/ Rassegna stampa » 2022 » Maggio » 19 » rassegna stampa del 19 maggio 2022
 

rassegna stampa del 19 maggio 2022

giornale di sicilia
Incendi boschivi, la Prefettura detta le regole della prevenzione.

Prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e di cosiddetta «interfaccia». È per pianificare tutte le necessarie, indispensabili, attività che si richiedono nell'imminenza della stagione estiva, al comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento si è svolta una riunione tecnica presieduta dal prefetto Maria Rita Cocciufa per impartire le necessarie direttive e raccogliere gli eventuali suggerimenti sulla scorta delle passate esperienze per tramutarle in esigenze operative. Un faccia a faccia che quindi è servito ad avviare, con tempestività, tutte le iniziative da parte degli enti e delle istituzioni coinvolte nella prevenzione degli incendi, garantendo un'azione coordinata ed una risposta efficiente ad un problema caratterizzato da una crescente criticità e pericolosità per il territorio e per la pubblica incolumità. E' emersa la necessità di rafforzare l'attività di prevenzione oltre che mediante la realizzazione, da parte degli organi preposti, di barriere frangifuoco, di interventi di pulizia del sottobosco, di creazione di linee taglia fuoco, attraverso l'eliminazione delle sterpaglie dai terreni e dalle proprietà private, nonché grazie ad una forte opera di sensibilizzazione. Gli operatori dell'azienda demaniale delle Foreste hanno già avviato i lavori. Alcune amministrazioni comunali hanno emanato apposite ordinanze per regolamentare le attività di scerbature e pulizia dei terreni privat i. «Nei prossimi giorni verrà diramata a tutti i sindaci della provincia una nota per richiamare l'attenzione delle amministrazioni comunali sulle attività da predisporre per una corretta opera in materia di prevenzione incendi» hanno reso noto, ieri, dalla Prefettura, che aggiunge: «Il tema è di rilevanza per l'aumento delle temperature dovute ai cambiamenti climatici che favoriscono gli incendi che, però, nella gran parte dei casi, sono innescati dalla mano dell'uomo». Il prefetto Maria Rita Cocciufa ha rivolto agli agrigentini un accorato invito «Ad adempiere alle disposizioni previste dalle ordinanze sindacali su scerbatura e pulizia dei fondi privati e ad adottare comportamenti ed atteggiamenti coscienziosi per tutelare e preservare il territorio provinciale, anche attraverso - ha sottolineato la massima autorità di Governo - l'attività di segnalazione agli organi competenti qualora venisse avvistato un principio di incendio». Verrà rinnovato il protocollo tra i soccorritori con l'obiettivo di migliorare il sistema di comunicazione e garantire una maggiore copertura di uomini e mezzi nelle aree maggiormente critiche. ( *C R* )

AGRIGENTOOGGIIncendi boschivi, parola d'ordine "prevenzione".

Nella Sala Operativa di Protezione Civile , all'interno dei locali del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, un incontro operativo concernente le attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia nel territorio provinciale. Nel corso della riunione, presieduta dal Prefetto Maria Rita Cocciufa, è stata sottolineata l'importanza di avviare con tempestività tutte le iniziative da parte degli Enti e delle Istituzioni coinvolte nella gestione dell'attività di prevenzione e contrasto agli incendi al fine di garantire un'azione coordinata ed una risposta efficiente ad una problematica caratterizzata da una crescente criticità e pericolosità per il territorio e per la pubblica incolumità. E' anche emersa la necessità di rafforzare l'attività di prevenzione incendi oltre che mediante la realizzazione, da parte degli Organi preposti, di barriere frangifuoco, di interventi di pulizia del sottobosco, di creazione di linee taglia fuoco, anche attraverso la eliminazione delle sterpaglie dai terreni e dalle proprietà private, nonché grazie ad una forte opera di sensibilizzazione della popolazione sul tema in questione; in tale ambito i lavori da parte degli operatori dell'Azienda Demaniale delle Foreste sono già stati avviati e dovrebbero essere ultimati entro i termini previsti dalla normativa regionale. Alcune Amministrazioni comunali hanno anche emanato apposite ordinanze sindacali concernenti la regolamentazione delle attività di scerbature e pulizia dei terreni privati. Nei prossimi giorni verrà diramata a tutti i Sindaci della provincia una nota volta a richiamare l'attenzione delle Amministrazioni comunali sulle attività da predisporre per una corretta opera in materia di prevenzione incendi. Atteso che il tema trattato è di particolare rilevanza per l'aumento delle temperature dovute ai cambiamenti climatici che favoriscono gli incendi nella gran parte però innescati dalla mano dell'uomo, il Prefetto Maria Rita Cocciufa rivolge ai cittadini della provincia l'invito accorato "ad adempiere alle disposizioni previste dalle citate ordinanze sindacali concernenti la scerbatura e la pulizia dei fondi privati e ad adottare comportamenti ed atteggiamenti coscienziosi volti a tutelare e preservare il territorio provinciale, anche attraverso l'attività di segnalazione agli Organi competenti qualora venisse avvistato un principio di incendio".  Nel corso dell'incontro, inoltre, è stata avviata un'interlocuzione tra i Vigili del Fuoco, il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, il Dipartimento di Protezione Civile del Libero Consorzio e l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e le Forze dell'Ordine al fine di aggiornare il "Protocollo operativo per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi e di interfaccia" mediante il quale regolamentare, durante le giornate di "Allerta Arancione" per rischio incendio, le diverse attività di prevenzione e contrasto da effettuare sul territorio della provincia, con l'obiettivo di migliorare il sistema di comunicazione in atto esistente e di garantire una maggiore copertura di uomini e mezzi nelle aree maggiormente critiche.  A tal fine, nelle prossime settimane si svolgeranno ulteriori riunioni operative con gli attori Istituzionali interessati al fine di definire in maniera puntuale tutte le linee di azione in vista della imminente stagione estiva.

AGRIGENTONOTIZIE
Prevenzione incendi nei boschi, incontro tra prefetto e vigili del fuoco per prepararsi alla stagione estiva

Riunione operativa in vista della fase più critica: saranno realizzate apposite barriere frangi-fuoco ed eliminate le sterpaglie dai terreni privati. Pianificata anche una forte opera di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini
L'incontro che si è svolto al Comando provinciale dei vigili del fuoco
E' già tutto pianificato per fronteggiare al meglio la stagione degli incendi boschivi con l'estate alle porte. La sala operativa di Protezione civile all'interno dei locali del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento ha ospitato un incontro operativo presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa. E' stata sottolineata l'importanza di avviare con tempestività tutte le iniziative da parte degli enti e delle istituzioni coinvolte nella gestione dell'attività di prevenzione e contrasto agli incendi, per garantire un'azione coordinata ed una risposta efficiente ad una problematica caratterizzata dalla crescente criticità e pericolosità per il territorio e per la pubblica incolumità.
E' anche emersa la necessità di rafforzare l'attività di prevenzione incendi oltre che mediante la realizzazione, da parte degli organi preposti, di barriere frangi-fuoco, di interventi di pulizia del sottobosco, di creazione di linee taglia fuoco anche attraverso la eliminazione delle sterpaglie dai terreni e dalle proprietà private, nonché grazie ad una forte opera di sensibilizzazione della popolazione sul tema in questione. In tale ambito i lavori da parte degli operatori dell'Azienda demaniale delle foreste sono già stati avviati e dovrebbero essere ultimati entro i termini previsti dalla normativa regionale.
Alcune amministrazioni comunali hanno altresì emanato apposite ordinanze sindacali concernenti la regolamentazione delle attività di scerbature e pulizia dei terreni privati. Nei prossimi giorni, inoltre, verrà diramata a tutti i sindaci della provincia una nota per richiamare l'attenzione delle amministrazioni comunali sulle attività da predisporre per una corretta opera in materia di prevenzione incendi.
Tenendo presente l'aumento delle temperature dovute ai cambiamenti climatici che favoriscono gli incendi, nella maggior parte dei casi però innescati dalla mano dell'uomo, il prefetto Maria Rita Cocciufa ha rivolto ai cittadini della provincia un accorato invito ad adempiere alle disposizioni previste dalle ordinanze sindacali concernenti la scerbatura e la pulizia dei fondi privati e ad adottare comportamenti ed atteggiamenti coscienziosi volti a tutelare e preservare il territorio provinciale, anche attraverso l'attività di segnalazione agli organi competenti qualora venisse avvistato un principio di incendio.  
Nel corso dell'incontro, infine, è stata avviata un'interlocuzione tra i vigili del fuoco, il Dipartimento di Protezione civile regionale, il Dipartimento di Protezione civile del Libero Consorzio e l'Ispettorato ripartimentale delle foreste e le forze dell'ordine per aggiornare il "Protocollo operativo per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi e di interfaccia": uno strumento che consente di regolamentare, durante le giornate di "allerta arancione" per rischio incendio, le diverse attività di prevenzione e contrasto da effettuare sul territorio della provincia, con l'obiettivo di migliorare il sistema di comunicazione in atto e di garantire una maggiore copertura di uomini e mezzi nelle aree maggiormente critiche. A tal fine, nelle prossime settimane ,si svolgeranno ulteriori riunioni operative per definire tutte le linee di azione in vista della imminente stagione estiva.

Verso le elezioniAmministrative 2022, il dado è tratto: tra le liste qualche vecchia conoscenza e molto "civismo"Come prevedibile, solo in pochissimi casi sono messi in rilievo i partiti: ovunque regnano sigle e coalizioni elettorali
Anche se bisognerà attendere - come dice la norma - il definitivo "via libera" della commissione elettorale, la presentazione delle candidature nei dieci comuni chiamati al voto il prossimo 12 giugno ha dato definitivamente il "via" alla campagna elettorale nella nostra provincia.
Liste che, va detto, hanno riservato relativamente poche sorprese rispetto ai rumors fin qui circolati, se si escludono situazioni politicamente abbastanza complesse come Sciacca e Campobello di Licata.
Partiamo proprio dalla Città delle Terme, unico centro di grandi dimensioni con un sindaco ricandidabile che ha scelto di fare un passo di lato, Francesca Valenti. Qui certamente degno di nota è quanto avvenuto nel centrodestra con la candidatura dell'ex M5S Matteo Mangiacavallo almeno in merito alla sua spaccatura a pochi giorni dalla presentazione delle liste con Forza Italia. Divergenza politica non colmabile al punto che i Forzisti non hanno potuto presentare una propria lista e hanno annunciato che il loro unico interesse sarà non far vincere Mangiacavallo. Sciacca, insieme a Campobello di Licata, è anche l'unica realtà in cui si tenta l'alleanza Pd-M5S, che potrebbe essere tentata più in "grande" alle Regionali.
Proprio nel comune dell'uscente Gianni Picone (che non ha potuto ricandidarsi perché già al secondo mandato) si contano ben cinque candidati sindaco. Tra questi c'è chi Campobello l'ha già amministrata, come Michele Termini, che venne sfiduciato nel 2011 dal Consiglio comunale.
Tre soli candidati, ma una valanga di liste a Palma di Montechiaro, dove l'uscente Stefano Castellino tenta la riconferma con sei schieramenti al proprio attivo. Contro di lui anche un suo ex assessore, Giuseppe Morgana.
Guardano ai piccoli comuni, salta certamente all'occhio lo "scontro" tutto interno al centrodestra ad Aragona, dove l'ex presidente del Consiglio provinciale Dino Buscemi si confronterà elettoralmente con Giuseppe Pendolino, il sindaco uscente. Da rilevare come in entrambi gli schieramenti siano in campo ex primi cittadini: con Buscemi sono schierati Biagio Bellanca e Salvatore Parello, con Pendolino è candidato l'uscente primo cittadino di Comitini Nino Contino che ha deciso di non puntare alla rielezione nel suo comune. Proprio nel più piccolo dei centri della provincia si confronteranno Gerlando Cuffaro e Luigi Nigrelli.
"Derby" in tutti i piccoli comuni, dove quasi ovunque si ricandidano gli uscenti sindaci: due i candidati sindaco a Bivona (Carola Calafiore e Milko Cinà); due a Cattolica Eraclea (Santino Borsellino e Enzo Cammalleri); due a Lampedusa e Linosa (Salvatore Martello e Filippo Mannino); due a Villafranca Sicula (Domenico Balsamo e Gaetano Bruccoleri).
Sempre due i candidati a Santa Margherita di Belice, dove non potrà ricandidarsi l'uscente Franco Valenti. A contendersi la sua poltrona saranno Giacomo Abruzzo e Gaspare Viola. Entrambi non sono nuove conoscenze della politica: Abruzzo è stato, per circa tre anni, vice sindaco con l'amministrazione uscente, mentre Viola è stato presidente del consiglio comunale nella Giunta Mangiaracina, circa 20 anni fa. 

GRANDANGOLO
Agrigento, vertice in Prefettura per attività prevenzione incendiNei prossimi giorni verrà diramata a tutti i Sindaci della provincia una nota volta a richiamare l'attenzione delle Amministrazioni comunali sulle attività da predisporre per una corretta opera in materia di prevenzione incendi
Nella mattinata di ieri 17 maggio si è svolto presso la Sala Operativa di Protezione Civile sita all'interno dei locali del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, un incontro operativo concernente le attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia nel territorio provinciale.
Nel corso della citata riunione, presieduta dal Prefetto Maria Rita Cocciufa, è stata sottolineata l'importanza di avviare con tempestività tutte le iniziative da parte degli Enti e delle Istituzioni coinvolte nella gestione dell'attività di prevenzione e contrasto agli incendi al fine di garantire un'azione coordinata ed una risposta efficiente ad una problematica caratterizzata da una crescente criticità e pericolosità per il territorio e per la pubblica incolumità. 
E' anche emersa la necessità di rafforzare l'attività di prevenzione incendi oltre che mediante la realizzazione, da parte degli Organi preposti, di barriere frangifuoco, di interventi di pulizia del sottobosco, di creazione di linee taglia fuoco, anche attraverso la eliminazione delle sterpaglie dai terreni  e dalle proprietà private, nonché grazie ad una forte opera di sensibilizzazione della popolazione sul tema in questione; in tale ambito i lavori da parte degli operatori dell'Azienda Demaniale delle Foreste  sono già stati avviati e dovrebbero essere ultimati entro i termini previsti dalla normativa regionale. 
Alcune Amministrazioni comunali hanno altresì emanato apposite ordinanze sindacali concernenti la regolamentazione delle attività di scerbature e pulizia dei terreni privati.  
Nei prossimi giorni verrà diramata a tutti i Sindaci della provincia una nota volta a richiamare l'attenzione delle Amministrazioni comunali sulle attività da predisporre per una corretta opera in materia di prevenzione incendi.
Atteso che il tema trattato è di particolare rilevanza per l'aumento delle temperature dovute ai cambiamenti climatici che favoriscono gli incendi nella gran parte però innescati dalla mano dell'uomo, il Prefetto Maria Rita Cocciufa rivolge ai cittadini della provincia l'invito accorato ad adempiere alle disposizioni previste dalle citate ordinanze sindacali concernenti la scerbatura e la pulizia dei fondi privati e ad adottare comportamenti ed atteggiamenti coscienziosi volti a tutelare e preservare il territorio provinciale, anche attraverso l'attività di segnalazione agli Organi competenti qualora venisse avvistato un principio di incendio.   
Nel corso dell'incontro, inoltre, è stata avviata un'interlocuzione tra i Vigili del Fuoco, il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, il Dipartimento di Protezione Civile del Libero Consorzio e l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e le Forze dell'Ordine al fine di aggiornare il "Protocollo operativo per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi e di interfaccia" mediante il quale regolamentare, durante le giornate di "Allerta Arancione" per rischio incendio, le diverse attività di prevenzione e contrasto da effettuare sul territorio della provincia, con l'obiettivo di migliorare il sistema di comunicazione in atto esistente e di garantire una maggiore copertura di uomini e mezzi nelle aree maggiormente critiche.   
A tal fine, nelle prossime settimane si svolgeranno ulteriori riunioni operative con gli attori Istituzionali interessati al fine di definire in maniera puntuale tutte le linee di azione in vista della imminente stagione estiva.

LIVESICILIA
Buoni pasto, bar e supermercati pronti a rifiutarli: cosa sta succedendoUn danno per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati
Se non ci sarà una riforma radicale del sistema di erogazione dei buoni pasto, le imprese della distribuzione commerciale e della ristorazione potrebbero smettere di accettare i ticket.
Un danno per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. A lanciare l'ultimo grido di allarme sono le principali associazioni dei settori interessati, ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio, che vogliono "accendere un riflettore sulla degenerazione del sistema dei buoni pasto", alla vigilia della pubblicazione della gara BP10, indetta dalla centrale unica di acquisto, Consip, e prima di "avviare azioni più drastiche".
Nel 2019 sono stati emessi 500 milioni di buoni pasto per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Il tavolo unitario tra le associazioni di categoria chiede con urgenza "che la prossima gara Consip consenta di ridurre le commissioni a nostro carico che sono a livelli inaccettabili". 
Nel 2019 sono stati emessi 500 milioni di buoni pasto per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. A beneficiarne sono circa 3 milioni di lavoratori, di cui 1 milione dipendenti pubblici. Dei 500 milioni di buoni pasto, 175 milioni sono acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. In totale, ogni giorno i dipendenti pubblici e privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei supermercati i e in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di buoni pasto. Due le priorità per le aziende "la riduzione immediata dei ribassi sul prezzo richiesti in fase di gara alle società emettitrici dei buoni pasto, e la riforma complessiva del sistema, seguendo l'impianto in vigore in altre Paesi, per assicurare il rispetto del valore nominale del ticket ed eliminare le gravose commissioni pagate dagli esercizi presso i quali i buoni pasto vengono utilizzati". Nel corso delle ultime due gare Consip, 2018 e 2020, denunciano le associazioni, "gli esercenti si sono trovati a pagare commissioni medie del 19,8% (BP8) e del 17,80% (BP9)". Questo meccanismo finisce per "scaricare il risparmio della pubblica amministrazione sui pubblici esercizi e sulla distribuzione commerciale". I presidenti delle sigle riunite presso la sede di Fipe-Confcommercio hanno sottoscritto un manifesto nel quale si chiede la riforma del sistema dei buoni pasto. Due i punti fondamentali: "la salvaguardia del valore nominale dei titoli - un buono da 8 euro deve valere 8 euro anche per l'esercente - e la definizione di tempi certi di rimborso da parte delle società emettitrici".
Fipe, commissioni tassa occulta oltre il 20%
Per ciascun buono da 8 euro il bar, il negozio alimentare, il bar o il supermercato ne incassa poco più di 6. Per le aziende si tratta di una tassa occulta del 20%. A lanciare l'allarme le principali associazioni dei settori interessati, ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio, che sottolineando come "una volta scalati gli oneri di gestione e quelli finanziari si registra un deprezzamento del 30%: ogni 10mila euro di buoni incassati, gli esercizi convenzionati perdono circa 3mila euro". Per la prossima gara di appalto chiediamo "le revisioni dei criteri di gara", spiega Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio, e "non sono accettabili livelli di commissioni sul livello di quelle precedenti", dal 16% al 19% circa, "perché se queste fossero le condizioni dell'assegnazione è ragionevole pensare che le aziende non saranno nelle condizioni di accettare più i buoni pasto". Per Stoppani "non c'è solo il problema di sostenibilità economica. ma anche un altro elemento morale: non è accettabile che lo Stato in un momento come questo dell'economia e della crisi dei pubblici esercizi", in cui le attività stanno cercando di riprendersi e di contenere l'inflazione "ponga una nuova tassa sulla ristorazione, perche così noi la definiamo, con assegnazione di gare di appalto con tassi di commissioni sempre maggiori". 
Quello dei ticket, evidenzia Stoppani, è "un problema vero, grave che non danneggia solo gli esercizi convenzionati, ma anche le prospettive di uno strumento che se ben gestito darebbe un beneficio per i lavoratori" e invece il rischio e' che queste situazioni "poi diventino patologiche e si arrivi a distorsioni del mercato". Donatella Prampolini, presidente Fida Confcommercio, si chiede "fino a quando durerà questo ricatto", e dichiara che è "paradossale che noi offriamo un servizio e poi dobbiamo anche pagarlo, poi c'e' anche un tema sui tempi dei pagamenti, un tema legato ai costi finanziari che noi comunque sosteniamo. Abbiamo il timore che questi soldi non arrivino, non sappiamo quando arrivano". Il direttore generale di Fipe-Confcommercio, Roberto Calugi, fa i conti. In una gara Consip, "da circa 1,3 miliardi di euro, se facciamo il conto, quanto e' il 20%? Sono 260 milioni di euro circa che sono quella tassa occulta che pagano i pubblici esercizi".
Frausin (Federdistribuzione), serve riforma complessiva e radicale 
"Abbiamo bisogno di una riforma complessiva, radicale del sistema, non si tratta di dire chiediamo uno sconto". Lo afferma Alberto Frausin, presidente Federdistribuzione, in occasione del tavolo unitario tra le associazioni di categoria sul tema dei buoni pasto e delle commissioni richieste alle aziende che li accettano, in previsione della prossima gara Consip. "Il meccanismo dell'asta va rivisto concettualmente", sottolinea Fruasin, che tocca anche il tema finanziario. "Le nostre aziende hanno bisogno di cassa, noi paghiamo i nostri fornitori a 30 giorni e incassiamo a 60 giorni se va bene, altrimenti incassiamo anche dopo. Per ultimo abbiamo anche il 'bad debt", cioé se qualcuno fallisce, viene in carico a noi. Non siamo più disposti ad andare avanti con questo gioco". Per Frausin, "se non viene fatta una riforma, ne va in gioco tutto il sistema nel suo complesso", sia per le aziende, sia per i lavoratori.
Pedroni (Coop Italia), li accettiamo per non perdere clienti 
Perché le aziende dovrebbero continuare ad accettare i buoni pasto" "Uno dice perché li accetto? Li accettiamo perché un cliente che é in qualche modo un tuo cliente, viene da te e ti chiede di fare la spesa, e poi magari comprare altre cose, altrimenti quel cliente la farà da un'altra parte". Lo afferma Marco Pedroni, presidente Coop Italia e ANCC Coop, in occasione del tavolo unitario tra le associazioni di categoria sul tema dei buoni pasto e delle commissioni richieste alle aziende che li accettano. Secondo Pedroni "si innesca una forma di concorrenza sleale, perché un attore fornisce buoni pasto che concettualmente sono moneta, non emessa dallo Stato, ma giustificata dallo Stato, che in questa situazione ha dei margini di guadagno enorme, con un rischio zero". In sostanza, spiega, "si sta immettendo uno strumento assimilabile alla moneta a un valore nominale che non è reale, ma ha un valore più basso". E poi avverte: "Se noi pensiamo che questo sistema si possa risolvere con la commissione che passa dal 20% al 10%, certo sarebbe un bel passo, ma non si risolverebbe. Se in Europa ci sono commissioni anche del 5% perché non si può fare anche qua?". Insomma "se non viene cambiato qualcosa di importante, se non ci fosse altra strada dovremmo praticare quella" di abbandonare i ticket.
Codacons, class action contro chi li rifiuta
"Se esercenti e ristoratori rifiuteranno di accettare i buoni pasto, 'scatterà una valanga di denunce in tutta Italia per conto dei lavoratori ingiustamente danneggiati, e una class action patrocinata dal Codacons". Lo afferma l'associazione dei consumatori, in una nota, pronta alla battaglia legale nel caso in cui imprese e grande distribuzione dovessero avviare azioni contro i ticket. "I buoni pasto rappresentano un diritto acquisito dei lavoratori e sono parte integrante dei contratti di lavoro", spiega il presidente Carlo Rienzi. "Qualsiasi limitazione o impedimento al loro utilizzo costituisce un ingiusto danno a chi ne beneficia, e apre la strada ad azioni risarcitorie contro ristoratori e imprese della distribuzione che rifiuteranno l'accettazione dei ticket", aggiunge. Il problema delle commissioni "eccessive a carico degli esercenti non può essere scaricato sui cittadini, ma vanno trovate soluzioni condivise che garantiscano l'esercizio dei diritti dei lavoratori", prosegue Rienzi. "Per tale motivo 
il Codacons è pronto a scendere in campo a tutela di 3 milioni di dipendenti che beneficiano dei buoni pasto e, se si arriverà allo stop da parte del settore della ristorazione e della Gdo, presenterà una valanga di denunce in tutta Italia e avvierà una formale class action a tutela dei lavoratori danneggiati volta a far ottenere loro il risarcimento dei danni patrimoniali subiti", conclude Rienzi.

SCRIVOLIBERO
Agrigento, prevenzione incendi boschivi: incontro operativo
Nella mattinata di ieri 17 maggio si è svolto presso la Sala Operativa di Protezione Civile sita all'interno dei locali del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, un incontro operativo concernente le attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia nel territorio provinciale.
Nel corso della citata riunione, presieduta dal Prefetto Maria Rita Cocciufa, è stata sottolineata l'importanza di avviare con tempestività tutte le iniziative da parte degli Enti e delle Istituzioni coinvolte nella gestione dell'attività di prevenzione e contrasto agli incendi al fine di garantire un'azione coordinata ed una risposta efficiente ad una problematica caratterizzata da una crescente criticità e pericolosità per il territorio e per la pubblica incolumità.
E' anche emersa la necessità di rafforzare l'attività di prevenzione incendi oltre che mediante la realizzazione, da parte degli Organi preposti, di barriere frangifuoco, di interventi di pulizia del sottobosco, di creazione di linee taglia fuoco, anche attraverso la eliminazione delle sterpaglie dai terreni e dalle proprietà private, nonché grazie ad una forte opera di sensibilizzazione della popolazione sul tema in questione; in tale ambito i lavori da parte degli operatori dell'Azienda Demaniale delle Foreste sono già stati avviati e dovrebbero essere ultimati entro i termini previsti dalla normativa regionale.
Alcune Amministrazioni comunali hanno altresì emanato apposite ordinanze sindacali concernenti la regolamentazione delle attività di scerbature e pulizia dei terreni privati.
Nei prossimi giorni verrà diramata a tutti i Sindaci della provincia una nota volta a richiamare l'attenzione delle Amministrazioni comunali sulle attività da predisporre per una corretta opera in materia di prevenzione incendi.
Atteso che il tema trattato è di particolare rilevanza per l'aumento delle temperature dovute ai cambiamenti climatici che favoriscono gli incendi nella gran parte però innescati dalla mano dell'uomo, il Prefetto Maria Rita Cocciufa rivolge ai cittadini della provincia l'invito accorato ad adempiere alle disposizioni previste dalle citate ordinanze sindacali concernenti la scerbatura e la pulizia dei fondi privati e ad adottare comportamenti ed atteggiamenti coscienziosi volti a tutelare e preservare il territorio provinciale, anche attraverso l'attività di segnalazione agli Organi competenti qualora venisse avvistato un principio di incendio.
Nel corso dell'incontro, inoltre, è stata avviata un'interlocuzione tra i Vigili del Fuoco, il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, il Dipartimento di Protezione Civile del Libero Consorzio e l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e le Forze dell'Ordine al fine di aggiornare il "Protocollo operativo per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi e di interfaccia" mediante il quale regolamentare, durante le giornate di "Allerta Arancione" per rischio incendio, le diverse attività di prevenzione e contrasto da effettuare sul territorio della provincia, con l'obiettivo di migliorare il sistema di comunicazione in atto esistente e di garantire una maggiore copertura di uomini e mezzi nelle aree maggiormente critiche.
A tal fine, nelle prossime settimane si svolgeranno ulteriori riunioni operative con gli attori Istituzionali interessati al fine di definire in maniera puntuale tutte le linee di azione in vista della imminente stagione estiva.




































































































Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO