tgcom
nuove regole per i lavoratori non vaccinati.
Dal 15 febbraio entra in vigore l'obbligo del Super Green pass (che si ottiene tramite vaccinazione o per guarigione) per tutti i lavoratori. Chi verrà sorpreso senza il certificato rischia una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma mantenendo comunque il lavoro.
giornale di sicilia
Restrizioni estese altri dieci giorni. sospensione per i lavoratori no vax.
Una mini proroga di dieci giorni: fino
al 10 febbraio le discoteche rimarranno chiuse, saranno vietati i concerti e
le feste all'aperto e sarà ancora obbligatorio utilizzare le mascherine
all'aperto in zona bianca. Nel primo
Consiglio dei ministri dopo la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, il governo rinnova le misure anti
Covid in scadenza ma sceglie una linea soft, dando un primo segnale del
cambio di passo che ci sarà nelle prossime settimane con un graduale allentamento delle restrizioni ed un ritorno alla normalità, a partire da domani quando si metterà mano agli interventi per semplificare le norme
sulla scuola.
La proroga delle misure è contenuta in un'ordinanza del ministro della
Salute Roberto Speranza che avrà poi
la necessaria copertura normativa
con il decreto legge che dovrebbe arrivare al termine del Consiglio dei ministri di domani e che potrebbe contenere non solo le misure sulla scuola
ma anche tutti gli altri interventi di
cui si è parlato in queste settimane,
dalla distinzione tra i ricoverati "per "
covid e "co n covid al sistema dei colori fino alla durata del pass. Dunque
per altri dieci giorni il milione e mezzo di italiani che vivono in Basilicata,
Molise e Umbria, le uniche regioni ancora bianche, dovranno continuare a
indossare le mascherine all'aperto come tutti gli altri cittadini. E non si potrà andare a ballare. «Ora basta, questa deve essere l'ultima proroga, dobbiamo uscire dal tunnel» dice il presidente del Silb, il sindacato delle imprese di intrattenimento, Maurizio
Pasca ribadendo che non ci dovranno
essere ulteriori rinvii. Una linea che è
la stessa della Lega, come dimostra il
siparietto tra Draghi e il ministro del
Turismo Massimo Garavaglia: quando il premier ha proposto di prorogare la chiusura dei locali fino al 15 febbraio, il leghista lo ha interrotto lanciando il "lodo san Valentino" e strappando lo "s co n t o "di cinque giorni.
Ma la scelta del governo ha sostanzialmente l'obiettivo di prendere
tempo e vedere l'andamento della
curva dei contagi, che da giorni mostra una tendenza a calare ma non si è
ancora stabilizzata: se i dati si consolideranno, i divieti non verranno allungati. Una linea che il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri conferma, spingendosi oltre: «credo che il 31
marzo lo stato d'emergenza non sarà
prorogato e per la fine del mese avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo» sottolinea ipotizzando anche un «ripensamento» del pass. Certo, per il momento, c'è che nel Consiglio dei ministri di
domani ci sarà una ulteriore rimodulazione delle regole che da mesi condizionano la vita degli italiani. A partire da quelle nella scuola.
Al termine della riunione il presidente Mario Draghi si è soffermato
con il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e con Speranza proprio
per ragionare sugli interventi da attuare.
Non è ancora certo, invece, che il
Cdm di domani affronterà anche le altre misure sulle quali i tecnici stanno
ancora lavorando e sulle quali ci sarà
probabilmente un parere del Comitato tecnico scientifico. La prima è
l'estensione della durata del green
pass. Quanto alla richiesta delle Regioni di eliminare il sistema dei colori,
l'esecutivo ha aperto alla possibilità
di modifica ma non alla cancellazione: resterà la zona rossa e la discussione tra i tecnici è se le restrizioni debbano valere per tutti o solo per chi non
ha la completa copertura vaccinale.
Tra i banchi solo una donna: Daniela Toscano
Ex Provincia, si è insediata l'assemblea dei sindaci
Prende il posto del vecchio consiglio e dovrà svolgere funzioni di indirizzo politico e di controllo dell'ente Giacomo Di Girolamo Si è costituita ed insediata, ieri mattina, nell'Aula «Piersanti Mattarella» di Palazzo del Governo, l'Assemblea dei sindaci della provincia di Trapani. Tra i banchi solo una donna, il sindaco di Erice Daniela Toscano. Si tratta del nuovo organo che, di fatto, prende il posto del vecchio consiglio provinciale che dovrà svolgere funzioni di indirizzo politico e di controllo di un Ente, il Libero Consorzio Comunale (ex Provincia regionale) che rimane commissariato fino a quando saranno indette le elezioni di secondo grado (cioè il corpo elettorale è rappresentato dai sindaci e dai consiglieri in carica nei Comuni del territorio) che doteranno l'Ente di organi di gestione collegiali eleggendo il presidente ed i 12 consiglieri che lo collaboreranno. In capo al commissario Raimondo Cerami, quindi, restano, attualmente, le funzioni del presidente, ma l'Assemblea dei sindaci ha immediatamente manifestato, con un dibattito cui ha dato la stura il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, la propria determinazione a svolgere appieno il proprio ruolo, rivendicando funzioni che vanno al di là di quelle attualmente indicate dalla normativa regionale, pur in attesa degli esiti del percorso finalizzato alla definitiva introduzione del concetto di Libero Consorzio dei Comuni. Un ruolo che andrebbe al di là di quanto previsto dal regolamento «transitorio» cui dovrebbe attenersi l'Assemblea dei sindaci. I «primi cittadini», in sostanza, non vogliono rinunciare a svolgere u n'attività propositiva per una politica gestionale che tenga realmente conto delle esigenze del territorio e delle sue specificità, e quindi di pianificazione delle attività dell'Ente, non solo pronunciandosi su questioni di carattere generale. Nei corridoi serpeggiava un malcelato malcontento per la scelta del commissario Raimondo Cerami di approvare il Bilancio di previsione 2022-2024 quasi alla vigilia dell'insediamento dell'Assemblea. Nel documento, predisposto dal Responsabile del procedimento Renato Schifano e dal dirigente Giuseppe Scalisi, che è anche segretario generale dell'Ente, entrate e spese, per l'anno in corso, sono previste per circa 85 milioni (85.262.571,29), per il 2023 per circa 74 milioni (74.375.256, 59) e per circa 69 milioni per il 2024(69.288.222,10). Lo strumento di programmazione finanziaria, peraltro, sembrerebbe non nascondere scelte di carattere politico oltre che amministrativo, come quella di confermare le misure delle aliquote dei tributi locali, che sono ai livelli più alti. Su tutte le osservazioni fatte dai sindaci dopo che il commissario Cerami e lo stesso Scalisi hanno illustrato quali sarebbero state le funzioni riconosciute all'Organo di nuova costituzione, il segretario generale risponderà nella nuova riunione dell'Assemblea, autoconvocatasi per martedì prossimo, giorno 8. (*GDI*)
agrigentonotizie.it
Spese pazze" al Cupa, la Corte dei Conti: "Già dal 2011 i soci avrebbero potuto rilevare le irregolarità".
Nella sentenza dei giorni scorsi che condanna Mifsud e l'ex segretario generale Vella, si indica quella data come la prima in cui gli enti hanno ricevuto tutta la documentazione sulle somme utilizzate dal maltese
Non è un'accusa, non c'è alcuna contestazione di merito, ma è un'indicazione che "cristallizza" una data, quella a partire dalla quale si sarebbe potuto (dovuto?) rilevare che Joseph Mifsud stesse utilizzando risorse del Cupa di Agrigento in modo non corrispondente alle finalità previste, senza però (è l'accusa) che venisse rilevato alcunché da chi era deputato al controllo burocratico. Nei giorni scorsi, come abbiamo raccontato, la Corte dei Conti ha condannato l'ex presidente di origine maltese e l'allora segretario del Consorzio per spese che non è stato possibile "ricondurre alle finalità istituzionali in maniera univoca". All'interno di quella sentenza, i magistrati contabili hanno ritenuto prescritte le accuse per larghissima parte dei soggetti coinvolti ed è proprio il lavoro svolto per individuare il periodo ormai andato in prescrizione che serve ad approfondire meglio le vicende e capire anche se, e in che modo, quanto stava accadendo fosse pubblico. I magistrati, in particolare, fissano al 24 marzo 2011 la data di partenza per calcolare la prescrizione delle violazioni contestate, giorno della "ricezione, da parte della Provincia regionale, del Comune e della Camera di commercio di Agrigento della documentazione inviata, su loro richiesta, dal Cupa". "Prima di tale data - continuano -, tenuto conto dei procedimenti seguiti dagli odierni convenuti per il rimborso e il pagamento delle spese sostenute dal signor Mifsud, si ritiene, infatti, che l'ente danneggiato - benchè non vi sia stato un occultamento doloso da parte dei contenuti - non fosse in condizione di obiettiva conoscibilità del danno, in quanto non era in grado di avvedersi, secondo normali criteri di diligenza e con sufficiente grado di puntualità, del comportamento dei convenuti e del danno derivatone". Insomma, nulla era segreto, ma non si sarebbe potuto avere piena contezza di quanto succedeva. Invece, dicono i giudici, "dall'invio del 24 marzo 2011, invece, detti soci, ricevuti i documenti da loro stessi richiesti e rilevata la dimensione delle spese nonché l'assenza di documentazione che testimoniava l'inerenza di dette spese alle finalità dell'ente, ben avrebbe potuto disporre degli approfondimenti volti a chiarire con esattezza le dimensioni del danno, disponendo le relative misure correttive". In realtà, qualcosa era emersa già prima: era infatti già il 2009 (dicono sempre i giudici contabili) quando il Collegio dei revisori evidenziò una "singola irregolarità amministrativo-contabile" risalente all'ottobre di quell'anno durante un controllo al campione "della quale peraltro - dicono i giudici - non vi è prova di trasmissione al Cda". I soci, quindi, non erano in questo caso "nella condizione oggettiva di esercitare il conseguente diritto al risarcimento del danno". Procedure che, al netto delle posizioni personali, non sono state attivate all'epoca. I giudici hanno rilevato che esistesse una proposta di deliberazione del Cda "relativa alla regolarizzazione delle spese effettuate con carta di credito dal novembre 2009 al dicembre 2009" della quale però "non vi è traccia di approvazione della stessa da parte del citato cda e non vi è prova che sia stata portata a conoscenza dei componenti di tale organo assembleare".
Itacanotizie
Assemblea dei sindaci del trapanese, rinviata la riunione al prossimo 8 febbraio
Il Commissario straordinario del LCC, Raimondo Cerami, comunica che in data 31 gennaio si è svolta presso l'Aula Consiliare "P.S. Mattarella", sita nel Palazzo di Governo di Trapani, la prima Assemblea dei Sindaci , convocata in esecuzione della direttiva dell'Assessorato regionale per le
Autonomie Locali. Sono intervenuti 23 Sindaci dei Comuni del Libero Consorzio Comunale di Trapani e il Commissario straordinario del Comune di Misiliscemi, che hanno discusso ed esaminato senza approvarlo il
Regolamento provvisorio dell'Assemblea del Libero Consorzio Comunale, che deve stabilire le maggioranze per le deliberazioni sulla base di criteri di ponderazione in relazione alla popolazione
dei comuni.
Su questo unico punto all'ordine del giorno, dopo l'esposizione di una bozza di Regolamento sottoposta all'approvazione dell'Assemblea da parte del Segretario generale dell'Ente è scaturito un lungo dibattito anche a seguito di un emendamento avanzato da alcuni Sindaci che hanno proposto numerose modifiche e aggiunte, sulle quali è stato però necessario richiedere un parere tecnico da parte del Segretario generale;
data quindi la necessità di acquisire questo parere tecnico, è stato unanimemente deliberato un rinvio per l'approvazione del Regolamento provvisorio con autoconvocazione dell'Assemblea per martedì 08.02.2022.
CANICATTIWEB
Da Regione bando di 15 milioni per l'edilizia scolastica
Il processo di riqualificazione dell'edilizia scolastica siciliana non si ferma e il governo Musumeci stanzia ulteriori risorse in favore degli istituti scolastici. Questa volta, mediante un nuovo avviso promosso nell'ambito del "Piano della poverta' educativa 2021-2022", vengono utilizzati 15 milioni di euro, a valere su fondi Po-Fesr Sicilia 2014/2020, per la riqualificazione di ambienti educativi destinati ad attivita' mirate al contrasto della dispersione scolastica, al recupero di ritardi formativi e all'inclusione dei soggetti svantaggiati. In particolare, potranno essere realizzati interventi di adattamento e adeguamento di spazi ad uso collegiale, come mense, palestre, auditorium, sale per attivita' aggregative, laboratori, biblioteche, spazi interni ed esterni, anche destinati ad attivita' sportive, al fine di incrementare la propensione degli studenti a permanere nei contesti formativi, favorendo l'adozione del tempo pieno e il complessivo arricchimento dei percorsi educativi.
"L'Avviso, rivolto alle scuole siciliane di ogni ordine e grado, si inserisce nel piu' ampio quadro di investimenti che il governo Musumeci ha portato avanti, negli ultimi quattro anni - afferma l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla - al fine di innescare un virtuoso processo di riqualificazione degli ambienti scolastici. Un progetto funzionale sia alla riconversione qualificata degli spazi di apprendimento collettivo degli alunni, sia alla riduzione del fenomeno dell'abbandono scolastico. Il finanziamento di queste opere, utili alla rifunzionalizzazione degli ambienti adibiti ad attivita' educative di gruppo, permettera' di contribuire al miglioramento della fruibilita' degli edifici scolastici e della qualita' dei servizi rivolti agli studenti e alle famiglie. In Sicilia, dal 2019 ad oggi, investendo oltre 120 milioni di euro, siamo riusciti a ridurre dal 22,4% al 19,4% il numero di studenti che abbandonano precocemente il percorso di studi e, come governo regionale, intendiamo proseguire in questa direzione per contrarre ulteriormente la percentuale di abbandono e conseguentemente di Neet tra la popolazione giovanile". L'Avviso, che sara' pubblicato sul sito internet dell'assessorato dell'Istruzione e della Formazione professionale, prevede la concessione di un contributo finanziario fino a 250 mila euro per ogni istituto scolastico. "Al fine di velocizzare le procedure e garantire tempi brevi per la realizzazione degli interventi, questi potranno essere realizzati direttamente dai dirigenti scolastici, con l'autorizzazione degli enti locali proprietari. In ogni caso, gli enti locali potranno optare per assumere a proprio carico le procedure tecnico-amministrative connesse all'esecuzione delle opere", si legge in una nota. Sara' predisposta una piattaforma informatica attraverso cui presentare le istanze dalle 9 del prossimo 20 febbraio e fino alle 18 del 10 marzo.
Servizi alunni disabili, la Cgil diffida il Comune di Canicattì
La CGIL Sicilia è impegnata fin dal mese di settembre, prima della riapertura delle scuole, insieme alle associazioni, a risolvere il grave problema, che concerne la gestione dell'ASACOM e del Servizio Igienico Personale, specialistico rivolto agli studenti con disabilità gravissima di tutte le scuole della Regione Sicilia. Dopo vari interventi delle diverse parti sociali, CGIL in testa e le audizioni nelle Commissioni parlamentari V e VI e VII e i diversi interventi formali emanati dell'Assessorato al Lavoro alla Famiglia e alle Politiche Sociali, delle diverse riunioni delle Commissioni Parlamentari ARS, che,pur in una situazione caotica, hanno comunque chiarito e confermato che alunni e studenti disabili gravissimi per frequentare la scuola per partecipare alle attività didattiche, hanno necessariamente bisogno, oltre l'ASACOM, di una figura professionale specialistica, quella dell'Assistente Igienico Personale e che spetta ai diversi enti locali territoriali( città metropolitane e liberi consorzi per le scuole superiori; comuni per le scuole materne, elementari e medie) il compito di organizzare questo importante servizio, art. 139 DLgs 112/98. Orbene, tanti comuni della Sicilia, pur tra le diverse difficoltà, alla fine, seppur con ritardorispettoal calendario scolastico, hanno avviato il servizio ASACOM e Assistenza Igienico Personale, ilcomune di Canicattì, non l'ha ancora fatto. A tal proposito si evidenzia il DLgs 66/2017attribuisce agli preposti le risorse professionali da destinare all'Assistenza all'Autonomia e alla Comunicazione. Ancora, la legge regionale n 10/2019, art. 4 recita: "lo svolgimento, in relazione tutti i gradi distruzione e percorsi di formazione professionale, dei servizi per l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità fisica , intellettiva o/e sensoriale, tramite il coinvolgimento degli enti preposti". La stessa legge all'art. 16, comma 3, stabilisce che la Regione in collaborazione con gli enti coinvolti, si occupa della" fornitura di specifici e adeguati servizi di trasporto, di materiale didattico e strumentale, nonché dei servizi di assistenza specialistica previsti dalla L. 104/92 e di assistenza igienico personale, così previsto dalla L.R. n 15/2004 e dell'art. 6 dellaL.R. n24/2016.
"Appare chiaro ed evidente che la fornitura degli Assistenti Autonomia e Comunicazione e Igienico Personale risulta ancora competenza della Regione Sicilia e/o degli enti locali, mentre l'istituzione scolastica, attraverso il personale ATA in possesso di attestato, deve organizzare l'assistenza di base.Sarà compito dei Dirigenti scolastici verificare quale tipo di assistenza sarà necessaria per ogni alunno disabile, di base o specialistica. Se specialistica gli stessi Dirigenti dovranno richiedere l'intervento dell'ente locale la nomina dell'Assistente Igienico Personale, ovviamente in base a certificazioni rilasciate dalle istituzioni sanitarie competenti. La Cgil, si legge nella nota, visto che i servizi di cui sopra nel comune di Canicattì non erano stati ancora avviati, attraverso il Segretario della Camera del Lavoro ha cercato il dialogo costruttivo per trovare una soluzione. Purtroppo ad oggi non si hanno notizie relative all'avvio dei servizi in oggetto. A questo punto, non si può che prendere atto che da parte del Comune di Canicattì, non c'è alcuna volontà di risolvere una situazione di fatto disastrosa, che mette fuori, esclude, dalle aule scolastiche molti alunni disabili gravissimi. Una situazione pesante che non si è mai osservata in precedenza in questi termini, che ha gettato letteralmente scompiglio nelle famiglie, negli alunni e nei lavoratori del comparto. L'atteggiamento di codesto comune si configura come palese negazione del diritto allo studio agli alunni delle scuole di Canicattì, sancito dall'art. 34 della Carta Costituzionale. Di conseguenza la CGIL, diffida il Comune di Canicattì di avviare entro venerdì il 04 febbraio 2022 Servizio di Assistenza Igienico Personale e ASACOM per gli alunni disabili gravissimi. In mancanza di atti tangibili entro tale termine, la stessa si rivolgerà all'autorità giudiziaria competente affinchè sia demandato ad essa il compito di stabilire se le normative regionali vigenti in materia sono state applicate correttamente o meno e se taluni atti siano conformi alle leggi da cui promanano o siano invece contro legge. "
GRANDANGOLO
Da oggi green pass obbligatorio nei negozi, banche e poste: vaccino obbligatorio per 50enni
Da oggi nuove regole per Green pass e non vaccinati
di Redazione
Non solo mascherine, colori e discoteche. Dall'1 febbraio cambiano le regole anche per Green pass e non vaccinati. Da oggi (martedì 1 febbraio), infatti, il certificato verde sarà ridotto dagli attuale 9 ai 6 mesi di durata.
Sarà inoltre obbligatorio per entrare nei principali negozi e attività, così come sarà obbligatorio per tutti gli over 50 essere in regola con il ciclo vaccinale per non incorrere nelle sanzioni previste dalle norme. Come previsto dal decreto Festività, approvato dal consiglio dei ministri per evitare il rischio assembramenti durante Natale e Capodanno in piena quarta ondata Covid, il Green pass sarà ridotto da 9 a 6 mesi. Un provvedimento che avrà anche effetto retroattivo.
Più corpose, invece, le modifiche sull'obbligo di certificato per entrare nei principali negozi. Da oggi, infatti, sarà necessario presentare il proprio QR code (ottenibile tramite vaccino, tampone o certificato di guarigione) per entrare nei principali uffici ed attività, poste, banca e librerie comprese. I titolari o gestori degli esercizi non sono però obbligati a verificare il possesso del Green pass, ma possono effettuare dei controlli a campione.
Resta consentito il libero accesso, tra gli altri, nei negozi di generi alimentari in quelli per la vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, in farmacie, parafarmacie e ottiche. In questo caso, i titolari di questi esercizi devono però verificare che i clienti non consumino alimenti e bevande sul posto.
La stretta dall'1 febbraio riguarda in particolare gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino obbligatorio. Si tratta di circa un milione e mezzo di persone che dovranno pagare una sanzione una tantum di 100 euro, come deciso dal decreto che ha imposto l'obbligo vaccinale per quella fascia d'età. Saranno esentate, ovviamente, le persone che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute, salvo la presentazione di una certificazione medica. I controlli per le sanzioni saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall'Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute.
Il prossimo step arriverà, infine, il 15 febbraio quando entrerà in vigore l'obbligo del Super Green pass per tutti i lavoratori over 50. Chi verrà sorpreso senza il certificato rischia una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma mantenendo comunque il lavoro.
SICILIANEWS
ISTRUZIONE
Edilizia scolastica, Lagalla: "Bando da 15 milioni per realizzare spazi comuni negli istituti"
L'Avviso, che sarà pubblicato sul sito internet dell'assessorato dell'Istruzione e della Formazione professionale, prevede la concessione di un contributo finanziario fino a 250 mila euro per ogni istituto scolastico
Il processo di riqualificazione dell'edilizia scolastica siciliana non si ferma e il governo Musumeci stanzia ulteriori risorse in favore degli istituti scolastici. Questa volta, mediante un nuovo Avviso promosso nell'ambito del "Piano della povertà educativa 2021-2022", vengono utilizzati 15 milioni di euro, a valere su fondi Po-Fesr Sicilia 2014/2020, per la riqualificazione di ambienti educativi destinati ad attività mirate al contrasto della dispersione scolastica, al recupero di ritardi formativi e all'inclusione dei soggetti svantaggiati.
In particolare, potranno essere realizzati interventi di adattamento e adeguamento di spazi ad uso collegiale, come mense, palestre, auditorium, sale per attività aggregative, laboratori, biblioteche, spazi interni ed esterni, anche destinati ad attività sportive, al fine di incrementare la propensione degli studenti a permanere nei contesti formativi, favorendo l'adozione del tempo pieno e il complessivo arricchimento dei percorsi educativi.
"L'Avviso, rivolto alle scuole siciliane di ogni ordine e grado, si inserisce nel più ampio quadro di investimenti che il governo Musumeci ha portato avanti, negli ultimi quattro anni - afferma l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla - al fine di innescare un virtuoso processo di riqualificazione degli ambienti scolastici. Un progetto funzionale sia alla riconversione qualificata degli spazi di apprendimento collettivo degli alunni, sia alla riduzione del fenomeno dell'abbandono scolastico. Il finanziamento di queste opere, utili alla rifunzionalizzazione degli ambienti adibiti ad attività educative di gruppo, permetterà di contribuire al miglioramento della fruibilità degli edifici scolastici e della qualità dei servizi rivolti agli studenti e alle famiglie. In Sicilia, dal 2019 ad oggi, investendo oltre 120 milioni di euro, siamo riusciti a ridurre dal 22,4% al 19,4% il numero di studenti che abbandonano precocemente il percorso di studi e, come governo regionale, intendiamo proseguire in questa direzione per contrarre ulteriormente la percentuale di abbandono e conseguentemente di Neet tra la popolazione giovanile".
L'Avviso, che sarà pubblicato sul sito internet dell'assessorato dell'Istruzione e della Formazione professionale, prevede la concessione di un contributo finanziario fino a 250 mila euro per ogni istituto scolastico.
Al fine di velocizzare le procedure e garantire tempi brevi per la realizzazione degli interventi, questi potranno essere realizzati direttamente dai dirigenti scolastici, con l'autorizzazione degli enti locali proprietari. In ogni caso, gli enti locali potranno optare per assumere a proprio carico le procedure tecnico-amministrative connesse all'esecuzione delle opere. Sarà predisposta una piattaforma informatica attraverso cui presentare le istanze dalle ore 9 del prossimo 20 febbraio e fino alle 18 del 10 marzo.