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rassegna stampa del 15 febbraio 2022

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Emergenza Coronavirus Lavoro, da oggi super green pass anche per chi è in smart working
Dal 15 febbraio è in vigore l'obbligo della certificazione verde rafforzata per accedere nei luoghi di lavoro che si applica agli 8,8 milioni di lavoratori over 50di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci15 febbraio 2022Covid, oltre 5 milioni gli italiani non vaccinati
Da oggi, martedì 15 febbraio, stipendio a rischio per circa mezzo milione di lavoratori dipendenti over 50, privati e pubblici, no vax. Per gli 8,8 milioni di lavoratori appartenenti a questa fascia d'età, infatti, entra in vigore l'obbligo della certificazione verde rafforzata per accedere nei luoghi di lavoro. Il "Super Green pass" si ottiene con la vaccinazione (è sufficiente l'inserimento nel ciclo vaccinale) o con la guarigione dal Covid-19. Non sarà, quindi, più possibile per gli over 50 entrare a lavoro con l'effettuazione di un tampone rapido o molecolare.Per i lavoratori under 50 resta invece in vigore l'obbligo di Green pass base, che prevede anche i test antigenici. Chi non sarà in regola con le nuove normative mantiene l'occupazione, ma non lo stipendio. E se viene trovato "in difetto" sul posto di lavoro la sanzione è tra i 600 ed i 1.500 euro (in caso di violazione reiterata c'è il raddoppio).
Smart working
Le novità si applicano anche ai lavoratori in modalità agile, visto che lo smart working, spiega Arturo Maresca, ordinario di diritto del Lavoro all'università di Roma la Sapienza, «non può essere uno strumento per eludere gli obblighi legali. Il lavoro non si può utilizzare in frode alla legge. Se lo smart working è stato programmato prima del 15 febbraio, il controllo scatta al primo accesso al lavoro». Le aziende, specie quelle che lavorano su turni, possono prevedere i controlli preventivi (anche nelle giornate che il lavoratore è "da remoto").Età
Un altro aspetto delicato della nuova normativa è l'età del lavoratore per il quale entrano in vigore le nuove regole in vigore fino al 15 giugno. Il regime transitorio relativo all'obbligo del Green pass rafforzato si applica per chi ha compiuto 50 anni a partire dall'8 gennaio (entrata in vigore del Dl 7 gennaio 2022 sull'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50), mentre per chi compirà 50 anni nei prossimi giorni o mesi il tema è dibattuto. Secondo il professor Maresca, le norme sulla certificazione verde rafforzata si applicano subito, quindi i controlli possono scattare già oggi anche per quei lavoratori che compiranno 50 anni nei prossimi giorni o mesi (fino alla scadenza del 15 giugno).Controlli
Per quanto riguarda i controlli, come spiegano dallo studio De Fusco Labour & Legal, «in attesa di chiarimenti la soluzione più ragionevole sembra essere quella che si applichino le stesse modalità di verifica previste con il Green pass "base", che è in vigore dal 15 ottobre». Si possono quindi fare controlli "totalizzanti" o "a campione", a seconda delle necessità aziendali, o preventivi, ad esempio per gli smart workers ai quali può essere chiesta la comunicazione con un preavviso tale da garantire l'efficace programmazione del lavoro. L'Inps con un messaggio ha chiarito che non ci sono ulteriori adempimenti per i datori di lavoro, la verifica dell'età sarà automatica dall'App e non servirà chiedere documenti.
Sanzioni
Il lavoratore over 50 sprovvisto di Green pass rafforzato (per inizio del ciclo di vaccinazione o per guarigione) è considerato assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della certificazione verde, comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione, e qualsiasi altra componente della retribuzione, anche di natura previdenziale, avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario, previsto per la giornata di lavoro non prestata. Il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass è soggetto, con provvedimento del Prefetto, a una sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro. Vengono applicate anche le sanzioni disciplinari previste dai contratti collettivi di settore.Esenzioni
Se viene accertato un pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell'assistito o dal medico vaccinatore, la vaccinazione può essere omessa o differita. L'infezione da Covid determina il differimento della vaccinazione fino alla prima data utile prevista dalle circolari del ministero della Salute.

Rainews

Le regole
Da martedì 15 febbraio obbligo di Green pass rafforzato per gli over 50 sui luoghi al lavoro
Chi sarà senza certificato verde (o di esenzione) rischia la sospensione e una sanzione
Ansa
Da oggi gli over 50 sono obbligati ad avere il green pass rafforzato per lavorare, sia che si tratti di lavoratori del settore pubblico, sia di quello privato, dipendenti o autonomi. Per chi provasse a entrare in uffici, negozi o qualsiasi altra sede di lavoro, senza certificazione verde, scatterà la sospensione dall'incarico e dallo stipendio.
Queste le regole:
Super green pass
La durata del green pass rafforzato è illimitata per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino oppure per chi è guarito dal Covid e ha avuto due dosi.
L'obbligo del super green pass rafforzato per tutti i lavoratori over 50, al momento, è in vigore fino al 15 giugno 2022.
Obbligo vaccinale
Il decreto legge del 7 gennaio 2022 estende l'obbligo di vaccinazione contro il virus Sars-Cov-2 "ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell'Unione europea" e a tutti gli stranieri residenti in Italia "che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età". L'obbligo riguarda l'intero ciclo di immunizzazione, quindi fino alla terza dose ed era già stato applicato a categorie specifiche: medici, infermieri, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, servizi segreti, polizia penitenziaria, polizia locale, personale delle Rsa.
Assenza ingiustificata
Il lavoratore over 50 che comunichi di non avere il green pass rafforzato viene considerato assente ingiustificato "senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro" fino a quando non presenti la certificazione "comunque non oltre il 15 giugno 2022". Per i giorni di assenza ingiustificata "non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento".
Le sanzioni
La sanzione amministrativa per venisse colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato "è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore». In caso di violazione reiterata, la sanzione viene raddoppiata.
C'è la sanzione di 100 euro per gli over 50 che, alla data dell'1 febbraio, non abbiano ancora fatto la prima dose e a coloro che, dopo l'1 febbraio, non abbiano fatto la seconda dose e a chi non si fosse sottoposto al richiamo "entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid-19". Le multe arrivano con la cartella dell'Agenzia delle Entrate.
I controlli
In caso di omissione, gli addetti ai controlli rischiano una multa da 400 a 1.000 euro.
Le esenzioni
L'obbligo vaccinale "non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell'assistito o dal medico vaccinatore". Nei casi comprovati la vaccinazione "può essere omessa o differita". Dal 7 febbraio le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione vengono emesse esclusivamente in formato digitale, per consentire i controlli attraverso la scansione del QR code. Chi fosse in possesso di un certificato di esenzione cartaceo, ha tempo per chiedere la certificazione digitale entro il 27 febbraio.
Per il periodo in cui la vaccinazione è "omessa o differita", il lavoratore può essere adibito "a mansioni anche diverse, senza decurtazione della retribuzione, in modo da evitare il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2".
Positività
L'aver contratto il Covid ed esserne poi guariti determina il differimento della vaccinazione. In caso di sopravvenuta positività al virus, le certificazioni di esenzione sono revocate e poi riattivate con la guarigione.

QDS

Green pass, "Dopo il 31 marzo potrebbe essere eliminato"
Con la fine dello stato di emergenza, fissata al momento per il 31 marzo, potrebbe essere eliminata anche la certificazione verde
"Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c'è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione" e sulla possibilità che si elimini il Green pass dopo il 31 marzo, ovvero con la fine dello stato di emergenza "credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1. "Sono circa 1,2 milioni gli over 50 non ancora vaccinati, di cui 500 mila lavoratori".
Da oggi obbligo per i lavoratori
Per gli over50 è scattato l'obbligo di Super Green Pass, o Green Pass rafforzato, per recarsi al lavoro. Stop alla corsa ai tamponi, perché questo tipo di lasciapassare, a differenza del precedente Green Pass base, non può essere ottenuto con un tampone rapido o molecolare. E' invece necessario essersi vaccinati o essere guariti dalla malattia. Più precisamente: dopo la prima dose, è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva; dopo la seconda dose, è valido per sei mesi; dopo la dose di richiamo è illimitato.
Niente obbligo solo in caso di comprovate controindicazioni cliniche per il vaccino, "documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore", come chiariscono le faq dedicate del ministero. Quanto a chi ha contratto la malattia, "l'avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione".
Le sanzioni
Chi viene trovato al lavoro senza certificato verde rafforzato, rischia se over50, una multa dai 600 ai 1.500 euro. E possono scattare sanzioni, se la mancanza si prolunga per oltre 4 giorni, fino alla sospensione dal servizio e dallo stupendio. Sanzioni anche per il datore di lavoro che non controlla: da 400 fino a mille euro. L'obbligo scadrà il 15 giugno. Nella stessa data potrebbe essere abolito anche il Green pass base. In questo senso spingono alcuni esponenti politici. A partire dalla Lega che, con un emendamento al decreto sull'obbligo vaccinale, ha chiesto di eliminare la Carta Verde con lo scadere dello stato di emergenza, il 31 marzo prossimo.
Controlli anche in smartworking
L'obbligo del green pass per i lavoratori in smartworking "c'è nella misura in cui la norma primaria prevede l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50, è chiaro quindi che l'obbligo è esteso a tutta questa categoria e a questa fascia d'età. E' quindi confermato" anche per chi lavora da casa. "I controlli sono un'operazione più complicata rispetto alle verifiche sui luoghi di lavoro ma non escludo che ci possano essere. Ad oggi a chi non si vaccina sono precluse anche altre attività, come i trasporti, i ristoranti o i cinema. Quindi c'è anche un altro modo per controllare chi non è vaccinato". Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

GRANDANGOLO

Lavori di manutenzione stradale nella zona ovest saranno appaltati dal Libero Consorzio
di Redazione
​Nuovi interventi per circa un milione e mezzo di euro saranno effettuati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento sulla viabilità della zona ovest della provincia di Agrigento che va da Ribera fino a Menfi per migliorare la percorribilità delle strade di competenza dell'Ente.  
​Il Libero Consorzio procederà all'affidamento attraverso un'indagine di mercato, svolta in modalità telematica, per individuare i soggetti da invitare alla procedura negoziata per l'accordo quadro annuale, con un solo operatore economico, dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade provinciali che interessano i territori nella parte ovest della provincia di Agrigento. 
​Per questi lavori, la cui progettazione è stata eseguita dal settore "Infrastrutture Stradali", è previsto un importo a base d'asta di affidamento di €. 1.436.000,00. Le istanze per l'indagine di mercato per individuare i soggetti da invitare alla procedura negoziata dovranno pervenire del entro le ore 12:00 del giorno 28/02/2022 in modalità telematica e verranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il "Portale Appalti" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
​Tra gli interventi richiesti è prevista la risagomatura dei tratti stradali deteriorati con conglomerato bituminoso a caldo; il ripristino delle opere di presidio stradale esistenti e la costruzione di nuove cunette; la realizzazione di gabbioni metallici con pietrame, per evitare lo scivolamento di terreni e detriti da monte sul piano viabile; la rimozione di materie, detriti e fanghiglia dalla sede stradale a seguito di eventi atmosferici straordinari, eseguita con mezzi meccanici a nolo e mano d'opera in economia. Inoltre è richiesta la manutenzione della segnaletica stradale e delle barriere di protezione incidentate a tutela della pubblica incolumità  
​L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica Maggioli, il giorno 01/03/2022 alle ore 09:00 presso la sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, sita in Via Acrone 27 - 92100 Agrigento.




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