aperto il cantiere della bretella fra Bocca Vallone Centrale Castello e Ribera
LUCCA SICULA
Fango sulla strada provinciale 88 che collega Burgio, Lucca e Villafranca Sicula. Il circolo Pd di Lucca Sicula con il segretario, Roberto Ciulla, ha lanciato un grido d'allarme. «Cogliamo con costernazione e preoccupazione - scrive in una nota - il grido di allarme lanciato dai cittadini di Lucca Sicula, Villafranca e Burgio. Da diverso tempo oramai si denuncia una condizione a dir poco imbarazzante del manto stradale che interessa la strada provinciale 88, l'unica via di collegamento per la strada statale115».Intanto, sono già iniziati i lavoriper la realizzazione della strada alternativa per rendere fruibile il percorso Bocca Vallone - Centrale Castello, a Ribera, e permettere a tantissimi agricoltori di poter raggiungere le loro aziende e continuare la stagione agrumicola. Con i tecnici comunali e della Protezione civile, il Comune di Ribera ha individuato un percorso alternativo alla strada che porta alla zona Castello. Dopo tutti i sopralluoghi, fatti in collaborazione con tanti operatori agricoli della zona interessata e che ringrazio per la collaborazione, il sindaco, Matteo Ruvolo, ha firmato un'ordinanza affinché i lavori vengano eseguiti in somma urgenza. «Si stanno valutando anche tutti gli interventi necessari - fanno sapere dal Comune di Ribera - per il ripristino della strada "acqua dei malati" nel più breve tempo possibile, affinché tutto possa ritornare alla normalità». Il maltempo delle ultime settimane ha messo a dura prova la tenuta sia delle strade urbane che della viabilità rurale e delle strade di collegamento tra i comuni della provincia. Ieri anche a Sciacca disagi sulla variante Foggia e sulla strada che collega la città alla contrada San Marco per la caduta di alberi a causa del forte vento. (*GP*)
AGRIGENTONOTIZIE
CRONACA
Si torna al voto nelle ex Province: ecco chi conta (davvero) e chi no alle prossime elezioni
A rappresentare la maggioranza assoluta sono i centri di grandi e medie dimensioni, anche se le spaccature politiche potrebbero essere dietro l'angolo
Gioacchino Schicchi
Dopo anni di attesa per una riforma mancata che ha messo sull'orlo del dissesto gli enti più inutili ed indispensabili del panorama siciliano, le ex Province, oggi Liberi Consorzi, stanno per tornare ad avere una governance non commissariale. Il Governo Musumeci, in vista delle elezioni regionali (dicono i malpensanti) ha fissato i dati per il prossimo 22 gennaio. A votare saranno i sindaci ei consiglieri comunali: i primi cittadini potranno candidarsi come aspiranti presidenti ma anche come consiglieri provinciali, mentre i consiglieri comunali invece potranno concorrere per uno dei 12 posti da consigliere provinciale.
Alle urne andranno in provincia di Agrigento 650 "grandi elettori" (cioè il numero dei consiglieri e dei primi cittadini) e ogni voto verrà moltiplicato per uno specifico coefficente che è collegato al numero di residenti per ogni comune.
Cinque le fasce individuate dalla legge regionale: la prima individua i comuni da 30mila abitanti in sù: vi rientrano i centri di Agrigento, Sciacca, Licata, Canicattì e Favara. Subito dopo troviamo la fascia dei comuni tra i 10 ei 30mila abitanti, cioè Palma di Montechiaro, Ribera, Porto Empedocle, Raffadali, Menfi, Ravanusa e Campobello di Licata. Solo questi due gruppi di comuni rappresentano oltre 250 voti, da moltiplicare appunto con un coefficente molto alto che nei fatti potrebbe escludere dalla partita tutti gli altri centri, a meno di accordi trasversali, ovviamente: i centri più piccoli - da soli - possono determinare molto poco, ma possono votare degli alleati preziosi se i comuni grandi si presenteranno in ordine sparso.
A pesare in tal senso potrebbe essere lo spaccamento (o gli spaccamenti) in seno al centrodestra che si sono più volte manifestati nelle ultime elezioni amministrative e che in alcuni casi sono costati una sconfitta cocente ai partiti della coalizione di Musumeci. A dicembre, questo è certo, si aprirà la complessa danza delle candidature per individuare le coalizioni e andare al primo voto di secondo livello dopo decenni.
SICILIA24H
PD Agrigento: "Richiesta costituzione tavolo istituzionale in tema di viabilità provinciale"
Redazione
"Mi rivolgo alla c.a. della S.V. al fine di rappresentare quanto segue: Da diversi giorni, anche sospinti e sollecitati dalla gravissima emergenza metereologica, che sta mettendo in ginocchio il nostro territorio provinciale, giungono da più parti accorate richieste di interventi di recupero e di sistemazione di diverse arterie stradali di competenza provinciale, le cui evidenti carenze di tipo manutentivo, nonché i danni strutturali, evidentemente cagionati dalle drammatiche conseguenze del maltempo, le hanno rese del tutto impraticabili, con la conseguenza che intere parti del nostro territorio, a cominciare dalle aree interne, si trovano ineluttabilmente isolate dal resto della provincia e della Sicilia.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, il grido d'allarme lanciato dai rappresentanti dei nostri circoli PD di Lucca Sicula, Burgio e Villafranca di cui, con questa, mia mi faccio portavoce, con riferimento alle condizioni di intransitabilità della S.P. 88, la quale rappresenta, fra l'altro, l'unica via di collegamento fra detto territorio e la S.S. 115, rendendo di fatto assai difficoltoso, per non dire impossibile, a queste comunità di potersi spostare dai propri comuni.
Appelli simili stanno giungendo da ogni parte della Provincia. Pare di tutta importanza, in tal senso, la strategicità della rete stradale di competenza del Libero Consorzio che, in un contesto di gravissima e colpevole arretratezza infrastrutturale, sovente rende diverse S.P. le uniche vie di collegamento fra territori diversi. Tale consapevolezza impone l'assunzione di iniziative in grado di pensare e programmare, specie in tempi di ristrettezze economiche, un cronoprogramma di interventi in grado di ottimizzare risorse, dando risposte concrete a quanti, in tutta obiettività, non possono rimanere prigionieri di un contesto di simile arretratezza infrastrutturale.
Mi permetto, in tal direzione, oltre a sollecitare alla S.V. un immediato sopralluogo lungo la S.P. 88, onde verificare l'urgenza di un intervento manutentivo e disporre i necessari interventi, di proporre la costituzione di un tavolo di confronto, alla presenza di tutti gli attori istituzionali del territorio, onde pianificare, in un quadro d'assieme e dentro una visione organica, gli interventi più urgenti ed impellenti per consentire un più Federazione di Agrigento Il segretario Provinciale efficiente e sicuro collegamento fra le diverse aree della nostra provincia, dando così riscontro alle sollecitazioni pervenute".
SICILIA TV
Pioggia, vento e danni nell'Agrigentino. Prime nevicate in montagna
Nino Ravanà
Alberi, rami, tegole, cornicioni e serbatoi caduti a causa del vento forte e della pioggia. Da stamattina i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento hanno effettuato circa trenta interventi, e tanti altri sono in corso. Le zone più colpite Agrigento, Porto Empedocle e il saccense. Neve ad alta quota.
I vigili del fuoco stanno effettuando rimozioni di rami e alberi pericolanti, caduta tegole, cornicioni e pali pubblici. Il vento ha scoperchiato la copertura di un'abitazione in via Nettuno a Porto Empedocle. Danni nelle campagne un po' ovunque, a colture, agrumeti e vigneti.
Diverse strade ad Agrigento e centri vicini risultano allagate. Tra i tanti interventi, i vigili del fuoco, sono accorsi più volte per auto impantanate nel "fiume" d'acqua che si è formato lungo la strada provinciale che da Aragona e Favara, porta alla zona industriale di contrada "San Benedetto".
Nelle zone di montagna è caduta la prima neve, a Monte Gemini, Monte Cammarata, ma anche a Santo Stefano Quisquina. Imbiancati alcune strade e le campagne lungo la statale 118, e Serra Gargiuffé in territorio di Cammarata.