agrigentonotizie.
Strada provinciale Salinella-Bivio Martusa, appaltati i lavori di ripristino dopo i danni da maltempo.
Si tratta di un'arteria chiusa da ormai 7 anni dopo alcuni episodi alluvionali che hanno distrutto il manto di copertura. A darne notizia è stato il parlamentare regionale Michele Catanzaro
Dopo 7 anni la strada provinciale Salinella-Bivio Martusa potrà tornare a funzionare. A darne informalmente notizia è stato il parlamentare regionale del PD Michele Catanzaro. La strada è chiusa al traffico da oltre 7 anni a causa di alcuni episodi alluvionali che ne hanno distrutto il manto di copertura. Ma i lavori di ripristino sono stati finalmente appaltati nei giorni scorsi. "Avevo avuto pressanti segnalazioni da residenti e agricoltori della zona - ha detto Catanzaro - che c'era un finanziamento del progetto di ripristino anche in ragione di un utilizzo come bypass in caso di interruzione della strada statale 115. Tali lavori, incomprensibilmente, non sono ancora iniziati. La notizia della definizione delle procedure di appalto restituisce speranza a tante famiglia che stavano avviando anche un'azione legale"La situazione delle strade rurali del territorio provinciale, alcune delle quali lo scorso inverno sono state danneggiate dal maltempo e non sono ancora transitabili in modo ottimale nonostante degli interventi per tamponare la situazione di emergenza, sono state al centro di un confronto che il parlamentare regionale avrà con il commissario straordinario del Libero consorzio Comunale di Agrigento Raffaele Sanzo.
"Inviterò il commissario a relazionare sull'impegno del Libero Consorzio di Agrigento in ordine alla viabilità interna e la pianificazione di nuovi investimenti per la manutenzione straordinaria e con procedure di gara in parte avviate - dice Catanzaro - ma ci sono alcune situazioni estreme su cui bisogna avere dei chiarimenti".
turismo in provincia
Niente più b&b abusivi? Arriva il "Codice identificativo regionale" per le strutture ricettive
Con questa misura la Regione intende garantire un'offerta turistica trasparente sul territorio e contrastare forme irregolari di ospitalità
Ibed & breakfast abusivi avranno vita dura con l'introduzione del "Codice identificativo regionale" delle attività ricettive e delle locazioni brevi a fini turistici. Lo introduce un decreto firmato dall'assessore regionale al Turismo Manlio Messina. Con questa misura la Regione siciliana intende garantire un'offerta turistica trasparente sul territorio e contrastare forme irregolari di ospitalità. Il provvedimento è stato presentato all'assessore Messina e dal presidente di Federalberghi Sicilia Nico Torrisi. "Con l'entrata in vigore del 'Cir' - ha sottolineato l'assessore Messina - daremo un duro colpo all'abusivismo che sino ad oggi ha penalizzato chi fa turismo entro gli argini dell'onestà e della legalità. Era una misura di cui si parlava da almeno un decennio e noi l'abbiamo realizzata. Il 'Cir' permetterà di avere finalmente un quadro completo dell'offerta ricettiva regionale e, infatti, contiamo su una emersione importante di realtà che non operano in piena trasparenza. Sono previste sanzioni anche per i portali di agenzie di viaggio che daranno spazio a strutture sprovviste del codice e quindi per noi abusive". Il provvedimento si rivolge a tutte le strutture ricettive (ex legge regionale 27/96) compresi gli agriturismo, gli alberghi diffusi, i condhotel e i marina resort, ma anche agli alloggi per uso turistico in affitto per brevi periodi (inferiori a 30 giorni), comprese le "case vacanza". "Oggi - ha evidenziato Nico Torrisi - è una giornata storica. Da molti anni, la Federalberghi Sicilia denuncia il fenomeno dell'abusivismo. Ringraziamo l'assessore Messina che ci ha dimostrato, con i fatti, non soltanto un dialogo che c'è sempre stato con le istituzioni, la concretezza di un provvedimento che consentirà finalmente di poter mettere delle regole chiare. Non si tratta di fare la guerra a chi non rispetta le regole, ma semplicemente avere la garanzia di migliori tutele per chi le rispetta".Il Codice identificativo regionale verrà attribuito dal sistema di gestione dei flussi turistici "Turist@t", istituito con decreto assessoriale del 2014. Le strutture ricettive già esistenti dovranno fare richiesta del codice attraverso l'apposita sezione della piattaforma, quelle di nuova istituzione dovranno inviare a "Turist@t" la copia della Scia inviata al Comune e richiedere l'inserimento in anagrafica e il rilascio del codice. Per le "case vacanza" il procedimento è simile: sia quelle già esistenti sia le nuove dovranno registrarsi in "Turist@t", chiedere l'inserimento in anagrafica e il rilascio del 'Cir'. Per i titolari scatta anche l'obbligo di comunicare giornalmente, entro 24 ore dall'arrivo o della partenza, tramite il sistema di gestione dei flussi turistici "Turist@t", i dati relativi agli arrivi e alle presenze, a fini statistici. Il decreto dispone anche in materia di promozione. I titolari delle strutture ricettive o degli alloggi in affitto, nonché chi esercita attività di intermediazione immobiliare o gestisce portali telematici o siti web, sono tenuti a pubblicare il codice 'Cir' di ogni struttura negli annunci, nelle pubblicità e nelle prenotazioni. Il 'Cir' dovrà essere ben visibile accanto alla denominazione. L'obbligo riguarda qualsiasi mezzo promozionale, anche le piattaforme ospitate da server che si trovano all'esterno dell'Unione europea. I titolari delle strutture ricettive dovranno adempiere a quanto disposto dal decreto assessoriali entro 30 giorni dal rilascio del 'Cir' da parte della Regione. Anche per inserire denominazione e 'Cir' negli annunci e nelle promozioni su piattaforme on line e sui social media c'è un mese di tempo, a far data dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale della Regione. Chi non adempie rischia una sanzione da 500 a 5 mila euro.
Trentanove anni fa la strage di via Pipitone Federico: medaglia d'oro al valor civile all'appuntato Bartolotta.
Autorità e forze dell'ordine hanno celebrato il militare ucciso nella strage di via Pipitone Federico dove persero la vita anche il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo Mario Trapassi e Stefano Li Sacchi
Castrofilippo ha reso omaggio all'appuntato dei carabinieri Salvatore Bartolotta, 39 anni dopo la strage di via Pipitone Federico dove oltre a lui persero la vita il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo Mario Trapassi ed il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. Gli è stata tributata la medaglia d'oro al valor civile, alla memoria, con la seguente motivazione: "Preposto al servizio di tutela a magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, assolveva il proprio compito con alto senso del dovere e serena dedizione pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro rappresentanti dell'Ordine Giudiziario e delle Forze di Polizia. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificava la vita a difesa dello Stato e delle istituzioni".Alla cerimonia, voluta dall'Arma dei carabinieri in collaborazione con il Comune erano presenti il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vittorio Stingo; il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Rocco Lopane; il comandante della compagnia carabinieri di Canicattì, maggiore Luigi Pacifico; il dirigente del commissariato di Canicattì Francesco Sammartino;il comandante della capitaneria di Porto di Porto Empedocle, capitano di Fregata Fabio Serafino. Presenti anche il commissario del Libero consorzio provinciale di Agrigento, Raffaele Sanzo; il sindaco di Castrofilippo Franco Badalamenti, il suo vice Mariella Acquista, gli assessori Salvatore Alessi e Tatiana Pletto e il presidente del Consiglio comunale Salvatore Graci. Ha partecipato il giornalista Felice Cavallaro, presidente dell'associazione "Strada degli scrittori". La cerimonia ha visto la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba del militare, la celebrazione di una messa officiata dall'arciprete don Gianluca Arcuri ed una visita alla "Scala della memoria" dedicata a tutte le vittime innocenti della mafia. Presenti anche alcuni parenti del militare nato a Castrofilippo.
lentepubblica.it
Rinnovo Contratto Enti Locali: le ultime notizie sugli aumenti in busta paga
Ecco le ultime notizie relative alla trattativa sul Rinnovo del Contratto degli Enti Locali, che sembra finalmente in dirittura d'arrivo: particolari novità riguardano gli aumenti in busta paga.
Nello specifico l'Aran ha presentato ai sindacati un testo che, anche se non ancora del tutto definito, approssima ormai l'obiettivo di una bozza di discussione finale.L'intenzione del presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, sarebbe quella di arrivare a una firma degli accordi entro il prossimo 5 agosto per fare in modo che entro la fine dell'anno gli aumenti e gli arretrati possano arrivare nelle buste paga dei dipendenti.IIn primo luogo sono stati presentati gli aumenti per i dipendenti comunali e regionali, comprese maestre e polizia locale.L'Aran, l'Agenzia che tratta per il governo il rinnovo dei contratti pubblici, ha presentato infatti ieri ai sindacati anche le tabelle con gli aumenti previsti dal nuovo contratto di lavoro che copre il triennio 2019-2021.Il testo dell'Aran inoltre contiene ulteriori articoli relativi a tre sezioni:la sezione delle professioni ordinistiche;la sezione della Polizia Locale;e la sezione del personale educativo e scolastico.Sistema di classificazioneSul piano del sistema di classificazione l'Aran ha illustrato uno schema che prevede 4 aree con le seguenti confluenze:1) la Categoria A confluisce nell'Area degli Operatori;
2) la Categoria B (ingresso in B1 e ingresso in B3) confluisce nell'Area degli Operatori Esperti;
3) la Categoria C confluisce nell'area degli Istruttori;
4) infine la Categoria D confluisce nell'area dei Funzionari e dell'Elevata Qualificazione.Tabelle con aumenti previstiIn primo luogo sono previsti aumenti da 56 fino a 102 euro lordi mensili per i dipendenti comunali e regionali, comprese maestre e polizia locale. Sul tavolo c'è un aumento delle buste paga dunque del 4,84 per cento.Tenendo conto delle quattro aree d'inquadramento sopra citate, le cifre dell'aumento di stipendio sono le seguenti:area degli operatori: da 56,10 a 61,40 euro;area degli operatori esperti: da 59,30 a 69,90 euro;area degli istruttori: 66,90 a 77,50 euro;area dei funzionari ed elevate qualificazioni: da 72,80 a 102,50 euro.A questi compensi, rigorosamente lordi, si aggiungerà il riconoscimento degli arretrati non percepiti nell'ultimo triennio (e per il 2022).Scatti stipendialiOgni progressione inoltre darà diritto a un differenziale stipendiale, in pratica uno scatto economico.Anche per i dipendenti comunali e regionali arrivano così i «differenziali stipendiali». Si tratta di scatti economici permanenti legati alla valutazione e all'anzianità.Saranno scaglionati nel seguente modo:area più alta, funzionari qualifiche elevate - ogni scatto sarà di 1.600 euro lordi annui. In tutta la carriera si potranno avere al massimo sei di queste progressioni economiche.istruttori, la vecchia area C - ogni scatto avrà un valore di 850 euro lordi annui, e durante tutta la vita lavorativa se ne potranno maturare al massimo quattro.operatori esperti, quelli che nel vecchio contratto erano l'area B - gli scatti varranno 650 euro lordi l'anno e se ne potranno ottenere al massimo quattro nella carriera.operatori, la vecchia area A - le progressioni economiche saranno di 550 euro lordi annui ciascuno, con un tetto massimo di quattro scatti.infine per la polizia locale arriva un incremento delle indennità di servizio esterno, una indennità giornaliera il cui importo è determinato entro un valore minimo di un euro e massimo di 15 euro giornalieri.
Virgilio.it
Dl Aiuti bis, stop al bonus 200 euro ma stipendi più alti: quanto può aumentare la busta paga
Decreto Aiuti bis vicino al via libera: grazie alla decontribuzione aumenterà la busta paga dei lavoratori con reddito fino a 35mila euro lordi l'anno
Sono giorni caldi per l'approvazione del decreto Aiuti bis da parte del Governo Draghi. L'esecutivo uscente, nonostante la sua caduta, continua a lavorare per portare avanti i dossier aperti e gli affari di competenza più urgenti. Il via libera al provvedimento arriverà entro la prossima settimana.Sul tavolo 14,3 miliardi di euro in totale per finanziare le misure di aiuto destinate prevalentemente al taglio delle accise, ai lavoratori a basso reddito e ai pensionati. Tra queste, un nuovo taglio del cuneo fiscale che permetterà di fare aumentare gli stipendi per la restante parte del 2022Dl Aiuti bis, salta il bonus 200 euroLa decontribuzione andrà a sostituire il bonus 200 euro erogato nel mese di luglio. Le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni sullo stop all'indennità avevano fondamento.Complessivamente la misura è infatti costata circa 6,8 miliardi di euro, cifra che il governo dimissionario difficilmente avrebbe potuto riproporre.
Da qui la volontà di introdurre qualcosa di più strutturale e continuativo per incrementare i salari. Il bonus, ormai una tantum, sarà comunque riconosciuto a una serie di categorie di lavoratori rimaste escluse dall'erogazione di luglio.Il taglio del cuneo contributivoCon una minore pressione fiscale e meno imposte a gravare sul cedolino, il Governo garantisce ai lavoratori una maggiore liquidità a fine mese.Ma non a tutti: il nuovo taglio del cuneo contributivo riguarderebbe solo coloro che beneficiano della decontribuzione attuata allo 0,8%, che ha già portato aumenti in busta paga. Quindi i dipendenti che hanno un reddito inferiore ai 35mila euro lordi annui.Non è ancora chiaro quanto ammonterà l'ulteriore riduzione del cuneo fiscale. Secondo le indiscrezioni entrerebbe in vigore un taglio pari all'1%. In questo caso, complessivamente, si arriverebbe all'1,8% in meno da pagare per i lavoratori, senza conseguenze sulla pensione.
La misura dovrebbe restare valida fino alla fine dell'anno. Successivamente sarà l'esecutivo eletto alle politiche del 25 settembre a decidere, confrontandosi con i sindacati, se prorogare l'intervento.Quanto può aumentare la busta paga con il Dl Aiuti bisTradotta in numeri reali, la presunta percentuale della decontribuzione quanto potrebbe valere in busta paga per i lavoratori a cui è destinata?Secondo i calcoli del Corriere della Sera per un dipendente con un reddito di 35 mila euro la riduzione fiscale porterebbe a un aumento mensile dello stipendio di circa 27 euro.Chi ha un reddito lordo di 28 mila euro si troverebbe circa 22 euro in più in busta paga al mese. Per un lavoratore con un reddito di 15mila euro l'aumento mensile sarebbe invece di circa 12 euro.Per avere conferme sui dettagli del nuovo taglio al cuneo fiscale occorrerà tuttavia attendere la stesura del decreto Aiuti bis.irgilio.it