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rassegna stampa dal 27 al 29 agosto 2022

Grandangoloagrigento.it
libero consorzio di Agrigento.
Trasporto alunni con grave disabilità: le linee guida

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha approvato le linee guida per assicurare il servizio di trasporto per l'anno scolastico 2022/23. Il servizio è destinato a quei soggetti con handicap grave che frequenteranno gli Istituti Superiori di II° grado di competenza dell'Ente, la cui patologia sia tale da non consentire, autonomamente, il trasporto con mezzi pubblici di linea.La modulistica per richiedere il servizio nonchè, la documentazione da produrre da parte dei soggetti interessati, sono pubblicati nella Home Page del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione "In Evidenza" oppure http:/ www.provincia.agrigento.it/in-evidenza.Le istanze dovranno essere trasmesse via e-mail al seguente indirizzo: g.cassaro@provincia.agrigento.it oppure inviate tramite posta o consegnate nelle sedi URP dell'Ente o tramite PEC.Saranno inoltre organizzati dal Settore Solidarietà Sociale, delle riunioni presso gli Istituti di Istruzione Secondaria di II° grado per incontrare gli aventi diritto al servizio.Con questa modalità il Libero Consorzio Comunale di Agrigento vuole avvicinare l'Istituzione agli utenti attraverso un loro maggiore coinvolgimento rispetto ai servizi che l'Ente eroga in favore dei soggetti diversamente abili.

ilsole24ore.it
Dipendenti pubblici, fino a sette anni di attesa per avere la liquidazione
I termini per l'erogazione del Tfs ai dipendenti pubblici variano: dai 105 giorni a quasi cinque anni a seconda delle cause di cessazione del rapporto di lavoro ma in caso di importo superiore a 100mila euro l'attesa per ottenerlo interamente sfiora i sette anni

I tempi per il pagamento del trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici (la cosiddetta "liquidazione") possono andare dai 105 giorni a quasi cinque anni a seconda delle cause di cessazione del rapporto di lavoro ma in caso di importo superiore a 100mila euro l'attesa per ottenerlo interamente sfiora i sette anni. A delineare un quadro complessivo dei tempi di pagamento del Tfs è stata l'Inps, che in una nota ha fatto presente che è stata rinnovata la misura che consente di chiedere l'anticipo in banca fino a 45mila euro.
Quando bastano 105 giorni per ottenere il Tfs
La liquidazione viene erogata in tempi brevi (105 giorni) nel caso di decesso del lavoratore o di uscita per inabilità.Diversamente si aspetta quasi cinque anni, nel caso ad esempio dei lavoratori che sono andati in pensione con Quota 100 avendo appena compiuto 62 anni di età e 38 di contributi. Chi ha usufruito della misura in vigore fino alla fine del 2021 deve infatti aspettare comunque di raggiungere il più favorevole tra i requisiti previsti dalla riforma Fornero (67 anni di età o 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini) prima di avere diritto alla liquidazione.
Cessazione del rapporto di lavoro, per raggiungimento dei limiti di età o di servizio
L'Inps spiega che nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, avvenuta per raggiungimento dei limiti di età o di servizio «il pagamento va effettuato non prima di 12 mesi dalla data di cessazione dal servizio». «In tutti gli altri casi di cessazione del rapporto di lavoro, come per esempio le dimissioni e il licenziamento - chiarisce l'ente di previdenza - il pagamento della prestazione spettante sarà effettuato non prima di 24 mesi».
La modalità di pagamento varia in base all'importo
A seconda dell'importo al quale si ha diritto i tempi per il pagamento dell'intera liquidazione possono arrivare fino a due anni dalla prima erogazione. La prestazione - spiega l'Inps - può essere erogata: in un'unica soluzione, se l'ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50mila euro; in due rate annuali, se l'ammontare complessivo lordo è superiore a 50mila euro e inferiore a 100mila euro; in tre rate annuali, se l'ammontare complessivo lordo è pari o superiore a 100mila euro. In caso di pagamento rateale quindi la seconda e la terza tranche saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla data di decorrenza del diritto al pagamento della prima.
90 giorni per gli adempimenti istruttori
Ai termini di pagamento previsti sulla base della causale di cessazione, spiega ancora l'Inps, «la normativa aggiunge 90 giorni per gli adempimenti istruttori duranti i quali non maturano interessi di mora, in quanto l'elaborazione e la liquidazione dei Tfs dipende anche dalla celerità di trasmissione dei dati giuridici ed economici utili all'elaborazione della prestazione da parte degli Enti ex datori di lavoro. Operazione che, talvolta, può determinare un ampliamento dei tempi di lavorazione delle istanze che si presentino incomplete sotto il profilo degli elementi utili al calcolo della prestazione».
Domanda di anticipazione
Al momento dell'accesso alla pensione è possibile presentare, alle banche o agli intermediari finanziari che aderiscono ad uno specifico Accordo Quadro - sottoscritto tra Abi e i Ministeri interessati, sentito l'Inps -«rinnovato di recente e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, (per due anni, quindi fino al 2024) una richiesta di finanziamento per una somma pari all'importo dell'indennità di fine servizio maturata, entro un massimo di 45mila euro». L'Inps in tal caso, a fronte della presentazione della domanda online di anticipazione da parte dell'iscritto, ha 90 giorni di tempo per rilasciare la certificazione, e 30 giorni, dalla data di notifica del contratto da parte della Banca, per produrre la presa d'atto, decorsi i quali la richiesta di anticipazione deve essere ripresentata. Il finanziamento dell'anticipazione autorizzata viene garantito dallo Stato tramite un apposito fondo di garanzia gestito dall'ente di previdenza.

QDS
Lavoro: comunicazioni smart working più semplici da 1° settembre

Dal 1° settembre le comunicazioni sullo smart working saranno semplificate. I datori hanno tempo fino a novembre per comunicare i dati.
Dal primo settembre le comunicazioni relative allo smart working saranno semplificate ma i datori di lavoro, per questa prima fase di 'prova', avranno tempo fino al primo novembre per trasmettere i dati al ministero del Lavoro. Con un decreto del dicastero, diffuso all'inizio della scorsa settimana, si rende attuativa la misura che fissa le nuove regole per il lavoro agile: le comunicazioni relative ai dipendenti che utilizzeranno la modalità smart dovranno essere inviate telematicamente, al ministero, da parte dei datori di lavoro.
Il dicastero, nel comunicare le novità ha spiegato che "il precedente obbligo di comunicazione dell'accordo individuale sarà sostituito quindi, con decorrenza dal primo settembre, da una mera comunicazione dei nominativi dei lavoratori e della data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile, da trasmettersi in via telematica al Ministero del lavoro e delle politiche sociali".
Qualche giorno più tardi il ministero è tornato sull'argomento precisando che "per tutti i datori di lavoro interessati, pubblici e privati, sarà disponibile dal primo settembre l'apposito modulo attraverso il portale 'servizi lavoro', accessibile tramite autenticazione Spid e Cie". Per quanto riguarda il termine entro cui effettuare l'adempimento, il ministero spiega che "nella logica di favorire la semplificazione degli obblighi per i datori di lavoro, la relativa comunicazione andrà effettuata entro il termine di cinque giorni". Tuttavia "la piena operatività della nuova procedura richiede anche l'adeguamento dei sistemi informatici dei datori di lavoro relativamente all'utilizzo dei servizi Rest di invio delle comunicazioni, che presuppongono il colloquio dei sistemi informatici del datore di lavoro con quelli del ministero e che rappresentano una modalità alternativa all'uso dell'applicativo web sopraindicato''. E, proprio per tali ragioni, "in fase di prima applicazione delle nuove modalità, l'obbligo della comunicazione potrà essere assolto entro il 1° novembre 2022".

AGRIGENTONOTIZIE
Trasporto studenti con grave disabilità, ecco tutte le novità per il nuovo anno scolasticoIl Libero Consorzio comunale ha approvato le linee guida per assicurare il servizio a tutti i soggetti con handicap che frequenteranno gli istituti superiori di secondo grado

Assicurato per l'anno scolastico 2022/2023 il servizio di trasporto degli studenti con grave disabilità, la cui patologia sia tale da non consentire, autonomamente, il trasporto con mezzi pubblici di linea. Lo ha stabilito il Libero Consorzio comunale stabilendo le linee guida.
I modili per richiedere il servizio, nonché la documentazione da produrre da parte dei soggetti interessati, sono pubblicati nella home page del sito dell'ente all'indirizzo www.provincia.agrigento.it, nella sezione "In evidenza". Oppure digitando http:/ www.provincia.agrigento.it/in-evidenza.Le istanze dovranno essere trasmesse via e-mail all'indirizzo g.cassaro@provincia.agrigento.it oppure inviate tramite posta o consegnate nelle sedi URP dell'ente o tramite posta elettronica certificata PEC.
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Saranno inoltre organizzate, dal settore solidarietà sociale, delle riunioni presso gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado per incontrare gli aventi diritto al servizio.

SICILIAONPRESS
Fondi Ue, via libera da Bruxelles al Fse+: in Sicilia oltre 1,5 miliardi per 5 priorità

raddoppia la dotazione delle risorse per la Sicilia messe a disposizione dall'Europa per il lavoro, l'occupazione giovanile, l'istruzione e la formazione professionale. È stato approvato giovedì scorso il Programma Fse+ della Regione Siciliana per la programmazione 2021-2027. Lo rende noto l'Autorità di gestione del Programma operativo, Patrizia Valenti, che ha ricevuto il via libera dalla Commissione europea con decisione 6184 del 25 agosto.
La Regione Siciliana è tra le prime amministrazioni (unica del Mezzogiorno insieme alla Sardegna) ad aver ottenuto l'approvazione formale del Programma. Inoltre, è il primo programma comunitario​ della Regione a essere stato approvato e, quindi, a portare risorse fresche per la Sicilia.​
Dagli 800 milioni di euro della vecchia programmazione 2014-2020 si passa a oltre 1,5 miliardi per il periodo 2021-2027. A questa somma vanno aggiunti altri 500 milioni stanziati sul Programma operativo complementare (Poc).
Il risultato ottenuto è il frutto di un intenso lavoro di squadra tra tutti gli uffici che sono stati coinvolti e, in particolare, quelli del dipartimento regionale della Formazione professionale, della direzione generale per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione della Commissione europea, del dipartimento Politiche di coesione e dell'Agenzia della coesione territoriale e dell'Anpal. Ma anche del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici e del gruppo di esperti che hanno collaborato alla stesura del testo approvato.
Obiettivo principale della nuova programmazione - attraverso le cinque priorità individuate dal Programma operativo - è la costruzione di «una società della conoscenza orientata alla valorizzazione dell'inclusione e al contenimento del disagio sociale». Si amplia così la platea dei beneficiari delle azioni e degli avvisi che saranno messi in campo a partire dai prossimi mesi dagli assessorati dell'Istruzione e della formazione professionale e della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Cambiano le priorità del Programma regionale: nella nuova programmazione viene dato spazio, oltre a occupazione (P1), istruzione e formazione (P2), inclusione sociale e lotta alla povertà (P3), anche a giovani (P4) e azioni sociali innovative (P5).
Le risorse del Fse+ serviranno per finanziare le priorità previste dal Programma. Circa 300 milioni di euro sono assegnati all'occupazione giovanile e 450 milioni all'inclusione sociale. Inoltre, sono state destinate specifiche risorse finanziarie per il contrasto alla povertà infantile (75 milioni di euro) e per il sostegno alle persone indigenti (circa 45 milioni di euro).
Oltre 417 milioni di euro saranno assegnati all'istruzione e alla formazione professionale, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze Stem (discipline scientifico-tecnologiche); circa 325 milioni le risorse per l'occupazione e 356 milioni per l'inclusione sociale. Infine, per la priorità "azioni sociali innovative" sono stati stanziati 48 milioni per incentivare l'inclusione attiva, le pari opportunità e la non discriminazione per migliorare l'occupabilità dei gruppi svantaggiati. La Regione Siciliana è tra le poche regioni ad aver attivato queste azioni sociali, talmente promosse dalla Ue che saranno cofinanziate fino al 95%.
Come fortemente richiesto nei nuovi regolamenti, la Regione ha risposto ad alcune criticità sorpassando i minimi di stanziamento risorse previste da Bruxelles. Per esempio, sull'occupazione giovanile, la riserva di risorse finanziarie prevista al 12,5% a livello Ue e al 15% a livello nazionale, in Sicilia è stata portata al 20%; così come l'inclusione sociale, la cui riserva delle risorse richiesta dalla Ue è pari al 25%, nell'Isola è stata elevata al 29%.
Seppur non richiesto dalle prescrizioni comunitarie, la Sicilia ha deciso di destinare specifiche risorse a temi di particolare rilievo sociale: una riserva del 5% per il contrasto alla povertà infantile e una riserva del 3% per il sostegno alle persone indigenti.
Il Fse+ opererà in stretta integrazione con gli altri fondi Fesr, Feasr, Feampa e in continuità con il Programma Comin 4.0 finanziato dal Fami.



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