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rassegna stampa del 25 febbraio 2022

Grandangolo Agrigento

Agrigento, rubati soldi e computer da uffici Libero Consorzio

Ladri in azione negli uffici distaccati del Libero Consorzio Comunale di Agrigento in via Esseneto
di Redazione
Ladri in azione negli uffici distaccati del Libero Consorzio Comunale di Agrigento in via Esseneto. Ignoti, forzando un infisso secondario dello stabile, sono riusciti ad entrare.
Una volta all'interno hanno scassinato le macchinette automatiche rubando le monetine e portando via anche due computer custoditi negli uffici.
Danni si sono registrati anche a porte e mobili. Poi la fuga. Non è la prima volta che la sede distaccata viene presa di mira dai ladri ma almeno due episodi si sono registrati nel recente passato. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini.

Troppi raid vandalici ad Agrigento, avviato iter per il "Controllo di vicinato"

Una rete di gruppi di controllo del vicinato, i quali svolgeranno attività di osservazione, soprattutto nelle contrade esterne e nelle zone maggiormente esposte
di Redazione
Nella mattinata di ieri si è tenuta in Prefettura una riunione del CPOSP, presenti il Sindaco di Agrigento ed il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale, nel corso della quale è stata esaminata la situazione dell'Ordine e della Sicurezza pubblica nel capoluogo a seguito dei numerosi atti vandalici perpetrati soprattutto nel centro storico ed anche in relazione alla presenza di numeri elevati di giovani che affollano nei fine settimana le strade e le piazze dello stesso centro storico.
Nell'occasione è stato illustrata dal Prefetto, Maria Rita Cocciufa, la bozza di Protocollo d'intesa denominato "Il Controllo di Vicinato" proposto per la sottoscrizione  tra il Prefetto ed il Sindaco del Comune di Agrigento, con l'adesione dei Responsabili provinciali delle Forze dell'Ordine.
Con il protocollo, strumento pattizio di sicurezza partecipata già adottato in varie realtà territoriali,  si intende stimolare il coinvolgimento della cittadinanza o, facendo leva sul "senso civico", almeno di fasce di società civile, nella tutela della sicurezza intesa come bene comune attraverso il rafforzamento della collaborazione tra Prefettura, Forze di Polizia territoriali, Comune Capoluogo e società civile nell'azione di contrasto alla criminalità diffusa.
Questi, in particolare, i principali obiettivi: contribuire all'attività di prevenzione e controllo del territorio; accrescere la consapevolezza dei cittadini sulle problematiche del territorio e il livello di protezione dei propri beni con piccole cautele e misure di difesa passiva; promuovere la sicurezza partecipata attraverso la reciproca attenzione e il vicinato solidale; favorire la coesione sociale.
Il Protocollo prevede la formazione di una rete di gruppi di controllo del vicinato, i quali svolgeranno attività di osservazione, soprattutto nelle contrade esterne e nelle zone maggiormente esposte,  avendo cura  di segnalare alle Forze dell'ordine ovvero alla Polizia Locale ogni fatto o circostanza sospetta nella propria zona di residenza, che possa avere riflessi sulla sicurezza pubblica, sul decoro urbano e su fenomeni di disagio sociale.
Il modello che si intende delineare vuole costituire una  strategia di intervento, innovativa per il territorio agrigentino, che recependo le istanze della cittadinanza ne intende cogliere i segnali positivi di volontà di partecipazione veicolandole in un'ottica di sicurezza integrata ed  indirizzandole in un  percorso di legalità diffusa.
Tale attività potrà essere utile anche ad incrementare il patrimonio di conoscenza delle Forze di Polizia statali e locale, attraverso il contributo di notizie che potrà essere fornito, nel rispetto di procedure,  competenze, responsabilità e ruoli, dai cittadini attivi.
L'Amministrazione comunale procederà ad una dettagliata "mappatura" dei siti (quartieri, luoghi pubblici, immobili, etc.), dove sono presenti particolari situazioni di degrado e di disagio sociale che risultino comunque in stato di abbandono e di incuria al fine di sviluppare mirate pianificazioni, e ad individuare i gruppi aderenti ed i relativi coordinatori.
L'Amministrazione Comunale, allo scopo di disporre di un sistema funzionale al razionale controllo del territorio, provvederà ad avviare progetti per implementare gli impianti di videosorveglianza  nelle aree individuate, d'intesa con le Forze di Polizia, e promuoverà campagne di sensibilizzazione dei cittadini, che saranno invitati a fornire il loro contributo con l'attuazione del progetto "Controllo di vicinato".

La Sicilia

Furto nei locali succursali del Libero consorzio di Agrigento

Ignoti malviventi dopo essersi fatti spazio attraverso un infisso rotto, sono penetrati all'interno della struttura portando via computer ed hanno rubato le monetine della macchinetta del caffè e snack
di Gaetano Ravanà
Hanno rotto un infisso al piano terra dello stabile, e si sono intrufolati nella sede distaccata di via Esseneto, del Libero Consorzio comunale di Agrigento. I ladri, una volta entrati nei locali, dopo avere rovistato dappertutto, e causato alcuni danni, hanno rubato le monete dei distributori automatici di bevande e snack, e fra i vari uffici sono riusciti a trovare, e a portare via due computer.
La scoperta, del furto messo a segno durante la notte fra martedì e ieri, è stata fatta ieri mattina dai dipendenti all'orario d'apertura degli uffici dell'Ente. Subito è stata lanciata la segnalazione, e in via Esseneto si sono portati i carabinieri della Stazione di Agrigento.
I militari dell'Arma hanno effettuato il sopralluogo, mentre i loro colleghi della Scientifica si sono occupati dei rilievi, per cercare eventuali impronte o tracce lasciate dai malviventi.

Giornale Nisseno

Agrigento. Nei locali dell'ex provincia danni e furto di alcuni computer

Redazione Giornale Nisseno
Agrigento. Nei locali dell'ex provincia danni e furto di alcuni computer
Ad Agrigento hanno rotto un infisso al piano terra dello stabile, e si sono intrufolati nella sede distaccata di via Esseneto, del Libero Consorzio comunale. I ladri, una volta entrati nei locali, dopo avere rovistato dappertutto, e causato alcuni danni, hanno rubato le monete dei distributori automatici di bevande e snack, e fra i vari uffici sono riusciti a trovare, e a portare via due computer.
La scoperta, del furto messo a segno durante la notte fra martedì e ieri, è stata fatta ieri mattina dai dipendenti all'orario d'apertura degli uffici dell'Ente. Subito è stata lanciata la segnalazione, e in via Esseneto si sono portati i carabinieri della Stazione di Agrigento.
I militari dell'Arma hanno effettuato il sopralluogo, mentre i loro colleghi della Scientifica si sono occupati dei rilievi, per cercare eventuali impronte o tracce lasciate dai malviventi.

Siciliareporter

Inchiesta Girgenti Acque, la procura di Agrigento chiede 47 rinvii a giudizio: tutti i nomi

di Redazione Giornalistica -
La Procura di Agrigento - con l'aggiunto Salvatore Vella e il pool di sostituti composto da Antonella Pandolfi, Paola Vetro e Sara Varazzi - hanno chiesto, al gip, il rinvio a giudizio di 47 indagati nell'ambito dell'operazione "Waterloo" della Dia, Guardia di finanza e Carabinieri e che sostiene come professionisti, politici, istituzioni e forze dell'ordine fossero - secondo l'accusa - asserviti a Girgenti Acque (la società che si occupava della gestione del servizio idrico nell'Agrigentino) in cambio di favori e posti di lavoro per familiari, amici e amanti.
Il pool di pm non arretra rispetto all'impostazione originaria che ha portato, sette mesi fa, ai fermi di 8 persone. Fermi che però non superarono il vaglio di gip e tribunale del riesame che rimise tutti in libertà.
L'inchiesta "Waterloo" ruota attorno alla figura dell'imprenditore Marco Campione, ex presidente e "dominus" di Girgenti Acque, al quale si contesta di avere messo in piedi un sistema di corruzione a tutti livelli. Oltre al sessantenne imprenditore, titolare di una catena di aziende che operano nel commercio di diversi settori, erano finiti in carcere altri 7 collaboratori. Nella lista dei 47 indagati a cui è stato notificato l'avviso di fine inchiesta ci sono i vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, (avvenuto nel novembre del 2018) politici, professionisti, forze dell'ordine, l'ex prefetto Nicola Diomede, accusato di avere "salvato" Girgenti Acque da un'interdittiva antimafia, e il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè al quale si contesta l'accusa di finanziamento illecito al partito. Fra i reati contestati: l'associazione a delinquere, il concorso esterno, l'abuso di ufficio e la truffa. Sotto inchiesta anche Giovanni Pitruzzella, avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, al quale si contesta il concorso esterno in associazione a delinquere.
Questi i 47 indagati:
Marco Campione, 60 anni, ex presidente di Girgenti Acque; Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne; Salvatore Aiola (ex brigadiere Nucleo Radiomobile Compagnia di Agrigento); Silvio Apostoli (intermediario per l'acquisto dei contatori idrici in Cina); Pio Giovanni Avanzato (funzionario Arpa); Bernardo Barone (Direttore tecnico programmazione Ato); Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne; Alfonso Bugea (giornalista); Michele Calvello (manager Deloitte&Touche spa); Piero Cutaia, 51anni (direttore amministrativo di Girgenti Acque); Igino Della Volpe, 63 anni (membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque); Nicola Diomede (ex Prefetto di Agrigento); Eugenio D'Orsi (ex presidente Provincia di Agrigento); Salvatore Gabriele (uomo politico e membro cda); Gerlando Gibilaro (ex consigliere comunale di Agrigento); Diego Galluzzo (membro cda Girgenti Acque e Hydortecne); Luigi Giambra; Giuseppe Giuffrida (consigliere comunale di Cattolica Eraclea); Giuseppe Giuffrida (ex dirigente Girgenti Acque); Salvatore Fanara (membro cda Girgenti Acque e Hydortecne); Ignazio La Porta (membro collegio sindacale); Francesco Paolo Lupo (dirigente della Soprintendenza Beni Culturali Agrigento); Claudio Lusa (responsabile team Deloitte&Touche spa); Francesco Macina (senior team Deloitte&Touche spa); Giuseppe Maragliano (dirigente Arpa); Gianfranco Miccichè (presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana); Giuseppe Milano (direttore tecnico amministrativo AG9); Salvatore Montana Lampo (direttore Arpa Agrigento); Giovanni Nicolosi; Alberto Paderni (senior team Deloitte&Touche spa); Calogero Patti; Gerlando Piparo (funzionario ex provincia Agrigento); Giovanni Pitruzzella (presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato); Gian Domenico Ponzo (direttore generale); Fulvio Riccio (consulente a contratto dell'Autorità d'Ambito Ottimale della Provincia di Agrigento); Calogero Sala; Maria Patrizia Scimecca (dirigente Arpa); Francesco Scoma (deputato nazionale Italia Viva); Pietro Sorci (membro collegio sindacale); Carlo Sorci (presidente collegio sindacale Girgenti Acque); Maria Terrana (dipendente Girgenti Acque); Michele Termini (membro consiglio amministrazione); Giorgio Vetro; Roberto Violante (ex comandante della stazione carabinieri di Realmonte); Salvatore Vita (dipendente Girgenti Acque).

Regione Siciliana

Pnrr: Regione incontra Anci, Zambuto: «Importante coinvolgere gli enti locali»
Assessorato/Ufficio: Presidenza della Regione
Una ricognizione delle richieste di supporto da parte delle amministrazioni locali per i procedimenti amministrativi connessi all'attuazione del Pnrr, così da coordinare al meglio il lavoro degli esperti selezionati dalla Regione Siciliana proprio a questo scopo. È l'iniziativa avviata dall'assessorato regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica e dall'Anci Sicilia, per venire in soccorso di tutti quegli enti locali che hanno bisogno di aiuto per semplificare e velocizzare le procedure amministrative necessarie ai progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
 «Coinvolgere i Comuni in questa delicata fase è un segnale importante per partire col piede giusto e sfruttare al meglio le opportunità che le risorse del Pnrr possono offrire ai nostri territori - afferma l'assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Marco Zambuto - Stiamo lavorando insieme con l'Anci Sicilia ad altre iniziative destinate ad aiutare le amministrazioni locali in questo percorso».
«Una quota cospicua delle linee di investimento previste dal Pnrr vede un coinvolgimento diretto degli enti locali, i quali non solo sono chiamati a partecipare agli avvisi presentando progetti - dichiara Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia - ma dovranno anche realizzare, in tempi brevi, le opere pubbliche o le altre attività previste. Sostenere la capacità amministrativa degli enti locali siciliani, favorendo la velocizzazione di  procedure complesse propedeutiche alla realizzazione delle opere, attraverso il supporto di una task force di esperti,  può rappresentare un elemento strategico per migliorare i servizi offerti ai cittadini e le imprese e per realizzare nuove infrastrutture». «Un rafforzamento del coordinamento tra le amministrazioni centrali, la Regione siciliana e gli enti locali - aggiunge Orlando - è certamente la base da cui partire per raggiungere gli obiettivi sperati e per trasformare la grandissima opportunità di crescita economica e sociale  fornita dal Pnrr in un effettivo miglioramento della qualità della vita nell'Isola».
La parola d'ordine è superare le criticità dovute a procedure troppo complesse, i cosiddetti "colli di bottiglia", che spesso riguardano valutazioni e autorizzazioni ambientali, bonifiche, autorizzazioni nei settori delle rinnovabili, dei rifiuti, dell'edilizia e dell'urbanistica, degli appalti di lavori, in particolare nei beni culturali.
Alla Regione sono state assegnate risorse per contrattualizzare 83 esperti di vari profili professionali e il piano territoriale prevede uno sportello di consultazione attiva e supporto al dipartimento regionale Urbanistica, task force territoriali coordinate dal Dipartimento tecnico negli uffici del Genio civile per il supporto dei Comuni e degli altri enti territoriali, task force centrale per le procedure coordinate dall'Ufficio speciale di Progettazione; altre task force ubicate al dipartimento Acque e Rifiuti e al dipartimento dei Beni culturali. Gli esperti non possono svolgere attività di progettazione o di direzione dei lavori, ma sono a disposizione delle amministrazioni comunali, delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi in cui si riscontrano "colli di bottiglia" amministrativi. Le amministrazioni locali dovranno compilare uno specifico modulo che l'Anci Sicilia ha messo a disposizione sul portale www.pnrrsicilia.it
Sulla base di questa ricognizione sarà possibile definire, nell'ambito della cabina di regia istituita al dipartimento regionale della Funzione pubblica e a cui è affidato il coordinamento del piano territoriale, le modalità e la graduazione dei supporti richiesti dagli enti locali.
Una ricognizione delle richieste di supporto da parte delle amministrazioni locali per i procedimenti amministrativi connessi all'attuazione del Pnrr, così da coordinare al meglio il lavoro degli esperti selezionati dalla Regione Siciliana proprio a questo scopo. È l'iniziativa avviata dall'assessorato regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica e dall'Anci Sicilia, per venire in soccorso di tutti quegli enti locali che hanno bisogno di aiuto per semplificare e velocizzare le procedure amministrative necessarie ai progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
 «Coinvolgere i Comuni in questa delicata fase è un segnale importante per partire col piede giusto e sfruttare al meglio le opportunità che le risorse del Pnrr possono offrire ai nostri territori - afferma l'assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Marco Zambuto - Stiamo lavorando insieme con l'Anci Sicilia ad altre iniziative destinate ad aiutare le amministrazioni locali in questo percorso».
«Una quota cospicua delle linee di investimento previste dal Pnrr vede un coinvolgimento diretto degli enti locali, i quali non solo sono chiamati a partecipare agli avvisi presentando progetti - dichiara Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia - ma dovranno anche realizzare, in tempi brevi, le opere pubbliche o le altre attività previste. Sostenere la capacità amministrativa degli enti locali siciliani, favorendo la velocizzazione di  procedure complesse propedeutiche alla realizzazione delle opere, attraverso il supporto di una task force di esperti,  può rappresentare un elemento strategico per migliorare i servizi offerti ai cittadini e le imprese e per realizzare nuove infrastrutture». «Un rafforzamento del coordinamento tra le amministrazioni centrali, la Regione siciliana e gli enti locali - aggiunge Orlando - è certamente la base da cui partire per raggiungere gli obiettivi sperati e per trasformare la grandissima opportunità di crescita economica e sociale  fornita dal Pnrr in un effettivo miglioramento della qualità della vita nell'Isola».
 La parola d'ordine è superare le criticità dovute a procedure troppo complesse, i cosiddetti "colli di bottiglia", che spesso riguardano valutazioni e autorizzazioni ambientali, bonifiche, autorizzazioni nei settori delle rinnovabili, dei rifiuti, dell'edilizia e dell'urbanistica, degli appalti di lavori, in particolare nei beni culturali.
Alla Regione sono state assegnate risorse per contrattualizzare 83 esperti di vari profili professionali e il piano territoriale prevede uno sportello di consultazione attiva e supporto al dipartimento regionale Urbanistica, task force territoriali coordinate dal Dipartimento tecnico negli uffici del Genio civile per il supporto dei Comuni e degli altri enti territoriali, task force centrale per le procedure coordinate dall'Ufficio speciale di Progettazione; altre task force ubicate al dipartimento Acque e Rifiuti e al dipartimento dei Beni culturali. Gli esperti non possono svolgere attività di progettazione o di direzione dei lavori, ma sono a disposizione delle amministrazioni comunali, delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi in cui si riscontrano "colli di bottiglia" amministrativi. Le amministrazioni locali dovranno compilare uno specifico modulo che l'Anci Sicilia ha messo a disposizione sul portale www.pnrrsicilia.it.

Tp economia

PNRR, REGIONE E ANCI: ricognizione delle richieste di supporto da parte delle amministrazioni locali - 
Una ricognizione delle richieste di supporto da parte delle amministrazioni locali per i procedimenti amministrativi connessi all'attuazione del Pnrr, così da coordinare al meglio il lavoro degli esperti selezionati dalla Regione Siciliana proprio a questo scopo. È l'iniziativa avviata dall'assessorato regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica e dall'Anci Sicilia, per venire in soccorso di tutti quegli enti locali che hanno bisogno di aiuto per semplificare e velocizzare le procedure amministrative necessarie ai progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Coinvolgere i Comuni in questa delicata fase è un segnale importante per partire col piede giusto e sfruttare al meglio le opportunità che le risorse del Pnrr possono offrire ai nostri territori - afferma l'assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Marco Zambuto - Stiamo lavorando insieme con l'Anci Sicilia ad altre iniziative destinate ad aiutare le amministrazioni locali in questo percorso».
«Una quota cospicua delle linee di investimento previste dal Pnrr vede un coinvolgimento diretto degli enti locali, i quali non solo sono chiamati a partecipare agli avvisi presentando progetti - dichiara Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia - ma dovranno anche realizzare, in tempi brevi, le opere pubbliche o le altre attività previste. Sostenere la capacità amministrativa degli enti locali siciliani, favorendo la velocizzazione di procedure complesse propedeutiche alla realizzazione delle opere, attraverso il supporto di una task force di esperti, può rappresentare un elemento strategico per migliorare i servizi offerti ai cittadini e le imprese e per realizzare nuove infrastrutture». «Un rafforzamento del coordinamento tra le amministrazioni centrali, la Regione siciliana e gli enti locali - aggiunge Orlando - è certamente la base da cui partire per raggiungere gli obiettivi sperati e per trasformare la grandissima opportunità di crescita economica e sociale fornita dal Pnrr in un effettivo miglioramento della qualità della vita nell'Isola».

Giornale di Sicilia
LUNEDÌ È IN PROGRAMMA UNA CONFERENZA STAMPA A RIBERA
Piano per promuovere l'istituto Toscanini
Lunedì 28 febbraio, alle 11, si terrà una conferenza stampa sulla promozione a Conservatorio di Musica di Stato dell' Istituto Toscanini di Ribera nel trentesimo anniversario dalla sua fondazione. Interverranno il presidente, Giuseppe Tortorici; il direttore, Riccardo Ferrara; la vice direttrice con delega per la statizzazione, Mariangela Longo; il sindaco di libera, Matteo Ruvolo; il commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, Raffaele Sanzo; l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione Professionale, Roberto Lagalla. Con l'occasione, sarà presentata la nuova pubblicazione in Dvd «La Suite dei Templi». (*GP*).

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