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rassegna stampa del 5 aprile 2022

Province d'Italia

Sicurezza strade, dal MIMS nuovi fondi alle Province: "1,7 miliardi per proseguire negli investimenti "

"Il decreto di riparto di 1,7 miliardi da utilizzare dal 2022 al 2029 per interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria di Regioni, Province e Città metropolitane su cui oggi la Conferenza Unificata ha dato il via libera è l'ennesima conferma dell'importante cambio nella visione strategica rispetto all'opera di infrastrutturazione del Paese operata dal Ministro Giovannini.
Il Ministero delle Infrastrutture per la Mobilità sostenibile ha infatti riportato con determinazione l'attenzione sulla viabilità secondaria, esaltando la portata non solo economica, ma anche sociale, di un generale piano di messa in sicurezza, modernizzazione, efficientamento della rete viaria provinciale".
È il commento del Presidente dell'UPI Michele de Pascale al termine della Conferenza Unificata che ha dato il via libera al decreto che ripartisce il fondo di 1,7 miliardi, di cui 1 miliardo 445 milioni per Province e Città metropolitane e 255 milioni per le Regioni, per programmi straordinari di manutenzione della viabilità stradale di competenza di Regioni, Province e Città Metropolitane.
"Con questo decreto poi facciamo un importante passo in avanti verso la realizzazione di investimenti pubblici sostenibili: si prevede infatti che i piani di intervento, sin dalla fase di progettazione, debbano adottare tutte le dovute misure atte a non arrecare danni significativi agli obiettivi ambientali, in linea con le direttive europee".
"E' positivo - conclude de Pascale - l'assegnazione di risorse anche alle strade regionali, ma vorremmo che per il futuro il riparto di risorse su questo fondo avvenga attraverso criteri tecnici oggettivi, dalla lunghezza delle strade alla vulnerabilità idrogeologica alla incidentalità, che consentono una assegnazione equa delle risorse disponibili".

Askanews

Pnrr,Gelmini:fondamentale coinvolgimento Regioni, Province, Comuni

Senza loro collaborazione non si possono mettere a terra le risorse
Roma, 4 apr. (askanews) - "Senza le Regioni, le Province e i Comuni non si possono mettere a terra le risorse del Pnrr. È fondamentale il loro coinvolgimento e un confronto serrato tra i diversi livelli di governo. Con i 'Progetti Bandiera', ad esempio, ogni governatore potrà individuare un progetto chiave per il proprio territorio, progetto che porterà risorse importanti e che avrà anche un grande valore simbolico". Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie, intervenendo ad un evento su Pnrr ed enti locali, organizzato a Fossano (Cuneo).
"Il Piemonte ha scelto le 'Hydrogen Valleys', arriveranno circa 150 milioni di euro, un'opportunità per la vostra Regione, non solo sotto il profilo del rilancio dell'economia del territorio ma anche sotto quello ambientale. La possibilità di utilizzare aree dismesse per la produzione di idrogeno è una grande occasione di riconversione industriale: potete fare da apripista per la transizione ecologica".
"Altri progetti - ha proseguito la ministra- riguarderanno la sanità, i trasporti, il digitale, tutti i Comuni e tutti i territori saranno coinvolti. Arriverà un aiuto concreto da parte del governo agli enti locali e ai piccoli Comuni. Presso il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie abbiamo istituito il Nucleo Pnrr-Regioni proprio per supportare sindaci e amministratori nell'accesso ai bandi e nella costruzione dei progetti.Questi bandi devono essere presi d'assalto dalle amministrazioni, abbiamo tempo fino al 2026 per spendere questi soldi, dobbiamo correre, e siamo nelle condizioni di farlo".

CANICATTIWEB

Insularità, Armao: "riconosciuto principio eguaglianza"
di Redazione Canicatti Web Notizie

Anche la Camera, dopo il Senato, ha approvato all'unanimità il riconoscimento delle peculiarità delle isole ed il superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione d'insularità con la proposta di modifica dell'art. 119 della Costituzione (A.C. 3353).
Il riconoscimento nella Costituzione italiana della condizione d'insularità restituisce a siciliani e sardi un diritto fondamentale nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari nell'Unione Europea.
"E' una battaglia che ha visto, e vede, i siciliani ed i sardi impegnati sul piano regionale, nazionale ed europeo. Essenziali sono risultati, oltre alla presentazione della proposta di legge costituzionale d'iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200mila sardi, la determinazione dei costi dell'insularità realizzata dal Governo siciliano ed il disegno di legge voto approvato all'Assemblea Regionale Siciliana, come le iniziative presso il Comitato Europeo delle Regioni e la proposta di risoluzione all'esame del Parlamento europeo. Una coralità di iniziative che giunge adesso al pieno riconoscimento del principio dell'eguaglianza sostanziale per siciliani e sardi, che impone misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole. I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità costituiscono solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario ed agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un'isola.". Così il Vicepresidente ed Assessore all'Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao.

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