/ Rassegna stampa » 2022 » Marzo » 4 » rassegna stampa del 4 marzo 2022
 

rassegna stampa del 4 marzo 2022

GrandangoloAgrigento

Agrigento, l'assemblea dei Sindaci condivide ordine del giorno sulla guerra in Ucraina
Al termine l'Assemblea dei Sindaci ha osservato un minuto di silenzio proposto dal Commissario Straordinario Raffaele Sanzo
di Redazione
L'Assemblea dei Sindaci, uno degli organi di governo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che svolge le funzioni del Consiglio, ha condiviso un ordine del giorno sulla guerra in Ucraina, il cui testo è stato proposto dal Sindaco di Agrigento Franco Miccichè e dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Raffaele Sanzo. 
All'Assemblea, convocata dal Commissario Straordinario Raffaele Sanzo nell'Aula Giglia, erano presenti i sindaci che rappresentano più del cinquanta per cento degli abitanti della provincia di Agrigento, quorum indispensabile per la valida seduta dell'Assemblea.
L'ordine del giorno, letto dal Sindaco di Agrigento Franco Miccichè, recita: "L'Assemblea del Libero Consorzio Comunale di Agrigento esprime la ferma condanna per il feroce e ingiustificabile attacco militare da parte della Russia all'integrità territoriale dell'Ucraina. L'Assemblea si stringe attorno al popolo ucraino vittima di devastanti bombardamenti e violenze inaccettabili, manifestando il sostegno e la vicinanza dei cittadini della provincia di Agrigento, anche attraverso strumenti di solidarietà che saranno condivisi ed attivati nei giorni a venire. Il comportamento del popolo Ucraino costituisce esempio di attaccamento ai valori della democrazia e della libertà. Colpisce la fierezza di un popolo che sta resistendo all'esercito russo, anche al costo del sacrificio estremo della vita; una lezione per tutti i popoli della terra.  L'Assemblea del Libero Consorzio auspica che si giunga ad un immediato cessate il fuoco e sia data la possibilità ad una popolazione inerme e stremata di ricevere gli aiuti umanitari necessari alla loro sopravvivenza. Oggi siamo di fronte al pericolo che l'intero Continente europeo sia attraversato, dopo ottant'anni di pace, da guerra e devastazione per mano di un regime autoritario. Se ciò non avverrà, lo dovremo al coraggio e alla forza del popolo ucraino. L'Assemblea del Libero Consorzio reclama con gran forza la fine della guerra  e respinge qualsiasi tentativo di soffocare le legittime aspirazioni di quanti vogliono vivere in un mondo libero e  più uguale".  

Agrigentonotizie

Precipitò dal viadotto perchè mancava il guard rail?
Il verdetto dei giudici: "Ex Provincia non responsabile"
Gli eredi di un 53enne di Favara chiedevano il risarcimento dei danni subiti per la morte del proprio congiunto. L'uomo, in stato di ebbrezza, perse l'equilibrio mentre si trovava sul ciglio del ponte
Redazione
Nessuna responsabilità dell'ex Provincia (oggi Libero consorzio comunale) riguardo la morte di un favarese di 53 anni che precipitò, in stato di ebbrezza, nel 2015, dal viadotto di contrada Misita nei pressi della località Zingarello.
Lo ha deciso il Tribunale di Agrigento non accogliendo la richiesta di risarcimento da parte dei familiari della vittima, i quali sostenevano che la morte era stata causata dalla mancata apposizione della barriera protettiva (guard rail) e dell'omessa segnalazione del pericolo di caduta.
Il Libero consorzio comunale, costituito in giudizio con il patrocinio dell'avvocato Girolamo Rubino, riconduceva il tragico evento alla condotta imprudente dell'uomo di percorrere a piedi, in stato di ebbrezza, una strada extraurbana destinata al solo uso veicolare e non pedonale e di sostare proprio in corrispondenza dell'apertura con l'evidente pericolo di caduta. Tale condotta, unita allo stato psico-fisico alterato, avrebbe interrotto - secondo la difesa - ogni nesso di causalità tra lo stato di fatto, comunque adeguatamente segnalato, in cui versava la strada provinciale e l'evento dannoso.
Il Tribunale di Agrigento, tenuto conto di tutte le circostanze del caso e della condotta posta in essere dal 53enne favarese, ha escluso la responsabilità in capo all'ente convenuto per il tragico evento evitabile, secondo il Tribunale, con una condotta rispettosa delle regole di cautela imposte agli utenti della strada.
Il Tribunale ha inoltre condannato gli eredi dell'uomo deceduto al pagamento delle spese processuali in favore dell'ex Provincia di Agrigento.

QdS

Agrigento, viabilità interna e sicurezza, i territori chiedono una svolta
Irene Milisenda
Ennesima protesta per richiamare l'attenzione delle istituzioni responsabili sulle strade provinciali. A rischio non c'è soltanto la sicurezza degli automobilisti, ma anche lo sviluppo del territorio
AGRIGENTO -
La viabilità locale è un disastro e ancora una volta si è levato forte, dal territorio, un grido d'allarme rivolto alle istituzioni competenti. Dopo anni di attesa, si avvia finalmente a completamento l'ammodernamento della Strada statale 640. Da qualche giorno, infatti, la Strada degli scrittori è collegata all'autostrada A19 in modo diretto grazie all'apertura di un nuovo svincolo di connessione tra le due arterie: quattro rampe che consentono l'uscita dall'autostrada ai veicoli provenienti da Catania e Palermo e l'immissione dei veicoli diretti verso le due città. Ma quando poi ci si addentra tra le strade della provincia, la situazione diventa drammatica.
A preoccupare sono le tante strade provinciali in cui frane, smottamenti e pessime condizioni dell'asfalto frenano i trasporti, l'economia e anche la vita delle persone. Un esempio è la Strada provinciale 32 che collega Cianciana e Ribera, unica arteria di collegamento diretto fra l'entroterra agrigentino e il primo ospedale di prossimità, ovvero il Fratelli Parlapiano di Ribera. Dopo la marcia sulla statale 640 del 25 gennaio 2020, i gilet gialli della "gente indignata", capitanati dal Cartello sociale, sono tornati a protestare. Cittadini, studenti, e sindaci hanno sfilato con addosso la fascia tricolore, chiedono l'utilizzo dei fondi del Pnrr per eliminare il gap infrastrutturale della provincia di Agrigento.
"Basta interventi tampone, vogliamo strade moderne e sicure": è stato lo slogan che i primi cittadini hanno più volte lanciato durante il corteo di protesta.
In questo senso il Cartello sociale ha sollecitato i vertici di Anas e la Struttura commissariale del Libero Consorzio di Agrigento a intervenire per ripristinare al più presto le condizioni di una normale e sicura mobilità.

Risoluto

All'assemblea dei sindaci agrigentini un ordine del giorno sulla guerra in Ucraina
di Letizia Buttacavoli 
Nel corso dell'assemblea dei Sindaci, il sindaco di Agrigento Franco Miccichè e il commissario straordinario del libero consorzio Raffaele Sanzo, hanno proposto un ordine del giorno riguardante la guerra in Ucraina. Queste le parole lette dal Sindaco di Agrigento Franco Miccichè: "L'Assemblea del Libero Consorzio Comunale di Agrigento esprime la ferma condanna per il feroce e ingiustificabile attacco militare da parte della Russia all'integrità territoriale dell'Ucraina. L'Assemblea si stringe attorno al popolo ucraino vittima di devastanti bombardamenti e violenze inaccettabili, manifestando il sostegno e la vicinanza dei cittadini della provincia di Agrigento, anche attraverso strumenti di solidarietà che saranno condivisi ed attivati nei giorni a venire. Il comportamento del popolo Ucraino costituisce esempio di attaccamento ai valori della democrazia e della libertà. Colpisce la fierezza di un popolo che sta resistendo all'esercito russo, anche al costo del sacrificio estremo della vita; una lezione per tutti i popoli della terra. L'Assemblea del Libero Consorzio auspica che si giunga ad un immediato cessate il fuoco e sia data la possibilità ad una popolazione inerme e stremata di ricevere gli aiuti umanitari necessari alla loro sopravvivenza. Oggi siamo di fronte al pericolo che l'intero Continente europeo sia attraversato, dopo ottant'anni di pace, da guerra e devastazione per mano di un regime autoritario. Se ciò non avverrà, lo dovremo al coraggio e alla forza del popolo ucraino. L'Assemblea del Libero Consorzio reclama con gran forza la fine della guerra e respinge qualsiasi tentativo di soffocare le legittime aspirazioni di quanti vogliono vivere in un mondo libero e più uguale". L'Assemblea ha poi osservato un minuto di silenzio.

Scrivolibero

Precipita da viadotto, nessuna responsabilità dell'ex Provincia di Agrigento
By Redazione Scrivo Libero
Gli eredi del sig. F.S. originario di Favara e di anni 53, precipitato nel 2015 dal viadotto in c.da Misita, nei pressi della località Zingarello ad Agrigento, avevano citato a giudizio l'ex Provincia oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni subiti per effetto della morte del proprio congiunto, deceduto dopo essere scivolato, in stato di ebrezza, mentre si trovava sul ciglio del viadotto, a causa della mancata apposizione della barriera protettiva (guard rail) dell'asserita omessa segnalazione del pericolo di caduta.
Dal canto suo, l'Ente convenuto, costituitosi in giudizio con il patrocinio dell'Avv. Girolamo Rubino, riconduceva il tragico evento alla condotta imprudente del danneggiato di percorrere a piedi, in stato di ebbrezza, una strada extraurbana destinata al solo uso veicolare e non pedonale e di sostare proprio in corrispondenza dell'apertura con l'evidente pericolo di caduta; tale condotta, unita allo stato psico-fisico alterato dello stesso, avrebbe interrotto - secondo la difesa del Consorzio (ex Provincia di Agrigento) patrocinata dall'avv. Girolamo Rubino - ogni nesso di causalità tra lo stato di fatto, comunque adeguatamente segnalato, in cui versava la strada provinciale e l'evento dannoso.
Il Tribunale di Agrigento, condividendo le difese espletate dal difensore del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Avv. Girolamo Rubino, tenuto conto di tutte le circostanze del caso e della condotta posta in essere dal sig. F.S., ha escluso la responsabilità in capo all'Ente convenuto per il tragico evento evitabile, secondo il Tribunale, con una condotta rispettosa delle regole di cautela imposte agli utenti della strada.
Con la medesima pronuncia, il Tribunale ha altresì condannato gli eredi del sig. F.S. al pagamento delle spese processuali in favore dell'ex Provincia di Agrigento.rtanto, per effetto della sentenza, l'ex Provincia Regionale di Agrigento non dovrà erogare alcun risarcimento agli eredi del favarese defunto, mentre questi ultimi dovranno pagare le spese giudiziali.


L'assemblea dei Sindaci della provincia di Agrigento condivide un ordine del giorno sulla guerra in Ucraina
By Redazione Scrivo Libero

L'Assemblea dei Sindaci, uno degli organi di governo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che svolge le funzioni del Consiglio, ha condiviso un ordine del giorno sulla guerra in Ucraina, il cui testo è stato proposto dal Sindaco di Agrigento Franco Miccichè e dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Raffaele Sanzo.
All'Assemblea, convocata dal Commissario Straordinario Raffaele Sanzo nell'Aula Giglia, erano presenti i sindaci che rappresentano più del cinquanta per cento degli abitanti della provincia di Agrigento, quorum indispensabile per la valida seduta dell'Assemblea.
L'ordine del giorno, letto dal Sindaco di Agrigento Franco Miccichè, recita: "L'Assemblea del Libero Consorzio Comunale di Agrigento esprime la ferma condanna per il feroce e ingiustificabile attacco militare da parte della Russia all'integrità territoriale dell'Ucraina. L'Assemblea si stringe attorno al popolo ucraino vittima di devastanti bombardamenti e violenze inaccettabili, manifestando il sostegno e la vicinanza dei cittadini della provincia di Agrigento, anche attraverso strumenti di solidarietà che saranno condivisi ed attivati nei giorni a venire. Il comportamento del popolo Ucraino costituisce esempio di attaccamento ai valori della democrazia e della libertà. Colpisce la fierezza di un popolo che sta resistendo all'esercito russo, anche al costo del sacrificio estremo della vita; una lezione per tutti i popoli della terra. L'Assemblea del Libero Consorzio auspica che si giunga ad un immediato cessate il fuoco e sia data la possibilità ad una popolazione inerme e stremata di ricevere gli aiuti umanitari necessari alla loro sopravvivenza. Oggi siamo di fronte al pericolo che l'intero Continente europeo sia attraversato, dopo ottant'anni di pace, da guerra e devastazione per mano di un regime autoritario. Se ciò non avverrà, lo dovremo al coraggio e alla forza del popolo ucraino. L'Assemblea del Libero Consorzio reclama con gran forza la fine della guerra e respinge qualsiasi tentativo di soffocare le legittime aspirazioni di quanti vogliono vivere in un mondo libero e più uguale".
Al termine l'Assemblea dei Sindaci ha osservato un minuto di silenzio proposto dal Commissario Straordinario Raffaele Sanzo.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO